#museo del Risorgimento
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Turin, Piedmont, Italy 💚 (Sept 2024)
#Torino#Turin#my beloved beloved Turin#birthplace#Italy#Turin mon amour#museo egizio#Via Po#palazzo carignano#museo del Risorgimento
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Museo del Risorgimento - Casa Carducci - Bologna, 20-07-2024
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LACRIME DI PIETRA
Trenta artisti contemporanei dialogano, al museo del Risorgimento, con la Certosa di Bologna
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MUSEI / Brescia ritorna "Leonessa d’Italia": nel Castello riapre il Museo del Risorgimento completamente rinnovato e multimediale #bgbs2023
MUSEI / Brescia ritorna "Leonessa d’Italia": nel Castello riapre il Museo del Risorgimento completamente rinnovato e multimediale Articolo, #video e #foto su Storie & Archeostorie @bergamo_brescia23 #bgbs2023 @Bresciamusei
Avvio in grande stile delle celebrazioni per Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Bergamo. Sabato 28 gennaio 2023 alle ore 11.30 inaugura infatti il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia. Completamente rinnovato nei contenuti, nell’allestimento e negli spazi, il museo aprirà al pubblico domenica 29 gennaio all’interno del Grande e Piccolo Miglio nel Castello di…
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#Arte#bgbs2023#Brescia#eventi#inaugurazioni#Lombardia#musei#Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia#Ottocento#riapertura#Risorgimento#storia#storia d&039;Italia
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Italian troops fighting Turkish/Ottoman troops in Tripoli. The Italo-Turkish War 1911-1912.
Bologna, Museo Civico Del Risorgimento-Historical Museum
#art#culture#middle eastern history#history#turkic#ottoman#ottoman empire#italo turkish war#italian history#turkish history#ottoman history#modern history#military history#Tripoli#north africa
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Italian postcard. In English it says "Bologna, Civic museum of the first and second Risorgimento - Six daggers with damask decorations which reproduce some masonic symbols among those ones used by the dekka death society of noble family of Castelbolognese."
A kinda weird translation (what the heck's a dekka?) of the original "Museo Civico del I e II Risorgimento - Sei pugnali con fregi damaschinati che riproducono alcuni simboli massonici frammisti a quelli usati dalla Società della Morte esistita in Romagna, appartenuti ad un membro di nobile famiglia di Castelbolognese."
Pretty daggers though! I think most are German, definitely the one with the wavy / flaming blade, and the second one may be French.
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Castello Grinzane Cavour
Costruito intorno alla metà dell’XI secolo in cima a una collina, il Castello di Grinzane Cavour domina, con la sua bellezza e l’architettura inconfondibile, lo stupendo panorama delle colline di Langa, oggi patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO con i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
Nei secoli, il Castello è appartenuto a varie famiglie nobili piemontesi, tra le quali i Conti Benso di Cavour, il cui più noto esponente è stato Camillo Benso, celebre eroe del Risorgimento, che soggiornò al Castello e fu sindaco del piccolo borgo di Grinzane.
Come un vero scrigno, il Castello si aprirà per offrire al visitatore i tesori che custodisce, alla scoperta del Museo delle Langhe, delle affascinanti Sale storiche, dei preziosi Cimeli Cavouriani e dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
Un viaggio nel passato alla scoperta di percorsi etnografici e cimeli storici, per conoscere le tradizioni e la cultura di queste colline uniche al Mondo.
Le 4 stagioni della vite e il lavoro del vignaiolo, in un affascinante museo all’aperto.
“IN VIGNA” è il museo a cielo aperto dedicato alla vite e al continuo lavoro che un vigneto richiede, in funzione dell’alternarsi delle stagioni: un’eccezionale testimonianza della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione e del contesto rurale in cui affonda le sue radici il territorio di Langhe, Roero e Monferrato.
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Salemi
Il viaggio alla scoperta dei luoghi meno noti e frequentati della Sicilia è quasi giunto al termine. Visitiamo un altro borgo, Salemi (Trapani), che fa parte de “I Borghi più belli d’Italia”. Anche qui il terremoto del 1968 ha causato numerosi danni costringendo la popolazione a spostarsi più a valle dando vita al “Paese Nuovo” ed abbandonando per anni il vecchio centro storico. Il punto più alto è dominato dal Castello Normanno-Svevo e dalla vicina Piazza Alicia dove si trovano i resti del Duomo di San Nicola di Bari (Ex Chiesa Madre).
Rilevante è anche la Chiesa dei Gesuiti dalla bella facciata in stile barocco che conserva il crocifisso dell’antica matrice ed un magnifico organo ligneo del 1700.
L’annesso convento è sede del Polo Museale comprendente il Museo del Risorgimento ed il Museo Civico che, oltre a custodire varie opere d’arte salvate dalle chiese andate distrutte, comprende anche una sezione archeologica.
Un’altra sezione è costituita dal Museo della Mafia che attraverso un percorso espositivo emozionale e provocatorio racconta questo fenomeno criminale.
Nel borgo le tradizioni sono ancora molto sentite: infatti, in una delle chiesette abbiamo potuto ammirare l’importante tradizione dei pani votivi, piccole opere d’arte intagliate che vengono utilizzate per creare cappelle decorative o per addobbare gli altari.
#viaggi#salemi#piazza alicia#castello normanno svevo#ex chiesa madre#chiesa dei gesuiti#polo museale#museo della mafia#pani votivi#tradizioni
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Non per tutti
"Non ego loquar omnibus", "Non parlerò a tutti", sembra un buon motto per un libro sui 'giochi di parole' e sugli enimmi, come scrivevo ieri sera, tuttavia credo che l'ing. Premazzi lo usasse anche sugli altri volumi in suo possesso.
La stessa frase, questa volta su un più classico cartiglio, copre l'Albero della Conoscenza in un altro ex libris in cui mi sono imbattuto, e certo il significato che gli attribuiva chi lo ha usato voleva essere ben altro.
Si tratta, in questo secondo caso, dell'ex libris che si trova sui volumi che la vedova, Ernesta Bittanti, e i figli di Cesare Battisti donarono al Comune di Trento, con vincolo di deposito al Museo trentino del Risorgimento.
A guardare nel passato, è una frase, mutata di tempo verbale, che scrisse Petrarca nel secondo capitolo del De vita solitaria, dove però recita: "nec ego loquor omnibus, sed tibi, sed mihi et his paucis quibus hec rara conveniunt." cioè "non mi rivolgo a tutti, ma a te, a me e a quei pochi cui si addicono queste cose eccezionali." E Petrarca stava argomentando sulla bontà della vita solitaria, una vita di studi lontano dal 'volgo'.
F. Petrarca, De vita solitaria [1346::1366], Milano, Mondadori, 1992 [A cura di M. Noce]
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Verona: Alla GAM il dipinto di Eliseo Sala "Pia dei Tolomei" Su iniziativa dei Musei Civici di Verona, la Galleria d'Arte Moderna Achille Forti presenta, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, il dipinto Pia dei Tolomei (1846) di Eliseo Sala (Milano, 1813-1879), proveniente dal Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia di Brescia.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Bologna, Museo civico del Risorgimento, "Garibaldini in uniforme dall'Uruguay alle Argonne (1843-1915)"
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El marqués Fadini salva al general De Sonnaz en Montebello. Escena de batalla.
Pintado, 1859 - 1862
Bechi Luigi (1830/ 1919)
MATERIAL Y TÉCNICA: lienzo/pintura al óleo ATRIBUCIONES: Bechi Luigi (1830/1919) LUGAR DE EXPOSICIÓN: Galería de Arte Moderno
UBICACIÓN: Palazzo Pitti
NOTICIAS CRÍTICAS HISTÓRICAS: Bechi participó con este cuadro en el concurso de obras de arte convocado por el Gobierno Provisional de Toscana con decreto del 23 de septiembre de 1859 para el sector "Episodios militares de la última guerra", que implicó la ejecución de cuatro cuadros sin fijar las medidas (AG, 1859, f. 1, pág. Bechi, que había participado en el concurso presentando un boceto marcado con el lema "Es mejor morir", quedó elegido en segundo lugar (decreto del 25 de marzo de 1860) y el precio fijado para el cuadro terminado se fijó en 500 franciscanos. Habiendo firmado el contrato el 3 de julio de 1860 con el compromiso de terminar la pintura en un plazo de dieciocho meses, Bechi recibió el pago en cuatro cuotas de L. 700 cada una entre julio de 1860 y junio de 1862 (AG, cit., pos. 4,6,7). En esta fecha el cuadro debía exponerse en la Promotrice florentina, pero no aparece mencionado en el catálogo. La pintura procede de la Galería de la Academia donde está documentada desde 1867. Después de 1920 fue colocada en la Biblioteca del Risorgimento hasta 1976, cuando fue llevada a la Galería de Arte Moderno. No es segura la presencia del cuadro en la Exposición Italiana de Florencia de 1861, citado en aquella ocasión únicamente por Dandolo (1863, p. 160) mientras que no se hace mención de él ni en los catálogos ni en las guías de aquel evento. El jurado del concurso valoró positivamente el cuadro, aconsejando al pintor realizar algunos cambios en la parte luminosa (AG, cit., pos. 6). Sabemos también que Bechi solicitó material militar a la infantería y a la caballería en octubre de 1860 y que el general De Sonnaz posó personalmente para el cuadro (A. De Gubernatis, 1889, p. 44). Fuentes contemporáneas documentan el episodio descrito por Bechi. Durante la carga de la caballería piamontesa contra las tropas austríacas enviadas por el mariscal Gyulai en tareas de reconocimiento más allá del Po y que tuvo lugar cerca de Montebello el 20 de mayo de 1859, el marqués Fadini, de Cremona, voluntario de la caballería de Saboya, salvó la vida del coronel De Sonnaz, que tuvo funciones de general durante la batalla y ordenó la carga contra los austriacos.
CONDICIÓN LEGAL: propiedad estatal CÓDIGO DEL CATÁLOGO NACIONAL: 0900158814
NÚMERO DE INVENTARIO: Acc. no. 364
ORGANISMO COMPETENTE PARA LA PROTECCIÓN: Las Galerías de los Uffizi
ORGANISMO DE PRESENTACIÓN: Superintendencia Especial del Patrimonio Histórico, Artístico y Etnoantropológico y del Centro de Museos de la ciudad de Florencia
Información de la web de “catalogo general del Patrimonio Cultural” italiano, fotografía de mi autoría.
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"Il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, ospitati nel Palazzo Guiccioli"
Guest Writer Patrizia Poggi Il prossimo 26 ottobre, a Ravenna, saranno inaugurati il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, ospitati nel Palazzo Guiccioli, gentilizio palazzo nella centrale via Cavour costruito alla fine del 1600 e acquistato agli inizi dell’800 dal conte Alessandro Guiccioli, uomo di primo piano nella vita economica, politica e della Ravenna napoleonica. Ma perché questa…
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"Torino al Futuro": la capitale sabauda racconta il suo sviluppo industriale
Torino si proietta verso il futuro con una mostra innovativa: “Torino al futuro. La cultura d’impresa, la cultura dell’innovazione”. Organizzata dall’Unione Industriali Torino, l’esposizione è stata inaugurata il 13 aprile al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e proseguirà fino al 29 settembre. La mostra offre un affascinante viaggio attraverso l’evoluzione industriale della città, dal…
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"Storia e innovazione nel decennale del Museo del Palazzo Pretorio di Prato"
Gli anniversari segnano sempre, oltre ad una dovuta scansione temporale, un importante momento per fare il punto su ciò che è stato, su ciò che è, e naturalmente su ciò che sarà.
Dall'inaugurazione ufficiale del Museo del Palazzo Pretorio di Prato, avvenuta il 12 aprile 2014, seguito da un meticoloso restauro del Palazzo iniziato nel 1998, che aveva ospitato il Museo Civico fin dal 1912, sono trascorsi dieci anni durante questo decennio sono stati portati a termine numerosi progetti con l'obiettivo comune di rendere il Museo un interprete della contemporaneità di ogni epoca e di incrementare la sua inclusività.
Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato, nella conferenza stampa di venerdì 12 aprile 2024 ha dichiarato : "In occasione del decimo anniversario dall'apertura del Museo di Palazzo Pretorio, inauguriamo una nuova sala.
Questo testimonia che il Pretorio è sempre stato in continua evoluzione con mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, e l'essere un centro culturale amico delle persone con autismo dimostrano come l'arte possa coinvolgere tutti con la sua bellezza e capacità di comunicare.
Da adesso, al primo piano, sarà possibile ammirare opere del '400 e '500 che erano conservate nei depositi, frutto dell'impegno nell'investire per valorizzare il patrimonio esistente."
Simone Mangani, Assessore alla cultura del Comune di Prato, ha così sottolineato : "In questi dieci anni, il Museo civico di Palazzo Pretorio si è affermato come un punto di riferimento culturale, grazie all'impegno costante del Direttore dott.ssa Rita Iacopino, dello staff e del Comitato scientifico, riuscendo a tessere relazioni, consolidare e arricchire un patrimonio inestimabile.
Con l'inaugurazione di questa sala, il percorso espositivo si arricchisce di un insieme di opere di maestri del Quattrocento, riflettendo il contesto culturale dell'epoca, attivo a Firenze e nelle aree circostanti, oltre a una selezione di dieci dipinti raffiguranti Sacre Famiglie e Madonne con Bambino del XVI secolo.
Questo nuovo spazio fa parte di un più ampio progetto di espansione dell'offerta museale che includerà presto ulteriori due aree: una dedicata a "Prato prima di Prato", esponendo reperti archeologici del territorio e dell'antico insediamento etrusco di Gonfienti, del VI secolo a.C., integrati da contenuti multimediali e una al Museo del Risorgimento, mostrando cimeli del precedente Museo del Risorgimento, originariamente allestito nel Pretorio dai primi anni del Novecento e conservati nei depositi.
A questi nuovi allestimenti si aggiungono percorsi multisensoriali paralleli con contenuti interattivi, opere da toccare e ascoltare, guide in lingua dei segni e dispositivi multimediali innovativi.
Il decennale del Museo è celebrato anche con un programma variegato di eventi, che includono performance artistiche, danza, laboratori, musica, incontri tematici e attività destinate a un pubblico eterogeneo.
Prato 12 aprile 2024
Città di Prato Palazzo Pretorio, Prato
Ministero della Cultura Ministero del Turismo ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Italia&friends Toscana
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Il 2024 del Museo del Risorgimento a Torino
Una mostra, un convegno internazionale, un ciclo di incontri e un mese di aperture straordinarie del Parlamento Subalpino vedranno il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino caratterizzarsi e promuoversi come luogo culturale relazionato con la città, ma anche con il mondo della ricerca e con le altre istituzioni a livello nazionale, capace di coinvolgere pubblici…
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