#musica classica Alessandria
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Notte di Memoria, Note di Presenza: un omaggio alle vittime dell’alluvione del 1994
Concerto al lume di candela nella Chiesa di Santa Maria del Carmine di Alessandria il 5 novembre 2024
Concerto al lume di candela nella Chiesa di Santa Maria del Carmine di Alessandria il 5 novembre 2024. Il 5 novembre 2024, Alessandria ospiterà un evento speciale in memoria delle vittime dell’alluvione che colpì la città e il Piemonte nel 1994. “Notte di Memoria, Note di Presenza”, organizzato dall’Associazione Due Fiumi in collaborazione con il Conservatorio Vivaldi, sarà un concerto al lume…
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poetrificationfestival · 3 months ago
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I performer che saliranno sul palco dello Spazio211
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Federico Sanesi inizia a studiare percussioni in giovanissima età con i maestri Italo Savoia e Enrico Lucchini. In seguito con David Searcy presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Si nutre di numerose e fondamentali esperienze artistiche con suo padre Roberto Sanesi, artista, poeta e traduttore. Dal 1980 viaggia in India, dove intraprende lo studio del Tabla con il Maestro Pt.Sankha Chatterjee tra Venezia, Calcutta e Berlino. Il suo lavoro di musicista si volge all'integrazione di diverse culture e linguaggi musicali ed extra musicali come teatro, danza, cinema, arti visive e poesia. Dal 2001 insegna Tabla nel Dipartimento “Tradizioni musicali extraeuropee ad indirizzo Indologico” presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Ha svolto attività didattica anche presso i Conservatori di Alessandria, Cagliari, Milano, Padova, Parma e Brescia. Ha tenuto concerti in Europa, Africa, Asia, Nord e Sud America, suonando con musicisti di tutto il mondo.
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Nuria Sala Grau è nata a Barcellona, ​​in Spagna. Ha studiato le tecniche di danza moderna Graham e Limon a Losanna, Svizzera e ha continuato la sua formazione nella danza classica e contemporanea in Francia, Lione e Parigi. Ha lavorato con la compagnia di danza "Cecil P. Booth", diretta da Chantal De Launay, e al Conservatorio di Vicenza. Nel 1988 incontra Savitry Nair, con la quale inizia gli studi di Bharatanatyam. Ballerina di danza contemporanea, Nuria ha scelto l’India come luogo di formazione e la guida di celebri maestre come Krishnaveni Lakshmanan e Kamala Rani. Il suo lavoro oggi la porta a rileggere in chiave moderna e occidentale la secolarità di questa danza ieratica, dalle origini millenarie.
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Barbara Giuliani, nata a Pescara nel 1979, ha frequentato il collettivo Voici la Bombe e Cochonnerie Labile; ha fondato due piccole case editrici, Barrette Indipendenti e le edizioni trepuntinidisospensione; è stata slammer e MC per PoetrySlamAbruzzo; è redattrice per la sezione Odile della rivista Neutopia; da gennaio 2019 insegna scrittura poetica presso la Scuola Macondo di Pescara; con Debora Vinciguerra, la trilogia di installazioni di poesia reale (Eptá - 2912 metri sul livello del mare - Velanidiá); direttrice artistica del FLAP (Festival di libri e altre cose sezione Poesia). Ha pubblicato le raccolte di poesia Bergamo Mantova solo andata (BCE Samiszdat - 2009), Floppy (Autoprodotto - 2015), Cloroformio (Prospero Editore - 2016), L’Aria Rancida (Gli elefanti edizioni - 2018), Bianca (Neo Edizioni - 2022), Occidente (Round Midnight Edizioni - 2023). Al Premio Roberto Sanesi presenterà una performance tratta dal suo ultimo poema inedito, Materia Madre.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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"Light landscape. La natura in libreria" alla Libreria Bocca di Milano
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"Light landscape. La natura in libreria" alla Libreria Bocca di Milano. A Milano, la Libreria Bocca, in Galleria Vittorio Emanuele II, è lieta di ospitare la vetrina d’artista di Franco Gervasio, "Light landscape. La natura in libreria", a cura di Vera Agosti, dal 17 settembre all’8 ottobre 2023. Esposte due sculture luminose e tre piccoli dipinti. Franco Gervasio è pittore, fotografo, scultore e noto regista e direttore teatrale, nonché poeta e drammaturgo. Il gas argon entro tubi di vetro colorati brilla in un intreccio sinuoso di linee morbide ed eleganti. Sono i Light landscape o Lightland, in teche dal fondo specchiante, in cui si indaga l’effetto della luce sul colore nel paesaggio. Anche nelle opere pittoriche l’ispirazione muove sempre dalla natura e dalle sue tinte. La luce si trasforma in vibranti pennellate che danno vita a fantasmagorici dipinti, fatti di energia e movimento. Gervasio declina in chiave astratta le suggestioni che derivano dalla grande storia dell'arte del passato, in primo luogo dalla pittura degli Impressionisti. La vetrina d’artista si pone anche come un momento di personale riflessione sul cambiamento climatico, argomento tragicamente attuale. Durante la serata di inaugurazione, dopo la presentazione di Vera Agosti, l’artista reciterà un suo testo, dedicato all’ispirazione, a motivazioni e riflessioni, insieme all’attrice Cristina Castigliola. Saranno accompagnati al pianoforte da Gabriele Guazzotti, che alternerà brani di Chopin a musiche di sua composizione. Biografie: FRANCO GERVASIO: Regista, direttore di teatro, pittore, scultore, scrittore. Le sue regie sono state prodotte dai teatri stabili di Torino, Toscana, Emilia Romagna, Festival d'Automne, Centre Pompidou di Parigi, Istanbul Modern, Maggio Musicale Fiorentino e da altri teatri pubblici e privati con grandi nomi del teatro e della danza internazionale. Ha collaborato con Raiuno e Radiotre. Il suo lavoro d'artista visivo è sempre ispirato dal paesaggio. Dopo aver operato in diverse metropoli, ha scelto di aprire il suo studio immerso nella campagna del Monferrato. Lavora con gallerie in Italia e all’estero; le sue opere sono in musei e collezioni private. CRISTINA CASTIGLIOLA: Ama l'eclettismo e le arti in genere; sceglie di dedicarsi professionalmente al teatro e al canto. A Milano lavora per ATIR, al Teatro Carcano, al Teatro dei Filodrammatici, al Teatro della Cooperativa e altre diverse realtà. È anche speaker e formatrice. GABRIELE GUAZZOTTI: Nasce a Casale Monferrato nel 1999. Muove i suoi primi passi nella musica all’età di 6 anni, intraprendendo lo studio del pianoforte. Nel 2013 viene ammesso al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, dove studia sotto la guida del Maestro Sergio Marchegiani. I suoi interessi coinvolgono, oltre allo studio della musica classica, un avvicinamento personale alle colonne sonore e alla “musica pop”. È laureato in filosofia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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daniela--anna · 2 years ago
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Guarda "Arrival of the Queen of Sheba - G.F. Händel / Ankunft der Königin von Saba / Orgel: Markus Süß" su YouTube
youtube
L'organo è uno strumento musicale antico, risalente al tempo di Ctesibio di Alessandria (285-222 a.C.), inventore dell'organo idraulico.
È stato suonato in tutto il mondo antico, greco romano, in particolare durante gare e giochi.
Nel corso dell'Alto Medioevo si diffuse dall'Impero bizantino, dove continuò ad essere utilizzato nella musica di corte (non religiosa), in Europa occidentale, dove gradualmente assunse un posto di rilievo nella liturgia ecclesiastica.
Successivamente riemerse come strumento secolare e recitativo nella tradizione della musica classica.
Le 4 tipologie di organo:
•a canne:combinazione di canne labiali e canne ad ancia doppia;
•organo a pompa: aerofono ad ancia libera
armonium (organo ad aria compressa)
organo ad aria aspirata
•organo elettronico:strumento musicale elettromeccanico
organo Hammond;
•organo idraulico.
La struttura in cui è inserita e sostenuta la parte musicale (canne, tastiera, ecc.) dello strumento, nella stragrande maggioranza dei casi in legno, si chiama buffet.
La pedaliera è una tastiera che si aziona con i piedi (anche con virtuosismi punta-tacco), ed è utilizzata solitamente per suonare la parte più grave di un pezzo.
La pedaliera è tipica dell'organo a canne e dell'organo Hammond e simili, anche se è presente in alcuni clavicembali, pianoforti e clavicordi.
Per la sua struttura meccanica, l'organo insieme all'arpa, vengono considerati tra i più difficili da imparare a suonare.
Questo perché sia mani che piedi devono muoversi in modo coordinato ma interdipendente e su più livelli.
Sia l'ingegno necessario nella progettazione degli strumenti musicali, che la musicalità dell'orecchio umano come lo sviluppare la capacità di suonare a livello motorio/mentale, sono un'altra prova di quanto la "macchina umana" sia stata progettata e creata in modo straordinario e con la facoltà spirituale di apprezzare i meravigliosi doni come la musica, che rendono la vita esistenza e non sopravvivenza.
(Salmo 139:4) jw.org
Nel video: "Arrival of the Queen of Sheba" di G.F Haendel.
All'organo il M° Markus Sub
The organ is an ancient musical instrument, dating back to the time of Ctesibius of Alexandria (285-222 BC), inventor of the hydraulic organ.
It was played throughout the ancient, Greco-Roman world, especially during competitions and games.
During the Early Middle Ages it spread from the Byzantine Empire, where it continued to be used in court music (non-religious), in Western Europe, where it gradually assumed a prominent place in the ecclesiastical liturgy.
It subsequently re-emerged as a secular and recitative instrument in the tradition of classical music.
The 4 types of organ:
• reed: combination of labial reeds and double reed reeds;
• pump organ: free reed aerophone
harmonium (compressed air organ)
organ with aspirated air
• electronic organ: electromechanical musical instrument
Hammond organ;
• hydraulic organ.
The structure in which the musical part (pipes, keyboard, etc.) of the instrument is inserted and supported, in the vast majority of cases in wood, is called a buffet.
The pedalboard is a keyboard that is operated with the feet (even with toe-heel virtuosity), and is usually used to play the lowest part of a piece.
The pedalboard is typical of the pipe organ and the Hammond organ and the like, although it is present in some harpsichords, pianos and clavichords.
Due to its mechanical structure, the organ together with the harp are considered among the most difficult to learn to play.
This is because both hands and feet must move in a coordinated but interdependent way and on multiple levels.
Both the ingenuity needed in the design of musical instruments, and the musicality of the human ear as well as developing the ability to play at the motor / mental level, are another proof of how much the "human machine" has been designed and created in a way extraordinary and with the spiritual faculty to appreciate wonderful gifts such as music, which make life existence and not survival.
(Psalm 139: 4) jw.org
In the video: "Arrival of the Queen of Sheba" by G.F Haendel.
M ° Markus Sub on the organ
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sciscianonotizie · 3 years ago
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Anna Dari, Prigioniera Libera oltre la nebbia
Pianista per scelta, compositrice per caso, scrittrice per passione
All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria pubblicando “PRIGIONIERA LIBERA 2.0”, uno straordinario testo autobiografico in prosa e poesia, con la casa editrice Pubme e la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina, segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione).
Tra narrazione e lirica, il libro racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Il coraggioso progetto editoriale diventa così una versione rinnovata e più completa della precedente “Prigioniera libera”, pubblicata a maggio 2019 con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino, ricevendo la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo”. Un’opera intensa, di valore poetico-letterario e al contempo una potente arma di autoguarigione per continuare a combattere il male oscuro, come la stessa autrice definisce la depressione. E di questo Anna Dari vuole dare forte testimonianza.
Una testimonianza di vita e un progetto artistico partito il 10 luglio 2007 quando, attanagliata da un profondo dolore morale, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, in memoria del ramo artistico familiare materno (Scordari), si avvicina al pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica. È come uno squarcio, nuovi orizzonti si spalancano nella sua mente intrappolata nel tunnel della depressione. Da lì un creativo susseguirsi di brani che, partendo da una matrice classica, approdano con raffinata eleganza a richiami pop, blues, jazz, a seconda dell’ispirazione del momento e dello stato d’animo, in un variegato e versatile quanto suggestivo stile compositivo.
Il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica, in cui il pianoforte è protagonista nel suo intimo e suggestivo dialogare, in alcuni casi, con altri timbri strumentali sapientemente ricercati nell’incorruttibile volontà di spingersi continuamente oltre, “a ricordarci di volgere sempre lo sguardo verso l’alto, verso la bellezza, verso l’armonia, verso l’amore, verso tutto ciò che sa di vita vera. Oltre l’apparenza, oltre l’indifferenza, oltre la paura, oltre il muro di nebbia che avvolge di aspre miserie le nostre piccole affannate vite”. È questo il significato profondo del primo album dell’artista piemontese, nonostante molte altre composizioni ancora inedite abbiano preceduto dal 2007 ad oggi l’uscita discografica di “Oltre la nebbia”. La tracklist trova il suo epilogo in “Terre di mezzo”, un brano di struggente attualità con inserti sonori di combattimenti ed esplosioni. Tragicamente attuale, da oriente ad occidente, è dedicato a tutti i popoli che soffrono, dilaniati dalla barbarie della guerra e dalla paura che morde il cuore.
Tra parole che scavano in profondità, versi adamantini e raffinate suggestioni musicali diventate colonna sonora del film “Il rumore del mare” della regista Enza Lasalandra, seducendo mente e cuore di chi legge e ascolta, questo è solo il suo risveglio. La storia di Anna Dari non finisce qui.
Biografia
In memoria del ramo artistico familiare materno Scordari, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, si avvicina al pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica: nasce così “Broken heart” (Cuore in frantumi), una composizione dall’evidente sapore blues. Da lì, misteriosamente, in meno di un anno arrivano tutti gli altri brani composti a mente, senza l’ausilio dello spartito, ed eseguiti ad Asti, Torino, Alessandria, Perugia, Trieste, Piacenza, Lake Como Festival, con grande consenso di pubblico e di critica. Sempre a Torino, presso il teatro Orpheus, in occasione della Giornata internazionale della donna l’8 marzo 2011, partecipa al concerto “Mozart e le donne”, durante il quale presenta in prima esecuzione nazionale “La forza della vita”, nella versione per piano e orchestra d’archi, e “Una carezza per Chiara”, per violoncello e piano, brano dedicato a tutte le bambine e le donne vittime di violenza sessuale.
Contemporaneamente scrive una raccolta di poesie dal titolo “Suoni e colori dell’anima”, da cui sono tratti i versi collegati alle singole composizioni. Attraverso la musica e le liriche Anna Dari racconta, non solo della sua vita in particolare ma dell’universo femminile in generale, declinato nelle sue tante e preziose sfumature; parla dei bambini vittime di violenza, del profondo senso di solitudine e dolore insito al male oscuro della depressione; racconta anche della potenza della musica e della poesia e del miracoloso potere catartico della creazione artistica, del senso di amore universale a cui la sua anima anela e di come arte e vita siano diventate per lei due facce della stessa medaglia. Dal 2015 all’estate 2017 un lungo periodo di crisi e silenzio compositivo. Poi nuovamente l’urgenza di trasformare in musica le proprie emozioni. Nascono i nuovi brani “Assolo” (vincitore l’11 gennaio 2020 al Cet di Mogol del Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo” sezione Musica) e “Sognando il mare”, che segnano per Anna Dari una nuova vena compositiva, più pop, intima e minimale. Nel marzo 2018 riprende a suonare dal vivo con un concerto ad Azeglio sul lago di Viverone e a giugno dello stesso anno con un recital durante la Festa della musica di Torino. Contestualmente avvia il progetto “Dreams and hopes” con il collega cantautore Alessandro Fantino, delle cui canzoni Anna Dari cura gli arrangiamenti pianistici, e il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica.
All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria, pubblicando a maggio 2019 “Prigioniera libera” con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino, che riceve la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo”. Tra narrazione e poesia, lo straordinario testo autobiografico racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Il coraggioso progetto editoriale, pubblicato per Pubme come “Prigioniera libera 2.0”, con la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina, segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione), diventa una versione rinnovata e più completa della precedente edizione, per continuare a combattere il male oscuro della depressione. E di questo Anna Dari vuole dare forte testimonianza.
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Web: https://www.annadari.it/
source https://www.ilmonito.it/anna-dari-prigioniera-libera-oltre-la-nebbia/
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SOLERO(AL). OMAGGIO AL GENIO MUSICALE DI ENNIO MORRICONE. CONCERTO DELL'ORCHESTRA CLASSICA DI ALESSANDRIA ORGANIZZATO DAL COMUNE DI SOLERO.
SOLERO(AL). OMAGGIO AL GENIO MUSICALE DI ENNIO MORRICONE. CONCERTO DELL’ORCHESTRA CLASSICA DI ALESSANDRIA ORGANIZZATO DAL COMUNE DI SOLERO.
Il comune di Solero e l’orchestra classica di Alessandria hanno voluto omaggiare il ricordo di Ennio Morricone, il Maestro che è stato uno dei più importanti e prolifici compositori di musica per il cinema al mondo, scomparso un anno fa, con una serata di grande musica, emozioni intense e una profonda visita introspettiva proiettata nel secolo passato, un epoca ricca di ricordi, di sofferenze e…
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yourstoryphotos · 5 years ago
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Kazuyo Kotaka, Pianist. Kazuyo’s story begins in Kamaishi, her native city in Northern Japan. It was here, at the age of four, that she dedicated her life to studying piano. After graduating with honours from the University of Music in Showa, she moved to Italy to continue her studies at the Conservatory in Alessandria. Since graduating in 2005 she has won numerous prizes. This intense period of growth and improvement involved constant travel from one part of the world to another. From Italy to Japan, two different and contrasting cultures, to perform as a soloist and with others. This period was infused with a love for European classical music and an absolute devotion to the masters of the piano, so important to her own development as an artist. In Italy Kazuyo spends much of her time teaching at the Conservatory in Alessandria, conveying her passion into the music of her young students. - Kazuyo Kotaka, Pianista. La storia di Kazuyo comincia a Kamaishi, sua città natale nel nord del Giappone, dove dall'età di quattro anni si dedica allo studio del pianoforte. Laureata con lode e premiata all'Università della Musica di Showa, decide di trasferirsi in Italia, dove prosegue gli studi al Conservatorio di Alessandria, laureandosi nel 2005 e vincendo numerosi premi. Un intenso percorso di crescita e perfezionamento, ma anche un viaggio continuo da una parte all'altra del mondo. Dall'Italia al paese d'origine, in contesti culturali differenti e contrastanti, per dedicarsi all'attività concertistica come solista e come camerista. Un percorso segnato dall'amore per la musica classica europea e dall'assoluta devozione verso i maestri di pianoforte, determinanti per i suoi progressi artistici. In Italia Kazuyo svolge un'intensa attività di insegnamento al Conservatorio di Alessandria, trasmettendo la propria dedizione alla musica ai giovani allievi. - Her Story on http://yourstory.it #yourstory #piano #instapiano #classicalmusic #musician #Japan #japanese #igersjp #instagramjapan #bobhaircut #shortair #womanportrait https://www.instagram.com/p/B1EPud0IcLv/?igshid=cta5n97yuwbz
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retegenova · 5 years ago
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SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA
A seguito dell’inaugurazione della nuova spiaggia gestita dalla Levante C Pegliese, gli storici organizzatori della Festa del Sole dopo 14 anni riportano a Multedo una grande festa di musica reggae
  Sabato 14 settembre 2019, a partire dalle ore 18, al nuovo Beach Club sulla Spiaggia Multedo di Pegli, si tiene l’evento Multedo Beach Party, organizzato dalla Levante C Pegliese in collaborazione con Alessandro Galbusera, storico organizzatore della Festa del Sole, format che per anni ha animato diverse location della Liguria a ritmo reggae.
Dj-set, lezioni di dancehall, bancarelle di artigianato, punto ristoro e tanto altro, in una festa che ha un doppio significato simbolico: festeggiare la rinascita di uno spazio interamente dedicato ai cittadini e ai giovani con attività sportive e ludiche di ogni genere, e riportare in vita la tradizione della Festa del Sole, il format che per 4 edizioni ha animato il ponente e l’entroterra ligure e che dopo 14 lunghi anni torna nella spiaggia della prima edizione.
«Tornare sulla spiaggia di Multedo ha un significato particolare perché è stata la location della prima edizione della Festa del Sole – racconta il direttore artistico della serata Alessandro Galbusera, storico organizzatore del party reggae più famoso della Liguria – Per noi è un bellissimo ritorno alle origini. La Festa del Sole è nata a Multedo per poi arrivare fino a Forte Sperone e Prato Rondanino; dopo 4 intense edizioni siamo stati costretti a stopparla per motivi economici e organizzativi. Ringrazio la Levante C Pegliese per l’ottimo lavoro di riqualificazione della zona e per averci dato la possibilità di riportare in Liguria un format che mancava da tanti anni».
Durante la serata a ingresso gratuito, si altereranno alla console sulla spiaggia dj e artisti molto noti nel panorama reggae e hip hopcome dj True.S, dj Lock, Effe El Nari e Mr Angioni per donare alla serata una perfetta atmosfera di allegria e divertimento. Colonna sonora della serata la musica reggae, il genere musicale che maggiormente si presta per le feste sulla spiaggia. Alle 21 il pubblico potrà prendere parte alla lezione gratuita di dancehall tenuta dalla ballerina Alice Giaccone. Non mancheranno stand di artigianato con produzioni realizzate a mano e un punto ristoro, dove si potrà cenare e ordinare cocktail. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità di prenotare i campi da beach volley. Il party continua fino alle 2 di notte, dopodiché si andrà avanti con il volume abbassato per non disturbare gli abitanti della zona. L’ingresso al party è gratuito; è vietato accedere alla spiaggia con bottiglie di vetro.
L’evento Multedo Beach Party fa parte del calendario di appuntamenti del nuovo spazio Levante Beach Club, gestito dalla Levante C Pegliese. Un lungo lavoro costato sacrifici e fatica, che a inizio agosto ha dato vita a un nuovissimo centro polisportivo e stabilimento balneare che ha la funzione di luogo di ritrovo per cittadini e giovani del Ponente genovese e non solo. «Da molto tempo avevamo l’obiettivo di riportare in vita una spiaggia che per anni è stata abbandonata e lasciata in condizioni di manutenzione precarie – spiega Marco Doragrossa presidente della Levante C Pegliese – Grazie a una riqualificazione totale della zona, abbiamo creato un centro polisportivo dove i cittadini possono svolgere le più svariate attività, dal beach volley al beach soccer fino alla canoa e pesca sportiva, ma anche semplicemente rilassarsi su una spiaggia perfettamente attrezzata e gustarsi un aperitivo al tramonto».
La nuova struttura, inaugurata a inizio agosto, presenta due campi da beach volley e beach soccer, un punto ristoro e un dehor che si affaccia su una spiaggia attrezzata con ombrelloni, sdraio, lettini, docce e 50 cabine spogliatoio capienti, perfette anche per le famiglie. Uno spazio che è già diventato un punto di riferimento per gli sportivi, ma anche per chi ama il relax, la musica, la comicità e l’intrattenimento di ogni genere. Quasi ogni sera, infatti, vengono proposti spettacoli e serate musicali, dal cabaret alla danza caraibica, dai concerti rock ai live acustici. «La nostra volontà era quella di creare uno spazio di aggregazione su misura per ogni cittadino – continua Doragrossa – Tra gli appuntamenti serali fissi abbiamo il mercoledì sera serata di cabaret con comici provenienti da Colorado e Zelig, il venerdì sera serata di balli caraibici, il martedì sera concerti e il sabato cene con musica acustica chitarra e voce. Le serate sono a ingresso libero e stiamo ottenendo un buon riscontro da parte dei cittadini». Tutte le attività del Beach Club sono completamente aperte alle persone disabili e con difficoltà motorie, grazie alla presenza di tappeti sintetici anche lungo la spiaggia.
  BIOGRAFIA DEGLI OSPITI
Dj True.S
Stefania Sensi aka DJ True.S è una dj/producer di Genova. Il suo è un background black, che affonda le sue radici prima nell’Hip Hop della scena genovese, e dopo nei Sound System Giamaicani di quella bolognese. Nel 2010 inizia col progetto SensiStar, di cui lei è tuttora MC e DJ, sound system che propone una selezione dal rap alla Dancehall. Nel 2018 un altro progetto di cui fa parte come DJ e Producer, è Doyenne, crew al femminile di Genova, con cui ha già suonato in clubs ed importanti venues. Grazie all’amicizia con Jaws, dj/producer di Jamil Baida, affina sempre di più la sua tecnica nel djing e inizia a produrre. Propone selezioni che spaziano dalla new Dancehall allʼhiphop/trap, ispirandosi soprattutto alla realtà dei Major Lazer. Il claim dei suoi dj set, come quello della sua crew Doyenne, è “Move your peach”.
Dj Lock
Daniele zunino in arte Dj Lock inizia a mixare all’età di 15 anni sui dischi di  musica underground. Inizia ad appoggiarsi a club e piano piano collabora in live con lo staff metempsicosi e apertura al tenax. Per anni si ritira dalla scena per motivi familiari, ma non perde la voglia e la passione per mixare. Inizia a mixare nuovi stili musicali arrivando al reggae dancehall e hip hop, quando all’inizio del  2016 incontra il duo Bomboletta e Gonzo, già noti sulla scena reggae hip hop, finendo come dj della Riviera massive. Collabora in serate con Raphael , Lion d aka David Lion, Raina Villa Ada posse, Sista awa, Natty Roots, Sound System di Alessandria, Inoki Ness, ESA aka El pres, Bresh, Vaz Te, Leli k Lidas, Rankin Fabio. Partecipa a vari festival come Revolution festival, Hanami, Sound splash nord ovest, Goa  Boa nella serata con Bizzarri Sound Luciano e Kymani Marley. Attualmente gira la regione mixando reggae dancehall e hip hop.
Effe El Nari e Mr Angioni
Alessandro Frola in arte Effe el Nari è nato a Genova. Inizia il suo percorso artistico nel 2009 formando con noti volti della scena Ligure il collettivo BlazersCrue, nel quale collabora per 8 anni facendo uscire 2 dischi One Shot Ep One Kill mixtape. Attualmente fa parte del collettivo 149 Gang con Angioni, dj e producer. Il nuovo progetto intitolato 149 presenterà 8 tracce con 3 featuring. Da 8 anni è resident Host presso l’Aqa Café, dove insieme ad Angioni e ad altri componenti forma l’Aqa Friday, il movimento creato da dj Kamo sino a oggi presente. La sua associazione culturale e il collettivo sono molto presenti sul territorio, tanto da aver creato un progetto per il doposcuola che aiuta i ragazzi togliendoli da una piazza poco confortevole e  insegnando loro la cultura dell’hip hop!
Alice Giaccone
Nasce a Genova il 9 ottobre 1995. Inizia a studiare danza classica e contemporanea all’etá di 7 anni, a 15 anni mi trasferisce a Lecce per proseguire gli studi di danza classica, a 18 anni viene ammessa all’Accademia Nazionale di Danza a Roma e nel 2014 entra a far parte della DiA Junior Company, ad Haarlem (Olanda), compagnia di danza contemporanea dove studierà e ballerà per un anno. A Rotterdam, comincia a seguire lezioni di dancehall presso la DTD-Dance Till Dawn Academy con Dawn Hook e si appassiona a questo stile e cultura. Negli anni a seguire, si specializza sempre di più in dancehall studiando in Italia e all’estero, nel gennaio 2017 inizia a lavorare come ballerina per i format Kawabonga, Big Mama e Juicy. A luglio 2017 parte un mese per Los Angeles dove studia diversi stili (heels, dancehall, dancehall funk, hip hop, jazz funk, groove, ballet, contemporary) con ballerini internazionali (JoJo Gomez, Brinn Nicole, Zaggazo, Tango Leadaz, Sisco Gomez, Cat Cogliandro, Diana Matos, Natalie Gilmore, Cameron Lee, Kayla Jenssen). Dal 2018 vive e insegna dancehall, heels e twerk a Genova.
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA A seguito dell’inaugurazione della nuova spiaggia gestita dalla Levante C Pegliese, gli storici organizzatori della Festa del Sole dopo 14 anni riportano a Multedo una grande festa di musica reggae…
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Musica classica e danza ad Alessandria
Domenica 19 novembre alle 17 Al Museo della Gambarina, per il ciclo Musicalia, ritorna Luciano Lanfranchi, un anno dopo il suo applauditissimo recital sull’integrale dei Valzer di Chopin. Anche questa volta il Maestro giungerà in Alessandria un giorno prima, riservando il sabato pomeriggio (18.11.17 alle ore 15.00) all’incontro con un gruppo di giovani allievi pianisti. Tutta la lunga ed appassionata vita artistica di Lanfranchi è stata dedicata, oltre che al concertismo, alla didattica. E’ stato infatti docente di pianoforte al Conservatorio Verdi di Milano, al Conservatorio Paganini di Genova e all’Accademia Europea di Erba, ma anche al Vivaldi di Alessandria. Il programma di domenica vedrà una prima parte classica, dedicata al pianismo mozartiano, ed un’altra, altrettanto preziosa, in cui sarà protagonista il funambolico romanticismo di Franz Liszt, nelle Parafrasi di tre opere verdiane: Don Carlos, Lombardi alla prima Crociata ed Aida. Luciano Lanfranchi si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio Boito di Parma, è borsista all’Accademia Chigiana. Suoi maestri Alberto Mozzati, Guido Agosti, Wilhelm Kempff. Tiene recitals in sale prestigiose in Italia e all’estero: dal Teatro Bibiena di Mantova al Conservatorio di Torino, dal Teatro Grande di Sapporo all’Università di Beirut, dalla Sala Rachmaninoff di Mosca al Gasteig di Monaco, al Cherry Blossom Festival di Macon. Di particolare interesse artistico e culturale le celebrazioni di Casella e Respighi a Losanna per Radio Suisse Romande. Solista ospite con orchestre tra cui quella della Radio Televisione Romena (Bucarest Studio 1 – direttore Chichirdan), con i Solisti di Zurigo (Madrid – direttore Balkaniy), la Filarmonica di Stato di Kishinev (Teatro dell’Ente Sinfonico – direttore Balan), con l’Orchestra dell’Ente Sinfonico di San Remo (Teatro Municipale – direttore Tillo Fuchs). Svolge attività cameristica. Riceve il “Colon” dell’ Accademia Perez di Huelva. Registra per importanti emittenti radiofoniche europee. Cura la direzione artistica del Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso (Camogli) Si terrà SABATO 18 E DOMENICA 19 NOVEMBRE presso i locali del Peter Larsen Dance Studio di Alessandria (Via Cardinal Massaia 19) lo stage di danza moderna con il ballerino Christopher Huggins, della prestigiosa compagnia American Dance Theatre. Continua in questo modo il percorso artistico iniziato un paio di anni fa con Huggins, che prosegue anche in questa stagione ed è realizzato con la UISP (Comitato di Alessandria-Asti) e MarenGO Dance. Christopher Huggins è stato uno dei primi membri dell' Alvin Ailey Dance Theatre, e lavora in Europa, Giappone, e in tutti gli Stati Uniti come insegnante e coreografo. Ha vinto diversi premi, come "miglior coreografia" per Enemy Behind the Gates e Pyrokinesis, e ha lavorato a vari progetti per la Disney ad Orlando (Florida). Ha vinto la medaglia d'argento per il "4° International Contemporary Dance Competition" che si è svolto a Seoul, Corea. La Compagnia di danza di Alvin Ailey, fondata nel 1974, è universalmente conosciuta e stimata per far emergere giovani talenti della danza e grandi coreografi. La missione del suo creatore era quella di allargare la comunità culturale e artistica a tutte le etnie e culture, creando programmi diretti veramente a tutte le persone. La compagnia rese popolare la danza moderna in tutto il mondo con varie tournee internazionali, promosse proprio dal Dipartimento di Stato USA. Il capolavoro e lo spettacolo più apprezzato di Ailey è probabilmente Revelations, che ha fatto della compagnia una delle più dinamiche e amate degli Stati uniti e del Mondo. Lo stage di danza si svolge sabato dalle 17.00 alle 18.30 e domenica dalle 10 alle 11.30 per la classe di livello intermedio; sabato dalle 18.30 alle 20.00 e domenica dalle 11.30 alle 13 per il livello avanzato. Ancora una volta il Peter Larsen Dance Studio incontra la grande danza internazionale, promuovendo un artista di sicuro interesse e creando sodalizi con la danza mondiale nella città di Alessandria. Prossimamente arriverà anche ad Alessandria OLIVIERO BIFULCO (4 gennaio 2018), ballerino diplomato alla Scala di Milano e reduce da un'esperienza al teatro nazionale di Bordeaux, che ha partecipato alla trasmissione "Amici", condotta da Maria De Filippi ed è arrivato alla fase finale. Per info, costi e iscrizioni: [email protected]; 348 4075175; 0131 267859 http://dlvr.it/Q1R9mB
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enricocassi · 7 years ago
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Affascinante percorso concertistico che si snoda in ambientazioni suggestive.
Particolare attenzione viene rivolta alle esperienze di didattica delle realtà astigiane.
Programma
Ore 17.00
Sala G.Basso – Teatro Alfieri (Via Teatro Alfieri, 2)
I Diavoletti dell’Ensemble Polistrumentale dell’ass. culturale Suzuki di Asti.
Ore 18.00
Archivio di Stato (Via Generale Giuseppe Govone, 9)
Orchestra Junior Classica di Alessandria.
Ore 19.00
Caffetteria Mazzetti (Corso Vittorio Alfieri, 357)
Gli Amici della Caraffa.
Ore 21.15
Palazzo Alfieri (Corso Vittorio Alfieri, 375)
La fisarmonica di Walter Porro.
http://ift.tt/eA8V8J
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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I Mercoledì del Conservatorio: al via la XXXIII edizione della rassegna musicale ad Alessandria
Dal 27 novembre 2024 al 7 maggio 2025, l'Auditorium Pittaluga del Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria ospiterà 13 appuntamenti concertistici gratuiti, un’occasione imperdibile per gli amanti della musica classica e contemporanea.
Dal 27 novembre 2024 al 7 maggio 2025, l’Auditorium Pittaluga del Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria ospiterà 13 appuntamenti concertistici gratuiti, un’occasione imperdibile per gli amanti della musica classica e contemporanea. Un appuntamento storico per la musica ad Alessandria La rassegna “I Mercoledì del Conservatorio” celebra quest’anno la sua XXXIII edizione, confermandosi come uno…
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sportpeople · 8 years ago
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Ultima partita di Serie C, per questa stagione, sul campo dello stadio “Zini” e sembra che tutta la città partecipi a questo evento. I colori grigiorossi sono davvero accattivanti dal punto di vista cromatico, visto che pochissime squadre nel mondo hanno adottato simili accostamenti. In Italia ricordo l’Angri, ma a livello internazionale, non saprei nominare una sola altra squadra dagli stessi colori sociali. I primi colori della Cremonese, nata nel lontano 1903, furono il bianco e il lilla, solo dopo la stagione 1913-14 la società decise di cambiare la sua divisa. Ultima citazione storica, la società nacque come polisportiva, ma la prima partita di calcio fu disputata nel 1910, mentre, due anni più tardi, avvenne l’iscrizione alla FIGC e quindi il vero debutto dell’attiva agnostica.
Le prime bancarelle si notano già lungo le strade: anche per gli ambulanti oggi sarà giornata di affari. Il problema, se ce n’è uno, è che il cielo della città Lombarda ha deciso di adottare la metà più cupa dei colori della squadra: un cielo grigio che non vuole sapere niente dell’attesa carica di aspettative della tifoseria locale. Mi dispiace anche perché pure la città meritava un giro: Cremona, oltre che meta per appassionati di calcio, lo è sopratutto per gli amanti dell’arte; la città è famosa per i suoi liutai, i famosi Stradivari, che tutti hanno almeno sentito nominare una volta ed hanno reso Cremona luogo di culto nel mondo della musica classica. Ma posso anche aggiungere che, dal 1984 al 1996, è stato il calcio ad aver fatto conoscere a Cremona un altro tipo di gloria, quella sportiva. Durante questi anni, i grigiorossi hanno disputato ben sei tornei di serie A, capitanata dallo storico presidente Domenico Luzzara (a cui è intitolata la tribuna centrale dello stadio) e che sul terreno di gioco ha visto avvicendarsi giocatori di gran livello come Gianluca Vialli o Attilio Lombardo e, in panchina, mister Emiliano Mondonico, ex della Cremonese anche da calciatore, oltre all’indimenticato Gigi Simoni.
Ma la Cremonese ha segnato la storia del calcio vincendo anche un trofeo internazionale nel leggendario Wembley, il 27 marzo 1993. Quel giorno 1.500 tifosi sostennero i grigiorossi e li videro battere il Derby County (ed i suoi 40.000 tifosi !) per 3-1, alzando al cielo la Coppa Anglo-Italiana. Chi potrebbe immaginare una simile avventura sportiva nel calcio globalizzato del 2017? Non sembra parlare solo di un altro mondo, ma proprio di un altro sport. Speriamo, come appassionati di calcio, di avere altre occasioni per vivere storie del genere e non sempre le stesse inflazionate sfide di Champions che ogni anno ripropone sempre le solite semifinali tra Real e Bayern o Barcelona e Chelsea. L’industria calcio forse avrà trovato un prodotto perfetto per il consumatore e soprattutto per gli sponsor, ma il vero amante del calcio non ricorderà queste partite fotocopia con la stessa intensità emotiva di un Torneo Anglo-Italiano.
Come dice bene il famoso intellettuale francese Edgard Morin, parlando dei due opposti politici in Francia, ma anche in Europa e nel mondo: «L’opposizione tra progressisti e conservatori, ignora che il progresso necessita conservazione (della natura, della cultura), e che questa conservazione necessita progresso». Questa interpretazione mi sembra anche applicabile al mondo del calcio, dove la gente si racchiude in slogan vuoti di sensi come “No al calcio moderno”, ma gode alla qualificazione della propria squadra alla Champions o ai play off di serie B. Il calcio, come la natura e la cultura, necessita anche conservazione delle proprie tradizioni, ma anche progresso nelle sue scelte. Oggi invece, vedendo famiglie, compagnie di amici, ragazzi e ragazze, il calcio, anche se industria, con tutti gli scandali che ci sono attorno, riesce ancora a risultare uno dei pochi mezzi di aggregazione in cui la gente si mischia tralasciando le barriere sociali.
Un’ora prima della partita si notano tanti tifosi in giro per lo stadio, mentre la pioggia comincia a cadere piuttosto fitta. Malato da tre giorni, ho il pieno di medicine per seguire questa partita, ma questo è davvero un colpo di troppo. Trovo un rifugio di fortuna e aspetto che Giove Pluvio decida di partire per altri lidi.
Dopo un bel po’ riesco a ritirare il mio accredito al botteghino. Lo stadio è quasi esaurito, ci saranno 9.000 spettatori circa e visto che la squadra ospite non avrà seguito di tifosi organizzati, la società ha deciso di aprire anche la curva nord ai tifosi di casa.
Lo stadio ha sempre il suo fascino. Ovviamente parliamo di un impianto vecchio e malconcio, come testimoniano le gradinate in ferro aggiunte per sopraelevare i distinti, operazione portata a termine tredici anni fa, per adeguare lo stadio l’ultima volta che la Cremonese era stata in serie B. Oggi quella parte sopraelevata è chiusa al pubblico, ospitando solo una gigantografia del presidente mai dimenticato Domenico Luzzara.
La pioggia continua a cadere e gli ombrelli a far la loro comparsa. Questo dettaglio permette di far la cernita in curva e distinguere tifoso da ultras o da spettatore. Peccato che lo stadio non sia coperto in tutti i quattro settori, sarebbe l’unico ammodernamento capace di rendere l’ambiente davvero ottimale. Per il resto è un campo perfetto secondo me, ricco di storia, con spalti vicini al campo e un bel settore ospite, per le sfide del tifo.
La curva oggi è pienissima, colma all’inverosimile e con le pezze dei vari gruppi appese al plexiglas che separa il campo dagli spalti. Il progetto “Curva Sud Cremona” ha conosciuto la sua fine nel giugno 2016, ma non sembra che la curva sia per questo divisa. Si possono notare due gruppi, al centro la nuova realtà degli “Underfives” e nella parte più vicina ai distinti ci sono i ragazzi che si ritrovano dietro la pezza “Assenti presenti”, ma si possono anche notare pezze più datate come quella degli “Alcooligans” o degli “Old Red Grey”. Per concludere questa presentazione, bisogna aggiungere che sono ovviamente presenti gli amici delle “Teste Quadre” Reggiana, per rinsaldare questo gemellaggio che dura ormai dalla stagione 1978/79 (per la cronaca, i Boys della Cremonese instaurarono questo rapporto con gli Ultras Ghetto della Reggiana).
A qualche minuto dall’inizio della gara, le bandiere cominciano a sventolae e alcuni tifosi tirano fuori le sciarpe. Quando poi le squadre entrano sul campo, comincia lo spettacolo della Curva Sud: una fumogenata vecchio stampo, grigia e rossa, con dietro alcune torce. Il risultato è bellissimo e per tre minuti ci sarà un bel fumo continuo che si alzerà al cielo.
Il tifo fa più fatica e bisogna aspettare un po’ che il ritmo prenda piede. La posta in palio, una vittoria obbligatoria, non è sempre facile da gestire, tra nervi tesi e occasionali. Quando la curva tifa, un bel pezzo del centro curva più i suoi lati, seguono le istruzioni dei lanciacori, ma senza megafono il compito non è facilissimo.
Prima del fischio d’inizio c’è un minuto di raccogliamento. La partita all’inizio è a senso unico e dopo cinque minuti i grigiorossi segnano, con l’esultanza di tutto lo stadio. Anche nel settore ospiti c’è entusiasmo, per una delle poche volte in questa stagione. La tifoseria però è nervosa e il tifo stenta a decollare, anche se la parte centrale ci prova eccome. In curva ospiti, lo ricordo oggi occupata da tifosi di casa, alcuni canti vengono ripresi ed è interessante vedere come la gente abbia voglia di tifare, anche se è indubbiamente più facile farlo con le istruzioni degli ultras.
La Cremonese prova a segnare un secondo goal, ma il portiere romano Reinholds Reinis salva tutto, mentre ad Alessandria la concorrente alla vittoria finale ha appena segnato…
L’arbitro fischia la fine del primo tempo e, dalla parte centrale della Curva Sud, viene issato uno striscione che glorifica le leggende grigiorosse. Ne approfitto per andare al bar della tribuna e con grande piacere noto che il bel libro “Noi siamo i Cremonesi”, che narra la storia della tifoseria di casa, è messo ben in evidenza alla vista di tutti i tifosi.
Il secondo tempo inizia come è finito il primo, con la Cremonese che prova a segnare un secondo goal, per assicurarsi la promozione, ma proprio non ce la fa. Il tifo ancora una volta è sotto tono, con quello che c’è in ballo si può capire che sia difficile concentrarsi solo su questo e tanta gente segue la partita con un gran nervosismo, anche in tribuna…
Le condizioni climatiche non aiutano assolutamente e a più riprese la Curva chiama a raccolta lo stadio intero, che non segue molto le sue indicazioni, ma non molla e prova, sotto un pioggia freddissima, a sostenere fino alla fine l’undici in campo.
Clamorosamente, al ventesimo della ripresa, l’arbitro fischia un rigore per la squadra capitolina e sotto lo sguardo attonito di tutto lo stadio, il Racing Roma segna l’1-1. Siamo al 6 maggio, ma cade il gelido più totale su tutto lo stadio. Per fortuna un minuto dopo segna di nuovo la Cremonese. Il tifoso grigiorosso deve avere il cuore forte: la sua squadra verrò promossa solo vincendo. Già a Livorno, la settimana scorsa, era stata bruciata un’importante possibilità, non può sempre confidare in un passo falso dei suoi avversari…
In tribuna stampa, alcuni giornalisti che sono qua solo per godersi la partita, salgono sulle loro sedie e tifano come fossero in curva, insultando i gialloverdi romani: non manca niente per sentirsi come nella Sud.
Al 28° minuto la Cremonese segna ancora, ma l’arbitro segnala un fuori gioco, il pubblico non lo capisce subito e esulta, ma dopo 20 secondi deve disilludersi. La Curva capisce il momento e lancia un “Devi vincere”, slogan mai più adatto per questa partita e questo pazzesco finale di stagione.
Il bello del calcio si vede in queste partite: gente in tribuna furiosa, calciatori grigiorossi che provano a segnare a tutti i costi e la Curva che spinge, credendo ancora nell’obiettivo massimo, mentre questa maledetta pioggia non vuol saperne di smettere.
Ogni volta che la casacca nera, oggi in blu, fischia, sembra che tutti vogliano il suo male. L’arbitro non si discute, si odia, per parafrasare un motto famoso. Finalmente però arriva il goal del 3-1, segnato al 42° proprio sotto la curva Sud!
Lo stadio esplode e i giocatori sommergono il goleador, torce e fumogeni vengono accesi nella Sud e adesso tutti non aspettano altro che il fischio finale. Tre minuti di recupero. Gente in piedi anche in tribuna, insulti e bandiere che sventolano in Curva. Tre fischi dell’arbitro ed ecco che finalmente la Cremonese è in serie B!
Dopo undici anni di Serie C, i grigiorossi ritrovano la serie cadetta. La festa ha inizio e ovviamente il primo tributo dei giocatori è per la Curva. Dopo è la volta dei distinti, la curva ospiti e la tribuna ringraziate anch’esse per il sostegno. La pioggia continua ma, come ci si può immaginare, la gente continua a sventolare i propri vessilli, con i primi caroselli che cominciano a farsi sentire per le strade del centro.
Prima di lasciare gli spalti, c’è ancora un ultimo striscione di benvenuto, immagino per un neonato, che per forza di cose adotterà questi colori particolari.
La notte sarà lunga a Cremona, sarà ricordata sicuramente come una delle più belle degli ultimi anni non solo per i tifosi, ma anche per tutti gli abitanti della città Lombarda.
Sebastien Louis.
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  Cremonese-Racing Roma: emozioni che solo il calcio può dare Ultima partita di Serie C, per questa stagione, sul campo dello stadio "Zini" e sembra che tutta la città partecipi a questo evento.
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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pier-carlo-universe · 14 days ago
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pier-carlo-universe · 15 days ago
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"La tragédie de Carmen" in scena a Casale Monferrato: Una Rivisitazione della Storia della Zingara Ribelle
Sabato 16 novembre, al Teatro Municipale di Casale Monferrato, la Lirica Tamagno presenta "La tragédie de Carmen", una rilettura dell’opera di Bizet che affronta il tema attuale del femminicidio.
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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Klein Bottle Concert: Un Evento Musicale Imperdibile al Teatro Ambra di Alessandria. La band Klein Bottle porta la sua musica al Teatro Ambra, con Paolo Vallesi come ospite d’onore
Domani, 9 novembre 2024, alle ore 20:00, il Teatro Ambra di Alessandria ospiterà uno degli eventi musicali più attesi dell’anno: il Klein Bottle Concert.
Domani, 9 novembre 2024, alle ore 20:00, il Teatro Ambra di Alessandria ospiterà uno degli eventi musicali più attesi dell’anno: il Klein Bottle Concert. Un appuntamento reso possibile dall’impegno costante della band, che ha affrontato sfide come la pandemia e altri ostacoli, ma è finalmente pronta a salire sul palco. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale La Rue ETS in…
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