#marionette e burattini
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Museo Teatrale alla Scala
a cura di Giampiero Tintori e Angelo Fedegari
Foto Mario Carrieri
Testi di Massimo Alberini, Paolo Beonio Brocchieri, Joice Brusa, Giorgio Lise, Alberto Lorenzi, Mario Monteverdi, Giovanni Pellini, Giampiero Tintori, Marco Valsecchi.
Banca Popolare di Milano, Milano 1971, 199 pagine, 26,5x34cm,
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Ottimo testo con un excursus su tutto ciò che contiene il Museo Teatrale alla Scala di MIlano : i cimeli archeologici,le pitture e le statue, la scenografia e i costumi, le stampe e i manifesti, le miniature, le ceramiche, i pastori per presepe napoletano, le marionette e i burattini, gli autografi, il medagliere, gli strumenti musicali, il teatro extraeuropeo, le edizioni secentesche del Teatro italiano nella Biblioteca Simoni, la raccolta fotografica
17/02/25
#Museo Teatrale alla Scala#foto Mario Carrieri#Giampiero Tintori#Angelo Fedegari#scenografia e costumi#ceramiche#marionette e burattini#strumenti musicali#pitture e statue#cimeli archeologici#presepe napoletano#edizioni secentesche#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Una visita al Papa
Il pèndolo segnava le ùndici e mezza. E per le dieci dovèa èsser la udienza! Io aveva già esaurito ogni possìbile passatempo; aveva presa, come si dice, la consegna del luogo; fatto cioè conoscenza, non amicizia, con quattro arrazzoni che tenèan ciascuno una parete; addolìtomi il collo a mirare il dorato soffitto in cui campeggiava l’arme di Sua Santità, con due immensi chiavoni più atti a sfondare che non ad aprire le porte; gustato un pò di tutti i sedili intorno la sala, graditi assài quanto agli occhi, ma quanto a quell’altro, che, in fatto di sedie, è il migliore dei giùdici, assài poco… E poi, aveva passato in rivista i mièi compagni d’udienza: poche persone, del resto; sei o sette in nera marsina, cravatta bianca e mani sguantate, al pari di mè e dei servitori da caffè; due militari dimessi, abbigliati sul gusto dei generali delle marionette; nel rimanente, mònaci e preti dai visi o birbi o intontiti, i quali però, usi al mestiere dell’ozio, se la passàvano placidamente susurrando fra loro e stabaccando e sputacchiando in certe cassettine leggiadre poste tutt’intorno la sala. Nè a ròmpere la monotonìa, vi era che l’apparizione intrigata di qualche nuovo invitato o il frettoloso passaggio di qualche pretocchio dal mantellino di seta color violetto. Quand’ecco, la cannonata annunziatrice del mezzodì. Ciascuno si leva di tasca l’oriolo; dal cronòmetro mio allo scaldaletto del chierichino; e chi si mette a montarlo o ad aggiustarne la freccia e chi se l’appone all’orecchio e chi lo confronta con quel del vicino. E un servitore, pomposamente vestito di un damasco scarlatto, si appressa in grande sussiego al baroccofaragginoso orologio, ne apre il cristallo e con un dito guida la pigra lancia sulladodicèsima ora; poi, dà un buffetto al pèndolo, che rappresenta il gaudente faccione del sole. Ma, con esso, si riavvia anche la noja. I militari fuori di corso riprèndono a passeggiare su e giù e ad incrociarsi lisciàndosi i baffi; i mònaci e i preti a sbadigliare tacitamente, a stabaccare, a grattarsi; i signori in marsina, che non sedèttero a tempo, a non sapere più su quale gamba appoggiarsi. Ed io, cercato inutilmente di entrare in uno stanzone tutto marmi e colonne, in mezzo al quale, intorno a un braciere, stà un gruppo di Svìzzeri, in elmo e giallo-rossa divisa, cui non màncano che i dadi e il tamburo per èsser veri giudèi da sepolcro, ritorno nel vano del fìnestrone da cui mi sono staccato, e mi rimetto a guardare la sottostante amplìssima Roma. In quella, ecco risuona distintamente da Castel S. Angelo, una fanfara da bersagliere! Stranìssimo effetto! I preti sorrìsero ironicamente, i due militari arricciàronsi i baffi e si fècero d’occhio; io, dalla gioja, arrossìi. Per la prima volta in mia vita, amài, un istante, i soldati. Quell’allegra fanfara, udita in quella morta atmosfera di quattro sècoli fà, parèa dicesse, che il mondo vivèa tuttora nè mai avèa cessato dal proceder di corsa; che l’Italia s’andava compiendo a dispetto di tutti i Santi del taccuino nè così tosto si sarebbe disfatta. E lì mi coglièa la smania di vedere una schiera di que’ giòvani arditi, dalle piume al cappello, venire correndo al riscatto dei formosìssimi Iddìi vaticani, prigioni delle negre sottane, finèndola una buona volta con quella minùscola China, con quel pìccol rifugio dell’ignoranza e della immobilità, ammorbatore d’Europa. Ma quì, un gran movimento per tutta la sala. Da una lontanìssima porta, in fondo all’anticamerone de’ Svìzzeri, appariva un barbaglio di vesti d’ogni colore, e tra esso, un coso bianco, una specie di sacco. Il chierichetto, vicino mio, divenne rosso di fuoco. I due generali da burattini, si accomodàrono le pistagne e si fècer panciuti ancor più; fratume e pretame si mise a sbottirsi di tasca un nùvolo di agnusdèi, corone, crocifissi, santini, e pezze e pezzuole; trè o quattro giù, si buttàron per terra come majali. Capìi, che quel bianco che si avanzava, dovèa èsser qualcosa peggiore di un sacco. Era, difatti, Sua Santità il servo dei servi, primo fra gli inciampi al progresso, màssimo fra i nemici d’Italia.
C. Dossi, Una visita al papa da Goccie d'inchiostro [1880] in Opere scelte, Torino, UTET, 2004
Nota: l'evidenziazione nel testo è mia
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Sette di Bastoni
"Da burattini a Uomini d'Onore"
Le Energie di Settembre ci portano a rivedere il nostro Passato.
E mentre ricostruiamo interiormente a fatica "i torti e le ragioni", le "occasioni perse o lasciate", "le vittorie e le sconfitte", ci rendiamo conto che quella storia "non siamo più noi", da tempo.
I personaggi sembrano marionette che si muovono dinoccolate su un palco, incoscienti di essere tirate da un filo e governate dalle "sapienti" mani di un burattinaio.
E tutta la narrazione sembra "uguale a se stessa".
Stesso film, stesso copione, stessa dinamica.
E' commovente assistere alla scena di Pinocchio che diventa Bambino.
Ma ci dispiace per quel "pezzo di legno".
Era stato creato con tanta dedizione da Geppetto, padre materiale e spirituale di Pinocchio, che insieme alla sua creazione, matura il senso della Genitorialità come funzione evolutiva.
Nell'incoscienza, Geppetto offre il dono della Vita ad un "figlio surrogato", un burattino parlante, per riempire il proprio vuoto d'Amore. E sempre nell'inconsapevolezza, si ritrova catapultato nel viaggio verso la propria Rinascita interiore.
Per riconquistare "il diritto all'incarnazione" Pinocchio si perde tra le contraddizioni dell'Esistenza, sbattuto qua e là, nella mancanza assoluta di connessione interiore, di direzione, di radicamento, disperso nella dolorosa degenerazione dell'Io.
Ancora oggi è così.
Molti individui vivono la Vita senza provare l'Amore. Appiattiti nell'inedia, nella ipnosi del piacere compensativo fine a se stesso.
O esasperati dalla radicata mancanza di punti di riferimento, dalla ribellione, dall'autosabotaggio, dalla solitudine e dal vuoto interiore, dalla rabbia e dall'insofferenza, governati da fili invisibili che li incatenano ad uno schema disfunzionale invisibile, ma più potente di qualsiasi altra gabbia interiore.
Pinocchio incontra la Fata Turchina. Un Entità che da bambina, matura il proprio spazio energetico femminile e diventa "madre interiore".
Essa lo pone di fronte alla Menzogne che racconta a se stesso per non maturare, per non crescere nella Verità.
Lo pone di fronte alle sue scelte distruttive.
Pinocchio poi matura. E matura attraverso l'affettività e l'empatia.
Il "donarsi" all'altro con Amore e Verità, lo rende finalmente "Umano".
Rompe l'incantesimo della prigione di legno e lo trasforma in un Maschile responsabile ed "energeticamente vitale".
E' questa la Strada.
E' la Strada che ci propone di percorrere Settembre.
La Via della Responsabilità e della Maturità affettiva.
Per divenire Uomini e Donne integri, emozionalmente presenti, onesti e non più schiavi dei "fili del burattinaio".
Per divenire Maschili e Femminili energeticamente potenti e sani e "genitori interiori" consapevoli e abbondanti nell'accoglienza e nell'Amore.
Mirtilla Esmeralda
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Berlusconi: l'ultimo che si poteva permettere la verità.
Sentir dire qualche verità in questo regime orwelliano era una piccola seppur labile consolazione. Adesso non avremo più neanche quella: restano solo marionette, burattini e comparse.
L'intervento di Claudio Messora in apertura a L'Ora della Verità.
https://claudiomessora.it/2023/06/12/silvio-berlusconi-lultimo-che-ogni-tanto-si-poteva-permettere-di-dire-la-verita/
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Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà. Gli addii camuffati da arrivederci li considero le perfidie peggiori. In realtà tagliano proprio le gambe ad ogni possibile ritorno, rassomigliano ai falsi addii delle marionette, quelle addestrate a recitare tutte le sere davanti a un pubblico diverso ma per loro indistinto e sempre uguale, eterni burattini che se ne vanno con nelle orecchie di legno gli applausi dell’ultimo “bis” che si confonderanno con quelli di benvenuto del prossimo paese dove domani sera replicheranno lo spettacolo. Mettere un punto non è abbassare il sipario e nemmeno cambiare copione. E’ semplicemente interrompere la recita e uscire di scena. Non finire la battuta; osare, interromperla con un punto assurdo, e scontentare il pubblico, l’impresario e perfino te stesso, perché recitare il tuo ruolo ti piaceva, eccome se ti piaceva, era “come se”, Ma vivere tutto “come se “è un danno. Lo conosco e me lo sono procurato cento volte. Ci sono coppie immobili, che per paura dell’abbandono, sono avvinghiate con il filo spinato del “come se”, come se…si amassero ancora.
No, questa volta no, per favore. Questo fra me e te non deve succedere. E noi finora siamo stati bravissimi, noi finora l’abbiamo evitato.
Avevamo tutti bisogno di un rapporto felice. Non so se si possa definire così, ma so che il nostro era amore. Io metto un punto, perché nessuno ce lo porti via.
Jack Folla, 30 maggio: silenzio da Alcatraz
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Maria Signorelli, una vita tra le marionette

Una delle artiste più note del teatro del Novecento italiano… Maria Signorelli nacque a Roma il 17 novembre 1908 e fin dall’infanzia assorbì le suggestioni che arrivavano dall’ambiente familiare e dal salotto che suo padre, Angelo, e la madre, Giga Resnevic, appassionata di teatro e biografa della Duse, tennero per anni nella loro casa. Dopo il liceo Maria si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma al corso di scenografia del Teatro Reale, diretto da Nicola Benois. A vent’anni la Signorelli creò i primi fantocci, che erano sculture morbide, nate da molteplici suggestioni, che andavano dal Manifesto tecnico della scultura futurista di Boccioni al Manifesto del tattilismo di Marinetti, ma anche dai manichini metafisici di De Chirico, dalle marionette di Depero, Klee o Alexandra Exter, e vennero esposti per la prima volta nel 1929 alla Casa d’Arte Bragaglia. Ad una successiva mostra alla Galleria Zak di Parigi, presentata da De Chirico, seguì un lungo soggiorno di Maria a Berlino con una nuova mostra alla Galleria Gurlitt. Tornata in Italia, la ragazza iniziò a collaborare come scenografa con Anton Giulio Bragaglia al Teatro degli Indipendenti e poi al Teatro delle Arti di Roma. Nel 1934 ideò con Carle Rende il Pluriscenio M, un teatro dove l’azione poteva svolgersi in contemporanea su sette palcoscenici, che fu molto apprezzato da Bragaglia e lodato da Marinetti e nel 1937, per La boîte à joujoux su richiesta della cantante Maria Amstad, creò, per la prima volta, delle marionette che agirono sul palcoscenico. Maria nel 1939 sposò il pedagogista Luigi Volpicelli e, pur continuando l’attività di scenografa, nel 1947 fondò la compagnia L’Opera dei Burattini, dove collaborarono attori, pittori, scenografi, compositori, registi, da Lina Job Wertmuller, Gabriele Ferzetti ad Enrico Prampolini, Ruggero Savinio e Toti Scialoja ad Ennio Porrino e Roman Vlad a Margherita Wallmann e Giuseppe De Martino. Nel suo repertorio ci furono opera come Re cervo (Gozzi). La favola del pesciolino d’oro (Puskin) L’Usignolo e la rosa (Wilde), La tempesta (Shakespeare), Faust (Bonneschk), l’Inferno di Dante, La Rivoluzione Francese (Ceronetti), Antigone (Brecht) il suo particolare virtuosismo nel concepire burattini-ballerini rese celebri lavori come Cenerentola (Prokof’ev), El Retablo de Maese Pedro (De Falla) e La boîte à joujoux (Debussy). All’intensa produzione, alle centinaia di burattini creati con soluzioni geniali e nel contempo semplici e raffinate, Maria affiancò un notevole impegno didattico, insegnando dal 1972 nel corso di teatro di animazione appositamente istituito per lei al Dama di Bologna, creando trasmissioni radiofoniche e televisive, come Serata di gala, Piccolo mondo magico, Pomeriggio all’Opera, lavorò a conferenze e articoli su periodici e riviste, oltre a scrivere libri, tra tutti Il gioco del burattinaio. Con la sua importante collezione, ricca di migliaia di pezzi dal Settecento al Novecento, curò l’allestimento di un gran numero di mostre in Italia ed all’estero sul Teatro di Figura. Membro del Consiglio Mondiale dell’Unima, la Signorelli fondò l’Unima Italia nel 1980, di cui fu Presidentessa onoraria fino alla sua scomparsa, avvenuta a Roma il 9 luglio 1992. Read the full article
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MARIONETTE E AVANGUARDIA PICASSO • DEPERO • KLEE • SARZI
Marionette e burattini hanno interessato anche artisti consapevoli che quelle forme di teatro di figura erano anche una fonte di ispirazione estetica per cercare nuove modalità di espressione visiva
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The traitors in the ROC believe themselves superior not only to the people of the PRC but also to the judgment of history. But as history teaches us,everyone will be judged eventually
The post is machine translated
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The collective is on telegram
⚠️ L'IGNOBILE CRICCA DI SEPARATISTI PRO-US DEL REGIME-FANTOCCIO DI TAIWAN RAGGIUNGE IL PICCO DELLA FOLLIA: I CINESI DELLA RPC NON SARANNO PIÙ RICONOSCIUTI COME "CONNAZIONALI" | QUALE "ROC"? SOLO INDIVIDUALISMO SFRENATO SENZA VALORI ⚠️
🤮 La cricca di separatisti pro-US del DPP, genuflessi al capitale statunitense, è andata ben oltre il più violento sentimento anti-Russo del Regime di Kiev, in quanto ha dichiarato che i Cinesi della Repubblica Popolare Cinese sull'Isola presto non saranno più «connazionali», e che «non godranno più dei diritti dei nazionali», ergo le persone provenienti dalla Cina Continentale (RPC) «non saranno più protette dalle Leggi dell'Isola», come sottolineato da 鄭雲鵬, Capo del Dipartimento Legislativo del DPP 🇹🇼
😡 La follia di questi burattini vendipatria del DPP non ha fine, ormai il regime-fantoccio di Taiwan non è più fondato sul nazionalismo, in quanto - non riconoscendo più le persone della RPC come Cinesi, cessano - una volta per tutte - di riconoscere il fasullo regime fondato dal traditore Chiang Kai-shek come Cina❗️
🐰 Non vogliono più rappresentare nessuno, se non gli interessi delle tigri di carta americane. Hanno rifiutato la Storia e la Cultura della Cina, mostrandosi come carne da macello per l'egocentrismo statunitense 😡
🤔 È dunque necessario riportare il commento di 黄永熙 sul tema:
✍️ «Quando parliamo dei r*tardati del "movimento democratico Cinese" che ancora sostengono l'idea della "Repubblica di Cina" (ROC), dobbiamo ricordare loro che hanno perso la Guerra Civile Cinese. I perdenti non hanno realmente il diritto di parlare e possono solamente inginocchiarsi, poiché hanno fallito a trasformare in azioni le loro parole» 🤧
🐰 Come fa giustamente notare 黄永熙: «Non solo la ROC ha perso. Ora anche a Taiwan il loro governo non riconosce più i Cinesi Continentali come "cittadini della ROC" - quindi, in un certo senso, non affermano neanche più di essere la Cina. Il loro movimento non è più fondato sul Nazionalismo Cinese» 🤔
🇹🇼 Il DPP non rispetta i Tre Principi del Popolo di Sun Yat-sen, il Consenso del 1992 e il Principio dell'Unica Cina, rifiuta la propria Cultura, Storia e Lingua nel nome degli imperialisti statunitensi 😡
😏 分裂集团将被无情消灭。 台湾民进党是对中国人民的侮辱。 必须以任何方式惩罚叛徒 😌
🐰 Continua 黄永熙: «La loro [DPP] ideologia folle è fondata sull'ultra-individualismo, de-sinicizzazione, nessuna Riunificazione e fare tutto ciò che lo Zio Sam dice loro di fare» 😧
😭 La "Diplomazia del Dollaro" di Tsai Ing-wen è un disastro per le persone, il DPP sta indebitando il regime-fantoccio per acquistare armamenti dagli USA e far genere enormi profitti ai trafficanti d'armi statunitensi. Non hanno ideali, non hanno una visione, sono dei burattini 😡
黃永熙 sottolinea proprio questo: non vi sono ideali, e i sostenitori del regime-fantoccio sono patetici e deboli marionette in mano agli USA. Nella RPC, invece, il Partito Comunista Cinese ha emesso ordini per far rifiorire le Scuole di Pensiero della Cina, sinergizzando i Principi del Socialismo con i Valori Tradizionali della Cina 🐲
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⚠️ TAIWAN PUPPET REGIME'S IGNOBLE CLIC OF PRO-US SEPARATIST REACHES PEAK OF MADNESS: CHINESE OF THE PRC WILL NO LONGER BE RECOGNIZED AS "COUNTRYMAN" | WHICH "ROC"? ONLY UNBREAKED INDIVIDUALISM WITHOUT VALUES ⚠️
🤮 The DPP clique of pro-US separatists, kneeling to US capital, has gone far beyond the Kiev Regime's more violent anti-Russian sentiment, as it has declared that the PRC Chinese on the Island will soon be no more «countrymen», and who «will no longer enjoy the rights of nationals», ergo people from Mainland China (PRC) «will no longer be protected by the Laws of the Island», as pointed out by 鄭雲鵬, Head of the Legislative Department of the DPP
😡 The madness of these DPP puppets has no end, now the puppet regime of Taiwan is no longer based on nationalism, as - by no longer recognizing the people of the PRC as Chinese, they cease - once and for all - to recognize the bogus regime founded by traitor Chiang Kai-shek as China❗️
🐰 They no longer want to represent anyone except the interests of American paper tigers. They rejected China's history and culture, showing themselves as cannon fodder for US self-centeredness 😡
🤔 It is therefore necessary to report 黄永熙's comment on the topic:
✍️ «When we talk about the r*tards of the "China democracy movement" who still support the idea of the "Republic of China" (ROC), we have to remind them that they lost the Chinese Civil War. Losers don't really have the right to speak and can only kneel, as they have failed to turn their words into action" 🤧
🐰 As 黄永熙 rightly points out: «Not only did the ROC lose. Now even in Taiwan their government no longer recognizes Mainland Chinese as "citizens of the ROC" - so, in a sense, they don't even claim to be China anymore. Their movement is no longer founded on Chinese Nationalism" 🤔
🇹🇼 The DPP does not respect Sun Yat-sen's Three Principles of the People, the 1992 Consensus and the One China Principle, rejects its own Culture, History and Language in the name of US imperialists 😡
😏 分裂集团将被无情消灭。 台湾民进党是对中国人民的侮辱。 必须以任何方式惩罚叛徒 😌
🐰 Continue 黄永熙: «Their [DPP] crazy ideology is based on ultra-individualism,de-Sinicization, no Reunification and do whatever Uncle Sam tells them to do» 😧
😭 Tsai Ing-wen's "Dollar Diplomacy" is a disaster for the people, the DPP is indebting the puppet regime to buy US arms and generate huge profits for US arms dealers. They have no ideals, they have no vision, they are puppets 😡
黃永熙 underlines precisely this: there are no ideals, and the supporters of the puppet regime are pathetic and weak puppets in the hands of the USA. In the PRC, however, the Communist Party of China has issued orders to revive China's Schools of Thought, synergizing the Principles of Socialism with China's Traditional Values 🐲
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IMMAGINA. Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma
dal 9 al 14 maggio 2023 IMMAGINA Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma TEATRI IN COMUNE: Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro del Lido di Ostia, Teatro Villa Pamphilj Museo delle Civiltà, Eur SpA Marionette, burattini, ombre e ogni tipo di creatura magica creata dalla fantasia e dal talento di artisti da tutta Europa e dagli Stati Uniti sono i protagonisti di IMMAGINA, FESTIVAL…

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Asdfghjjklasdfghjkll omg sorry, with all the excitement of the new prompt I totally forgot to sign myself😂😂😂😂 (Also though, you really know me so well, you bloody knew it was me right away Sere😂) But OMG, so I am not the only one who wondered that!! (like really, how the hell did NO ONE notice? It’s in the damn city center, it’s amassing he avoided Archie) Anyway, as usual you know how to convey my exact feeling about things like that. ASDFGGHJKLLASDFHJL YES TWINKLE& TEENAGE P😍😍😍 Jojo
Diciamo che conosco i miei polli, soprattutto quando si parla di burattini molesti e accompagnatori assortiti ❤
And RIGHT????? Everyone and their mom is always loitering around Granny's! The ONE time it would have been useful for them to be on the lookout they sorely disappointed us smh
Twinkle and Pinocchio are a very important thing for me to write because contrary to what the film offered, this once she's got some agency in the relationship instead of being...a fucking marionette...so you know I could never pass up a chance to refute EOTN canon akahskdhskjddj
#jojo asks#ah the joys of first love#but this time without one of the sides having her heart torn out by the other's dark one mother
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Partita a scacchi (versione soft ma v.m.18)
La tensione che c’è in questa stanza è palpabile, io ad un lato del tavolo, lui all’altro.
Non ci stacchiamo gli occhi di dosso, questa è l’ ennesima sfida che ci siamo lanciati, ormai per noi è routine, questo è il nostro modo di vivere.
Cerchiamo lo scontro di continuo, anche per le piccole cose.
Ne abbiamo bisogno, come l’ossigeno per respirare.
Abbiamo chiuso tutti fuori da questo nostro mondo fatto di lotte continue.
Non parlo di una semplice scazzottata, tutt’altro.
Il nostro è un bisogno fisico.
Tutte le volte che facciamo sesso, ci ammazziamo di botte per vedere chi è abbastanza forte per star sopra e comandare i giochi.
Se qualcuno mi chiedesse chi sta più sopra probabilmente non risponderei, diciamocelo son affari nostri, non coinvolgiamo nessuno proprio per non esser disturbati.
L’ennesima noiosa riunione volge al termine, chissà cosa succederà adesso, sono proprio curioso.
Lo seguo con lo sguardo, devo esser pronto a qualsiasi cosa, non so quali pensieri affollano la testa del russo.
Di punto in bianco ti sento dire.
<”Dubito che il tuo ritorno avverrà oggi.”>
Mi dice guardandomi negli occhi, io sostengo il suo sguardo senza alcun problema.
<”Posso sapere il perché?”>
Gli dico con un notevole nervoso.
Guarda attraverso la finestra e punta il dito, io lo seguo con lo sguardo.
<”Nevica, fra poco la strada non sarà più percorribile.”>
Si ferma un attimo.
<”Andrà avanti per almeno una settimana, la cosa più sensata è che tu venga a casa mia. Ho i mezzi giusti per la neve ed è anche la più vicina.”>
Stringo i pugni e guardo nuovamente fuori, odio dover dargli ragione, la prenderà come una vittoria ne sono certo, solo che si sbaglia di grosso, devo solo piegare la testa per questo imprevisto.
Recupero la mia roba ed esco di li, lui è andato a prendere la macchina.
Continuo a lottare con la mia testa mentre lui arriva.
Sospiro e stringo i denti mentre monto dal lato del passeggero.
Durante il viaggio nessuno dei due fiata, possiamo dire che sia una tregua momentanea.
Suona il clacson quando superiamo il cancello.
I baltici escono in tre secondi, sembrano dei burattini.
Ma…
Aspetta manca qualcuno all’appello, sapevo che aveva anche la Prussia sotto di se, solo che non lo vedo.
Lo sguardo mi cade su una delle grandi finestre, ah ah eccolo li, adesso mi torna tutto.
Mi guardo attorno mentre lui distribuisce i vari compiti, mi sfugge una risata quando li vedo scattare.
Il russo si gira verso di me e mi guarda.
<”Cosa ti diverte così tanto?”>
Lo guardo.
<”Mi fanno ridere, sembrano anzi, sono delle perfette marionette pronte ad ubbidire ad ogni tuo comando.”>
Mi guardi.
<”Se vogliono mangiare devono svolgere i loro compiti.”>
Mi dici mentre entriamo in casa, un lungo corridoio si staglia davanti ai miei occhi.
<”Non mentivi quando dicevi di aver una casa grande.”>
<”Non mento sempre, lo faccio solo quando mi fa comodo.”>
Alzo le spalle mentre ci incamminiamo in questo infinito corridoio.
Lo vedo fermarsi davanti ad una porta scura rispetto alle altre.
<”Questa è la tua camera finché dovrai stare qua, Toris ti dirà i vari orari della giornata.”>
Finita questa frase riprendi a camminare, a me non importa, voglio solo stendermi.
Apro la porta ed entro, non è il mio ideale di stanza, c’è proprio l’indispensabile.
Mi giro verso l’ingresso quando mi sento chiamare, è il lituano che mi da le minime informazioni che mi servono.
Quando se ne va chiudo la porta e mi lancio sul letto dopo essermi tolto la giacca, sono dannatamente stanco.
Gli occhi mi bruciano, quasi quasi mi riposo.
Mi tolgo gli occhiali e li poggio sul comodino posto a fianco del letto.
Mi sistemo sul letto addormentandomi in pochi secondi, i viaggi mi stancano.
Apro gli occhi solo quando mi sento chiamare dal lituano, mi dice che è ora di cena, io annuisco alzandomi dal letto dopo essermi messo gli occhiali.
Seguo il lituano in una grande sala da pranzo, accidenti che sfarzo.
Noto che sono quasi tutti seduti, si vede che hanno paura di lui.
Il lituano mi accompagna al mio posto, oh dannazione son seduto proprio vicino al russo, ma che fortuna…
La cena si svolge in silenzio come il viaggio in macchina, nessuno fiata, la tensione è palpabile e ognuno cerca di nasconderlo come può.
Sussulto quando sento un piede sfiorare la mia gamba, capisco subito chi è, ho la sfortuna di averlo vicino, troppo vicino.
Allontano il suo piede con il mio, ma che crede di fare?
Tiro un sospiro di sollievo quando la cena finisce e ci alziamo da tavola, io mi defilo in tre secondi tornando in camera, col cavolo che aiuto, io non sono un suo sottoposto, anzi io non dovrei neanche essere qua.
Entro dentro andando a sedermi sul letto sbuffando, non mi piace star qua, non è il mio ambiente.
Sospiro e mi alzo andando alla finestra non accorgendomi di non essere più solo.
<”Dovresti ringraziarmi per non averti fatto partire.”>
Faccio un salto quando sento la sua voce, quando è arrivato?
<”Scordatelo, non riceverai nessun ringraziamento da me anzi, mi chiedo cosa stia architettando la tua testa, tu non fai mai le cose a caso.”>
Mi guarda facendo qualche passo in avanti.
<”Su questo mi conosci bene, in effetti ho sempre il mio tornaconto, ed ora sono venuto a riscuoterlo.”>
Ti avvicini ancora ed io indietreggio ma tocco il muro dopo poco, dannazione sono in trappola.
Lo vedo sogghignare, vorrei tanto spaccargli la faccia.
Mi metto in posizione di guardia quando vedo che continua a camminare verso di me.
Non ho intenzione di star fermo.
Parto all’attacco con un pugno, lo prendo pieno nel viso ma sembra che non lo abbia neanche sfiorato, invece per mia sfortuna il suo colpo va a segno, ho fatto la cavolata di non indietreggiare dopo il colpo che gli ho tirato.
Un dolore atroce si sviluppa dalla bocca dello stomaco, ma non mi arrendo, parto con un pugno e subito un altro, la rabbia si sta impossessando di me, non devo perdere il controllo gliela darei vinta.
Ci ritroviamo entrambi pieni di lividi e ferite da cui fuoriesce il sangue, io non son messo bene, e nemmeno lui se la passa tanto meglio.
Il rantolio del fiato corto è l’unico rumore che si sente nella stanza, ci stiamo studiando a vicenda.
Decido io di rompere questo momento di stasi partendo all’attacco, solo che non mi sono accorto di quel maledetto rubinetto col quale mi afferra una gamba facendomi crollare a terra.
Dannazione!
In un attimo me lo trovo sopra, non doveva andare così, maledizione.
Lo guardo e con una notevole fatica gli dico.
<”Stavolta hai vinto tu dannato, ma la prossima volta non andrà così.”>
Come risposta ho un tuo semplice sorriso come un bambino che ha appena avuto il giocattolo che voleva da tanto.
Ti avvicini al mio orecchio e lo mordi mentre mi leghi le mani in alto.
Come sempre, questo è un rituale oh beh io ho il mio quindi non me ne stupisco.
Mi togli gli occhiali e li poggi a terra, almeno per una volta li riporto a casa integri.
Poi ti fermi a guardarmi, i minuti sembrano interminabili.
L’adrenalina mi pulsa nelle orecchie come un tamburo.
Sento le tue mani intente a spogliarmi.
Il tocco freddo sulla mia pelle mi fa rabbrividire, hai sempre le mani gelide.
Mi ritrovo con gli occhi bendati, riconosco la mia cravatta.
Accarezzi il mio petto per poi soffermarti sui capezzoli provocando un mio flebile gemito.
Ne susseguono altri più acuti quando inizi a lasciare segni del tuo passaggio sul mio corpo, quanto ami riempirmi di quei fiori rossi, tutte le volte li guardi orgoglioso del tuo operato.
Una mano va a sfiorare la mia erezione mentre le tue labbra incontrano le mie, niente morsi per una volta solo semplici baci.
Questa si che posso definirla come guerra fredda.
Il mio corpo diventa sensibile sotto il tuo tocco gelido ma caldo allo stesso tempo.
Un gemito più alto sfugge al mio controllo quando sento le tue dita dentro di me, le muovi lente e ti godi ogni mio rumore ed ogni mio movimento.
Sento i tuoi occhi addosso, so che ti stai godendo lo spettacolo, ma so bene che non resisterai più di tanto, vuoi possedermi ancora una volta.
Mugolo quando sento le dita uscire dal mio corpo.
Sento i tuoi abiti scivolare a terra prima di afferrare le mie gambe.
<”E così la Russia ha la meglio sull'America”>
Mi dici prima di entrare dentro di me facendomi inarcare la schiena e gemere, porti sempre l’eccitazione al massimo, non solo con i tuoi tocchi, ma anche con le semplici parole.
Ti inizi a muovere dentro di me, sembri quasi gentile in questo momento, le tue spinte son lente.
Dopo poco mi ricredo, era solo l’inizio e lo ringrazio, mi annoio altrimenti.
Le sue spinte ed i miei gemiti vanno di pari passo.
Lui aumenta le spinte e anche i miei gemiti aumentano.
Sento le labbra secche e la gola asciutta ma riesco a dire.
<”Di più...”>
Accogli subito la mia richiesta.
Ti sento uscire da me, ti soffermi a guardarmi prima di afferrare le mie gambe, sento che le pieghi e le porti vicino al mio viso.
Rimaniamo fermi per qualche istante prima di sentirti sprofondare dentro di me.
Emetto un urlo di puro piacere, ti sto sentendo più a fondo dentro di me.
Stavolta non riesco a controllare i miei gemiti che escono senza contegno.
Queste spinte mi stanno portando alla pazzia, la mia testa non è più capace di ragionare.
Lo chiamo fra i gemiti, sto arrivando al limite.
Limite che raggiungo dopo qualche altra spinta.
Lo chiamo per nome mentre vengo, lui fa lo stesso.
Un altro gemito sfugge al mio controllo quando esce da me.
L’unica cosa che si sente nella stanza è il respiro affannato di entrambi.
Mi liberi gli occhi e le mani dopo esserti rivestito.
Io mi tiro su sedendomi, tu non mi stacchi gli occhi di dosso.
<”Cos’è vuoi fare un altro giro?”>
Gli dico mentre cerco di riprendere fiato.
<”Se non avessi da fare lo farei molto volentieri. Oh beh nei prossimi giorni sei qua da me, posso farti quello che voglio.”>
Stringo i pugni.
<”Non credere che andrà così la prossima volta.”>
Ti sento ridire mentre lasci la stanza.
Io mi tiro su e mi metto a letto coprendomi, più tardi mi vestirò adesso sono troppo stanco e voglio riposare, so che le sue parole sono veritiere.
Ricorda russo, hai vinto solo una battaglia, non la guerra.
Dico nella mia testa prima di lasciarmi andare fra le braccia di morfeo.
Scritta per il Red Contest – Summer Edition indetto dalla pagina facebook Axis Powers Hetalia – Italian Fans.
12. Tema libero
RusAme; RussiaxAmerica; Cold War
1,782 parole_One shot
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CENTOUNDICI.
111. Hai qualche fobia?
(Questa è derisione in pubblica piazza!)
Piccioni, galline, pavoni, bambole di porcellana, pupazzi da ventriloquo, marionette e burattini, cavallette, grilli, cimici, clown, grate e tombini.
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Dal 20 al 25 febbraio 2020: Cortina d'Ampezzo, il Paese delle Meraviglie e dei Balocchi! Un Carnevale con Alice e Pinocchio
Il prossimo Carnevale ampezzano 2020 si pronostica una vera favola. Da giovedì 20 a martedì 25 febbraio, l'associazione Cortina For Us, da sempre promotrice dei più grandi eventi che hanno come cornice la Regina delle Dolomiti, insieme al Comune di Cortina, ha pensato di travestire tutta la città, valorizzandone gli aspetti più fantastici. Il tema scelto per questo anno è un cross over tra Alice nel Paese delle Meraviglie e il Pinocchio di Collodi. Il Brucaliffo, la Regina di Cuori, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe…Nessuno mancherà all'appello. Cortina For Us ha pensato davvero a tutti: cinque giorni di spettacoli ed animazioni per grandi e piccini, tra giochi a squadre, piccoli luna-park e grandi giochi gonfiabili. Attori itineranti e trucca bimbi sapranno farvi vivere l'emozione di trovarvi catapultati nel mondo delle fiabe. Tra i tanti appuntamenti, da segnalare la presenza dei "Segni Bianchi", dieci performer d'improvvisazione, ricoperti d'argilla dalla testa ai piedi, liberi di muoversi e agire nelle strade, nelle piazze, nei bar e in ogni luogo dove sia possibile intrattenere gente. Le statue viventi sono pronte a incuriosire, sorprendere, spaventare, divertire gli ignari passanti creando momenti fortemente comunicativi e di rara intensità. Il Silence theatre ha appurato che utilizzando l'universalità del gesto e la fissità dell'immagine è possibile suscitare forti emozioni in persone di tutte le età e provenienti da ogni parte del mondo. E i burattini? Nel Teatro di Mangiafuoco vi aspettano Arlecchino, Pulcinella, il Diavolo e tutte le marionette che hanno segnato la vostra infanzia e quella dei vostri bambini. Immancabile anche quest'anno il premio alla mascherina più bella, che verrà messo in palio da UnipolSai Assicurazioni, partner della manifestazione. L'associazione Cortina For Us, attiva da oltre 6 anni, è composta da commercianti e imprenditori del territorio, uniti nel desiderio di fare da collante fra le diverse realtà locali. I soci, tutti volontari, si occupano di ideare e organizzare eventi che promuovano la località, facendo brillare la Regina delle Dolomiti. Scopri l'agenda di questo magico Carnevale: www.cortinaforus.it Facebook_Instagram: cortinaforus
diffuso da ltc - lorenzo tiezzi comunicazione per Francesca Lovatelli Caetani
special adv by ltc - lorenzo tiezzi comunicazione
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C’era una volta... Marionette e Burattini da Teatro Con il mitico Old Vintage Walt Disney Pluto Hand Puppet Gund W.D.P. ed il fantastico e Raro Gatto con gli Stivali. 1930/1950 #ceraunavolta #marionette #burattini #teatro #old #vintage #waltdisney #pluto #ilgattoconglistivali #handpuppet #wdp #bogys50s #toys #teatrino #giocattoli #giocattolivintage #caserta #valigia (presso Bogys Modernariart) https://www.instagram.com/p/B4e6Vp8oFnD/?igshid=1wncqvi7nftal
#ceraunavolta#marionette#burattini#teatro#old#vintage#waltdisney#pluto#ilgattoconglistivali#handpuppet#wdp#bogys50s#toys#teatrino#giocattoli#giocattolivintage#caserta#valigia
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A Busto Arsizio arriva la Giornata mondiale della Marionetta
Dal 21 al 26 marzo si terrà a Busto Arsizio la Giornata Mondiale della Marionetta. La città organizzerà una settimana di spettacoli, laboratori e conferenze per tutti i cittadini. La Compagnia L’Arca di Noe in collaborazione con Ecateatro aps e C’è un asino che vola, proporranno sei giorni di eventi per adulti e bambini. Il festival porterà in città compagnie aderenti al circuito Unima italiano e mondiale. Grazie al patrocinio del Comune di Busto Arsizio, alla Fondazione Comunitaria del Varesotto e alla collaborazione di Teatro Sociale “D. Cajelli”, Spazioteatro Alberto Caprioli (Palkettostage), Teatro Sant’Anna, sarà possibile organizzare una settimana ricca di laboratori, convegni, e spettacoli per un pubblico di tutte le età. Alcuni degli spettacoli aperti al pubblico includono: “C’era due volte un re” di L’Arca di Noe per bambini dai 4 anni in su “Adagio” della compagnia Karlos Herrero per un pubblico dai 19 anni in su con ingresso offerta libera “Un’altra notte” della compagnia Ecateatro e “Dialogo con la Morte” della compagnia Is Mascareddas per un pubblico dai 19 anni in su con un ingresso unico di 10 euro “Lear e il suo matto” della Compagnia Walter Broggini e Teatro Invito con un ingresso di 10 euro. La Giornata Mondiale della Marionetta viene celebrata ogni anno il 21 marzo in una città diversa, promossa dall'Unione Internazionale delle Marionette (Unima). Dopo città come Maiori, Roma, Grugliasco, Milano, Perugia, Bari, Cividale del Friuli, Parma e Pordenone, nel 2023 la città scelta è Busto Arsizio. L'evento non si limita solo ai bambini, ma vuole coinvolgere anche gli adulti, dimostrando che le marionette e i burattini sono forme d'arte che possono appassionare persone di tutte le età. Inoltre, la città ha ottenuto il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, della Fondazione Comunitaria del Varesotto e la collaborazione di diversi teatri, tra cui il Teatro Sociale “D. Cajelli”, Spazioteatro Alberto Caprioli (Palkettostage), e il Teatro Sant’Anna, per offrire una ricca programmazione di eventi per tutta la cittadinanza. Il programma completo delle iniziative può essere consultato tramite il link disponibile. CALENDARIO COMPLETO Giornata mondiale della Marionetta 2023 Read the full article
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