#musica elettropop
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Espresso di Sabrina Carpenter: La Canzone che Domina le Classifiche Statunitensi
Un viaggio nel mondo del pop con un sound coinvolgente e un’artista che conquista il cuore degli ascoltatori
Un viaggio nel mondo del pop con un sound coinvolgente e un’artista che conquista il cuore degli ascoltatori Sabrina Carpenter e il successo travolgente di Espresso Il panorama musicale statunitense è stato recentemente travolto dall’energia di “Espresso”, l’ultimo singolo di Sabrina Carpenter. La canzone, che ha rapidamente scalato le classifiche di Spotify, Apple Music, e altre piattaforme di…
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nellarw95 · 5 months ago
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Happy Birthday Dan 🥳🎂🎈🎁🎉
Daniel Coulter Reynolds
July 14,1987
Buon Compleanno 🥳🎂🎈🎁🎉
14 Luglio 1987
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hardcorereborntrieste · 12 days ago
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Domani saremo in tantissimi.
Non vediamo l'ora di vedere gli orologi, le pentole a vapore, i dischi e gli slip dei Nikotina, che prossimamente(entro 15 anni) suoneranno al Rebellion, visti i loro followers che aumentano di giorno in giorno
Il tutto partirà nel tardo pomeriggio, alle 19, o anche alle 18.40, 18.45 o 18.47 con dj spilla, che arriva dalla Toscana, precisamente da Firenze, in provincia di Prato ma non abbiamo l'indirizzo esatto.
Ci delizierà con un'accurata selezione di musica punk underground di tutti i tipi.
I Commando invece, direttamente da Canale Italia, ci porteranno con le canzoni dritti dritti al mare, anche se arrivano dal vicino Friuli(terra di pannocchie)
Poi diteglielo voi che Barcola fa più tendenza di Lignano, anche se noi preferiamo Marina Julia e il Lido di Staranzano.
Rock,Punk-Rock,ElettroPop e tanto disagio per tutti i gusti.
I #Lumhakha arrivano in teoria da Udine, ma anche un po' da Cividale dei Fagioli, ridente località sotto la Carnia. Suonano musica estrema, per persone estreme.
I Fanteria Di Prima Linea beh, cosa dire di loro, suonano in tutta Italia e in giro per l'Europa da un bel po', non perdetevi la loro collezione di magliette metal old school sudatissime. Ah no, forse non sono loro.
Comunque sicuramente ci regaleranno una performance indimenticabile.
AnalcolicMetalPunx(e non solo) coi fiocchi.
Foto e video della serata graditissimi, ringraziamo in anticipo a chi si presterà a immortalare il tutto!
Taggateci pure sull'Instagram, che ricondivideremo il tutto.
Nei commenti, alcuni nostri links dove potete seguirci.
Ringraziamo anche Alice Cerato per la grafica del flyer.
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antennaweb · 6 months ago
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micro961 · 10 months ago
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giorgiamariasara - Il singolo “100 Lire”
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Il brano della cantautrice sugli stores digitali e nelle radio
“100 Lire” è il nuovo singolo della poliedrica artista e cantautrice giorgiamariasara, pubblicato sui principali stores digitali e dal 16 febbraio nelle radio italiane in promozione nazionale. Anche questo brano porta la firma del produttore Marco “Mandama” Dorizzi, a conferma dello sposalizio artistico con l’artista che sta collezionando plausi da pubblico e critica. “100 Lire” è un brano dall’atmosfera club, Elettropop. Facile da ballare e anche da canticchiare, fa riferimento allo storico brano che recita “mamma mia dammi 100 lire che in America voglio andar”, di cui esistono varie rivisitazioni e interpretazioni. I temi restano sempre la ribellione, la fuga, l’ignoto pericolo che si cela dietro l’angolo e i “buoni consigli”, in una chiave espressiva più personale e decisamente più esplicita.
Ascolta il brano https://open.spotify.com/intl-it/track/0oqhuSvitICrZsToJCfqjf?si=a4fed9907c564575
Storia dell’artista
Giorgia Maria Rosaria Marino, in arte giorgiamariasara, nasce a Catania esattamente -anta anni fa e non ci mette moltissimo a dare i primi segni di squilibrio uditivo. La ninna nanna che pretendeva la mamma le cantasse la sera? Wild Boys dei Duran Duran. Crescendo e non smettendo neanche un attimo di cantarsela, capisce di non avere una grande passione per le ballad e di apprezzare molto di più la musica uptempo. Inoltre, alimenta un grande feticismo per i testi, soprattutto quelli ironici o anche provocatori. Apprezza quindi il cantautorato e l’hip hop, ma senza trascurare rock, new wave, punk, elettronica e, perché no, pop.
Il progetto giorgiamariasara nasce due anni fa dall’incontro con Marco “Mandama” Dorizzi, tecnico del suono e producer dedito soprattutto alla composizione di musica elettronica e hip hop. Un colpo di fulmine artistico che dà subito i suoi frutti: nascono i primi pezzi, di cui Giorgia scrive testi e linee melodice e Marco cura produzione, mix & master. Il risultato è elettropop, quasi sempre ballabile, che non tralascia né contenuti né forma perché sfrutta le complementari competenze di entrambi. Oltre a comporre digitalmente, Mandama suona saltuariamente nei pezzi il basso e la chitarra. La formazione live vede la partecipazione di un terzo elemento, Emiliano Bonafede al basso e alla chitarra.
Influenze (collettive) Billie Eilish, James Blake, Kendrick Lamar, Carmen Consoli, Bluvertigo, Subsonica, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Doja Cat, Caparezza, Eminem, Salmo.
Instagram: https://www.instagram.com/giorgiamariasara/ YouTube: https://www.youtube.com/@giorgiamariasara
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tempi-dispari · 11 months ago
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Rising Star: Wedding Kollektiv
Il Wedding Kollektiv è un progetto musicale nato nel 2017 da un’idea di Alessandro Denni che, dopo un lungo periodo di inattività, decide di iniziare a comporre nuovi pezzi inediti e di sottoporli ai suoi più fidati collaboratori (Tiziana Lo Conte, Claudio Moneta, Inke Kueh). Inizia quindi un lavoro che porterà alla pubblicazione nel 2021 di Brodo, esordio discografico del collettivo che oggi si muove tra Roma, Berlino e Torino. 
Il progetto non perde tempo e si mette subito al lavoro per realizzare questo nuovo disco intitolato Il Wedding Kollektiv & female friends play SOUP, che contiene una serie di remix estratti dall’esordio e vede la collaborazione di diverse musiciste parecchie apprezzate dal collettivo. Ne viene fuori una serie di brani surreali e intriganti, che miscelano elettronica e pop generando una miscela semplice ma straordinariamente esplosiva. Tra i brani migliori troviamo sicuramente “L’astronomo”, un’invettiva elettropop che funziona al primo ascolto. Tra quelli più sperimentali risaltano parecchio “A proposito del tuo candore” e “Ipersfera relazionale”, due viaggi tra musica e parole che portano ai confini dell’assurdo. Nel disco è presente l’inedito strumentale “Piccola suite per lavare i pavimenti”, altro brano decisamente folle che chiude idealmente un lavoro già abbastanza estroverso. 
Sopra le righe, moderno, eccentrico. Il Wedding Kollektiv è sicuramente uno dei progetti più curiosi degli ultimi due anni. Il loro è un pop elettronico di confine che si muove tra l’avanguardia e un’estetica new wave di stampo anni ’80, ma incredibilmente radicato nell’attualità. Un ascolto decisamente consigliato a priori. 
Il Wedding Kollektiv si forma su idea di Alessandro Denni (autore, arrangiatore, produttore nei dischi di GRONGE, SONA, GOAH e in altri progetti). Alessandro dopo aver scritto una ventina di canzoni tra il 2017 e il 2018 le propone a Tiziana Lo Conte (voce inconfondibile in GRONGE, GOAH e attualmente ROSELUXX), Claudio Moneta (chitarrista, compositore in GOAH, ROSELUXX e in altri progetti), Inke Küll (violinista, sassofonista, pittrice, performer berlinese, anche lei per molti anni nei GRONGE). Tra tutti i pezzi ne vengono scelti cinque che fanno parte del primo lavoro del Kollektiv, si intitola BRODO ed e´ un mini Lp 33 giri stampato in edizione limitata in vinile e distribuito sulle principali piattaforme di streaming digitale. Ai quattro durante le registrazioni del disco (prodotto da neontoaster multimedia dept.) si aggiungono musicisti e musiciste del circuito indipendente rock e impro romano che arricchiscono la tavolozza sonora del lavoro, gia´ molto articolata in fase compositiva. Vuoi una tromba jazz? In BRODO c’è. Vuoi un violoncello classico? BRODO lo ha. Una batteria new wave? BRODO ha anche quella. Le parole delle canzoni vengono affidate a JLF, giovane scrittrice, autrice di testi intimi, violenti, crudi. Della grafica del lavoro si occupa Gianluca Cannizzo (Aka MyPosterSucks), grafico torinese, autore di poster, magliette, oggetti, disegnatore dal tratto inconfondibile, tra i piu´ ricercati attualmente nel panorama italiano.
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atomheartmagazine · 1 year ago
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/air-concerto-milano-biglietti/
Gli AIR Celebrano il 25° Anniversario di 'Moon Safari' con un Concerto a Milano
Il duo musicale francese AIR, noto per il suo contributo al movimento French Touch, si esibirà in un tour europeo celebrativo del 25° anniversario del loro album di debutto, ‘Moon Safari‘. Questo evento speciale includerà l’esecuzione dell’intero album, incluso il materiale iconico come ‘Sexy Boy‘ e ‘Kelly Watch The Stars‘.
AIR in concerto a Milano, ecco quando
Jean-Benoît Dunckel e Nicolas Godin, membri degli AIR, porteranno la loro musica a Milano, Italia, in un concerto che si terrà domenica 25 febbraio. Questo rappresenta uno dei pochi concerti programmato in Italia nel contesto di questa commemorazione.
Il concerto a Milano è previsto come parte di una serie di otto spettacoli che attraverseranno l’Europa. Il tour offre ai fan l’opportunità di rivivere l’esperienza di ‘Moon Safari‘ in modo completo, segnando un traguardo significativo nella carriera della band.
AIR live a Milano – Dove acquistare i biglietti
I biglietti per gli AIR a Milano sono disponibili sul circuito TicketOne. Un’occasione unica per i fan italiani di Air di immergersi nelle sonorità iconiche che hanno caratterizzato l’album ‘Moon Safari’.
TicketOne
QUESTO IL LINK per acquistare i biglietti.
Chi sono gli AIR
Formatisi nel 1995 a Versailles, gli AIR sono il risultato della collaborazione tra Nicholas Godin e Jean-Benoît Dunckel. Questi due musicisti francesi hanno unito le loro ambizioni musicali e artistiche per creare un suono completamente unico: un’elegante e delicata miscela di elettronica e pop sofisticato, influenzata dai loro riferimenti artistici individuali.
Considerati come uno dei principali artefici della rinascita della musica francese moderna, gli AIR sono considerati come figure di spicco del movimento “French touch“, che infonde nella musica elettronica elementi di rock psichedelico e influenze jazz.
Dal loro album di debutto “Moon Safari” del 1998, brani degni di nota sono “Femme D’Argent“, “Sexy Boy” e “Talisman“, oltre alle atmosfere elettropop di “Playground Love“, presente nella colonna sonora del film di Sofia Coppola “The Virgin Suicides“, ispirato a “Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd.
Nel 2016 gli AIR hanno pubblicato “Twentyears“, il loro primo album di best-of che celebra i loro vent’anni di carriera. Questo doppio album include una selezione dei loro singoli più rappresentativi, oltre a brani inediti e collaborazioni con artisti come Charlotte Gainsbourg, Jarvis Cocker e Françoise Hardy.
Cerca altri Concerti ed Eventi.
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malvidamusica · 5 years ago
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In questo giorno piatto, immagino un lento tutto fatto.
Con te che riprogrammi il mio tempo.
Che fate voi?
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artistadvisor · 4 years ago
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VON STUCK
Genere musicale: Elettronica
Città: Varese
Nome: Francesco Agnello
Classe: 1997
Misterioso, Innovativo, Sperimentale
INTRO:
Von Stuck, pseudonimo per Francesco Agnello, è un artista emergente classe 1997 proveniente da Varese che si colloca nel ambiente della musica elettronica con cui intende trasmettere messaggi senza l’uso del cantato.
La sua carriera iniziata nel 2018 conta numerosi album, EP e brani tra cui “Le monde” pubblicato nel 2020 che ottiene oltre 7000 ascolti su Spotify.
Il suo sogno è quello di potersi esibire presso l’anfiteatro di Pompei che, grazie alla sua particolare acustica e grande notorietà, rappresenta una delle più grande aspirazioni per gli artisti.
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BREVE BIO:
Il 2013 è l’anno in cui Von Stuck inizia a suonare i suoi primi strumenti in particolare il basso elettrico, ma il vero colpo di fulmine avviene nel 2018 quando iniziò a fare i suoi primi esperimenti su GarageBand con una vecchia tastiera anni Ottanta.
I molti commenti positivi alle prime composizioni su Soundcloud lo spinsero a considerare la musica più come un lavoro che come un passatempo.
Il primi singoli pubblicati su Spotify si intitolano “Absence.” e “Cimematique.” pubblicati rispettivamente il 22 gennaio e il 14 febbraio 2019.
Ad un mese di distanza fa uscire “Recollection.” che chiude una raccolta di 3 pezzi pubblicati prima dell’ album “The Passage” composto da 9 singoli tutti molto diversi tra di loro a testimonianza della grande voglia di sperimentare che caratterizza l’artista. A chiudere il 2019 troviamo l’EP “Discover” che contiene 4 brani e rilasciato il 16 luglio 2019.
Il 2020 si apre con la pubblicazione di “Glitch Amnesia” il 19 febbraio, che precede l’uscita del suo secondo album “Le monde” molto apprezzato dal pubblico e proprio il singolo che prende il nome dell’album è uno dei più ascoltati dell’artista con oltre 5500 riproduzioni su Spotify; la sua pubblicazione è datata 24 aprile 2020 a praticamente un anno esatto dall’album precedente. A chiudere il 2020 ci pensa l’EP “The Vault” che raccoglie 3 brani di grande impatto e che sono reinterpretazioni di vecchi singoli.
“Beginner’s Luck” inaugura alla grande il 2021 con un tono molto deciso e marcato, con oltre 10000 ascolti su Spotify, mentre “Vexation” pubblicato il 7 aprile 2021 porta con sé un ritmo più lento che racconta la tematica della delusione che un’artista prova quando la propria opera non viene apprezzata.
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QUESTO E’ VON STUCK
Una delle caratteristiche peculiari di Von Stuck è la grande capacità e voglia di sperimentare nuova musica; il suo obiettivo è quello di allontanarsi sempre di più dal concetto tradizionale di musica creando uno stile personale e unico. Nonostante l’assenza della voce, nei suoi singoli vengono raccontate storie anche più forti delle parole.
Nonostante non si identifichi in un genere ben preciso, la sua musica fa riferimento a quella elettronica con influenze del genere Experimental, IDM, Synthwave.
Bjork, Daft Punk, Aphex Twin, Toto, Falco, Home, Kirlian Camera, Giorgio Moroder sono gli artisti da cui cerca di imparare ogni giorno e che lo hanno maggiormente ispirato. Von Stuck si definisce una persona misteriosa e questo aggettivo è ben evidente tanto nella sua musica quanto nelle foto in cui ritrae sé stesso.
Egli ha già performato live in alcune occasioni presso locali della sua zona ed è sempre disponibile a ricevere opportunità analoghe.
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Contatti Artista:
- Spotify:
- Youtube:
- Instagram:
https://www.instagram.com/vonstuckmusic/
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susanofficialpage · 5 years ago
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Uscito il mio primo singolo! Non lo hai ancora sentito? Allora ------> http://bit.ly/2TJ8rl3 Oggi è la festa della donna! E diciamo no alla violenza! . . . . #musica #arte #covidart #fuoco #pop #elettropop #fiamme #incendio #music #fre #music #susan #rossa #redhair #painting #disegno #dipinto #dipingere #nero #rosso #black #rock #redhead #singer #chorus #rebel https://www.instagram.com/p/B9eUMCAlt9u/?igshid=6127c17b16j4
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rexvonkostia · 6 years ago
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Buon week end.
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marcocardelli · 4 years ago
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Tra i più importanti, influenti e innovativi cantanti e musicisti italiani la.sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: Lucio Battisti ha rivoluzionato e personalizzato in ogni senso la canzone tradizionale e melodica, riuscendo costantemente a rinnovarsi e ad addentrarsi con versatilità ed eclettismo nel rhythm and blues, prog rock, elettropop, latina, arrivando a toccare anche la new wave, la disco music, il folk, il soul, il beat e altro ancora. Una giornata uggiosa è il 14º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel febbraio del 1980. Un album che ha segnato l'inizio degli anni 80 con tracce assolutamente indelebili come "Una giornata uggiosa" o "Con il nastro rosa" e "Una vita viva". Ascoltarlo è sinestesia di sensi, ascolto vellutato che si imprime nel cuore e nell'anima. ❤️💎 . . . 💎 . . . 💎 . . . #luciobattisti #musica #musicaitaliana #battisti #mogol #amore #vinile #emozioni #anni #mango #canzoniitaliane #music #luciodalla #style #critica #apparenza #lasposaoccidentale #love #disamore #libro #booklovers #dongiovanni #bookadiction #battistipanella #vascorossi #amedeominghi #marcocardelli #booklover @unumdesign #unumfam (presso Ascoli, Marche, Italy) https://www.instagram.com/p/CB99xxPK3iY/?igshid=7hdrpb59c7ih
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pangeanews · 6 years ago
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I Ferormoni hanno firmato uno dei dischi più belli degli ultimi anni. Li abbiamo intervistati tra estasi, elettronica, Amelia Rosselli e Garbo
I Ferormoni – cioè, Tommaso Crisci e Monica Marini – non hanno eguali in Italia. L’ho già affermato e lo riaffermo a muso duro. Sono coraggiosi; la loro musica non teme alcuno scontro. E il loro esordio, Un segno più forte, è uno dei dischi più belli degli ultimi anni italiani.
Come e quando è nato il progetto Ferormoni?
Tommaso: “Abbiamo creato Ferormoni nel 2014, quasi senza accorgercene; è nato come una sorta di scherzo, una scommessa quasi impossibile da vincere. Il progetto ha mosso i primi passi tra disordini e distanze geografiche colmate da una grande affinità artistica che si è stabilita in modo immediato tra noi. La curiosità, la voglia di infrangere le barriere tra la poesia e la musica, la passione viscerale sono stati gli ingredienti che hanno permesso che vivesse e crescesse fino ad oggi”.
Monica: “Inizialmente è stato un lanciarsi in una serie di sperimentazioni sonore e poetiche sul filo del rasoio, senza avere un’idea precisa di cosa sarebbe potuto scaturire dal nostro connubio. Sia io che Tom abbiamo dovuto quasi spontaneamente imparare una dimensione creativa del tutto nuova: lui a scrivere musica per la lettura delle mie poesie e io a leggere parole in brani che avevano una struttura ben precisa”.
Tommaso: “Andando avanti è venuto fuori questo strano essere, il nostro primo CD che abbiamo chiamato Un segno più forte: un calderone di emozioni, umori, turbamenti, estasi, rumori elettronici e tango, ritornelli cantati (con e senza parole) e poesia detta tra i denti con dolcezza spietata”.
I vostri punti di riferimento. Le vostre stelle polari, per così dire. Le fonti di ispirazione e i modelli. Una domanda che mi preme, perché la vostra proposta musicale – unire letteratura alta e musica elettronica, in chiave dance o sperimentale – a oggi non ha paragoni in Italia.
Monica: “Le mie “stelle polari” sono piuttosto eterogenee. Le prime armi poetiche sono state influenzate dalla musica e dalla scrittura di artisti come Nick Cave e Fabrizio De Andrè. A seguire sono passati in tanti, da Sylvia Plath ad Amelia Rosselli, da Antonio Machado a Bukowski”.
Tommaso: “Il mio travagliato percorso musicale è costellato da una miriade di artisti di ogni genere che mi sono piaciuti; quelli che mi hanno fatto veramente vibrare l’anima sono legati al periodo di fine anni ’70 e gli ‘80: Tuxedomoon, Cure, Television, Talking Heads, Echo & The Bunnymen potrebbero essere validi esempi. Ho amato molto anche classici come Doors, Pink Floyd e i Beatles – questi ultimi soprattutto nel periodo psichedelico. Tuttavia, se dovessi legare questo discorso a Ferormoni, penserei più a Garbo e Subsonica per gli umori elettronici, ai Baustelle per certe atmosfere surreali e ai Gotan Project per il palese background latino presente in molti pezzi”.
Un segno più forte, il vostro disco appena uscito, ha il suo punto di forza nella produzione. Un lavoro certosino per quanto riguarda arrangiamenti e soluzioni sonore; incredibile, se si pensa che il disco è autoprodotto e senza nessuna grande etichetta alle spalle. Qual è stato il lavoro produttivo? Come è avvenuto?
Monica: “Il periodo in cui nacque questo progetto fu per noi davvero molto intenso come emozioni e morbosa curiosità di ricercare, di provare se le poesie su brani strutturati potessero funzionare. La distanza geografica ci costringeva a inviare il materiale via e-mail, ma non fu mai un problema. Ricordo che Tom mi mandava la traccia musicale e io registravo la mia voce con il cellulare e gliela rimandavo. Veniva fuori una sorta di voce inscatolata, lo-fi che ci impressionò e ci piacque da subito. Ma lo capimmo per bene quando per la prima volta Tom provò a mettere insieme la musica di Tenera è la notte, brano di apertura dell’album, con le mie parole: rimanemmo sbalorditi, tant’è che in molti pezzi del CD (Lovers in Hotel, Spaccami il Monitor, Tangata) lasciammo la voce registrata da me a Bologna con il telefonino, aggiungendo qualche minimo effetto ed accorgimento tecnico. Gran parte del lavoro è stato svolto così”.
Tommaso: “Ho prodotto questo disco senza pensarci. Quasi senza accorgermene. Eppure io e Monica abbiamo macinato anni di lavoro, andando dritti e senza tentennamenti. Perché ci piaceva molto quello che stavamo facendo, era passione allo stato puro, senza minimamente preoccuparci se tutto questo avesse avuto un futuro e l’eventuale gradimento da parte di qualcuno. Mezzi molto semplici: il disco è stato registrato nel nostro studio casalingo, mettendo insieme, su un programma multi-traccia digitale, tutte le registrazioni telefoniche di Monica, i miei arrangiamenti, le linee melodiche, i suoni strani e gli umori di quei tempi sparpagliati. Ricercavo i suoni e le melodie, traendo ispirazione dal singolarissimo modo di leggere (e di scrivere) di Monica. Mi sono occupato anche del mixaggio. La fase finale di mastering abbiamo invece preferito affidarla a mani esperte ed è stata effettuata da Andrea “Jim” Ravasio al Frequenze Studio di Monza”.
Il video ufficiale di Armi di Distrazione di Massa, che potrei classificare come il primo “singolo” tratto dall’album. Raccontatemi un po’ di questo pezzo e di come sono nate le idee per realizzarlo.
Tommaso: “Armi è, secondo noi, è uno dei brani più musicali del CD nel senso più stretto del termine. Si discosta infatti molto dall’idea poesia-musica diventando un brano di stampo rock-elettropop, pur mantenendo, nella telefonata e nelle strofe iniziali, il parlato tipico di Ferormoni. Il testo (di strofe e ritornello) è stato da me scritto in una giornata uggiosa di fine ottobre del 2013 e li è rimasto nel cassetto per molti mesi. Monica invece si è occupata della parte centrale in cui c’è la telefonata tra l’utente medio e l’uomo che c’è dietro ai bottoni della sfavillante e spaventosa macchina dei media odierni. Il testo è molto esplicito: parla, in modo ironico ovviamente, di come certi canali informativi vogliano ucciderci mentalmente e psicologicamente. Ci distraggono dalle cose importanti, con notizie che oscillano, tra orrore e angoscia, tra la banalità e l’amore come oggetto di consumo. Il video? Girarlo è stato esilarante! Uno spazietto 2 metri per 2, davanti a un muro completamente bianco. In realtà a me sulle prime veniva da ridere ed ero quasi rassegnato a pensare che girare e montare un video da soli sarebbe stato al di sopra delle nostre possibilità. Invece, come al solito, la passione e il grande divertimento ci hanno subito fatto venire qualche idea. Prendemmo un vecchio televisore e un telefono démodé per mettere in scena la telefonata, qualche faccia attonita e sottotitoli per i versi più importanti”.
Monica: “Non riuscivamo a smettere di ridere mentre tentavamo di mettere insieme un barlume di scenografia che avesse anche un minimo di coerenza con il testo del pezzo. Alla fine, in effetti, il televisore sullo sfondo e quel vecchio telefono kitsch ci hanno fatto capire quale poteva essere la direzione giusta e siamo riusciti a raggiungere un bel risultato, considerato che ci stavamo riprendendo e andando in scena da soli. Riuscire a seguire Tom non è stato facile: si arrampicava su una scala per fare riprese dall’alto, si contorceva sotto e sopra i tavoli; è stata comunque una cosa divertente e oserei dire pirotecnica”.
Testi e musica sono indivisibili nel vostro lavoro: nascono a priori o può capitare che si adattino poi alla musica? Cioè che nascano successivamente a una determinata melodia, a un certo refrain? Raccontate il vostro metodo compositivo.
Monica: “Non ci sono regole! A volte l’incipit parte dalla musica e a volte dalla poesia o dal testo. Per esempio Tenera è la notte, il brano d’apertura del CD, è nato partendo dai miei versi e successivamente Tom ha ideato la musica, cercando ispirazione da quello che le parole gli evocavano. La stessa cosa è avvenuta con Tangata e Nuda. In altri pezzi invece il metodo compositivo è molto simile a una sorta di brainstorming: per quanto riguarda Lovers in hotel, una storia rubata a due amanti, Tom aveva in mente il titolo e l’insistente riff musicale che accompagna tutto il brano. E ricordo che mi disse di provare a scrivere una storia partendo da questi soli due elementi”.
Tommaso: “Anche Sentimento Nudo è nato più o meno così, anche se il processo è stato in questo caso il contrario: io avevo già quasi tutta la musica, con strofe e ritornello cantato e Monica ha poi aggiunto tutte le altre parole. Comunque è proprio così: non è facile raccontare come nasce uno dei nostri pezzi. In genere è come un dialogo, una escalation di emozioni che procedono in obliquo, a ritroso, tra grandi accelerazioni in avanti e brusche frenate. Questo per dire che il tutto può partire da un arrangiamento sul quale si sviluppa la musica, o viceversa da un’ossatura sul quale poi si costruisce tutto il resto”.
Progetti attuali e futuri?
Monica: “Per quello che ci riguarda, adesso il nostro obiettivo è di portare questo progetto dal vivo e presentarlo al pubblico. Infatti, anche se ci sono state serate memorabili come l’apertura al concerto di Garbo e Luca Urbani all’OFF di Modena in occasione del loro tour ‘Un graffio coerente’ , la nostra esperienza live è ancora molto esigua e, almeno secondo noi, dovrebbe crescere molto di più e affinarsi attraverso le esibizioni ai concerti. E devo dire che abbiamo constatato che (per ora) non è stata un’impresa facile, ma noi ce la metteremo tutta per farci sentire”.
Tommaso: “Produrre e pubblicare Un Segno più forte è stato per noi un traguardo che – ai tempi della nascita del progetto – nemmeno pensavamo di poter raggiungere. E invece ci siamo arrivati e con il minimo storico di contributi esterni. Ne siamo entusiasti e orgogliosi, ci siamo divertiti; ci siamo anche sfiancati macinando ore e ore tra mix, registrazioni e prove ed è stato anche un impegno economico non da poco. Nonostante questo, concordando pienamente con Monica sul suonare il più possibile ovunque, il progetto Ferormoni non si fermerà di certo al primo album. Ci sono bozze e demo di molti altri pezzi che non potevamo inserire in questo primo CD, ma sicuramente faranno parte del prossimo e del prossimo ancora”.
Gabriele Galloni
  L'articolo I Ferormoni hanno firmato uno dei dischi più belli degli ultimi anni. Li abbiamo intervistati tra estasi, elettronica, Amelia Rosselli e Garbo proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2pry9fr
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antennaweb · 7 months ago
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micro961 · 2 years ago
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Il Barone Lamberto - Zenit
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Il singolo che anticipa il nuovo album dell’artista modenese
Il cantautore italo/somalo torna sul tema del conflitto interiore attingendo dalla sua esperienza di vita e professionale  a contatto con gli adolescenti
«Zenit è un brano votato alla spensieratezza e alla joie de vivre, decisamente in controtendenza con quella che è la mia natura piuttosto ombrosa e pessimista. Negli ultimi tempi qualcosa in me è cambiato ed ho deciso di provare a fare musica per “curarmi”, per riuscire a conquistare una certa leggerezza e serenità» Il Barone Lamberto
La musica come cura, dunque, seguendo l’esempio di tanti celebri autori che hanno fatto della positività la loro arma e il loro scudo, in un momento in cui si avverte la necessità di una nuova energia per esprimersi. Una catarsi. Il brano è composto interamente dal suo autore, che ne ha suonato piano e diamonica. Al mix e al master Dario “Daddario” Casillo, tecnico del suono già al lavoro con Samuele Bersani, Umberto Tozzi, Stadio, Eugenio Finardi, oltre che con tantissimi artisti della scena reggae italiana e internazionale come Lion D, Raphael Jun Sun, Brusco e G Mac.
Etichetta: autoproduzione 
Release album: Primavera 2023 
 Il Barone Lamberto è Kheyre Yusuf Abukar Issak, cantautore italo/somalo di Modena che è stato pianista di Cisco (ex Modena City Ramblers). La sua proposta fonde Folk, Rap, Trap, Rock e Indie. Cambia diverse formazioni nel corso degli anni ed entra in contatto con professionisti sempre più di frequente: da Luca Rossi degli Ustmamò con cui registra ed arrangia alcuni brani a Little Paul Venturi, con cui condivide la passione per il blues delle origini, mantenendo costante la ricerca di un sound personale che non lo vincoli ai confini di un genere così come il più importante fra i suoi maestri virtuali, Beck Hansen in arte BECK. Nel 2009 il nome di Kheyre arriva alle orecchie di Stefano “Cisco” Bellotti che lo vuole come pianista per il suo tour. Questa é la prima vera esperienza professionale e gli dà modo di toccare con mano quelle realtà che fino a quel momento aveva solo immaginato. Il tour di Cisco copre in effetti tutta l’Italia, la Sardegna toccando anche la Germania e l’Ungheria. Ne esce addirittura un doppio album Cisco dal Vivo volume 1 & 2. Ma anche durante il tour, Kheyre, non smette di dedicarsi ai suoi brani originali e nel 2010 abbandona la band di Cisco per cercare la sua strada. Nel 2017 vince il Festival Internazionale Bascherdeis di Vernasca. Nel 2018 pubblica il video del brano “Giostrai” che ottiene molti consensi sia in termini di critica che di pubblico e partecipa al contest Deejay On Stage 2018 sul prestigioso palco di Radio Deejay a Riccione. Ha aperto i concerti di artisti come Vallanzaska, Punkreas, Speaker Cenzou, Willie Peyote, Ghemon, Mondo Marcio e Tedua. Ad agosto 2019 partecipa al Festival Balla coi Cinghiali insieme ad artisti come Shandon, Dutch Nazari e Fast Animals And Slow Kids. Lo stesso anno esce anche il primo album dal titolo “Prima”, un disco totalmente autoprodotto, arrangiato e registrato dallo stesso Kheyre. Ad Aprile 2020, durante il lockdown, esce “volumeuno”, Ep in cui la cassa dritta la fa da padrone fondendosi con sonorità elettropop, rock e trap. In “volumedue”, uscito a luglio 2020, le ispirazioni sono prevalentemente Rap/Trap ma sempre ibridate con una vena cantautorale ironica ed autoironica. Un Ep che tratteggia il carattere graffiante del suo autore ed esplora le nuove sonorità con un occhio attento e critico. Segue un altro Ep dal titolo “Sì” che consta di soli due brani ed è la celebrazione di un momento molto importante nella vita del cantautore, ovvero il suo matrimonio. Nel 2022 riceve una menzione speciale al Festival Inedito Colline di Torino e vince il Contest Arezzo Wave 2022 come miglior artista emergente italiano. Attualmente fa parte del Rooster di “Make a Dream”, agenzia di booking umbra. È proprio nell'esperienza del live che trova la sua dimensione più autentica. Il 27 febbraio 2023 pubblica “Ho fatto pace”, seguito a marzo da “Zenit”, primi singoli del nuovo progetto discografico la cui pubblicazione è prevista in primavera.
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brusiocostante · 4 years ago
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