#migliori effetti speciali
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(via Oscar 2025: scenografia, costumi, trucco e acconciatura, sonoro effetti speciali (previsioni novembre))
A distanza di poche settimane dall’inizio ufficiale dell’Awards Season completiamo il 1° ciclo di previsioni con le ultime 5 categorie tecniche restanti in cui appare evidente che il frontrunner da battere è Dune: Part Two. Nelle categorie miglior scenografia e migliori costumi c’è un duello "all’ultimo sangue" con Wicked-PartI, invece mentre per il miglior sonoro il film di Denis Villeneuve è in testa sul rivale Il gladiatore II, per i migliori effetti speciali è in vantaggio su Kingdom of the Planet of the Apes. Di contro per la categoria miglior trucco e acconciatura The Substance potrebbe avere già la statuetta in tasca, ma andiamo con ordine concentrandoci sugli altri potenziali favoriti per la nomination nelle singole categorie.
In questo scenario riflettori puntati sui nostri “artigiani”. Per la miglior scenografia: gli arredatori di interni Roberta Federico (Conclave) e SandroPicarozzi (Maria), ma anche Stefano Baisi, Monica Sallustio & Lisa Scoppa per #Queer. Per i migliori costumi: Massimo Cantini Parrini (Maria) potrebbe conquistare la sua terza candidatura dopo quelle conquistate per Pinocchio (2021) e Cyrano (2022).
#oscar 2025#miglior scenografia#migliori costumi#miglior trucco e acconciatura#miglior sonoro#migliori effetti speciali#il gladiatore 2#the brutalist#wicked#dune part two#conclave#maria#massimo cantini parrini#previsioni nominations#awards season#the substance
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Giulietta e Romeo in chiave moderna.
Vi chiederete come mai abbia intitolato questo racconto così: lo scoprirete strada facendo. Avevo trascorso una settimana infernale: attendevamo un esito importante e, si sa, in quei momenti non si è in forma smagliante. Parlo al plurale perché, anche se la diretta interessata ero io, il mio Padrone non mi ha mollata un attimo, riempiendomi di attenzioni. "Lunedì sarò un coccolone" aveva detto dopo aver appreso l'esito" positivo"tanto sperato. Credevo scherzasse o comunque non davo molto peso a questa sua intenzione ricordando la "durezza" che prevale nei nostri incontri e, invece, mi ha stupito con effetti speciali. Insieme nella stanza del "nostro albergo" ho fatto però di tutto per meritarmi un duro trattamento ...Il mio Porco aveva fatto i conti senza l'oste, come si suol dire: non fraintendetemi, io adoro la sua innata e infinita dolcezza ma, quando riesco a fare emergere il Porco spietato, gongolo fiera. Del resto, ormai è noto, mi piacciono le sfide e vinco sempre... Appreso che vivrò ancora a lungo, il mio desiderio era quello di godermi il mio uomo, di sottomettermi ancora una volta a lui e, perché no, di essere devastata. La mia bocca gli ha riservato una calorosa accoglienza. Non gli ho dato il tempo di sfilarsi i pantaloni: in ginocchio ai suoi piedi, mi sono gustata il suo cazzo che, come sempre, si pavoneggiava gonfiandosi meravigliosamente. Toccava agli altri buchi ma quando me lo ha infilato durissimo in fica ho lanciato un urlo. Non ho la fica stretta, anzi, il suo costante lavoro l' ha resa di ampia vedute. Il mio grido aveva un motivo ben preciso: "Dalle 07.30 non potrai più pisciare" mi aveva avvertita, e io avevo obbedito...Ora però dovevo svuotarmi sul suo cazzo prima di essere scopata in fica e così ho fatto. Seduto sul wc, mentre mi baciava dolcemente ( le promesse coccole), il suo cazzo veniva inondato da un getto caldo rendendolo ancora più duro e appetibile: a mo' di scottex l'ho ripulito per bene e, soltanto dopo che la mia bocca
lo ha reso lindo e pinto, siamo tornati in camera. Descrivervi l'impeto che ha dettato ogni gesto mi risulta difficile perché so che, comunque, non riesce a darvi davvero l' idea di quello che accade quando siamo insieme. Ancora una volta eravamo un incastro di voglie e di corpi, di sguardi e di silenzi loquaci, di parole sussurrate e a tratti "urlate". Avevo vinto la sfida: il mio Porco era lì a sbattermi e abbattere ogni mia minima resistenza fisica. La mia fica, frugata, leccata, sfondata e fistata era una meravigliosa pesca rossa, il mio culo, devastato dal suo cazzo e dalla sua mano, appariva come una perfetta "O", il mio viso un miscuglio di trucco colante e saliva. Abbiamo continuato a sfamarci per ore fino al momento del suo dono. Sempre attento ai miei desideri, così come io ai suoi, mi aveva chiesto "Dove vuoi la sborra stavolta, Tesoro?"
"Nella fica" gli avevo risposto senza esitazione perché lo ritengo forse un gesto intimo come pochi e quell' incontro lo meritava. Sono stata accontentata: sentirlo svuotarsi e poi lasciarsi andare sopra di me è stato bellissimo. Eravamo sfiniti ma soddisfatti. Faceva improvvisamente un gran caldo e la sua voglia di farmi prendere una boccata d'aria non si è fatta attendere. Nuda e affacciata al balcone, sotto il suo sguardo fiero di me, ero la sua Troia in vetrina. Mentre lui scattava foto, io mi guardavo attorno divertita e pensavo a noi: a distanza di quasi un anno siamo complici, amanti e amati...siamo, insomma, Romeo e Giulietta in chiave moderna. L'epilogo però sarà dei migliori: in una relazione molto profonda, quasi quanto i miei buchi, ci vivremo felici e contenti.
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Now You See Me - I maghi del crimine (2013)
Un quartetto di maghi rapinatori di banche braccato dall'FBI in un gioco di prestigio e illusione nel quale spettatori e protagonisti non sono mai sicuri di chi sia un passo avanti ed uno indietro. Grandi premesse e grande cast per un film che parte col botto ma si incarta poi nello sviluppo e alla fine non convince del tutto.
Il trucco c'è ma non si vede
Un lungo prologo che precede i titoli di testa ci presenta uno per uno i quattro maghi protagonisti nel pieno dell'azione delle loro performance: J. Daniel Atlas (Jesse Eisenberg), prestigiatore e seduttore; la sua ex assistente Henley Reeves (Isla Fisher) specializzata in escapologia; il mentalista e ipnotista Merritt McKinney (Woody Harrelson); Jack Wilder (Dave Franco) manolesta non solo con le carte e imbattibile con le serrature. Fino a quando i destini dei quattro non vengono ricongiunti da un misterioso committente che recapita ad ognuno una carta dei tarocchi con delle istruzioni da seguire e che li porterà ad incontrarsi in un loft a New York dove li aspetta un sorpresa. Li ritroviamo un anno dopo in tournée come the Four Horsemen, i Quattro Cavalieri, quattro maghi che hanno unito le forze per dare vita allo show più incredibile del mondo, all'apice del successo grazie al loro impresario e finanziatore il miliardario Arthur Tressler (Michael Caine): dal vivo sul palco del MGM Grand di Las Vegas riescono a svuotare magicamente il caveau di una banca di Parigi e far piovere le banconote rubate sul pubblico in delirio. Magia? Grande illusione? O una rapina bella e buona? L'FBI si fionda su di loro ma evidentemente è difficile incastrarli… a meno che non si voglia ammettere che la magia esiste! L'agente speciale Dylan Rhodes (Mark Ruffalo) con la collega francese dell'Interpol Alma Dray (Mélanie Laurent) si mettono alle calcagna dei Four Horsemen, assistiti dall'enigmatico Thaddeus Bradley (Morgan Freeman), un ex illusionista che ora si dedica a smascherare i trucchi e svelare i segreti dei maghi famosi.
Comincia un inseguimento sfrenato, una partita a scacchi di abilità, intelligenza e furbizia per smascherare i Quattro Cavalieri, scoprire il loro trucco e impedire che colpiscano ancora nelle successive tappe del loro show che li porterà braccati dall'FBI prima a New Orleans e infine a New York. Chi sono i quattro maghi e perché fanno quello che fanno? Cosa c'è dietro? Novelli Robin Hood che rubano ai ricchi per dare ai poveri o abili truffatori che perseguono solamente i loro interessi? Chi è il misterioso deus ex machina che muove i fili e manovra il tutto nell'ombra, se ce n'è uno? Il film gioca col pubblico, così come i protagonisti tra loro, facendogli credere di essere un passo avanti quando invece è sempre un passo indietro, ovvero "pensi di sapere ciò che stai vedendo e invece non lo sai".
E per un po' stare al gioco è divertente, l'idea è quella di portare lo spettatore ogni volta a credere di avere scoperto il trucco e puntualmente ad essere smentito dalla storia che invece prende un'altra direzione. Ricordate la massima di The Prestige? "Non è importante il prestigio in sè, quanto il trucco che si nasconde dietro". Più guardi da vicino tanto più facile sarà ingannarvi, ci ammonisce sin dall'inizio la voce di Jesse Eisenberg: un invito esplicito a concentrarsi sulla visione d'insieme, che però alla fine sembra sfuggire anche a regista e attori, non solo al pubblico, che forse può trovarsi un po' frastornato dai continui movimenti della macchina sempre in picchiata di Louis Leterrier, sicuramente più suo agio con gli effetti speciali e le scene d'azione che con i risvolti e le sottigliezze di un heist movie con la variante della magia. Il film offre comunque un intrattenimento di buon livello supportato da un cast interessante ed eterogeneo: Jesse Eisenberg è il più carismatico dei maghi, con i suoi tic e la parlantina, sue sono le battute migliori del film insieme a Mark Ruffalo, come al solito stropicciato e divertente. Woody Harrelson invece è colpevolmente sottoutilizzato, Michael Caine e Morgan Freeman al minimo sindacale. A forza però di deviare l'attenzione dello spettatore costringendolo in continuazione a guardare dall'altra parte per confonderlo e fare sì che non scopra dove sia il trucco che c'è dietro, regista e sceneggiatori perdono il bandolo della matassa e faticano a tenere alto il livello d'interesse del pubblico, come dire che dopo le premesse davvero magiche segue uno sviluppo della storia molto meno coinvolgente. La sensazione è che a forza di rimescolare le carte ogni tanto qualcuna sfugga dal mazzo o piuttosto che i protagonisti rimangano loro stessi incartati negli alti e bassi di una sceneggiatura lacunosa e con più di qualche buco, e alla fine, anche nel momento in cui il trucco dietro al prestigio viene finalmente rivelato, si rimane più confusi che persuasi.
Parafrasando il sopraccitato film di Nolan, se "ogni grande numero di magia è costituito da tre parti, la Presentazione, il Colpo di Scena ed il Prestigio", diciamo che Now You See Me per le prime due se la cava discretamente, ma al momento del Prestigio dove "succede l'inaspettato, dove vedi qualcosa che non hai mai visto prima", allora siamo ben lontani dal restare strabiliati.
#now you see me#recensione#review#netflix#netflix italia#woody harrelson#mark ruffalo#jesse eisenberg#isla fisher#dave franco
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Specchio, specchio...
Gli scienziati scoprono che dall'altra parte del sole ci sarebbe un nuovo pianeta. Decidono allora di spedirci due astronauti. L'atterraggio non è dei migliori. Uno dei due rende le natiche a Iddio, mentre l'altro scopre che il pianeta in questione altro non è se non un'immagine speculare della Terra. Con tutto quel che purtroppo ne conseguirà. Doppia immagine nello spazio è un film di fantascienza vecchia maniera, che prende spunto da un'idea presente negli universi Marvel e DC. Il concetto non è dunque originale, ma è ben realizzato. Con gli effetti speciali curati dagli stessi creatori delle serie televisive Stingray e Thunderbirds (responsabili, in seguito di U.F.O. e Spazio: 1999). Segnalo, fra gli interpreti, il grande Herbert Lom. Qualcuno magari lo ricorderà nei panni dell'ispettore Dreyfuss, cui tocca subire l'inettitudine del maldestro ispettore Closeau. A sua volta collegato al diamante conosciuto con il nome di Pantera Rosa. Ma questa è un'altra storia.
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'𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐞𝐫𝐞'𝐬 𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐨𝐨𝐦 𝐢𝐧 𝐡𝐞𝐥𝐥, 𝐭𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐚𝐝 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐰𝐚𝐥𝐤 𝐭𝐡𝐞 𝐞𝐚𝐫𝐭𝐡'
𝐃𝐚𝐰𝐧 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐃𝐞𝐚𝐝 (𝐆𝐞𝐨𝐫𝐠𝐞 𝐀. 𝐑𝐨𝐦𝐞𝐫𝐨, 𝟏𝟗𝟕𝟖)
Mentre il mondo si avvicina ad un' inspiegabile apocalisse zombie, quattro persone (due militari e una coppia di giornalisti), si barricano in un centro commerciale di periferia abbandonato che diventerà il loro rifugio ma allo stesso tempo la loro prigione. Tra i più grandi sequel e uno dei migliori film horror di sempre.Il secondo della trilogia romeriana dei morti viventi.
Con alcune scene veramente crude (eviscerazioni umane e teste che esplodono) Dawn of the Dead potrebbe essere definito uno dei film americani più cruenti di tutti i tempi. Accolto con recensioni entusiastiche dalla critica, fu immediatamente riconosciuto non solo come un classico del genere ma anche come una delle più acute satire sociali del decennio (il centro commerciale location perfetta, simbolo del consumismo e del capitalismo imperante). Notevole la partecipazione di Dario Argento per quanto riguarda la sceneggiatura e la colonna sonora (Goblin) ed effetti speciali curati da Tom Savini che appare nel film, seppur marginalmente.Un cult assoluto, da vedere e rivedere!
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Perché Stanley Kubrick è stato uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi
Non c’è bisogno di essere dei grandi esperti e appassionati di cinema per conoscere il nome di Stanley Kubrick. Il regista americano, nato a New York il 26 luglio 1928 è considerato uno dei più grandi registi di tutti i tempi, ed è stato elogiato per il suo stile visivo distintivo, la sua attenzione ai dettagli e la sua esplorazione di temi complessi e stimolanti. I film di Kubrick spaziano da generi diversi, tra cui il dramma, la commedia, la fantascienza, il mistero e il thriller. Alcuni dei suoi film più famosi includono 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica, Shining, Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut. Kubrick era un perfezionista che ha preso il controllo di ogni aspetto dei suoi film, dalla sceneggiatura alla fotografia alla regia. Era noto per le sue lunghe riprese e i suoi ripetuti ciak, e spesso trascorreva anni a sviluppare i suoi film. Il lavoro di Kubrick ha avuto un'influenza significativa sul cinema. I suoi film sono stati analizzati e discussi da critici e studiosi per decenni, e continuano a essere fonte di ispirazione per i registi di tutto il mondo. I motivi per cui Stanley Kubrick è considerato un grande regista cinematografico Kubrick era un maestro della fotografia e del montaggio, e i suoi film sono caratterizzati da immagini vivide e sequenze cinematografiche memorabili; un perfezionista che prestava attenzione a ogni dettaglio dei suoi film, dalla scenografia ai costumi agli effetti speciali. I film di Kubrick affrontano spesso temi complessi e stimolanti, come la natura umana, la violenza, la follia e la realtà. Stanley Kubrick è stato un regista rivoluzionario che ha lasciato un segno indelebile nel cinema. I suoi film continuano ad essere apprezzati e ammirati da milioni di persone in tutto il mondo. Ci sono molti registi moderni che sono stati influenzati dallo stile di Stanley Kubrick. Alcuni dei più noti includono il regista del momento, Christopher Nolan e altri illustri colleghi come Guillermo Del Toro, Darren Aronofsky, Wes Anderson e molti altri. Questi sono solo alcuni esempi dei molti registi moderni che sono stati influenzati dallo stile di Stanley Kubrick. Il suo lavoro continua a ispirare i registi di tutto il mondo, e il suo impatto sul cinema sarà sentito per molti anni a venire. La filmografia di Kubrick dagli esordi fino alla morte avvenuta nel 1999 Stanley Kubrick ha diretto 13 film in un periodo di 40 anni, dal 1953 al 1999. I suoi film sono stati apprezzati dalla critica e dal pubblico per il loro stile visivo distintivo, la loro complessità narrativa e la loro esplorazione di temi complessi e stimolanti. I film di Kubrick spaziano da generi diversi, tra cui il dramma, la commedia, la fantascienza, il mistero e il thriller. Alcuni dei suoi film più famosi includono: 2001: Odissea nello spazio (1968): Un film di fantascienza che esplora il significato della vita, della morte e dell'universo. Arancia Meccanica (1971): Un film distopico che esplora la natura della violenza e della libertà. Shining (1980): Un film horror psicologico che esplora la follia e la famiglia. Full Metal Jacket (1987): Un film sulla guerra del Vietnam che esplora la natura della violenza e dell'orrore. Eyes Wide Shut (1999): Un film drammatico sulla relazione tra marito e moglie. I film di Kubrick hanno avuto un'influenza significativa sul cinema. Sono stati analizzati e discussi da critici e studiosi per decenni, e continuano a essere fonte di ispirazione per i registi di tutto il mondo. Perché 2001: odissea nello spazio è considerato uno dei migliori film della storia del cinema 2001: Odissea nello spazio è uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. È stato elogiato per il suo stile visivo iconico, la sua complessità narrativa e la sua esplorazione di temi complessi e stimolanti. Il film è stato un successo di critica e pubblico, e ha vinto quattro Oscar, tra cui il miglior montaggio e la miglior scenografia. È stato anche nominato per l'Oscar al miglior film. 2001: Odissea nello spazio ha avuto un'influenza significativa sul cinema. Ha contribuito a definire il genere della fantascienza e ha ispirato molti altri film, tra cui Star Wars, Alien e Blade Runner. Ecco alcuni dei motivi per cui 2001: Odissea nello spazio è considerato uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema: Stile visivo iconico: Il film è caratterizzato da immagini iconiche, come il monolito nero e la sequenza del viaggio nello spazio. Complessità narrativa: Il film è complesso e stimolante, e ha lasciato spazio a diverse interpretazioni. Esplorazione di temi complessi: Il film esplora temi complessi, come il significato della vita, della morte e dell'universo. 2001: Odissea nello spazio è un film che ha resistito alla prova del tempo. È un classico della fantascienza che continua ad essere apprezzato e ammirato da milioni di persone in tutto il mondo. Qual è stata l'influenza di Kubrick nel cinema di fantascienza? perché è così importante ancora oggi? L'influenza di Stanley Kubrick nel cinema di fantascienza è stata significativa e duratura. I suoi film, come 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica e Shining, hanno contribuito a definire il genere e continuano ad essere fonte di ispirazione per i registi di tutto il mondo. Kubrick è stato un maestro della narrativa e della visione, e i suoi film sono caratterizzati da uno stile visivo unico e da una complessità narrativa che ha sfidato il pubblico a pensare in modo nuovo. 2001: Odissea nello spazio, in particolare, è un film che ha avuto un impatto duraturo sul cinema. Il film ha esplorato temi complessi, come il significato della vita, della morte e dell'universo, e ha utilizzato tecniche innovative per creare un'atmosfera enigmatica e suggestiva. Kubrick è stato anche un pioniere nell'uso degli effetti speciali. I suoi film hanno utilizzato effetti speciali innovativi per creare immagini realistiche e memorabili. Il regista era un noto appassionato del gioco degli scacchi, motivo per cui nelle sue opere questo tipo di elemento, a volte scenografico è stato più volte messo in evidenza o sfruttato come effetto subliminale. Anche un regista come il celebre Steven Soderbergh per il film Ocean Eleven, ambientato a Las Vegas nel circuito dei live casinò, ha tratto ispirazione da tale elemento per la sua messa in scena sfarzosa e magniloquente. Del resto quando si parla di gambling, l’elemento spettacolare deve essere sempre messo in risalto, come nel caso dell'online casino di Betway, per dare una dimensione del fenomeno sempre attuale del gioco digitale. I motivi per cui l'influenza di Kubrick nel cinema di fantascienza è così importante I film di Kubrick hanno contribuito a definire il genere della fantascienza, stabilendo standard di qualità e innovazione che hanno influenzato i film successivi. Ha esplorato temi complessi, come il significato della vita, della morte e dell'universo, in modo stimolante e provocatorio. I film di Kubrick hanno utilizzato tecniche innovative, come l'uso degli effetti speciali, per creare immagini e storie memorabili. Kubrick è stato un regista rivoluzionario che ha lasciato un segno indelebile nel cinema. I suoi film continuano ad essere apprezzati e ammirati da milioni di persone in tutto il mondo. Qual è il rapporto tra il cinema di Nolan e quello di Kubrick e Spielberg? Il cinema di Christopher Nolan è stato influenzato da entrambi Stanley Kubrick e Steven Spielberg. Nolan ha ammesso di essere un grande fan dei film di Kubrick, e ha spesso citato 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica e Shining come alcune delle sue influenze più importanti. Nolan condivide con Kubrick un interesse per i temi complessi e stimolanti, e per l'utilizzo di tecniche innovative per creare immagini e storie memorabili. I film di Nolan, come Inception, Interstellar e The Dark Knight, sono caratterizzati da una complessità narrativa che sfida il pubblico a pensare in modo nuovo, e da un uso innovativo della tecnologia per creare sequenze visive memorabili. Nolan condivide anche con Spielberg un interesse per l'azione e l'avventura. I film di Nolan, come Inception e Dunkirk, sono caratterizzati da sequenze d'azione adrenaliniche e da scene di suspense eccitanti. Gli elementi che Nolan ha preso in prestito da Kubrick, Spielberg e dai grandi cineasti che lo hanno preceduto sono: - Tematiche complesse, ma stimolanti Nolan è interessato a esplorare temi complessi, come il significato della vita, della morte e dell'universo. Questi temi sono presenti in molti dei suoi film, come Inception, Interstellar e The Dark Knight. - Tecniche innovative Nolan è un maestro dell'uso della tecnologia per creare immagini e storie memorabili. I suoi film utilizzano tecniche innovative, come il montaggio, la fotografia e gli effetti speciali, per creare sequenze visive memorabili. - Azione e avventura Nolan è interessato a creare film d'azione e d'avventura che siano anche stimolanti e coinvolgenti. I suoi film presentano spesso sequenze d'azione adrenaliniche e scene di suspense eccitanti. Nolan è un regista originale che ha creato un proprio stile unico. Tuttavia, la sua opera è chiaramente influenzata dai due grandi registi che lo hanno preceduto. L'eredità artistica di Stanley Kubrick nel cinema attuale L'eredità artistica di Stanley Kubrick nel cinema contemporaneo è significativa e duratura. I suoi film, come 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica e Shining, continuano ad essere apprezzati e ammirati da milioni di persone in tutto il mondo. Kubrick è stato un maestro della narrativa e della visione, e i suoi film sono caratterizzati da uno stile visivo unico e da una complessità narrativa che ha sfidato il pubblico a pensare in modo nuovo. I suoi film hanno esplorato temi complessi, come la natura umana, la violenza, la follia e la realtà, in modo stimolante e provocatorio. Read the full article
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Godzilla Minus One vince l'Oscar ai migliori effetti speciali Il nuovo film del franchise di TOHO ha gareggiato contro Il Creatore, Guardiani della Galassia Vol. 3, Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, Napoleon. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/godzilla-minus-one-vince-loscar-ai-migliori-effetti-speciali/?feed_id=438125&_unique_id=65ee9fa21c783 #Godzilla #GodzillaMinusOne #Godzilla1.0 #PremioOscar #TakashiYamazaki #ゴジラ #ゴジラ1.0
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(via Oscar 2024: i 15 migliori visual effects supervisor da tenere d'occhio (previsioni ottobre))
#best visual effects#oscar 2024#migliori effetti speciali#povere creature#napoleon#spiderman across the spiderverse#oppenheimer#the creator#guardians of the galaxy
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LIAFF SPECIAL #12: Oscars 2024: Le previsioni (3)
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Jay Cooper, Ian Comley, Andrew Roberts e Neil Corbould - The Creator
Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima - Godzilla: Minus One
Stephane Ceretti, Alexis Wajsbrot, Guy Williams e Theo Bialek - Guardiani della Galassia Vol. 3
Alex Wuttke, Simone Coco, Jeff Sutherland e Neil Corbould - Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno
Charley Henley, Luc Ewen, Martin Fenouillet, Simone Coco e Neil Corbould - Napoleon
MIGLIOR MONTAGGIO
Laurent Sénéchal - Anatomia di una caduta
Kevin Tent - The Holdovers - Lezioni di vita
Thelma Schoonmaker - Killers of the Flower Moon
Jennifer Lame - Oppenheimer
Yorgos Mavropsaridis - Povere creature!
MIGLIOR SONORO
Ian Voigt, Erik Aadahl, Ethan Van Der Ryn, Tom Ozanich e Dean Zupancic - The Creator
Steven A. Morrow, Richard King, Jason Ruder, Tom Ozanich e Dean Zupancic - Maestro
Chris Munro, James H. Mather, Chris Burdon e Mark Taylor - Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno
Willie Burton, Richard King, Gary A. Rizzo e Kevin O'Connell - Oppenheimer
Tarn Willers e Johnnie Burn - La zona d'interesse
MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
Laura Karpman - American Fiction
John Williams - Indiana Jones e il quadrante del destino
Robbie Robertson - Killers of the Flower Moon
Ludwig Göransson - Oppenheimer
Jerskin Fendrix - Povere creature!
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
The Fire Inside - Flamin' Hot
I'm Just Ken - Barbie
It never went away - American Symphony
Wahzhazhe (A song for my people) - Killers of the Flower Moon
What Was I Made For? - Barbie
Voi siete d'accordo con le nostre previsioni? Fatecelo sapere nei commenti. E non dimenticatevi che la cerimonia andrà in onda nella notte fra 10 ed 11 Marzo su Rai 1.
#the creator#godzilla: minus one#mission impossible: dead reckoning#guardians of the galaxy vol. 3#napoleon#oppenheimer#poor things#barbie#the holdovers#killers of the flower moon#american fiction#oscar 2024#cinema#previsioni#LIAFF: LIAFF SPECIAL#parte 3
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Da Jurassic Park a Jurassic World: I 15 momenti migliori della saga
"Possiedo un'isola, al largo del Costa Rica." Con queste parole, John Hammond (Richard Attenborough) diede il via ad un viaggio indimenticabile, nell'estate del 1993. Destinazione: Jurassic Park, il più spettacolare parco divertimenti mai costruito, ma anche il più pericoloso. Il film di Steven Spielberg, basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton, fu un autentico fenomeno al box office mondiale, incassando quasi un miliardo di dollari (somma poi raggiunta nel 2013 con la riedizione in 3D), e vinse tre Oscar per gli effetti speciali e sonori.
Una scena di Jurassic Park
Seguì poi Il mondo perduto: Jurassic park, diretto ancora una volta da Spielberg, e poi Jurassic Park III, con Joe Johnston in cabina di regia. La morte di Crichton nel 2008 aveva teoricamente congelato qualsiasi piano per un quarto episodio, ma alcuni anni dopo il progetto venne riavviato e nel 2015, ventidue anni dopo l'inizio della saga cinematografica, è uscito Jurassic World, inizio di una nuova serie di avventure, seguito da Jurassic World 2: Fallen Kingdom del 2018 e Jurassic World 3: Dominion nel 2022, ma molto presto un altro film si aggiungerà alla saga anche se per ora non si hanno molti dettagli sulla trama e la partecipazione di Scarlett Johansson. Questa è la nostra lista dei quindici momenti più memorabili della saga ideata da Crichton e Spielberg. Ovviamente si sconsiglia la lettura a chi non abbia ancora visto i film, poiché la classifica contiene qualche piccolo spoiler…
15. L'attacco dei volatili
Jurassic World: l'attacco dei rettili alati
I fan degli pterodattili dovettero attendere la fine de Il mondo perduto: Jurassic park per vederli in un breve cameo, dato che per motivi tecnici e finanziari non fu possibile utilizzarli nel primo episodio. I dinosauri volanti furono poi ripescati ed utilizzati come si deve nel terzo capitolo, con una sequenza d'azione situata in una voliera su Isla Sorna. Al di là di qualche buco di logica (a che serve una voliera sull'isola che non era destinata al pubblico?), questo scontro fra i volatili e il gruppo capitanato da Alan Grant (Sam Neill) funziona per un motivo molto semplice: nel contesto di un terzo episodio piuttosto deludente che non fa altro che riprendere stancamente gli elementi più riusciti dei capitoli precedenti, tale sequenza rappresenta l'unico vero lampo di originalità. Da non dimenticare neanche la versione "aggiornata" che si vede nel quarto film, sorta di rielaborazione preistorica de Gli uccelli di Alfred Hitchcock.
Jurassic Park III: lo Pteranodonte
14. Il cameo di Jimmy Fallon
Chris Pratt ospite da Jimmy Fallon per parlare di Jurassic World
Nel primo episodio John Hammond si vantava di non aver badato a spese, arrivando persino a convincere il noto attore teatrale Richard Kiley a prestare la sua voce alla narrazione della visita guidata del parco. In Jurassic World, l'idea di una celebrità coinvolta nelle attrazioni del parco è portata al livello successivo, nella sequenza in cui i fratelli Zach e Gray Mitchell (Nick Robinson e Ty Simpkins) percorrono una zona dell'isola all'interno di una girosfera. Le istruzioni di sicurezza del veicolo fanno parte di uno sketch comico di Jimmy Fallon, noto soprattutto in America in quanto veterano di Saturday Night Live e attuale conduttore del celeberrimo Tonight Show. Il suo cameo avrà più senso per il pubblico americano, ma rimane una bella frecciatina alla mentalità industriale dell'entertainment statunitense.
13. "Non andate nell'erba alta!"
Il mondo perduto - Jurassic Park: i raptor attaccano nell'erba alta
Una delle scene più cariche di tensione de Il mondo perduto: Jurassic park, e il grande ritorno in scena dei velociraptor, anche se si vedono poco. Dopo essere scampati all'ennesimo incontro con i tirannosauri, i cacciatori ingaggiati da Roland Tembo (Pete Postlethwaite) decidono di attraversare un campo d'erba alta per mettersi al riparo. Un errore che si rivela letale per la maggior parte di loro: mentre avanzano, vediamo cinque predatori avvicinarsi. E poi urla, ruggiti e la vista fugace della coda del raptor mentre questi divora la sua preda. Un ottimo esempio di ciò che Spielberg è in grado di fare quando non è costretto a ripetersi (cosa che accade durante lo scontro successivo con i velociraptor, ma quello è un altro discorso).
12. La morte di Dieter Stark
Il mondo perduto - Jurassic Park: Peter Stormare in una scena
Abbiamo già "visto" i procompsognati in azione all'inizio de Il mondo perduto quando aggrediscono una bambina, rendendo parzialmente pubblica l'esistenza di Isla Sorna e dei dinosauri (ma in realtà l'aggressione non viene mostrata, ne udiamo solo le conseguenze). Perciò è facile immaginare cosa succederà a Dieter Stark (Peter Stormare) quando questi si perde nella foresta e incontra uno di questi dinosauri piccoli ed in apparenza innocui. Ebbene sì, il sadico cacciatore fa una brutta fine: inciampa dopo aver cercato di scavalcare un ramo, al che i procompsognati gli saltano addosso e lo divorano vivo, mentre la macchina da presa si allontana mostrandoci il sangue di Stark che scorre nell'acqua. Una sequenza al contempo spaventosa e divertente, grazie alle doti comiche di Stormare.
11. Il T-Rex a San Diego
La più grande differenza fra il secondo episodio della saga e tutti gli altri è la presenza dei dinosauri nel nostro mondo. Nello specifico, un Tyrannosaurus Rex a San Diego, merito del bieco Peter Ludlow (Arliss Howard), nipote di John Hammond, il quale vuole aprire un Jurassic Park in California. Ovviamente, il rettile gigante decide di seminare panico e distruzione, radendo al suolo anche un negozio dell'ormai defunta catena Blockbuster. Da notare che fra le persone che fuggono alla vista del T-Rex vi sono anche dei turisti giapponesi, allusione evidente al franchise di Godzilla (il primo episodio, invece, citava apertamente King Kong).
Il mondo perduto - Jurassic Park: il T-Rex a San Diego
10. La morte di Dennis Nedry
Jurassic Park: un'immagine del dilofosauro
Difficile piangere il decesso di Dennis (Wayne Knight), un informatico della InGen che, per questioni pecuniarie, decide di tradire Hammond e mettere a repentaglio la vita di tutte le persone presenti su Isla Nublar. Una scelta che si rivela fatale per lui quando si perde e si imbatte in un dilofosauro, che prima lo acceca sputandogli negli occhi e poi lo azzanna quando cerca di fuggire in macchina. Non è la morte più spassosa per un personaggio odioso (quella è riservata all'avvocato Donald Gennaro, divorato dal T-Rex mentre è seduto sulla tazza di un gabinetto pubblico), ma certamente la più meritata, anche perché Knight, noto ai più come Newman, la nemesi di Jerry Seinfeld, dà a Nedry quell'aura viscida necessaria per renderlo simpaticamente detestabile. L'attore, fra l'altro, avrebbe espresso un parziale rimpianto per quanto riguarda la sua morte sullo schermo: per questioni di censura (Jurassic Park in America è PG-13), l'uccisione è stata attenuata rispetto al romanzo, dove Nedry viene addirittura decapitato.
9. I raptor "addomesticati"
Jurassic World: Chris Pratt tiene a bada i dinosauri in una scena del film
Aveva fatto alzare più di un sopracciglio l'idea di vedere nel quarto film un personaggio capace di addestrare e controllare i velociraptor. E invece l'idea funziona grazie a due elementi essenziali, entrambi evidenti nella sequenza in cui ci viene presentato questo strambo rapporto fra uomo e rettile: innanzitutto, il carisma e la bravura recitativa di Chris Pratt, il cui Owen Grady è allegro e al contempo serissimo, consapevole del pericolo cui va incontro ogni giorno; in secondo luogo, la rivelazione che i raptor, pur dandogli retta, rimangono dei predatori e potrebbero facilmente cercare di divorarlo un giorno o l'altro. Come scopre lo stesso Owen verso la fine del film, quando i raptor decidono di ubbidire a qualcun altro…
8. La metafora del canarino
Jurassic World: BD Wong è il dottor Wu
L'avevamo già visto nel primo episodio, dove spiegava che tutti i dinosauri di Jurassic Park erano femmine, e quindi teoricamente non in grado di riprodursi. Dopo ventidue anni, ritroviamo in Jurassic World l'attore BD Wong, sempre nei panni del Dr. Wu, scienziato al serivizio della InGen. A lui spetta una delle battute più memorabili del film, quando gli viene rinfacciata la creazione del "mostro" Indominus Rex. La sua risposta: "Il termine 'mostro' è relativo. Per un canarino, un gatto è un mostro. Noi siamo solo abituati ad essere il gatto." Un riassunto abbastanza autoironico in merito all'arroganza dell'uomo in tutta la saga, pronunciato da un personaggio intrigante che potremmo rivedere in un eventuale quinto film.
7. Mr. DNA
Jurassic Park: Mr DNA
Come ridurre al minimo tutte le spiegazioni scientifiche circa la creazione dei dinosauri residenti a Jurassic Park? La risposta: Mr. DNA, un simpatico personaggio animato - talmente popolare da avere diritto ad un cameo anche in Jurassic World - che in pochi minuti chiarisce i vari discorsi su zanzare, resina, frammenti di DNA ed uso di materiale genetico delle rane per resuscitare il T-Rex e compagnia bella. Oltre ad essere uno strumento narrativo efficace e memorabile, la sequenza permette anche a Spielberg di rendere omaggio a uno dei pionieri dell'animazione, Winsor McCay, noto per il cortometraggio Gertie the Dinosaur, realizzato nel 1914.
6. L'evoluzione secondo Ian Malcolm
Jurassic Park: Malcolm, Hammond, la dottoressa Sattler e Gennaro in una scena
Passato alla storia come un film d'avventura intriso di horror, il primo Jurassic Park è memorabile anche per la sua forte componente comica, grazie soprattutto a Jeff Goldblum nei panni di Ian Malcolm. Tra i suoi tanti momenti di gloria non possiamo non menzionare il suo brillante riassunto di quanto sta vedendo: "Dio crea i dinosauri. Dio distrugge i dinosauri. Dio crea l'uomo. L'uomo distrugge Dio. L'uomo crea i dinosauri." E l'impagabile commento di Ellie Sattler (Laura Dern): "I dinosauri mangiano l'uomo. La donna eredita la Terra."
5. T-Rex vs. Indominus
Jurassic World: L'Indominus Rex sbircia tra i cespugli
Per tutta la durata di Jurassic World, il dinosauro denominato Indominus Rex ci è stato venduto come il rettile più temibile in tutta la storia del parco ("Più grande, più spaventoso, più fico", come direbbe il nostro "amico" Wu): gigantesco, capace di mimetizzarsi e rimanere invisibile ai sensori termici… Insomma, un bel problema. Ragion per cui, per sconfiggerlo, Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) fa l'unica cosa logica: liberare il T-Rex. Il vecchio si scontra con il nuovo (con un aiutino da parte dei velociraptor e del mosasauro, che dà il colpo di grazia all'Indominus), dimostrando la propria superiorità. A rendere ancora più emozionante la situazione per i fan di vecchia data è un dettaglio piccolo ma fondamdentale: il T-Rex in questione è lo stesso che ci terrorizzò nel primo episodio. Invecchiato, ma ancora re indiscusso della giungla (come ci conferma l'inquadratura finale del film).
Jurassic World: l'Indominus Rex in una scena del trailer
4. L'entrata in scena del tirannosauro
Presagito per gran parte del film, l'ingresso del Tyrannosaurus Rex non poteva che essere trionfale: mescolando abilmente immagini e suoni per mostrarci solo una parte del rettile prima che la minaccia si riveli in tutto il suo splendore, Spielberg costruisce una sequenza magistrale e carica di tensione, alleviata solo parzialmente dall'uscita di scena di Donald Gennaro. Grazie anche a questo debutto, il T-Rex è divenuto uno dei personaggi più amati della saga, ragion per cui continua ad apparire nei seguiti, anche se l'originale rimane imbattibile.
Jurassic Park: il T-Rex in azione sotto la pioggia
3. T-Rex vs. Raptor
Potevamo ritrovarci con un finale molto diverso: nella prima stesura del copione di Jurassic Park, lo scontro fra umani e velociraptor si concludeva con Alan Grant che si serviva dello scheletro appeso al soffitto dell'edificio principale per sconfiggere i predatori. Questa soluzione narrativa non convinse particolarmente Spielberg, il quale decise di dare un ultimo momento di gloria al vero eroe del film: il T-Rex. Eccolo quindi all'apice della gloria, al centro della stanza e circondato da ciò che rimane del sogno di John Hammond, a dimostrazione di quanto affermato precedentemente da Ian Malcolm: la vita ha trionfato.
Jurassic Park: il T-Rex irrompe nel Centro visitatori
2. I raptor in cucina
Jurassic Park: Raptors a caccia
Anche qui abbiamo a che fare con una figura annunciata a lungo - fin dalla sequenza d'apertura - ma sostanzialmente invisibile per gran parte della durata della pellicola: il velociraptor. E come il T-Rex, questo predatore spietato, che caccia in branco, ha diritto ad un momento da antologia, ossia la famosa sequenza della cucina. Un grandissimo gioco di ombre e suoni, quasi interamente realizzato senza trucchi digitali (i raptor erano degli uomini in costume nella maggior parte delle inquadrature) e impreziosito dalla bravura dei giovani Joseph Mazzello e Ariana Richards. Anche a distanza di ventidue anni, rimane un piccolo capolavoro del brivido.
1. "Benvenuti a Jurassic Park"
Jurassic Park: la prima apparizione del Brachiosauro
Impossibile dimenticare l'emozione provata la prima volta che si è assistiti a questa sequenza, sulla quale si regge gran parte dell'efficacia del primo film della saga. Eh sì, perché il punto di non ritorno, per quanto riguarda la sospensione dell'incredulità, era la prima apparizione in carne ed ossa - si fa per dire, ovviamente - della fauna di Isla Nublar, all'epoca una vera rivoluzione nel campo degli effetti speciali (una combinazione di CGI ed animatronics). Spielberg era consapevole dell'importanza di questo momento, e fa in modo che tutto funzioni esattamente come deve: la bellezza impareggiabile dei dinosauri, le facce stupite di Sam Neill e Laura Dern (bravissimi a recitare davanti al nulla), la musica trionfale di John Williams (inspiegabilmente ignorata in fase di nomination agli Oscar) e l'entusiasmo paterno di John Hammond, che parla con i due archeologi ma in realtà si rivolge al pubblico: "Benvenuti a Jurassic Park!"
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Bafta 2024: la notte atomica di "Oppenheimer", si porta a casa 7 premi
Bafta 2024: la notte atomica di "Oppenheimer", si porta a casa 7 premi. Oppenheimer, l'ultimo film di Christopher Nolan biopic sul padre della bomba atomica, ha trionfato a Londra ai Bafta 2024, i massimi premi del cinema anglosassone e indicazione cruciale verso gli Oscar. Il gioiello di Nolan ha vinto sette statuette a cominciare dal miglior film, e poi nelle categorie miglior regista, miglior attore (Cillian Murphy) e miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.). Migliore attrice Emma Stone per "Povere Creature!" di Yorgos Lanthimos, Leone d'oro a Venezia. Grande successo anche per "The Zone of Interest" di Jonathan Glazer ha vinto tra l'altro come miglior film inglese e miglior film in lingua non inglese, mentre "20 giorni a Maryupol" è il miglior documentario e "Il ragazzo e l'airone" di Hayao Miyazaki per l'animazione. Tutti i premi: Miglior film – Oppenheimer di Christopher Nolan Miglior film britannico – La zona d’interesse di Jonathan Glazer Miglior esordio britannico – Savanah Leaf, Shirley O’Connor e Medb Riordan per Earth Mama Miglior film in lingua non inglese – La zona d’interesse di Jonathan Glazer Miglior documentario – 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov Miglior film d’animazione – Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki Miglior regia – Christopher Nolan per Oppenheimer Miglior sceneggiatura originale – Justine Triet e Arthur Harari per Anatomia di una caduta Miglior sceneggiatura non originale – Cord Jefferson per American Fiction Miglior attrice protagonista – Emma Stone per Povere Creature! Miglior attore protagonista – Cillian Murphy per Oppenheimer Miglior attrice non protagonista – Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita Miglior attore non protagonista – Robert Downey Jr. per Oppenheimer Miglior casting – Susan Shopmaker per The Holdovers – Lezioni di vita Miglior fotografia – Hoyte van Hoytema per Oppenheimer Migliori costumi – Holly Waddington per Povere Creature! Miglior scenografia – Shona Heath, James Price e Zsuzsa Mihalek per Povere Creature! Miglior montaggio – Jennifer Lame per Oppenheimer Miglior trucco e acconciatura – Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature! Miglior colonna sonora – Ludwig Göransson per Oppenheimer Miglior sonoro – Johnnie Burn e Tarn Willers per La zona d’interesse Migliori effetti speciali e visivi – Simon Hughes per Povere Creature! Miglior cortometraggio britannico d’animazione – Crab Day di Ross Stringer, Bartosz Stanislawek e Aleksandra Sykulak Miglior cortometraggio britannico live action – Jellyfih and Lobster di Yasmin Afifi e Elizabeth Rufai EE Rising Star (miglior esordiente) – Mia McKenna-Bruce... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Torna esclusivamente a Roma Supermagic, il più grande spettacolo di magia d’Europa con i migliori illusionisti del mondo. La XX edizione dell’imperdibile evento teatrale approda per l’occasione all’Auditorium della Conciliazione, da giovedì 25 gennaio a domenica 4 febbraio 2024. Per festeggiare lo speciale ventesimo anniversario lo spettacolo sarà ancora più straordinario dei precedenti. Solamente i più grandi campioni internazionali, illusionisti, trasformisti, prestigiatori e manipolatori tra i più famosi al mondo, saranno insieme sullo stesso palco per farvi vivere un’indimenticabile esperienza. Uno straordinario viaggio in cui la fantasia e i sogni diventano realtà, tra sorprendenti grandi illusioni ed effetti speciali, momenti poetici, irresistibile divertimento e continuo stupore con effetti magici mai visti prima in Italia. La ventesima edizione di Supermagic è un evento da non perdere, con un nuovissimo cast di oltre venti eccezionali artisti in grado di far sognare ad occhi aperti gli adulti ed anche i bambini, per oltre due ore di grande magia dal vivo. L'evento magico pensato per risvegliare la capacità di lasciarsi sorprendere degli adulti e per affascinare i più piccoli, già nel mondo della meraviglia. Il migliore spettacolo di magia che vanta ben 115 artisti di fama mondiale applauditi da oltre 240.000 spettatori nel corso delle diciannove precedenti edizioni. Lo spettacolo di magia e d’illusionismo con più infruttuosi tentativi di imitazione. Un’ottima idea per regalare agli adulti ed anche ai bambini, un’indimenticabile esperienza di stupore racchiusa in uno spettacolo di grande magia originale e irripetibile. L’Oscar della Magia Supermagic è stato riconosciuto come il “Migliore Spettacolo di Magia” dalla Fédération Internationale des Sociétés Magiques, essendo l’unico spettacolo che offre ogni anno l’eccellenza dei prestigiatori e degli illusionisti premiati al campionato mondiale delle arti magiche o che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.
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Parazol Recensioni
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Nel campo della medicina olistica, Parazol Tea è emerso come una stella nascente grazie alla sua efficacia. Piuttosto che essere una semplice bevanda, si è affermato come un potente rimedio naturale per il trattamento dei parassiti, rendendolo una valida alternativa. Lo scopo di questo saggio è far luce sull'efficacia del Parazol Tea indagando le sue origini nella terapia erboristica e il suo impatto sul benessere generale.
I parassiti, spesso ignorati, hanno la capacità di penetrare di nascosto nel nostro corpo e causare una serie di problemi di salute. Per mantenere la propria salute nelle migliori condizioni possibili, è essenziale riconoscere questi pericoli nascosti.
Cos'è Parazol?
Questo infuso a base di erbe si chiama Parazol Tea ed è preparato con una varietà di potenti componenti ben noti per la loro capacità di combattere lo sviluppo dei parassiti. Quando si tratta di curare le malattie parassitarie che si verificano nel corpo umano, è diventato sempre più popolare come trattamento naturale. A differenza dei farmaci convenzionali, Parazol Tea adotta un approccio olistico alla pulizia concentrandosi sui parassiti e promuovendo al tempo stesso la salute generale.
Come funziona il Parazol?
Investiga la logica scientifica dietro i componenti e acquisisci una conoscenza di come lavorano insieme per fornire un ambiente sgradevole ai parassiti rafforzando allo stesso tempo le difese naturali del tuo corpo.
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Vantaggi di Parazol:
Potenziali benefici della salute olistica
I vantaggi di bere il Parazol Tea vanno oltre l’eliminazione dei parassiti e abbracciano la salute dell’organismo nel suo complesso. Acquisire una comprensione dei vantaggi olistici che i consumatori riscontrano frequentemente.
Immunità migliorata attraverso mezzi naturali
Sorprendentemente, Parazol Tea ha caratteristiche che rafforzano il sistema immunitario, che è uno dei suoi numerosi vantaggi. Scopri i modi in cui questa miscela di erbe sostiene i meccanismi di difesa naturale del tuo corpo.
Effetto collaterale
In generale, il tè Parazol è considerato un medicinale erboristico sicuro e ben tollerato ai fini della pulizia dei parassiti. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei potenziali effetti avversi, proprio come con qualsiasi altro integratore o prodotto erboristico, anche se questi effetti collaterali sono normalmente piuttosto moderati e rari. Prima di introdurre Parazol Tea nella tua routine, ti consigliamo di consultare un esperto sanitario, in particolare se hai problemi di salute preesistenti o stai già assumendo altri farmaci. Questo perché persone diverse possono avere reazioni diverse alla bevanda.
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Dove comprare? Parazolo
Sito Web ufficiale: l'approccio più sicuro e diretto per acquistare Parazol Tea è tramite il sito Web ufficiale del prodotto. In questo modo, non solo ti assicuri di acquistare l'articolo originale, ma hai anche l'opportunità di usufruire di eventuali sconti o offerte speciali offerti dal produttore.
Conclusione
In conclusione, Parazol Tea emerge come un valido rimedio naturale nel campo della salute olistica, affrontando in particolare le preoccupazioni comunemente associate alle infezioni parassitarie. Questa infusione di erbe non solo colpisce efficacemente i parassiti, ma contribuisce anche al benessere generale e fornisce supporto al sistema immunitario. Ciò è ottenuto grazie alla combinazione intelligente di erbe accuratamente selezionate.
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/make-up-stars-talent-show-make-up-rakuten-tv/
Make Up Stars, il nuovo talent show sul make-up in arrivo su Rakuten TV il 31 dicembre
“Make Up Stars”, il nuovo talent show prodotto da RTVE Play in coproduzione con Rakuten TV e Mega TV, è alla ricerca del prossimo grande professionista del make-up. Lo show, condotto da Pilar Rubio, debutta su RTVE Play il 19 dicembre e su Rakuten TV, una delle principali piattaforme di streaming in Europa, il 31 dicembre
Make Up Stars – Il nuovo talent show sul make-up
Make Up Stars è un talent show che mostra più da vicino l’universo del make-up professionale e della bellezza agli spettatori e i nuovi professionisti del make-up e la loro influenza su Instagram, TikTok e gli altri social network. Lo show, condotto da Pilar Rubio, vede 8 concorrenti sfidarsi a colpi di glitter, ombretti e fard per diventare il miglior professionista del make-up. La produzione, nata da un’idea di Develovers, mira a scoprire i talenti che diventeranno punti di riferimento nel campo del make-up e della bellezza. Mostrando il trucco come forma di espressione artistica e promuovendo il talento dei partecipanti.
Make Up Stars – I giurati
Oltre a Pilar Rubio, il team dello show è composto da due figure di spicco dell’industria del make-up, che saranno giurati permanenti durante le sei puntate di “Make Up Stars“:
David Molina, make-up artist di fama internazionale grazie alle sue collaborazioni con brand come Dior, Versace e Givenchy. Tra i suoi clienti figurano star come Victoria Beckham, Ashton Kutcher, Maria Sharapova, Isabeli Fontana e Karolina Kurkova
Camila Redondo, designer e influencer, è una delle voci più influenti nel mondo della bellezza e del make-up online. È anche la vincitrice dell’Idolo Award 2023 per il miglior content creator in ambito beauty ed è lei a gestire l’account Nobody is ugly
La regista dello show è Ainhoa Casado. Vanta oltre 20 anni di esperienza nella direzione di team creativi in televisione e nella creazione di contenuti innovativi multipiattaforma. È stata responsabile di importanti format di intrattenimento come Operación Triunfo, Eurojunior e Tú sí que vales. A proposito del progetto dice: “Make Up Stars è un’esplosione di colori, luminosità ed emozioni. Una scoperta totale della magia e dell’arte del make-up”.
Gli episodi e gli ospiti
Ogni episodio sarà dedicato ad un aspetto specifico del make-up – body painting, caratterizzazione, make-up editoriale, drag queen, protesi ed effetti speciali – e spingerà i partecipanti a mostrare la propria creatività e abilità in diversi stili e tecniche, con i consigli dei migliori professionisti. Gli spettatori potranno così assistere a trasformazioni sorprendenti e conoscere le ultime tendenze del make-up. “Make Up Stars” vedrà la partecipazione di ospiti come Lola Lolita, Carmen Farala, Agoney e le Twin Melodies, che canteranno anche la sigla dello show. In ogni episodio i concorrenti assisteranno ad una masterclass guidata da alcuni dei migliori professionisti del make-up come Miss Claudia, Anna Cartes, David Martí e Dugarte. I principali brand di make-up ed hairdressing hanno accettato di fornire i materiali per le varie prove. Alla fine della stagione, il candidato più versatile vincerà un soggiorno a Londra e un corso di formazione presso la scuola di make-up del premio Oscar Christine Blundell. “Make Up Stars” debutterà il 19 dicembre su RTVE in Spagna e il 31 dicembre su Rakuten TV. Sarà disponibile in 42 paesi europei nella sezione Free della piattaforma.
Trailer Make Up Stars
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