#mary g baccaglini
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Ho sbagliato tanto nella vita.
Ho amato uomini che non mi amavano sperando di cambiarli, perché avevo letto da qualche parte che qualcuno era riuscito a trasformare un uomo normale in un supereroe. Ci ho provato anch’io. E ho fallito.
Ho desiderato uomini che non mi vedevano abbastanza, che mi tenevano in penombra. Non abbastanza in ombra da farmi arrabbiare, non abbastanza alla luce per rendermi felice. E ho imparato a mie spese che la penombra può essere eterna, vigliacca, maledetta.
Ho cercato di convincere uomini ad amarmi, mostrando la versione migliore di me. Sempre. E il sempre dopo un po’ diventa estenuante. Un’attrice che ripete solo il suo monologo migliore, come un mantra, come una cantilena, come una punizione. Ero esausta, basta, lasciatemi essere me stessa, la versione di me peggiore, la più incompleta, la più malinconica, ferita, disillusa, che a recitare poi si muore.
Ho rincorso uomini che scappavano perché un giorno ho creduto che se un uomo scappa è perché ha paura.
Poi una mattina mi sono svegliata e ho capito che chi scappa non ha paura, vuole solo andare altrove.
E ho imparato a lasciare andare. E più lasciavo andare e più nessuno si fermava, come se la rete bucata facesse correr via tutti i pesci.
Poi ho compreso che se ne va chi non vuole stare. E che la rete bucata è una benedizione.
Si lascia andare via. Non si trattiene nessuno, perché non siamo oggetti a caso da collezionare, siamo monete per terra che migliaia di passi calpestano e poi arrivano due gambe che si piegano e ci raccolgono.
Non siamo per tutti. Smettiamola di voler essere per tutti.
Mary G . Baccaglini
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Tieniti stretto quello che ti dice che ti telefona, e poi ti telefona davvero. Senza inutili attese, che le attese fanno male al cuore.
Tieniti stretto quello che ti chiede se hai fame, se hai freddo, se hai paura. Che si preoccupa di come stai, senza quel menefreghismo che va di moda perché essere menefreghisti vuol dire essere forti. Secondo me vuol dire essere scemi, ma è un altro discorso.
Tieniti stretto quello che ti domanda se sei arrivata a casa, perché saperti al sicuro lo fa dormire tranquillo.
Tieniti stretto quello che quando ti vede sorride, senza vergognarsi, perché se si vede una cosa bella si sorride per forza .
Tieniti stretto quello che ti dice cose importanti, compromettenti, anche se è presto, anche se non è il caso, anche se è meglio dubitare che illudersi. Credigli perché le cose dette di getto, senza la razionalità che sottrae e non aggiunge, sono le più belle.......
E gli altri?
Gli altri possono emigrare in Corea del Nord, che siamo donne, non un ente benefico che distribuisce amore a chi non ci vuole
Mary G. Baccaglini
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Ho sbagliato tanto nella vita.
Ho amato uomini che non mi amavano sperando di cambiarli, perché avevo letto da qualche parte che qualcuno era riuscito a trasformare un uomo normale in un supereroe.
Ci ho provato anch’io.
E ho fallito.
Ho desiderato uomini che non mi vedevano abbastanza, che mi tenevano in penombra.
Non abbastanza in ombra da farmi arrabbiare, non abbastanza alla luce per rendermi felice.
E ho imparato a mie spese che la penombra può essere eterna, vigliacca, maledetta.
Ho cercato di convincere uomini ad amarmi, mostrando la versione migliore di me.
Sempre.
E il sempre dopo un po’ diventa estenuante.
Un’attrice che ripete solo il suo monologo migliore, come un mantra, come una cantilena, come una punizione.
Ero esausta, basta, lasciatemi essere me stessa, la versione di me peggiore, la più incompleta, la più malinconica, ferita, disillusa, che a recitare poi si muore.
Ho rincorso uomini che scappavano perché un giorno ho creduto che se un uomo scappa è perché ha paura.
Poi una mattina mi sono svegliata e ho capito che chi scappa non ha paura, vuole solo andare altrove.
E ho imparato a lasciare andare.
E più lasciavo andare e più nessuno si fermava, come se la rete bucata facesse correr via tutti i pesci.
Poi ho compreso che se ne va chi non vuole stare.
E che la rete bucata è una benedizione.
Si lascia andare via.
Non si trattiene nessuno, perché non siamo oggetti a caso da collezionare, siamo monete per terra che migliaia di passi calpestano e poi arrivano due gambe che si piegano e ci raccolgono.
Non siamo per tutti.
Smettiamola di voler essere per tutti.
Mary G. Baccaglini
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Cos’è il Love Bombing? È quando una persona ti sommerge di attenzioni per diverso tempo,
ti dona presenza, costanza e bellezza.
Ma non lo fa per te, non lo fa perché gli interessi.
Lo fa per sé.
Per dimostrare al suo ego che può farcela.
Ogni tua reazione di entusiasmo lo nutre
perché, probabilmente, ha una vita poco soddisfacente, si sente un fallimento e l’unica cosa che gli fa credere di essere grande è riuscire a sedurre non preoccupandosi minimamente dei danni che può fare.
Il Love Bombing è quando ti fa vivere emozioni pazzesche, ti regala ciò di cui in quel momento hai bisogno, capisce le tue ferite e ci pianta dei fiori.
Tutto in quella persona sembra urlare perfezione.
Sa come parlarti.
Toccarti.
Rassicurarti.
Creare la situazione giusta al momento giusto.
Se ti vede poco convinta, rincara la dose.
Parla di destino, di magia,
scopre delle carte che non sono mai esistite.
Fa di tutto perché tu lo segua nel suo sogno,
che però non è un sogno. È un palco di un teatro.
E questo solo perché, come ogni bravo attore,
ha imparato un copione.
Di solito il suo è un modus operandi.
Lo fa in modo quasi compulsivo perché ha bisogno di dimostrare a se stesso che può farcela e lo fa con tante persone diverse.
Ha imparato a farlo.
Ti fa vivere ciò che lui vuole che tu viva,
e se ad un certo punto ti svegli,
se vedi oltre la maschera,
se inizi a percepire qualcosa, TU SEI PAZZA.
Sei quella che si è illusa.
Quella che aveva un sacco di aspettative.
Quella che non ha capito la situazione.
Quella bisognosa.
No, amiche.
La verità è che quando il bluff finisce,
l’attore rimane solo con i suoi demoni e i suoi spazi vuoti da riempire.
Con la sua meschinità e la sua inadeguatezza verso il mondo.
E voi potete fare un respiro di sollievo perché vi siete liberate di una persona orribile.
Questo dovete pensare mentre vi chiedete come sia possibile esserci cascate:
vi siete liberate di una persona orribile.
E dopo esservi leccate le ferite, ci sarà tutto il tempo per capire come non cascarci mai più.
Mary G. Baccaglini
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Ho sbagliato tanto nella vita.
Ho amato uomini che non mi amavano sperando di cambiarli, perché avevo letto da qualche parte che qualcuno era riuscito a trasformare un uomo normale in un supereroe. Ci ho provato anch’io. E ho fallito.
Ho desiderato uomini che non mi vedevano abbastanza, che mi tenevano in penombra. Non abbastanza in ombra da farmi arrabbiare, non abbastanza alla luce per rendermi felice. E ho imparato a mie spese che la penombra può essere eterna, vigliacca, maledetta.
Ho cercato di convincere uomini ad amarmi, mostrando la versione migliore di me. Sempre. E il sempre dopo un po’ diventa estenuante. Un’attrice che ripete solo il suo monologo migliore, come un mantra, come una cantilena, come una punizione. Ero esausta, basta, lasciatemi essere me stessa, la versione di me peggiore, la più incompleta, la più malinconica, ferita, disillusa, che a recitare poi si muore.
Ho rincorso uomini che scappavano perché un giorno ho creduto che se un uomo scappa è perché ha paura.
Poi una mattina mi sono svegliata e ho capito che chi scappa non ha paura, vuole solo andare altrove.
E ho imparato a lasciare andare. E più lasciavo andare e più nessuno si fermava, come se la rete bucata facesse correr via tutti i pesci.
Poi ho compreso che se ne va chi non vuole stare. E che la rete bucata è una benedizione.
Si lascia andare via. Non si trattiene nessuno, perché non siamo oggetti a caso da collezionare, siamo monete per terra che migliaia di passi calpestano e poi arrivano due gambe che si piegano e ci raccolgono.
Non siamo per tutti.
UjSmettiamola di voler essere per tutti.
Mary G . Baccaglini
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L'amore è calma iniziale e poi ingordigia, impaziente nel vedersi, sfrenato nel raccontarsi, felice da viversi, indimenticabile nel ricordarsi.
|| Mary G. Baccaglini
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La copertina: rigida Titolo: Mal che vada ci innamoriamo Autore: Mary G. Baccaglini Lingua: Italiano Data di pubbl.: 2018 Casa Editrice: Garzanti Editore Genere: Formazione e crescita personale pagine: 328 escluso l'epilogo e l'intervista alla scrittrice
#mary g baccaglini#mal che vada ci innamoriamo#garzanti#libribelli#frasi libri#citazioni libri#libriconsigliati#libri su libri#lobripernoi#libri per noi#romanzi italiano#romanzi d'amore#romanzi rosa#leggere che passione#leggerefabene#amoleggere#marco mandarano book blogger#autori italiani
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Ho visto uomini che facevano di tutto per la donna di cui erano interessati.
Ho visto uomini prendere treni, aerei, pullman, dormire in stazioni, per terra, per strada, in un sedile scomodo di un qualsiasi mezzo di trasporto, pur di passare due ore con la donna di cui erano innamorati.
Ho visto uomini non lasciarsi spaventare davanti a un no di un invito a cena, davanti alla diffidenza, davanti un litigio, perché avevano ben chiaro che la paura va rassicurata, il no può essere cambiato, un litigio superato.
Ho visto uomini posticipare impegni, macinare chilometri, impegnarsi per organizzare sorprese, cambiare le priorità, fare l'impossibile per una donna.
Ho visto uomini dimenticare la ex in 5 minuti per una donna appena conosciuta, ho visto uomini che improvvisamente non avevano più il terrore dei legami, ho visto uomini impegnarsi nella costruzione di un rapporto. E l’ho visto accadere in tempi record, perché quando ci si piace sul serio, le scuse vengono dimenticate e si vive davvero.
E tutti gli altri amiche. A tutti gli altri non interessa una cippa, facciamocene una ragione.
Mary G. Baccaglini
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È notte, sono a letto, vorrei dormire ma ho un peso sullo stomaco, uno sul cuore, ricordo la promessa che avevo fatto al mio cuore, conquisteremo il mondo, e invece mi tocca spiegargli che non ancora, neanche questa era la volta giusta. Scusami cuore.
Mary G. Baccaglini, Mal che vada ci innamoriamo
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L'amore:
è presenza, conoscenza, costanza, progettualità condivisa e rispettata,
è un qualcuno che ci dica "ti chiamo domani" e domani chiama per davvero, perché l'amore ha tempi da rispettare, ma soprattutto promesse da mantenere.
L'amore è calma iniziale e poi ingordigia, impaziente nel vedersi, sfrenato nel raccontarsi, felice da viversi, indimenticabile nel ricordarsi.
Mary G. Baccaglini
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Fidanzatevi quando state bene da sole. Quando un uomo è un arricchimento e non un salvagente. Quando un uomo è da conoscere e non da fermare. Quando un uomo è da scoprire e non da paragonare. Quando avete trovato un complice e non un eroe. Fidanzatevi quando amate voi stesse più dell’idea dell’amore. E nel frattempo? Nel frattempo ubriacatevi, uscite con le amiche e vivete, vivete al massimo delle vostre possibilità. Perché la vita è una, ed è troppo breve per essere sprecata a piangere per un tizio che non vi vuole.
Mary G. Baccaglini
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Cos’è il Love Bombing? È quando una persona ti sommerge di attenzioni per diverso tempo,
ti dona presenza, costanza e bellezza.
Ma non lo fa per te, non lo fa perché gli interessi.
Lo fa per sé.
Per dimostrare al suo ego che può farcela.
Ogni tua reazione di entusiasmo lo nutre
perché, probabilmente, ha una vita poco soddisfacente, si sente un fallimento e l’unica cosa che gli fa credere di essere grande è riuscire a sedurre non preoccupandosi minimamente dei danni che può fare.
Il Love Bombing è quando ti fa vivere emozioni pazzesche, ti regala ciò di cui in quel momento hai bisogno, capisce le tue ferite e ci pianta dei fiori.
Tutto in quella persona sembra urlare perfezione.
Sa come parlarti.
Toccarti.
Rassicurarti.
Creare la situazione giusta al momento giusto.
Se ti vede poco convinta, rincara la dose.
Parla di destino, di magia,
scopre delle carte che non sono mai esistite.
Fa di tutto perché tu lo segua nel suo sogno,
che però non è un sogno. È un palco di un teatro.
E questo solo perché, come ogni bravo attore,
ha imparato un copione.
Di solito il suo è un modus operandi.
Lo fa in modo quasi compulsivo perché ha bisogno di dimostrare a se stesso che può farcela e lo fa con tante persone diverse.
Ha imparato a farlo.
Ti fa vivere ciò che lui vuole che tu viva,
e se ad un certo punto ti svegli,
se vedi oltre la maschera,
se inizi a percepire qualcosa, TU SEI PAZZA.
Sei quella che si è illusa.
Quella che aveva un sacco di aspettative.
Quella che non ha capito la situazione.
Quella bisognosa.
No, amiche.
La verità è che quando il bluff finisce,
l’attore rimane solo con i suoi demoni e i suoi spazi vuoti da riempire.
Con la sua meschinità e la sua inadeguatezza verso il mondo.
E voi potete fare un respiro di sollievo perché vi siete liberate di una persona orribile.
Questo dovete pensare mentre vi chiedete come sia possibile esserci cascate:
vi siete liberate di una persona orribile.
E dopo esservi leccate le ferite, ci sarà tutto il tempo per capire come non cascarci mai più.
Mary G. Baccaglini.
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Bisogna imparare a dire alla gente quando ci migliora la vita. Tu te ne stai in un posto, lei in un altro - magari lontano, magari dall’altro capo del mondo - eppure ti trova, ti trova e ti sorride, ti trova ti sorride e ti parla, ti trova ti sorride ti parla e ti cambia la vita. E tu te ne stai là un po’ confusa e un po’ spaesata a lasciare che compia la magia, perché alla fine se qualcuno ti cambia la vita è perché lo desideravi anche tu. La scossa di terremoto, il mettere in discussione le tue credenze, lo sbigottimento della novità. Mi hai cambiato la vita. Bisognerebbe proprio dire alla gente quando ti cambia la vita, senza filtri, senza regole, senza buone maniere. Mi hai cambiato la vita. Senza pudore, senza voler apparire la miglior versione di noi. Mi hai cambiato la vita. Senza sarcasmo, senza malinconia, senza criterio. Mi hai cambiato la vita. Perché arriva un momento che se non cambiamo da soli, la vita ci manda una persona. E allora bisogna proprio che impariamo a ringraziarla, perché trovare gente che ti cambia la vita, è un dono. Mi hai cambiato la vita. Grazie. Prego. No, grazie sul serio. Prego, sul serio. Posso ricambiare? Mi offri da bere? Ricambiare sul serio. Offrimi da bere. Posso fare di meglio. Per esempio? Cambiare la vita anche a te.
Mary G. Baccaglini
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Amate.
Che l’amore vi rende ciechi
e questo vi spaventa.
Vorreste essere cauti
ma che c’entra questo
con l’amore?
L’amore rende ciechi,
ma rende anche belli
oltre misura,
e il mondo oggi ha un ineguagliabile
bisogno di bellezza.
Amate
che il resto conta poco.
Per non dire niente.
Mary G. Baccaglini
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L'amore è calma iniziale e poi ingordigia, impaziente nel vedersi, sfrenato nel raccontarsi, felice da viversi, indimenticabile nel ricordarsi.
|| Mary G. Baccaglini
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Amate.
Che se non amate poi rimanete chiusi
nei vostri pensieri
e nel vostro ego
e arrivate a credere che siano tutti cattivi.
Che siano tutti bugiardi.
Che siano tutti carnefici.
E invece basterebbe
amarsi un po’ di più è capirsi un po’ di più,
che il mondo non è diviso in buoni e cattivi,
ma siamo tutti una grande trincea di corpi feriti.
Da qualcun altro.
Amate.
Che amare insegna a dare,
oltre il limite di ciò che si pensava di avere.
Ma insegna anche a prendere,
perché a dare e basta
si rischia di diventare
un ente benefico per affamati.
E allora si dà, oltre misura.
E si riceve, oltre misura.
In una bilancia dove alla fine
tutto si mischia
in una danza di dare e ricevere.
Amate.
Perché se non amate poi diventate respingenti,
poi allontanate le persone,
poi il cuore diventa più scuro
e vi riempite di credenze limitanti.
Di paure.
Di cuscini abbracciati di notte.
Amate.
Che se non amate poi smettere di farlo.
E l’amore va coltivato come una pianta
e come una pianta ha bisogno
di sole, di cure e di amore.
E ricominciare ad amare è difficile,
è la pianta che viene sradicata
e non sa più dove piantare le sue radici.
È una pianta spaesata.
Insicura.
Perduta.
Amate.
Che l’amore vi rende ciechi
e questo vi spaventa.
Vorreste essere cauti
ma che c’entra questo
con l’amore?
L’amore rende ciechi,
ma rende anche belli
oltre misura,
e il mondo oggi ha un ineguagliabile
bisogno di bellezza.
Amate,
che il resto conta poco.
Per non dire niente.
Mary G. Baccaglini
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