#moglie e marito
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Per la donna il cui marito fa una "sosta extra" ogni sera dopo il lavoro.
Per la donna che piange la perdita di una gravidanza che nessun altro conosceva.
Per la donna che guarda sempre avanti, anche se si perde dentro.
Per la donna licenziata per il quarto ritardo perché sveglia da una settimana di fila con un bambino malato.
Per la mamma single che non sa come pagare le utenze questo mese.
Per la donna che ha avuto 2 FIVET e ha provato per cinque anni senza successo ma si presenta comunque ad ogni baby shower per i suoi amici.
Per la donna che ancora non si è perdonata per l'aborto avvenuto 20 anni fa.
Per la donna che guarda se stessa e i suoi figli mentre conta le monete al supermercato.
Per la donna che apre la porta alla notizia della morte del marito all'estero tre settimane prima del suo ritorno a casa.
Per la donna che soffre di ansia ma nessuno capisce cosa potrebbe stressarla.
Per la donna che dà alla sua famiglia tutto il giorno, ogni giorno e ha solo bisogno di una pausa.
Per la donna che sorride agli estranei tutto il giorno in pubblico, ma piange silenziosamente ogni notte.
Per la donna che voleva farla finita ma ha trovato la forza per continuare.
Per la donna che ogni notte dorme accanto a uno sconosciuto.
Per la donna la cui genetica non le permetterà mai di sembrare come nelle riviste.
Per la donna che sopporta una relazione interrotta dopo l'altra perché nessuno le ha insegnato cos'è l'amore.
Per la donna che alleva una figlia senza padre e prega che la storia non si ripeta.
Per la donna che ama con tutto il cuore e che ha un disperato bisogno di essere amata.
[Traduzione e adattamento La vita di una donna Arte: Yehuda Devir]
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mrpolopo · 1 year ago
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....noi uomini golosi🤭🤭
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a-bisexual-panicking · 1 year ago
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la combo Ghali->Annalisa ha davvero confermato la mia bisessualità
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deathshallbenomore · 2 years ago
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9:28 e ho già vissuto la gag dei signori anziani confusi circa la misteriosa questione della disposizione dei loro posti sul treno
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brunopino · 1 month ago
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Castiglione Marittimo e Falerna, 21 dicembre 2024
Album foto Entro i 45/50 minuti da Cosenza, tra i paesi non visitati, ci sono per esempio, Malvito a nord e Falerna a sud. Decidiamo per il Sud e scegliamo il sole per questa escursione tra moglie e marito di sabato 21 dicembre, solstizio di inverno. Facciamo tappa a Castiglione Marittimo, dove una volta c’era un castello normanno, che oltre a qualche muro si conserva anche nella toponomastica.…
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bottegapowerpoint · 2 months ago
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Frederik Hendrik Kaemmerer, The Wedding Procession
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onoranzetriolo · 4 months ago
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è mancata Santa Mammì in Agati
è mancata Santa Mammì in Agati Ne danno il triste annuncio il marito Francesco Agati, i figli: Caterina con il marito Luca Neri, Gianluca con la moglie Francesca Pontieri e Danilo con la moglie Maria Cantone; gli adorati nipoti Laura, Gabriele, Alice, Sofia, Alessandro, le sorelle, i nipoti ed i parenti tutti. I funerali avranno luogo martedì 24 c.m. alle ore 16:30 nella Parrocchia “San PIO X”…
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scritti-di-aliantis · 8 days ago
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È la cosa che più ti piace, cara la mia suocera: offrirmi appena puoi e senza esitazioni o residui pudori, il tuo culo di femmina attualmente molto insoddisfatta, vogliosa e matura. Affinché te lo lavori opportunamente di lingua e poi te lo allarghi con la mano: sarà così pronto per accogliere il mio uccello. Dai: ci dobbiamo sbrigare, perché fra un po' tua figlia, che è anche la mia adorata moglie, tornerà dal lavoro. E io non voglio darle certo un dispiacere.
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Ci osserverai mentre con reale trasporto, appena rientrata, siccome la amo profondamente, lo sai, le infilerò la lingua in bocca. Dopo che abbia lavorato il tuo buco del culo a lungo, a leccartelo e insalivartelo a dovere. Dopo che abbia slinguato te dappertutto, collo e spalle, mentre ti fottevo e finalmente ti sborravo nell'intestino, strizzandoti i capezzoli fortissimo, fino a farti urlare di dolore, vacca infoiata. Con finale bacio in bocca appassionato tra noi, prima di staccarci. La bacerò perché sinceramente la amo tantissimo.
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Con tuo marito siete comunque molto felici, del vostro genero adorato. Tu in particolare, perché sei stata proprio tu a darmi dei segnali inequivocabili per farti scopare. In giovent�� sei stata molto disinibita e hai regolarmente cornificato tutti i vari fidanzati che hanno creduto in te. Il tuo attuale coniuge sapeva tutto, all'epoca. Ma ti ha sposata comunque, perché era innamorato pazzo. E tu non te lo sei certo fatto scappare: un bell'uomo, molto più maturo di te e decisamente benestante. Gli hai giurato eterno amore e gli hai fatto provare emozioni irripetibili, per lui. Gli hai dato una figlia bellissima, che lui adora e vizia.
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Tra l'altro, egli da tempo pensa che, con l'età, il fuoco interiore che ti faceva bruciare la fica dalla necessità di prendere cazzi, sia definitivamente spento. E vive tranquillo. Mentre io ti sfondo dappertutto. Per parte mia infatti, percependo immediatamente la tua volontà e sapendo dei tuoi trascorsi di... apertura mentale, non mi sono fatto certo pregare: una bella manza come te, appetibile e molto esperta nel prendere e lavorare un cazzo maschile, non potevo lasciarmela scappare. Chi l'ha detto che le suocere "rompono?" Nel mio caso poi, sono io che ogni giorno ti rompo regolarmente il culo e la passera. Perché mio suocero non ti scopa più da anni. Bisogna essere altruisti, a questo mondo. Preparati, adesso: devo sborrare. Allargati, troia... e non ridere!
Aliantis
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susieporta · 1 month ago
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“Ci sono veleni che assumi ogni giorno: a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna. Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi. Il «non si può dire,» il «non sta bene», il «non adesso», il «non puoi capire». Questi veleni ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura. Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che non li riconosci per quello che che sono. Si chiamano inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'amore da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene. Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro potenziale tossico. E ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi. E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna. A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo.... A volte non sappiamo neanche come chiamarli, ma sappiamo soltanto una cosa: che ci fanno stare bene. Sono queste le persone di cui dovremmo circondarci. E sono sempre queste le persone che dovremmo diventare”.
~Carl Gustav Jung~
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raccontidialiantis · 20 days ago
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Nemesi d’amore
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Era inevitabile, che succedesse. Lavati la coscienza, oltre che il culo e la fica, puttana. Sono venuta a spiarti di nascosto nel bagno delle donne qui vicino agli uffici. Per osservare il tuo intimo, per cercare di capire cos'è quello che cercano tutti, da te. Sgualdrina da postribolo: faresti certamente dei bei soldi, se scegliessi quella via. Da quando sei arrivata nella nostra piccola azienda a conduzione poco più che familiare, ho potuto percepire chiaramente e immediatamente l’interesse di mio marito per te. T’ha assunta direttamente e senza esitazioni. Dopo solo pochi giorni di prova. No: non soltanto perché sei oggettivamente molto brava con i clienti, i colleghi e i fornitori, ma anche perché sei oggettivamente una gran bella gnocca.
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E poi profumi di sesso a un chilometro: chiunque abbia a che fare con te subisce la tua forte influenza erotica. Uomini o donne. Era matematico che me l’avresti scopato: sono sicura che il destino tiene per ciascuno la contabilità delle gioie e delle sofferenze per amore. E nel tempo ri-bilancia di conseguenza. Ero sicura che prima o poi mi sarebbe successo. Perché da ragazza anche io, per puro sfizio, vanità e assoluta incoscienza, ho fatto cadere un uomo sposato. Ho sfasciato una famiglia. Con figli piccoli. Lo volevo: era proprio bono. Mi piaceva e alle conseguenze francamente non pensavo minimamente. Ci misi solo tre giorni, a farlo crollare. Nell’intimo, dopo che capitolò ero assolutamente fiera: avevo scoperto che il potere della mia fica giovane, stretta e sofisticata era enorme.
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Gongolavo. Quella è una storia che comunque è finita dopo poche settimane e che io ho dimenticato presto, anche se le conseguenze sono state tragiche: avvelenamento da barbiturici di sua moglie dopo la scoperta. Salvata per un pelo. E poi separazione, soldi, avvocati, indigenza. Ma non mi fregava molto, francamente. Ero egoista e stupida. Come si può essere egoisti, stupidi e sicuri dell’invincibilità solo a vent’anni o poco più. M’è solo rimasto ben impresso in mente il viso della moglie, quando è venuta nel mio appartamento di universitaria appena dopo averci scoperti. All'improvviso me la sono trovata davanti. Voleva assolutamente vedermi: le ho aperto la porta, l’ho vista e l’ho fatta entrare. Mi dicevo: “uffa, sentiamo questa che cacchio vuole, adesso…”
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Però lei invece stava immobile e non riusciva neppure a parlare. A ripensarci con l’esperienza di oggi, devo dire che in quel frangente appariva proprio disperata. Le lacrime le scendevano dagli occhi assieme al rimmel, che colava impietoso e le insozzava il viso. “Declino di una donna; poverina” pensai. Mi fissò a lungo e mi disse solo: “si, sei bellissima, devo riconoscertelo. Ma vedrai, quando capiterà a te. Perché ti succederà, io lo so.” Praticamente mi lanciò una fatwa. Girò i tacchi e andò via. Di loro non ho poi saputo più nulla. E adesso eccomi qui a pagare; a soffrire come una preda ferita. Per lo stesso, medesimo motivo. Stavolta nella parte della cornuta ci sono io. Mea culpa, lo so: me lo sento nell’anima. Ancora fingo di non sapere, ma muoio dentro ogni giorno un po’ di più.
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Eppure t’ho trattata come una figlia. Porca miseria: sono stata una moglie perfetta, fedele, impegnata e ho lavorato assieme a lui come una bestia. Abbiamo sofferto e gioito insieme a lungo. Sessualmente c’è sempre stata un’intesa ottima. Gli ho fatto e fatto fare di tutto, col mio corpo. Ma adesso ti vedo: nuda nella doccia femminile qui in azienda, mentre ti lavi dopo essere stata con lui in un cantiere difficile, sporco e fangoso. Hai sudato e vi siete insozzati nel fare l’ispezione necessaria, per poter così fare un preventivo corretto e dettagliato. Nessuno può resisterti, ora mi è ancor più evidente. Per dirla tutta, ti vorrei anche io. Mi piacerebbe succhiarti la lingua, la fica e farti vibrare di piacere tutta. Lo confesso: mi piaci da morire, puttana che hai portato l’inferno nella mia famiglia. 
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Si: soffro molto e mi sento umiliata, ferita, degradata. Anche se ancora non riesco a trovare la forza di far esplodere la cosa. Lui rientra in ufficio o a casa fischiettando, bello allegro. Io fingo una normalità che ormai non esiste più. Ma no: tranquilla, non verrò a casa tua. Perché so esattamente che cosa dovrei dirti e capisco anche che dentro di te al momento non c’è neppure l’ombra di uno scrupolo, di un senso di colpa nei miei confronti: pensi solo a godere con lui di nascosto e a farti pagare bene a fine mese. Forse mio marito fuori busta ti allunga anche qualche centinaio di euro in più; per farsi grande ai tuoi occhi, o forse per gli… straordinari particolari.
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Tanto, il grand’uomo non sa quello che io invece so per vie traverse: che hai inviato già domanda in varie aziende concorrenti più grandi della nostra.Ti devi sistemare per bene, grandissima troia. Io per parte mia farò probabilmente finta di nulla, perché è matematico che troverai presto una nuova, migliore collocazione lavorativa e che ben difficilmente continuerai a vedere il mio uomo. Perché lui è mio e nonostante tutto lo amo. Si: lo amo ancora di più. Per amore si gode. E si soffre. Tanto. Tutta la vita. Che è una ruota.
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RDA
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ambrenoir · 6 months ago
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A New York è stato appena aperto il NEGOZIO DI MARITI dove le donne possono scegliere e comprare un marito.
All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
1) Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA.
2) Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
3) Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
4) Non si puo’ ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro." La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini." La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli.". "Wow" - pensa la donna, ma si sente di salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano a fare le faccende di casa."“Incredibile! - esclama la donna - Posso difficilmente resistere!” Ma, detto questo, sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nelle faccende domestiche e sono estremamente romantici."La donna è tentata di restare e sceglierne uno, invece decide di salire all'ultimo piano.
Il cartello del sesto piano: "Sei la visitatrice N° 31.456.012 di questo piano, qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare come sia impossibile accontentare una donna. Grazie per aver scelto il nostro negozio!
Di fronte a questo negozio è stato aperto un NEGOZIO DI MOGLI.
Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e sanno cucinare bene.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Nomi, non numeri. Dietro ogni nome una vita, una famiglia e una storia. Agghiacciante.
Giulia Tramontano 1 giugno 2023
Pierpaola Romano 1 giugno 2023
Yirelis Peña Santana 27 maggio 2023
Anica Panfile 21 maggio 2023
Jessica Malaj 7 maggio 2023
Danjela Neza 6 maggio 2023
Rosanna Trento 3 maggio 2023
Antonella Lopardo 2 maggio 2023
Wilma Vezzaro 25 aprile 2023
Barbara Capovani 23 aprile 2023
Stefania Rota 21 aprile 2023
Anila Ruci 19 aprile 2023
Rosa Gigante 18 aprile 2023
Sara Ruschi 13 aprile 2023
Brunetta Ridolfi 13 aprile 2023
Carla Pasqua 31 marzo 2023
Alessandra Vicentini 31 marzo 2023
Zenepe Uruci 30 marzo 2023
Agnese Oliva 29 marzo 2023
Francesca Giornelli 28 marzo 2023
Pinuccia Contin 16 marzo 2023
Maria Febronia Buttò 10 marzo 2023
Rubina Kousar 9 marzo 2023
Petronilla De Santis 9 marzo 2023
Rossella Maggi 8 marzo 2023
Iulia Astafieya 7 marzo 2023
Iolanda Pierazzo 6 marzo 2023
Rosalba Dell'Albani 4 marzo 2023
Caterina Martucci 1 marzo 2023
Giuseppina Traini 25 febbraio 2023
Maria Luisa Sassoli 23 febbraio 2023
Sigrid Gröber 19 febbraio 2023
Chiara Carta 18 febbraio 2023
Rosina Rossi 16 febbraio 2023
Cesina Bambina Damiani 12 febbraio 2023
Melina Marino 11 febbraio 2023
Santa Castorina 11 febbraio 2023
Antonia Vacchelli 6 febbraio 2023
Margherita Margani 4 febbraio 2023
Yana Malayko 1 febbraio 2023
Giuseppina Faiella 28 gennaio 2023
Teresa Di Tondo 15 gennaio 2023
Oriana Brunelli 14 gennaio 2023
Martina Scialdone 13 gennaio 2023
Giulia Donato 4 gennaio 2023
Teresa Spanò 2 gennaio 2023
Se questo è un uomo.
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maimoncat · 20 days ago
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I wanted to post this a long time ago already, but now we finally are here.
Das Götterpaar von Seth (Sutech oder Setech) und Nephthys (Neb-Hut, Nebet-Hut) hat mich immer fasziniert. Zum einem, da wir keine Ahnung haben, was das Settier, die Tiergestalt des Wüstengottes, sein soll. Zum anderen, da Nephthys keine vollkommen klare Rolle in der Mythologie hatte und immer andere Gottheiten, wie ihree Schwester Isis (Asat) unterstützte. Auch ihre eheliche Beziehung ist undeutlich: Nephthys ist zwar oft and den Oasen die Frau des Seth, jedoch steht sie in den Osirismythen auf Isis and Horus Seite, die der Sturmgott bekämpft. In Plutarchs Version der Sage wünscht sich Nephthys, als Muttergöttin, ein Kind, kann aber keines von ihrem unfruchtbaren Mann krigen. Das führt zu einer Affäre mit Osiris, aus der der Totengott Anubis (auch Inpu) geboren wird und die zur Trennung der zwei Oasengötter führt. Seth selbst war zwar oft der absolute Bösewicht der Ägyptischen Mythologie, da er Feind des Pharaogottes Horus (auch Hor) war, aber auch er wurde als Kriegsgott und Schutzpatron der Verwandten und Reisenden oft angebetet. Im Sonnenmythos kämpft er an Res Seite gegen die Urschlange Apophis. Mein Interesse für die beiden wurde auch durch @kenyizsuartblog s Tutenstein Fanfic, „Banished by Mistake“ (Bbm) wieder auferweckt.
Sono sempre stato accattivato dalla coppia divina di Set (anche Sutech o wedja) e Nefti (Neb-Het, Nebt-Het). Da un lato perché non abbiamo la più pallida idea di che animale dovrebbe reappresentare il dio del deserto. Dall’altro, perché perché Nefti non ha un ruolo del tutto definito, se non come compagna di altre divinità, come sua sorella Iside (Asat). Anche il loro rapporto coniugale è ambiguo: se Nefti appare spesso come moglie di Set alle Oasi, nei miti di Osiride lei prende  le parti di Iside e Horo (anche Her), contro cui combatte il dio della tempesta. Nella versione di Plutarco del mito Nefti, come dea madre, desidera ardentemente un figlio, ma il suo marito sterile non glielo può dare. Questo causa una tresca con Osiride, dalla quale nascerà il dio dei morti Anubi (Inpu) e che prterà alla separazione dei due dei delle oasi. Set stesso ha quasi sempre connotati negativi, dato che è nemico del dio-faraone Horo, ma venivaanche venerato spesso come dio guerriero e protettore di parenti e viandanti stranieri. Nel mito del viaggio solare, lui combatte fianco a fianco con ra contro la serpe primordiale Apopi. Il mio interesse per questi due è stato anche ridestato dalla fanfiction su Tutenstein di @kenyizsuartblog , “banished by mistake” (bbm)
I’ve always been captivated by the divine couple of Nephtys(Nebet-Het or Nebet-Hut) and Seth (Sutekh or Setekh). For one thing, we ave no clue what animal the stormgod is supposed to be. And Nephtys has no definitive role herself, but rather couples with different deities to asssist them, like her sister Isis (Asat). Their marriage is also quite ambiguous: while Nephtys is Seth’s wife in Oases, in the Osiris myths she sides with Isis and Horus (Heru), who fight against the desert god. In Plutarch’s version of the tale Nephtys, as a mother goddess, wishes to have a child, but her sterile husband cannot provide her with one. This brings about an affaire with Osiris, from which the underworld god Anubis (Inpw) is born, which leads to the separation of the two Oasis gods. Seth himself  was oftentimes the ultimate villain of egyptian mythology, as the sworn enemy of the pharao god Horus, but he was also worshipped as a strong wargod and a protector of relatives and foreign travellers. In the myth of the sun’s journey through the netherworld, he fight side by side with Ra against the primordial serpent Apep. @kenyizsuartblog ‘s Tutenstein fic “Banished by mistake” (BBM) is what reawakened my interest for these two
Original sketch under the cut:
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angelap3 · 3 months ago
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Storie di Donne...
Lei si chiamava Grazia...
Grazia Deledda per la precisione.
Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871,da una famiglia benestante.
Grazia fin da piccolina legge sempre, ovunque. Finisce la quarta elementare e i genitori le dicono che è tempo di lasciare la scuola.
Grazia non capisce, le piace tanto studiare...
"Semplice, perché sei una femmina" le viene risposto.
Grazia serra le braccia e ,in qualche modo ,la spunta. Studia a casa con un precettore, poi continua da sola. Ha 17 anni, invia un racconto a una rivista.
Lo pubblicano! Grazia festeggia, mentre in paese si grida allo scandalo. Anche il parroco si unisce alle malelingue. I genitori tentano di farla ragionare, spiegano che le donne badano alla casa, funziona così...
Grazia non si arrende, continua a scrivere ma a Nuoro trova ovunque terra bruciata , per cui fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove crede che non verrà giudicata per la pretesa di scrivere pur essendo una donna...
Pia illusione!
Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna e anche senza istruzione, chi crede di essere?
Grazia non crede di essere qualcuno ,crede però in sé stessa e continua imperterrita a scrivere.
Ha 29 anni quando incontra Palmiro, un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi che entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Diventano marito e moglie.
Grazia è felice, ma un dubbio l'assilla : sarà contento suo marito di aver sposato una donna che vuole scrivere?
Palmiro, in effetti , non solo è contento di avere una moglie scrittrice ma lascia il suo lavoro e ne diventa l'agente .A questo punto, Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio : si è mai vista una tale assurdità?
Grazia non raccoglie, si difende scrivendo a getto continuo libri che piacciono e non solo agli italiani.
I suoi libri, infatti, viaggiano oltre confine e arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese.
È il 1926.
Grazia Deledda, prima donna italiana, vince il premio Nobel per la letteratura e sale sul palco, mano nella mano con il marito.
Fu criticata, definita un’ignorante, un'illusa , ma lei si rivelo' semplicemente una donna che non ebbe paura di lottare per le sue idee e che riuscì ,alla fine, a vincere la sua battaglia.
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brunopino · 2 months ago
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Conflenti e i presepi nel borgo, 15.12.2024
Quando è possibile c’è anche la versione domenicale di escursioni tra moglie e marito. Questa volta… piove non piove? Decidiamo di andare lo stesso a salutare la Madonna di Visora o della Quercia, che se vogliamo è anche la protettrice degli Adacquacerza e poi per Conflenti, da Cosenza, ci vuole solo mezz’ora. Eccoli, LaVuretta e Geniale nel paese del Savuto che guarda le colline di Aiello (dal…
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colonna-durruti · 11 months ago
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A Mario mancano tre anni alla pensione, da 35 è impiegato nella grande distribuzione, in un supermercato Pam di Corso Svizzera a Torino.
A un certo punto la vita comincia a precipitare: il mutuo di casa schizza alle stelle, sua moglie si ammala. Mario stringe i denti, dà fondo ai risparmi. Ma con questi lavori mica metti in banca milioni e i risparmi finiscono presto.
Un giorno perde la testa, sono parole sue, e ruba sei uova e una scamorza affumicata dagli scaffali del supermercato, gli stessi che aveva riempito e su cui aveva vigilato per tanti anni. Lo beccano subito perché lui non è un ladro di professione, è solo un uomo disperato e affamato. Appena viene sorpreso con la scamorza nel sacco, ammette tutto e chiede scusa: “Ho sbagliato, ma vivo una situazione privata ed economica al limite del sostenibile. Non è una giustificazione, solo una spiegazione”.
All’azienda le scuse e la mortificazione non bastano. Il licenziamento in tronco arriva per raccomandata: “Appare particolarmente grave che lei abbia deliberatamente prelevato dagli scaffali di vendita alcune referenze per un valore complessivo di 7,05 euro e sia poi uscito dal negozio senza provvedere al pagamento delle stesse. Le scuse da lei fornite non possono giustificare in alcun modo l’addebito contestato. Considerati violati gli obblighi generali di correttezza, diligenza e buona fede, ritenuto venuto meno l’elemento fiduciario, avendo abusato della sua posizione all’interno dell’organizzazione a proprio indebito vantaggio e a danno della società, le comunichiamo la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa”.
I sindacati, giudicando la misura del licenziamento sproporzionata, hanno fatto ricorso.
Anche Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili, ruba un mezzo pane e per tutta la vita viene inseguito da Javert, il poliziotto che diventerà il simbolo universale della giustizia ottusa e, appunto, sproporzionata.
Ma questi sono gli aggettivi della burocrazia e dei tribunali, abbiamo bisogno di altre parole per capire un sistema disumano, che si basa su uno schiavismo legalizzato che (anche) nella grande distribuzione trova terreno fertile.
Questo sistema feroce – in cui si sono polverizzate le reti sociali (in un alimentari a gestione familiare la vicenda di Mario sarebbe andata a finire nello stesso modo?) e milioni di individui sono esposti alle intemperie del mercato – è pensato a discapito della maggioranza e a vantaggio dei pochi che si spartiscono le ricchezze del mondo, con l’avallo dei governi.
Il nostro, nonostante una situazione di crescente, paurosa povertà, ha abolito il Reddito di cittadinanza anche grazie a un’indegna campagna di stampa portata avanti dai principali giornali italiani per conto di lorsignori.
In un bel libro appena uscito per Einaudi, Antologia degli sconfitti, Niccolò Zancan mette in fila le storie dei nuovi Valjean: nella discesa agli inferi dell’emarginazione gli apre la porta Egle, un’anziana signora che fruga nell’immondizia del mercato di Porta Palazzo, in cerca di verdura per fare il minestrone. Ma nella vita di prima c’erano state una casa, una famiglia, le vacanze a Loano sulla 500. Poi si è ritrovata a vivere con la pensione di reversibilità del marito e la dignità perduta in un cassonetto della spazzatura.
In questo atlante della disperazione c’è tutto il catalogo degli emarginati: un padre separato, un senzacasa che dorme in auto, un cassintegrato, prostitute, migranti, rider. E un ladro di mance che viene licenziato come Mario. L’aiuto cuoco gli dice: “Da te non me lo sarei mai aspettato”. E lui gli risponde, umiliato, “nemmeno io”.
Invece è tutto prevedibile e ha un nome semplice: si chiama povertà. Dei poveri però non frega niente a nessuno, incredibilmente nemmeno dei lavoratori poveri: sono solo numeri nelle statistiche dell’Istat.
Finché non rubano sei uova e una scamorza.
(Silvia Truzzi, FQ 29 febbraio 2024) da Tranchida.
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