#faccio pena lo so :)
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machiavelli · 11 months ago
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help girl help n’altra crisi is coming help girl help
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mandorloinfiore · 1 year ago
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siccome sto vivendo un periodo di vera crisi per la mia mania di controllo ecc se vi va questo è il mio vinted: https://www.vinted.it/member/80051825 non ce la faccio più a vederlo così pieno.
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kon-igi · 3 months ago
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POST PER VERI UOMINI
e non per lagnosi poeti, fragilini pittori, rachitici musicisti o nerd informatici miopi con allergia a sapone e deodoranti. E nemmeno per ingegneri disorientati spazio-temporalmente con episodi di derealizzazione e distacco fobico dalla realtà. Per non parlare di matematici pavidi, pretestuosi filosofi ed economisti, sociologi e tutti gli STEM a cui vengono sciatalgia ed epicondilite con lussazione di spalla se provano ad alzare un attrezzo che sia più pesante di una pinzetta per francobolli.
Io parlo di veri uomini, di quelli che si radono a secco con il bowie e tra una guancia e l'altra ne devono riaffilare la lama perché pure i peli si radono la barba ma con la motosega. Di quelli che prendono gli integratori di ferro sottoforma di frammenti roventi di acciaio che si conficcano sotto la pelle mentre tagliano e fresano putrelle. E gli integratori di calcio sono la polvere di cemento e sabbia che aspirano mentre gettano le fondamenta di grattacieli. Dispositivi di Protezione Individuale? Pelle, calli, bestemmie e tasso alcolico costantemente sopra la media. Infortunio sul lavoro? Raro momento per riposarsi uno o due minuti e poi ricominciare.
Ed è a questi veri uomini - il cui dopobarba si chiama Polvere&Sudore™ (sono gli unici due ingredienti, letteralmente) - che chiedo consiglio sull'acquisto di una decente
SALDATRICE A ELETTRODO CON INVERTER
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utilizzo frequente (3-4 volte al mese) ma non giornaliero
a elettrodo MMA, mi raccomando, non a filo MIG/MAG
che sia portatile (che non debba portarlo in giro con un transpallet)
che non superi i 100 euro (massimo 150 se ne vale la pena)
che preferibilmente sia su Amazon con spedizione Prime perché questo mese ho esaurito la mia ora di esposizione a realtà non virtuale andando in un centro commerciale con delle persone dentro.
I suddetti veri uomini sono inoltre pregati di spiegarmi la differenza pratica dei vari amperaggi con esempio comprensibile ('Con 100 ampere ci saldi lo stagno per 1 minuto e poi la macchina esplode', 'Con 400 ampere ci saldi la torre Eiffel per 1134 ore filate').
So che ci siete perché vi ho visto più volte corrermi incontro con il temperamatite per farmi la punta al cazzo quando magari mettevo 2 grammi di cemento in meno nella betoniera o aprivo un quadro elettrico senza aver tolto la tensione a tutta l'Italia settentrionale.
Ma io vi voglio bene per questo e gioirò del vostro maschio aiuto.
Se invece non appartenete a questa categoria, non ve ne faccio una colpa perché al mondo ci vogliono anche gli artisti come Sfera Ebbasta e gli ingegneri come Elon Musk, però magari contribuite con un gentile reblog... fatto con delicatezza sennò magari vi lussate un dito e la trap non arriverà più su Marte ❤
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raccontidialiantis · 5 months ago
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Bellezza mia, amore mancato
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Non ti bastavo. Hai voluto strafare: sei uscito con me solo due volte e d'improvviso scopro che ti sei messo con un'altra donna; una che ha dieci anni più di te. Solo perché lei è ricca, io lo so. Hai preferito il possesso, avere “la roba”, il vederci lungo, ai sentimenti sinceri di una donna umile come me. Già dalla terza volta ti avrei dato comunque tutta me stessa, se solo me l'avessi chiesto. Mi sembravi una persona seria. Ma non hai avuto il coraggio necessario per vivere una storia vera sino in fondo con me.
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Con una donna semplice. Ritieni davvero che io sia solo un bel visino? Pensi veramente che con me ti sarebbe mancato qualcosa? Avremmo potuto vivere assieme una vita con ogni probabilità meravigliosa, piena di sentimento. Magari invece sarebbe durata tre anni; o più probabilmente avremmo avuto tre figli. Perché quella sono proprio io. Forse sarebbe valsa la pena provare. Adesso ti faccio i miei auguri: goditi la tua prigione dorata. Il tuo cuore sa che ti pentirai. Non tornare da me. Mai più.
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RDA
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singinthegardns · 6 months ago
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Mi manchi lo stesso. Anche se non riesco a dirtelo, anche se faccio finta che non mi tocchi più. Anche se le nostre vite non si sfiorano più e tu ridi con qualcuno che non sono io. Anche se so che non è giusto, mi manchi lo stesso come non mi è mai mancato niente, come se tu fossi sempre l'unica cosa per cui vale la pena combattere.
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aurozmp · 2 months ago
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in questo periodo della mia vita mi sento sopraffatta da tantissime emozioni (sia negative sia positive) e non so come gestire il tutto. vorrei piangere, ridere, gridare, ballare tutto il tempo. mia zia non sta bene, rischia la vita, rischia di morire e manco se ne accorge. è abbagliata da non so che cosa, non capisce la gravità di questa situazione, non capisce la gravità in cui è la sua salute, non capisce che gli interventi possono darle altri anni ma a lei proprio non interessa, secondo me manco le importa più. il male che ha fatto lo ha capito e ora pensa di star subendo le conseguenze, e forse è anche un po’ vero, posso capirla se pensa questo perché l’ho pensato io per lei. non voglio il suo male, assolutamente, ma ciò che lei ha fatto è imperdonabile. ma io l’ho perdonata, almeno credo. lei sicuramente non perdona se stessa, mente, nega, sfugge. scappare è ciò che le riesce meglio, è ciò che ha fatto per anni e sta facendo adesso. io mi sento come lei. io sto scappando. sto scappando dalla mia famiglia, mi sto rifugiando in una realtà inesistente, sto facendo finta di niente, rispondo “bene” alla domanda “come stai?” come se fosse vero, come se tutto questo non mi stia spezzando lentamente. desiderare che lei non fosse mai tornata per non vederla ridotta così è un pensiero fisso e fa ridere perché io ho spinto tantissimo per permettere che lei tornasse. io l’ho desiderata e ora non la voglio più, mi faccio pena. fare finta di niente forse mi fa dimenticare in certi attimi della giornata ciò che sta accadendo, lavorare tutto il giorno e non tornare a casa mi fa sentire leggera. sento un peso addosso che mi fa cadere, non respiro più. la cosa brutta è che stare male mi scoccia, come se il dolore che provo per lei è inutile, come se tutto questo non è niente in confronto a quando lei mancherà. forse mi sto solo preparando al peggio. forse sto scappando appunto per non pensare al peggio. che poi oltre tutto questo il lavoro è una merda, sta andando malissimo, mi sento inutile, mi sento non apprezzata, mi sento usata. devo fare delle scelte nella mia vita, devo scegliere quello che è giusto per me ma non riesco, penso sempre a quello che è giusto anche per gli altri ed è sbagliato. nessuno pensa a me per le scelte che fa per la propria vita, ed è giusto così. non mi vedo un futuro, non vedo una stabilità, mi sento crollare il mondo addosso e gli altri stanno facendo di tutto per farlo sgretolare il più in fretta possibile. mi sento in un bivio, mi sento persa, spaesata. mi sento sola. mi dico che domani andrà meglio ma tutti i “domani” sembrano essere solo “oggi”, nulla cambia, nulla si sistema. “ma come fai a far sistemare le cose se tu in primis non lo fai?” anche questo è vero, non posso darti torto. non riesco a sistemare niente perché non riesco ad avere una prospettiva su ciò che voglio. o meglio, forse lo so, ma ogni volta che sono così vicina per raggiungere quell’obbiettivo devono rovinare tutto. sono stanca di provarci, con che scopo poi? perché solo io mi preoccupo? comunque mi hanno appena informata che mia zia se ne va via, domani parte e non si cura, c’è il rischio che non riesca neanche ad atterrare con l’aereo se non si cura. io non l’ho salutata ancora. io non ci sono stata ancora. non volevo avere questo come ultimo ricordo. era meglio se non tornava. oggi va così, domani forse andrà meglio. domani forse sarà un “oggi” più bello. ciao, a domani
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korepersephone · 1 month ago
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Mi sembra di andare in pezzi, come se ogni parte di me stesse lentamente disintegrandosi. Mi sto frantumando, ogni giorno un po' di più, tra le parole che non dico e quelle che non posso dire. Dentro di me c'è una tempesta che mi sta devastando, una guerra tra ciò che sento davvero e ciò che sono costretta a mostrare. La verità mi urla dentro come un tuono che scuote ogni fibra del mio essere, eppure continuo a far finta di non sentirla. Come se potessi ignorarla, seppellirla sotto il peso di un sorriso che non è mai davvero mio.
Le assordanti bugie che sussurro nel silenzio, le faccio diventare la mia maschera, la mia corazza. Mi convinco che così posso andare avanti, che posso sopravvivere. Ma ogni bugia è come un chiodo che entra più profondamente nella mia anima. Ogni volta che dico a me stessa che va tutto bene, che non mi importa, che sono forte, in realtà mi sento più debole. Mi nascondo dietro questa facciata, cercando di convincere il mondo che non ho bisogno di nulla, che posso vivere senza amore, senza affetto, senza lui.
Eppure la verità dentro di me è come un fuoco che non si spegne mai, che brucia e mi consuma. Ogni battito del mio cuore, ogni pensiero che mi passa per la testa, ogni sguardo che lui mi rivolge, sono come scintille che accendono quel fuoco ancora più forte. Mi sembra di non poter più respirare, come se l'aria fosse densa e pesante, intrisa di tutte le emozioni che tento di reprimere.
Mi sento intrappolata in un gioco che non volevo giocare. E la paura più grande non è perdere lui, ma perdere me stessa in questo processo. Perdere la parte di me che credeva in qualcosa di vero, in qualcosa che potesse sopravvivere, in qualcosa che valesse davvero la pena di vivere.
Eppure continuo a mentire. Continuo a cercare speranze come se fossero stelle, ma ciò che trovo sono solo massi, freddi e grigi, che mi cadono addosso con il loro peso insopportabile. Mi illudo che un sorriso, una parola, possano essere qualcosa di più, anche quando so nel profondo che sono solo gesti di un uomo annoiato, di qualcuno che non vede più niente in me se non un passatempo momentaneo. Eppure, li stringo a me come il più prezioso dei tesori, come se fossero l'unico briciolo di felicità che mi è rimasto. E ogni volta che lo faccio, sento una parte di me cedere, perché so che sto solo alimentando una menzogna che mi sta lentamente distruggendo.
Continuo a vivere nella mia farsa, nel silenzio delle mie emozioni che esplodono dentro di me, ma che non osano farsi sentire. Il mio cuore batte impazzendo per te, come se ogni battito fosse una promessa, un grido che tu non ascolterai mai. La mia pelle reagisce appena ci passi accanto, un brivido che scorre come un fuoco sottile, ma che tu non noti mai, perché sei troppo lontano, troppo distratto. I miei occhi si riempiono di lacrime, lacrime che non vuoi vedere, lacrime che non ti importano. Eppure, nonostante tutto, guardo i tuoi occhi, cerco nei tuoi uno spiraglio, un segno che potresti davvero guardarmi come io guardo te. Ma no, i tuoi occhi non mi vedranno mai così. Li guardo, mi perdo in loro, ma non sarò mai quella che accende qualcosa dentro di te, non sarò mai quella che avrai davvero.
Per una volta vorrei riuscire a prendere una di quelle stelle, quelle che cerco invano nel buio della mia solitudine, per dimostrarmi che sperare può davvero far avverare i sogni. Ma ogni volta, quando allungo la mano, mi ritrovo sempre solo con sassi, che si sbriciolano tra le dita, lasciandomi solo con il vuoto. Il vuoto che mi rimane dentro, il vuoto che cresce ogni volta che ti vedo e non ti vedo mai davvero, che mi guarda con indifferenza, mentre io mi perdo nella speranza di qualcosa che non arriverà mai.
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unwinthehart · 3 months ago
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ciao! guarda so che è una domanda random, ma sono disperata (!) e so che per sanremo sei anche te e molte altre ame siete online e dato che mi sembrate tutte molto knowledgeable quindi ve lo chiedo: ho postato troppo e ho superato il numero giornaliero dei post e non riesco più a postare nulla! per caso ti è mai capitato e/o hai una soluzione?
grazie mille ^^
(secondo se cambio la data e metto mezzanotte di domani (intendo proprio 00:00 del 13/02/2025, ricomincia a funzionare o è la mia disperazione?)
nel caso, faccio un appello se puoi condividere se qualcuno lo sa e mi può aiutare, mi salva sanremo!
vi prego ame datemi una mano aaa!!!
grazie <3
Allora, usando un daily limits checker mi dice che l'orario in cui si resetta il tutto dovrebbe essere le 6 del mattino
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Purtroppo non mi è mai successo, quindi faccio appello a chi mi segue. Vale la pena provare il trick dell'orario, prova a modificarlo sul pc/cellulare e vedere se si resetta effettivamente il tutto. Aiutateci??
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angelap3 · 1 year ago
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Non la leggerà nessuno...è troppo lunga
Noi siamo nel nostro corpo e anche fuori. Non c’è nessuno che raccoglie il sudore con cui abbiamo aperto la portiera di una macchina in un pomeriggio estivo, non c’è nessuno che conserva lo sguardo con cui abbiamo guardato un cane in un’alba invernale. La nostra vita non ha un dio che la segue e neppure un dio che la precede. Si svolge in disordine, nel disordine delle altre creature. Da qualche parte c’è un albero che potrebbe rimproverarci di avergli staccato una foglia in un momento di distrazione. Non ricordiamo il nome di un vecchio che davanti a una fontana riempiva una bottiglia d’acqua. Non c’è un deposito per queste scene.
Ora ho il cuore come un pulcino e la punta si solleva, si apre, come se potessi nutrirlo di qualcosa. Posso solo scrivere, caro mio cuore, non posso darti altro a quest’ora. Sono le due di notte, non posso chiamare nessuno. Qui non ho neppure la connessione, non posso connettermi con qualche nottambulo in rete. Domani mattina, se vuoi, possiamo andare in un paese. Facciamo quello che abbiamo fatto sempre. Io guardo e tu se vuoi mi fai paura, mi fai credere che ti stai spaccando, lo hai fatto tante volte. La morte passa per il cuore. O forse sei tu caro mio cuore a passare per la morte e io ti seguo mentre fingo di fare la mia vita, io sto con te, cerco di proteggerti perché sei tu che mi fai camminare, sei tu che ti gonfi nell’amarezza e ti fai timido nella gioia. Ora io potrei dormire, lasciarti solo in questa stanza. Non so cosa fai di notte quando non ci sono, quando mi giro nel letto per finire un sogno. Io e te insieme non abbiamo risolto niente, non ci siamo dati nessuna felicità, l’abbiamo sempre evitata. Io e te quando stiamo con gli altri siamo a disagio, perché parliamo tra di noi e non con loro. Ora tu sei diventato una ripida salita e vorresti che io salissi fino in cima. A volte ti fai lago con un mulinello in mezzo. E mi ricordo di quando stavi appoggiato al centro di una ragnatela. In macchina, quando prendevo un fosso, temevo che potessi cadere, come se nel corpo ci fosse il vuoto, come se avessi solo te caro mio cuore nel mio corpo. Per farti spazio me ne sono uscito pure io dal mio corpo, non so quando è accaduto. E non ho lasciato entrare niente, è un cinema senza sedie il mio corpo, una chiesa senza banchi. Sei di nuovo deluso questa sera, lo so, tu ti fai sempre deludere. La realtà non è il tuo posto, non so se il tuo disagio dipende da come marcia il mondo, penso che sia per altro, e non lo sappiamo né tu né io cosa sia.
Ora mi fai male o sono io che ti faccio male. Io so che non sei un muscolo ma una bestia. Chi vede in me una bestia è perché sta vedendo te. Io quando scrivo cerco di farti vedere, mi piace esporti ma non ci riesco. Come si fa a dire quello che sento adesso sulla tua punta, un misto di amaro e debolezza, una crepa e un coltello, tu sei una voragine con me dentro. Ma ogni cuore ha un peso, ogni cuore si strofina a un muro, ogni cuore ha un buio alle sue spalle che nessuno illuminerà mai. I cuori sono come i paesi, non ce ne sono due uguali. Comunque dovremmo farcela ad arrivare fino a domani e può darsi anche che ci sia il sole. Lo so che il sole ti piace e ti fa stare tranquillo. Non saremo felici, stanne certo, ci sarà sempre qualcuno che proverà a incentivare la nostra pena, a sminuire la gioia appena accenna a prendere corpo. Non sono paranoico, credimi, è che forse io e te non stiamo bene insieme, sappiamo solo spiarci, siamo troppo gelosi uno dell’altro. Ora non so più che dirti, che dire. Non ti so dare una soluzione, un luogo, una vita che ci possa esaudire. Posso darti la mia impazienza come tu mi dai la tua. So che fino a quando moriremo sarà sempre così, non avremo pace. E va bene, lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto, chi voleva saperlo lo ha saputo...
Franco Arminio (Lettera al mio cuore)
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greenbor · 6 months ago
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Love di https://www.tumblr.com/singinthegardns
Mi manchi lo stesso. Anche se non riesco a dirtelo, anche se faccio finta che non mi tocchi più. Anche se le nostre vite non si sfiorano più e tu ridi con qualcuno che non sono io. Anche se so che non è giusto, mi manchi lo stesso come non mi è mai mancato niente, come se tu fossi sempre l'unica cosa per cui vale la pena combattere.
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occhietti · 8 months ago
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Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se potessi tornare studente?
Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento.
Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo.
Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi.
Ditemi per favore che tutto questo c’entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua.
Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi.
Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che – dite – valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io?
E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No.
Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia.
Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni.
Ditemi perché la luna mi dà sempre la stessa faccia e insegnatemi a interrogarla come il pastore errante di Leopardi.
Ditemi come è possibile che la rosa abbia i petali disposti secondo una proporzione divina infallibile e perché il cuore è un muscolo che batte involontariamente e come fa l’occhio a trasformare la luce in immagini.
Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.
E ditemi il segreto dell’uomo che crea bellezza e costringe tutti a migliorarsi al solo respirarla.
Ditemi come ha fatto Leonardo, come ha fatto Dante, come ha fatto Magellano.
Ditemi il segreto di Einstein, di Gaudì e di Mozart. Se lo sapete ditemelo.
Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri?
Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno?
Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità.
Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni.
E ricordatevi che ci riuscirete solo se li avete anche voi i vostri sogni, progetti, passioni. Altrimenti come farò a credervi?
E ricordatemi che la mia vita è una vita irripetibile, fatta per la grandezza, e aiutatemi a non accontentarmi di consumare piccoli piaceri reali e virtuali, che sul momento mi soddisfano, ma sotto sotto sotto mi annoiano…
Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi.
Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.
Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato.
Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l’unità del sapere e non mi raccontate l’unità d’Italia, ma siate uniti voi dello stesso consiglio di classe: non parlate male l’uno dell’altro, vi prego.
E ricordatemelo quanto è bello questo Paese, parlatemene, fatemi venire voglia di scoprire tutto quello che nasconde prima ancora di desiderare una vacanza a Miami.
Insegnatemi i luoghi prima dei non luoghi.
E per favore, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite.
Per questo, un giorno, vi ricorderò.
- Alessandro D'Avenia
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lunamarish · 11 months ago
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La mia mente vaga da sola e va in luoghi così lontani e isolati che nessun altro riuscirebbe a ritrovare la strada.La mia mente potrebbe viaggiare per migliaia di chilometri in pochi secondi, solo per tornare indietro con più domande sulla morte, sull’amore e sul significato dell’esistenza.Ho una mente che non riesco a raggiungere, un uragano di emozioni avvolto in un unico, enorme groviglio dentro la mia testa, che cerca di farmi impazzire. Ho una mente che non può davvero essere domata.
Resto a letto per giorni. Qualche ora dopo, potrei ritrovarmi su un tetto e urlare per l’intensa euforia che mi riempie le vene, con una magia che il mio corpo trova incomprensibile ma a cui si adatta lo stesso. Sono un’altalena terrorizzata, che un momento prima vola tra le stelle e quello dopo cade giù con tutta la sua forza. Ho così tanto amore da dare, eppure sono incapace di farlo. Dentro di me ci sono due mostri che combattono per un primo posto dove al vincitore non spetta altro che dolore.
Quando sono sovraeccitata, sono la regina del mondo. Me ne vado in giro con una sicurezza che nessuno può compromettere. Sono una vincente, sono imbattibile, posso fare qualsiasi cosa. Posso fare in modo che inizi a piovere. Posso far sì che smetta. Posso cambiare il modo in cui vedete il mondo e provo pena per chi non lo guarda attraverso i miei occhi. Mi dispiace per quelle povere anime che non riescono a trovare la luce alla fine del tunnel. Sono entusiasta, sono amorevole. Voglio vedervi felici, non voglio mai vedervi piangere. Voglio che dimentichiate le ferite che il mondo vi ha riservato, e che vediate tutta la bellezza che contiene. Sono in cima al mondo e niente e nessuno può toccarmi.
Poi crollo. Voi non siete voi e io non sono io. E il mondo sta per finire. Questa vita è la nostra punizione. È quello che ci spetta per aver pensato di meritare felicità e amore. Spegnete le luci e andatevene perché non c’è speranza e io morirò da sola. Se mi vedete piangere, fate finta che non stia accadendo perché niente di quello che direte cambierà il fatto che sono disperata e pronta a morire. Non potete salvare me, non potete salvare voi stessi. No, non uscirò stasera, andate senza di me ragazzi. Mi spiace che non riusciate a sentirmi presente. Mi dispiace di essere sempre così triste. Chiedo scusa se riesco a parlare solo di perdita. Scusate, perché non so più come parlare. Perché siete ancora qui? Andate, correte! Via! Non meritate una persona come me nella vostra vita, perché sono fatta di dolore e dovreste davvero andare, adesso. Non riesco a controllare ciò che faccio, le mie mani non mi appartengono. Non so dove sto andando.
Non è momentaneo. Non è una fase. Non è la parte in cui piombate da me per dirmi che le cose andranno meglio, perché non è quello che ho bisogno di sentire. Quello di cui ho bisogno, ma di cui non parlerò mai, è sapere se resterete o ve ne andrete. Se riuscirete a sopportare qualcuno che cambia continuamente personalità, come nel gioco dei mimi. Se un giorno vi sveglierete e deciderete che è troppo, che non potete gestirla.
Sono cose che non dirò mai perché sono troppo orgogliosa e perché non piangerò quando un giorno deciderete di allontanarvi da tutto questo. Farà male, ma non lo saprete mai. Mi squarcerà in due, ma vi mostrerò soltanto che non siete mai stati importanti per me. Non ci proverò, non supplicherò. Mi richiuderò la porta alle spalle nel momento in cui vi sentirò titubare, perché la vita mi ha già dato abbastanza lezioni su come essere sola.
Perciò, mi dispiace se pensate che io sia fredda, distante. Mi dispiace che parliate incessantemente della mia folle capacità di essere totalmente autonoma, a volte. Mi dispiace se, ogni tanto, vi sembro egoista o minacciosa. Posso soltanto mettere nero su bianco quello che sento. Se state leggendo, allora dovreste sapere che vi amo, nel miglior modo in cui posso farlo. L’unico modo in cui posso farlo.
(via huffpost)
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menti-senti · 12 days ago
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Faccio delle cose sbagliate e lo so .
Provo a rimediare ma ci ricasco di continuo.
Di proposito.
Per noia e perché quando sbaglio vedo da un'altra prospettiva. Io non sono convinta che la cosa giusta sia la cosa giusta per me .
Sono l esempio perfetto di come agire per dovere, per fare la cosa giusta ha sempre dentro una scarsa motivazione e un seme di ribellione istintiva alla morte . l esempio di come una vita senza anima dentro per quanto ottima non vale la pena di essere vissuta, bella ma finta , mortalmente sterile.
Dove sto andando.
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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Ti volevo dire che qui c’hai sempre due braccia che t’aspettano, che non faccio niente, non mi faccio sentire, ho accettato silenziosamente le tue scelte, non ho smosso il mondo non l’ho fatto. E non chiedermi perché, non te lo saprei dire. Ti volevo dire che anche se non ti cerco, se non ti scrivo, se non ti chiamo, ti penso.
Ti volevo dire che a volte mi viene da prendere quel telefono e scriverti, e perdonami se non ho il coraggio di farlo, ti volevo dire che a volte vorrei lottare, ma non so se ci sia qualcosa per cui lottare, ti vorrei convincere che ne vale la pena, che potresti buttare tutto all'aria, ricominciare, e potresti non pentirtene.
cit.
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*Will raggiunge il Parco Rosewater, incontra una donna di nome Kelly, che assomiglia un pò a sua moglie Sarah, ma vestita in modo provocante e dotata di un carattere più aperto. Durante i loro spostamenti, sembra conoscere alcune cose che solo il protagonista e sua moglie potevano sapere, e si comporta in maniera molto seducente verso Will. Kelly accompagna l'eroe e lo aiuta a raggiungere un altro dei loro posti speciali, l'Hotel Lakeview. Will entra nel Pete's Bowl-O-Rama dove incontra Walter mentre parla con la bambina, che fugge appena vede Kelly. Dopo Walter rivela che il nome della bimba è Laura. Fuori Kelly dice a Will di aver visto Laura e cominciano a inseguirla. Arrivano così all'Ospedale Brookhaven, dove Kelly si sente male e si mette a riposare in una delle stanze dell'ospedale.
Will incontra Angela, svela il motivo della presenza di Angela e Walter a Silent Hill. Un articolo di giornale narra che Angela ha ucciso il padre, che abusava di lei con il consenso della madre.
Walter invece è stato preso in giro per anni dai suoi compagni per via del suo carattere. Ha ucciso il cane di un giocatore di football e poi ha sparato nella gamba al padrone. Appare chiaro che, al suo arrivo a Silent Hill, è impazzito vedendo che tutti si prendevano gioco di lui, e ha deciso di uccidere chiunque avesse incontrato. Inizialmente cerca di spiegare a Will perché abbia ucciso tutte quelle persone, ma poi si rivolta anche contro di lui, ma viene ucciso. Will prova vergogna ad aver ucciso Walter, e dopo ciò, Walter inizia a farsi domande sugli eventi che lo hanno portato in quella città e poi ad un tratto Sarah sparisce a causa di Lucyfer Morningstar e Will preoccupandosi per sua moglie trova una lettera:
"Nei miei sogni agitati,
vedo quella città.
Silent Hill.
Mi avevi promesso che un giorno
mi avresti riportato lì.
Ma non l'hai mai fatto.
Beh, ora sono lì da sola…
Nel nostro 'posto speciale
E ti aspetto…
Aspetto che tu
mi venga a trovare.
Ma non vieni mai.
E così aspetto, avvolta nel mio
bozzolo di dolore e solitudine.
So di aver commesso una cosa
terribile. Una cosa che
non mi perdonerai mai.
Vorrei poter cambiare
le cose, ma non posso.
Mi sento così patetica e brutta
mentre sono stesa qui, ad aspettarti...
Ogni giorno fisso le crepe
nel soffitto e tutto ciò a cui penso
è quanto sia ingiusto tutto ciò...
Oggi è venuto il medico.
Mi ha detto che posso tornare
a casa per un breve periodo.
Non è che sto migliorando.
E' che forse questa potrebbe
essere la mia ultima possibilità...
Sai cosa intendo...
Nonostante ciò, sono felice di tornare
a casa. Mi sei mancato tantissimo.
Ma ho paura, Will.
Ho paura che tu in realtà
non voglia che torni a casa.
Ogni volta che vieni a trovarmi,
So quanto è difficile per te...
Non so se tu mi
odi o ti faccio pena...
O forse ti disgusto solamente...
Questo mi dispiace.
Quando ho scoperto che
stavo per morire, non volevo
accettarlo in alcun modo.
Ero sempre arrabbiata e
me la prendevo con le persone che amavo di più.
Soprattutto con te, Will.
Ecco perché capisco
Se mi odi veramente.
Ma voglio che tu
sappia questo, Will.
Ti amerò per sempre.
Anche se la nostra vita insieme deve
finire in questo modo, non la cambierei
per nessuna cosa al mondo. Abbiamo
trascorso dei meravigliosi anni insieme.
Beh, questa lettera è durata
fin troppo, quindi ora ti saluto.
Ho detto all'infermiera di dartela
dopo che me ne sarò andata.
Ciò significa che quando la
leggerai, sarò già morta.
Non posso chiederti di ricordarmi,
ma non potrei sopportare che tu
ti dimenticassi di me.
Questi ultimi anni in cui
mi sono ammalata... Mi dispiace così tanto
per quello che ho fatto a te, che ho fatto a noi...
Mi hai dato così tanto e
io non sono stata capace di ricambiare
neanche una piccola cosa.
E' per questo che voglio che
tu continui a vivere la tua vita adesso.
Fa quello che è meglio per te, Will
Will...
Mi hai resa felice."
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cia-no · 8 months ago
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Settembre* e cambiamenti, le due cose che ho sempre fatto fatica ad affrontare.
Quella di ora non è la solita routine, non sono i soliti respiri, la solita vita. È un po' come l'orario provvisorio a scuola, te lo ritrovi ma non sai quando cambia. E quando cambia ti fa schifo comunque e vorresti fosse diverso, ci metti un po' a tirarne fuori il meglio.
(Fa caldo e freddo ma voi avete già il piumone?)
Irma, la mia prima bici bolognese, ci ha abbandonato, ruggine e san pietrini hanno spezzato il manubrio..Benvenuta Bulma!
C. non fa altro che studiare cose vecchie e ne inizia veloce già di nuove. L'ansia è sempre tanta e a volte ci servirebbe più ossigeno, ma da Ottobre potrebbe essere tutto finito e finalmente lei potrebbe frequentare un'università che le piace davvero. Siamo dovuti tornare in Lombardia per due giorni..aiuto.
Vorrei solo vederla felice e fare tante giravolte, sono stati mesi difficili, grigi e incompresi.
La tesi è bellissima e io sono tanto fiero di lei!
P.s. ripetendo storia per l'esame con lei ora so l'epoca Giolitti molto bene, credo..
Ospitiamo a tempo indeterminato E., una sua amica storica che cerca casa per iniziare la magistrale qui a Bolo mentre finisce gli ultimi dettagli per la laurea. Stiamo strettini e stressatini in 3 in casa, ma sembra di essere in una sitcom e troviamo il modo di sdrammatizzare sempre.
Vediamo serie TV: "The Bear" e "OMITB".
Io a lavoro sto praticamente cambiando tutto, collegh3, servizi, orari, luoghi. Per coprire le ore faccio tutti i giovedì, venerdì e sabato notte..Inizio a sentire i 30 anni e mi fa male il ginocchio. 15 mila passi a serata oh..
(Cercate "Nottambula" su Instagram).
Rastignano è lontana ma ci arrivo in meno tempo che a Barca, c'è molto silenzio per le strade, beat* loro la notte.
Da Novembre dovrei lavorare con orari differenti e più stabili, sempre salvo casini dell'ultimo momento by Comune di Bologna.
A me e a C. rode tanto non riuscire a fare più vita sociale se non la solita passeggiata per la spesa o per mangiare qualcosa al volo, ci stiamo perdendo un po' di serate carine del weekend, Bologna va tanto veloce, come sempre. Ti riacciufferemo, occhio a te!
Siamo un po' dei fantasmi con amic3 e ci dispiace, prevedo seratine giochi da tavolo in casa e uscitine indie.
(Dobbiamo ancora fare la "serata proiettore", film da consigliare per serata trash tra amiki?)
Sto suonando e cantando un po' di più anche grazie a G., qualche ginseng di troppo mi farà schizzare il cuore, ma ne vale la pena per la musica. Da novembre spero di mollare il lavoro di notte, spararmi qualche jam in settimana e aiutarlo di più con la band, sento che sta andando meglio.
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Settembre è sempre stato così, "provvisorio".
Con l'asterisco.
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