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PRIMA PAGINA Eco Di Bergamo di Oggi lunedì, 02 settembre 2024
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In uno dei corsi che si tennero nel 1936 i gruppi riguardarono “scienza razziale e cura della razza” (condotto dalla direttrice stessa), economia nazionale e conduzione domestica (Else Vorwerk), preistoria e protostoria germanica (Werner Hülle), storia dell’est tedesco (Helmut Lüpke)
Nella trasposizione pratica dell’idea di Scholtz-Klink descritta nel modello di Weinhandl, che fossero distaccate in una fabbrica o a capo di una Gaustelle, le Führerin della NSF [NS-Frauenschaft: organizzazione femminile nazionalsocialista] avevano infatti l’obbligo di proporsi alle altre donne come un esempio da seguire, come simbolo delle virtù e della forza “che hanno creato la nuova grande…
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#1936#1938#1941#Alfred Rosenberg#élite#Coburg#dirigenti#donne#Eric Hilgenfeldt#eugenetica#Führerin#femminili#Germania#Gertrud Scholtz-Klink#Helmut Lüpke#Massimiliano Livi#nazionalsocialista#nazisti#NSDAP#organizzazione#politica#razziale#Reichsschule#Robert Ley#scienza
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In uno dei corsi che si tennero nel 1936 i gruppi riguardarono “scienza razziale e cura della razza” (condotto dalla direttrice stessa), economia nazionale e conduzione domestica (Else Vorwerk), preistoria e protostoria germanica (Werner Hülle), storia dell’est tedesco (Helmut Lüpke)
Nella trasposizione pratica dell’idea di Scholtz-Klink descritta nel modello di Weinhandl, che fossero distaccate in una fabbrica o a capo di una Gaustelle, le Führerin della NSF [NS-Frauenschaft: organizzazione femminile nazionalsocialista] avevano infatti l’obbligo di proporsi alle altre donne come un esempio da seguire, come simbolo delle virtù e della forza “che hanno creato la nuova grande…
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#1936#1938#1941#Alfred Rosenberg#élite#Coburg#dirigenti#donne#Eric Hilgenfeldt#eugenetica#Führerin#femminili#Germania#Gertrud Scholtz-Klink#Helmut Lüpke#Massimiliano Livi#nazionalsocialista#nazisti#NSDAP#organizzazione#politica#razziale#Reichsschule#Robert Ley#scienza
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#alexa come fare a dire che la considerazione sugli orrori del passato non c’entra una minchia senza passare per#una simpatizzante del partito nazionalsocialista tedesco#perché stiamo parlando d’altro e quindi questo detour è del tutto fuori tema#this is my life now ig. ‘giusto. ma non pertinente’
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" In fondo, il nostro problema intellettuale è che noi amiamo l’America. Gli Stati Uniti sono stati uno di quei paesi che hanno sconfitto il nazismo, ci hanno mostrato la strada da seguire per la prosperità e la distensione. Se vogliamo accettare pienamente l’idea che oggi stiano tracciando la strada che porta alla povertà e all’atomizzazione sociale, è indispensabile ricorrere al concetto di nichilismo. Quanto alle ragioni tecniche, un’altra cosa che mi spinge a utilizzare questo concetto è la constatazione che i valori e il comportamento della società americana sono oggi profondamente negativi. Come per il nichilismo tedesco […], questa negatività è il prodotto di una decomposizione del protestantesimo, solo che non si verifica allo stesso stadio.
Il nazismo apparve nella sua prima fase dopo che, tra il 1880 e il 1930, il protestantesimo ebbe cessato di essere una religione attiva. Il nazismo corrisponde a un’esplosione di disperazione durante la sua fase zombi, a un’epoca in cui i valori protestanti, positivi e negativi, continuavano a persistere nonostante il venir meno della pratica religiosa. La fase zombi del protestantesimo americano è stata complessivamente positiva. In linea di massima va dalla presidenza di Roosevelt a quella di Eisenhower, e ha visto la nascita dello Stato sociale, delle università che assicurano un insegnamento esteso a tutti e di qualità e il diffondersi di una cultura ottimistica che ha conquistato il mondo. Questa America aveva recuperato i valori positivi del protestantesimo (alto livello di istruzione, egalitarismo tra i bianchi) e stava cercando di liberarsi dei suoi valori negativi (razzismo, puritanesimo). La crisi attuale corrisponde, viceversa, all’approdo allo stadio zero del protestantesimo. Ciò ci consente di comprendere al contempo sia il fenomeno Trump che la politica estera di Biden, tanto il deterioramento interno quanto la megalomania esterna, come pure le violenze che il sistema americano esercita sui propri cittadini e su quelli degli altri paesi. La dinamica tedesca degli anni Trenta e la dinamica americana attuale hanno in comune il fatto di essere animate dal vuoto. In entrambi i casi, la vita politica funziona senza valori, non essendo che un movimento tendente alla violenza. Rauschning definiva il nazismo non diversamente da ciò. Prima di abbandonarlo, fu membro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP): questo conservatore, per così dire “normale”, non poteva tollerare la violenza gratuita. Nell’America di oggi vedo un pericoloso vuoto di pensiero e di idee, condito dall’ossessione per il denaro e il potere, i quali non possono essere in sé dei fini, dei valori. Questo vuoto conduce all’autodistruzione, al militarismo, a una negatività endemica: in sostanza, al nichilismo. "
Emmanuel Todd, La sconfitta dell'Occidente, traduzione di Alessandro Ciappa e Michele Zurlo, Fazi Editore, 2024.
[Edizione originale: La Défaite de l'Occident, Paris, Gallimard, janvier 2024]
#Emmanuel Todd#La sconfitta dell'Occidente#Alessandro Ciappa#Michele Zurlo#Storia contemporanea#Stati Uniti d'America#Donald Trump#Joe Biden#politica americana#geopolitica#relazioni internazionali#letture#leggere#libri#nichilismo#progresso#sviluppo#democrazia#libertà#civiltà occidentale#Hermann Rauschning#protestantesimo#intellettuali europei#Franklin Delano Roosevelt#Stato sociale#welfare state#warfare#razzismo#puritanesimo#saggi
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Ho potuto constatare, in collegio, una quasi completa corrispondenza fra i metodi punitivi del regime nazionalsocialista e i metodi del regime cattolico, e anche lì, nel collegio cattolico, benché sotto altro nome e non più con gli stivali da ufficiale o delle sa, ma con gli scarponcini neri tipici dei sacerdoti, e non più in grigio o marrone, ma con la veste talare nera, e non sempre con le spalline luccicanti di decorazioni, bensì con i colletti di carta, c'era di nuovo,
Thomas Bernhard
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In pochi giorni abbiamo la presidente del consiglio che, prima di portare la figlia a mangiare la pizza, fa un salto all’ONU per esporre bizzarre teorie di sapore nazionalsocialista su cosa sia una nazione e un ministro che spiega che siccome i migranti hanno delle scarpe probabilmente hanno anche 5000 euro che dovrebbero farci cortesemente avere se non vogliono essere chiusi in un campo dì concentramento*.
Insomma, luci e ombre di questo primo anno di governo, come titola repubblica.
* campo di concentramento ≠ campo di sterminio
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George Grosz
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E' degno di nota il fatto che non ci sia abbastanza informazione (e formazione) sul preludio tedesco al regime nazionalsocialista - il periodo della cosiddetta "Repubblica di Weimar".
Considerato lo stato dell'occidente nel 2023 mi sembra giusto.
Le similitudini si sprecano sotto ogni punto di vista: sociale, economico, geopolitico, culturale.
@gas_lerner
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« […] nous avons une émergence du substrat prépersonnel, indifférencié, d’une souche qui, en tant qu’âme de la race, acquiert une auréole mystique, s’arroge un droit souverain et ne reconnaît de valeur à l’esprit, à l’intellectualité et à la culture, que dans la mesure où ceux-ci peuvent être transformés en instruments au service d’une entité politique temporelle ».
Julius Evola, « Osservazioni critiche sul “razzismo” nazionalsocialista », in La Vita italiana, XXI (1933)
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FREEZE CORLEONE,
IL PROTOTIPO DEL NUOVO RAGAZZO EUROPEO: GENITORI DIVORZIATI CHE NON SI PARLANO, MULTIETNICO, MULTICULTURALE E CANTANTE TRAP.
Mentre in Italia si discute della pesca di Esselunga e se non sia un desiderio legittimo vedere i propri genitori tornare insieme c'è chi sta AVANTI e per trovarlo basta valicare le alpi
Ma per conoscerlo dobbiamo fare un bel passo INDIETRO, diciamo ai primissimi anni 90.
Siamo in Sicilia, esattamente a Palermo e la protagonista di questa storia è una ventenne centrosocialara. Erano i primi tempi della globalizzazione e tra le altre cose un po' tutti conoscono nuovi costumi e nuove culture che a sinistra vengono assunte come salvifiche e come necessarie per cambiare la società italiana in meglio: "immigrati non lasciateci soli con gli italiani" insomma, quella roba lì.
La ragazza palermitana, coerentemente col suo pensiero, ospita a casa un immigrato del Senegal con cui ovviamente fa subito un figlio che nei suoi pensieri è femminista, meticcio, di sinistra e laico.
Diciamo che non va proprio così ma questo lo vedremo dopo.
Quello che lei vede subito è il suo amato scappare dalla camera da letto per tornare nel suo paese, dove lo aspettano le sue otto mogli. D altronde è quella la sua cultura e forse la ventenne siciliana non lo sapeva cosi trovandosi da sola emigra a Parigi dove nasce il piccolo Lorenzo con la promessa che un giorno il padre sarebbe tornato mettendogli quindi il suo cognome, Dhakate.
Il padre effettivamente torna ma 11 anni dopo. Nella versione senegalese dell' islam la madre deve crescere il bambino fino a quando non c è il primo segno di pubertà. Arrivato quel momento la responsabilità dell' educazione è del padre che lo prenderà sotto la sua ala protettrice e gli insegnerà la parola del Profeta.
Lorenzo viene iscritto in un college in Canada, dove vive il ramo maschile della sua famiglia, ma sembra poco interessato allo studio dato che inizia subito la carriera che più gli interessa: lo spacciatore, in particolare di Lean ( una droga sintetica sciroppata a metà strada tra popper e cocaina inventata dai chimici inglesi per Churchill di cui era ghiotto).
A 20 anni però l'imprevisto: gli salta il carico della vita perché arrivano centinaia di litri di prodotto falso dall' Alaska.
Dopo la crepa presa non si perde d animo e si trasferisce in Francia, dato che è cittadino transalpino grazie allo ius soli, e li inizia a fare musica trap in versione "Cloud drill" , la nuova tendenza molto più ambiente filosofica proveniente da Londra. Diventa subito discretamente famoso grazie alla sua crew, i 667 ( "un numero in più di SoroSSatana con cui non scendiamo a patti") nel suo sobborgo, LES Liles, dove approfondisce la sua cultura politica e religiosa e diviene simpatizzante dell' ideologia nazionalsocialista e praticante dell' islam radicale, la versione wahabita.
E li diventa FREEZE CORLEONE, il nuovo astro nascente della trap francese e tutti scommettono sul suo futuro.
Ed a ragione perché il suo momento col destino lo vive l'undici settembre, data scelta diciamo non a caso, nel 2020, all uscita del suo primo disco, "La Menache fantome" con etichetta la major Universal.
" Determinato ed ambizioso come un giovane Adolf negli anni 30"
" La musica dei bianchi fa schifo ma noi ne@ri arriviamo sui carrarmati tedeschi e conquistiamo Parigi"
" Fratello Bin L. guidaci a New York in modalità avion"
" Vado in campo e smarco gli ebrei sulla Maserati come fa Marco Verratti"
" Israele come Babilonia, nel nome del Profeta"
Le sue canzoni diventano subito inni nelle banlieue, in particolare la sua dove detta legge ( qui vigono solo tre valori: l'Islam, il verbo di Adolf. H. e la Lean dichiarerà nella sua prima Intervista), la Universal si rende conto di aver fatto un autogol e rescinde il contratto per giusta causa. "Ma ormai è tardi" direbbe qualcuno.
Difatti Lorenzo sta già a due dischi di platino dopo solo un mese e questo fa arrabbiare non poco il ministro degli interni, il falco macroniano Gerardo Dermanin.
Quest' ultimo quindi posta su Twitter una canzone di Corleone affermando che "questa immondizia antisemita non ha diritto di cittadinanza in Francia" ricevendo svariate critiche dai giovani di seconda generazione che gli fanno presente che se Charlie Hebdo può fare certe vignette allora anche Corleone può cantare le sue canzoni in cui inneggia ai campi di concentramento, all invasione tedesca dell' Europa e all undici settembre.
Non fa una piega se non fosse che proprio Lorenzo risponde al twit affermando "che se ne frega tutti i giorni della Shoah".
Così scatta immediatamente il mandato di arresto per lui che però riesce a fuggire in Senegal dove compra proprio un carrarmato con cui giura di invadere la Francia dove torna dopo otto mesi, decaduta la pratica di arresto, e realizza insieme al suo amico Julienne Schwarzer il singolo più venduto e famoso della storia della Trap francese "Mannschaft".
Arriva a 5 dischi di platino nel frattempo e con la sua crew detta legge nei locali di mezza Europa vestiti con le tute del Psg e del City( le squadre più forti in Europa a proprietà ovviamente araba wahabita) anche se Lorenzo in particolare esibisce sempre quella della Roma di cui è tifoso, in primis nella sua foto più famosa dove usa 1kg di hashish come guancialino a destra e a sinistra.
Chissà che ne pensa la madre che voleva un bimbo aperto, di sinistra e multiculturale e si ritrova come figlio il trapper più famoso in Francia di simpatie nazionalsocialiste, islamista, misogino e maschilista.
Una pesca dell' Esselunga sciroppata alla Lean per tutti, barista.
[Dario Berardi]
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Noto musicista ungherese,ed è NAZIONALSOCIALISTA. E ALLORA??? ONORE A LUI E MERDA A QUELLE TROIE SIONISTE MARXISTE CHE LO HANNO RIDOTTO COSÌ. OPPURE,VISTA LA SUA IDEA, QUASI QUASI PENSATE CHE HANNO FATTO BENE??? IPOCRISIA# BORGHESI DI MERDA# SIONISTI#MARXISTI VIGLIACCHI#
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*Ibrahim inizia a preoccuparsi molto che Heinrich Ludwig è diventato imperatore del nuovo Sacro Romano Impero con il nome Heinrich III e vedere il ritorno del partito Nazionalsocialista tedesco che sta deportando gli ebrei sionisti seguaci di Abu Qasim Muhammad in Russia nel territorio più freddo e remoto come la Siberia e nota anche che Heinrich III e Otto Von Bolschwing stanno iniziando a mettere anche restrizioni contro la popolazione musulmana che vive in Germania,Austria e Italia vedendo cambiamenti che non gli piacciono per niente e odia ancora di più il suo lontano parente Abu Qasim Muhammad: non bastava il suo sadico desiderio di uccidere tutti i Quraysh, ha desiderato anche di distruggere l'Europa e il cristianesimo tramite i suoi seguaci ebrei d'Europa.
Ibrahim nota la repressione antislamica crescere a dismisura per convertire i musulmani al cristianesimo perché il Sacro Romano Impero è una nazione cristiana:
-divieto di possedere libri di argomento islamico
-cancellazione delle usanze legate alla cultura islamica,uso della lingua araba scritta e parlata, festività civili affermatesi però in periodo islamico.
-cancellazione di usare i nomi arabi
Con tutte queste repressioni e diritti civili strappati nuovamente a causa di un governo cristiano, Ibrahim insieme a sua moglie Zainab al-Khalidi, i loro figli Yusuf e Badra, i suoi colleghi Omar Soudani,Samir al-Khalifawi,Asma al-Quraishi,Amir al-Mawli,Haitham al-Badri e Yassin al-Badri lascia Berlino e viaggia a Mosul nel Nord Iraq, uno stato salafita dove gli arabi dominano sui i curdi che non vogliono unirsi allo stato laico sunnita Baathista di Malik al-Badri*
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Nikolai Starikov
LA GUERRA. PER MANO ALTRUI (ESTRATTI)
Cos'è la guerra? È ottenere obiettivi politici con altri metodi. E se si possono ottenere per "mano altrui"? Se si usano altri Stati e interi popoli, manipolandoli e manovrandoli a proprio vantaggio?
Se non si comprende che il Terzo Reich di Hitler altro non era che uno strumento creato artificialmente dalla politica britannica, francese e americana, non si è in grado di capire gli eventi interconnessi di quegli anni. L'Occidente ha consapevolmente creato e alimentato Hitler nel ruolo di "mano altrui" in Europa.
Tutta la connivenza dell'Occidente nei confronti dei nazisti era una politica consapevole. Chi guidava le grandi potenze dell'epoca "non si accorgeva", "non vedeva", "non sapeva", "non temeva", "non intuiva", "non preveniva" e così via. Tutte queste spiegazioni sono state escogitate a posteriori per nascondere ciò che oggi l'Occidente non può ammettere: di aver predisposto l'ascesa al potere di Hitler per scatenare la guerra in Europa.
Allo stesso identico modo, oggi, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno portato i nazionalisti al potere in Ucraina "senza accorgersi" che durante il colpo di Stato del febbraio 2014 era stata violata la Costituzione.
Nel suo primo giorno da Cancelliere, il Führer aveva chiesto, con il benestare del Presidente Hindenburg, di sciogliere il Reichstag e indurre nuove elezioni. Perché era necessario? Con un parlamento presidiato dagli oppositori politici dei nazisti, era impossibile far passare rapidamente le leggi necessarie. E, oltre a tutto il resto, l'immunità parlamentare ostacolava molto fortemente l'"instaurarsi del nuovo ordine".
Come avrebbe potuto Hitler assumere il controllo della Germania con i deputati comunisti e parte dei deputati degli altri partiti che mai lo avrebbero appoggiato? La via d'uscita da questa impasse era semplice: cambiare l'assetto del Parlamento sciogliendolo e, durante la campagna elettorale, fare in modo che le forze antinaziste non entrassero nel Reichstag (il solo scioglimento del Parlamento tedesco dopo un giorno soltanto di Hitler a capo del governo dimostra che alle elezioni non c'era stata alcuna vittoria del Partito Nazionalsocialista tedesco).
Qualcosa di simile è stato fatto in Ucraina quando, alle elezioni svoltesi dopo il colpo di Stato del 2014, con la violenza e il terrore si è ottenuto il risultato auspicato e gli oppositori dei nazisti ucraini non sono entrati alla Rada.
È forse possibile credere che le democrazie occidentali neppure per caso si fossero accorte delle stranezze di una campagna elettorale in cui i rappresentanti di uno dei partiti parlamentari venivano uccisi, arrestati e picchiati, mentre quelli di un altro partito avevano accesso pressoché illimitato ai mezzi d'informazione? Ovviamente no.
Soprattutto se si ricorda che con analoga sceneggiatura e con la medesima "cecità" delle istituzioni occidentali si è evoluta la situazione ucraina nel 2014. La somiglianza non è casuale: tanto nel 1933, quanto nel 2014, l'Occidente intendeva combattere la Russia per mano altrui e ha creato lo strumento per farlo.
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E' degno di nota il fatto che non ci sia abbastanza informazione (e formazione) sul preludio tedesco al regime nazionalsocialista - il periodo della cosiddetta "Repubblica di Weimar". Considerato lo stato dell'occidente nel 2023 mi sembra giusto. Le similitudini si sprecano sotto ogni punto di vista: sociale, economico, geopolitico, culturale. (...) Nei programmi scolastici la storia della Germania 1918-1939 è ridotta a "veloce menzione all'iperinflazione, Hitler diventa cancelliere, notte dei cristalli, invasione della Polonia". Per l'Italia invece è "fine I GM, marcia su Roma, guerre coloniali, leggi razziali, II GM". Tanto tutto quello che devi sapere per l'interrogazione è che a un certo punto H. e M. salirono al potere perché il popolino era stupido e ignorante mentre loro erano brutti e cattivi, fine.
via https://twitter.com/gas_lerner/status/1616783567194923014
Già.
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/gustav-wunderwald-der-heerstrae-1918.html Gustav Wunderwald - An der Heerstraße (1918) Gustav Wunderwald, un pittore tedesco associato allo stile del “Nuovo oggettivismo”, creò il dipinto “An der Heerstraße” nel 1918. Quest’opera cattura una scena di strada notturna con un affascinante gioco di luci e ombre. L’illuminazione teatrale aggiunge un fascino unico alla composizione. Il percorso artistico di Wunderwald iniziò a Colonia, dove fu apprendista del maestro pittore Wilhelm Kuhn. Nel corso degli anni, lavorò come scenografo, creando scenografie per vari teatri. La sua carriera lo portò da Berlino a Stoccolma, e trascorse persino del tempo “nella natura” come esperimento. Tuttavia, alla fine tornò all’impiego convenzionale. Negli ultimi anni, Wunderwald si concentrò sulla pittura di paesaggi industriali, quartieri di Berlino e soggetti rurali. Le sue opere raffiguravano ponti, stazioni ferroviarie e case popolari, catturando l’essenza della vita urbana. Nonostante le sfide affrontate durante la Prima Guerra Mondiale e il regime nazionalsocialista che etichettò la sua arte come “degenerata”, Wunderwald lasciò un’eredità duratura attraverso le sue evocative tele. !An der Heerstraße Sommario: “An der Heerstraße” di Gustav Wunderwald offre uno sguardo affascinante su una strada notturna, giocando abilmente con luci e ombre.
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Debutterà martedì 23 gennaio 2024 alle ore 21.00 al Teatro Cometa Off - via Luca della Robbia 47, in zona Testaccio - lo spettacolo (a cura di Alessandro Sena e Marco Tassotti) L’amico ritrovato, tratto dal libro Reunion di Fred Uhlman, regia di A. Sena ed interpretato da Alessio Chiodini, Marco Fiorini,Sara Morassut, Marta Porfiri, Sania Ricchi e Vittoria Rossi. Lo spettacolo, che torna in scena da martedì 23 a domenica 28 gennaio, dopo il successo della scorsa stagione, è stato realizzato in occasione della Giornata della Memoria 2024, a cura dell’Associazione Culturale “I Giardini di Antares”. Tratto dal libro Reunion di Fred Uhlman, edito in tutto il mondo con uno straordinario successo sia di pubblico sia di critica, L’amico ritrovato narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, fra Hans e Konradin, improvvisamente interrotta dalle leggi razziali emanate da Hitler nel 1935 attraverso il Partito Nazionalsocialista. Il solido legame fra un ragazzo ebreo e uno tedesco viene compromesso da episodi che divideranno per sempre le vite dei due giovani amici, fino a quando una lettera pervenuta ad Hans, dopo molti anni dalla sua separazione da Konradin, riscriverà in modo inaspettato una parte del loro passato. Alessandro Sena firma la sua regia più intimista avvalendosi di un adattamento tratto dalla trilogia di F. Uhlman e scritto in collaborazione con Marco Tassotti. Uno spettacolo - per il terzo anno consecutivo sul palco del Cometa Off - dai forti contenuti simbolici e complice nella sua narrazione nel trasmettere l’importanza della memoria, per non dimenticare gli orrori del nazismo, una fra le pagine più tragiche e violente della storia dell’umanità. Una performance in cui la parola, il movimento e la musica creano un forte impatto scenico, e dove i personaggi danno vita a una suggestiva messa in scena che narra di una amicizia speciale, come sentimento che unisce e che riempie la vita. L’amico ritrovato - traduzione e adattamento dal libro Reunion di Fred Uhlman, a cura di Alessandro Sena e Marco Tassotti - regia: A. Sena; aiuto regia: Simonetta Di Coste; interpreti: Alessio Chiodini, Marco Fiorini, Sara Morassut, Marta Porfiri, Sania Ricchi, Vittoria Rossi; consulenza musiche: Peste; foto di scena: Nina Kulishova; disegno luci e tecnico di scena: Mattia Albanese; produzione: a cura dell’Associazione Culturale “I Giardini di Antares” - rimarrà in scena al Teatro Cometa Off fino a domenica 28 gennaio 2024 (orario: da martedì 23 a sabato 27, ore 21.00; domenica 28, ore 18.00).
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