#medaglieri
Explore tagged Tumblr posts
Photo
Composizione di nastrini militari a 4 posti e medagliere a 3 posti
#medals#medals group#tutto militare#tuttomilitare#articoli militari#decorazioni militari#nastrini#nastrini militari#medagliere#medaglieri#medagliere militare#medaglieri militari#forze armate#italian army forces#ribbons#military ribbons#militaria#militaria collection#militaria collectables#esercito#esercito italiano#esercito italiano it#collezionismo#collezionismo militare#tempo libero#hande made#artigianato#me
0 notes
Text
Tarvisio, Udine. Commemorazione dell'80° anniversario dell'eccidio di 12 militari dell'Arma in località Malga Bala
Tarvisio, Udine. Commemorazione dell'80° anniversario dell'eccidio di 12 militari dell'Arma in località Malga Bala. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luzi, ha preso parte alla solenne cerimonia di commemorazione in occasione dell’80° anniversario dell’eccidio dei 12 Carabinieri trucidati a Malga Bala (ora Slovenia) e decorati con Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”. Tra le autorità presenti anche i parenti dei Caduti, il Ministro per i rapporti con il Parlamento dott. Luca Ciriani, il vice Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia dott. Mario Anzil, il Prefetto di Udine dott. Domenico Lione, il Sindaco di Tarvisio Renzo Zanette, l’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Michele Cristoforo Ladislao ed il Delegato Interregionale dell’Associazione Nazionale Forestali, nonché i delegati della rappresentanza militare e delle associazioni professionali a carattere sindacale. Dopo la funzione religiosa presso la Chiesa “Santi Pietro e Paolo”, officiata dal Parroco di Tarvisio e concelebrata dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, sono stati resi gli Onori ai Caduti da un reparto in armi, a cui si sono uniti i gonfaloni dei Comuni di Tarvisio e del Canal del Ferro, i medaglieri e i labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Una corona d’alloro è stata inoltre deposta all’interno del Tempietto Ossario che custodisce le spoglie di 7 dei 12 Carabinieri trucidati. Era il 23 marzo 1944, quando due militari dell’Arma del Distaccamento fisso a protezione della centrale idroelettrica di Bretto di Sotto sono aggrediti sulla strada del ritorno da due partigiani, mentre altri circondano la caserma, irrompendo all’interno armi in pugno. I 12 carabinieri catturati, costretti a portare a spalla tutto il materiale trafugato dal presidio, si incamminano lungo un percorso boscoso in salita, per giungere nella distante Malga Bala. Il tragitto è intervallato da rare soste, di cui l’ultima la sera del 24 marzo, presso una stalla dell’altipiano di Logje (853 m s.l.m.), all’interno della quale viene loro somministrato un minestrone con l’aggiunta di soda caustica, che provoca immani sofferenze. La mattina successiva i prigionieri percorrono l’ultimo tratto di strada che li separa dal luogo dell'eccidio, un casolare sito su un pianoro, Malga Bala dove i 12 Carabinieri vengono barbaramente trucidati. Il Comandante Generale ha ricordato come "Malga Bala è un presidio della memoria, dove raccogliere il sentimento di quanti riconoscono quei drammatici avvenimenti come parte integrante della nostra storia nazionale e che deve essere spiegata alle nuove generazioni. In questi territori - crocevia di cultura italiana, austriaca e slovena - le nuove generazioni stanno sviluppando un comune senso di appartenenza in una regione che trova nell’ampio spettro di presenze, etnie, lingue, storie, culture, tradizioni, la sua preziosa e feconda peculiarità. Questa è anche l’Italia proiettata in Europa, nella prospettiva di una pace duratura e di una convivenza sicura." Al termine della cerimonia il Comandante Generale, insieme al Sindaco, alle Autorità e ai familiari dei caduti, ha visitato la mostra documentale e fotografica sui dodici carabinieri, curata dal giornalista Antonio Russo e allestita nella sala polifunzionale della canonica della Chiesa “Santi Pietro e Paolo”, mentre all’interno della Torre Medievale ha avuto luogo l’esposizione di uniformi e calendari storici dell’Arma dei Carabinieri risalenti al periodo 1940-1944, che riproducono l’ufficio del Comandante della Stazione del tempo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo:
Profumo d’Amore.
-Clara Lorenzini
19 notes
·
View notes
Text
“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo:
Profumo d’Amore.
36 notes
·
View notes
Text
“Tutto passa nella vita”
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall'altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo:
profumo d’amore.
Clara Lorenzini
20 notes
·
View notes
Text
“Tutto passa”
“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo
0 notes
Photo
Il PYL ha sede legale e civile a Miani .Florida.USA, è una società privata che si diffonde in tutto il mondo attraverso le sue reti del "PYL Referente de Zona" (la "zona" non corrisponde a una divisione territoriale, paese, continente La "Zona" è costruita dai Club che hanno deciso di aderire ed organizzare il "PYL PROGRAM CLUB" ed i "PYL Zonal Club Games" con il circuito di un "Zone Manager". I "Responsabili di Zona PYL" sono incaricati di creare la propria struttura "privata" sotto la licenza PYL CENTRAL e le loro funzioni sono, tra le altre, quella di organizzare, promuovere e realizzare i loro "Eventi di Giochi di Zona Competitivi con i loro club. Vedi: "Regolamento PYL per agire come Area Manager. (Richiesta a [email protected] o allo specialista PYL che ti ha contattato. Il Marchio Registrato (MTr) della Società Internazionale "Professional Yinastic League" è il risultato di due tesi derivate da una ricerca negli Sport Dilettantistici di Alto Livello nello specifico della Ginnastica Artistica, (livello mondiale e olimpico) e da più di 20 anni, utilizzando le tecniche di osservazione , interviste, analisi delle prestazioni e dei risultati di squadre e ginnaste riconosciute. Il professor Yin Alvarez, allenatore di merito USA, 4 medaglie olimpiche delle sue ginnaste, oltre a innumerevoli medaglieri mondiali, continentali e nazionali, 3 volte l'allenatore più eccezionale del settore maschile statunitense, dandosi il compito di generare varie ipotesi secondo i "problemi" da lui detestati e basati sulla sua esperienza di allenatore e partecipazione diretta ai principali eventi agonistici della FIG, poiché molti di questi problemi di ordine diverso (materiale, logistico, tecnico, didattico, organizzativo, strutturale, ecc. ) si è opposto direttamente in modo poco positivo allo sviluppo dello sport e dell'atleta così come del resto delle strutture partecipanti, sia negli eventi stessi, sia nelle ginnaste, allenatori, giudici, club, pubblico in generale Le conclusioni sono il risultato di aver dato luogo alla nascita di una variante della Ginnastica Artistica tradizionale dove la sua filosofia, obiettivi, regolamenti e sistema partecipativo sono totalment https://www.instagram.com/p/CTiSjKdtt5U/?utm_medium=tumblr
0 notes
Text
Matrimonio Harry e Meghan: i gioielli della sposa
A Buckingham Palace la sposa del Principe Harry ha portato grandi novità in fatto di styling. Niente a che vedere con la cognata Kate Middleton che aveva sfoggiato un abito da sposa favoloso e fiabesco. Sobrietà ed eleganza sono state le parole chiave del matrimonio più atteso dell’anno 2018, controbilanciate da gioielli importanti che Meghan Markle ha abbinato con gusto all’abito da sposa firmato Givenchy Haute Couture by Clare Waight Keller e al secondo dress di Stella McCartney.
Tutti i dettagli dei gioielli della sposa Meghan Markle, sfoggiati al Royal Wedding
All’ingresso della Cappella di St. George a Windsor, tutti gli occhi erano puntati sulla tiara scelta per l’occasione. Molti si aspettavano il monile sfoggiato da lady D nel giorno del suo matrimonio, la Spencer tiara, escludendo la Halo tiara, scelta da Kate Middleton nell’Aprile 2011. Meghan Markle ha, invece, optato per una corona più importante e preziosa, appartenuta alla Regina Mary.
Il nome originale del gioiello è Queen Mary’s Lozenge Bandeau. È un pezzo di Alta Gioielleria in stile Art Decò forgiato nel 1932 per la Principessa Mary. Di rara bellezza e manifattura, la tiara è completamente ricoperta da diamanti, mentre la parte centrale è composta da una spilla datata 1893. Poche volte è stata sfoggiata dai Reali inglesi: dopo Queen Mary, dalla Principessa Margareth nel 1965 e ora da Meghan Markle per il suo matrimonio con Harry.
A completare il look della sposa, un paio di orecchini di Cartier della collezione Windsor e un semplice bracciale (sempre Cartier).
L’anello di acquamarina di Diana
Per rispettare la tradizione di “qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa di blu“, Meghan Markle, in abbinamento all’abito serale firmato Stella McCartney, ha scelto l’anello di acquamarina taglio smeraldo di Diana. Il monile è stato regalato dal Principe Harry e precedentemente lo abbiamo visto alla mano di Lady D in occasione dell’asta privata da Christie’s nel 1997. L’ennesimo rimando alla madre dello sposo, dopo il “posto” vuoto riservato in chiesa al fianco del Principe William e la musica di Elton John.
Le fedi del Duca e della Duchessa del Sussex
Le fedi di Hayy e Meghan sono state realizzate da Cleave and Company, i gioiellieri e medaglieri storici della famiglia reale che già avevano montato l’anello di fidanzamento (qui tutto quello che dovete sapere sull’anello di fidanzamento).
Al dito di Meghan MArkle si nota il pegno d’amore abbinato alla fede nuziale, realizzata in oro gallese. Il Principe Harry ha, invece, spezzato la tradizione della Royal Family, tenendo al dito l’anello di platino con fascetta decorata.
Nella gallery i gioielli della sposa Meghan Markle, sfoggiati al Royal Wedding
L'articolo Matrimonio Harry e Meghan: i gioielli della sposa sembra essere il primo su Vogue.it.
from Vogue.it https://ift.tt/2GCfraP from Blogger https://ift.tt/2IXy5PI
0 notes
Text
La coppia dell’anno,Harry e Meghan, dopo un lungo preparativo,chiacchiere e molta pubblicità hanno detto sì.
Il principe Harry, figlio cadetto di Carlo e Diana, e l’attrice americana Meghan Markle oggi sono stati dichiarati merito e moglie nella cappella di St. George del castello di Windsor con rito anglicano.
L‘arcivescovo di Canterbury, Justin Welby dopo un lingo sermone ha unito i due giovani che da oggi diventano “sua altezza reale il duca di Sussex” e ‘sua altezza reale la “duchessa di Sussex”: i titoli sono stati conferiti loro dalla regina Elisabetta II.
Harry visibilmente felice al suo arrivo all’altare ha rivolto a Meghan poche parole:”Sei meravigliosa”, “You look amazing“, facendosi scappare qualche lacrimuccia.
Meghan, in chiesa,è entrata sola,ma ad attenderla il principe Carlo, erede al trono d’Inghilterra e padre dello sposo, che la accompagnata all’altare.
Il papà della sposa Thomas ha dato forfait all’ultimo momento per un attacco cardiaco dopo lo scandalo di foto presumibilmente vendute ad un tabloid.
La cerimonia di nozze ha subito numerose variazioni rispetto alle tradizionali nozze reali. Per il principe Harry e Meghan Markle a Windsor un coro gospel americano ha intonato la celebre ‘Stand by me’,immediatamente dopo un sermone infiammato del vescovo episcopale di Chicago, Michael Curry, sulla forza dell’amore umano che trova “la sua sorgente in Dio”.
Una Range Rover ha portato Harry che per l’occasione ha indossato l’alta uniforme di ufficiale dei Blues and Royals della cavalleria di Sua Maestà.
Un breve tragitto a piedi accompagnato dal fratello William senza risparmiare sorrisi alle grida augurali della folla.
L’ingresso nella cappella di St. George dove è stato accolto dal rettore del complesso religioso di Windsor, David Conner, e affiancato lungo la navata centrale verso l’altare dal fratello maggiore William, secondo in linea di successione al trono della regina Elisabetta dopo il padre Carlo e testimone di nozze.
Harry era stato suo testimone nel 2011 del matrimonio dello stesso William con Kate Middleton.
Meghan Markle con a fianco la madre,Doria Regland,ha lasciato l’hotel dove ha trascorso la notte a bordo di una Rolls Royce d’epoca che la accompagnata al castello di Windsor dove ad attendere gli sposi erano presenti 2.640 rappresentanti della ‘gente comune’, scelti dagli sposi per assistere alle nozze nel cortile del castello.
In chiesa il fratello di Lady Diana, Charles Spencer, sorridente, la regina dei talk show americani,Oprah Winfrey, l’attore britannico,Idris Elba, elegantissimo, la popstar,James Blunt con la moglie Sophia.
Tra gli invitati Chelsy Davy, ex storica fidanzata di Harry, David e Victoria Beckham, George Clooney e Amal,sua moglie.
Il principe Harry e Meghan Markle dopo la cerimonia religiosa sono stato accolti dall’esultanza, il saluto della folla per poi salire sulla carrozza “Ascot” per il corteo nuziale.
Il principe Carlo, Doria Ragland e le famiglie si sono schierate lungo la scalinata per i saluti di rito,le foto e l’attesa per il suono delle campane a festa.
La regina e il principe Filippo si sono allontanati in Rolls Royce sulle note dell’inno nazionale.
Le fedi di Harry e Meghan realizzate da Cleave and Company, gioiellieri e medaglieri storici della famiglia reale, hanno anche montato le pietre preziose sull’anello di fidanzamento della sposa.
La fede di Meghan in oro gallese donata dalla regina Elisabetta.
L’anello di Harry una fascia di platino decorata.
La torta nuziale scomposta a tre parti, piatti e vasellame d’oro del castello di Windsor hanno arricchito il matrimonio fra il principe Harry e Meghan Markle.
La presentazione della ricetta con qualche elemento non tradizionale fatta da Claire Ptak, la maestra pasticcera bio di Violet Bakery.
L’immagine del dolce non ha tradito le aspettative, che oltre a non essere un unico blocco è ricoperto da ben 120 tipi di fiori britannici.
Tra gli ingredienti 200 limoni di Amalfi e prodotti locali inglesi, 10 bottiglie di Sandringham Elderflower Cordial realizzato con fiori di sambuco provenienti dal parco della residenza di Sandringham della regina Elisabetta.
Nel salone del castello è stato consumato il pranzo del primo ricevimento nuziale offerto dalla regina in onore degli sposi a 600 ospiti scelti.
In serata avrà luogo un secondo ricevimento offerto dal principe Carlo a 200 invitati selezionati.
LONDRA. HARRY E MEGHAN JUST MARRIED. La coppia dell'anno,Harry e Meghan, dopo un lungo preparativo,chiacchiere e molta pubblicità hanno detto sì.
0 notes
Photo
Medagliere Militare a 12 Posti Esercito
#articoli militari#tutto militare#tuttomilitare#medagliere militare#esercito#esercito italiano#medals group#decorazioni militari#onorificenze#medaglieri militari#artigianato#fatto a mano#collezionismo#Collezionismo militare#militaria#militaria collection#militaria collecting#militaria collectables#special forces#Medals of Honor
1 note
·
View note
Text
Vicenza: celebrato in piazza dei Signori il 78° anniversario della Liberazione
Vicenza: celebrato in piazza dei Signori il 78° anniversario della Liberazione. La cerimonia istituzionale è iniziata alle 10.30 con l'ingresso delle autorità, dei medaglieri, dei labari e delle associazioni combattentistiche e d’arma e del gonfalone della Provincia di Vicenza. Dopo gli onori alla bandiera della Città di Vicenza, decorata di due Medaglie d’Oro al Valore Militare è stata letta la motivazione della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Città di Vicenza per l’attività partigiana durante la Resistenza. Sono quindi stati presentati gli onori alla bandiera, seguiti dalla preghiera per l'Italia, dagli onori ai caduti e dalla deposizione delle corone d'alloro. Dopo il saluto dell’amministrazione comunale, l'orazione ufficiale è stata tenuta da Giancarlo Marinelli, scrittore, regista e direttore artistico del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico e del Teatro Comunale di Vicenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
'Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo:
Profumo d’Amore.
1 note
·
View note
Text
4 novembre 2019: giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze Armate
#4novembre #UnaForzaperilPaese In occasione della celebrazione del giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze Armate, lunedì 4 novembre, alle ore 11.45 avrà luogo a Napoli, in via Francesco Caracciolo, la cerimonia militare commemorativa e lo sfilamento di alcuni Reparti dell’Esercito italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il 4 novembre 1918 terminava la prima guerra mondiale. Con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di combattimenti accaniti, terminava quella che venne allora definita “la Grande Guerra”. Le celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate rappresentano un importante momento di coesione e di unità e identità nazionale, nonché l’appuntamento annuale dei militari italiani con i propri concittadini, luogo ideale d’incontro e di amalgama tra Forze Armate e popolo italiano. Le Forze Armate sono, allora come oggi, artefici e garanti dell’Unità nazionale. Esse operano prioritariamente nell’ambito di coalizioni promosse dalle principali organizzazioni internazionali di riferimento: L’ONU, la NATO e l’UE. In alcuni casi possono operare in autonomia sulla base di accordi bilaterali tra il nostro Paese e la nazione ospitante. Agiscono con la consapevolezza che le operazioni militari contribuiscono e stimolano la crescita del Paese ma soprattutto promuovono la coscienza dell'importanza per l’Italia di assumere ruoli di sempre maggiori responsabilità anche in campo internazionale. L’output operativo che le Forze Armate esprimono all’estero con i propri uomini e donne, rappresenta uno stimolo alla stabilità e allo sviluppo, condizioni necessarie per riportare la speranza nelle aree particolarmente martoriate. Operano anche in Patria per contribuire alla sicurezza come nel caso dell'Operazione "Strade Sicure e dell’operazione “Mare Sicuro”. L’Italia contribuisce infatti alle attuali missioni di stabilizzazione, in contesti interforze e multinazionali, con oltre 5000 militari che operano all’estero, dalla Libia al Sahel e al Corno d’Africa, in Afghanistan, Iraq e Libano, dai Paesi Baltici ai Balcani, dal Mare Mediterraneo all’Oceano Indiano fino ai cieli d’Islanda. Si tratta di operazioni internazionali – prevalentemente svolte sotto l’egida delle Nazioni Unite, in ambito NATO e Unione Europea – nelle quali le Forze Armate hanno raggiunto altissimi livelli di efficacia, confermandosi una componente affidabile e fondamentale del “Sistema Paese”, in grado di operare oltre i confini, per affrontare le nuove sfide globali alla sicurezza, alla stabilità e alla pace, e per salvaguardare gli interessi strategici nazionali. Inoltre, le Forze Armate hanno il compito istituzionale di intervenire, qualora richiesto, in caso di pubbliche calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza. Le calamità naturali che hanno colpito il territorio nazionale negli ultimi anni hanno visto un impiego crescente delle Forze Armate nelle attività di soccorso alle popolazioni civili evidenziando la preparazione e la prontezza dei militari ad affrontare situazioni di emergenza in favore della collettività nazionale. Quest’anno cade anche il ventennale della legge 380 con la quale, il 20 ottobre del 1999, il nostro Paese si è allineato ai Paesi della NATO aprendo le porte delle Forze Armate e della Guardia di Finanza al reclutamento femminile. L’ingresso delle donne italiane del mondo militare, avverrà l’anno successivo nel 2000, rappresentando una svolta storica per il nostro Paese e per la Difesa. Insieme alla realizzazione del modello interamente professionale, la legge 380, ha rappresentato forse l’opera epocale per antonomasia nel corso del passato ventennio ed ha contribuito a rifondare lo strumento militare e a migliorarne la percezione da parte dell’opinione pubblica, creando le premesse per uno strumento sempre più moderno e inclusivo. Per le stesse donne, ovviamente, l’accesso alle carriere militari è stata una tappa fondamentale nel percorso di emancipazione che, finalmente, ha aperto loro le porte di una realtà prima fortemente declinata al maschile. In questi 20 anni è stato sviluppato un modello di reclutamento che può essere considerato tra i più avanzati come garanzia di parità, perché ammette le donne a tutti i ruoli e a tutte le categorie senza preclusioni di incarichi e di impiego. Alla fine del 2018 sono circa 16 mila donne impiegate nelle Forze armate e nell’Arma dei Carabinieri che operano in ogni settore e in grado di aspirare ad ogni tipo di carriera. Lo sfilamento coinvolgerà un reparto interforze composto da 5 battaglioni, uno per ogni Forza Armata e per la Guardia di Finanza, I numeri del 4 novembre sono la conferma di una grande partecipazione e coinvolgimento. Sfileranno oltre 500 militari, tra uomini e donne e le bandiere di guerra delle Forze Armate e della Guardia di Finanza. Alla cerimonia prenderanno parte anche i gonfaloni delle amministrazioni locali, i medaglieri e i Labari delle Associazioni combattentistiche e d’arma insieme a una rappresentanza dei decorati di Medaglia d’Oro al Valor militare, dei richiamati nel Ruolo d’Onore e degli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Read the full article
0 notes
Text
“Tutto passa”
“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.
Tutto passa, caro ragazzo.
Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, cara ragazza mia.
E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne sentiresti il profumo:
Profumo d’Amore.
(Estemporanea, 24.04.2014)
0 notes
Link
MACERATA – Con la sveglia della città alle ore 8.15 nelle piazze Garibaldi, Nazario Sauro e Vittorio Veneto domani, domenica 17 giugno, prende il via la seconda giornata del raduno regionale dei bersaglieri Macerata…di corsa, che è in svolgimento per la prima volta a Macerata
Molta attesa in città, addobbata con il tricolore che sventola nelle vie e nei principali palazzi, soprattutto per la sfilata prevista per le 11.30 con partenza in piazza della Libertà. Il corteo, cui parteciperanno 500 capelli piumati, si snoderà lungo corso Matteotti, via Garibaldi, corso Cavour, via Morbiducci per arrivare poi di corsa ai Giardini Diaz dove ad attenderli ci sarà la musica delle Fanfare che chiuderà la manifestazione davanti al palco delle autorità.
Ad aprire la sfilata saranno i rappresentanti delle associazioni d’arma, seguiti poi dalle crocerossine, i Templari, il gruppo con le divise d’epoca, i ciclisti e poi i bersaglieri normali. Prima della sfilata il programma di Macerata…di corsa prevede alle 9,15 ammassamento in piazza piazza della Libertà e a seguire onore ai gonfaloni, medaglieri, labari e autorità bersaglieri, alle 9,45 Santa Messa officiata dal Vescovo Nazzareno Marconi e poi gli interventi celebrativi e il saluto delle autorità
Macerata…di corsa è stata organizzata in occasione delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale, dall’Associazione Nazionale Bersaglieri Sezione di Macerata, in collaborazione con le altre Libere Associazioni e d’Arma, con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Macerata e del Comune di Macerata, che ha anche contribuito fattivamente alla pianificazione dell’evento.
La scelta della data del 17 giugno 2018 scaturisce dalla ricorrenza di due avvenimenti: la costituzione del corpo dei Bersaglieri con regio brevetto del re Carlo Alberto di Savoia su proposta dell’allora capitano Alessandro La Marmora che avvenne il 18 giugno 1836 e dalla celebrazione del primo centenario della seconda battaglia del Piave che portò alla fine della Grande Guerra nel giugno del 1918.
Obiettivi della manifestazione ricordare l’importanza del ruolo dei bersaglieri nel corso della storia dell’Italia, diffondere tra coloro che vivono fuori dai confini regionali la conoscenza del nostro territorio con la sua cultura, le sue bellezze, i costumi e le tipicità e, oggi ancor di più, condividere anche sentimenti ed emozioni che scaturisco dall’animo di chi si trova a fronteggiare le “faglie”, senza dimenticare il passato ma con la voglia di ricostruire, in una parola solidarizzare con le popolazioni colpite dal terremoto.
0 notes
Photo
(In questo numero)
Il prossimo Steve Jobs - Privacy, intelligenza artificiale, protezione dei dati e degli utenti, ma anche pubblicità e analisi predittive. In queste pagine abbiamo provato a individuare dieci sperimentatori che stanno lavorando in America ed Europa sulle nuove frontiere digitali, rivoluzionando mercato e cultura tecnologica. Dentro i colossi della Silicon Valley o lontano dai circuiti degli oligopoli, chi sono e cosa fanno gli ingegneri (ma non solo) che vogliono cambiare il mondo in un futuro vicino.
Aboliamo il Medioevo - Questo periodo, che una convenzione (ma non l’unica) colloca tra il 476 e il 1492, è in realtà una pura costruzione ideologica. E soltanto occidentale. Oggi la globalizzazione ha contribuito ad aprire alle scienze storiche aree geografiche prima ritenute (molto a torto) marginali. È perciò maturo il momento per definire una nuova scansione cronologica degli eventi, individuando paradigmi più aderenti alle sfide che ci attendono. E dilatando l’attenzione dalla Constitutio Antoniniana del 212 agli albori della Rivoluzione Industriale.
Crisologia - Ovunque il termine «crisi» assume un significato negativo. Tocca a un sociologo di quasi 96 anni ripeterci che «l’ordine non è più re». Evviva, dice Edgar Morin Lo scarto rispetto alla norma, la differenza, la frattura producono effetti positivi.
Quelle sporche 76 medaglie - Abbiamo provato a riscrivere i medaglieri olimpici di Pechino 2008 e Londra 2012 dopo le indagini dell’antidoping. Le storie del ciclista italiano (condannato dalla giustizia sportiva ma assolto da quella penale «perché il fatto non sussiste»), del marciatore australiano («oro postumo» dopo quattro anni), del sollevatore di pesi polacco (riabilitato nel 2012 dal nono posto al bronzo, cacciato nel 2016 a Rio).
0 notes