#occupazione Valenza
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Crisi del distretto orafo di Valenza: sindacati chiedono interventi urgenti
La situazione del comparto orafo peggiora: il 2025 potrebbe essere un anno critico per le aziende contoterziste La crisi del distretto orafo di Valenza continua a destare preoccupazione. Dopo il Consiglio Comunale aperto del 17 febbraio, dedicato alle problematiche del settore, non si sono registrati passi concreti verso le soluzioni prospettate. Le commissioni ipotizzate per affrontare…
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cinquecolonnemagazine · 10 months ago
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Freedom Energy - Italiainmoto
È stata presentata a Napoli presso la sede locale di Italiainmoto Freedom Energy. La sua offerta formativa, realizzata ora in un progetto pilota che vede come fruitori i ragazzi ricadenti nella competenza del Dipartimento giustizia minorile e di comunità, si amplierà in ambito nazionale da settembre. I corsi di formazione sulla mobilità elettrica rappresentano un'importante opportunità per i giovani minori coinvolti in pene riabilitative. Questi percorsi formativi non solo offrono conoscenze tecniche e pratiche su veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e sostenibilità ambientale, ma promuovono anche il reinserimento sociale e lavorativo di questi ragazzi. Partecipando a tali corsi, i giovani acquisiscono competenze spendibili nel mercato del lavoro, aumentando le loro possibilità di trovare occupazione in un settore in rapida espansione come quello della mobilità elettrica. I programmi prevedono moduli teorici e pratici, con l’obiettivo di fornire una formazione completa e applicabile in contesti reali. Inoltre, queste iniziative hanno un impatto positivo sul loro percorso di riabilitazione, incoraggiando la responsabilità, la disciplina e la fiducia in se stessi. La mobilità elettrica è il futuro, i giovani sono il futuro. Freedom Energy, con la partnership fra Italia in Moto ed il Dipartimento giustizia minorile e di comunità, unisce energia e futuro con corsi di formazione innovativi e all’avanguardia. Giuseppe Buonaguro - fondatore e direttore generale di Italiainmoto – ha dichiarato: «Il progetto pilota di Napoli nasce con un duplice obiettivo, il primo: formare i giovani adulti ospiti dell’IPM di Nisida o affidati ai servizi sociali esterni della Campania per poi assumerli all’interno di un’azienda creata ad hoc per questo progetto: FREEDOM ENERGY la quale offre servizi per la mobilità elettrica. Il secondo: ampliare la platea dei frequentatori per allargare la progettualità in altre regioni della Nazione e questo grazie al protocollo d’intesa che sarà siglato con il Ministero Della Giustizia nei prossimi giorni». Nicola Palmieri - dirigente del Dipartimento giustizia minorile e di comunità – ha voluto sottolineare l’enorme valenza che quest’esperienza ha per i ragazzi fornendo loro quelle competenze che permetteranno loro di rimettersi in gioco nella società. Ha voluto anche, il dottor. Palmieri, ripercorrere alcune tappe significative del proprio vissuto professionale per ricordare che i veri protagonisti della formazione devono essere sempre i ragazzi e non diventare strumento per altre finalità da parte di operatori economici o delle istituzioni stesse. Si è dovuto registrare il forfait all’ultimo minuto delle istituzioni territoriali – Comune di Napoli - per sopravvenute non specificate motivazioni e nonostante avessero dato per certo la loro presenza anche per ricevere il dono simbolico da parte dei ragazzi di due stazioni di ricarica per mezzi elettrici da loro stessi assemblate a conclusione del corso formativo. Comunque, Il successo di questi programmi dimostra come l’istruzione e la formazione possano essere strumenti potenti per il cambiamento e la crescita personale. Read the full article
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sciscianonotizie · 3 years ago
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Ischia Film Festival, sguardo sul cinema sociale in “Location Negata”
Violazione dei diritti umani, parità di genere, emarginazione, sono solo alcuni dei temi a forte valenza sociale della sezione “Location negata” della 20esima edizione dell’Ischia Film Festival, che si terrà nel Castello Aragonese dal 25 giugno al 2 luglio 2022.
Il Festival, dedicato al cinema che promuove l’unicità dei territori e le identità culturali, non rinuncia ad aprire una finestra su opere accomunate da uno spirito di denuncia di ingiustizie e diseguaglianze disseminate in ogni angolo del pianeta.  Sono 12 le opere selezionate in concorso (6 lungometraggi e 6 cortometraggi) molte delle quali presentate in anteprima. 
«I film che accendono i riflettori sulle contraddizioni del nostro mondo, dimostrano il potenziale del cinema di sensibilizzare le coscienze degli spettatori. Se la maggior parte delle opere selezionate all’Ischia Film Festival racconta la bellezza di paesaggi e territori, attraverso la sezione “Location negata” non intendiamo sottrarci al dibattito su tematiche scomode ma necessarie per smuovere l’opinione pubblica internazionale», ha spiegato Michelangelo Messina, direttore artistico del Festival.
A noi rimane il mondo (anteprima campana), di Armin Ferrari, racconta le ramificazioni del lavoro creativo di Wu Ming, il collettivo italiano di narratori militanti e d’avanguardia, e le esperienze emerse dal loro impegno attivo nel plasmare una diversa narrazione degli ultimi vent’anni di contro cultura e lotta politica in Italia.
La storia travagliata del Congo, attraverso la vita quotidiana di gente semplice e contadini, è al centro di
Amuka (anteprima campana), di Antonio Spanò.
Footsteps on the wind (anteprima campana), di Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal, è un cortometraggio di animazione basato sulla canzone di Sting “Inshallah”. Il film racconta, attraverso il punto di vista di un gruppo di bambini, la dura realtà dei rifugiati di tutto il mondo.
È un lavoro di stampo antropologico, su una comunità indigena argentina che prova a resistere all’ennesimo tentativo di distruzione della loro cultura, Husek (anteprima italiana), di Daniela Seggiaro.
I’ll stand by you (anteprima campana) di Virginija Vareikyte e Maximilien Dejoie è una storia al femminile che affronta il delicato tema del suicidio. Due donne, una psicologa e un agente di polizia, si impegnano nel portare avanti un progetto nella loro città natale: ridurre il numero record di suicidi.
Di condizione della donna in Cina, e del tema dell’utero in affitto, si occupa il cortometraggio Lili alone (anteprima campana), di Zou Jing. L’amore di un padre che per la figlia neonata è disposto ad affrontare qualsiasi ostacolo, nel corto iraniano Middle eastern stories: Father (anteprima campana) di Reza Daghagh.
Protagonisti di Nosema (anteprima italiana), di Etna Ozbek, sono alcuni membri di una comunità cattolica di un piccolo villaggio rurale turco che, dagli anni ’90, sono stati privati della propria terra e delle proprie radici. A causa delle incursioni militari, queste persone hanno perso ogni cosa e le loro case sono state più volte bruciate e depredate.
Once were humans (anteprima campana), di Goran Vojnović, è un film di confine girato tra Slovenia e Italia. Bellissimi i paesaggi, in contrasto con il dramma dei migranti, rifugiati nel camion erroneamente rubato dal protagonista per risolvere i suoi problemi finanziari.
Singing in the wilderness (anteprima italiana), di Dongnan Chen, propone il tema dell’identità culturale, attraverso le vicende di una minoranza etnica cinese che trova nelle attività di un coro religioso la possibilità di restare attaccata alle proprie tradizioni a rischio di estinzione.
Terra Dei Padri (anteprima campana), di Francesco Di Gioia, racconta la deportazione di numerosi civili nei primi anni di occupazione italiana in Libia. Un viaggio via mare e via terra scandito dai versi in rima alternata del poeta Fadil Hasin Ash-Shalmani. Il tema dei diritti LGBT è declinato in modo sofferto e poetico nel cortometraggio libanese Warsha (anteprima campana), di Dania Bdeir.
Location Negata
A noi rimane il mondo (Italia, 2022) di Armin Ferrari
Amuka (Belgio, 2021) di Antonio Spanò
Footsteps on the wind (Brasile, Regno Unito, Stati Uniti 2022) di Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal
Husek (Argentina, 2021) di Daniela Seggiaro
I’ll stand by you (Lituania, 2021) di Virginija Vareikyte e Maximilien Dejoie Lili alone (China, 2021) di Zou Jing Middle eastern stories: Father (Iran, 2021) di Reza Daghagh Nosema (Turchia, 2021) di Etna Ozbek Once were humans (Slovenia, 2021) di Goran Vojnović Singing in the wilderness (Cina, 2021) di Dongnan Chen Terra Dei Padri (Italia, 2021) di Francesco Di Gioia Warsha (Libano e Francia, 2022) di Dania Bdeir
source https://www.ilmonito.it/ischia-film-festival-sguardo-sul-cinema-sociale-in-location-negata/
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latinabiz · 5 years ago
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Il presidente di Assonautica Latina Giovanni gargano scrive al presidente Zingaretti e ai sindaci dei comuni della costa pontina
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Logo Il presidente dell'Assonautica Latina Giovanni Gargano si auspica che a breve possa riprendere la produzione di tutto ciò che riguarda la blue economy, un settore che in provincia di Latina stava avendo un discreto sviluppo ed ora l'emergenza sanitaria l'ha costretta a fermarsi ancora. Ecco quello che ha scritto il presidente dell'associazione che appartiene alla Camera di Commercio di Latina: Egr. Dott. Nicola Zingaretti Presidente Regione Lazio  Ai Sigg. Sindaci dei Comuni costieri della Provincia di Latina LORO SEDI Oggetto: cantieristica nautica e nautica da diporto - covid 19. Pur in presenza della grave emergenza sanitaria, economica e sociale, che il ns. Paese sta attraversando, ci pregiamo sottoporre alla Vs. attenzione una problematica che certo non ha la stessa valenza della condizione di coloro che sono ricoverati nei vari reparti degli ospedali o di coloro che rischiano la propria incolumità per tutelare quella degli altri, ma che ciò nonostante merita ugualmente grande attenzione: la situazione in cui versa il comparto nautico e la relativa filiera. E’ noto, infatti, che l’attuale pandemia, ha assestato un duro colpo al settore, che rappresenta uno dei pilastri portanti della blue economy, vanificando un volume di affari di mln di euro e cancellando di fatto, in poco meno di un mese, tutti gli importanti investimenti, frutto di grandi sacrifici messi in campo dalle singole realtà imprenditoriali anche a costo di ulteriori indebitamenti, per risollevarsi dalla grave crisi del 2008. Una situazione non sopportabile per questo settore che, nelle sue varie sfaccettature, grazie agli sforzi su indicati, sta dando occupazione, a livello nazionale, a quasi 180.000 addetti dimostrandosi in controtendenza ad altri settori produttivi registrando, dal 2012 al 2019, un aumento medio costante del fatturato annuale che supera il 15%. Nei giorni scorsi il Governatore della Liguria ha riaperto la produzione dei cantieri ma, se non si prospetta la riapertura in tempi brevissimi anche delle attività del diporto, l’intero segmento rischia il default.              La nautica nel Lazio è collegata sia al turismo “locale” che a quello “forestiero”, nonché alla mobilità sugli oltre 360 Km di costa; migliaia di famiglie dipendono dal settore dei servizi che da sempre ha una precisa connotazione: la stagionalità.          E questa chiusura sta, di fatto, facendo slittare i ricavi di un anno.         La tipologia della nautica della Provincia di Latina e del Lazio in generale è quella delle piccole e medie imprese - ma anche con qualche presenza di aziende di valenza nazionale/internazionale - per cui si tratta di una realtà particolarmente capillare ma fragile e, pertanto, la sua produttività impone la piena operatività in questo periodo.          A fronte dell’incertezza della fine della cosiddetta “fase uno” della pandemia, rimandata in più tempi dal Governo in funzione dell’evolversi della situazione sanitaria e nonostante il fatto che le attività cantieristiche nautiche siano state ammesse tra quelle aperte dai due DPCM riguardanti l’emergenza covid 19 e dal DM Mise 25 marzo 2020, l’utenza non ha dato il via nella quasi totalità dei casi alle consuete lavorazioni stagionali.          Ciò significa che, perdurando la situazione d’incertezza sulla possibilità o meno di utilizzare le barche ed essendo incombenti in questi giorni i termini di apertura della stagione nautica che anticipano, normalmente, di due mesi quella balneare, l’intero comparto nautico della ns. regione rischia, nella migliore delle ipotesi, di perdere un anno di lavoro mentre nella peggiore anche di veder chiudere i battenti di molte realtà produttive.          Infatti, stiamo registrando, in queste ore, sulla base dei dati fornitici da parte dei ns. associati, centinaia di disdette delle prenotazioni di posti barca da parte della clientela estera nonché all’assenza quasi totale di ordini di preparazione delle barche.          L’andare in barca è un’attività non collettiva per sua natura: chi va in mare si allontana dai luoghi di massa da sempre e il diportismo, per la sua pratica, non si caratterizza, come invece per buona parte delle attività ludiche e/o sportive, con la necessaria presenza di più persone.          Il diportista, normalmente, infatti, si accompagna con la propria famiglia e non c’è dubbio che, rispetto al rischio di contagio, la barca sia addirittura ancor più sicura della propria casa ed, anzi, il poter praticare detta attività sarebbe di sicuro giovamento per molte, troppe persone “provate” dall’attuale situazione.          Se le aziende non avranno la possibilità di mettere in acqua le barche entro la fine di aprile, assisteremo alla rinuncia definitiva degli utenti ad eseguire i lavori di preparazione delle stesse. E questo comporterà, a fronte della compressione della stagione oramai iniziata, solo dal punto di vista temporale, per i porti turistici, le marine, gli approdi ed i cantieri navali un danno incalcolabile per il fatturato dell’intero anno in quanto, con le barche ancora in rimessaggio, infatti, non ci sarà nemmeno necessità, a novembre prossimo, di fare manutenzione pre-invernale.          Sulla base di quanto finora esposto, insistendo sul carattere di non collettività della pratica nautica e sulla difficoltà che la stessa possa essere fonte di contagio proprio per la sua natura, pur esprimendo vivo apprezzamento e ringraziamento per quanto già disposto con il supplemento n. 1 al B.U.R.L. del 17 aprile u.s., siamo a chiederVi di attivarvi, per quanto di Vs. competenza, per permettere la ripresa di detta attività entro la fine del corrente mese di aprile.          Il presente appello, di cui uno di pari tenore è stato inviato dalla ns. Presidenza Nazionale al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, è condiviso dagli imprenditori del settore nautico, del turismo e delle tante attività imprenditoriali che ruotano attorno al mondo del diporto e del mare più in generale, affinché, nel pieno rispetto di tutto ciò che deve essere fatto per la salvaguardia della salute delle persone, si possa tornare rapidamente all'apertura delle aziende e alla fruizione del mare.          Restando in attesa di un Vs. Cortese e celere cenno di riscontro e ringraziando per l’attenzione, porgiamo i più cordiali saluti.                                                                           Il Presidente                                                                      Giovanni Gargano Read the full article
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italyinfofood · 6 years ago
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NEW: FINANZIAMENTI EUROPEI TURISMO #agriturismo #B&B #CaseVacanze #EUROPEI #finanziamenti #fondoperduto #Hotel #Italia #NEW #Turismo #UE #VillaggiTuristici Il turismo, unitamente alla cultura, è considerato dalla Commissione Europea come una delle attività economiche maggiormente capaci di creare crescita ed occupazione nell’Ue. Lo si evince dalla nuova programmazione europea o, meglio, dai fondi stanziati. Che rappresentano una grande opportunità per gli operatori turistici, i consorzi e gli enti privati e pubblici del nostro Paese. Tipologie di fondi europei I fondi europei si suddividono in fondi a gestione diretta e fondi indiretti. Ai bandi a partecipazione diretta possono partecipare gli operatori presentando una propria progettazione che abbia valenza europea. Tali programmi spesso sono considerati molto interessanti da parte dei soggetti territoriali a qualunque livello, in… Link: https://www.foodinfo.it/news/new-finanziamenti-europei-turismo/ https://www.instagram.com/p/ByQF9UJn_Qa/?igshid=1301cb8gyqynb
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tmnotizie · 5 years ago
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SAN BENEDETTO – Nel 2018, sono state 534 le donne che, nella nostra regione, si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, con un incremento importante rispetto al 2017 in cui erano state 409. Questo incremento non deve essere letto però come un aumento delle violenze e di donne vittime, piuttosto invece come l’emersione del fenomeno ancora sommerso.
I dati sono forniti dalla Regione Marche, Osservatorio Regionale Politiche Sociali sulla base delle rilevazioni prodotte dalle operatrici dei cinque Centri Antiviolenza delle Marche (CAV), strutture di livello provinciale dedicate all’informazione esperta e all’ascolto protetto delle donne vittime di violenza.
Il documento dà conto in modo articolato e dettagliato delle diverse dimensioni del fenomeno, strutturate ed analizzate, tra le quali le “caratteristiche” della donna che si rivolge ai CAV: provincia di residenza – età – nazionalità (per il 74% italiana) – stato civile (il 45,4% è coniugata) – titolo di studio posseduto (il 44,8% ha un diploma di scuola media superiore ed il 22% è laureata) – condizione lavorativa (il 37,8% è occupata in modo stabile e solo il 18,9% è disoccupata in cerca di occupazione).
Il Rapporto annuale della Regione Marche esamina inoltre le caratteristiche dell’autore della violenza: per il 74% di nazionalità italiana di età compresa tra i 38 e i 57 anni; il 40% sono mariti mentre il 21% sono conviventi, ex conviventi e fidanzati. Per il 57,9% dei casi l’uomo violento ha un lavoro stabile, per il 42% ha un diploma di scuola media inferiore.
Tra le attività di prevenzione della violenza sulle donne l’Unione Sportiva Acli delle Marche, sin dal 2017, propone corsi gratuiti di autodifesa. Ne sono stati già realizzati 13 con 388 iscritte e 102 ore di lezione nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro/Urbino.
A San Benedetto del Tronto l’11 marzo prenderà il via una nuova edizione dell’iniziativa che si svolgerà presso la palestra del Liceo classico in viale De Gasperi 135, fino al 15 aprile, ogni mercoledì dalle ore 19,30 alle ore 20.30. Il corso è organizzato in collaborazione e con il sostegno dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di San Benedetto del Tronto, della Regione Marche e di Coop Alleanza 3.0, col patrocinio della Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, ed in collaborazione con Qualis Lab – Analisi cliniche e con i Centri antiviolenza delle Marche.
“Questa iniziativa – ha detto l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – una grande valenza perché occorre a tutti i costi attivare tutte le iniziative garantire la difesa della donne”. “L’invito è a partecipare – ha detto il consigliere comunale e provinciale Mariadele Girolami – in quanto avendolo frequentato personalmente posso dire che assicura maggiore tranquillità e fiducia nei propri mezzi”.
Il vice presidente del consiglio di zona di Coop Alleanza 3.0 Luciano Sgolastra ha invece evidenziato che “questa iniziativa fa parte di una serie di eventi sull’autodifesa che si svolgono da tre anni nelle province di Ascoli e Fermo e che vengono sostenute dalla nostra cooperativa e dai soci con l’iniziativa “Uno per tutti 4 per te”.
“Siamo vicini – ha detto Franco Vagnarelli di Qualis Lab – laboratorio analisi cliniche – a queste iniziative di carattere sociale che hanno come obiettivo anche la promozione della salute delle persone che ci sta molto a cuore. Abbiamo messo a disposizione delle partecipanti anche un check up gratuito per la tiroide”.
Il presidente regionale dell’Unione Sportiva Acli Marche Giulio Lucidi ha ribadito che “questo progetto è di carattere regionale ed è strategico per il nostro ente in quanto permette a tante donne anche di fare sport in maniera gratuita ed il movimento rappresenta un utile strumento per contrastare l’insorgere di varie patologie. L’invito ai cittadini è di sostenere questo progetto anche in occasione della prossima dichiarazione dei redditi donando il 5 per mille col codice fiscale 93025870424 nello spazio dedicato al volontariato”.
L’iscrizione e la partecipazione sono gratuite, si consiglia la prenotazione visto che potranno partecipare le prime 50 iscritte. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni occorre rivolgersi alla segreteria del corso (3442229927) oppure si possono consultare la pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche o il sito www.usaclimarche.com
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patriziadidio · 6 years ago
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Il Giro d’Italia della CSR 2019 -I territori della sostenibilità- come punto di partenza per il futuro
Automazione, IoT (Internet of Things), Diversity Management, CSR (Corporate Social Responsability), sono sicuramente i trend topics dell’anno appena iniziato. Le grandi aziende, le imprese commerciali e di servizi, ma anche le piccole realtà manifatturiere e artigianali, stanno vivendo un’accelerazione della trasformazione digitale e una forte evoluzione Non cambia rapidamente solo il modo di lavorare ma devono essere ridefiniti gli spazi e gli ambienti di lavoro secondo una nuova concezione. Nell’attuale contesto si aprono scenari importanti per tutte quelle realtà lavorative che investono nell’innovazione costante, nella valorizzazione della diversity e nel miglioramento dell’efficienza energetica e dell’impatto ambientale.
Per questo la CSR, o in italiano RSI Responsabilità Sociale d’Impresa, ha finalmente ottenuto l’attenzione che merita: a più livelli ormai è riconosciuta la correlazione tra impatto ambientale/sociale e performance finanziarie, correlazione che in passato non è stata colta appieno o molto sottovalutata.
A oltre tre anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 e dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals[1]), molti paesi si sono dotati di strategie articolate e vincolanti per contribuire allo sforzo globale necessario per assicurare un futuro al nostro mondo.
E l’Italia? Guarda all’Agenda 2030 come quadro complessivo per disegnare il suo futuro, orientare gli investimenti, costruire nuove opportunità di collaborazione tra le diverse componenti della società?
Il tema è così sentito e attuale che il 30 gennaio da Torino è partito, con un incontro sul tema “I territori della sostenibilità”, il Giro d’Italia della CSR 2019. Il viaggio, tra i cui promotori c’è Unioncamere[2], attraverserà l’Italia in dodici tappe da nord a sud, alla scoperta di esperienze innovative sulla responsabilità sociale d'impresa. Concluse le tappe territoriali a Milano l’1 e 2 ottobre 2019 si terrà l’edizione nazionale del Salone della CSR e dell’innovazione sociale[3].
Il 21 marzo il Giro d’Italia della CSR 2019 è approdato anche a Catania, nella mia Sicilia. E' stata un’occasione per promuovere il confronto tra i protagonisti di quel territorio, raccogliere le testimonianze sulle iniziative attivate e proporne di nuove.
Importanti esperienze di sviluppo sostenibile sono state realizzate, ma sento più che mai attuale la necessità di continuare a interrogarci sulla dignità del proprio lavoro e delle proprie imprese, di ricercare nuovi paradigmi e tracciare nuovi percorsi.
 In particolare alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile, o Sustainable Development Goals, richiedono una riflessione non astratta ma quanto più possibile attenta alle criticità e alle difficoltà che si possono incontrare nel fare impresa.
Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Le politiche sociali, volte all’incremento occupazionale e alla lotta alle disuguaglianze, possono trovare nelle imprese un alleato per valorizzare il capitale umano all’interno di modelli sostenibili di produzione e di consumo? L’impresa, nel promuovere questo modello inclusivo e sostenibile, può realmente ottenere una piena realizzazione economica, contemporaneamente al miglioramento sociale e ambientale del proprio territorio?
Queste sono gli interrogativi a cui bisogna rispondere, queste sono le sfide che bisogna affrontare. Testimonio da sempre, con il mio lavoro e con i miei incarichi all’interno di Confcommercio, che l’imprenditoria femminile può apportare a queste sfide un importante contributo.
Per noi donne, le imprese non sono solo un fatto economico, ma sono soprattutto un luogo dove praticare, trasmettere e dare senso al nostro sistema di valori. Etica e legalità, onestà e dignità, solidarietà e altruismo sono alcuni dei valori fondanti di un modello di sviluppo sostenibile che riporti il benessere delle persone e il rispetto dell’ambiente al centro delle nostre azioni.
Un’affermazione così carica di significato non è soltanto idealistica, deve essere considerata un’opportunità per creare una ben definita identità d’impresa. Le imprese virtuose devono essere "riconosciute" dai clienti e devono sviluppare le attività sul bisogno di relazionarsi proprio di ciascun individuo, e di costruire relazioni di qualità con gli altri. Negli ultimi anni anche per le multinazionali che puntano ad aumentare il profitto, la CSR ha assunto una grande valenza strategica proprio in termini di competitività. La Responsabilità sociale dell’impresa è divenuta tratto distintivo di un’economia più sana e caratterizzante le imprese di successo.
Non bisogna mai dimenticare che la CSR non è vincolata al rispetto delle prescrizioni di legge e individua pratiche e comportamenti che un’impresa adotta su base volontaria, nella convinzione di migliorare la performance e apportare benefici e vantaggi a se stessa e al contesto in cui opera.
Dobbiamo essere consapevoli quindi che la sostenibilità e la responsabilità sociale non sono solo pratiche etiche per esprimere un’economia virtuosa ma possono essere anche una leva strategica vincente per il business.
Il rischio tuttavia, se venisse a mancare uno sguardo più ampio e una progettazione economica di lungo respiro, è fermarsi all’interesse della singola impresa, perdere la possibilità di innescare un circolo virtuoso attraverso le ricadute sul territorio.
Dobbiamo provare ad andare oltre la CSR, bisogna recuperare il nostro essere comunità e iniziare a considerare le relazioni che legano le imprese ai loro territori e agli altri attori dell’economia locale, enti pubblici, mondo delle associazioni di categoria e di rappresentanza, soggetti finanziari come le banche e quelli di cultura e ricerca come le Università.
Io come donna e imprenditrice credo fortemente che coniugare la responsabilità sociale con l’innovazione sociale e la sostenibilità dello sviluppo possa creare un valore condiviso e auspico che la creazione di reti d’imprese, che condividano lo stesso patrimonio valoriale, spinga l’Italia verso il futuro.
Patrizia Di Dio
[1] http://www.aics.gov.it/home-ita/settori/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile-sdgs/
[2] http://www.unioncamere.gov.it
[3] http://www.csreinnovazionesociale.it/
di Patrizia Di Dio Articolo originale https://ift.tt/2OIP5de
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personal-reporter · 6 years ago
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La #GAM di Torino presenta negli spazi della #Wunderkammer la mostra dedicata ad Ando #Gilardi (1921 – 2012), fotografo e fotoreporter di denuncia nell’Italia del dopoguerra, attraverso una selezione di scatti eseguiti tra il 1950 e il 1962.
Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con la Fototeca Gilardi, rappresenta una novità rispetto alle mostre fotografiche dei circuiti principali ed è anche l’occasione per valorizzare il recupero e la digitalizzazione dell’importante collezione di negativi del fondo Ando Gilardi Reporter, portato a termine nel 2017 da ABF – Atelier per i Beni Fotografici di Torino.
Ando Gilardi, nato nel 1921 ad Arquata Scrivia in provincia di Alessandria, nato Aldo, poi ribattezzato Ando da partigiano, è stato fotografo, giornalista, storico e critico della fotografia, noto per la sua riflessione sulla valenza e sul potere dello scatto quale documento, tesi sulla quale consacrò studi e ricerche, condivise attraverso numerose pubblicazioni e riviste da lui fondate o dirette.
L’interesse di Ando Gilardi per la fotografia nasce nell’immediato dopoguerra quando, rientrato a Genova dopo aver passato con i partigiani il periodo del conflitto, fu reclutato nel laboratorio di riproduzione fotografica dalla Commissione Interalleata per la Documentazione dei Crimini di Guerra a supporto del processo di Norimberga.
Militante del Partito Comunista fu giornalista de L’Unità, Vie Nuove e anche del settimanale sindacale Lavoro. Proprio per Lavoro Gilardi iniziò a realizzare i servizi fotografici a supporto visivo per i suoi articoli di inviato in Italia, fra il 1950 e il 1962.
La mostra è composta da una selezione di 55 immagini, in prevalenza istantanee prese nei luoghi di occupazione e nelle abitazioni, a documento delle condizioni di lavoro e di vita degli operai, dei braccianti agricoli e delle rispettive famiglie.
In misura minore gli scatti riguardano situazioni di manifestazioni o dimostrazioni sindacali come scioperi, occupazioni di fabbriche o terre, oltre a momenti ludici e di svago, a testimonianza della ripresa del paese.
A corredo dell’esposizione sono presenti una serie di documenti e rotocalchi originali che accompagnano il visitatore in un viaggio alla scoperta della ricchezza dell’archivio del fotografo.
L’allestimento si delinea in un itinerario articolato fra alcune inchieste legate a momenti di cronaca e a eventi che fecero notizia in quegli anni, intervallato da alcuni scatti iconici dell’autore. I temi ricorrenti sono l’infanzia, il lavoro, l’emancipazione femminile, l’identità degli italiani, gli scioperi, le attività sindacali.
L’esposizione rivela come il linguaggio fotografico di taglio post neorealista e giornalistico di Ando Gilardi fosse supportato da una cultura visiva d’oltralpe e d’oltre oceano, con un occhio di riguardo alle immagini della Grande Depressione americana, ovvero alle campagne fotografiche promosse dalla Farm Security Administration nell’ambito del New Deal, e della Straight e della Street Photography.
Ma con questa mostra si è voluto anche dare spazio al suo sguardo da autore, al suo approccio ontologico e umano verso il soggetto fotografato, alla sua visione politica dell’esistenza e al profondo rispetto per l’altro.
Perché ml’immagine non veniva rubata da Gilardi, ma con i suoi scatti il soggetto diventava testimone, interlocutore e attore dell’attimo impresso sulla fotografia.
La mostra Ando Gilardi Reporter. ITALIA 1950-1962 apre le attività di ARCHIVIARE il Presente, contenitore culturale per un progetto condiviso fra enti, associazioni culturali, centri polivalenti, gallerie, che avrà luogo nella primavera 2019 e rientra nella Kermesse Fo-To Fotografi a Torino.
GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino tel. +39 011.4429518 – +39 011.4436907 email: [email protected] http://www.gamtorino.it
Orari di apertura: da martedì a domenica: 10.00 – 18.00, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietti: Intero 10,00€ Ridotto 8,00€ Ingresso libero Abbonamento Musei e Torino Card
Mostra fotografica di Ando Gilardi Reporter. 1950 – 1962 564 more words
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balotta · 8 years ago
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Il punto sulle Pari Opportunità: cosa fa davvero la differenza? (di Catina Balotta)
Le Pari Opportunità (P.O.) vantano in Italia e in Europa un lungo cammino normativo. La Comunità Europe definisce il principio di pari opportunità come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età e orientamento sessuale. Tale discriminazione è proibita in tutta Europa perché può pregiudicare il conseguimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone. In particolare con il termine pari opportunità ci si riferisce all’assenza di discriminazione condizionata dal sesso di appartenenza. L’obiettivo è quello di assicurare ai due sessi eguali opportunità di accesso e partecipazione equilibrata alla vita economica sociale e politica, con l’eliminazione di quelle barriere che vi si frappongono. 
Esistono politiche, programmi e progetti (PPP) che cercano di traghettare dal piano formale a quello sostanziale l’esecutività di tale principio. Tali PPP possono avere valenza sovra-nazionale, nazionale, regionale, locale e possono essere di carattere generico o specifico. 
Detto questo, i dati Istat sulla condizione delle donne (la più recente pubblicazione Istat del 2015 si riferisce al periodo 2004-20014) attestano che l’Italia si trova ancora in una situazione sconfortante anche se si rileva qualche segnale che fa ben sperare per il futuro. 
In particolare:
- Continua il forte investimento nell’istruzione da parte delle donne, che ottengono risultati migliori di quelli degli uomini sia a scuola che all’Università;
- La diffusione delle nuove tecnologie riguarda tutta la popolazione con una diminuzione del divario di genere e, per le giovani, con un suo annullamento; 
- Negli anni di crisi le donne hanno tenuto di più nel mercato del lavoro e hanno visto incrementare il loro ruolo di breadwinner. Inoltre, la presenza nei ruoli decisionali è in crescita sia nei luoghi politici che in quelli economici. 
Permangono però le difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro legate anche all’asimmetria dei ruoli all’interno delle coppie, e le donne occupate, in corrispondenza della maternità, si trovano a sperimentare in misura crescente la perdita o l’abbandono del lavoro. Inoltre la condizione reddituale femminile continua ad essere peggiore di quella maschile, anche se la distanza fra uomini e donne, nel periodo osservato, si è accorciata. 
E’ così evidente come uno dei veri problemi della donna che lavora sia quello della conciliazione, ovvero l’individuazione di quelle strategie che consentono le pari opportunità in ambito lavorativo, sociale  e personale. Il termine conciliazione si riferisce al rapporto che esiste tra almeno due sfere della vita: la famiglia e il lavoro (ma non solo), sarebbe meglio dire tra due ambiti di organizzazione del tempo: il tempo di “vita” e il tempo lavorativo professionale. Una conciliazione riuscita assicura alle persone adulte un equilibrio tra la sfera del lavoro remunerato e la sfera dell’organizzazione del tempo “altro” che può prevedere le attività domestiche, la cura dei figli e di famigliari in situazione di bisogno, il volontariato, le attività civiche e la gestione del tempo libero, possibilmente orientato a uno standard di vita soddisfacente. 
Dall’analisi dei lavori femminile nella loro evoluzione temporale, si ricava l’evidenza di una forte continuità della concentrazione femminile in pochi canali occupazionali, che per lungo periodo hanno assorbito la quasi totalità delle donne. Tali settori riflettono, per le modalità di svolgimento e per il tipo di attività previste, l’attività femminile non “di mercato”  (si pensi all’infermiera, alla maestra, alla sarta …). Oggi molto è cambiato nei modi e nei tempi di partecipazione della donna al mondo del lavoro ma le diverse rappresentazioni della appartenenza di genere condizionano ancora il modo in cui la donna si colloca nel mondo del lavoro. 
E’ più nei nessi e negli incastri tra lavoro retribuito (per il mercato) e lavoro non retribuito (per la vita), nel loro continuo mutare e nei percorsi di crescita individuali e possibili che si può rintracciare il vero senso della presenza femminile nel mondo del lavoro. Sia nell’assolvere le funzioni famigliari sia in quelle per il mercato le donne mettono in atto una attività costante di cucitura tra pezzi della loro vita. E’ in questa attività di cucitura che la donna compie continuamente delle scelte che ne determinano il percorso lavorativo e personale (si pensi alla bassissima natalità italiana). 
In conclusione penso si possa affermare che: 
- le Pari Opportunità per poter essere “materia viva” devono diventare un valore condiviso dalle persone adulte. Valore per il quale si potrà lavorare seriamente solo quando il substrato sociale che lo legittima sia favorevole al suo effettivo radicamento e sviluppo. 
- E’ rilevante la sottolineatura sulla dimensione “equilibrio della vita della persona adulta” che tale principio sempre più sponsorizza. Forse a carico di una non-numericamente-equa spartizione di ciascuno dei carichi lavorativi (professionali e non) della donna, ma sicuramente a favore di un recupero dello sviluppo personale nella sua vera interezza e importanza. 
In sostanza è l’equilibrio e la soddisfazione per la propria vita che vanno perennemente e seriamente ricercati anche se questo non necessariamente passa da un’equa spartizione di ciò che può (numericamente) essere diviso a metà tra maschi e femmine. Ma esiste qualcosa che davvero e rigorosamente possiamo considerare diviso/divisibile a metà? Forse no, ma non è comunque questo a fare la differenza. 
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cinquecolonnemagazine · 10 months ago
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Freedom Energy - Italia in Moto
È stata presentata a Napoli presso la sede locale di Italia in Moto Freedom Energy. La sua offerta formativa, realizzata ora in un progetto pilota che vede come fruitori i ragazzi ricadenti nella competenza del Dipartimento giustizia minorile e di comunità, si amplierà in ambito nazionale da settembre. I corsi di formazione sulla mobilità elettrica rappresentano un'importante opportunità per i giovani minori coinvolti in pene riabilitative. Questi percorsi formativi non solo offrono conoscenze tecniche e pratiche su veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e sostenibilità ambientale, ma promuovono anche il reinserimento sociale e lavorativo di questi ragazzi. Partecipando a tali corsi, i giovani acquisiscono competenze spendibili nel mercato del lavoro, aumentando le loro possibilità di trovare occupazione in un settore in rapida espansione come quello della mobilità elettrica. I programmi prevedono moduli teorici e pratici, con l’obiettivo di fornire una formazione completa e applicabile in contesti reali. Inoltre, queste iniziative hanno un impatto positivo sul loro percorso di riabilitazione, incoraggiando la responsabilità, la disciplina e la fiducia in se stessi. La mobilità elettrica è il futuro, i giovani sono il futuro. Freedom Energy, con la partnership fra Italia in Moto ed il Dipartimento giustizia minorile e di comunità, unisce energia e futuro con corsi di formazione innovativi e all’avanguardia. Giuseppe Buonaguro - fondatore e direttore generale di Italia in Moto – ha dichiarato: «Il progetto pilota di Napoli nasce con un duplice obiettivo, il primo: formare i giovani adulti ospiti dell’IPM di Nisida o affidati ai servizi sociali esterni della Campania per poi assumerli all’interno di un’azienda creata ad hoc per questo progetto: FREEDOM ENERGY la quale offre servizi per la mobilità elettrica. Il secondo: ampliare la platea dei frequentatori per allargare la progettualità in altre regioni della Nazione e questo grazie al protocollo d’intesa che sarà siglato con il Ministero Della Giustizia nei prossimi giorni». Nicola Palmieri - dirigente del Dipartimento giustizia minorile e di comunità – ha voluto sottolineare l’enorme valenza che quest’esperienza ha per i ragazzi fornendo loro quelle competenze che permetteranno loro di rimettersi in gioco nella società. Ha voluto anche, il dottor. Palmieri, ripercorrere alcune tappe significative del proprio vissuto professionale per ricordare che i veri protagonisti della formazione devono essere sempre i ragazzi e non diventare strumento per altre finalità da parte di operatori economici o delle istituzioni stesse. Si è dovuto registrare il forfait all’ultimo minuto delle istituzioni territoriali – Comune di Napoli - per sopravvenute non specificate motivazioni e nonostante avessero dato per certo la loro presenza anche per ricevere il dono simbolico da parte dei ragazzi di due stazioni di ricarica per mezzi elettrici da loro stessi assemblate a conclusione del corso formativo. Comunque, Il successo di questi programmi dimostra come l’istruzione e la formazione possano essere strumenti potenti per il cambiamento e la crescita personale. Read the full article
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    Campi di Norcia, comunità attiva, autonoma e resiliente.
  Campi di Norcia, centro frazionale del Comune di Norcia con circa 150 residenti, da sempre comunità attiva nell’ambito sociale, purtroppo è stata epicentro del sisma devastante del 30 ottobre 2016.
La Pro Loco è stata subito operativa fin dal sisma della notte del 24 Agosto.
Alle ore 3,36 la scossa svegliò tutti in preda al panico, alle ore 3,45 avevamo già aperto la struttura e accoglievamo all’interno la tantissima gente impaurita che affollava il nostro paese per le vacanze.
Proprio la struttura ricettiva della Pro Loco è stata la nostra “Arca di Noè”, grazie a lei la nostra comunità ha avuto l’opportunità di vivere l’emergenza dovuta al sisma in modo più che dignitoso.
La storia della nostra struttura inizia il giorno 25 aprile 2014, data in cui cominciammo i lavori, che sono stati svolti in completa economia, o meglio, la nostra struttura è stata completamente costruita con il volontariato delle persone, senza spendere un centesimo di manodopera. Visto il territorio in cui viviamo, abbiamo pensato e progettato lo stabile in classe 4, che corrisponde alla classe più alta a livello antisismico per gli edifici pubblici. L’inaugurazione è stata fatta il 6 agosto 2016, esattamente 18 giorni prima del sisma.
La struttura in questione è composta di una sala, delle misure di mt 24 x 11, con un palco per gli spettacoli, un locale magazzino e tecnico delle misure 24 x 1,20, tre bagni, una cucina come un ristorante, impianto di riscaldamento autonomo.
All’interno dell’edificio, nei primi periodi dell’emergenza abbiamo dormito anche in 60 persone, e la cucina sfornava, grazie al volontariato delle donne della pro loco una media di 200 pasti al giorno.
A Campi la protezione civile non è mai esistita, questa funzione è stata svolta dalla pro loco.
Una nostra prerogativa importante è stato l’essere reagenti alle avversità, per mio personale spirito, sono stato sempre una persona propositiva pronta a rimboccarsi le maniche. Da qui nasce la volontà di progettare in maniera efficace la gestione dell’emergenza e la ripartenza verso il futuro.
La solidarietà del popolo Italiano è stata impressionante, dal primo momento ci avete supportato in modo concreto e repentino, non ci avete mai fatto mancare nulla, dall’abbigliamento, ai prodotti per l’igiene, alla pasta, allo scatolame. La carenza si verifica proprio nel reperimento e conservazione del prodotto fresco, quale carne, pollame, latticini, formaggi, frutta e verdura.
Il primo progetto messo in campo è stato “ Refrigerazione per il Futuro “, nato per ovviare a questa carenza.
L’idea è stata quella di installare una cella frigo delle dimensioni di mt 10 x 4, divisa in tre reparti separati per accogliere e conservare le diverse specie alimentari.
In questo modo la Pro Loco a potuto accogliere, conservare e distribuire alla popolazione il prodotto fresco, garantendo così alla nostra popolazione una adeguata e sana alimentazione bilanciata.
Il secondo progetto, molto più articolato e complesso, è stato intitolato “Back to Campi” (ritorno a Campi).
L’idea iniziale di questo progetto nasce dall’esigenza di riportare sul territorio le tante persone che avevano la loro residenza estiva, e ripristinare un flusso turistico in una struttura sicura.
Cosè “BACK TO CAMPI”??? E’ un’area con una zona dedicata agli amanti del campeggio, con piazzole attrezzate per Camper e Roulotte, una zona dedicata a chi ama il campeggio in tenda, con barbecue, sedute e servizi igienici. Un villaggio con bungalow in legno completi di ogni confort, con piscina mt 25 x 12,5, servizi e zona verde per i bambini.
La zona più importante del complesso è sicuramente la zona sportiva, con struttura coperta polivalente con pavimento in parquet, con struttura verticale in acciaio e copertura in legno lamellare per accogliere società sportive che praticano discipline diverse, quali: calcetto, basket, pallavolo, tennis ecc. Nella struttura coperta dalle dimensioni imponenti di mt 58 x 35, più altri 130 mq per la palestra, sono previsti tutti i servizi necessari annessi: tribuna per 400 posti, spogliatoi, infermeria, palestra, sauna, bar e tavola calda. All’esterno della struttura circa 100 posti auto.
Questo progetto ha 4 caratteristiche fondamentali:
Riportare sul territorio la gente prima possibile.
Creare posti di lavoro per i giovani.
Una struttura che può accogliere società sportive per i ritiri in preparazione delle stagioni agonistiche
Il territorio in cui viviamo è un territorio sismico di classe A, quest’area è un’area di protezione civile pronta, in caso di necessità. Tutto il progetto è totalmente antisismico, con strutture in legno e legno acciaio. È addirittura previsto un generatore ausiliario di corrente che in caso di sisma garantisce l’energia elettrica.
Al momento in cui scrivo ancora non abbiamo numeri precisi, ma il costo dell’opera è di sicuro nell’orbita dei 4 milioni di euro.
Da una frase di Albert Einstein traggo ispirazione in questo momento, “ Nel mezzo delle difficoltà, nascono le opportunità “.
La comunità di Campi, sta fortemente volendo e cercando l’opportunità di ripartire.
Colgo l’occasione per inviarvi i più cordiali saluti.
Ps: potete visitare a valutare tutte le iniziative della nostra Pro Loco sulla pagina Facebook Pro Loco Campi e la mia personale Roberto DoctorMonster Sbriccoli. Per ogni ulteriore chiarimento resto a disposizione al 3389641493 – [email protected]
                                                                                               Il Presidente
                                                                                        Sbriccoli Roberto
      Relazione illustrativa sul progetto “ Back to Campi “
  il sisma dello scorso 30 ottobre, ha sconvolto radicalmente la vita di tanta gente, la violenza inaudita dell’evento, ha spazzato via le nostre case.
In questo momento il sentimento prevalente è lo sconforto totale, l’abbattimento, la voglia di scappare dalla realtà che ci circonda.
Niente di più sbagliato, è proprio in questi momenti che ci si deve compattare e rimboccarsi le maniche per cercare di ripartire prima possibile.
Il progetto “Back to Campi” nasce proprio da questa esigenza, la valenza di questo progetto è molteplice, dividerei il progetto in questi 4 punti focali:
  Far tornare le tante persone che avevano la propria residenza estiva in questi territori, credo personalmente che se non torneranno la prossima estate tanti di loro li perderemo per sempre. Inoltre è di sicuro un modo per permettere alle tante associazioni, privati e volontari che sono stati solidali con noi di poter tornare sul nostro territorio in vacanza. È un Campeggio a tutti gli effetti per gli amanti della natura.
Con l’allestimento di quest’area si creano posti di lavoro.
Sia che la pro loco gestisca il tutto, o lo dia in gestione, delle persone dovranno lavorare, e quindi si crea occupazione sul territorio.
Tale area è anche un centro sportivo a tutti gli effetti, avendo struttura coperta polivalente, con alloggi in Bungalow per circa 64 persone, può ospitare tranquillamente ritiri di società sportive di varia natura
Non dimentichiamoci del territorio in cui viviamo, la nostra amata terra è un territorio sismico di classe A, in caso di necessità diventa un’area di protezione civile pronta.
  Il progetto comprende:
Struttura polivalente coperta con pavimentazione in parquet, gradinate, spogliatoi, palestra, locale servizi, bar tavola calda.
Area destinata a parcheggio con 106 posti.
Area camper e Roulotte con 18 posti, area camper service.
Era campeggio con tende, barbecue, panche e tavoli, e servizi igienici.
Villaggio bungalow in legno con 16 appartamenti da 4 posti, area spogliatoio, area bar e reception, piscina per adulti, bambini e idromassaggio, area giochi per bambini con sedute e tavoli.
  Tutta l’area è concepita prettamente in maniera antisismica, con strutture in legno, legno/acciaio.
Spero di essere stato esaustivo, per ogni evenienza rimango a disposizione al 3389641493 – [email protected] – facebook Roberto DoctorMonster Sbriccoli
                                                                                         Il Presidente
                                                                                     Sbriccoli Roberto
    #gallery-0-7 { margin: auto; } #gallery-0-7 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-0-7 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-7 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
            Progetto “ Back to Campi “ Campi di Norcia, comunità attiva, autonoma e resiliente. Campi di Norcia, centro frazionale del Comune di Norcia con circa 150 residenti, da sempre comunità attiva nell’ambito sociale, purtroppo è stata epicentro del sisma devastante del 30 ottobre 2016.
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sciscianonotizie · 3 years ago
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Al Tarì la firma della Convenzione Federorafi Confindustria: la Campania diventa il quarto polo orafo italiano
Questa mattina al Tarì in occasione della giornata di apertura del salone della gioielleria, alla presenza della vicepresidente di Confindustria per l’internazionalizzazione Barbara Beltrame Giacomello, la firma della costituzione del polo orafo campano. Non solo tradizione, ma esperienze di eccellenza e numeri significativi di uno dei comparti produttivi di riferimento della regione entrano anche in campo confindustriale a rappresentare in modo omogeneo uno dei quattro distretti della gioielleria italiana, insieme a quelli di Arezzo, Vicenza e Valenza.
“Un’opportunità alla quale lavoriamo da tempo, che porta finalmente in prima fila i numeri e le potenzialità della filiera produttiva e di sistema del Gioiello in Campania – dichiara il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti, promotore del progetto – resa possibile dallo stretto allineamento, a tutti i livelli, del sistema confindustriale nazionale, regionale e territoriale”.
Il sistema orafo italiano gode complessivamente di un ottimo stato di salute. L’intervento della presidente di Federorafi Claudia Piaserico porta in evidenza la ripresa dell’export del settore, che complessivamente a livello nazionale ha segnato nel 2021 un + 59,7% rispetto al 2020 e, dato ancora più positivo, un + 15,6% sul 2019. Tra i principali mercati esteri, Usa, Emirati arabi, Francia, Inghilterra, Giappone. Sempre nel 2021 la Campania ha una buona performance rispetto al 2020 con un + 42%, mentre attende ancora di recuperare un -11,6 su 2019. Sempre a livello nazionale il 2022 è iniziato su questa onda in crescita, ma il sentiment positivo dei  primi mesi dell’anno ha subito un forte rallentamento dovuto alle conseguenze, dirette e indirette, del conflitto.
“In un momento così complesso per il Paese e per il sistema industriale – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino – il messaggio che giunge oggi attraverso questa convenzione è incoraggiante. Il Tarì dimostra la volontà di raccogliere la sfida della crescita. Questa iniziativa darà un contributo importante in termini di sviluppo e di occupazione all’intero territorio campano e consentirà alle realtà locali di avere un concreto supporto da parte degli organismi nazionali nell’attuazione dei loro progetti. In questo processo di crescita, prosegue Traettino, è strategica una politica di attrattività del territorio e parimenti una concreta attenzione destinata alla formazione dei giovani”.
“Con la firma di questa convenzione – ha spiegato il Presidente di Confindustria Caserta, Beniamino Schiavone – la Campania, rappresentata in modo significativo per numero di aziende dal Tarì, diviene ufficialmente il quarto polo orafo nazionale. Questo, in quanto casertani, ci rende particolarmente orgogliosi. Se consideriamo che, dal punto di vista geografico, gli altri tre sono collocati tutti nell’area del Centro-Nord, il Tarì si afferma come unico distretto di eccellenza del Sud Italia, la cui rilevanza travalica i confini regionali. Questo riconoscimento, sancito dalla convenzione, certifica la grande qualità del Centro Orafo e l’ottimo lavoro svolto negli anni da questa realtà, grazie soprattutto al Presidente Vincenzo Giannotti, che è stato il principale promotore di questa iniziativa”.
Un risultato, quello di oggi, che parte da lontano ma che ha una proiezione futura ambiziosa. Integrazione sempre più salda con il territorio, coesione e visione di sistema,  sono le leve condivise delle prossime fasi del progetto, che punta a una nuova visione del fare impresa.
La sfida, condivisa, è fare progettualità mettendo insieme necessità del territorio e del sistema economico, per aprire un nuovo e più efficace dialogo con le istituzioni e per ottenere da queste risposte e strumenti  efficaci per competere.
La mattinata si è conclusa con la visita della mostra di gioielli di coralli e cammei allestita in collaborazione con Assocoral e con l’Istituto di Formazione Degni di Torre del Greco.
source https://www.ilmonito.it/al-tari-la-firma-della-convenzione-federorafi-confindustria-la-campania-diventa-il-quarto-polo-orafo-italiano/
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Lavoro: Abi, 1.664 nuove assunzioni con il Fondo per l’occupazione
I dati aggiornati del Fondo per agevolare occupazione stabile, soprattutto giovanile, nel mondo bancario: finanziate assunzioni per oltre 195 milioni di euro senza alcun onere per i conti pubblici L’attività del Fondo per l’Occupazione (F.O.C.) prosegue anche in questa fase di emergenza che sta interessando tutto il Paese e il 5 maggio il Comitato di gestione del F.O.C. – riunitosi in video conferenza – ha deliberato il finanziamento di ulteriori 1.664 assunzioni/stabilizzazioni a tempo indeterminato da parte di imprese del settore bancario. Si consolida dunque questa esperienza altamente positiva nel settore bancario grazie ad uno “strumento” bilaterale all’avanguardia nelle politiche attive del lavoro, con particolare attenzione ai giovani e con significativa valenza sociale. Per questo l’Abi e le Organizzazioni sindacali, con l’Accordo 19 dicembre 2019 di rinnovo del ccnl, ne hanno prorogato l’operatività sino al 31 dicembre 2022, potenziando le prestazioni per incentivare assunzioni/stabilizzazioni nelle Regioni del Mezzogiorno ed istituendo un apposito Gruppo di lavoro paritetico per valutarne eventuali ulteriori adeguamenti. Ciò allo scopo di rendere sempre più efficace ed efficiente uno strumento che, dal 2012 ad oggi, ha finanziato, tra assunzioni e stabilizzazioni, oltre 25 mila domande di prestazione, presentate da 267 imprese del settore, per un impegno complessivo di spesa di oltre 195 milioni di euro. Da sottolineare che solo per assunzioni del 2019 sono state approvate 3.260 domande, registrando il numero annuale più alto dall’avvio dell’operatività del Fondo. Il 57 % del totale delle assunzioni ha riguardato il personale femminile e il 43% gli uomini. Abi evidenzia anche i positivi risultati raggiunti con le nuove prestazioni introdotte con l’accordo del 2018, anch’esse confermate sino al 31 dicembre 2022. In base alle domande ricevute, sono stati approvati i seguenti impegni di spesa: 000 euro per premi all’assunzione di lavoratori destinatari della Prestazione emergenziale del Fondo di solidarietà; 313.000 euro come sostegno al reddito al termine del periodo di percezione delle prestazioni della Sezione emergenziale del Fondo di Solidarietà; 384.000 euro per la formazione in caso di riconversione e riqualificazione professionale; 347.000 euro per favorire l’attuazione di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) da parte delle imprese bancarie. Read the full article
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italyinfofood · 6 years ago
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NEW: FINANZIAMENTI EUROPEI TURISMO #agriturismo #B&B #CaseVacanze #EUROPEI #finanziamenti #fondoperduto #Hotel #Italia #NEW #Turismo #UE #VillaggiTuristici Il turismo, unitamente alla cultura, è considerato dalla Commissione Europea come una delle attività economiche maggiormente capaci di creare crescita ed occupazione nell’Ue. Lo si evince dalla nuova programmazione europea o, meglio, dai fondi stanziati. Che rappresentano una grande opportunità per gli operatori turistici, i consorzi e gli enti privati e pubblici del nostro Paese. Tipologie di fondi europei I fondi europei si suddividono in fondi a gestione diretta e fondi indiretti. Ai bandi a partecipazione diretta possono partecipare gli operatori presentando una propria progettazione che abbia valenza europea. Tali programmi spesso sono considerati molto interessanti da parte dei soggetti territoriali a qualunque livello, in… Link: https://www.foodinfo.it/news/new-finanziamenti-europei-turismo/ https://www.instagram.com/p/ByQF9UJn_Qa/?igshid=3jazkrcar8lw
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italyinfofood · 6 years ago
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italyinfofood · 6 years ago
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