#occhio per occhio
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Vendetta. Questa è una parte di un sms (li adoro, in barba a whatsapp) che ho inviato poco fa: "Ennesima mattinata di molestie e baccano e ore di sonno perse: potrei entrare nel guinness dei primati per il malditesta e le occhiaie. Inutili gli avvisi all'amministratore, che sta facendo una pessima figura da menefreghista incompetente.. Ma... chi la fa l'aspetti. Il fatto che io sia stanca morta non significa che questi la passano liscia, non solo chi la fa se l'aspetti, ma occhio per occhio, dente per dente, che siano dannati e maledetti. Vado direttamente dai proprietari. E querelo ancora."
I nomi di chi ci molesta sono: Chindris Vasile e Denise Mehelean, e i loro figli (e qualche parente), che purtroppo vengono cresciuti come dei cafoni maleducati, e con la scusa del giocare sbattono per terra tutti i giorni biglie di vetro e altri oggetti, e nessuna intenzione di usare tappeti, e/o tovagliette sui tavoli, o feltrini, inoltre hanno scambiato il nostro giardinetto per la loro discarica. Streghe che mi seguite, usiamo le nostre arti, affinchè la feccia paghi per i danni fatti e perchè vengano fermati. Storia insegna, noi sappiamo: la pagano cara.
#rumeni cafoni#italia degli italiani#club gotico italiano#halloween#clubgoticoitaliano#occhio per occhio#rito di distruzione#witches at work#lombardia#bergamasca#arti magiche#halloween days
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Oggi momento di gelo a dei signori che volevano fare i divertenti mentre io scattavo delle foto dicendomi "se vuoi abbellire ancora di più puoi fotografare noi". Io dico allora: "Ahah sì, vi ho fotografato già mentre stavate parlando poco fa, ero su". Dopo un momento di silenzio ha avuto il coraggio di dire soltanto: "addirittura". Eh.
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possiamo desumere che il film di ficarra e picone includerà il tema dell’omosessualità poiché invece che avere lo stesso colore di capelli come sempre, a questo giro sono uno biondo e l’altro moro, proprio come nelle più notorie ship che la memoria collettiva tramanda sin da quando ci si riuniva intorno al focolare a sentire le storie del bardo efp. scacco matto avv. pillon
#parole che ho scritto davvero#questo si chiama avere occhio per la ricerca scientifica#abbiate pietà sto combattendo contro un abbiocco aggressivissimo
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Io: chi è la tua migliore amica?
Lilly: Alicia!
Io: ooohhh, e hai anche un migliore amichetto?? Chi è?
Lilly: sei tu ❤️
Io:
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Photober 2024
20 Ottobre
Magic vibes + arancione
Autore foto: @persa-tra-i-miei-pensieri
Punteggio: 2+1 🔸🧿🔸
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#inktober#photober#Photober 2024#magic vibes#magic#magia#occhio#amuleto#arancione#orange#braccialetto#perlina
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se virzì non fosse stato un codardo ci avrebbe dato 90s gay twink brigadiere rocco papaleo e lo avrebbe fatto limonare con 90s socialista intellettuale silvio orlando invece niente grandissima occasione persa
#screnshottando con un occhio aperto e uno chiuso e una mano sul cuore perché la vergogna c'è#comunque streammate#ferie d'agosto#che quest'anno esce il sequel?? con la fanelli penso? daje virzì seconda chance per rimediare#edit: film finito e ho non ironicamente pianto#le cose che capitano 2024
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Damiano alla S3 di un profe in un qualsiasi giorno di riprese in cui gira con Nicolas
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Non so se è geniale o cringe. Da una parte il messaggio è valido e c'è anche una consapevolezza di quanto sia ridicolo che i prodotti abbiano un "genere" (sembra una parodia della dicotomia rosa/azzurro). Ma come al solito c'è il problema che un messaggio progressista venga asservito alle solite logiche di mercato, che sia una strategia di un team di stronzi pagati troppo che si sono seduti a un tavolo e hanno detto: "Come facciamo bella figura?"
D'altronde riconosco che dare il buon esempio e normalizzare un cambiamento del paradigma è importante.
Insomma, come Natalie Imbruglia, I'm torn.
#occhio allo spot#la réclame#maschietti e femminucce#il genere è uno spettro che si aggira per l'europa
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Ogni volta che vado a fare la spesa rimango allibito dal costo, anche se prendo quattro cose in croce il prezzo è davvero alto. Ormai anche per mangiare bisogna fare un mutuo. Bah non lo so io dove andremo a finire.
#soldi#spesa#pensieri#riflessioni#cibo#un occhio della testa#delusione#frustrazione#rassegnazione#pezzi di vita#tristezza#lavorare per vivere
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la maglia della dea con la scritta LETE gigante rossa :')
#sì era un pugno in un occhio#sì ora le nostre maglie sono molto più belle#però era super siconoscibile#iconica a suo modo#per me ormai scritta rossa lete = napoli#e a giudicare di alcuni commenti di tifosi della dea pure per loro lmao il karma
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Attiva e Bilancia il Terzo Occhio: Meditazione Guidata per l'Intuizione e la Visione Interiore.
Unisciti a noi per una meditazione guidata per aprire e bilanciare il terzo occhio. Scopri la tua intuizione e saggezza interiore in un viaggio rilassante. Ti aspettiamo! 🌟🧘♀️
#attivazione chakra#chakra healing#connessione interiore#consapevolezza#energia spirituale#equilibrio energetico#intuizione#meditazione guidata#meditazione per principianti#meditazione quotidiana#saggezza interiore#sesto chakra#spiritualità#Terzo Occhio#visione interiore#visualizzazione guidata
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Ma la coppa Davis alle 10 del mattino giovedì?
RAGAZZI IO HO SCUOLA MANCO A FA COSI EH.
#Credo che se la prof di latino mi beccasse a guardarla farebbe finta di niente e butterebbe l occhio#Così per assicurarsi che stia andando tutto bene
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< - Piove
- Sei metereologo tu?
+ No, ma si vede ad occhio nudo.
- L'hai trovato su Google?
+ Ma scusa, basta guardare la pioggia che cade a terra.
- C'è uno studio approvato a sostegno della tua teoria?
+ Ma quale teoria? Ho tutti i vestiti inzuppati.
- Ok ma non significa per forza che piove, su quali fonti ti basi?
+ Ma quali fonti?
- Io ho un amico che lavora al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica e ha detto che oggi non avrebbe piovuto.
+ Beh, si sarà sbagliato.
- Si certo vuoi saperne di più sulla poggia che lui che ha studiato per 10 anni gli eventi atmosferici. Parli così perché sei un No-Meteo.
+ Ma che dici? Ma lo vedi il cielo grigio e l'acqua che sta scendendo ora?
- Si, vabbè, complottista!
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Potevo avere 5 anni. A quel tempo eravamo soliti trascorrere le feste natalizie da alcuni zii, la cui casa in campagna diventava allora accogliente rifugio per parenti e amici. Portavo sempre con me un pupazzo a farmi compagnia, dato che i miei cugini, ormai adolescenti, avrebbero certo mal sopportato l'idea di giocare assieme. Ricordo ancora chiaramente quel pomeriggio: la sera saremmo stati dai miei zii come di consueto ed io mi sarei malannoiato fra i bigi discorsi degli adulti, urgeva perciò la Selezione.
L'ambita Selezione avveniva per eliminazione diretta in scontri 1 vs 1. Ogni pupazzo s'affrontava in una moderna rivisitazione delle giostre medievali, allo scopo di conquistarsi il mio cuore. Come sempre accade, anche quel torneo era palesemente truccato, sicché alla fine trionfavano sempre gli stessi. Fra i grandi campioni, la più avvezza alla vittoria era senza dubbio la Pantera Rosa, un vecchio pupazzo che mi portavo sempre dietro, ovunque andassi. Dopo averla portata in trionfo quel pomeriggio, le promisi che ci saremmo divertiti, sarebbe stata una grande serata. Non sapevo, ahimè, che per noi sarebbe stata purtroppo l'ultima. Il mio giocarci difatti, a quell'età, trovava massimo sfogo nel lanciar in aria il malcapitato pupazzo, raccoglierlo per poi reiterare il gesto ad libitum. Uno di quegli sciagurati lanci però mandò la pantera talmente in orbita da farla finire dietro un'enorme e inamovibile credenza. A nulla valse piangere e disperarsi, la povera pantera restò lì (con sadico compiacimento di tutti gli astanti). Ricordo ancora il malinconico struggimento di quei giorni densi di colpa e mortificazione, le penose richieste e la perenne risposta ("Quando faremo pulizia"), i piani perversi studiati in dormiveglia per infiltrarmi in casa loro e riprendermi la pantera e il languido desiderio che mi s'accendeva a ogni fiera di paese, quando scorgevo fra i premi del tiro a segno un pupazzo simile a quello tanto amato e perduto.
Sono passati trent'anni, dico d'aver dimenticato, ma una parte della mia infanzia è rimasta sepolta lì, dietro quella credenza, dove ho smesso definitivamente di credere agli adulti e ho imparato cosa vuol dire perdere qualcuno o qualcosa senza potergli dire addio. O almeno credevo, perché l'altro giorno chiama mia zia per dirci che finalmente, dopo trent'anni, hanno fatto pulizie e spostato la credenza, trovandovi "un giochino di quando Giuseppe era bambino, non so se se ne ricorda ancora..." Ah, zia ingenuotta! Non pensavo che questo giorno sarebbe mai arrivato, così sulle prime ho pensato, "chissà se mi riconoscerà dopo tutto questo tempo..." "del resto anche casa nostra è cambiata, spero non si senta a disagio". Siamo andati a prenderla la sera stessa, era tutta sporca, molto più piccola di quanto ricordassi, orba d'un occhio (non oso immaginare cosa deve aver subito in questi trent'anni di prigionia) e con un aspetto decisamente vintage, ma ora è di nuovo a casa. Mia madre era convinta che dopo anni d'oscurità e polvere, si sarebbe sbriciolata dopo pochi minuti al sole, invece sembra reggere ancora. Dopo averla lavata a fondo, oggi l'ho potuta finalmente riabbracciare come quell'ultima volta trent'anni fa e ho un po' pianto. È stato come riabbracciare quella parte di me che credevo perduta per sempre.
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ho un'età che mi permette di assistere alla forma adulta di chi ho visto essere bambino e questo vuol dire che questa fase per me è passata, ma riesco a prenderne coscienza soltanto attraverso l'evoluzione di altri perché io mi sento sempre la stessa, neanche un centimetro spirituale in più. ancora più straziante è guardare invecchiare le giovani figure adulte che hanno costellato la mia infanzia o adolescenza. zia si è fatta la tinta bianca ai capelli, li ha sempre avuti scuri, soltanto dodici mesi fa era mora. in un anno li ha schiariti sempre di più fino al bianco. dice che è stanca di fare la tinta ogni mese, lascerà che i suoi bianchi naturali crescano confondendosi con il nuovo colore. e poi forse non metterà più lo smalto e neppure il trucco il sabato sera. la vecchiaia quindi è l'abbandono del superfluo? o è l'abbandono di sè stessi? la tinta è davvero così superficiale oppure è un atto di resistenza? forse non sempre, forse qualche volta. questi movimenti viscidi del tempo che striscia lungo i pilastri solidi della mia esistenza mi mettono a disagio. probabilmente perché li sento anche addosso. probabilmente perché senza accorgermene sono diventata un pilastro della mia stessa vita anche io. probabilmente perché mi sento violata, impotente, non come uno stupro, è una violenza diversa, una violenza dolce, subdola, ingannevole, inesorabile. forse sono in ritardo, forse è troppo tardi per tante cose, forse gli altri sono in anticipo, forse si sentono in ritardo anche loro. da giovane la mia bisnonna aveva sempre uno zigomo gonfio, o un occhio nero, o una frattura da qualche parte. poi suo marito �� morto e lei ha iniziato a mettere il rossetto, i gioielli e il profumo. io ero bambina, molto bambina, la ricordo come una delle donne anziane più eleganti che io abbia mai visto. è morta sulla soglia dei cent'anni con le labbra rosse, non è mai stata in ritardo. credo che la resistenza si manifesti sempre di rosso. vorrei passare lo stesso colore sulle mie labbra, per firmare queste parole con un bacio stampato sul foglio, ma il tempo della carta è passato
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Il problema di questo Paese non e' Toti (o i politici come lui) ma i milioni e milioni di cittadini Toti-imitatori. Sembriamo un Paese infettato, fallato, dove i simil-Toti sono tanto emulati e mai ferocemente condannati. Non sono molti i cittadini che rifiuterebbero l'invito di qualcuno a passare vacanze "a scrocco" su uno yacht. C'e' una contropartita? -"Fa niente, tanto a me non costa nulla".
Una concessione, un appalto, un prestito bancario, l'assunzione di un figlio o parente presso qualche ente di Stato, la nomina a Preside di qualche facolta' universitaria o a primario d''ospedale, fiches per il casino'. "Tanto a me non costa niente".
La ristrutturazione di una casa, la riparazione dell'auto, una lavatrice, due chili di bistecche, qualche bottiglia di vino pregiato. "Tanto a me non costa niente."
Piu' che un Paese moderno, sembriamo un Paese rimasto all'epoca del baratto, di una mano lava l'altra... uno stivale abitato da troppi "pedrito el drito". Un condono edilizio a me e tanti voti a te. Tu mi strappi la multa e io ti do una busta d'arance. Tu chiudi un occhio sugli scontrini e io ti faccio mangiare gratis nel mio ristorante. Tu mi fai fare una Tac domani e io regalo una borsa di marca a tua figlia. Tu mi dai la pensione di invalidita' e l'accompagno e io ti voto anche se rubi a rotta di collo. Tu mi dai 20 o 50 euro e io corro alle urne.
Ma che Paese siamo?
@ilpianistasultetto
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