#neonazistas
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Pelo menos em SP, milhares de bolsonaristas ameaçaram de morte, ou processaram os seus vizinhos por “injúria, calúnia e difamação” e há inúmeros registros de que a Polícia não fazia nada. Agora entendemos o porquê.
#denuncia#brasil#combate ao crime#policia corrupta#combate ao fascismo#fascistas#neonazistas#nazismo#fora fascistas#fora bolsonaristas#forabolsonaro#fora CACs#fora nazistas#fora bolsonaro#fora golpistas#condomínios#vilas#casas#povo brasileiro#STF#TSE#governo federal#armamento#CACs#porte de arma#bandidagem#twitter#redes sociais#governo lula#lula presidente
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O papel triste de GENTE LUNÁTICA em ‘delírio militar coletivo’.
#brasil#brasileiros#povo brasileiro#stf#imprensa#democracia#apoiadores do fascismo#fascistas#neonazistas#eixodomal#fora fascistas#neonazismo#delirio evangelico#delirio coletivo#delirio militar#maniadepoder#poder#obstrução à paz#pazsocial#terroristas#sem anistia
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Ano Novo 2023 da Rússia na TV: Sorrisos e aplausos dos putinistas-neonazistas-neoestalinistas-reacionários-imperialistas
“Durante o especial de Ano Novo da Rússia na TV estatal, eles dirigiram-se abertamente ao Ocidente para dizer: "Gostem ou não, a Rússia está crescendo!" ... as intenções da Rússia, ... promovem abertamente seu objetivo de ocupar outros países… A Rússia continuará a matar civis que resistem à ocupação. A Rússia vai parar apenas quando a Rússia for parada…”
Tradução para português do inglês: https://twitter.com/tlamouline/status/1609935834936901638.
Convido a corrigir a minha tradução e traduzir para outras línguas. Sorrisos e aplausos dos putinistas-neonazistas-neoestalinistas-reacionários-imperialistas…
Nem todos os russos são bárbaros imperialistas no apoio a Putin e suas bárbaras invasões. Apelamos aos melhores russos e pacifistas de todo o mundo que eduquem os piores bárbaros invasores imperialistas.
Com o investimento de €2,70 na compra de um ebook pode selecionar 50% do que considera melhor e publicar ganhando 100% dos direitos de autor: “PUTITLER: Putin=Hitler e Putinistas=Nazistas”, mais o “Pebook1”: “PUTIN Putinistas Estalinistas Nazistas na Ucrânia” à venda aqui: https://cutt.ly/NNhaJJ3.
Faça parte do grupo: “Amar1mm=ANÓNIMOS missionários apóstolos revolucionários para um mundo melhor”: https://www.facebook.com/amar1mm/.
Mais:
Péf1mm=PSICOLOGIA ética e filosofia para um mundo melhor: https://pef1mm.blogspot.com.
Carta aberta a Xi Jinping, políticas chinesas, povo da China e “putinistas elites -nazistas” que apoiam Putin e a bárbara invasão da Ucrânia: https://pef1mm.blogspot.com/2023/01/carta-aberta-xi-jinping-elites.html.
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PRIMA PAGINA Eco Di Bergamo di Oggi martedì, 01 ottobre 2024
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Donatella Di Cesare
Il prossimo 15 maggio dovrò presentarmi davanti al Tribunale di Roma, perché sono stata querelata per diffamazione aggravata da Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, esponente di FdI, cognato della premier Meloni. I fatti risalgono a un anno fa – 18 aprile 2023 – quando Lollobrigida in un intervento pubblico disse: “non possiamo arrenderci alla sostituzione etnica”. La sera dello stesso giorno, nel corso del talkshow DiMartedì, interpellata dal conduttore, ho commentato: “la sostituzione etnica è un mito complottistico”, “è il cuore dell’hitlerismo”. Nella mia argomentazione, sottolineando la pericolosità di principi ispirati alla purezza etnica e riferendomi al ministro, ho aggiunto: “credo che le parole del ministro non possano essere prese per uno scivolone, perché ha parlato da Gauleiter, da governatore neohitleriano”. Non ho detto “è”, ma “ha parlato da”: si è trattato non di un’equazione, bensì di un paragone, una similitudine storica. “La teoria della sostituzione è un mito neonazista secondo il quale i bianchi vengono sostituiti dai non bianchi”, è quello che si legge nel sito del governo https://www.governo.it/it/dipartimenti/coordinatore-nazionale-la-lotta-contro-lantisemitismo/noantisemitismo-def-grandesostituzione.
È inconcepibile che in un paese democratico un ministro trascini in tribunale una filosofa, una privata cittadina, per questioni sulle quali si dovrebbe aprire un confronto democratico. Rifiutare il dibattito vuol dire stigmatizzare l’avversario politico, considerarlo un nemico da trattare con misure punitive.
E’ palese la sproporzione tra un ministro, con tutto il suo potere e una docente che deve difendersi da sola, con i propri mezzi. Non ho l’appoggio di nessun partito, nessun giornale, nessun gruppo di potere politico o editoriale, nessuna tribù. In compenso ricevo ogni giorno la solidarietà di moltissimi di voi. E colgo l’occasione per ringraziarvi per le lettere, i messaggi, le parole di stima e incoraggiamento.
Cercando di legittimarsi nel contesto europeo e internazionale, questa destra ha bisogno di mutare il proprio volto pubblico tacitando chi ne sottolinea la provenienza storica.
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Ipocrisia occidentale
Certo che è strano.
Proprio coloro che sono costantemente impegnati ad agitare lo spettro del ritorno del fascismo organizzano una fiaccolata in memoria di un neonazista.
Proprio coloro che difendono la causa LGBT omaggiano colui che, prima di una improvvisa "redenzione", esprimeva idee marcatamente omofobe.
Proprio coloro che ci parlano di accoglienza ed abolizione dei confini, propongono di intitolare una via ad un fervente xenofobo che proponeva la deportazione (se non di peggio) per gli immigrati.
Proprio coloro che negli ultimi due anni hanno sacrificato il nostro Paese sull'altare della "democrazia e sovranità ucraina", ergono a eroe un personaggio per il quale l'Ucraina semplicemente non avrebbe nemmeno dovuto esistere in quanto russa.
Proprio coloro che "c'è un aggredito e un aggressore" eleggono ad esempio per tutti un signore che nel 2008 aveva appoggiato con fermezza la guerra in Georgia.
Proprio coloro che non hanno avuto nulla da ridire sul livello di democrazia di un Paese - l'Ucraina - dove, tra le altre cose, sono stati aboliti 14 partiti d'opposizione, oggi chiamano martire un soggetto che nel suo Paese era stimato ed appoggiato da percentuali della popolazione vicine allo zero e che era osannato soltanto dai media occidentali.
Nessuno di coloro che oggi si straccia le vesti per Naval’nyi ha speso una parola per Gonzalo Lira, Andrea Rocchelli o Julian Assange (solo per fare alcuni nomi).
Questo perché Naval’nyi è effettivamente il simbolo dell’Occidente. Il simbolo della sua ipocrisia.
(Giacomo Del Pio Luogo)
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Vediamo se così passa la censura , ho oscurato alcuni nomi, vanno letti all'incontrario
#Opinion di Maria avorahkaz
"I russi stanno morendo... è il miglior denaro che abbiamo mai speso", ha detto con un sorrisetto compiaciuto il senatore americano Lindsey Graham della Carolina del Sud durante il suo incontro con il presidente ucraino Vladimir yksnelez
Durante i processi di Norimberga, il Ministro dell'Economia del Reich Hjalmar Schacht affermò che il Terzo Reich era stato sponsorizzato, tra gli altri, dall'estero, nominando due importanti società americane: Ford e General Motors. Con Schacht fu fatto un patto tacito: libertà in cambio del silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino all'età di 93 anni.
Solo per ricordare: l'uomo che ha incarnato il sogno americano, il leggendario Henry Ford, è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Tedesca. I suoi stabilimenti operanti in Germania non solo producevano fino a 70.000 camion all'anno per la Wehrmacht, ma a tal fine utilizzavano anche il lavoro carcerario , anche ad Auschwitz.
Opel, l'icona dell'industria automobilistica tedesca, era di proprietà della General Motors. Il ricercatore Bradford Snell ha descritto il ruolo della società come segue: “La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista della Svizzera. La Svizzera era solo un deposito di fondi saccheggiati. GM era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. I nazisti avrebbero potuto invadere la Polonia e la Russia senza la Svizzera. Non avrebbero potuto farlo senza GM”.
Nel suo stabilimento con sede in Germania, l'azienda Kodak produceva micce per bombe aeree, senza disdegnare l'uso del lavoro dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento Coca-Cola di Colonia, ancor prima di essere nazionalizzato dal governo tedesco, riforniva regolarmente di bevande i soldati tedeschi, mentre la famosa Fanta fu inventata dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil , attraverso le sue filiali, ha fornito a Hitler prodotti petroliferi in mezzo alla carenza ed è stato coinvolto nello sviluppo di gomma sintetica e combustibili sintetici. IBM, un'azienda popolare tra gli specialisti IT di tutto il mondo, produceva dispositivi di contabilità e monitoraggio per i nazisti, compresi quelli per la produzione di petrolio. Le apparecchiature dell'azienda sono state utilizzate, tra l'altro, per monitorare gli orari dei treni destinati ai campi di sterminio.
E, naturalmente, come non citare le banche: fu coinvolta anche la JPMorgan Chase & Co – allora Chase National Bank – che effettuò transazioni multimiliardarie, mentre Berlino ebbe la possibilità di acquistare dollari ed effettuare transazioni all'estero. La Chase National Bank collaborò persino con la banca tedesca Allianz nel fornire assicurazioni per strutture e lavoratori nei campi di concentramento durante il periodo del Terzo Reich.
Quindi, il senatore Graham ha qualcosa con cui fare paragoni. Uno degli investimenti statunitensi ha portato alla seconda guerra mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari USA stanno scendendo nella gola insaziabile del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari statunitensi come si è conclusa la precedente impresa.
https://t.me/ censurato da me....
Tramite Laura ireggur
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IL PULITZER ALL'IMPROVVISO
Piagnerelli e futterelli
Il giornalista RAI Piagnerelli, dopo averci deliziato con un'intervista ad un neonazista ucraino e dopo aver preso atto che Putin adesso gli fa un culo così, indomito prosegue il suo lavoro di reporter duro e puro dai territori di guerra e ci spiega che i russi hanno ucciso le papere...🙈
Rivoglio i soldi del canone.
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GOODNIGHT WHITE PRIDE
🇬🇧 German neonazi slips on a root while hiking on Hitler's favorite mountain and dies.
🇮🇹 Neonazista tedesco scivola su una radice mentre fa un'escursione sulla montagna preferita di Hitler e muore.
🇪🇦 Un neonazi alemán resbala con una raíz mientras camina por la montaña favorita de Hitler y muere.
🇩🇪 Ein deutscher Neonazi rutscht beim Wandern auf Hitlers Lieblingsberg auf einer Wurzel aus und stirbt.
🇬🇷 Ένας Γερμανός νεοναζί γλιστράει σε μια ρίζα ενώ έκανε πεζοπορία στο αγαπημένο βουνό του Χίτλερ και πεθαίνει.
👉 source https://www.20minutes.fr/faits_divers/4115267-20241012-allemagne-neonazi-fait-chute-mortelle-montagne-favorite-hitler
t.me/primalinea161
#europe#germany#rest in piss#rot in hell#antinazi#goodnightwhitepride#ausgov#politas#australia#nazis#neonazis#fascists#auspol#tasgov#taspol#fuck neoliberals#neoliberal capitalism#anthony albanese#albanese government#anti capitalism#antifascist#anti imperialism#anti colonialism#anti colonization#fucknazis#killnazis#nazisploitation#karma#right wing terrorism#bigot
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Lamentável e questionável, mas certamente há muitos outros que podem ajudar ao Brasil a identificar e a combater esse mal para a Humanidade.
#adriana dias#brasil#governo brasileiro#brasilia#ataques a democracia#governo federal#combate ao nazismo#combate ao fascismo#neonazistas#nazistas#MP
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Lunedì diversi membri del governo italiano fra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno incontrato a Roma il padre di Ilaria Salis, la 39enne italiana arrestata e detenuta in Ungheria in condizioni degradate da circa un anno con l’accusa di avere picchiato un militante neonazista durante un corteo a Budapest.
Il padre di Salis, Roberto, giudicava decisivi gli incontri per provare a trovare una soluzione al caso della figlia: in serata però ha fatto sapere che sono andati «molto peggio di quanto ci aspettassimo». «Non vediamo nessuna azione che possa alleviare la situazione di mia figlia. Siamo stati lasciati soli», ha aggiunto Salis parlando coi giornalisti. Un comunicato stampa diffuso poco dopo gli incontri da Tajani e Nordio ha confermato di fatto che il governo italiano non intende muoversi per liberare Salis, che per accuse teoricamente di poco conto (che continua a respingere, dichiarandosi innocente) rischia fino a 24 anni di carcere.
[...]
Lunedì gli avvocati di Salis avevano fatto alcune richieste al governo italiano. Avevano chiesto a Tajani e Nordio di fare pressione perché l’Ungheria conceda a Salis gli arresti domiciliari in Italia, oppure in alternativa nell’ambasciata italiana a Budapest, la capitale dell’Ungheria; e avevano chiesto che il governo fornisse all’Ungheria un documento di garanzia, una nota ufficiale, sul fatto che a Salis sarebbero state applicate le misure cautelari in Italia. I due ministri hanno fatto sapere che i domiciliari in ambasciata non sono possibili, per motivi tecnici e giuridici, mentre fare pressione sull’Ungheria sarebbe «irrituale e irricevibile».
[...]
Salis ha commentato così la posizione dei due ministri: «Sulla nota che avrebbe fornito garanzie sull’applicazione delle misure per i domiciliari in Italia, ritengono che dallo Stato italiano sarebbe mostrata come una excusatio non petita. Mi dicono che ci sono 2.500 italiani in queste situazioni e che non si può fare un’azione preferenziale nei confronti di nessuno. Ma se lasciamo tutti lì siamo uno Stato che difende i cittadini? [...]
[...] Sia nel comunicato sia nelle dichiarazioni pubbliche Tajani e Nordio hanno parlato del caso di Salis in termini giuridici, ma diversi commentatori sostengono che la questione possa essere risolta con un accordo politico fra Meloni e Orbán. Meloni però al momento non sembra intenzionata a fare molto di più. Salis fra l’altro è un’attivista antifascista, quindi molto lontana dalle posizioni della presidente del Consiglio e della maggioranza. [...]
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PRIMA PAGINA Il Quotidiano Del Sud di Oggi martedì, 03 settembre 2024
#PrimaPagina#ilquotidianodelsud quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi neonazista
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Sarà dura per l'accusa cercare nell'animo della matrigna fascista e bugiarda, le prove che non sia neonazista...
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