#mi faccio pena
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itrainsallthedaylong · 6 months ago
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A: Bae
Stasera mi manchi da impazzire.
Ero davvero sicura avremmo vissuto le nostre vite una accanto all'altra, per sempre. Avremmo affrontato gioie, dolori, momenti spensierati insieme. Ci saremmo sostenute, abbracciate, avremmo discusso, ci saremmo riappacificate. Capite.
Ti avrei raccontato di chi sto diventando e *so* ci saresti stata per me. Io avrei guardato con occhi fieri tutte le tue evoluzioni, avresti ascoltato e accolto i tuoi tremila interessi sempre diversi, sempre appassionanti.
Avremmo fangirlato come due cretinate anche a 50 anni suonati.
Invece non abbiamo retto la prova del tempo.
E io, dopo anni senza di te, sto ancora qua a pensarti, a scrivere di te come se la tua assenza non fosse una presenza fissa nella mia vita.
Dio quanto ti ho voluto bene. E te ne voglio ancora, anche se non ti conosco più.
Ps: from the moon and back, sempre
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machiavellli · 7 months ago
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help girl help n’altra crisi is coming help girl help
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gotaholeinmysoull · 10 months ago
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10:20 p.m.
sono nel letto da quasi un’ora, ho finito code 8, avrei tutto il tempo per vedere il secondo ma sono giù di corda e non ho voglia di fare nulla
infatti sono al buio sotto le coperte a scrollare su tumblr
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mandorloinfiore · 1 year ago
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siccome sto vivendo un periodo di vera crisi per la mia mania di controllo ecc se vi va questo è il mio vinted: https://www.vinted.it/member/80051825 non ce la faccio più a vederlo così pieno.
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loveisjustawaytodieblog · 1 year ago
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Mi faccio troppo sangue amaro per cose/persone che non ne valgono la pena.
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raccontidialiantis · 11 days ago
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Bellezza mia, amore mancato
Tumblr media
Non ti bastavo. Hai voluto strafare: sei uscito con me solo due volte e d'improvviso scopro che ti sei messo con un'altra donna; una che ha dieci anni più di te. Solo perché lei è ricca, io lo so. Hai preferito il possesso, avere “la roba”, il vederci lungo, ai sentimenti sinceri di una donna umile come me. Già dalla terza volta ti avrei dato comunque tutta me stessa, se solo me l'avessi chiesto. Mi sembravi una persona seria. Ma non hai avuto il coraggio necessario per vivere una storia vera sino in fondo con me.
Tumblr media
Con una donna semplice. Ritieni davvero che io sia solo un bel visino? Pensi veramente che con me ti sarebbe mancato qualcosa? Avremmo potuto vivere assieme una vita con ogni probabilità meravigliosa, piena di sentimento. Magari invece sarebbe durata tre anni; o più probabilmente avremmo avuto tre figli. Perché quella sono proprio io. Forse sarebbe valsa la pena provare. Adesso ti faccio i miei auguri: goditi la tua prigione dorata. Il tuo cuore sa che ti pentirai. Non tornare da me. Mai più.
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RDA
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singinthegardns · 2 months ago
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Mi manchi lo stesso. Anche se non riesco a dirtelo, anche se faccio finta che non mi tocchi più. Anche se le nostre vite non si sfiorano più e tu ridi con qualcuno che non sono io. Anche se so che non è giusto, mi manchi lo stesso come non mi è mai mancato niente, come se tu fossi sempre l'unica cosa per cui vale la pena combattere.
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inseguendoilfuturo · 4 months ago
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Obiettivamente io non so come qualcuno possa considerarmi carina
Ho appena scattato delle foto per capire davvero questa cosa e boh io mi vedo forse tenera ma per niente carina.
Sinceramente mi faccio anche un po' pena.
Come rimedio a questa cosa?
#me
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angelap3 · 10 months ago
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Tumblr media
Non la leggerà nessuno...è troppo lunga
Noi siamo nel nostro corpo e anche fuori. Non c’è nessuno che raccoglie il sudore con cui abbiamo aperto la portiera di una macchina in un pomeriggio estivo, non c’è nessuno che conserva lo sguardo con cui abbiamo guardato un cane in un’alba invernale. La nostra vita non ha un dio che la segue e neppure un dio che la precede. Si svolge in disordine, nel disordine delle altre creature. Da qualche parte c’è un albero che potrebbe rimproverarci di avergli staccato una foglia in un momento di distrazione. Non ricordiamo il nome di un vecchio che davanti a una fontana riempiva una bottiglia d’acqua. Non c’è un deposito per queste scene.
Ora ho il cuore come un pulcino e la punta si solleva, si apre, come se potessi nutrirlo di qualcosa. Posso solo scrivere, caro mio cuore, non posso darti altro a quest’ora. Sono le due di notte, non posso chiamare nessuno. Qui non ho neppure la connessione, non posso connettermi con qualche nottambulo in rete. Domani mattina, se vuoi, possiamo andare in un paese. Facciamo quello che abbiamo fatto sempre. Io guardo e tu se vuoi mi fai paura, mi fai credere che ti stai spaccando, lo hai fatto tante volte. La morte passa per il cuore. O forse sei tu caro mio cuore a passare per la morte e io ti seguo mentre fingo di fare la mia vita, io sto con te, cerco di proteggerti perché sei tu che mi fai camminare, sei tu che ti gonfi nell’amarezza e ti fai timido nella gioia. Ora io potrei dormire, lasciarti solo in questa stanza. Non so cosa fai di notte quando non ci sono, quando mi giro nel letto per finire un sogno. Io e te insieme non abbiamo risolto niente, non ci siamo dati nessuna felicità, l’abbiamo sempre evitata. Io e te quando stiamo con gli altri siamo a disagio, perché parliamo tra di noi e non con loro. Ora tu sei diventato una ripida salita e vorresti che io salissi fino in cima. A volte ti fai lago con un mulinello in mezzo. E mi ricordo di quando stavi appoggiato al centro di una ragnatela. In macchina, quando prendevo un fosso, temevo che potessi cadere, come se nel corpo ci fosse il vuoto, come se avessi solo te caro mio cuore nel mio corpo. Per farti spazio me ne sono uscito pure io dal mio corpo, non so quando è accaduto. E non ho lasciato entrare niente, è un cinema senza sedie il mio corpo, una chiesa senza banchi. Sei di nuovo deluso questa sera, lo so, tu ti fai sempre deludere. La realtà non è il tuo posto, non so se il tuo disagio dipende da come marcia il mondo, penso che sia per altro, e non lo sappiamo né tu né io cosa sia.
Ora mi fai male o sono io che ti faccio male. Io so che non sei un muscolo ma una bestia. Chi vede in me una bestia è perché sta vedendo te. Io quando scrivo cerco di farti vedere, mi piace esporti ma non ci riesco. Come si fa a dire quello che sento adesso sulla tua punta, un misto di amaro e debolezza, una crepa e un coltello, tu sei una voragine con me dentro. Ma ogni cuore ha un peso, ogni cuore si strofina a un muro, ogni cuore ha un buio alle sue spalle che nessuno illuminerà mai. I cuori sono come i paesi, non ce ne sono due uguali. Comunque dovremmo farcela ad arrivare fino a domani e può darsi anche che ci sia il sole. Lo so che il sole ti piace e ti fa stare tranquillo. Non saremo felici, stanne certo, ci sarà sempre qualcuno che proverà a incentivare la nostra pena, a sminuire la gioia appena accenna a prendere corpo. Non sono paranoico, credimi, è che forse io e te non stiamo bene insieme, sappiamo solo spiarci, siamo troppo gelosi uno dell’altro. Ora non so più che dirti, che dire. Non ti so dare una soluzione, un luogo, una vita che ci possa esaudire. Posso darti la mia impazienza come tu mi dai la tua. So che fino a quando moriremo sarà sempre così, non avremo pace. E va bene, lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto, chi voleva saperlo lo ha saputo...
Franco Arminio (Lettera al mio cuore)
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licisca-73 · 7 days ago
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Oggi è il due di gennaio, fa freddo e per strada i resti dei botti di Capodanno... Sorrido mentre col passo lesto vado al nostro primo incontro del nuovo anno. Mi piace sfinirlo, vero, ma ammetto che la mia indole sub mi porta a prendermi cura del mio amato D. e a regalargli piccoli gesti "normali": acquisto al volo un millesimato e i baci di dama, quanto occorre per farci riprendere dopo la devastazione. Mentre lo attendo in camera penso a quello che abbiamo vissuto nel precedente anno e a quello che sarà. Sicuramente viverci non è sempre facile, ma ne vale la pena. Oggi riusciremo a trascorrere soltanto qualche ora insieme per miei impegni ma mi riprometto guardandomi allo specchio di godermi ogni singolo istante. Quando uso il termine "godere" lo faccio consapevole che sarà tanto piacevole quanto duro. A interrompere i miei pensieri il tocco inconfondibile alla porta. Mi precipito ad aprire ma la maledetta stavolta non ne vuole proprio sapere di spalancarsi e, mentre cerco quasi di buttarla giù, penso a lui dietro e lo sento ironizzare sulla mia goffaggine. Dopo diversi tentativi finalmente riesco ad aprire ed ecco davanti a me il mio amato D. È bellissimo, come sempre, e davanti al suo sorriso mi sciolgo. Iniziamo a baciarci, a toccarci e, ormai una routine, mentre lui inizia a sbottonarsi la camicia io saluto il mio cazzo: lo ammetto, apprezzo i convenevoli ma poi vado al sodo, anzi al duro in questo caso. Sono già eccitatissima, la mia fica non mente, e D. dopo averne apprezzato lo stato "indecente" , le dà colpi solenni mentre mi bacia o mi afferra dai capelli. Sentirmi nelle sue mani rimane per me lo scopo principale, indipendentemente da quello che decidiamo di fare e da come lo faremo. "Ho portato un nuovo gioco", mi dice con tono canzonatorio mentre fruga nel suo zainetto, e da lì a poco un divaricatore appare al mio cospetto e finisce quasi subito nella mia fica. Ricordo che da bambina impazzivo di gioia nel guardare col cannocchiale dei punti della mia città, presa da un euforica voglia di scoprire dettagli nascosti: D. ha quello sguardo mentre guarda curioso e compiaciuto la mia fica spalancata. Il mio Padrone si scatena su di me e io mi sento ancora una volta una gran Troia mentre mi maneggia "con poca cura". Doppia anale, pompini durissimi, inculate feroci e fisting "fronte-retro" mi provano duramente: urlo e mi dimeno a tratti cercando un po' di aria per poi aggrapparmi con più forza al suo culo e chiedergli di farmelo sentire dentro fino ai coglioni. Andiamo avanti così fino al momento della pisciata: avevo ricevuto il divieto di urinare dalle otto in poi, ordine che ha favorito una bella pioggia dorata, finita in ogni parte del mio corpo e poi sul suo cazzo. Dicevo poco prima che amo prendermi cura del mio D, capirete quindi che dopo averlo pisciato l' ho ripulito per bene leccandolo come del resto fa una brava Cagna devota al suo Padrone. Come una Cagna che non molla l' osso, sono concentrata sul suo cazzo, asta benedetta che non fa attendere a lungo la sua risposta: una dura inculata con la testa nel cesso, come piace. a me, e infine la sborra che porto a casa camminando per strada col culo stretto. Ho iniziato il racconto del giorno con una bottiglia di millesimato e dei baci di dama: due bicchieri pieni, un brindisi a noi, la bottiglia con il rimanente prosecco prima nella fica e poi nel culo per una bella doccia anale. Auguri amore mio, uomo straordinario che mi regali momenti indimenticabili, attenzioni e tanto amore. Il nuovo anno lo abbiamo iniziato col botto. Ti lascio senza fiato anche stavolta e mentre ti bacio e tu invochi il defibrillatore, con quel filo di voce rimasta, mi dici:" Visto come siamo bravi vecchia mia?'Supero il "vecchia" saltandogli addosso con le forze rimaste e coprendolo di baci, tanti baci dappertutto mentre le nostre mani si intrecciano e lui mi accarezza placandomi. Sono dove vorrei essere, con chi voglio essere e come voglio essere e tutto è bene quel che comincia e finisce con lui...e il suo pene
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fioreatestaingiu · 9 months ago
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Sono una buona amica. Ascolto sempre , sono leale, mantengo segreti e promesse, dò consigli, asciugo lacrime, faccio ridere, difendo e combatto.
Ho anche dei difetti ovviamente, ma ci sono sempre, per tutto e tutti. Sono sempre fottutamente qui, non importa cosa possa accadere, io ci sarò, fino alla fine. E guardatemi, sono a pezzi. Dò tanto, troppo e finisco in pezzi. Finisco sempre a dire “no, non ti preoccupare, passerà”.
Parlo con le persone e mi sembra di non sentire niente. Gli unici momenti in cui avrei davvero bisogno di una maledettissima persona accanto, di qualcuno che si prenda seriamente cura di me, non sento nessuno. Nessuno mi difende, nessuno mi dice anche solo uno stracazzo di “mi dispiace” che non sia per pena. Ci sono solo io e i miei cazzo di pensieri perché, giustamente, ognuno ha la propria vita. Funziona così. Ma io sono a pezzi e questo non riesco a perdonarmelo e a perdonarvelo. A parti inverse sarei pronta con la colla per rimettere ogni vostro pezzo al suo posto e io, invece, non ricevo nemmeno risposte ai messaggi. Sono mesi che vi dico “non ce la faccio più” eppure non è cambiato niente, non avete mosso un dito in più.
Sarà ora che vi salviate da soli, io getto la spugna.
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libero-de-mente · 22 days ago
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La metro oggi era piena come un uovo, complice gli ultimi giorni prima di Natale.
Ultimi giorni di scuola, di appuntamenti lavorativi e di spese e acquisti per completare i regali.
Ultimi giorni frenetici, giorni che avvicinano alcune persone al baratro della solitudine sia esteriore che interiore. Un disagio che sale pian piano lungo il collo in un capestr0 che leva il respiro.
Sono seduto vicino a un uomo, non posso non notarlo. Lo sguardo che esprime è devastante. Mi faccio forza - Tutto bene? - gli chiedo con la voce un po' strozzata.
- Non molto bene, a dire la verità - mi risponde inaspettatamente con sincerità e un sorriso amaro, quasi sorpreso della mia domanda - mi sento… spento. Vivo come se non ci fosse nulla per cui valga la pena farlo.
- Posso comprenderti sai? - cerco di rassicurarlo - forse abbiamo qualche fermata da condividere, vuoi parlarne? - gli chiedo mentre vedo chiaramente la donna al suo fianco intenerirsi per queste mie parole.
- Non so nemmeno da dove cominciare - mi risponde rassegnato.
- E tu provaci - lo sprono alzando di mezzo tono la voce e di dodici denti il mio sorriso.
- Mi sento sempre stanco, senza energie. Non ho voglia di fare niente, nemmeno le cose che di solito mi piacciono.
- Ti senti così da molto tempo?
- Ho smesso di contare il tempo da molto, sono stanco. Credi sempre che sia solo un breve periodo, che poi passerà ma invece non è così. Il tempo passa e resta tutto fermo, come in una lunga apnea.
- Hai mai pensato di parlarne con qualcuno? Un medico, uno psicologo…
- L'ho fatto in passato, Non credo servirebbe ancora ripetermi. Tanto non cambierebbe niente.
- Perché pensi che non cambierebbe niente? - gli chiedo avvicinandomi con il mio busto.
- Perché la gente non cambia. La gente che mi circonda, chi fa parte della mia vita compresi quelli che non ho cercato. Non è facile essere una valvola di sfogo per tutti, mentre a me non è concesso, salvo pagando pegno. Non so manco perché te lo dico - e mentre pronuncia queste parole vedo lo sconforto nei suoi occhi, il mordersi un labbro quasi a provocarsi un dolore per sopire un altro tormento.
- Capisco - gli dico con un gran sospiro e dandogli una pacca amichevole su un ginocchio - ma sappi che ci sono persone che possono aiutarti e che non sei solo. Io ci sono, se hai bisogno di parlare. Anche solo per sfogarti un po'.
- Si lo so, io sono uno di quelli. La gente vuole più essere ascoltata che ascoltare. Mi chiedo sempre se le persone come me in questo mondo ce la faranno.
- Bella domanda. Il fatto è che per non sentire nulla, nella vita, dovresti avvelenare il cuore. Averlo compromesso. Di pietra.
- Dovremmo vivere in un mondo dove si potesse davvero mettere in evidenza il proprio animo, non il proprio ego. Dovremmo vivere e non sopravvivere.
- Sopravvivere, hai ragione. Quando vivi con il costante pensiero di arrendersi è molto più dura. Ti capisco sai?
Arrivata la fermata dove dovevo scendere ho salutato l'uomo stringendogli la mano.
Sono rimasto seduto su quel seggiolino della metro fino al capolinea, lì dovevo scendere, chiuso nei miei pensieri. Sentivo ancora quella pacca sul mio ginocchio, come se qualcuno me l'avesse data davvero. Non avevo una bella espressione, ma nessuno se n'è accorto. Impegnati nella loro vita che scorre su un display.
Averi voluto che qualcuno mi avesse detto "Tutto bene?".
Me lo richiederò da solo questa sera, dopo l'ennesima prova della mia inutilità come figlio e padre di famiglia.
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greenbor · 2 months ago
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Love di https://www.tumblr.com/singinthegardns
Mi manchi lo stesso. Anche se non riesco a dirtelo, anche se faccio finta che non mi tocchi più. Anche se le nostre vite non si sfiorano più e tu ridi con qualcuno che non sono io. Anche se so che non è giusto, mi manchi lo stesso come non mi è mai mancato niente, come se tu fossi sempre l'unica cosa per cui vale la pena combattere.
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kyda · 2 months ago
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nelle ultime settimane ho realizzato di star vivendo intensamente da un bel po', di nuovo, un ciclo nuovo di interessi, e quella che ero prima, anche se lo sono stata solo per un poco, ancora, mi sembra lontanissima (lo è). quando ne divento consapevole, ormai sempre più all'inizio, poi sto male. mi fa stare male non riuscire a dedicarmi alle cose nella giusta misura e a lungo termine, riuscire a fare troppo solo di una sola cosa mentre tutto il resto non esiste più. a volte penso questa cosa mi sarebbe piaciuta quando ero quella lì, oggi non mi va, in questo periodo non mi va, in questi mesi non mi interessa. non mi sento mai me stessa perché una mia persona unitaria non esiste, non mi sembra di appartenere mai a niente né che niente mi appartenga. se proprio devo accettare di vivere a fasi vorrei poter esprimere il desiderio di vivere fasi più brevi, per non avere il tempo di costruirmi (o immaginare di costruirmi) una personalità intorno alla cosa del momento. all'inizio, quando ancora non riconoscevo il pattern, favorivo il cambiamento, che si impone sempre prepotente più all'interno che fuori; adesso non lo faccio più, so che è tempo sprecato, che mi passerà, e io faccio resistenza e passo gli anni a farmi mancare persone che sono stata, a sentirmi nessuno e non volermi definire, perché non voglio cambiare, perché a volte mi affeziono e mi piaccio e perché comunque non ne vale la pena se fra sei mesi devo rifare tutto da capo
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volumesilenzioso · 1 year ago
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parlami, cazzo. se c’è un problema, parlamene, parliamone, comunichiamo. non dirmi che ci tieni se poi sei in grado di lasciarmi andare come se niente fosse e senza neanche avere una conversazione al riguardo. non farmi legare a te, non dirmi che vuoi farmi stare bene e che faccio bene a te se non è vero un cazzo. non ignorarmi, non trattarmi con indifferenza, non dirmi che ci sei per me e che mi vuoi bene se non sai come dimostrarlo. perché è sempre così facile per tutti lasciarmi andare dopo avermi riempita di tutte queste cazzate? perché nessuno cerca mai di risolvere i problemi quando si tratta di problemi presenti nel nostro rapporto? perché non ne valgo mai la pena? perché? sono stanca delle bugie della gente, sono stanca di sentirmi sempre in difetto, di dare spiegazioni, di provare a risolvere ciò che è facilmente e perfettamente risolvibile e trovare dall’altra parte un muro, perché nessun altro è disposto a provarci, al primo problema spariscono tutti e ti fanno anche sentire una merda nel momento in cui provi a voltare pagina, come se non ne avessi il diritto
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i-am-a-polpetta · 1 year ago
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vi giuro raga, io adoro il mio lavoro, mi piace davvero tantissimo e mi ritengo anche abbastanza bravina, non la migliore ma bravina considerato che ho dovuto imparare tutto da zero contro persone laureate e diplomate in questo ambito, oggi mi hanno detto che due persone che non solo sono nuove ma non hanno niente a che fare con il lavoro che faccio io, mi passeranno davanti diventando i miei superiori senza nessuna minima competenza solo perché la mia responsabile ha deciso così.
mi sento delusa, moltissimo. mi faccio il culo ogni giorno e sono quella che prende più chiamate di tutti e 20 i miei colleghi. sono due anni che studio per prendere la promozione e nulla, questi passano davanti a mala pena sapendo il nome del cliente con cui lavoro io.
amo il mio lavoro ma mai come oggi mi sento di dire che detesto la mia responsabile, non solo per questa ultima cosa ma anche per il fatto che non posso prendere ferie se non quando vuole lei, non posso chiedere cambi se non lo decide lei, non posso fare praticamente nulla se non lo decide lei.
sono davvero delusa.
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