#libri per noi
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sorrisicollaterali · 2 years ago
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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"Noi più di ieri": Il romanzo di Barbara Bordigato che esplora l'identità e l'amore. Recensione di Alessandria today
Un racconto corale che svela segreti e ridefinisce il destino
Un racconto corale che svela segreti e ridefinisce il destino Un viaggio tra passato e presente “Noi più di ieri”, scritto da Barbara Bordigato, è un’opera letteraria che intreccia tematiche profonde come l’identità, i legami familiari e l’amore eterno. Ambientato tra gli anni Sessanta e Settanta, il romanzo racconta le vicende di due famiglie appartenenti a diversi ceti sociali. Segreti…
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classystarfishdreamer · 7 months ago
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Maria Cuono: una poetessa dalle mille sfumature, tra versi e melodie
Maria è una docente, scrittrice, giornalista e speaker con una vasta esperienza nel campo della comunicazione. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e radiofoniche, fondando anche Radio Giustizia. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali, “Tutto con il cuore”, ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale. Attualmente gestisce la Web Agency Maria Cuono Communication,…
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raccontidialiantis · 1 month ago
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Ti faccio morire di piacere
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So che il mio bacio intimo è la cosa che più apprezzi di me! Al diavolo la mia spigliatezza in società, la mia posizione lavorativa di prestigio, i miei gusti in fatto di vestiario, libri, film o i manicaretti con cui ti vizio: è ciò che ti faccio ogni notte con la bocca, quello che ti lega a me. È una droga potente, per il tuo ego. E io sono diventata molto brava in questo, grazie a te. Poi semplicemente adoro sentire la tua mascolinità crescere al massimo ed esplodere in me.
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Quando ti sento gemere, so che fra un po’ potrò assaporare il tuo nettare e capisco ogni volta di più che non potrai mai fare a meno di me e della mia bocca, la mia “vera vagina” come mi dici spesso scherzando, allora io gongolo dentro e mi bagno al solo pensiero! Ecco, ci siamo… Accelero i movimenti, stando attenta a non farti sentire i denti e succhio più forte, golosa e avida…
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Dai, mio maschione bramato: vieni... su che ci siamo... Lo capisco dal tuo sudore e da come vibra il tuo bacino impaziente… dai tuoi gemiti... mmmmmhhh… finalmente: ecco qua L'intimità è ora totale tra noi due… Quanto miele d'uomo tiri fuori, quando godi! Lo adoro… e come sai di buono! Adesso inghiotto, poi ti ripulirò per bene e accarezzerò docile la tua asta preziosa mentre ti riprendi. Me la passerò un po’ sul viso sorridendoti e tu carezzerai la mia nuca, grato.
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Quanto ti desidero, mio uomo! La mia lingua giocherà ancora un po’ con i tuoi testicoli e col tuo ano. Quindi, docile e sottomessa, ti permetterò di cavalcarmi come più ti piacerà. Ti amo, mio uomo adorato… Eccomi: sono tutta tua… pancia sotto, allargo le mie natiche per te… fai di me ciò che più ti piace fare… Prenditi tutto il tempo che vuoi: mio marito è fuori per lavoro tutta la settimana. Potrai usarmi tutti i pomeriggi. Godimi appieno.
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RDA
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falcemartello · 6 months ago
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e lo facevano nel nome dell’interesse pubblico a “evitare la disinformazione” e “limitare l’anarchia sul web”: “Non è che questi tycoon privati si possono sentire al di sopra delle leggi!”
E fin qui, avremmo a che fare con una tesi politica, una tesi straordinariamente ottusa, ma formalmente rispettabile come tutte le affermazioni politiche.
Solo che poi mi è sovvenuto che su quelle stesse pagine, proprio le stesse, durante la pandemia si giustificava la censura sui social, anche quando era totalmente e manifestamente pretestuosa, e lo facevano nel nome del fatto che “dopo tutto i social sono imprese private, e fanno quello che gli pare; se non ti piace, puoi sempre andartene”.
Questo, per dire, veniva sbattuto in faccia quando veniva chiusa la propria pagina per un mese per aver pubblicato un articolo del British Medical Journal che contrastava la narrazione ufficiale (ogni riferimento a cose e persone riconoscibili è puramente intenzionale).
Dunque finché censura in linea con la narrativa ufficiale è un'impresa privata libera di fare fa quel che gli pare, quando non censura è un'impresa privata che deve essere messa in riga nel nome dell'interesse pubblico.
Ora, la questione che mi si pone è l’eterno dilemma: “Ci sono o ci fanno?” Vedo infatti solo due interpretazioni possibili, che potremmo chiamare, per darci un nome icastico, l’interpretazione alla Carlo Maria Cipolla e l’interpretazione alla Sartre.
La prima interpretazione accetta la possibilità che questa gente, nonostante spesso si tratti di affermati professionisti, giornalisti, persino accademici, molto semplicemente sia così sconfortantemente scema da non vedere la contraddittorietà dei propri criteri.
In effetti una profonda verità del più citato dei libri di Cipolla (peraltro, grande storico) è che “La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.” (II legge fondamentale).
E a questa verità, per sconfiggere la mia incredulità, si affianca la Prima Legge: “Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.”
La seconda interpretazione assume invece che questi soggetti non siano stupidi, ma siano in malafede. Diciamo che è gente così in malafede che persino la loro malafede soffre di malafede.
Questa genia è disposta serenamente a qualunque menzogna, contraddizione, doppio e triplo standard purché ciò si attagli ai propri interessi del momento.
Qui l’onnicomprensività della malafede semplicemente ha abolito le funzioni di verità, viste come orpelli inutili.
Avremmo dunque a che fare con il cinismo utilitaristico più conclamato, dove ogni appello al vero e all’integrità sarebbe sconfitto in partenza dalle esigenze pragmatiche correnti.
C’è, tuttavia, temo una terza interpretazione, che fonde entrambe le precedenti.
A metterci sulla buona strada è ancora una volta Cipolla, questa volta con la Terza Legge: “Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita."
Dovremmo fare spazio all’amara possibilità che l’abolizione di ogni criterio di verità, integrità, ragione nel nome di una concezione utilitaristica del vero (“Proclamo come vero ciò che mi serve”), abbia finito per creare le condizioni per la più perfetta stupidità: la stupidità in malafede, che avendo perduto ogni contatto con il vero e il reale non è più nemmeno in grado di percepire il proprio porco interesse.
Questo è il più grande dei pericoli, in cui se non mi inganno stiamo sguazzando: la presenza diffusa di un gran numero di persone disposte a mentire, distorcere, falsificare opportunisticamente, ma senza più nemmeno la capacità di percepire cosa sia nel loro, per quanto meschino, interesse.
Ecco a voi il Male.
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fiamme-di-nostalgia · 2 months ago
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Siamo stati amici. Siamo stati amanti. Siamo stati qualcosa l’uno per l’altra. Non abbiamo mai messo un’etichetta al nostro rapporto. Non abbiamo mai dato un nome a ciò che abbiamo vissuto. Eravamo due sconosciuti. Poi abbiamo scoperto gli interessi dell’altro, il colore preferito, i libri che ci hanno appassionato, le canzoni che sembravano voler dire così tanto del nostro carattere. Infinite, piccole cose. Dettagli su dettagli. E di colpo sconosciuti non lo eravamo più. Finché non è mancato il coraggio di spingersi oltre. Ci siamo guardati tantissimo. Visti da fuori, i nostri occhi probabilmente sembravano urlare tutte quelle parole che abbiamo tenuto per noi. Rimarrai sempre nella mia memoria come quella storia che è stata tutto e allo stesso tempo niente.
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ma-pi-ma · 9 months ago
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La magia dei libri e' proprio
questa: trovare se stessi nelle
parole di qualcuno che non ci
conosce eppure sembra aver scritto
di noi e per noi.
Carmen Laterza
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acronimica · 1 month ago
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Devo resistere all’impulso di autocommiserarmi perché peggiora solo le cose, ma è durissima dato che tutto va in vacca, compreso un grosso numero di ambiti di cui tendenzialmente non parlo e di cui raramente ho parlato. D’altra parte, già scrivere di voler astenersi dall’autocommiserazione corrisponde in parte a commiserarsi (ratio del Sabato del villaggio vince 100 a 0 su tutto) e tanto mi faccio bastare. Solo interventi molto drastici sulla mia vita – che comunque esulano dalle mie possibilità fattuali – potrebbero salvare una piccola percentuale del futuro che mi aspetta. Sono a tutti gli effetti in una bolgia e mi faccio pena quando mi balocco al pensiero dei miei miseri successi accademici come se se ne potesse ricavare salute, serenità, quiete. Le questioni pressanti sono ben altre dal non sapere se riuscirò mai ad andare in Svezia a fare la borsista o meno. Qui mancano proprio le basi per condurre un’esistenza che non sia atroce, e da ogni punto di vista. Anche dal punto di vista finanziario le cose si mettono piuttosto male, e in questo la colpa ricade tutta sua mia madre che fa dello spendere in ciarpame l’unica sua ragione di vita. Considerando che non so se mai potrò avere un mio reddito che non sia passivo (proveniente da eventuali immobili sfruttati a questo scopo e da una quantomai fantomatica micro-pensione di invalidità INPS) anche in questo senso il futuro non mi arride. Ma questo è uno di quegli argomenti che mai toccherò da queste parti. Ecco, ho ceduto all’impulso, dopotutto. Non risuccederà; l’unico mio appiglio sono stoicismo e imperturbabilità a ogni evento, esogeno o endogeno che sia. E anche quando la malattia mi stringe nella sua morsa più venefica non devo dimenticare di dedicare allo studio un tetto minimo giornaliero. Ho bisogno di mantenere il pensiero lubrificato, il lessico agile e pronto a descrivere ogni sorta di nefandezza, se necessario anche di addolcirla, e a questo fine la padronanza di ogni meandro di ciascun registro linguistico è di indispensabile necessità. Mi concederò eventuali sfoghi, d’ora in poi, solo a patto di rimanere vaga, di farne occasione di esercizio stilistico e di contatto parasociale. Basta dunque coi dettagli (per me) morbosi e superflui a meno che di fronte non abbia un potenziale risolutore che quindi non può prescindere dal conoscere a fondo quello che mi accade. Per il resto, pipa, gambe in spalla costantemente, libri e studio quando concesso, impermeabilità agli eventi. Nonostante nel 2025 il confronto sia pane quotidiano e misurarcisi tutt’altro che una banalità, ma al contrario una palla al piede che ostacola il tentativo di impermeabilizzarsi. Era molto più facile avere una vita di merda prima di Zuckerberg e di tutto il paradigma comunicativo cui ha dato la stura e che d’ora in poi per noi tutti sarà ineliminabile dal nostro stesso tessuto di vita (e francamente non mi capacito di come ne abbiamo fatto la nostra normalità senza fiatare).
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irestantimari · 1 month ago
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Pensavo, in questa sera di fine anno, alla meravigliosa complessità della vita. Pensavo a quanto sia difficile raccontarla. Che siamo fatti delle persone che abbiamo incontrato e che incontreremo. Di quelle che abbiamo perso, di quelle che stimiamo e amiamo e di quelle che nemmeno si accorgono della nostra esistenza. Di quelle che a cui ci affezioniamo, di quelle che dimentichiamo in un nulla, e quelle che salutiamo solo per educazione o circostanza. Siamo fatti di libri e delle storie che ci sono rimaste dentro e che sono diventate parte di noi. Siamo fatti di canzoni e musica, di circo e di balli. Di film e attori, di sport e di campioni. Siamo fatti dell’arte di Velasquez, di Caravaggio, di Klimt, di Rothko, Botticelli, Gauguin, Van Gogh, Monet, Picasso, Vermeer.. Siamo fatti di scuola, di studio e di insegnanti, di lavoro, di viaggi, di paesaggi e di ritorni. Siamo fatti di mare, cielo, nuvole, pioggia e sole. Di sere e mattini e lune calanti. Di madri e padri e figli e nipoti e nonni e amici. Di cene, colazioni, caffè, vino, regali Di eventi politici, tecnologia, religione, proverbi e miti lontani. Di follie quotidiane, di malattie e paure, di cattiverie e violenza e di gesti bellissimi. E poi siamo fatti di sogni, di aspirazioni e fallimenti, di traguardi raggiunti e di quelli mancati per un soffio. Siamo fatti di speranze, di consolazioni, di lacrime e risate. E siamo fatti di tempo, di tempo che passa e di tempo sospeso. E di tempo che verrà.
Tanti auguri allora, per questo nuovo pezzo di vita. Tanti auguri per un anno che porti nuove speranze e meno paure. Un tempo con più dubbi e curiosità e meno certezze. Che faccia guardare e sognare e pensare e provare ancora meraviglia. Tanti auguri per un anno che sia un po’ da raccontare e molto da ascoltare. Perché, per usare le parole di Danny Boodmann T.D. Novecento, “non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”. Buon anno.
V. Buccino. (immagine di Janine Niepce)
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diceriadelluntore · 2 months ago
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I Miei Libri del 2024
Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo - Leonardo Sciascia
Giulio Giudorizzi - i Miti Delle Stelle
Jamie Ford - Sulla Via Dell'Incenso
Jonas Jonasson - Tre Amici Quasi Geniali Verso La Fine Del Mondo
Oscar Wilde - Il Fantasma Di Canterville e Altri Racconti
Julian Barnes - Elizabeth Finch
Luciano Canfora - Convertire Casaubon
Will Ferguson - Felicità©
William Dalrymple / Anna Anand - Koh-I-Nur
Hervé Clerc - A Dio Per La Parete Nord
Stefano Mancuso - Fitopolis, La Città Vivente
Sam Kean - La Brigata Dei Bastardi
Henry James - La Cifra Del Tappeto
Giorgo De Santillana / Hertha Von Dechend - Il Mulino Di Amleto
Rebecca Struthers - Memorie Di Un'Orologiaia
Alexander Lernet-Holenia - Due Sicilie
Daniel Mason - La Foresta Del Nord
Peskè Marty - Qui Il Sentiero Si Perde
Alexandre Dumas Figlio - La Signora Delle Camelie
Lauretta Colonnelli - La Vita Segreta Dei Colori
Fred Vargas - Sulla Pietra
Giorgio Pestelli - Il Genio Di Beethoven
Richard Osman - L'Uomo Che Morì Due Volte
Adam Thirlwell - Il Futuro Futuro
Stefano Bizzotto - Storia Del Mondo In 12 Partite Di Calcio
Edwin A. Abbott - Flatlandia
Shirley Jackson - L'Incubo Di Hill House
Ferdia Lennon - Eroi Senza Gloria
William Gaddis - Le Perizie
Michael Young - L'Avvento Della Meritocrazia
Eric Fouassier - Le Notti Della Morte Blu
Laurent Binet - Prospettive
A.K. Blakemore - L'Insaziabile
Tommaso Giartosio - Autobiogrammatica
Alessandro Baricco - Castelli Di Rabbia
Rosa Montero - Il Pericolo Di Essere Sana Di Mente
Beatrice Del Bo - Arsenico e Altri Veleni
Jenny Erpenbeck - Kairos
Il totale è 37 come nel 2023, le pagine sono aumentate, e per il secondo anno consecutivo supero il mio obiettivo personale delle 10 mila, sono arrivato a 11 750. Ho letto anche più di un classico per trimestre, tra cui anche dei saggi, e l'anno prossimo l'obiettivo è leggere un libro di un autore dell'età classica a trimestre.
Sulla qualità dei titoli, ammetto che dopo anni di ricerca e di perfezionamento delle fonti ne sbaglio pochissimi: alcuni rimarranno nel tempo, come L'Insaziabile, l'ultimo di Erpeneck (vincitrice dell'International Booker Price del 2024, un libro drammaticamente potentissimo), Lennon, Marty, Thirlwell. Libri del tutto particolari, tra l'autobiografia, il racconto e il saggio sono quello di Montero e Giartosio. Se devo notare una differenza, ho letto meno autori e autrici italiane, e una cosa che dovrei iniziare a fare è rileggere dei volumi di qualche anno fa, tipo una decina, e scoprire l'effetto che fa.
Chiunque voglia, può rebloggare, commentare e aggiungere i suoi libri o quelli che gli sono piaciuti di più, per diffondere autori, case editrici, idee.
Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini - Jorge Luis Borges
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sgiandubh · 2 months ago
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Finalmente leggo qualcosa che è perfettamente in linea con il mio pensiero. Ho letto i libri della Gabaldon( non l’ultimo pubblicato) e sinceramente mi è piaciuto il primo e poi la curiosità mi ha portato verso gli altri . La prima stagione è stata perfetta come ambientazione, costumi , luci e realismo recitativo. Ho sempre pensato che si poteva terminare con la stagione tre . Ho continuato a guardare le nuove serie per vedere se si ripeteva il miracolo della prima ma non è più successo . Forse la sceneggiatura , le scenografie, i costumi , la regia , gli attori, non lo so… recupereranno con le ultime ?Arrivero’ alla fine perché spero si vada ad una recitazione di cuore e non solo di buona tecnica . Grazie per essere qui con noi .
Dear (returning) @findanserwers,
Tante, tante grazie (mille!) per le tue belle parole - finalmente qualcuno ha capito perfettamente che quello che volevo dire era la mia opinione e solo la mia opinione! Ma prima, permettimi di tradurre ciò che mi hai così gentilmente inviato:
'I am finally reading something that is perfectly in line with my thoughts. I read Gabaldon's books (not the latest published) and honestly I liked the first one and then curiosity led me to the others. The first season was perfect in terms of setting, costumes, lights and acting realism. I always thought that it could end with season three. I continued to watch the new series to see if the miracle of the first one would be repeated but it never happened again. Maybe the script, the sets, the costumes, the direction, the actors, I don't know… will they catch up with the latest ones? I'll get to the end because I hope we'll go to heartfelt acting and not just good technique. Thank you for being here with us.'
Oh, darling: thank you for reading me and thank you for sending such an honest and positive message. I have very few things to add to it, in reality and I think you hit the nail on the head when you told me that you were hoping OL will end with 'heartfelt action, not just good technique'. I dare to think that this is what keeps us all still around - this hope the series and its cast could finally find a way to redeem and perhaps even free themselves from contrived acting and a terrible, terrible story line. At this point, I am very much tempted to add some more, but I will spare my judgement until we reach that much talked about Lord John/Claire subplot, lest people would accuse me of groundless charge against Gabaldon and her Masterpiece. Ahem.
Since Everest is apparently all the rage in this fandom, right now, may I recommend with all my heart Terzani's last travelogue, Un altro giro di giostra/One More Ride on the Merry-Go-Round? I discovered him many years ago, prompted by a very adamant Someone, and I have to tell you I have seldom read something more deep and beautiful and true about the Himalayas and the mystique surrounding it.
You are (always, always) welcome.
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classystarfishdreamer · 11 months ago
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Presentato Tutto con il cuore di Maria Cuono
PRESENTATO OGGI A NAPOLI PRESSO LA LIBRERIA UBIK TUTTO CON IL CUORE, IL NUOVO LIBRO DELLA GIORNALISTA E SCRITTRICE MARIA CUONO,nuova versione di Verso l’Orizzonte, pubblicato a gennaio 2024 dalla Casa Editrice Kimerik. Erano presenti l’autrice,la giornalista e scrittrice Daniela Merola in qualità di moderatrice, il M° Olga De Maio ,soprano, che ha curato la prefazione ed il M° Luca Lupoli tenore…
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arcobalengo · 2 months ago
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Ancora allarme POLIO, facciamo chiarezza
Il servizio del GR1 delle 8 di oggi 16.12.2024 annuncia il ritrovamento di virus polio nelle fognature. Il GR approfitta dell’occasione per dire una serie di fesserie anzi menzogne costruite a tavolino e tace la cosa principale, con la collaborazione di Fabrizio Pregliasco che ovviamente raccomandava il vaccino.
Ritengo che la notizia faccia parte da una parte del meccanismo per tenere in allerta la popolazione, far credere che le autorità (e i massmedia) vigilino, dall’altra per tener vivo l’interesse agli intrugli lorenziniani iniettati col ricatto scolastico ai più piccoli, non si sa mai che a qualcuno venga in mente di protestare. Proprio per questo alcune precisazioni sono utili. By the way, faccio notare, modestamente, che di vaccini lorenziniani sono molto più esperto io di Pregliasco, se non altro perché ho pubblicato molti articoli e libri sull’argomento, mentre Pregliasco ha scritto qualcosa su Influenza e Covid.
Numero 1. La notizia del ritrovamento del virus nelle fognature di grandi città è vecchia di anni e anni, torna fuori ogni tanto. Il virus si trova lì perché è stato emesso dalle feci di persone infettate o vaccinate col virus vivo. Sono ritrovamenti sporadici e non vi è prova che abbia provocato qualche caso polio in Italia, né vi è il minimo rischio di una epidemia. Quindi ALLARMI INFONDATI. L’Italia è stata dichiarata polio-free nel 2002, così come tutta la Regione europea dell’OMS.
Numero 2. La cosa principale che non dicono. Qualche caso di polio da virus “selvaggio” si trova ancora in Pakistan, ma in Africa quasi tutti i casi (qualche centinaio) sono derivati dal vaccino orale tipo “Sabin” che in teoria doveva essere attenuato, ma in realtà ha subito delle mutazioni (cVDVP) e si diffonde provocando paralisi flaccida. Nel 2024 a Gaza si sono registrati 17 casi di paralisi da cVDPV, il contagio essendo venuto dall’Egitto.
Numero 3. Si sente ripetere che la polio esiste ancora perché ci sono troppo poche persone vaccinate. NO: La vaccinazione “Sabin” è diffusa capillarmente in tutti i Paesi del mondo “grazie” alle campagne di Bill Gates e OMS. Da noi è stata sostituita con il vaccino iniettivo IPV (presente nella esavalente) dopo che si accorsero che il vaccino Sabin fa più malattie della polio stessa. Al Condav ne sanno qualcosa. Secondo UNICEF, l’85% dei bambini colpiti dalla polio nel 2023 viveva in paesi fragili e colpiti da conflitto. Vedi Africa e anche Gaza. Sono quelli i veri motivi delle malattie infettive, non la carenza di vaccini.
Numero 4. Si sente ripetere che bisogna vaccinare di più perché non si è ancora raggiunta l’immunità di gregge, o addirittura per arrivare alla “eradicazione” della malattia, come ha detto Pregliasco. Questa è probabilmente la balla più grande, benché anche le precedenti non siano da poco. La vaccinazione che si fa in Italia NON PUO’ IN ALCUN MODO far raggiungere l’immunità di gregge, per il semplice motivo che non impedisce l’attecchimento del virus nell’intestino e la sua eventuale trasmissione per via orofecale. Anzi, possiamo dire di più: non vi è alcuna prova valida persino che la IPV sia efficace nel proteggere dalla malattia. Quanto alla “eradicazione”, nemmeno la Sabin può ottenerla, come dimostra in pratica l’aumento dei casi cVDVP nel mondo, nonostante la capillare diffusione del vaccino.
Quindi: BASTA BUGIE per favore! BASTA ALLARMISMI provax! Oppure dovremo chiedere a qualche autorità sanitaria e giudiziaria onesta (se esiste) di indagare seriamente se qualcuno paga la propaganda ingannevole.
P. Bellavite
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francescacammisa1 · 3 months ago
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Sai cosa succederà a noi due? Ci cercheremo ancora. Ci cercheremo nelle canzoni, nelle citazioni, nei libri. Ci cercheremo tra gli sguardi della gente. Magari la sera, che ci frega sempre. Avremo voglia di scriverci, ancora. Magari nei sogni di entrambi. Nonostante tutte le litigate, nonostante i "con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita" Ci penseremo, di nascosto... ...e fingeremo. Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro. Ci mancheremo... ...eccome. E questa sarà la nostra punizione. La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.
Charles Bukowski
Ph Vangelis Paterakis
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occhietti · 4 months ago
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I libri da leggere
non potranno essere sostituiti
da alcun aggeggio elettronico.
Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, ci ricordano che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale.
Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta.
- Umberto Eco, da “La bustina di Minerva”
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perpassareiltempo · 6 months ago
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Entrambi amavamo i libri e per noi leggere era naturale come respirare.
Haruki Murakami - La ragazza dello Sputnik
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