#non è normale. per niente
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Ah adesso per mia madre è pericoloso girare in città alle 5 del pomeriggio insieme a un'altra persona. Il perché? Rischio di attacchi terroristici 😐😐😐
#propaganda di merda a parte#ogni scusa è buona per farmi stare chiusa in casa io veramente non ne posso più#pretende che ogni volta che esco e rientro devo mandarle un messaggio#non è normale. per niente
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#sto piangendo e per una volta è di gioia#gesù mi sta dando la grazia#mi sta scrivendo#(il Soggetto™ - non gesù)#così#sta portando avanti una conversazione#così da niente#AIUTO#mi sta chiedendo cosa ho fatto a lavoro#cioè#no panic but panic#qualcuno mi aiuti a non farmi filmini io ci finisco di nuovo talmente sotto#dopo che mi ero ripromessa di ripigliarmi#porca di quella miseria#ogni domanda che mi fa voglio implodere dalla gioia come se fosse chissà dio cosa#e non solo una semplice e normale conversazione da amici che volgiono tenersi un minimo aggiornati sulle reciproche vite#perché sono un pagliaccio beninteso
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i cannot shut up today but thoughts thoughts thoughts
pensando al fatto che state tutti strappandovi i capelli, chiusi sui social a lamentarvi di come la campagna promozionale di questo album faccia schifo al cazzo, sia deludente, sia inutile, non ci sia e blablabla and i'll be honest? io sono qui A SPISCIARMELA
a prescindere dal fatto che considerato cosa questo album probabilmente significa per lei, la pressione che ha addosso dopo,,, well,,, la rottura, i riflettori puntati sui suoi traguardi come se non ci fosse un domani, della sua vita privata neanche è il caso di parlarne, io direi che idk, invece questa campagna-non campagna sia geniale, dal punto di vista del reparto marketing
with 0 effort (and money) they managed to have this album build a literal SHITSTORM che porterà TUTTI ad ascoltarlo appena uscirà; perché tutti vorranno sapere 1. su chi è 2. che tipo di canzoni saranno 3. se ci saranno cose "piccanti" su cui fare gossip, e tutto quello che hanno dovuto fare is? nothing apparently
l'idea delle playlist è del fandom, she's been silent about it since la giornata dei grammys; ha lanciato hints here and there but, i'll be honest, è stato geniale da parte sua agire e continuare ad agire in questo modo
she's playing a role in questo momento, not by faking her feelings ma piuttosto sfruttando a suo vantaggio quello stesso male dell' "internet" e opinione pubblica che anni prima le avevano disintegrato la vita e la sanità mentale; she's in control rn, e sono abbastanza sicura che non sia poi così teoria da parasociale or whatever like she stated she's now in the right state of mind per poter affrontare il tipo di vita che fa, and it makes sense to me? "non ha parlato in difesa di joe ma di john sì" bc she doesn't need to do it now; l'album sarà CHIARAMENTE su di lui, magari non tutto ma il general vibe already it is, ciò che è avvenuto tra loro IS la sua campagna di marketing and idk; guardando both sides che si scannano a vicenda è esattamente ciò che penso, it can't be random
#aggiungo anche che it feels weird guardarvi tutti URLARE a come avrebbe dovuto fare questo o quello come campagna di marketing#bc 'this sucks' like kdjvnkdnfv i'm sorry l'industria attuale vi abbia abituati in un determinato modo ma? la bro non deve niente a nessuno#è chiaramente un album estremamente personale e io penso sarà anche un filo originale dal punto di vista musicale#(if she's gonna try the bob-dylan-kind of telling stories through songs i'm gonna KMS)#considerando che si parla di poeti e ha detto che è stato importante l'aspetto dello storytelling. io SONO CURIOSISSIMA perché lo sento#che pure dal punto di vista melodico stupirà. sarà qualcosa che non abbiamo mai sentito i can tell#e per tornare a quei due... i genuinely simply think che lei sia consapevole di quello che può controllare o non può controllare nel suo >#fandom od opinione pubblica generica; y'all are insane and she cannot babysit you into acting normal per cui bah#penso 'povera attrice che si è ritrovata la shitstorm oggi' but also sis shit happens IT SURE ISN'T tay's fault#sheska
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#un'ultima cosa perché sto troppo euforica- poi la smetto di scrivere in questa lingua sconosciuta ai più + mi dispiace troppo rendere i miei#scleri un vostro problema ma non saprei dove altro andare 💀 quindi niente beccateveli. comunque- erano anni che non entravo in fissa in#questa maniera così morbosa con qualcosa. pensavo okay grazie al cielo la vecchiaia ma nooo è dovuto succedere di nuovo#e seriamente sarà la cosa che mi terrà in vita fino all'anno prossimo io non mi ammazzo finché non la cancellano per ripicca a 'sto punto#e niente chissà da quale meccanismo di proiezione dipende ⚰️⚰️#quasi quasi l'essere così in fissa mi fa paura e mi mette ansia onesta... volevo credere di essere normale#e niente parte due mi odio
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Cosa si può imparare dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi del 26 luglio 2024?
Sono sempre stato riluttante a criticare l'Occidente "da fuori".
Credevo, e lo credo, che la maggioranza delle critiche all'Occidente, o all'Europa, provengano da criteri o valori di natura occidentale.
L'Occidente è cioè per sua natura autocritica, e messa in discussione.
Tuttavia, credo che negli ultimi dieci anni qualcosa in più sia accaduto.
Vedo la dissoluzione di una intera civiltà come neve al sole.
Vedo il dominio del brutto, dell'osceno, del cattivo gusto.
Vedo la tracotanza estetica del male.
E la vedo esprimersi senza pudore, senza vergogna, a cielo aperto, dinanzi a capi di stato - che non dicono nulla - a vescovi - che in pochi dicono qualcosa - a giornalisti - che dicono tutto per il potere.
In confronto alla presentazione di ieri, Hunger games sembra un'esibizione di misura e di umanità.
Una società che profana il bello, che educa all'osceno, non può che essere una civiltà di guerra, di nichilismo, di ingiustizia.
Una civiltà di odio.
Quanto odio c'era ieri sera?
Quanto odio si voleva diffondere ai miliardi di persone che guardavano quella "cerimonia".
Ci sarebbero molte domande da fare.
Se una civiltà crolla in così poco tempo, significa che aveva dei problemi strutturali.
E poi ci sarebbe da interrogare la storia e il destino della Francia.
Sul piano culturale, il loro continuo voler scandalizzare, essere originali, spararla grossa, decostruire e poi post-decostruire, ha fatto danni immensi, non tanto alla cultura tradizionalista ma al filone critico.
Lo ha sottratto dalla realtà.
Un continuo "Épater la bourgeoisie", che oramai non scandalizza se non gli ultimi, i poveri, i bambini.
Cosa è che oggi realmente scandalizza? Lucio Dalla scriveva che oggi è difficile essere normali.
A me non piace il termine normale. Diciamo che oggi scandalizza la potente realtà dell'umano, il suo mistero abissale e semplice, l'umiltà di un fiore, l'esistenza di una donna e di un uomo, la verità ferita della nostra anima.
Insomma, scandalizza la bellezza, che non è che lo sprigionarsi della verità. Ecco, questo realmente scandalizza il potere, non quella buffonata oscena.
Quella di ieri è una cerimonia reazionaria, un rito di difesa dello status quo.
L'anticonformismo delle oligarchie, questo è stato. Il vero anticonformismo siamo noi.
Ecco, verrà un tempo, in cui si stabiliranno nuovi criteri di giudizio, severissimi, in cui ci sarà un esercito della bellezza, totalmente non violento, ma che manifesterà civilmente contro episodi del genere.
Perché non c'è nulla di più antidemocratico che la bruttezza diffusa come strumento pedagogico. Non c'è niente di più antisociale, e antirepubblicano di quella "cosa" che abbiamo visto ieri.
Non è una questione di estetismo ma di difesa dei diritti dell'uomo e del cittadino.
Ma in quella patria se ne sono dimenticati, sommersi da un cumulo di pseudoprogressismo e laicismo instupidito.
Gabriele Guzzi
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Ecco i motivi per cui è bello essere Liguri: ❤
1. Avere mare e monti a distanza di 30 minuti, forse anche meno.
2. Non conoscere il concetto di nebbia.
3. La “focaccia” calda a tutte le ore.
4. La cucina ligure , che riesce ad essere ricca con quasi niente.
5. “Belìn”, questo nostro intercalare onesto, melodioso e mai volgare.
6. Le fessure blu cobalto del cielo tra le case dei “caruggi”. (I vicoli).
7. La colazione “alla ligure” con la “fugassa” (Focaccia) pucciata nel caffelatte.
8. Gli autobus che si inerpicano anche sulle strade più assurde.
9. Un gatto che scruta il mondo dalla fessura di una persiana verde.
10. Poter fare il bagno in mare ad ottobre come se fosse la cosa più normale del mondo.
11. Il “pesto”, che ci offendiamo se gli altri lo copiano, anche se sappiamo benissimo che oramai lo fanno cani e porci.
12. Salire in 10 minuti per "bricchi” (Montagne attorno alle nostre città ) e trovarsi fuori dal mondo.
13. Salire in 10 minuti per “bricchi” e trovarsi dentro una calda osteria.
14. I veri liguri....Quelli che “una parola è poco, ma due sono già troppe!"
15. I veri liguri , così “chiusi” e così grandi di cuore.
16. Sentire i nostri vecchi parlare in dialetto e riuscire a capire quello che dicono (più o meno).
17. Tirare fuori il cappotto dall’armadio solo poche settimane all’anno.
18. Prendere in giro i “padani” per le code che si devono sorbire in autostrada per raggiungerci.
19. La spruzzata di neve a gennaio che paralizza la città e fa subito chiudere le scuole di ogni ordine e grado nemmeno vivessimo al Polo Nord.
20. Il “mugugno”, (Lamentarsi) che almeno questo non costa nulla.
21. Il “mugugno” che è diventato il nostro sport preferito.
22. Il misto “torte di verdura” servito in trattoria.
23. La “farinata”..... semplicemente geniale!
24. Ammirare la città dall’alto quando si torna a casa con l’aereo.
25. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno e mugugnare che “fa freddo”.
26. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno, arrivare a 20 gradi a mezzogiorno, e mugugnare che “fa caldo”.
27. Trovarsi in qualunque punto della nostra città e pensare che viviamo nella città più bella del Mondo, anche quando per mille motivi ci fa “arraggià” (Arrabbiare)
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Ilaria Cucchi
Seguire i soldi.
Basta seguire i soldi e viene fuori il nitido ritratto di famiglia di questo governo.
Il Domani ha rivelato che la fondazione Alleanza Nazionale ha contribuito con 30mila euro all’acquisto di un’immobile.
La fondazione vede nel Cda due vertici di FdI, Fabio Rampelli e Arianna Meloni.
Fabio Rampelli per chi non lo sapesse è il vicepresidente della Camera.
Arianna Meloni credo non abbia bisogno di molte presentazioni.
Ecco, i soldi della fondazione sono andati a pagare non un’immobile qualsiasi, ma la sede del Msi di Acca Larentia.
Ma soprattutto non è un’associazione qualsiasi quella che l’immobile l’ha acquistato.
È l’associazione Acca Larentia.
Non serve un grande sforzo di immaginazione per capire di che si tratta.
Lo raccontano i loro profili social: propaganda fascista e lunghissimi appelli per ricordare i camerati scomparsi.
Io non lo so, come tutto questo può essere considerato normale.
Forse non interessano i legami tra la prima forza di governo e queste idee, che hanno provocato solo morte e distruzione.
Ancora peggio, forse non interessa che la prima forza di governo sia anche queste idee, visto che, lo ribadisco, seguendo i soldi non viene fuori una semplice foto di gruppo ma un vero e proprio ritratto di famiglia.
Ora so già cosa succederà.
Riempiranno le reti a suon di vittimismo, butteranno la vicenda “in caciara” e tutto risolto fino al prossimo scandalo.
Niente di più facile per loro, purtroppo.
Spero solo una cosa, che alla fine l’indignazione abbia la meglio sulla loro mancanza di dignità
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stamattina mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che alla fine, tutto sommato mi piaccio. sono contenta delle modifiche del tempo sul mio corpo, nonostante la pressione che ci sia in giro su questo argomento, mi sento una persona normale. vorrei dire alla me adolescente che non è necessario e per niente utile preoccuparsi dell'aspetto fisico. di coltivare di più la propria spontaneità che alla lunga fa sentire meglio e dà molte più soddisfazioni nelle relazioni.
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Ora che sono in ferie voglio parlare di una cosa di cui volevo parlare già da settimane, ma la vita di merda che faccio non me lo aveva permesso.
Allò, settimane fa per la prima volta dato che mi ero depilata le cosce mi sono messa in casa non solo in cannottiera, ma anche in pantaloncini. Passa un giorno e mi ritrovo la mail nella foto.
Come ben sappiamo, qui a Tokyo non è che si muore di caldo, PEGGIO, quindi un giorno di questi mi vesto come in foto a dx in ufficio (che è come mi vestirei in Italia in un giorno normale) e nello stesso giorno inoltrano una mail per dire di rispettare il "business dress code" aziendale che è letteralmente "business casual", pure se non si capisce né che cazzo sia né il perché, dato che non ci sono clienti e siamo solo tra di noi, ma okay.
Mo, premettendo che quando ho lavorato a Napoli, ci andavo in PANTALONCINI (ovviamente non quelli di jeans, ma un tipo più carini e "formali" insomma), qua invece così non va bene perché la maglia ha una stampa + i pantacollant sono considerati il demonio.
Tutti sono sempre a lodare i giapponesi perché sono un popolo omogeneo, che dà la prevalenza al gruppo piuttosto che all'individuo, ma non sono omogenei e uniti perché ci sono nati, sono omogenei perché sei LETTERALMENTE FORZATO (nelle maniere più passivo-aggressive possibili) a omologarti. E questo vale con i vestiti, vale con il peso (perché se pensate che sono tutti secchi di natura, beh col cazzo) e con mille altre cose.
Ora è vero che questa prevalenza dell'interesse di gruppo in alcune cose funziona ed è il motivo per cui noi della cultura euroamericana li ammiriamo, ma voi sareste disposti a rinunciare alla vostra libertà pure sulle piccole cose pur di accontentare l'interesse generale?
Per continuare con l'esempio dei vestiti, loro si vestono così:
A maniche lunghe (anche con 50°C), con diversi strani addosso spesso inutili (perché sono ossessionati dai tumori alla pelle); le donne o tutte fate dei fiori con i tacchi tutte pronte (e io col cazzo che le imito) o come fossero state cacciate via di casa (e io col cazzo pt.2). Ma tutti hanno un comun denominatore: colori scuri o neutri (nero, grigio, bianco) o pastello, senza chissà quale fantasia o stampa particolare.
Se non segui l'omologazione, spicchi, ti si vede o ti senti in qualche modo osservato. E questo è già lo standard ad essere euroamericano in mezzo ad asiatici, figuriamoci se ti vesti seguendo le tue regole e non le loro.
Uno poi dirà "vabbè sono cose da poco, ci si abitua" e lo capisco, ma non funziona così. Anzi, sono le piccole cose che, accumulandosi, diventano le più pesanti da sopportare.
Oppure i weaboo del cazzo direbbero che "bisogna rispettare la loro cultura e rispettare le loro regole" (cit.), ma loro quella degli altri quando letteralmente non fa male e non cambia un cazzo a nessuno perché non la rispettano?
Questo non è un paese libero, non puoi MAI fare come vuoi, ci sono sempre regole da rispettare, ma fossero regole con un senso uno capirebbe, invece sono regole inutili che letteralmente mìnano la libertà di espressione individuale a livelli base. Invece qua niente o fai la pecora in mezzo al gregge oppure pecora ti ci fanno diventare, perché altrimenti sei, di nuovo, il gaijin di merda che vuole fare di testa sua.
E sapete cosa fanno i gaijin quando hanno le palle piene di ste stronzate? Fanno i gaijin di merda e le regole senza senso le mandano a fanculo.
#quando sono gli stranieri i primi a fare quei commenti del caxxo giuro che li prenderei a pugni sulle gengive#Giappone#moda#moda giapponese#vestirti#omologazione#società giapponese#società in giappone#my life in tokyo
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Bologna mi fa sentire sempre come se qui le leggi della società fossero diverse da quelle che regolano la vita altrove. Per esempio: oggi ero a fare la spesa e un tipo che sembrava non so, un padre di famiglia, molto di cuore comunque, si è avvicinato alla cassa dopo aver attraversato tutto il supermercato e ha chiesto se ci fosse il topinambur. No, non c'era e allora cerca di uscire e il signore della sicurezza a cui voglio tanto bene ha scoperto che stava cercando di rubare del tonno in scatola. Mi sono tanto dispiaciuta e in realtà mi sento una merda e una borghese privilegiata del cazzo, mi odio tanto perché non posso fare niente di globale affinché queste cose non accadano a nessuno.
Però poi il tipo girava comunque per strada con una ragazza, in modo molto normale, erano tranquilli, con gli occhi dolci
Io mi sono sentita tanto scossa e sono tornata a casa e ancora un po' mi devo riprendere
Sto facendo le girelle alla cannella con la polpa di mele, ho acceso una candela, dal telefono suona la musica di Lana del Rey e piove ancora, mi sembra di non vedere il sole da settimane e forse è così. Mi sento sempre un peso sulla gola e sul cuore e spero sono che il tempo passi e le cose accadano e di superarle.
Io e G per poco non ci facevamo lo stesso regalo per i quattro anni e che bello starsi vicini anche se so che gli faccio male, mi dispiace così tanto che non si può dire. Lunedì mi rivedo con la mia psicologa, la mia per antonomasia perché con lei ho avuto i miei primi incontri in assoluto e anche perché sento, sentivo, che mi capiva davvero e che mi aiutava senza lasciarmi quel sospiro di insoddisfazione che mi lasciavano le altre.
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Vedo così tante immagini di donne abbracciate teneramente e rassicurate da un uomo, sfogliando queste pagine si vede solo questo. Raramente se non mai si può vedere il contrario, un "canone inverso".
Anche un uomo a volte ha bisogno di essere protetto, di rannicchiarsi proprio lì, tra la spalla e il collo di una donna, per essere rassicurato, accarezzato, per sentirsi a casa dentro un abbraccio nei suoi momenti di debolezza.
Sì, anche un uomo ha bisogno di affetto, anche un uomo ha bisogno di lacrime, ha bisogno almeno per qualche istante di sentirsi dire " Non avere paura, ci sono io con te"
Ma sono proprio quegli uomini che non piacciono, sono "i deboli" quelli che sono dati per scontati, non hanno niente a che fare col maschio Alfa, quello duro e forte che trasmette sicurezza e protezione.
E pensare che la forza viene proprio dalla fragilità, quanti uomini così rimangono soli o con a fianco una donna che non li sa apprezzare.
Magari una di quelle che non sa cosa sia la violenza, che non sa cos'è l'egoismo, perché per lei avere vicino una persona affidabile è una cosa normale, quasi un diritto, e non hanno la minima idea di quale tesoro hanno al loro fianco.
Quanti uomini sono costretti a recitare una parte, a non mostrare mai la propria fragilità per paura di apparire deboli.
E quanti di quegli uomini che ostentano così tanta forza sono in realtà inadeguati.
È soltanto una riflessione, non credo che ci siano risposte, Ma posso sapere con sicurezza come ci si sente dentro.
@smokingago #pensieri #imieiversi
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#non Professore che si mette dalla mia parte e mi fa:#‘se questa cosa [long story short una roba gestita da un infame che si vocifera quelli come me debbano fare. ma non è vero!!! nessuno mi ha#mai contattata nessuno mi ha chiesto nulla e tutto ciò che so si basa sui sentito dire che una rete concentrica di gossip di gente#progressivamente vicina a questo tizio QUINDI ma proprio col cazzo che mi voto a del lavoro extra che non mi serve a niente peraltro#mettendomi a disposizione di uno che mi sta sul cazzo sulla base di nessun obbligo nessuna comunicazione ma solo perché ho indovinato di#dover fare questa cosa. ora mi calmo e continuo la cit]#mi fa ‘se questa cosa è davvero obbligatoria e ci guadagni qualcosa allora okay. ma se è solo un’occasione per Tizio [che coordina#l’attività] per mettersi addosso una medaglia allora no non ci andare mica. io questo proprio non lo sopporto’#LOUDER FOR THE PEOPLE IN THE BACK#io gli voglio proprio bene unironically perché finalmente una persona seria e normale che non vede me e i miei simili come dei factotum#sempre a disposizione. viva l’idea di una società comunista even
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Le sorprese d'inizio settimana
Stamani, come tutte le mattine, accedo a Facebook. Nella dashboard mi appare il post di un contatto. Faccio per apporvi il mio like. E scopro che non è possibile. Perché mi appare questa finestrella.
Il mio account non ha violato un bel niente. Secondo i miei parametri, per lo meno. Evidentemente sono ben diversi da quelli adottati nel social. I cui gestori non mi hanno nemmeno avvisato della restrizione (cosa che prima facevano). L'hanno messa in atto da un momento all'altro. Ho provato a controllare il registro delle attività. Sembra tutto normale. Qui il punto non sono le famigerate e sbandierate linee guida, bensì la loro voluta fumosità. Segnali una cosa che ti sembra scorretta, e loro ti dicono che invece va tutto bene. Fai una cosa che a loro non piace, e ti becchi una restrizione. Spero si rendano conto che questo comportamento non giova minimamente alla credibilità del sito. Sarebbe già qualcosa.
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Nel pieno della preparazione (delirio!) dei dolci per la domenica (il giorno più atteso in pasticceria) avviene una conversazione curiosa e divertente tra me ed il secondo pasticciere. Quest'ultimo, infatti, stava decorando con della frutta un dolce — nello specifico una torta bignè metà crema pasticcera e metà ricotta, a mio parere pure brutta, molto rustica, odio il bignè rigato non posso farci niente — alché un pezzo di frutta cade come un uccello morto, io me ne sono accorta e gliel'ho fatto notare aggiungendo tanto per ridere "si è suicidato". Amico pasticciere mi guarda con una faccia strana, un lampo attraversa i suoi occhi e mi dice "tu pensi al suicidio?". Io, sorpresa, lo scruto con occhio sospettoso per capire se mi prende per il culo o è serio e gli chiedo più volte perché me lo sta chiedendo; non ricavo nessuna informazione che potrebbe farmi capire quali sono le sue intenzioni, mi dice soltanto di rispondere sinceramente. Io me ne esco con una alzata di spalle e con un generico "normale". Lui continua dicendomi "ah quindi ci pensi" ed io con nonchalance aggiungo "come si pensano le altre cose". Alla fine mi dice che me lo ha chiesto perché una sua amica si era suicidata e che quando cadeva qualcosa, come nel caso del pezzo di frutta del dolce, diceva sempre "si è suicidato".
Un delizioso contrasto tra contesto, argomento e situazione (confusione totale per la preparazione dei dolci).
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Cosa succede a Venezia.
Sono stati messi dei "tornelli" di ingresso alla città, dove per entrare si devono pagare 5 euro.
Il tutto giustificato ( come al solito) con la "sicurezza" e con la "protezione delle opere d'arte".
Poi ancora, con il troppo PESO delle persone che la visitano, facendola sprofondare. ( Ma le strade di Venezia sono acqua...)
Una persona "normale", non in dissonanza, sa che queste sono soltanto misure coercitive "sperimentali", per vedere fino a che punto arrivi l' obbedienza dei cittadini e dei turisti a regole completamente ILLEGALI.
( Infatti nessuno può limitare la libera circolazione sul territorio nazionale, città comprese).
Ci sono in corso atti di disobbedienza, per mettere il comune con le spalle al muro, da parte di alcuni come Davide Tutino, che "inseguono" i vigili per farsi multare, ma gli stessi si rifiutano di farlo, perché sanno che saranno passibili di denunce.
Questo "esperimento" è legato alla istituzione delle città da 15 minuti, per ora facendo entrare pagando, poi, se non ci sarà ribellione, gli stessi residenti saranno SEGREGATI e dovranno PAGARE PER USCIRE.
Vorrei tanto capire cosa aspettano i cittadini a "scrollarsi di dosso" queste stupide amenità, fatte con il chiaro scopo della futura segregazione e NON per la tutela della città.
Sarebbe ora che tutti prendessimo coscienza che non c'è proprio NIENTE di buono in nostro favore, ed accettassimo il fatto che la corruzione sia in ogni livello della società.
Sarebbe anche ora che tutti facessero qualcosa per gli altri, anziché solo pensare sempre a sé stessi, perché chi pensa solo a sé stesso, presto sarà SOLO, e non avrà vie di uscita.
Buona giornata.
@roby6732
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niente volevo solo rispondere alla discussione su quel singolo (mi scoccio a scrivere in inglese datemi tregua LMAOO) perché è obbiettivamente folle.
partendo dal presupposto che loro non avevano nessun motivo per fare una nuova versione di QUEL brano, in QUESTO giorno e CON QUELLA CAZZO DI PIOGGIA. SONO PAZZI AIUTO.
no ok allora... quello che stavo dicendo prima è che è tanto tanto diverso lo stile di questo pezzo in confronto all'originale, partendo dalla scelta di farne una versione orchestrale. parlando proprio dell'atmosfera e il tipo di intimità che trasmette, sono su due piani diversi. questa versione è più... non so, più dolce, che si prende il suo tempo. quella originale d'altro canto ha un suo, chiamiamolo andamento, che la fa andare avanti con un certo ritmo, come per dire che non si sta prendendo il suo momento (poi senza parlare nemmeno delle scene in cui la usano, parlan da sè). quella con la L maiuscuola (sono normale a riguardo) invece è delicata, che fa proprio da stacco. che bellina basta mi ammazzo
non ce la posso fare ho trovato il pezzo su youtube... video di due anni fa. stesso identico. con st*ncy in sottofondo MA DIOOOOOOOOOO
https://youtu.be/w654M9NLX3E?si=iUbIzGps1Q6DvyQV
basta maybe day ruined
HELPPP not fucking st*ncy lmaoooo
I don't understand why was it put on Spotify nowwww !!! Made me lose my mind 😭
Oddio sclero male but the song is still beautiful so I'll keep it
I don't think it's official if they made it 2 years ago though non so perché sto scrivendo in inglese ma vabbè
OGGI È UN GIORNO DELIRANTEEEEE
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