#motorious motors
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catilinas · 2 years ago
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missed the bus and then waited for the next bus and then got onto the bus and then the bus immediately broke down 👍
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motorious-cafe-nightclub · 1 year ago
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icvc-nv · 1 year ago
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mo-inc-torious · 2 years ago
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My #Twitter handle is currently “motor1ous_nyc” @dot-nyc … and AGAIN … I am being blocked from sending Tweets: https://motorious.nyc is my URL…problem is…I have never built a website of my own…and…(I think I’m going to start crying again…once I start…it goes on for hours)
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thommy1983 · 9 months ago
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elite-motors-cars · 1 year ago
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Discover the Best Cars for Sale in New Jersey: Your Next Ride Awaits
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pgfone · 8 months ago
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In questo lunedì primo luglio tagliando una riva di confine piena di rovi e sterpaglie mi sto sorbettando Vittorio che mi sta esponendo una teoria per cui noi villici che non andiamo al mare siamo fortunati, perché il mare è tutto inquinato. Inoltre ovviamente anche il pesce nel mare è tutto inquinato, perché tutte le gomme delle macchine che si consumano dove vanno a finire quando piove?! In mare appunto e quindi tutti i pesci nuotano in questa melma di acqua salata e pezzi di copertone di veicoli. Per non parlare poi delle goccioline di olio motore che la maggior parte dei motori perdono, quando piove do vanno?! In mare. E poi?! Che ti pare le stive delle petroliere non le lavano?! E poi do lo buttano quel bitume che sta sul fondo? In mare. E le città grosse? Quando il depuratore è intasato? Do la buttano la merda? IN MARE.
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vecchiodimerda · 1 month ago
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Di auto usate ne capisco ben poco. Così mi porto dietro il nipote esperto, forse più di un meccanico, per testare un Biemmevè usatissimo, oltre 200.000 km per euri diciottomila, passaggio compreso.
Prima ho telefonato al venditore che mi ha detto che potevo andare a trovarlo per la prova su strada ma quando arrivo la batteria è a terra, le auto le tengono tutte all'aperto e può capitare. Vabbè.
Nell'attesa che il meccanico della (chiamiamola) concessionaria vada a farsi prestare (!) un booster sufficente a far partire il Biemmevè, il nipote la rivolta sottosopra e pare tutto vada bene.
Messa in moto, nipote alla guida, partiamo per un giro insieme al venditore che si scusa per l'inconveniente ma tranquillo, è solo una batteria scarica, tutto il resto è a posto. Se lo dice lui.
Durante il giretto pareva davvero tutto a posto ma una volta spento il motore, nipote fa notare al venditore che un faro led anabbagliante/abbagliante non funziona.
Il venditore se le cava con un: è soltanto una lampadina, la cambiamo e tutto è a posto ma al nipote non la si fa, si tratta di cambiare non una lampadina ma tutto il gruppo led, costo se va bene sui 6/700 euro. Ma non basta.
Il serbatoio del liquido di raffreddamento non è trasparente ma nipote ha visto durante la prova su strada che il Biemmevè emanava del fumo bianco sospetto e con cautela svita il tappo del radiatore e ci infila dentro il dito.
Il dito esce nero e nipote spazientito dal venditore che si scusa dicendo che si tratta di un problema da niente, mi prende per un braccio e mi trascina via, lasciando il poverino sul posto, completamente basito.
Detto tra noi, basito è un vocabolo stronzo ma rende discretamente il modo in cui il povero venditore, un ragazzo giovane e poco incline a stare fuori all'aperto in queste giornate invernali, è rimasto vedendoci andare via, mentre io mi scusavo per le cattive maniere di nipote.
Comunque dopo un po', mi arriva un whatsapp di questo tenore:
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Ecco, di sicuro non ha nulla ma magari è meglio fare controllare a qualcuno che se ne intende, magari un nipote appassionato di motori, o magari a @lasciatemistarelamattina come mai ci sia dell'olio nel circuito di raffreddamento.
Comunque è probabile niente Biemmevè, forse Audi, forse chissà...
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icvc-nv · 1 year ago
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mo-inc-torious · 2 years ago
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motorious-cafe-nightclub · 1 year ago
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motorious
proper noun, adjective
Customizing Cars on a Mass Market Scale | Presentation to the U.S. Federal Reserve (June, 2001) | Mass Customization: The Future of the Auto Industry | The Retail Revolution
ETYMOLOGY: anything with a MOTOR, such as a MOTORcar, MOTORCycle, MOTORboat, Lawnmower, washing machine, plane; describes all MOTORSPORTS enthusiasts and owners of such vehicles and devices. We are building a GLOBAL SOCIAL NETWORK of 1 Billion connected vehicles, enabling mobile commerce. Our primary focus is in vehicle communication and community, sale/distribution of music/media/content. We also specialize in retail sales of aftermarket parts & service via a proprietary retail network, licensing, cross branding and marketing of automotive related fashion accessories.
75% (by transaction volume) and 55% (by dollar volume) of vehicles sales in the US are of used vehicles. Combined sale of a used vehicle + $5,000 to $20,000+ accessorization (and installation), leveraging the disruptive Motorious Drivers License
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tekniblog · 2 years ago
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Adamsllc - Devasa+ (3)
For a reliable and durable product, Adams International is the perfect option. Its engines offer products that guarantee quality and performance. With over 80 years of experience in industrial motor production, CSM MOTORI is one of the most reliable brands in the world today. They offer a wide range of products including marine, industrial and agricultural engines. MARELLI MOTORI is another well-known brand in the motor industry. Its products are known for their innovative designs and high quality materials. They specialize in manufacturing motors for a variety of applications including air compressors, electric vehicles, small machinery and more. MARELLI MOTORI is a leader in the engine industry with over 60 years of experience. HIGEN MOTOR is a reliable and energy efficient motor for any application. Their products are designed to provide maximum efficiency and performance while still being cost effective. The motors have advanced features such as quiet operation and long life expectancy. It's the perfect choice for those who need a reliable and efficient engine that won't break the bank. Whatever your needs, our company offers you reliable and cost-effective solutions. With their long history in the industry, you can be sure that every engine is designed to last and meet all your requirements.
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falcemartello · 1 year ago
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Questo che vedete è un motore per le navi da crociera. Ogni nave ha 6 motori nafta pesante da 75.600 KW (circa 100.000 CV) Cilindrata 1.8 milioni di cc x 6 ( l'equiv. di 5.400 Volkswagen Golf TDI ) Consumo: 13,8 tonnellate/ora ovvero 390.000 litri al giorno. 120.000 tonnellate/anno, l'equivalente dell'intera produzione di nafta pesante della raffineria di Falconara (AN). Poi vi dicono che per risolvere il problema del cambiamento climatico dovete comprarvi una macchina elettrica...
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jadarnr · 3 months ago
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol 1 - From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 6
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
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Jessica si rigirò nel letto. Che terribile incubo! Aveva sognato che la Tristan era stata dirottata e lei si era unita ad uno strano prete per cercare di sventare l’attacco terroristico.
Ma perché c’erano dei pezzi di metallo nel letto?
“Ehiii!” Urlò il prete.
Il letto di Jessica iniziò a tremare. Poi si rese conto che non era nel suo letto. E si rese anche conto che nessuno stava pilotando la nave.
“Jessica! La prego, si svegli! Il timone!”
Jessica riprese i sensi e si alzò. “Ce l’ho, ce l’ho!” Gridò.
“Oh grazie a Dio.”
Jessica riprese il controllo e la nave smise di tremare, tornando diritta e ricominciando a volare tranquillamente.
“Ben fatto timoniere. No, timoniera. Uhm, Jessica.” Farfugliò il prete.
“Padre, dov’è finito il vampiro?” Chiese Jessica nervosamente.
“Ah, è volato via dalla finestra quando la nave ha iniziato a tremare. Un vero miracolo. Ma ora si metta in contatto con la torre di controllo per favore.”
Sapeva che il prete stava mentendo, ma c’era troppo da fare al momento per mettersi a discutere. Afferrò la radio. “Torre di controllo di Roma, per piacere rispondete. Questa è la Tristan, Albion Airline, volo 007.”
“Tristan, com’è la situazione a bordo? State bene?” Rispose immediatamente la torre di controllo. Sembravano molto preoccupati.
Jessica pensò alla bugia che le aveva detto il prete. Non le venne in mente altro per cui stette al gioco. “Il dirottatore è stato accidentalmente buttato fuori dalla nave. Chiediamo aiuto alla torre di controllo per arrivare all'aeroporto. Abbiamo varie vittime, tra cui il pilota.”
“Siamo spiacenti Tristan, ma non possiamo fornirvi indicazioni. Vi consigliamo di scappare il più velocemente possibile.”
“Cosa?!” Jessica non capiva cosa stesse succedendo.
Da quanto dicevano gli strumenti, erano già nello spazio aereo del Vaticano. Probabilmente mancavano solo tre o quattro ore all'arrivo a Roma.
“Non siamo autorizzati a continuare le comunicazioni. Vi prego di scappare. Dio vi benedica tutti... Passo e chiudo!”
“Pronto? Pronto?” Urlò Jessica.
“Che succede?” Chiese Abel.
“La torre di controllo ha tagliato le comunicazioni anche se sanno che siamo senza pilota!”
Il rumore del radar della Tristan la interruppe, segnalando l'avvicinamento di tre punti luminosi. Jessica alzò le spalle.
”Anche il radar deve essere rotto. Secondo quanto dice, quelle luci si starebbero muovendo a più di 800 km all'ora. Nemmeno un aereo..."
Abel corse verso il radar per controllare e gridò “Spenga i motori!
“Eh?”
“Spenga i motori e riduca l'altitudine! Presto!”
Ma cosa sta dicendo? Ridurre l'altitudine in modo così drastico è pericoloso. Soprattutto in questa zona, dove ci sono montagne e valli. Se per errore colpiamo lo scafo della nave…
Nonostante ciò, Jessica seguì le istruzioni, sorpresa dall'espressione del sacerdote. Spense i motori e iniziò a sgonfiare i palloncini, riducendo il volume di elio per diminuire la galleggiabilità.
“Ancora, ancora! Fino quasi a terra!”
“Non dica cose assurde! Che diavolo sta succedendo? É un guasto del radar...”
“Il radar funziona normalmente. Non si tratta di un guasto”. Disse Abel spostando lo sguardo dal radar alla mappa. “Sono missili, una tecnologia perduta di un'epoca antica. Allora è vero quello che si diceva, che ad Assisi si stanno testando delle repliche...”
Jessica non capiva una parola di quello che stava dicendo, per cui Abel cercò di spiegarle con più calma.
“I missili sono progettati per inseguire il calore residuo anche se il motore è spento... Sarebbe assolutamente impossibile evitarli solo pilotando la nave. Ma se siamo a una quota molto bassa... E se riuscissimo a farli entrare in contatto con il suolo prima di toccare terra...”.
“È impossibile!”
Jessica capì finalmente cosa stava dicendo il prete e si lasciò sfuggire un urlo. Le stava chiedendo di mettere tutti in pericolo certo per evitare un altro pericolo... E poi lei non era nemmeno un membro dell'equipaggio...
“Anche se pensa sia impossibile, per favore abbassi la quota... Ho un'idea.” Senza tanti complimenti, Abel scomparve dalla porta posteriore.
“Ma dove sta andando?”
La Tristan si insinuò tra un cumulo di nuvole sopra una valle avvolta da una sottile nebbia. Controllando la mappa, Jessica fece una brusca virata a destra. Una montagna apparve improvvisamente sulla sinistra. L’aveva evitata per un soffio: sebbene la nave sembrasse lenta a causa delle sue grandi dimensioni, anche a motori spenti manteneva una velocità vicina ai cento chilometri all'ora. Il minimo errore di calcolo avrebbe potuto significare...
Improvvisamente i punti luminosi sul radar si erano ridotti a due: probabilmente uno era entrato in contatto con il suolo.
“Forza, io sto facendo del mio meglio! Fallo anche tu!” Gridò Jessica alla nave.
Come se rispondesse al suo incoraggiamento, l'enorme struttura della nave tremò ed aumentò la velocità. Sfiorando di tanto in tanto le cime degli alberi con il suo scafo, la nave si faceva strada attraverso il pericoloso terreno. Le sarebbe servito un intero plotone di angeli custodi.
“Mio Dio, ci ha raggiunti!”
Dalle vetrate del ponte inferiore vide una sfera di luce avvicinarsi rapidamente. Sembrava un razzo serpente che attraversava le nuvole andando verso la Tristan.
“Non mi batterai!”
Senza accorgersene, Jessica si morse le labbra fino a farle sanguinare. Girò il timone con tutta la forza che aveva in corpo.
“Non ho intenzione di perdere contro di te!”
Per un attimo, la fiancata della nave andò a sfiorare le cime degli alberi, provocando delle scintille che illuminarono lo scafo della Tristan. La nave virò con una forza tale che sembrò quasi ad andare a colpire una piccola collina. Il razzo-serpente non riuscì invece a virare e si schiantò contro di essa. Ma ne mancava ancora uno...
“Dannazione! Non farò in tempo a schivare anche l’ultimo!”
<E’ tutto a posto! Mi scuso per averla fatta aspettare!> La voce di Abel arrivò dall’intercom.
L'ultimo missile sollevò il muso per colpire la poppa quasi nello stesso momento in cui un forte botto echeggiò fuori dal portellone. Un attimo dopo, un piccolo biplano decollò dal portellone. L’accensione del motore lasciò una scia di carburante in fiamme. Il dispositivo di tracciamento a infrarossi a modulazione di ampiezza/frequenza del missile - un cercatore IR a scansione conica AM/FM - rilevò un’altra fonte di calore, più calda di quella del motore del dirigibile. Il missile quindi cambiò rotta, inclinando le ali stabilizzatrici per seguirla.
Si udì un suono fragoroso.
“Oh!” Jessica sussultò senza fiato. Guardò le fiamme e il fumo nero che sbocciavano nell'aria, frastornata.
E il prete? Quel pazzo imprudente, dov'è?
Abel non si vedeva da nessuna parte.
“Oh no, Padre! L’ha fatto per salvarci tutti...”
Lei faccia il suo dovere, io farò il mio. Jessica ricordò le parole del prete e scoppiò a piangere, le lacrime che bagnavano il pannello di controllo.
“Alla fine non gli ho nemmeno dato quel panino...” Singhiozzò.
“E infatti sto ancora morendo di fame…”
“Esatto, è morto prima di poter mangiar... eh?” Jessica si rese finalmente conto che il prete era accanto a lei, con un'espressione come se stesse per morire.
“Ma cosa…?”
“Eh sì, saltare da un aereo mentre sta decollando è una cosa molto faticosa, e mi ha fatto consumare un sacco di calorie. Ma ora finalmente... Wahhh!”
Il sacerdote cadde all'indietro soffocato dall’abbraccio di Jessica, che premette il suo viso bagnato di lacrime contro il suo petto.
“Padre! Sta bene!”
“Eh..ehm signorina Jessica, così mi soffoca! Inoltre, la nave rischia ancora di schiantarsi.”
Stringendo ancora a sé Jessica, Abel afferrò il timone con una mano, mentre con l’altra accarezzava dolcemente i capelli della ragazza che singhiozzava. “Ma ha fatto un ottimo lavoro... Ha fatto il suo dovere.”
“S-sì... anche lei!”
Tuttavia, c'era una leggera ombra nel sorriso di Abel. Jessica aveva sì fatto il suo dovere, ma lui aveva ancora un compito da svolgere. In tasca aveva i pezzi del palloncino rosso. E sotto, doveva esserci un padre che stava cercando di trovare suo figlio...
“Bene, lascio a lei il compito di pilotare la nave. Io vado un attimo a controllare gli ospiti.”
“Prima di tutto, devo aumentare l'altitudine... Non farò mai più un'acrobazia del genere.”
Finalmente Jessica si rese conto di chi stava abbracciando, e si staccò imbarazzata. Si asciugò le lacrime, distogliendo lo sguardo dal prete.
Ma in quel momento, una luce lampeggiò sul radar con un allarme stridente. Un altro oggetto si trovava proprio davanti alla Tristan…
“Oh no, ancora… E’ il terzo missile!”
Ma non era esploso?!
“Stavolta non riusciremo a evitarlo...”
“Signorina Jessica, si abbassi!” Abel spinse Jessica a terra nello stesso momento in cui il missile colpiva la nave. Il dirigibile si rovesciò a causa dell'onda d'urto.
“Aiutoooo!” Gridò Jessica, chiudendo gli occhi e stringendo il mantello del sacerdote zuppo di sangue, mentre entrambi venivano scaraventati contro un muro.
Ho fatto del mio meglio... eppure non è bastato? Io... io, tutta la Tristan e quest’uomo... moriremo qui? Mamma, io...
“Potrebbe lasciarmi andare, per favore? Signorina Jessica, lei più pesante di quanto sembri...”.
“Eh?”
Erano ancora vivi? Ma come…?
I vetri delle finestre erano tutti rotti e l’aria odorava di polvere da sparo. Il pavimento della nave era ancora inclinato.
Ma Jessica era viva.
“Va tutto bene, signorina Jessica?”
“Ah, ehm, padre, ma che diavolo è...”
<Tristan, mi sentite?> Una dolce voce femminile parlò dall’intercom, mentre Jessica si rendeva conto di essere finita sopra il prete.
<Questa è la nave da guerra aerea ``Iron Maiden'' del Ministero dello Stato del Vaticano e del Dipartimento Segreto della Segreteria di Stato Vaticana - Ax. Ora guideremo la vostra nave all'aeroporto di Roma. Vi preghiamo di mantenere la calma e di seguire le istruzioni.>
“Quella... Cosa diavolo è quella?!”
Jessica si alzò e i suoi occhi si fissarono sulle finestre. Le nuvole sopra la nave si aprirono e ciò che apparve fu...
“Ma questa cosa è... enorme!” Esclamò.
In confronto la Tristan sembrava un giocattolo.
Un'ombra era scesa dal cielo che stava albeggiando: una nave gigantesca che superava persino la Tristan, con sfumature di viola chiaro e blu grigiastro che ricordavano i colori delle piume di un pavone.. Il suo scafo era composto da curve eleganti e su di esso era chiaramente incisa la Croce Romana.
“Buonasera sorella Kate, grazie per tutto, e mi dispiace averti disturbata di nuovo…”
<Non preoccuparti, Padre Abel, ci sono abituata. E comunque non é merito mio aver sistemato l’ultimo missile. È stato Gunslinger. E ho un messaggio da parte sua. Dice che gli devi un favore.>
“Digli che la prossima volta gli offro da bere”.
< ‘Negativo’ ha risposto. Dalla Iron Maiden é tutto, passo e chiudo.> Dalla radio si udì come una risatina prima che la comunicazione venisse interrotta.
“Ah aha, sono colleghi di lavoro, sa com’è...” Scherzò Abel.
Si ripulì la veste, a cui mancava una manica, e si alzò in piedi, strizzando gli occhi dietro gli occhiali rotondi.
“Ora è tutto a posto. Signorina Jessica, segua le loro istruzioni. Finché ci proteggono, nessuno nel raggio di 10.000 chilometri potrà toccarci.”
Saremo davvero salvi? La Tristan è al sicuro? Si domandò Jessica, ancora frastornata. Si voltò a guardare attraverso la finestra rotta.
La nebbia notturna si stava già trasformando in rugiada mattutina. Oltre il mare di nuvole brillava la prima luce del giorno.
“È bellissimo…”
Il vento portava il profumo dell'aria fresca e i colori mutevoli del cielo e della terra si fondevano in una tonalità dorata oltre l'orizzonte.
“Oggi anche il mondo è bello. Forse, in un mondo bello come questo...” Mormorò Abel soprappensiero.
“Padre, io...”
Jessica alzò lo sguardo verso il punto in cui si trovava l'uomo, con cui improvvisamente aveva desiderio condividere i propri sentimenti.
Ma nella stanza assieme lei non c'era più nessuno, si vedeva solo la luce dell'alba che proiettava la sua ombra.
“... Padre?”
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Era mattina presto nella sede del Ministero di Stato e degli Affari Santi di Roma, comunemente noto come Palazzo Spada.
Sebbene fosse ancora prima dell'alba, la Cardinalessa Caterina Sforza stava prendendosi una pausa dopo aver lavorato tutta la notte. Le strade sotto il Palazzo erano già piene di funzionari che andavano al lavoro; quel brulicare indaffarato le dava un senso di conforto.
Successo nella rinegoziazione del trattato di amicizia e commercio con il Regno di Albion - recitava il titolo della prima pagina del giornale che teneva in mano. Il Ministero delle Relazioni Pubbliche e degli Affari Sacri si era davvero superato. Negli articoli di giornale non vi era menzione dell’incidente dovuto al dirottamento. Tuttavia, c’erano state lamentele da parte di Albion durante il processo di negoziazione e modifica del trattato.
Con lo sguardo fisso sulla pagina del giornale dietro il monocolo, il cardinale Caterina Sforza sollevò la tazza da tè. Mentre assaporava l'aroma che si sprigionava dal liquido giallastro, sfiorò con le labbra la porcellana bianca come la carta, ed improvvisamente si accigliò.
“Hai cambiato la ricetta, Kate? Camomilla, citronella, miele... e menta?”
<Esatto, più una goccia di estratto di mela cotogna come ingrediente segreto.>
L'ologramma proiettato davanti alla scrivania sorrise dolcemente. Era una suora dall’aspetto raffinato, con un neo sotto uno degli occhi.
<Ultimamente sembravate un po' stanca, quindi ho pensato di creare una ricetta più delicata per la sua gola. Cosa ne pensa del sapore?>
“Molto buono, grazie.”
Caterina piegò con cura il giornale che stava leggendo. Accavallando le gambe sotto la vestaglia, appoggiò il mento sulla mano.
“A proposito, Kate... per quanto riguarda l'incidente del dirottamento, ci sono state degli sviluppi nelle indagini?”
<Per quanto riguarda le informazioni a disposizione, sta venendo ultimato un rapporto. Ma per quanto riguarda le indagini… Sono spiacente ma non abbiamo trovato altre informazioni.> L’ologramma sospirò rassegnata, abbassando la voce. 
Era passata una settimana dall'incidente del dirottamento. Sebbene l'incidente fosse stato gestito in modo discreto e pacifico, rimanevano ancora molti misteri sui retroscena del crimine: il movente, gli eventuali complici, il dischetto con il codice di accesso al dirigibile e così via. Poiché il colpevole si era suicidato, rimanevano molte incognite. Anche per quanto riguardava le richieste avanzate, quanto erano serie? Il Vaticano, che era considerato il custode dell'umanità, avrebbe dovuto davvero prendere in considerazione di liberare i vampiri? Avrebbero davvero dovuto credere a quelle minacce?
<Finora le indagini hanno solo confermato che il dirottatore è salito a bordo della Tristan durante lo scalo di rifornimento all'aeroporto di Marsiglia. Abel è stato inviato lì ieri, ora aspettiamo il suo rapporto.>
“Mi chiedo cosa mai potremmo aspettarci di trovare a Marsiglia, dato che finora non siamo riusciti a trovare nulla.” Si domandó Caterina con un'espressione un po' sconsolata, riordinando i documenti sulla scrivania. 
Non solo il dirottamento in sé, ma anche il fatto che era stato compiuto un attentato terroristico su larga scala e che non fosse stata lasciata quasi nessuna prova fisica era innaturale - no, era addirittura spaventoso.
E poi c’erano le parole che il Duca di Meinz, Alfredo, aveva pronunciato poco prima di suicidarsi, come testimoniato dall'agente che si trovava sulla scena.
“ Il Rosenkreuz Orden…” Sussurrò chinando la testa. “Sono passati dieci anni da allora. Contra Mundi - i nemici del mondo - si stanno forse finalmente muovendo?”
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motorious-cafe-nightclub · 1 year ago
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Images of Mercedes-Benz’s CLA leak online; one thing’s for sure—it doesn’t look like a traditional Benz. http://
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elite-motors-cars · 1 year ago
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Discover the Best Cars for Sale in New Jersey: Your Next Ride Awaits
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