#libri per noi
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nochkoroleva · 2 years ago
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sorrisicollaterali · 2 years ago
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classystarfishdreamer · 5 months ago
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Maria Cuono: una poetessa dalle mille sfumature, tra versi e melodie
Maria è una docente, scrittrice, giornalista e speaker con una vasta esperienza nel campo della comunicazione. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e radiofoniche, fondando anche Radio Giustizia. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali, “Tutto con il cuore”, ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale. Attualmente gestisce la Web Agency Maria Cuono Communication,…
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falcemartello · 4 months ago
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e lo facevano nel nome dell’interesse pubblico a “evitare la disinformazione” e “limitare l’anarchia sul web”: “Non è che questi tycoon privati si possono sentire al di sopra delle leggi!”
E fin qui, avremmo a che fare con una tesi politica, una tesi straordinariamente ottusa, ma formalmente rispettabile come tutte le affermazioni politiche.
Solo che poi mi è sovvenuto che su quelle stesse pagine, proprio le stesse, durante la pandemia si giustificava la censura sui social, anche quando era totalmente e manifestamente pretestuosa, e lo facevano nel nome del fatto che “dopo tutto i social sono imprese private, e fanno quello che gli pare; se non ti piace, puoi sempre andartene”.
Questo, per dire, veniva sbattuto in faccia quando veniva chiusa la propria pagina per un mese per aver pubblicato un articolo del British Medical Journal che contrastava la narrazione ufficiale (ogni riferimento a cose e persone riconoscibili è puramente intenzionale).
Dunque finché censura in linea con la narrativa ufficiale è un'impresa privata libera di fare fa quel che gli pare, quando non censura è un'impresa privata che deve essere messa in riga nel nome dell'interesse pubblico.
Ora, la questione che mi si pone è l’eterno dilemma: “Ci sono o ci fanno?” Vedo infatti solo due interpretazioni possibili, che potremmo chiamare, per darci un nome icastico, l’interpretazione alla Carlo Maria Cipolla e l’interpretazione alla Sartre.
La prima interpretazione accetta la possibilità che questa gente, nonostante spesso si tratti di affermati professionisti, giornalisti, persino accademici, molto semplicemente sia così sconfortantemente scema da non vedere la contraddittorietà dei propri criteri.
In effetti una profonda verità del più citato dei libri di Cipolla (peraltro, grande storico) è che “La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.” (II legge fondamentale).
E a questa verità, per sconfiggere la mia incredulità, si affianca la Prima Legge: “Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.”
La seconda interpretazione assume invece che questi soggetti non siano stupidi, ma siano in malafede. Diciamo che è gente così in malafede che persino la loro malafede soffre di malafede.
Questa genia è disposta serenamente a qualunque menzogna, contraddizione, doppio e triplo standard purché ciò si attagli ai propri interessi del momento.
Qui l’onnicomprensività della malafede semplicemente ha abolito le funzioni di verità, viste come orpelli inutili.
Avremmo dunque a che fare con il cinismo utilitaristico più conclamato, dove ogni appello al vero e all’integrità sarebbe sconfitto in partenza dalle esigenze pragmatiche correnti.
C’è, tuttavia, temo una terza interpretazione, che fonde entrambe le precedenti.
A metterci sulla buona strada è ancora una volta Cipolla, questa volta con la Terza Legge: “Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita."
Dovremmo fare spazio all’amara possibilità che l’abolizione di ogni criterio di verità, integrità, ragione nel nome di una concezione utilitaristica del vero (“Proclamo come vero ciò che mi serve”), abbia finito per creare le condizioni per la più perfetta stupidità: la stupidità in malafede, che avendo perduto ogni contatto con il vero e il reale non è più nemmeno in grado di percepire il proprio porco interesse.
Questo è il più grande dei pericoli, in cui se non mi inganno stiamo sguazzando: la presenza diffusa di un gran numero di persone disposte a mentire, distorcere, falsificare opportunisticamente, ma senza più nemmeno la capacità di percepire cosa sia nel loro, per quanto meschino, interesse.
Ecco a voi il Male.
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fiamme-di-nostalgia · 6 days ago
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Siamo stati amici. Siamo stati amanti. Siamo stati qualcosa l’uno per l’altra. Non abbiamo mai messo un’etichetta al nostro rapporto. Non abbiamo mai dato un nome a ciò che abbiamo vissuto. Eravamo due sconosciuti. Poi abbiamo scoperto gli interessi dell’altro, il colore preferito, i libri che ci hanno appassionato, le canzoni che sembravano voler dire così tanto del nostro carattere. Infinite, piccole cose. Dettagli su dettagli. E di colpo sconosciuti non lo eravamo più. Finché non è mancato il coraggio di spingersi oltre. Ci siamo guardati tantissimo. Visti da fuori, i nostri occhi probabilmente sembravano urlare tutte quelle parole che abbiamo tenuto per noi. Rimarrai sempre nella mia memoria come quella storia che è stata tutto e allo stesso tempo niente.
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ma-pi-ma · 8 months ago
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La magia dei libri e' proprio
questa: trovare se stessi nelle
parole di qualcuno che non ci
conosce eppure sembra aver scritto
di noi e per noi.
Carmen Laterza
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sgiandubh · 22 days ago
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Finalmente leggo qualcosa che è perfettamente in linea con il mio pensiero. Ho letto i libri della Gabaldon( non l’ultimo pubblicato) e sinceramente mi è piaciuto il primo e poi la curiosità mi ha portato verso gli altri . La prima stagione è stata perfetta come ambientazione, costumi , luci e realismo recitativo. Ho sempre pensato che si poteva terminare con la stagione tre . Ho continuato a guardare le nuove serie per vedere se si ripeteva il miracolo della prima ma non è più successo . Forse la sceneggiatura , le scenografie, i costumi , la regia , gli attori, non lo so… recupereranno con le ultime ?Arrivero’ alla fine perché spero si vada ad una recitazione di cuore e non solo di buona tecnica . Grazie per essere qui con noi .
Dear (returning) @findanserwers,
Tante, tante grazie (mille!) per le tue belle parole - finalmente qualcuno ha capito perfettamente che quello che volevo dire era la mia opinione e solo la mia opinione! Ma prima, permettimi di tradurre ciò che mi hai così gentilmente inviato:
'I am finally reading something that is perfectly in line with my thoughts. I read Gabaldon's books (not the latest published) and honestly I liked the first one and then curiosity led me to the others. The first season was perfect in terms of setting, costumes, lights and acting realism. I always thought that it could end with season three. I continued to watch the new series to see if the miracle of the first one would be repeated but it never happened again. Maybe the script, the sets, the costumes, the direction, the actors, I don't know… will they catch up with the latest ones? I'll get to the end because I hope we'll go to heartfelt acting and not just good technique. Thank you for being here with us.'
Oh, darling: thank you for reading me and thank you for sending such an honest and positive message. I have very few things to add to it, in reality and I think you hit the nail on the head when you told me that you were hoping OL will end with 'heartfelt action, not just good technique'. I dare to think that this is what keeps us all still around - this hope the series and its cast could finally find a way to redeem and perhaps even free themselves from contrived acting and a terrible, terrible story line. At this point, I am very much tempted to add some more, but I will spare my judgement until we reach that much talked about Lord John/Claire subplot, lest people would accuse me of groundless charge against Gabaldon and her Masterpiece. Ahem.
Since Everest is apparently all the rage in this fandom, right now, may I recommend with all my heart Terzani's last travelogue, Un altro giro di giostra/One More Ride on the Merry-Go-Round? I discovered him many years ago, prompted by a very adamant Someone, and I have to tell you I have seldom read something more deep and beautiful and true about the Himalayas and the mystique surrounding it.
You are (always, always) welcome.
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arcobalengo · 10 days ago
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Ancora allarme POLIO, facciamo chiarezza
Il servizio del GR1 delle 8 di oggi 16.12.2024 annuncia il ritrovamento di virus polio nelle fognature. Il GR approfitta dell’occasione per dire una serie di fesserie anzi menzogne costruite a tavolino e tace la cosa principale, con la collaborazione di Fabrizio Pregliasco che ovviamente raccomandava il vaccino.
Ritengo che la notizia faccia parte da una parte del meccanismo per tenere in allerta la popolazione, far credere che le autorità (e i massmedia) vigilino, dall’altra per tener vivo l’interesse agli intrugli lorenziniani iniettati col ricatto scolastico ai più piccoli, non si sa mai che a qualcuno venga in mente di protestare. Proprio per questo alcune precisazioni sono utili. By the way, faccio notare, modestamente, che di vaccini lorenziniani sono molto più esperto io di Pregliasco, se non altro perché ho pubblicato molti articoli e libri sull’argomento, mentre Pregliasco ha scritto qualcosa su Influenza e Covid.
Numero 1. La notizia del ritrovamento del virus nelle fognature di grandi città è vecchia di anni e anni, torna fuori ogni tanto. Il virus si trova lì perché è stato emesso dalle feci di persone infettate o vaccinate col virus vivo. Sono ritrovamenti sporadici e non vi è prova che abbia provocato qualche caso polio in Italia, né vi è il minimo rischio di una epidemia. Quindi ALLARMI INFONDATI. L’Italia è stata dichiarata polio-free nel 2002, così come tutta la Regione europea dell’OMS.
Numero 2. La cosa principale che non dicono. Qualche caso di polio da virus “selvaggio” si trova ancora in Pakistan, ma in Africa quasi tutti i casi (qualche centinaio) sono derivati dal vaccino orale tipo “Sabin” che in teoria doveva essere attenuato, ma in realtà ha subito delle mutazioni (cVDVP) e si diffonde provocando paralisi flaccida. Nel 2024 a Gaza si sono registrati 17 casi di paralisi da cVDPV, il contagio essendo venuto dall’Egitto.
Numero 3. Si sente ripetere che la polio esiste ancora perché ci sono troppo poche persone vaccinate. NO: La vaccinazione “Sabin” è diffusa capillarmente in tutti i Paesi del mondo “grazie” alle campagne di Bill Gates e OMS. Da noi è stata sostituita con il vaccino iniettivo IPV (presente nella esavalente) dopo che si accorsero che il vaccino Sabin fa più malattie della polio stessa. Al Condav ne sanno qualcosa. Secondo UNICEF, l’85% dei bambini colpiti dalla polio nel 2023 viveva in paesi fragili e colpiti da conflitto. Vedi Africa e anche Gaza. Sono quelli i veri motivi delle malattie infettive, non la carenza di vaccini.
Numero 4. Si sente ripetere che bisogna vaccinare di più perché non si è ancora raggiunta l’immunità di gregge, o addirittura per arrivare alla “eradicazione” della malattia, come ha detto Pregliasco. Questa è probabilmente la balla più grande, benché anche le precedenti non siano da poco. La vaccinazione che si fa in Italia NON PUO’ IN ALCUN MODO far raggiungere l’immunità di gregge, per il semplice motivo che non impedisce l’attecchimento del virus nell’intestino e la sua eventuale trasmissione per via orofecale. Anzi, possiamo dire di più: non vi è alcuna prova valida persino che la IPV sia efficace nel proteggere dalla malattia. Quanto alla “eradicazione”, nemmeno la Sabin può ottenerla, come dimostra in pratica l’aumento dei casi cVDVP nel mondo, nonostante la capillare diffusione del vaccino.
Quindi: BASTA BUGIE per favore! BASTA ALLARMISMI provax! Oppure dovremo chiedere a qualche autorità sanitaria e giudiziaria onesta (se esiste) di indagare seriamente se qualcuno paga la propaganda ingannevole.
P. Bellavite
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francescacammisa1 · 1 month ago
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Sai cosa succederà a noi due? Ci cercheremo ancora. Ci cercheremo nelle canzoni, nelle citazioni, nei libri. Ci cercheremo tra gli sguardi della gente. Magari la sera, che ci frega sempre. Avremo voglia di scriverci, ancora. Magari nei sogni di entrambi. Nonostante tutte le litigate, nonostante i "con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita" Ci penseremo, di nascosto... ...e fingeremo. Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro. Ci mancheremo... ...eccome. E questa sarà la nostra punizione. La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.
Charles Bukowski
Ph Vangelis Paterakis
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occhietti · 2 months ago
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I libri da leggere
non potranno essere sostituiti
da alcun aggeggio elettronico.
Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, ci ricordano che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale.
Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta.
- Umberto Eco, da “La bustina di Minerva”
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classystarfishdreamer · 10 months ago
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Presentato Tutto con il cuore di Maria Cuono
PRESENTATO OGGI A NAPOLI PRESSO LA LIBRERIA UBIK TUTTO CON IL CUORE, IL NUOVO LIBRO DELLA GIORNALISTA E SCRITTRICE MARIA CUONO,nuova versione di Verso l’Orizzonte, pubblicato a gennaio 2024 dalla Casa Editrice Kimerik. Erano presenti l’autrice,la giornalista e scrittrice Daniela Merola in qualità di moderatrice, il M° Olga De Maio ,soprano, che ha curato la prefazione ed il M° Luca Lupoli tenore…
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perpassareiltempo · 4 months ago
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Entrambi amavamo i libri e per noi leggere era naturale come respirare.
Haruki Murakami - La ragazza dello Sputnik
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dinonfissatoaffetto · 3 months ago
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Oh, quanto amiamo i bambini. Ma non li rispettiamo davvero. Tendiamo a pensare che abbiano menti meno sofisticate, capaci di emozioni intense, ma semplici. Di sicuro crediamo che i bambini non possano essere intelligenti e complessi quanto noi adulti. Diciamocelo, quali spe- ranze possono avere di capire la narrativa letteraria se molti di loro non sono neanche capaci di allacciarsi le scarpe?
E se invece avessimo sbagliato tutto?
Se i bambini fossero il pubblico perfetto per l'arte? Se fossero i lettori ideali per la narrativa letteraria? Se in realtà fossero equipaggiati meglio degli adulti per farsi coinvolgere profondamente dalle storie?
Se lo scopo di un'educazione artistica non fosse solo quello di accumulare nuove capacità, ma anche quello di risvegliare sensibilità a lungo sopite? Se la capacità di apprezzare l'arte fosse, non dico innata, ma attiva molto presto durante l'infanzia?
Be', allora dovremmo fare del nostro meglio per produrre degli ottimi libri per bambini.
- Mac Barnett
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falcemartello · 9 months ago
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+++COSA CI RACCONTANO A SCUOLA+++
Scienziati e libri di testo affermano che è stato realizzato da "esseri umani" utilizzando rocce, bastoncini e tubi di rame 3000-1000 anni fa aC.
🔴⚠️2639-2506 a.C. Il materiale è Diorite Nera.
La diorite è uno dei materiali più resistenti sulla Terra.
Non soccombe né agli alcali né agli acidi, resiste perfettamente all'influenza dell'ambiente e del tempo esterni sfavorevoli.
A causa della sua durabilità, veniva utilizzato per realizzare oggetti realizzati con esso, anche a noi dopo 3000-5000 anni.
(Palmer)
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lamargi · 2 months ago
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Porto sempre la merenda ai ragazzi mentre studiano, al pomeriggio. È ormai un rito: a una certa ora busso alla porta della camera di mio figlio e porto a lui e ad Antonio, il suo compagno di banco fin dalle elementari, il vassoio, con il tè, i biscotti, le merendine. Sono una brava mamma, giusto?
L’altro giorno la porta non era ben chiusa e quindi….perchè bussare? È stato così che ho sentito chiaramente quelle parole “…..quel gran pezzo di gnocca di tua mamma…”
A dirle Antonio. La voce era bassa, i due stavano confabulando a bassissima voce, i libri aperti, ma, evidentemente, non era sulla lezione che era concentrata la loro attenzione. Ho fatto assolutamente finta di nulla. E loro avranno pensato che non avessi potuto sentire dalla soglia della porta.
Invece….
Ma guarda il ragazzino, ho pensato nei giorni successivi. Eppure senza che provassi indignazione per quella frase così sfacciata. Anzi….e dire che lo conosco da piccolo, chissà da quanto ha sviluppato questa “cotta” per me…..
Comunque sentirmi definire “gnocca”non mi disturba affatto, anzi mi lusinga e mi stuzzica. Antonio è poi un ragazzo adorabile, carino ed educatissimo, niente affatto sfacciato, anzi piuttosto timido e taciturno di solito…..avesse solo qualche anno di più, il fatto che pensi a me come “un gran pezzo di gnocca” più che soltanto lusingare, bè mi farebbe eccitare….
Doveva accadere, ed è accaduto. Antonio che viene a casa, non trova mio figlio, noi due che restiamo soli…..
Lo faccio sedere, anche se solo non è un buon motivo per non preparargli anche oggi il tè con i biscottini. Servirglielo non nella stanza di mio figlio, ma qui in salone. Farlo accomodare sul divano. Sedermi davanti a lui, sul puff….
Che dirgli? Canzonarlo rivelandogli che l’ho sentito definirmi “gnocca”? No, poverino, morirebbe di vergogna. E comunque mi ci sento gnocca, oggi. E da come mi guarda, lo pensa proprio.
È da gnocca questa gonna corta? Si, è vero, mi sono cambiata quando l’ho sentito al citofono, ma lo avrei fatto comunque, non certo per…..fargli vedere le gambe…
Anche i collant ….direi che sono da gnocca….ma porto sempre le calze velate, anche in casa…e a ben pensarci quante volte mi era sembrato che Antonio mi guardasse le gambe mentre stavo in camera loro e attendevo che sorseggiassero il tè …..esattamente come mi guarda le cosce adesso….
Certo, avrei potuto evitare di non mettere il reggiseno. Con il reggiseno, le punte dei capezzoli che si sono induriti sarebbero meno visibili sotto la camicetta. E questi seni gonfi non tenderebbero la camicetta in questo modo, e i capezzoli duri che si vedono non calamiterebbero lo sguardo di questo ragazzo…..
Mi alzo per prendergli la tazza di tè dalle mani. Noto che gli tremano. Mi seggo stavolta accanto a lui. Molto vicina. Non fiata. Spingo il mio corpo a contatto con il suo. Si sposta un po’ ma il divano è finito…..Lo guardo e poggio la mia mano sulla sua. “ Forse disturbo, vado via?” Non rispondo, gli sorrido e porto la sua mano sul mio seno. Spalanca gli occhi. Spalanca la bocca. Mi faccio toccare il capezzolo attraverso la stoffa leggera della camicetta, poi guido la sua mano sulla mia coscia. Mi protendo e gli sfioro le labbra con le mie. Sono morbide, dolci. Gliele lecco con la punta della lingua.
Poi la lingua la spingo tra le sue labbra, gliele faccio aprire, la infilo dentro la sua bocca per il primo vero bacio con una donna della sua vita.
Sento la sua mano contrarsi sulla mia coscia. Anche io gli stringo la patta con la mia. Duro come il ferro. Proprio come lo volevo.
“E così sono un gran pezzo di gnocca, vero?” I miei gesti e l rivelazione che so cosa pensa lo mettono nella confusione totale. Come un bambolotto si lascia guidare in camera da letto, mentre canzonandolo gli dico che merita una punizione…
Mentre lo spoglio nudo, guardo di sfuggita l’orologio per capire quanto tempo ho a disposizione per farmelo. Tre ore almeno, abbastanza per castigare come previsto di fare questo ragazzino insolente.
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et3rnauta · 3 months ago
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"La prima regola che io metto è "Non si molla". Mai. Possiamo giocare male, possiamo avere una brutta giornata, però non si molla. Se si molla sono dolori. La seconda è no alla cultura degli alibi, cioè attribuire ad altri la responsabilità dei nostri fallimenti. La terza regola è che l'errore fa parte dell'apprendimento"
"Se i nostri figli dicono che il professore ce l'ha con loro non siamo noi a dover stabilire se è vero, piuttosto dobbiamo fargli capire che bisogna imparare ad avere a che fare anche con chi ce l'ha con te. Altrimenti succede che il nostro ragazzo non sbaglia mai e la colpa è sempre di qualcun altro. Se vogliamo proteggerli dandogli ragione e dicendogli ci penso io, il sottotesto è che non pensiamo davvero che possano cavarsela. Dare fiducia, anche per la loro autostima, vuol dire: risolvitela da solo, so che puoi farlo. Essere coraggiosi non significa non avere paura ma saperci convivere, saperla accettare"
"Non direi di essere stato uno dei tecnici più grandi ma posso dire di essere uno dei più aggiornati. Ho sempre cercato di rubare qualcosa. Dai libri, dai film, dagli altri sport. Sono un ladro di idee."
"Accettare di perdere significa sapere perdere. Invece nei comportamenti prevalenti c’è sempre un colpevole, c’è sempre un motivo: l’arbitro, il tempo, il fuso orario… Saper perdere significa non dare la colpa a nessuno, non dire niente… Ho conosciuto centinaia di atleti. Alcuni vincenti, altri perdenti. La differenza? I vincenti trovano soluzioni. I perdenti cercano alibi."
Julio Velasco
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