#migliaia di anni
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Nel 2024, a fronte di miglia di anni di rigoroso silenzio totale da parte di qualsiasi divinità e di rigorosa assenza di qualsiasi tipo di "miracolo" (intervento divino), chi professi una religione o creda in dio, non può sentirsi a suo agio con se stesso, perché la questione è del tutto anomala e va trattata nel modo corretto: come una malattia mentale, da curare presso un "professionista della mente", affinché rieduchi ognuno a rimettere i piedi per terra.
#2024#migliaia#migliaia di anni#anni#silenzio totale#silenzio#totale#divinità#rigoroso#assenza#miracolo#intervento#intervento divino#professare#religione#creda#dio#piedi per terra#terra
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The reason I'm in theraphy is that *I KNEW* watching a Bud Spencer+Terence Hill movie *WOULD* wreck me and cause brainrot
AND I DID IT ANYWAY
see: years of therapy WASTED
( so anyway now my brain is like a mush, like the worst pond scum. I'm no longe MOSSmx I'm RottenMushyMold mx
no brain
YES I AM BEING DRAMATIC
but 🥺🥺🥺🥺🥺🥺
I am emotionally compromised
#mr spencer#mr hill#please#why do I have to be so emotionally dysregulated#emotional dysregulation is my second name#also#you know what???#I BET#I SWEAR!!#le massai negli anni ottante DOVEVANO avere giornaletti porno ispirati a Bud e Hill#MI CI GIOCO LA CAMICIA#MA SONO ARRIVATI A ME????#NO#e questo è il crimine della vita#migliaia di fumetti porno e racconti sconci in zine di terzo ordine che io non vedrò mai#e questo significa che se non c'è me lo devo fare da sola#e questo significa che sono fottuta#I really need to learn something from this#or get a 1 billion dollar job so I can commission all this shit to someone#moss watches#moss watches movies#moss watches dio perdona io no#moss text
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Questo governo fascista e' riuscito a farmi sentire un truffaldino. Sento gli occhi di tanta gente addosso, occhi che parlano: " Comunista balordo, hai ristrutturato le tue case facendole pagare a tutti noi. Ladro, ci hai rubato il presente e stai rubando il futuro ai nostri figli. Te e quelli come te, voi radical-chic, voi fancazzisti, voi della ZTL, ci avete messo sulle spalle miliardi di debito pubblico per ristrutturare le vostre case, ville e i vostri castelli. ." Ormai esco guardomi intorno, un po' con il bavero alzato e nelle ore dove in giro c'e' pochissima gente. Per la maggioranza di questo Paese sono io ad aver messo in ginocchio una delle piu' grandi potenze economiche del mondo. Io che in dieci anni riprendo dal fisco 80mila euro. Io che in vita mia non ho mai chiesto nemmeno un bonus-gelato. Io che in 30 anni di lavoro ho versato al fisco almeno 350mila euro senza mai un certificato di malattia all'Inps, pagando per mia figlia la mensa scolastica del nido pubblico 300 euro al mese e 5000 euro per ogni anno di universita' mentre quasi tutto il Paese ne pagava poco o niente. Mi puntano il dito contro milioni di falsi invalidi da una vita che prendono dallo Stato 500 euro al mese, di baby pensionati, di lavoratori pubblici che hanno piu' carriera di aspettativa che di lavoro, di evasori fiscali, di costruttori abusivi, di alluvionati o terremotati a cui sono state ricostruite case a suon di migliaia e migliaia di euro. Di banche e industriali che succhiano miliardi pubblici come idrovore per poi vendere o chiudere tutto appena sciupano i profitti. Ho anche pensato di contattare il mio amico Alfonso, chirurgo plastico a Milano per una nuova identità '. Poi ci ho pensato e mi sono detto: "Ma andate tutti a fanculo, fascisti di merda".. @ilpianistasultetto
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Italian literature tournament - Third round.
Propaganda in support of the authors is accepted, you can write it both in the tag if reblog the poll (explaining maybe that is propaganda and you want to see posted) or in the comments. Every few days it will be recollected and posted here under the cut.
Propaganda for Pier Paolo Pasolini by @alsosprachvelociraptor
Vorrete mica fare perdere Pier Paolo Pasolini, tra le più importanti figure LGBT+ in Italia, nonché l'uomo che si faceva scattare migliaia di queste foto? Letteralmente un'icona di stile, e non solo di pensiero, degli anni 60 e 70?!
Ammirate con quale fierezza sfoggia la camicetta più confusa (ma col cuore nel posto giusto) che potesse esserci sul mercato. Appoggiato in una posa statica al suo amato divano fucsia. Torquato Tasso mica ce l'aveva, il divano fucsia!
Vi prego di osservare con attenzione il tacco ventordici (forse non lo sapete, ma PPP era alto tre mele o poco più), e l'elegante mix di bronzo metallizzato + vernice nera. Una combo che sicuramente dovrebbe portargli un sacco di voti. (queste foto sono state scattate nel 1973 nella sua casa in Via Eufrate e sono apparse sulla rivista "OTTO8")
Votate Pier Paolo per poter in futuro vedere altri deliziosi outfit anni '70. Con la manina sul fianchetto, ovviamente.
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Propaganda for Torquato Tasso by @girldante, @eresia-catara and @machiavellli
copying @eresia-catara and @machiavellli's torquato propaganda because with all due respect for a giant like pasolini we are tassopilled in this house:
#TORQUATO VAIII#con tutto il rispetto per le imprecazioni di pasolini#ma tormento religioso omosessuale sublimato con la poesia >>>>>>#inoltre non mi risulta che pasolini abbia mai scritto qualcosa di melodico e suggestivo come Qual rugiada o qual pianto/ quai lagrime eran#quelle/ che slarger vidi dal notturno manto/ e dal candido volto de le stelle?#ma soprattutto#Pasolini non ha descritto un duello omoerotico tra cavalieri dove ha cercato in tutti i modi di non far trasparire il suo desiderio con#aggiunta di finale tragico#Quindi.#ripeto. TASSO VAIIIIIIIIII#ANZI AGGIUNGO UN'ALTRA COSA#Tasso era così tormentato e paranoico e bisognoso di affetto che è andato dalla sorella#travestito e gli ha detto che era morto per vedere come avrebbe reagito#poi ha passato qualche giorno a casa sua >3#e si è spontaneamente consegnato agli inquisitori che non lo volevano neanche più vedere#inoltre pasolini non è passato alla storia come qualcuno che pensava di essere perseguitato da un folletto >333
#TORQUATO TASSO#THE AUTUMN OF THE RENAISSANCE#THE AUTHOR WHO WAS SO OUT AND INSIDE OF HIMSELF TO BECOME A LITERAL CHARACTER FOR MANY PSYCHOLOGICAL STUDIES#THE ONE WHO PUT THE PIETAS HAS THE HEART OF HIS POEM#THE HEIR OF CHRISTIAN HUMANISM#“amico; hai vinto: io ti perdon; perdona/ tu ancora”#THE WHOLE Tancredi - Clorinda ARC CMON#“temerò me medesmo; e da me stesso/ sempre fuggendo#avrò me sempre appresso.”#also#he never had a break
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ERA UNA FAMIGLIA NORMALE DI GRAN LAVORATORI
E tutte le volte mi viene da dire 'E allora pensa se era una famiglia strana di gente che non aveva voglia di fare un cazzo'... ma poi correggo i miei pensieri ingiusti e mi risovviene quella frase di Bocca con cui commentava la visita a un'operosa cittadina del Nord Italia:
«Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste»
E penso a quelle migliaia di persone giovani, di cui ogni tanto qualcuna 'normale' sbrocca e fa una strage in famiglia, senza saper dare un perché che accontenti una società normale di gran lavoratori.
'I genitori gli hanno dato tutto e loro li hanno uccisi!'
Da genitore posso dire che già è difficile fare qualcosa di giusto per i propri figli, figuriamoci dar loro TUTTO... o forse si riferiscono ai bisogni basilari - casa, cibo, riscaldamento, soldi - moltiplicati all'eccesso per poi poter dire 'Non gli ho fatto mancare nulla!'
E no... se ti ritrovi la parte sbagliata di un coltello nel fegato e all'altra estremità c'è quello a cui non hai mai fatto mancare nulla, forse due domandine te le dovevi fare per tempo e non ora che ti si annebbia la vista per lo shock da ipovolemia emorragica.
A distanza di decine di anni ricordo ancora le parole di un docente che davanti a noi studenti disse ai suoi colleghi 'Ok il programma che deve andare avanti ma tutte le volte che ci voltiamo per non ascoltare i loro bisogni è un calcio in culo con cui li facciamo crescere soli e rabbiosi'.
Fu in quel momento che decisi quale tipo di adulto sarei voluto diventare.
E ora sono una persona abbastanza vecchia, le mie figlie sono grandi e se non mi hanno accoltellato prima non credo che oramai lo faranno adesso, sono dolente per la solitudine a cui molti sono condannati pur seduti al caldo con molti parenti davanti a una tavola imbandita e vorrei fare qualcosa di più che non incazzarmi per la furba tendenziosità dei titoli di giornale con cui ci si chiede 'Ma cosa gli sarà preso a quel figlio? Cosa sarà passato in mente a quella figlia?'
Nulla.
E a volte è proprio il nulla che ti divora da dentro.
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Vi penso... e per quanto possa valere, vi voglio bene.
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Nel nostro immaginario collettivo il “vero stupro” avviene nello spazio pubblico (un parcheggio, una stradina solitaria), la notte, e la donna, che indossa un abito scollato o la minigonna, è minacciata con un coltello o un’arma da fuoco da un mostruoso sconosciuto psicopatico. In realtà, questo scenario corrisponde solo a un’esigua minoranza dei casi. È dunque indispensabile decostruire questi pregiudizi sullo stupro, obiettivo che ci siamo prefissati con Noémie Renard, bioingegnera e militante femminista, che ha studiato, compilato, raccolto migliaia di statistiche e di studi sulle violenze sessuali, per farne un’opera notevole, “En finir avec la culture du viol.” Ecco le conclusioni di Renard.
– Gli stupratori non utilizzano quasi mai armi e non hanno bisogno di usare violenza fisica.12 Nel 70% dei casi le vittime non si divincolano perché sono paralizzate (dalla paura, perché non riescono a credere a quello che stanno subendo).
– Gli stupratori non sono dei “frustrati”. Non violentano per mancanza di rapporti sessuali consenzienti. Tutti gli studi sugli aggressori sessuali mostrano che hanno più partner sessuali rispetto alla media: una ricerca del 1990 rivela che l’89% degli uomini in carcere per stupro, prima della condanna, aveva rapporti regolari almeno una o due volte a settimana, di cui si diceva soddisfatto.
– Gli stupratori non violentano in preda a “pulsioni” incontrollabili: se così fosse, lo farebbero in mezzo alla strada, in pieno giorno, davanti a tutti.
– Gli stupratori non sono psicopatici. In Europa solo il 7% degli stupratori condannati ha un disturbo mentale. Al contrario, hanno un comportamento estremamente razionale: le loro azioni sono ponderate, premeditate, calcolate, per cercare di esporsi a meno rischi possibili.
– Lo stupratore è spesso “l’uomo qualunque” di ogni età ed estrazione. Il collettivo Féministe contre le viol che da anni ha una linea d’ascolto delle vittime, riporta che queste donne sono state violentate da agricoltori, medici, operai.
– Lo stupro è un reato molto più diffuso di quanto si pensi: in media tra il 25% e il 43% degli uomini dice di aver compiuto almeno una volta nella vita un’aggressione sessuale, o una penetrazione forzata.
– Gli stupratori non sono degli sconosciuti: l’80% delle vittime racconta di essere stato stuprato da uomini che conosceva: mariti, amici, vicini, professori, persone di famiglia.
Victoire Tuaillon - Fuori le palle. Privilegi e trappole della mascolinità.
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IL BUCO DELLA MEMORIA
Sono passati esattamente 40 anni da quell'anno terribile profetizzato da Orwell nel suo romanzo più famoso.
Per fortuna non è successo nulla di quanto visionariamente ipotizzato, #èandatotuttobene e sembra che prossimamente andrà pure a meraviglia.
O no?
Postiamo giusto qualche nota in commemorazione di 1984
Il buco della memoria è un elemento immaginario presente nel romanzo 1984 di George Orwell; è un meccanismo ideato per alterare o far sparire fotografie, trascrizioni e documenti scomodi o imbarazzanti l'intento di cancellarne definitivamente la memoria. Oltre a eliminare documenti scomodi, il "Ministero della Verità" del Partito crea falsi documenti al fine di riscrivere la storia per renderla conforme ai frequenti cambiamenti della propaganda politica.
il "buco della memoria" è una fessura collegata a uno scivolo che conduce a un inceneritore dove i membri del partito depositano i documenti politicamente scomodi che devono essere distrutti:
«Nelle pareti del cubicolo si aprivano tre orifizi: a destra del parlascrivi, un piccolo tubo pneumatico per i messaggi scritti, a sinistra un tubo più grande per i giornali, e al centro, ad agevole portata del braccio di Winston, un'ampia feritoia oblunga protetta da una grata metallica. Quest'ultima serviva a eliminare la carta straccia. Nell'intero edificio vi erano migliaia, anzi decine di migliaia di feritoie simili, ubicate non solo nelle singole stanze, ma anche nei corridoi, non troppo distanti l'una dall'altra. Per chissà quale motivo le avevano soprannominate "buchi della memoria". Quando qualcuno sapeva che un certo documento doveva essere distrutto, oppure vedeva per terra un pezzo di carta in tutta evidenza gettato via, automaticamente sollevava il coperchio del buco della memoria più vicino e ve lo lasciava cadere dentro, dove un vortice di aria calda l'avrebbe trasportato fin nelle enormi fornaci nascoste da qualche parte nei recessi del fabbricato»
Il protagonista, Winston Smith, che lavora presso il "Ministero della Verità", è uno degli incaricati al ruolo di revisione dei vecchi articoli di giornale, col compito di adattarli agli interessi di propaganda del governo. Per esempio, a Smith può essere chiesto di modificare retroattivamente una dichiarazione circa il razionamento del cibo in modo da riflettere le nuove politiche.
Che scenario orribile nato dalla fantasia distopica dell'ingenuo Orwell: come avrebbe potuto immaginare che invece di quel complesso meccanismo di incenerimento, oggi sarebbe bastato UN SEMPLICE CLICK? 😎
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Il 6 Agosto di 79 anni fa il lancio della prima bomba atomica sul Giappone.
Polverizzarono all'istante più di 70000 persone ed altrettanto morirono per cro negli anni successivi.
Lo ricordiamo oggi come il primo lancio di bombe chirurgiche e democratiche di chi da li a breve penso' che in fondo, lanciarne un'altra, non era poi così disumano perché la pace prima di tutto.
I criminali di guerra USA non dovranno comparire davanti ad un tribunale militare stile Norimberga, non verranno mai giudicati.
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Il Giappone voleva arrendersi. Lo aveva detto chiaramente a più riprese e loro, gli Usa, lo sapevano. Lo sapevano perfettamente!
Ma non gli bastava una resa, a loro non è mai bastato raggiungere l'obiettivo della pace, non gli è mai importato nulla di tutto ciò. Hanno sempre mirato a mostrare al mondo intero uno strapotere militare criminale per i propri vantaggi economici e per riscrivere la storia a proprio piacimento. L'obiettivo è stravincere e umiliare gli avversari spargendo sangue e macerie, soprattutto per dare benzina al motore della propaganda Hollywoodiana, per fare in modo che tutti pensino di essere di fronte al paese perfetto che salva sempre il mondo dai cattivi e che persegue la democrazia per sé e per conto terzi.
Nessuno ancora oggi, almeno nella parte occidentale, chiama le bombe atomiche sganciate a Hiroshima il 6 agosto e a Nagasaki il 9 agosto del 1945 "crimini di guerra". Nessuno in quel pezzo di mondo occidentale ha il coraggio di pronunciare questa frase nonostante siano stati inceneriti in mezzo secondo centinaia di migliaia di civili bambini, donne e anziani Giapponesi che non c'entravano nulla. Il crimine di guerra più atroce della storia pari solo ai crimini di guerra israeliani ai danni dei Palestinesi.
In quel lontano 1945, come dicevamo, il ministro degli esteri Giapponese aveva inviato un messaggio al suo ambasciatore a Mosca. Quel messaggio diceva che volevano far finire la guerra perché ormai si erano resi conto di essere stati sconfitti. In sostanza avevano offerto la resa a patto che l'imperatore non subisse ritorsioni. Cosa peraltro successa anche dopo le bombe atomiche perché gli Usa imposero che l'imperatore diventasse un loro fantoccio. Oltre a questo c'è un'altra cosa altrettanto importante, c'è il Memorandum MacArthur: questo documento riporta ben cinque richieste di resa arrivate agli Usa da alte personalità Giapponesi che agivano per conto dell'imperatore.
Ma agli USA non interessava nulla. Loro dovevano sganciare quelle bombe, bruciare vivi civili e contaminare per le successive generazioni un intero territorio per far vedere al mondo intero, soprattutto alla Russia che era stata già designata come prossimo avversario strategico di avere a disposizione queste armi nucleari. Qualcuno nei ranghi dell'esercito statunitense propose di sganciare le bombe in un'isola remota per evitare una strage. Ipotesi scartata perché quando sei un criminale naturale nato da un genocidio, la cosa più importante è continuare a delinquere. Allora come oggi.
Questa è storia che viene scientemente tenuta nascosta subdolamente. Infatti in nessun libro di storia dei cicli di istruzione nel mondo occidentale la si trova. Intere paginate sullo sbarco in Normandia mentre le bombe atomiche relegate come nota a margine. Esattamente come la battaglia di Stalingrado dove venne sconfitto Hitler per mano del sangue Russo. Ma non può essere cancellata. Bisogna fare in modo che non venga cancellata, costi quel che costi! È necessario coltivare la memoria per non essere fuorviati dalla propaganda che continua a trattarci come degli imbecilli.
Si continua a far credere, con ogni metodo possibile e immaginabile, che ci sia un paese detentore di verità e giustizia. Un paese che si erge e viene eretto a più grande e perfetta democrazia del mondo. Credo che queste siano le bugie più grandi della storia dell'umanità. Ma non perché lo dica io, semplicemente perché i fatti smentiscono categoricamente questa narrazione. Parliamo dello stesso paese che, ed è bene rammentarlo continuamente, a oggi è stato l'unico a sganciare l'atomica. Senza alcuna motivazione. Solo perché avevano deciso così...
GiuseppeSalamone
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LA FINLANDIA STA AZZERANDO I SENZATETTO
Negli ultimi anni migliaia di persone in Finlandia hanno abbandonato le strade in cui vivevano. Mentre in gran parte del mondo il numero dei senzatetto è in aumento, la Finlandia è l’unico Stato dell’Unione Europea ad aver eliminato quasi completamente questo problema.
La Finlandia ha adottato un nuovo approccio chiamato Housing First, affidare cioè un appartamento a persone che non hanno nemmeno un posto dove dormire. Si tratta di abitazioni collocate all’interno di condomini sociali in cui lavorano team composti da assistenti sociali, infermieri, terapisti del lavoro, psicologi e medici che forniscono assistenza 24 ore su 24 ai numerosi residenti. Da decenni la Finlandia investe nella costruzione, manutenzione e acquisto di alloggi sociali e sono stati creati più di 8.000 appartamenti per i senzatetto; un obiettivo condiviso da tutti i governi, sia di sinistra che di destra. Nella sola capitale, dal 2019 al 2022, il numero di persone che vivono senza tetto è diminuito del 40%.
Nel 2007 fu un ministro ad avere l’idea di mettere a disposizione un appartamento per tutti i senzatetto. Oggi questo modello è studiato in tutto il mondo. Di recente, il ministro tedesco per l’edilizia abitativa ha visitato il Paese per avere una visione diretta della politica di welfare finlandese. Dall’inizio del programma, Housing First ha trovato un appartamento per il 60% dei senzatetto finlandesi con l’obiettivo di arrivare al 100% e dal 2012, lo Stato ha calcolato di aver risparmiato quasi 32 milioni di euro all’anno, di cui la maggior parte nel settore sanitario.
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Fonte: Housing First; foto di Myriams Fotos
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Non si sa ancora il motivo dell’omicidio di Brian Thompson, l’AD della United Health Care, freddato a Manhattan, ma la reazione delle moltitudini che sui social hanno celebrato l’omicidio rivela comunque la verità che, in cuor loro, milioni di Americani hanno sognato una vendetta simile.
Di tutte le anonime e inappellabili forze che governano la vita quotidiana degli Americani, la sanità commerciale è quella che infligge costanti tormenti e sofferenze e le ingiustizie più crudeli ai cittadini inermi. In particolare, lo sono le assicurazioni mediche, un settore industriale da 4000 miliardi l’anno il cui business model consiste nel riscuotere esosi premi da clienti-ostaggio e successivamente minimizzare i servizi erogati traendo dalla differenza utili da capogiro (Per la United, $371 miliardi nel 2023).
Negli Stati uniti la sanità è del tutto asservita sul mercato privato, controllato da Big Pharma e Big Insurance (cui è del tutto assoggettata la professione medica). Il risultato è la colossale inefficienza di un sistema che deve tener conto di quei profitti (in USA la spesa sanitaria procapite ammonta a più di $12000 – il doppio dei $6000 di altri paesi industrializzati) a fronte di risultati e. aspettativa di vita inferiori. Il catalogo delle vessazioni ed angherie inflitte ai “clienti” per massimizzare i guadagni è praticamente un genere letterario a se.
Poco dopo essermi traferito in California, da studente, ho contratto una meningite virale. Recatomi al locale pronto soccorso, un esame ha confermato la diagnosi e il medico mi ha detto che, data la gravità, si imponeva un ricovero immediato. All’apprendere che non ero assicurato, però mi ha comunicato che non c’era nulla che potesse fare per me e mi ha dimesso con un paio di compresse analgesiche (12 ore dopo ero sotto tenda a ossigeno in un ospedale statale, tenuto per legge a somministrare cure.) La lezione sulla locale concezione sanitaria, si è completata con le bollette da molte migliaia di dollari arrivate in seguito (con minacce di pignoramento), non solo dall’ospedale curante, ma da quello che mi aveva messo alla porta.
Una goccia nel mare u in un mare di malasanità governata da algoritmi aziendali e anonimi funzionari col mandato di negare i benefici promessi dai contratti assicurativi. Chiedete ad una Americano per strada e saprà snocciolare una litania di aneddoti horror. Partorienti dimesse il giorno della nascita per carenza di assicurazione. Decine di migliaia di dollari fatturati per visite al pronto soccorso. Cure negate perché procedure essenziali vengono dichiarate “elettive” dagli assicuratori o “eccessive” (compreso, in caso di anziani, perché “è stata già raggiunta la logica aspettativa di vita”). Ogni anno 650000 americani dichiarano bancarotta per spese mediche. Solo questa settimana ha fatto notizia l’annuncio del colosso assicurativo Anthem: avrebbe continuato a rimborsare le anestesie chirurgiche ma “per un numero limitato di minuti.”
In questo quadro fa ridere l’idea che gli immigrati vengano in America “per approfittare della sanità pubblica.” Sono giustificati semmai gli avvertimenti dei consolati che consigliano ai turisti di premunirsi prima di visitare un paese dove un osso ingessato ti può rimandare a casa con debiti per decine di migliaia di dollari.
È il mercato bellezza. Se non vuoi perdere alla roulette non entrare nel casinò.
Non c’è da sorprendersi allora che alla notizia dell’omicidio, così tanti Americani abbiano avuto lo stesso pensiero, maturato in anni di paura e disgusto e notti in bianco passate a pensare come poteri permettersi d salvare la pelle mentre gli assicuratori brindavano.
Quando è stato ucciso Thompson si apprestava a brindare con gli azionisti un altro trimestre di stratosferici fatturati sulla pelle degli “assistiti.”
Al di là dei motivi che potranno venire acclarati, il gesto violento di Manhattan ha immediatamente assunto riflessi di lotta di classe - o delle forme patologiche che ne hanno preso il posto nella distopia ballardiana in cui viviamo. In attesa che si insedi un governo di diretta proprietà delle corporation e dei miliardari che le gestiscono. Luca Celada, Facebook
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Vengo da famiglie con grandi possedimenti, quindi sono abituato a quelle cause giudiziarie che durano secoli, con liti tra fratelli e sorelle, genitori e nipoti, fino al grado che vi pare, ricorsi su ricorsi, notai, carte bollate, per capire a chi appartenesse anche un triangolino di un metro quadro di terra al confine, che alla fine non spostava di una lira la ricchezza totale di ciascuno, era solo una forma di vittoria di Pirro perché io devo essere più furbo ed intelligente (???) di te, pagata stupidamente fior di migliaia di euro ai legali.
Ma non avevo mai visto prima in vita mia che quel triangolino di terra potesse essere anche rappresentato da una bimba di 4 anni.
Fortuna che le ho insegnato a dire "mah", almeno le basi linguistiche per gestire questi casi della vita le ha.
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“L’attentato non mi ha sorpreso: avete fatto di Trump l’immagine del male, era facile che qualcuno portasse il suo odio a tentare di sparagli”. (Nigel Farage, UK).
Additare il mostro e trovare poi qualcuno disposto a eliminarlo è un sistema vecchio come il mondo che è andato di moda nei secoli fino a Gandhi, ai Kennedy, più recentemente per il leader slovacco Robert Fico e ora per Trump. È un meccanismo che tutti condannano e fanno finta di detestare, ma che in fondo è comodo per eliminare qualsiasi pericoloso avversario. Immaginatevi che la pallottola contro Trump, sparata da 137 metri di distanza, fosse passata un centimetro più a destra (...).
(L)’ordine di far fuoco non è certo arrivato dalla Casa Bianca (anche se è logico ammettere che un assassinio avrebbe fatto molto comodo), ma è anche ammissibile qualche sospetto sulle consuete “devianze dei Servizi”, soprattutto se fossero vere le testimonianze che l’attentatore (...) sarebbe stato segnalato da alcuni partecipanti al comizio alle forze dell’ordine che però non sarebbero intervenute.
Imperizia, superficialità, dolo?
Resterà un dubbio, come quello che mi sono sempre posto anche a proposito del cosiddetto “assalto” al Campidoglio USA del 6 gennaio 2021. Come mai, pur ben sapendo che da tutta la nazione sarebbero convenuti a Washington quel giorno decine di migliaia di supporter di Trump imbufaliti (...), in quella piazza non era stata schierata che un’esigua presenza di agenti e le porte del palazzo erano aperte senza nessuno che le presidiasse? Anche allora quell’assalto sarebbe servito a demonizzare e criminalizzare Trump (...).
Più in generale il richiamo alla calma, al rispetto, alla pacificazione nazionale sembra scontato e assolutamente condivisibile, ma appare ora anche estremamente ipocrita. Da anni Trump è additato come il genio del male, mai come contro di lui si sono schierati giudici, giornali, tv e media in tutto il mondo. (...) Non vale solo per Trump (...).
via https://www.ilsussidiario.net/news/attentato-a-trump-il-meccanismo-molto-semplice-che-ha-portato-thomas-crooks-a-premere-il-grilletto/2731252/?utm_source=newsshowcase&utm_medium=gnews&utm_campaign=CDAqEAgAKgcICjDMoYALMP2hjAMww-KzAg&utm_content=rundown
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Quando sento Giannini (o Travaglio o la Gruber) ripetere come un mantra che non c'è una opposizione a questo governo mi chiedo da che parte stiano in realtà.
Dalla pagina FB "Abolizione del suffragio universale" :
Alla Camera, in un nuovo faccia a faccia, Elly Schlein ha affrontato ancora la Presidente Giorgia Meloni.
E senza urlare, ha messo in fila una dopo l'altra le bugie della Presidente del Consiglio, affondandola:
"Presidente Meloni, una premessa: scenda dal ring, perché questo è un luogo serio.
Capisco la necessità di cercare un nemico al giorno per coprire i fallimenti del Governo, ma le ricordo che lei è la Presidente del Consiglio di tutti gli italiani e che se avesse messo un euro sulla sanità pubblica per ogni volta che attacca qualcuno a quest'ora avrebbe già dimezzato le liste d'attesa.
Voglio salutare poi il ritorno dei colleghi della Lega che questa mattina non sono venuti ad ascoltarla. Alcuni hanno detto che è stata colpa del ritardo dei treni. Beh, sanno con chi prendersela: col peggior Ministro dei Trasporti della storia repubblicana.
Presidente, da una parte c'è il favoloso mondo di Ameloni, quello della propaganda, messo in scena ad Atreju. Ma dall'altra parte c'è la realtà, quella testarda dei numeri.
Lei ha detto che i centri in Albania funzioneranno: finalmente, ha ammesso quindi che non funzionano. Sono il clamoroso fallimento della sua propaganda.
Lei prima ha detto che la Corte di Giustizia europea non segue i giudici italiani. Forse ha capito male: sono i giudici italiani che hanno seguito la Corte di Giustizia europea, che ha stabilito che non può essere considerato sicuro un Paese che applica la tortura. Ed è una vergogna che il governo italiano abbia deciso per decreto che l'Egitto è un Paese sicuro quando un ricercatore italiano, Giulio Regeni, è stato torturato e ucciso come migliaia di egiziani.
Presidente, ora i centri in Albania sono vuoti. C'è solo il personale. Personale che potrebbe essere impegnato in Italia, dove c'è carenza di organico ovunque, a proposito della sicurezza di cui vi riempite la bocca.
Avete buttato 800 milioni di euro per costruire una prigione vuota. 800 milioni di euro che avreste potuto utilizzare per 50.000 nuovi posti di asili nido o per pagare per 5 anni 6.000 nuovi infermieri o 7.000 nuovi insegnanti. Insegnanti che invece avete tagliato in legge di bilancio.
Nel suo favoloso mondo, chissà se racconterà agli altri Paesi che in Italia tutto va a gonfie vele, mentre l'Istat taglia le previsioni di crescita del Governo.
Racconterà di aver fatto il 'più grande investimento sulla sanità' in valori assoluti quando in percentuale, in realtà, li avete ridotti? E nel frattempo, 4 milioni e mezzo di persone non riescono più a curarsi.
Racconterà di aver aumentato le pensioni minime, quando in realtà le avete alzate di appena 1,80 euro, prendendo in giro gli anziani?
Racconterà che siamo primi nel PNRR in Europa o dirà che in realtà siamo indietro in percentuale negli obiettivi raggiunti?
Racconterà agli altri Paesi che in Italia si sta meglio mentre vi occupate dei rimborsi spese dei ministri ma negate il salario minimo? O mentre cancellate il fondo affitti e c'è chi muore di freddo in un garage? O mentre la produzione industriale è in calo da 20 mesi consecutivamente? O mentre in Italia c'è il costo dell'energia più alto d'Europa?
La verità, Presidente, è che lei le persone le vede solo dai palchi o dai balconi. Non ascolta più chi non riesce a curarsi. Chi non arriva a fine mese con stipendi da fame. Chi vede i propri figli costretti a partire. Chi non ha i soldi per la baby sitter mentre lei pontifica che le donne non devono rinunciare al lavoro se fanno figli. Il suo problema, Presidente, è che lei si è rinchiusa nel suo favoloso mondo e non ascolta più".
Un intervento perfetto.
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GOVERNI come piacciono a me non ne ho mai visti e credo sia anche giusto, visto che siamo 60milioni di teste diverse. Qualche rara volta, in 50anni, ho visto qualcuno che ha provato a dare forma a qualche mio desiderio, nulla piu'. E per 50 anni ho applaudito (poche volte) o contestato (piu' volte) le scelte di partiti a me piu' vicini. Una sola cosa non ho mai fatto, dare colpa alle opposizioni. Contestate, si, ma non incolpate. Per me contano i miei e non gli altri, altrimenti li avrei votati. Per me conta la tua onesta' perché ho votato te e non le ruberie di altri. Se altri rubano m'indigno ma se rubi tu, m'incendio e ti schifo a vita. Oggi invece e' una moda dare la colpa agli altri. C'e' paura per l'aumento di reati odiosi che colpiscono il cittadino comune? E' colpa della sx perche' e' lassista.. Aumentano gli sbarchi o, comunque, sono sempre migliaia di migliaia? Colpa dei buonisti di sx che non vogliono controlli e impediscono i rimpatri. CI sono pensioni da fame e stipendi da schiavi? Colpa dei sindacati che vanno a braccetto con la sx. E Giù, giu', fino alle colpe dei magistrati di sx, degli insegnanti di sx, della cultura di sx, dei fannulloni di sx. Non ce la fanno proprio a prendersela con loro stessi o con i politici che hanno votato perche' non riescono a risolvere praticamente niente. La cosa non e' che poi, al fin fine, mi meraviglia tanto perche' sono cose che vedi tutti i giorni: la colpa e' del vicino di casa, del datore di lavoro, di quel ladro di amministratore del condominio, del fisco che spolpa, del politico incapace..mai nessuno che adombra un dubbio: "saro' io il coglione fuori posto che ho bisogno di un punto di vista diverso dal mio? @ilpianistasultetto
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A CHE SERVE L’UNIFIL?
La storia è nota. Migliaia di profughi della Guerra dei 6 Giorni vengono accolti dalla Giordania. Ma presto si dimenticano di essere ospiti di uno Stato. Girano per le strade armati e senza documenti, organizzano posti di blocco per raccogliere non meglio specificate tasse per la causa palestinese, perquisiscono i civili giordani, cercano di convincerli ad entrare nell’OLP nonostante siano soggetti alla leva militare giordana, rivendicano la competenza dell’OLP per i reati commessi in territorio giordano. Insomma, vogliono uno Stato nello Stato.
Quando nel 1970 questi profughi armati cercano addirittura di rovesciare re Husayn, la Giordania reagisce pesantemente. È il «Settembre Nero». Scoppia una guerra civile che durerà un anno. L’OLP sdogana la pratica degli scudi umani, che causano decine di migliaia di morti tra i civili, che per i miliziani islamici sono martiri. Rimarranno uccisi circa 6 mila guerriglieri. Gli altri si rifugeranno in Libano, dove li aspettano 100 mila profughi della Nakba, che non vedono l’ora di regolare i conti con Israele.
Le fazioni palestinesi si stanziano nel sud del Libano. E incominciano a fare il tiro a segno sulle città della Galilea. Di tanto in tanto sconfinano in Israele per compiere mattanze, come quella dell’11 marzo 1978, in cui muoiono 37 cittadini israeliani, tra cui 13 bambini.
Israele non resta a guardare. Il 14 marzo 30 mila soldati dell’IDF invadono il Libano ricacciando in una settimana l’OLP al di là del fiume Leonte, perdendo soltanto 20 uomini contro i 1000 dell’OLP, oltre a 3000 civili. In pochi giorni si riunisce il Consiglio di Sicurezza ONU, che emana la Risoluzione n. 425, con cui viene intimato ad Israele di ritirarsi, perché a calmare le acque ci penserà appunto l’UNIFIL, la Forza Multinazionale.
Questo UNIFIL, oltre ad assistere la popolazione civile, ha il compito di aiutare il Libano a ristabilire la propria sovranità, calpestata dai gruppi palestinesi che utilizzano il sud per lanciare attacchi a Israele. E dovrà coadiuvarlo nel disarmo delle milizie palestinesi. Il Consiglio di Sicurezza vuole che Israele se ne torni a casa, ma tra la linea blu e il fiume Leonte non dovrà rimanere neppure un Fedayyn con una scacciacani.
Israele si ritira. Ma sia l’esercito del Libano che l’UNIFIL non combinano nulla, a parte fare la guardia ai cedri millenari. Cacciate dall’IDF, nel giro di un anno le milizie palestinesi si ripresentano nel sud più agguerrite che mai. Nel frattempo Komeini è salito al potere ed è nata la sanguinosa Hezbollah, che riprende lo sport preferito dei guerriglieri islamici: i razzi verso la Galilea. Tanto che Israele è costretto nel 1982 a invadere ancora.
Sarà sempre la stessa storia, con ulteriore replica nel 2006. Da quasi mezzo secolo, nel rispetto delle decisioni del Consiglio di Sicurezza, ogni volta Israele lascia il Libano attendendo invano la bonifica proclamata dall’ONU, ossia il disarmo completo di ogni gruppo armato nel sud. Le successive quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza continuano a rimanere lettera morta.
Israele ha appena invaso per la quarta volta il Libano nel tentativo di sbaragliare Hezbollah, foraggiato dall’Iran che gli manda armi attraverso la Siria, sotto lo sguardo non troppo severo proprio di quelli dell’UNIFIL, che in tutti questi anni hanno visto sotto il naso spuntare come funghi kilometri di tunnel come quelli di Gaza. Ora Hezbollah, secondo una tecnica ormai collaudata, si è ritirata a ridosso della forza multinazionale, sulla quale Israele, visti i precedenti, ripone ben poca fiducia. Ma volendo chiudere i conti con il Partito di Dio una volta per tutte, Israele sta entrando in un pesante conflitto con la forza multinazionale, che non vuole saperne di andarsene, almeno per ora.
Ma se l’UNIFIL è stato inviato nel sud del Libano dal Consiglio di Sicurezza ONU per disarmare qualsiasi milizia ostile a Israele, visti i fallimenti dell’ultimo mezzo secolo, per quale motivo Israele non dovrebbe esigere che l’UNIFIL svolga il compito per cui è stato creato? «Se non ci pensate voi, ci pensiamo noi» avrebbe detto Herzl Halevi, capo di stato maggiore dell’esercito israeliano.
Antonello Tomanelli.
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Oggi ci troviamo in una situazione molto pericolosa. La guerra non è solo un campo di battaglia per le armi, ma anche per l’informazione. Julian è stato messo in prigione per aver pubblicato notizie vere su una guerra impopolare, come era quella in Iraq, dove le forze di occupazione americane controllavano totalmente la narrazione dei fatti”.
Con queste poche parole al Fatto Quotidiano, Stella Moris, la moglie del fondatore di WikiLeaks, centrava l’essenza del caso Assange e WikiLeaks, mentre la guerra in Ucraina era appena all’inizio. Oggi che da Gaza a Kiev, la guerra brucia migliaia di vite innocenti e per Julian Assange è l’ultima chiamata, le parole di Stella rimangono la sintesi perfetta del caso. Sì, perché l’unica ragione per cui Assange non ha più conosciuto la libertà e rischia di perderla per sempre, forse nel giro di pochi giorni o di pochi mesi, è che lui e WikiLeaks hanno esposto le atrocità e le manipolazioni della macchina della guerra su larga scala come mai nessuna organizzazione giornalistica, aprendo uno squarcio profondo in quel “Potere Segreto”, che è il complesso militare-industriale degli Stati Uniti e dei loro alleati. Ma non solo: WikiLeaks non ha rivelato soltanto i crimini del mondo occidentale. Ha esposto anche i massacri dei talebani, la ferocia di al Qaeda e le complicità di tanti Paesi non occidentali nella War on Terror. Per Assange è stata la fine.
Dal 2010 a oggi: dall’arresto all’ultima udienza Inumato da vivo dal 2010, all’età di 39 anni, quando lui e WikiLeaks iniziarono a pubblicare i 700 mila documenti segreti del governo americano. Questa mattina, il giornalista australiano comparirà davanti alla High Court di Londra, per quella che può essere l’ultima udienza sul suolo inglese. Se la High Court confermerà l’estradizione negli Stati Uniti, dove rischia 175 anni di prigione, ad Assange rimarrà solo una possibilità: appellarsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ma il rischio che possa venire estradato prima che la Corte emetta misure protettive è reale.
I file segreti sulla verità delle guerre americane Le rivelazioni di WikiLeaks, per cui il suo fondatore rischia di passare la vita in prigione, sono tra gli scoop più grandi nella storia del giornalismo. I 91.910 Afghan War Logs e i 391.832 Iraq War Logs, report segreti sulla guerra in Afghanistan e in Iraq rispettivamente, hanno permesso di bucare la nebbia della guerra proprio mentre questa era in corso e non dopo trenta o quaranta anni dopo, quando ormai quei conflitti non interessavano più a nessuno, a parte gli storici di professione, perché troppo lontani nel tempo. Grazie a quei file segreti, abbiamo potuto confrontare quello che la macchina della propaganda ci raccontava su quelle due guerre e quello che accadeva sul campo, secondo il racconto dei soldati americani che li combattevano.
Afghanistan: conflitto perso in partenza Abbiamo così scoperto, per esempio, che già nel 2010 la guerra in Afghanistan era un conflitto senza speranza: dopo dieci anni, le truppe americane e della coalizione Isaf, di cui faceva parte anche il nostro paese, avevano ottenuto così poco che nel distretto di Herat, controllato dagli italiani, le forze di polizia afghane da noi addestrate avevano problemi così seri che molti di loro si univano ai talebani, perché non venivano pagati e non si capiva dove andavano a finire i loro salari. La situazione appariva così compromessa che alcuni arrotondavano con i sequestri di persona. Mentre la propaganda ci raccontava le magnifiche sorti progressive del conflitto afghano, i 91.910 documenti fotografano un fallimento che, undici anni dopo, nell’agosto del 2021, ci avrebbe portato al ritiro. Gli Afghan War Logs ci hanno permesso di scoprire unità segrete mai emerse prima, come la Task Force 373, un’unità di élite che prendeva ordini direttamente dal Pentagono. La brutalità dei raid portati avanti nel cuore della notte da queste forze speciali, aveva prodotto stragi tra forze afghane alleate, bambini e donne, creando un forte risentimento contro gli americani e contro le truppe alleate da parte della popolazione locale. A oggi gli Afghan War Logs rimangono l’unica fonte pubblica per ricostruire attacchi, morti civili ed esecuzioni stragiudiziali tra il 2004 e il 2009, a causa della segretezza di quelle operazioni. E sono una delle pochissime fonti che permettono di ricostruire i civili uccisi prima del 2007, su cui neppure la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, l’Unama, che compila queste statistiche, possiede dei dati affidabili.
Iraq; i morti mai contati e il carcere di Guantanamo Quanto agli Iraq War Logs, hanno permesso di rivelare, tra le altre cose, 15 mila vittime mai conteggiate prima nella guerra in Iraq. Possono sembrare statistiche, puri numeri, in conflitti come quello in Iraq, che ha registrato circa 600 mila civili uccisi e 9,2 milioni di rifugiati e sfollati – ovvero il 37 per cento della popolazione prima dell’invasione americana dell’Iraq – ma quei 15 mila civili mai conteggiati prima erano padri, madri, fratelli. È un diritto umano sapere che fine ha fatto una persona cara. E l’unica giustizia che quegli innocenti hanno avuto, è la verità fatta emergere da WikiLeaks. I documenti segreti sul carcere di Guantanamo Bay hanno permesso di conoscere 765 su 780 detenuti del lager, facendo emergere per la prima volta le ragioni per cui gli Stati Uniti li avevano trasferiti nel campo di detenzione, tra informatori comprati e torture da Inquisizione.
I cablo tra gli Usa e altri Paesi (Italia compresa) Ma le rivelazioni più cruciali sono sicuramente quelle che emergono dai 251.287 cablo: le migliaia di corrispondenze diplomatiche inviate da 260 ambasciate e consolati americani in 180 Paesi, che hanno fatto affiorare scandali, abusi, pressioni, come quelle sulla politica italiana per garantire l’impunità agli agenti della Cia (Central Intelligence Agency) responsabili per il rapimento e la tortura di Abu Omar o i sospetti dell’Amministrazione di George W. Bush che l’Italia pagasse mazzette ai talebani per evitare attacchi ai suoi soldati in Afghanistan. È per questo lavoro giornalistico, e solo per questo, che gli Stati Uniti vogliono seppellire per sempre Julian Assange in una prigione.
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