#moglie e marito
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Per la donna il cui marito fa una "sosta extra" ogni sera dopo il lavoro.
Per la donna che piange la perdita di una gravidanza che nessun altro conosceva.
Per la donna che guarda sempre avanti, anche se si perde dentro.
Per la donna licenziata per il quarto ritardo perché sveglia da una settimana di fila con un bambino malato.
Per la mamma single che non sa come pagare le utenze questo mese.
Per la donna che ha avuto 2 FIVET e ha provato per cinque anni senza successo ma si presenta comunque ad ogni baby shower per i suoi amici.
Per la donna che ancora non si è perdonata per l'aborto avvenuto 20 anni fa.
Per la donna che guarda se stessa e i suoi figli mentre conta le monete al supermercato.
Per la donna che apre la porta alla notizia della morte del marito all'estero tre settimane prima del suo ritorno a casa.
Per la donna che soffre di ansia ma nessuno capisce cosa potrebbe stressarla.
Per la donna che dà alla sua famiglia tutto il giorno, ogni giorno e ha solo bisogno di una pausa.
Per la donna che sorride agli estranei tutto il giorno in pubblico, ma piange silenziosamente ogni notte.
Per la donna che voleva farla finita ma ha trovato la forza per continuare.
Per la donna che ogni notte dorme accanto a uno sconosciuto.
Per la donna la cui genetica non le permetterà mai di sembrare come nelle riviste.
Per la donna che sopporta una relazione interrotta dopo l'altra perché nessuno le ha insegnato cos'è l'amore.
Per la donna che alleva una figlia senza padre e prega che la storia non si ripeta.
Per la donna che ama con tutto il cuore e che ha un disperato bisogno di essere amata.
[Traduzione e adattamento La vita di una donna Arte: Yehuda Devir]
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mrpolopo · 1 year ago
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....noi uomini golosi🤭🤭
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a-bisexual-panicking · 11 months ago
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la combo Ghali->Annalisa ha davvero confermato la mia bisessualità
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Moglie al telefono:
Marit'm è pronto, te lo mando? Con ricevuta di ritorno... ripensandoci, meglio senza 😂
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deathshallbenomore · 2 years ago
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9:28 e ho già vissuto la gag dei signori anziani confusi circa la misteriosa questione della disposizione dei loro posti sul treno
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brunopino · 1 day ago
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Castiglione Marittimo e Falerna, 21 dicembre 2024
Album foto Entro i 45/50 minuti da Cosenza, tra i paesi non visitati, ci sono per esempio, Malvito a nord e Falerna a sud. Decidiamo per il Sud e scegliamo il sole per questa escursione tra moglie e marito di sabato 21 dicembre, solstizio di inverno. Facciamo tappa a Castiglione Marittimo, dove una volta c’era un castello normanno, che oltre a qualche muro si conserva anche nella toponomastica.…
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bottegapowerpoint · 16 days ago
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Frederik Hendrik Kaemmerer, The Wedding Procession
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onoranzetriolo · 3 months ago
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è mancata Santa Mammì in Agati
è mancata Santa Mammì in Agati Ne danno il triste annuncio il marito Francesco Agati, i figli: Caterina con il marito Luca Neri, Gianluca con la moglie Francesca Pontieri e Danilo con la moglie Maria Cantone; gli adorati nipoti Laura, Gabriele, Alice, Sofia, Alessandro, le sorelle, i nipoti ed i parenti tutti. I funerali avranno luogo martedì 24 c.m. alle ore 16:30 nella Parrocchia “San PIO X”…
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ambrenoir · 4 months ago
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A New York è stato appena aperto il NEGOZIO DI MARITI dove le donne possono scegliere e comprare un marito.
All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
1) Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA.
2) Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
3) Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
4) Non si puo’ ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro." La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini." La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli.". "Wow" - pensa la donna, ma si sente di salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano a fare le faccende di casa."“Incredibile! - esclama la donna - Posso difficilmente resistere!” Ma, detto questo, sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nelle faccende domestiche e sono estremamente romantici."La donna è tentata di restare e sceglierne uno, invece decide di salire all'ultimo piano.
Il cartello del sesto piano: "Sei la visitatrice N° 31.456.012 di questo piano, qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare come sia impossibile accontentare una donna. Grazie per aver scelto il nostro negozio!
Di fronte a questo negozio è stato aperto un NEGOZIO DI MOGLI.
Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e sanno cucinare bene.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.
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susieporta · 8 hours ago
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“Ci sono veleni che assumi ogni giorno: a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna. Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi. Il «non si può dire,» il «non sta bene», il «non adesso», il «non puoi capire». Questi veleni ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura. Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che non li riconosci per quello che che sono. Si chiamano inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'amore da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene. Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro potenziale tossico. E ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi. E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna. A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo.... A volte non sappiamo neanche come chiamarli, ma sappiamo soltanto una cosa: che ci fanno stare bene. Sono queste le persone di cui dovremmo circondarci. E sono sempre queste le persone che dovremmo diventare”.
~Carl Gustav Jung~
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angelap3 · 1 month ago
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Storie di Donne...
Lei si chiamava Grazia...
Grazia Deledda per la precisione.
Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871,da una famiglia benestante.
Grazia fin da piccolina legge sempre, ovunque. Finisce la quarta elementare e i genitori le dicono che è tempo di lasciare la scuola.
Grazia non capisce, le piace tanto studiare...
"Semplice, perché sei una femmina" le viene risposto.
Grazia serra le braccia e ,in qualche modo ,la spunta. Studia a casa con un precettore, poi continua da sola. Ha 17 anni, invia un racconto a una rivista.
Lo pubblicano! Grazia festeggia, mentre in paese si grida allo scandalo. Anche il parroco si unisce alle malelingue. I genitori tentano di farla ragionare, spiegano che le donne badano alla casa, funziona così...
Grazia non si arrende, continua a scrivere ma a Nuoro trova ovunque terra bruciata , per cui fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove crede che non verrà giudicata per la pretesa di scrivere pur essendo una donna...
Pia illusione!
Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna e anche senza istruzione, chi crede di essere?
Grazia non crede di essere qualcuno ,crede però in sé stessa e continua imperterrita a scrivere.
Ha 29 anni quando incontra Palmiro, un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi che entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Diventano marito e moglie.
Grazia è felice, ma un dubbio l'assilla : sarà contento suo marito di aver sposato una donna che vuole scrivere?
Palmiro, in effetti , non solo è contento di avere una moglie scrittrice ma lascia il suo lavoro e ne diventa l'agente .A questo punto, Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio : si è mai vista una tale assurdità?
Grazia non raccoglie, si difende scrivendo a getto continuo libri che piacciono e non solo agli italiani.
I suoi libri, infatti, viaggiano oltre confine e arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese.
È il 1926.
Grazia Deledda, prima donna italiana, vince il premio Nobel per la letteratura e sale sul palco, mano nella mano con il marito.
Fu criticata, definita un’ignorante, un'illusa , ma lei si rivelo' semplicemente una donna che non ebbe paura di lottare per le sue idee e che riuscì ,alla fine, a vincere la sua battaglia.
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Nomi, non numeri. Dietro ogni nome una vita, una famiglia e una storia. Agghiacciante.
Giulia Tramontano 1 giugno 2023
Pierpaola Romano 1 giugno 2023
Yirelis Peña Santana 27 maggio 2023
Anica Panfile 21 maggio 2023
Jessica Malaj 7 maggio 2023
Danjela Neza 6 maggio 2023
Rosanna Trento 3 maggio 2023
Antonella Lopardo 2 maggio 2023
Wilma Vezzaro 25 aprile 2023
Barbara Capovani 23 aprile 2023
Stefania Rota 21 aprile 2023
Anila Ruci 19 aprile 2023
Rosa Gigante 18 aprile 2023
Sara Ruschi 13 aprile 2023
Brunetta Ridolfi 13 aprile 2023
Carla Pasqua 31 marzo 2023
Alessandra Vicentini 31 marzo 2023
Zenepe Uruci 30 marzo 2023
Agnese Oliva 29 marzo 2023
Francesca Giornelli 28 marzo 2023
Pinuccia Contin 16 marzo 2023
Maria Febronia Buttò 10 marzo 2023
Rubina Kousar 9 marzo 2023
Petronilla De Santis 9 marzo 2023
Rossella Maggi 8 marzo 2023
Iulia Astafieya 7 marzo 2023
Iolanda Pierazzo 6 marzo 2023
Rosalba Dell'Albani 4 marzo 2023
Caterina Martucci 1 marzo 2023
Giuseppina Traini 25 febbraio 2023
Maria Luisa Sassoli 23 febbraio 2023
Sigrid Gröber 19 febbraio 2023
Chiara Carta 18 febbraio 2023
Rosina Rossi 16 febbraio 2023
Cesina Bambina Damiani 12 febbraio 2023
Melina Marino 11 febbraio 2023
Santa Castorina 11 febbraio 2023
Antonia Vacchelli 6 febbraio 2023
Margherita Margani 4 febbraio 2023
Yana Malayko 1 febbraio 2023
Giuseppina Faiella 28 gennaio 2023
Teresa Di Tondo 15 gennaio 2023
Oriana Brunelli 14 gennaio 2023
Martina Scialdone 13 gennaio 2023
Giulia Donato 4 gennaio 2023
Teresa Spanò 2 gennaio 2023
Se questo è un uomo.
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raccontidialiantis · 6 days ago
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La scusa di Natale
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Luciana non sapeva più come suscitare il suo interesse. Lo desiderava da tempo, da quando erano ragazze. Ma Elena, la sua amica intima, era stata più fortunata e alla fine se l'era sposato. Comunque amici da una vita, l'occasione finalmente arrivò ed era troppo ghiotta, per non coglierla: fortuitamente soli in casa prima del cenone da festeggiare tutti insieme, per via dello shopping dell'ultimo momento, senza i rispettivi coniugi nella stessa stanza e per giunta con in casa nessun altro in vista, forse per una mezz'ora abbondante, non si perse d'animo e gli disse: “sai, Antonio: probabilmente ho un nervo accavallato, ahia!”
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Lui, tonto come tutti gli uomini, le rispose: “se vuoi ti faccio un massaggio, fammi vedere dove…” Luciana, con gesto sensuale e lento, guardandolo negli occhi, scoprì le spalle e l'uomo per qualche secondo davanti al più bello spettacolo del mondo non riuscì a proferir parola: lingua di felpa, bocca aperta e un insolito, improvviso rimescolio nel basso ventre. Le massaggiò l'incavo del collo, ma da quel mugolio un po’ troppo partecipe, dai 'si' sussurrati, continui e rochi, dal sorriso esplicito che ella gli rivolgeva, capì che era altro che quella femmina stupenda, perfida e adorabile voleva.
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La prese e la sbatté al muro; pur con le labbra incollate a quelle di lei, le sollevò la gonna e le infilò una mano tra le cosce. Lei le allargò, inarcò in avanti i fianchi e facilitò le sue manovre, guardandolo spesso negli occhi a sfidarne la mascolinità a lungo repressa da un matrimonio stanco. Antonio la frugò in modo esperto, come solo un uomo sposato da vent'anni sa fare e la fece godere. Poi, scesi i calzoni, in piedi la infilò in una botta sola. Luciana spalancò gli occhi e aprì la bocca, godendo come una pazza per la conquista e per l'entità del membro. Lui con dei colpi ben assestati le scaricò dentro la sua esplicita e più desiderata dichiarazione d'amore.
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Fu rapido, frettoloso ma bellissimo. Fra un po’ sarebbero tornati tutti. Le disse: “d'ora in poi sarai solo mia, capito? Fai un cenno con la testa, mentre ancora godi con me dentro. Con tuo marito saranno solo mal di testa e indisposizioni. Ti voglio tutta solo e soltanto per me.” Le disse queste cose continuando a leccarle il collo e baciandola. Si rivestirono lesti. Era riuscita a fottere e rubare il marito a Elena, la sua più cara amica. Ma non se ne pentì mai: la storia andò avanti per anni. E lui la godette appieno. Ogni giovedì.
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Lei invece, pur provando un orgasmo proibito dopo l'altro, aveva il suo più grande piacere proprio quando spettegolava sottobraccio alla sua amica, passeggiando e discettando di corna altrui e malizie femminili varie. E sorseggiando un caffè o leccando un gelato, percepiva Elena come moglie e madre tranquilla, sicura dell'amore fedele e inscalfibile dell'uomo che invece aveva risvegliato dentro di lei la puttana insospettabile e repressa che aveva dentro. L'amore è custodire un segreto enorme e inconfessabile, è il gusto dell'assolutamente proibito finalmente e ripetutamente violato. Non c'è nulla che dia più soddisfazione all'anima.
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RDA
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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(Foto: peutetreplusblog)
Sei fuggita da casa tua alle due di pomeriggio, appena finito di rigovernare la cucina; una piccolissima evasione dai tuoi impegni di mamma e moglie per un'oretta di passione trasgressiva e un innocente cornino a tuo marito. Ti sei appena spogliata nuda e, prepotente, si scatena il tuo forte odore personale nella stanza. Mi cattura, sono completamente tuo. Devo toccarti ovunque. Farti sentire sensuale, donna da sogno, femmina mia e desiderata. Bramata fortemente. Sei umida... Ti voglio: adesso e di continuo, nella mia vita. Anche se sei di un altro.
Aliantis
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(Foto: peutetreplusblog)
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colonna-durruti · 10 months ago
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A Mario mancano tre anni alla pensione, da 35 è impiegato nella grande distribuzione, in un supermercato Pam di Corso Svizzera a Torino.
A un certo punto la vita comincia a precipitare: il mutuo di casa schizza alle stelle, sua moglie si ammala. Mario stringe i denti, dà fondo ai risparmi. Ma con questi lavori mica metti in banca milioni e i risparmi finiscono presto.
Un giorno perde la testa, sono parole sue, e ruba sei uova e una scamorza affumicata dagli scaffali del supermercato, gli stessi che aveva riempito e su cui aveva vigilato per tanti anni. Lo beccano subito perché lui non è un ladro di professione, è solo un uomo disperato e affamato. Appena viene sorpreso con la scamorza nel sacco, ammette tutto e chiede scusa: “Ho sbagliato, ma vivo una situazione privata ed economica al limite del sostenibile. Non è una giustificazione, solo una spiegazione”.
All’azienda le scuse e la mortificazione non bastano. Il licenziamento in tronco arriva per raccomandata: “Appare particolarmente grave che lei abbia deliberatamente prelevato dagli scaffali di vendita alcune referenze per un valore complessivo di 7,05 euro e sia poi uscito dal negozio senza provvedere al pagamento delle stesse. Le scuse da lei fornite non possono giustificare in alcun modo l’addebito contestato. Considerati violati gli obblighi generali di correttezza, diligenza e buona fede, ritenuto venuto meno l’elemento fiduciario, avendo abusato della sua posizione all’interno dell’organizzazione a proprio indebito vantaggio e a danno della società, le comunichiamo la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa”.
I sindacati, giudicando la misura del licenziamento sproporzionata, hanno fatto ricorso.
Anche Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili, ruba un mezzo pane e per tutta la vita viene inseguito da Javert, il poliziotto che diventerà il simbolo universale della giustizia ottusa e, appunto, sproporzionata.
Ma questi sono gli aggettivi della burocrazia e dei tribunali, abbiamo bisogno di altre parole per capire un sistema disumano, che si basa su uno schiavismo legalizzato che (anche) nella grande distribuzione trova terreno fertile.
Questo sistema feroce – in cui si sono polverizzate le reti sociali (in un alimentari a gestione familiare la vicenda di Mario sarebbe andata a finire nello stesso modo?) e milioni di individui sono esposti alle intemperie del mercato – è pensato a discapito della maggioranza e a vantaggio dei pochi che si spartiscono le ricchezze del mondo, con l’avallo dei governi.
Il nostro, nonostante una situazione di crescente, paurosa povertà, ha abolito il Reddito di cittadinanza anche grazie a un’indegna campagna di stampa portata avanti dai principali giornali italiani per conto di lorsignori.
In un bel libro appena uscito per Einaudi, Antologia degli sconfitti, Niccolò Zancan mette in fila le storie dei nuovi Valjean: nella discesa agli inferi dell’emarginazione gli apre la porta Egle, un’anziana signora che fruga nell’immondizia del mercato di Porta Palazzo, in cerca di verdura per fare il minestrone. Ma nella vita di prima c’erano state una casa, una famiglia, le vacanze a Loano sulla 500. Poi si è ritrovata a vivere con la pensione di reversibilità del marito e la dignità perduta in un cassonetto della spazzatura.
In questo atlante della disperazione c’è tutto il catalogo degli emarginati: un padre separato, un senzacasa che dorme in auto, un cassintegrato, prostitute, migranti, rider. E un ladro di mance che viene licenziato come Mario. L’aiuto cuoco gli dice: “Da te non me lo sarei mai aspettato”. E lui gli risponde, umiliato, “nemmeno io”.
Invece è tutto prevedibile e ha un nome semplice: si chiama povertà. Dei poveri però non frega niente a nessuno, incredibilmente nemmeno dei lavoratori poveri: sono solo numeri nelle statistiche dell’Istat.
Finché non rubano sei uova e una scamorza.
(Silvia Truzzi, FQ 29 febbraio 2024) da Tranchida.
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occhietti · 3 months ago
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Un uomo e una donna erano sposati da più di 60 anni. Avevano condiviso tutto, parlato di tutto, e non si erano mai nascosti nulla, tranne una piccola scatola di scarpe che la vecchietta teneva in cima all'armadio. Lei aveva sempre detto al marito di non aprirla mai e di non chiedere nulla a riguardo.
Per tutti questi anni, l'uomo non aveva mai pensato a quella scatola, ma un giorno la sua amata si ammalò gravemente e il dottore disse che non sarebbe sopravvissuta. Mentre cercava di mettere in ordine i loro affari, l'uomo prese la scatola e la portò al capezzale della moglie. Lei acconsentì che era giunto il momento che lui scoprisse il contenuto.
Quando aprì la scatola, trovò due bambole di lana fatte a mano e una pila di soldi per un totale di 95.000 dollari. Stupito, chiese alla moglie spiegazioni.
"Quando stavamo per sposarci," disse lei, "mia nonna mi insegnò il segreto di un matrimonio felice: non litigare mai. Mi disse che, se mai mi fossi arrabbiata con te, avrei dovuto restare in silenzio e fare una bambola di lana."
L'uomo, commosso, si trattenne a stento dal piangere. Nella scatola c'erano solo due bambole. Significava che lei si era arrabbiata con lui solo due volte in tutti quegli anni di vita e amore insieme. Era al settimo cielo.
"Tesoro," disse, "questo spiega le bambole, ma che dire di tutti questi soldi? Da dove vengono?"
"Oh," rispose lei, "sono i soldi che ho guadagnato vendendo le bambole."
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