#massimo recalcati
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molecoledigiorni · 3 months ago
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Noi siamo fatti anche da tutti i nostri innumerevoli morti, da tutte le perdite che hanno scavato nella nostra anima dei vuoti, da tutte le persone significative che abbiamo incontrato e poi perduto: maestri, amori che sono finiti, amici che abbiamo perso. Tutto quello che è stato e che non è più, che ha marchiato la nostra vita e si è perduto nel tempo, resta in qualche modo ancora qui perché lo portiamo dentro noi stessi.
- Massimo Recalcati
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canesenzafissadimora · 1 month ago
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La politica della demonizzazione morale dell’avversario ha sempre il fiato corto come dimostrano anche le recenti elezioni americane e, in un altro ordine di grandezza, il triste e fatale declino del Movimento 5 Stelle. Coloro che usano le parole come proiettili e come bastoni senza cogliere che in questo modo infrangono il fondamento più profondo della vita democratica, sono il vero terreno di coltura, politicamente trasversale, di ogni tipo di fascismo. Per questa ragione non ho mai sprecato il mio tempo per scrivere libri contro qualcuno o qualcosa, ma solo per qualcuno o per qualcosa. La destinazione ultima della parola non è mai la morte ma la vita.
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animatormentata · 1 year ago
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Mantieni il bacio: lezioni brevi sull’amore
-Massimo Recalcati
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matto77 · 11 months ago
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Ero stato un bambino considerato idiota. Fui bocciato in seconda elementare perché giudicato incapace di apprendere. Quando parlo, cercando di insegnare qualcosa, è sempre a lui che mi rivolgo, al bambino idiota che sono stato. È per lui che riduco, sminuzzo, – mastico le cose sino all’osso. Nelle persone alle quali mi rivolgo mentre insegno, cerco sempre il volto annoiato e un po’ ebete del bambino che sono stato. Io parlo a lui che è il mio testimone. Distillo le parole, ripeto lo stesso concetto in forme leggermente differenziate, ci giro attorno, lo spremo come fosse un limone per provare a estrarne tutto il succo. Parlo a lui.
Massimo Recalcati - L' ora di lezione
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blacklotus-bloog · 26 days ago
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Effatà...
... significa "Apriti". Apriti alla vita, alla bellezza della vita, alla contingenza illimitata, allo splendore della vita...
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MASSIMO RECALCATI
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giuliavaldi · 1 year ago
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Perché la didattica autentica è sempre attraversata dal corpo, dalla pulsione, avendo come sua meta più alta la trasformazione degli oggetti del sapere in corpi erotici [...]. È solo l'amore - l'eros - col quale un insegnante investe il sapere a rendere quel sapere degno di interesse per i suoi allievi, a renderlo un oggetto capace di causare il desiderio.
Massimo Recalcati, L'ora di lezione
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fuoridalcloro · 1 year ago
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"Di che cosa è fatta la vita umana? Noi siamo fatti delle parole che abbiamo incontrato, che ci hanno marchiato, ustionato, ferito, nominato. Portiamo nell’inconscio la traccia indelebile delle parole degli altri. Parole che, con Lacan, possono essere proiettili che crivellano la superficie della nostra esistenza – pensiamo a un insulto espresso da un genitore o da un insegnante - ma anche parole d’amore e di gioia.
Noi siamo fatti anche da tutti i nostri innumerevoli morti, da tutte le perdite che hanno scavato nella nostra anima dei vuoti, da tutte le persone significative che abbiamo incontrato e poi perduto: maestri, amori che sono finiti, amici che abbiamo perso. Tutto quello che è stato e che non è più, che ha marchiato la nostra vita e si è perduto nel tempo, resta in qualche modo ancora qui perché lo portiamo dentro noi stessi. Chiunque di noi è circondato da assenze presenti (...) A differenza di quanto accade per le altre forme di vita, vegetale e animale, nella forma umana della vita, la morte è sempre prematura, viene sempre troppo presto, in anticipo e innaturale, portando con sé una dimensione di atrocità e ingiustizia (...)
L’oggetto perduto, pur essendo assente, è ovunque, ingombra con la sua presenza la vita di un soggetto divenuto simile a qualcuno che frequenta una stazione ferroviaria in cui non passano più treni".
Lectio magistralis dello psicanalista e saggista Massimo Recalcati al cinema Astra di Parma in occasione del Festival "Il rumore del lutto".
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lunamarish · 7 months ago
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E se invece, diversamente da quello che pensa Freud, il lavoro del lutto non potesse mai compiersi definitivamente?
Se, in altre parole, ogni lavoro del lutto portasse con sè qualcosa di incompiuto, un resto, uno scarto, qualcosa che non si lascia affatto dimenticare?
Se, insomma, non esistesse alcuna possibilitá di cancellare la cicatrice melanconica che il trauma della perdita ha inciso in noi?
Esiste in noi la possibilità di una disposizione esistenziale capace di elaborare e integrare il negativo.
È il lavoro di un’opera di trasformazione, di generazione di valore, di riconfigurazione della forma del mondo.
Se il lutto resta senza lavoro, non c’è possibilità che esso giunga al suo termine.
La nostalgia cosí può aprirci sull'avvenire, a partire da una visitazione che viene dal passato.
È una nostalgia che esprime gratitudine.
È la nostalgia provocata dalla luce delle stelle morte.
Il ritorno del passato non genera in questo caso un ritorno conservativo a ciò che è stato, non genera nemmeno il desiderio del ritorno - perchè non c'è alcun luogo a cui ritornare - perchè il corpo celeste della stella è definitivamente morto - ma infonde una luce nuova, riattiva la promessa di un incontro che insiste, che non si spegne, che ci sprona a vivere con ancora piú vita.
Massimo Recalcati
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altri-menti · 2 years ago
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Ogni volta che c’è una separazione perdiamo anche una parte di noi stessi.
Siamo, appunto, se-partiti.
La difficoltà di digerire una separazione non è solo la difficoltà di rinunciare a chi amavamo, ma è anche quella di perdere una parte di noi stessi, quella parte che il nostro amore faceva esistere.
(Massimo Recalcati)
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qualcosalungolastrada · 11 months ago
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"ogni volta l'amore ci salva dalla ferita del mondo"
recalcati è sempre illuminante!
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aitan · 3 months ago
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"Noi siamo fatti anche da tutti i nostri innumerevoli morti, da tutte le perdite che hanno scavato nella nostra anima dei vuoti, da tutte le persone significative che abbiamo incontrato e poi perduto: maestri, amori che sono finiti, amici che abbiamo perso.
Tutto quello che è stato e che non è più, che ha marchiato la nostra vita e si è perduto nel tempo, resta in qualche modo ancora qui perché lo portiamo dentro noi stessi."
Massimo Recalcati ha scritto questa ovvietà che condividi e sento profondamente dentro di me.
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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È sempre così in fondo...
siamo sempre in ritardo
ma ancora in tempo...
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matto77 · 1 year ago
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Deleuze per definire la gioia una volta propose un esempio apparentemente controintuitivo. Immaginiamo un uomo moribondo, senza più speranza di guarigione, esausto nel suo letto d’ospedale. E immaginiamo che in un certo istante un raggio di luce lo raggiunga. Ecco, commenta il filosofo, che cosa è la gioia. La gioia non è nulla più di questo incontro con un raggio di luce inatteso. Quest’uomo non è, in quel momento, compresso dal dolore, dedito alla preghiera, impegnato a fare il bilancio della propria vita. Piuttosto può vivere pienamente la semplice gioia di un raggio di luce. In quel momento egli fa tutto quello che può. Nasce ancora anche se solo per un solo istante. Ecco una lezione che potremmo trarre dal mito cristiano della nascita di Gesù. La vita umana diviene vita colma di gioia non quando raggiunge un ideale (impossibile) di felicità, ma quando fa tutto quello che può.
https://www.massimorecalcati.it/images/Documento_77.pdf
Massimo Recalcati, "La nascita di Gesù è la sfida della vita", La Repubblica, 23 dicembre 2023
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unacosatuttamia · 2 years ago
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Generare un figlio non significa di per sé essere una madre o un padre.
Madre e padre si diventa attraverso un gesto infinitamente ripetuto di adozione simbolica della vita del figlio.
Questo significa che la cura non scaturisce dal sangue ma dal dono della cura, dalla pazienza e dal decentramento del proprio lo che fanno spazio alla vita del figlio.
Massimo Recalcati
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okimargarvez · 2 years ago
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Staring - 5
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In lasting loves, the first glance is followed by another first glance and so on. In this succession, the passage of time constantly renews the origin, the source from which the miracle of love has sprung.
(Massimo Recalcati)
Staring - masterlist
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giuliavaldi · 1 year ago
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Promemoria per i docenti di ogni ordine e grado!
Massimo Recalcati, L’ora di lezione
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