#ndundì
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Perché le fabbriche sono ancora aperte? (domanda retorica, ne conoscete tutti la risposta ma manca l'azione giusta :il moto a casa!) Qualcuno dice : sono beni primari! Bah #stoppollution #aveterottoilcazzo #stateacasa #6mesi #quarantena #2020 #fiorenza #menssanaincorporesano #unmetro #money #beniprimari #iorestoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #teniamoduro 💪🏼 #incompetenti #bastaraccomandati #vignette #fumetti #dailysketch #ognigiorno #fumettiinquarantena #iononcisto #marcomix #fiorenzaemaipiusenza (presso Abruzzo) https://www.instagram.com/p/B-BpjaoFQjw/?igshid=14lud1rh3nk0k
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😂 Regrann from @philiputtana - Buona giornata mondiale del Cacio ❤️ - #regrann #ndundì #sparagnecumbarisc #bacio #philiputtana
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Giacomo: Gabrié, l'hai fatto l'albero di Natale?
Gabriele: Ndundì, ji s'ho fatte lu mé! Natal ocche se le facesse esse!
#source: facebook#(non ho idea del vero autore perché gira un po' su quasi tutte le pagine fb)#(buone feste!)#(e mi raccomando... non mangiate con parsimonia! 😅)#marche#abruzzo#(idiota... Io ho fatto il mio! Natale oh... Che se lo facesse lui!)
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(Da aprire a Natale) *sotto l'albero, trovi un pacco regalo; lo apri e dentro trovi due confezioni di parrozzi e altri due di Pan dell'Orso. Vi è anche un biglietto "Fuori casa tua c'è anche altro". Infatti, appena apri la porta, vedi davanti a te una moto decorata interamente con gli adesivi delle winx. "Buon Natale, ndundì! Il compare tuo, quello fregno! Ah... Puzzi!!!"
*Non sa se ridere fino alle lacrime o sentirsi preso per il culo* *nell’indecisione rimane fermo a fissarla per minuti*
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Il divano, questo sconosciuto #teniamoduro #iorestoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #teniamoduro💪 #coronavirus #simsalabim #fiorenzaonline #marcomix #artday #fumetti #instant #world #vignette #marcofiorenza2020 #march #drawing #arte #illustration #illustrart #fiorenzaemaipiusenza #restiamoacasa #combattiamo #respect https://www.instagram.com/p/B9xT-TQIVK2/?igshid=13ztzp2ebwxb5
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Un pensiero alle mogli dei topi d'appartamento (le..........) C'è chi lavora a casa 🏡 con la casa 🏡 forse con la sua non è abituato #topidappartamento #lavoroacasa #iorestoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #dailysketch #instaart #fumetti #teniamoduro #vignette #marcofiorenza #coronavirus #coronello #covid2019 #restoacasa #dailyart #workingartist #picoftheday #artday #artgallery #fumettisti #digitalart #digitalcomics #disegnatore #digitalartworks #marcomix #groviera #impastare (presso Italy) https://www.instagram.com/p/B9vbybDItoU/?igshid=8b4qckzlxojr
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#andràtuttobene secondo voi, andrà tutto bene? 🤔 #marcofiorenzaart #teniamoduro #iorestoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #dailysketch #sketch #sketchingart #caricatureMarcoFiorenza #vignette #comix #quotidiane #unavignettaaldi #fiorenzaemaipiusenza #2020 #coronavirus #pandemia #ottimismo #marcomix #artday #fumetti #fumettiitaliani #flocomix #flo #artwork #art #artistgram (presso Abruzzo) https://www.instagram.com/p/B9uiRPOos08/?igshid=gom8ectt8tks
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Dalla parte dei più deboli 💪🏼 #iorestoacasa quale casa? #teniamoduro #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #dailysketch #sketch #sketchingart #instapic #picoftheday #artday #artgallery #fumettisti #blackandwhite #qualecasa #senzatetto #marcofiorenzaart #speedyvignette #vignetteveloci #marcomix https://www.instagram.com/p/B9ttWiKo6mp/?igshid=43ab3l8cekcp
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Io, comunque l'anno scorso vi avevo avvisato 🤔👍 #stopcoronavírus #stiamoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #dailysketch https://www.instagram.com/p/B9fPrtYnmSo/?igshid=1p9xa94msdu4q
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Tenersi in forma ai tempi del virus 💪🏼 💪🏼 💪🏼 #iorestoacasa #stetvalacas #ndundì #giustinoregna #forzaabruzzo #teniamoduro #fiorenzainbici #fiorenzainforma #rockyman #tiktoktaac #rocky #balboa #quarantena #2020 #fiorenza #menssanaincorporesano #fumettisti #disegnatoriinforma #forza #marcomix #dailyartist #fiorenza2020 https://www.instagram.com/p/B9-HRdJiOID/?igshid=e05hvaffwi2v
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Credit to @abruzzesefuorisede - Le scomode verità del Pastore Abruzzese. #maremmanoquestononcreTo #pastoreabruzzese #abruzzo #MoSci #sindlarie #ndundì #oddjeoddje #instafrechete #instangulo #andiamoavanDi - #regrann
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+++ Giornata mondiale del Turismo - 15 motivi per visitare l'Abruzzo #repostagricoloampliato +++
1) Lu magnà. Lu magnà bone. Che sia pesce o sia carne, che siano foglie o siano funghi, il cibo regionale migliore d’Italia è quello abruzzese (e gli arrosticini ne rappresentano solo una minima parte). Non è che lo dico solo io ndundì, lo dice pure Il Gambero Rosso, Slow Food, Alessandro Borghese, Masctro Ndonio detto “Lu Scallanucelle”, gli americani, Bruno Barbieri ecc. Proprio nzi tosce, ndi pu sbajà: devi solo provare per credere.
2) Lu beve. Il Montepulciano d’Abruzzo è uno dei vini più premiati al mondo, ma se proprio non ti piace, c’abbiamo il Cerasuolo, il Pecorino, il Trebbiano e il vino cotto. A livello di superalcolici siamo praticamente imbattili: la genziana, la centerba (per veri uomini), la centuca, l’Aurum, la Ratafia, il San Pasquale, l’Amaro Taccone, l’Amaro Gran Sasso, l’Amaro Jannamico, il Punch abruzzese… Se ti vuoi mbriacà come si deve, semBre qua devi venire.
3) La natura fregna. Montagne: basterebbe il Gran Sasso per vinGere tutto, ma noi ci mettiamo pure la Majella, il Velino, il Sirente, il Morrone e i Monti della Laga. Colline: i nostri “balconi naturali”, come diceva Flaiano. Da un lato vedi la neve, dall’altro il mare. E che vuoi di più, na genziana? Mare. Il nostro mare, caro foresctiero, non è semBre #lutop; ma tu devi sapere che Punta Aderci è una delle spiagge più fregne d’Italia, che la Costa dei Trabocchi è robbba nosctra, e che pure nel Teramano ci stanno varie aree marine protette. Se invece ti danno gusto le pianure: Altopiano del Fucino compà, e ti magni pure due patate. Senti il bisogno di una vacanza al lago? Bene: Scanno (a forma di cuore, #nolechiacchiere), Barrea, Villalago, Campotosto, Casoli, Bomba, Sinizzo… Gita al fiume? Il Tirino è il più limpido d’Europa. Ah, in Abruzzo – ovviamenDe – ci sono tre dei parchi nazionali protetti più grandi d’Italia.
4) Le città d’arte. Argomento dolente, spesso usato dagli sturdilliti per infamare l’Abruzzo. “Gne gne gni gni, in Abruzzo solo besctie e montagne…”. Lu cazz che vi frech. L’Aquila, Celano, Teramo, Atri, Lanciano, Sulmona, Chieti, Vasto, Penne, Giulianova Paese, Guardiagrele, Tagliacozzo… Per non parlare dei borghi autentici: Scanno, Campli, Gessopalena, Civitella del Tronto, Crecchio, Campo di Giove, Civitella Alfedena, Barrea, Opi, Luco dei Marsi, Aielli, Pescina, Città Sant'Angelo, Pacentro, Castelli, Introdacqua, Pescocostanzo, Santo Stefano di Sessanio… e praticamenDe tutti gli altri paesi d’Abruzzo. Arte moderna? Pescara. Siti archeologici? Alba Fucens su tutti. Paesi brutti ngi stanno qua, forse…
5) I Castelli. Qua c’abbiamo na freca di castelli. Scine, proprio ci piacciono i castelli, è come na tradizione per noi fare i castelli. C’abbiamo pure un paese che si chiama Castelli… Rocca Calascio è fra i 10 castelli più belli del mondo secondo il National Geographic; Roccascalegna è fra i 10 più fregni secondo me e pure secondo il regista Matteo Garrone (film “Il racconto dei racconti”). La fortezza di Civitella del Tronto, il castello di Celano, quelli di Ortona, Ortucchio, Bominaco, Castel Manfrino, L'Aquila, Sant’Eusanio Forconese, Balsorano, Crecchio e infiniti altri. I torrioni costieri di Martinsicuro, Alba Adriatica, Giulianova, Torre del Cerrano. Insomma: se ti piacciono i castelli e le torri stai a cavallo.
6) Gli eremi. Abruzzo regione con più eremi d'Italia. Ti danno gusto gli eremi? Allora devi venire in Abruzzo. Santo Spirito a Majella, San Bartolomeo in Legio, San Giovanni all'Orfento, Sant'Onofrio al Morrone, San Ceppato lu Computer, San Michele di Pescocostanzo, San Venanzio, Santa Maria della Ritornata a Civita D'Antino, Sant'Angelo di Palombaro, San Domenico di Villalago, Eremo di San Marco alla Foce, Madonna dell'altare, Sant'Onofrio di Serramonacesca ecc. ecc. Negli eremi abruzzesi, nell'isolamento ascetico della natura più bella del mondo, pare nacque il celebre detto: stetv a la cas.
7) Le bestie, selvatiche mbapì, gli zoo non ci stanno in Abruzzo. L’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, cervo, lince, capriolo, camoscio, arvicola delle nevi, volpe, istrice, gatto selvatico, cinghiale, porco, lu mazzamarille, pecora, tasso, vipera, la pandafica, la lontra… La razza canina fregna del pastore abruzzese (#maremannononcreto). L’aquila reale, nibbio, falco pellegrino, grifone, gufo, allocco, picchio, fringuello, lu cardille e lu vasce a pizzichille. In Abruzzo le bestie arrivano pure nei paesi: a Villetta Barrea puoi cenare con un cervo di due metri che ti lecca la coccia; a Silvi girano le mucche per strada; a Giulianova spesso torna lu porch; a Ortona i cerbiatti fanno colazione in pasticceria, a Pescara ci stanno i cavalli sui balconi ecc.
8} Il dialetto. Si può venire in Abruzzo pure per scoprire i dialetti abruzzesi, e uno dice: “Ma perché?”, perché sono dialetti fregni, si capisce. Trovami un altro posto nel mondo dove, ad esempio, puoi sentire la parola: “Frechetengulo” o addirittura "Frechetembett". Non esiste. E l'accento abruzzese non è simile al napoletano, nin pazzieme: l'accento abruzzese ha una sua dignità e varia in base alla zona.
9) Il silenzio agricolo. Il silenzio agricolo è uno stato d’animo, ma anche un luogo geografico. È quella zona d’ombra fra paese e paese, dove non c’è nulla, solo qualche casolare e qualche animale. È l’Abruzzo autentico, la camBagna del cuore, il luogo dei sogni rurali. Se ti piace, non dovrai nemmeno cercarlo: sarà lui a trovare te.
10) La primavera. “La primavera degli Abruzzi è la più bella d’Italia". Ernest Hemingway.
11) La neve. Scine, c'abbiamo un sacco di luoghi comuni sulla neve: l'ha semBre fatto, oddje oddje nin puteme uscì, si scia guardando il mare, non abbiamo paura dell'isolamenDo ecc. Ecco: è tutto vero.
12) I personaggi. In Abruzzo sono nati o vissuti molti personaggi na freca importanti. Mo citarli tutti è impossibile, scorri un po' sta pagina (“L’abruzzese fuori sede”, la cito perché così chi si freca il post facendo copia-incolla almeno si becca l'autore a tradimento) e ti potrai rifare gli occhi.
13) Vacanze in Abruzzo? Sparagne e cumbarisce.
14) Le feste, le sagre, i santi patroni. Qua festeggiamo qualunque cosa, soprattutto d'estate ma non solo. Farchie, faugni, madonne che scappano, feste di settembre, di uttobre, squilla, verginelle, saraceni, banderesi, Sant'Antonio, San Capriele, tutti i santi del calendario, passioni, pupe, perdonanza, catenacci, venerdì santo, giuviddì sande, il buongiorno a Pianella ecc. ecc. Nzomme: la fescta si è semBre fatto.
15) La gente fregna. “In Abruzzo ci sta la gente fregna”, questo è un assioma: un principio evidente per sé, che non ha bisogno di essere dimostrato. Forti, gentili, prima ti chiediamo “Di chi su lu fije?” e poi ti offriamo na tazza.
#punDo
Source: l'abruzzese fuori sede
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Sta lì lì, pronto a prenne qualcosa appena mi distraggo… E mo ti freco io, ndundì!
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+++ Dieci offese originali che il mondo ci invidia (con spiegazione) +++ #primaparte
1) "Ngul a mammt" (Nel sederino della tua mammina). In molti pensano sia un modo di dire napoletano; e invece no, è abruzzese, e mo ti dico perché aspè. In uso sin dall'Ottocento, il detto nasce fra i pastori abruzzesi che - sempre con la testa fra le nuvole - si perdevano le pecore. Quindi tipo uno faceva: "Oh Giuvà, nin m'aretrove la pecure Giacomina, addò starà?" e l'altro "Eh ndundì, pruve a cercà #ngulamammt".
2) "Puzza cascà pi li scale ng'/co'/chi li man' n'saccocce" (Che tu possa cadere dalle scale con le mani in tasca). Questo è uno dei più invidiati, soprattutto a San Martino delle Scale, frazione di Palermo. Lì c'hanno na freca di scale, ma ste mattità non le hanno mai pensate.
3) "Che nin puzza ode manghe dendre l'ussarje." (Che tu non possa riposare nemmeno dentro l'ossario). Più rara della precedente, ma non meno geniale. Pare che se a una persona, in vita, viene detta questa frase per più di 66 volte, questa persona, una volta morta, diventa una zombie agricolo. (Pag. 99 del libro "Besctie agricole e dove trovarle").
4) "Che puzza fa la fine de lu castrate, che nasce ng li palle e more scujunate". (Che tu possa fare la fine del castrato, che nasce dotato di testicoli e muore senza di essi). E' na brutta fine addavere.
5) Che ti puzza noma 'mbenn. (Che tu possa morire tramite impiccagione). "Noma/numa" è una particella camBagnola del pescarese/chietino che in molti hanno provato a spiegare ma non può essere spiegata. Esiste in quanto tale, e va accettata così. #nzitosce
6) "Che te pozzene cresce j’occhi alle tinocchia, cuscì quanne cammini pe’ le restoppie te cichi!" (Lingua straniera: marsicano. Che ti possano crescere gli occhi alle ginocchia, così quando cammini per le restoppie ti cechi). Le restoppie sono gli steli del grano dopo la mietitura. Mai fare incazzare un marsicano.
7) Te pozza pià ncorbo elastico, cusci va e revè. (Lingua straniera: aquilano. Possa prenderti un colpo elasticizzato, così ti torna sempre addosso). Scine, lo so, sembra marchigiano. "Corbo" è na parola che puzza proprio di vincisgrassi. Ma non ditelo agli aquilani sennò si incazzano pure loro e #nziamai.
8) Puzza fa bubbù. Bubbù non si traduce, inutile che dici: "Deriva dall'abbaiare dei cani gne gne gne". None, non si traduce: bubbù è una parola sacra. Puzza fa bubbù vuol dire semplicemente puzza fa bubbù. #punDo.
9) Puzza sendì la messa ppe llunghe. (Che tu possa ascoltare la messa comodamente disteso, cioè proprio nel senso di morto stecchito). Simpatico augurio agricolo che ci si scambia fra compari. #ciavè
10) Tì la coccia sol' pe spartì li recchie. (Utilizzi la testa soltanto per separare le orecchie). Dedicato principalmente a quelli che mangiano gli arrosticini con la forchetta o a quello che mettono la panna da cucina nel timballo. #svergognati
BONUS: "VOCCAPè/NDUNDì/MBAPì/STURDILLì". La sequenza agricola per eccellenza: nessuna lingua al mondo ha quattro termini offensivi così diversi eppure così uguali. Perché in fondo (semplificando i concetti): ndundì significa mbapì, mbapì significa sturdillì, sturdillì significa voccapè, e voccapè significa ndundì. #semBrefatto
Source: l'abruzzese fuori sede
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Pista Ciclabile più lunga d'Europa (Ortona). Se ne sta parlando molto ultimamente; c'è a chi piace, chi dice che sarà na zizzità: vabbò, noi intanto pensiamo positivo.
+++ Dieci cose da fare per rendere la pista ciclabile più lunga d'Europa pure la più fregna (nel tratto abruzzese, ovviamente) +++
1) Ogni 150 metri bisognerà piazzare un chioschetto tattico/agricolo con un distributore automatico di sdijuni: cioè na commare abruzzese. Ella preparerà al richiedente stozze con peperoni e uova; panini con mortadella e salumi vari; porchetta nei giorni buoni. Bevande a scelta (montepulciano e derivati gratis, la coca cola la paghi ndundì).
2) Ogni 200 metri dovrà esserci un "angolo incitamento": cioè 6 sedie con sopra sei compari over 80. Costoro dovranno incitare il ciclista di turno a non mollare, con frasi tipo: "Mo mign" "Cuprete ca fa lu fredd" "Ngul a mammt".
3) Ogni volta che si arriva in un nuovo paese una delegazione paesana dovrà accogliere il ciclista con complimenti e specialità del posto. La delegazione paesana - visto che ogni tanto bisogna pure fatjare - sarà composta principalmente da un cartello inanimato con scritto "M'arcummanne", na freca di roba da mangiare su un tavolino lì vicino e un banchetto con le calamite quelle che si mettono mbacce a lu frigorifero.
4) Non dovrà essere consentito alle macchine di parcheggiare in mezzo alla pista. E lo diciamo perché in alcuni tratti già lo stanno a fare chisciccise la patente ng tutt lu libretto.
5) Ogni 10 km il ciclista potrebbe sentire un odore particolare: la pecora. Ogni 10 km ci sarà il punto ristoro fornacelle/canaline: arrosticini a crepare. (NB: 10km sono giusti perché sennò la pista potrebbe risultare sempre piena di fumo e i ciclisti s'arruciolerebbero in mare).
6) Nel tratto della costa dei trabocchi vari cartelli esplicativi mostreranno tutti i luoghi dannunziani e poetici; nel tratto della costa teramana vari cartelli mostreranno come si prepara - fase per fase - un vero timballo; nel tratto pescarese niente cartelli perché sparagne e cumbarisce cciasand.
7) Non sarà consentito andare sulla pista quando nevica. Chi volesse lamentarsi può contattare il servizio clienti abbottatori di palle al numero: 999lhasembre100034fatto2.
8) A Martinsicuro, proprio sopra al Tronto, ci sarà una piccola e simpatica dogana. Il passaggio sarà consentito solo dopo aver risposto alla domanda: "Di chi si lu fije?".
9) A San Salvo, prima di entrare in Molise, ci sarà una simpatica bilancia per scoprire che invece di dimagrire pedalando avete preso comunque 5 chili.
10) In ogni caso, semBre e comunGue, se non vi piace la pista ciclabile più fregna d'Europa... Stetv a la cas.
Source: l'abruzzese fuori sede
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