Tumgik
#magliette squadre calcio
negoziante · 1 year
Text
Mbappe annuncia il passaggio al Real Madrid?
Tumblr media
Nella stagione 2023/24 si sono giocati i primi due turni della Ligue 1. A causa dell'assenza di Messi e Neymar e dei trasferimenti di Mbappé, il Paris Saint-Germain si trova ancora in una situazione relativamente caotica. nella partita, 0-0 Lorient, 1-1 Tolosa, 2 punti in 2 turni, il Paris Saint-Germain è diventata l'ultima squadra della Ligue 1 e si è temporaneamente classificata 12esima in classifica.
Nel terzo turno di Ligue 1, il Paris Saint-Germain giocherà contro il Lens il 27 agosto, e sarà un attacco casalingo. Mbappe, con indosso la magliette squadre calcio, farà un discorso pubblico dopo la partita, annunciando la sua decisione di trasferirsi e lasciare il club. La sua prossima casa è bloccata nel Real Madrid. I media francesi ritengono che, sebbene Mbappe sia tornato nella Ligue 1 francese, sembra che il rapporto con il Paris Saint-Germain si sia allentato, ma il suo contratto con il club è ancora in scadenza nell'estate del 2024, il che significa che Mbappe può competere "Con altri giocatori nella finestra invernale. Il club sta negoziando acquisti a parametro zero e il Paris Saint-Germain ha evitato che ciò accadesse. Si spera che Mbappe completi il trasferimento nell'attuale finestra di mercato. Anche il Real Madrid ha lavorato difficile, sperando di avere Mbappe il prima possibile. Mbappe, infatti, che indossa quella magliette da calcio, ha sempre sperato di andare al Real Madrid per ricoprire un ruolo come Ronaldo, e diventare una delle migliori superstar del calcio sotto tutti gli aspetti.
0 notes
parolerandagie · 19 days
Text
La gioventù porta a cercare una corrispondenza il più totale possibile tra sé stessi ed i soggetti con cui ci si relaziona, siano essi amici o amori, ma anche artisti, fazioni politiche e sociali, squadre di calcio; una corrispondenza che sappia abbracciare le estetiche, gli impianti valoriali, le idee, gli approcci al mondo (grande e terribile) che c’è là fuori.
Ci si concede minimi spazi di deroga, alla prerogativa suddetta, finendo per clonarsi e per  cercare cloni, anche rumorosamente, sbandierando acconciature di capelli simili, magliette tazebao che sbraitino tanto come la pensiamo quanto chi la pensa esattamente come noi, prese di posizione perentorie e dell’elasticità (assente) del marmo di Carrara.
Questo modo d’essere contribuisce per certo a definire l’identità di un individuo in maniera netta, tracciando linee evidenti come se fossero ripassate a china, ed a cementare il corpus di ideali e principi astratti da declinare poi nei comportamenti d’ogni giorno, ma altrettanto esclude, seleziona a priori, finendo poi per tenere lontano, finendo poi per far perdere esperienze, confronti, fruizioni solo perché non sufficientemente fedeli alla propria linea (e la fedeltà alla linea, fra poco, sarà evidente che non è stata citata a caso.
Io ero un giovane adolescente a metà degli anni ottanta, alla ricerca, come milioni di miei simili, di una forma (che sapesse poi diventare sostanza) da prendere, ideologicamente e politicamente, umanamente ed individualmente, e l’inciampo nelle opere musicali (folli e sconclusionate, quasi parodistiche, ma di un’ortodossia sociale cristallina) dei CCCP-Fedeli alla Linea, capitanati da Giovanni lindo Ferretti e Massimo Zamboni, furono forgianti e fondamentali, nel mio percorso: la logica lineare, e di matrice aristotelica, dell’interpretazione della società del socialismo degli albori s’appoggiava perfettamente al mio istintivo ed euclideo modo di pensare, il sillogismo ferreo di valutazione oggettiva e consequenzialità d’azione della dinamica ideologica era esattamente il mio strumento di osservazione ed analisi della realtà.
Capirete la delusione quando, tutto ciò, finì nel gigantesco incendio che la caduta del muro, nel 1989, innescò e che cancellò, o quantomeno archiviò come fallimentare l’esperienza del blocco est-europeo.
E capirete ancora meglio la delusione quando Giovanni Lindo Ferretti rinnegò ciò che era stato e ciò che aveva pensato per vestirsi di un cattolicesimo dogmatico, agreste e rituale, da cui, sostiene nei suoi scritti, proveniva ed di cui aveva sempre fatto parte, riducendo il suo allontanamento da esso ad una mera manifestazione della necessità educativa di ribellione tipica dell’adolescenza e della prima età adulta.
La delusione fu così forte che, per anni, a quella musica, che fu parte integrante della colonna sonora dei miei anni liceali, non seppi più nemmeno avvicinarmi. Per fortuna si cresce e ci si relativizza.
Per fortuna si cresce, forse (anche solo perché ci si è dimostrati capaci di essere sopravvissuti a lungo) ci si fortifica, e non si ha più bisogno di pensarla uguale su tutto per essere amici, per volersi bene, per godere di una manifestazione dell’arte.
Per fortuna.
E complice anche il tour che i CCCP (e basta, nel nome, adesso) hanno fatto quest’estate (intitolato In Fedeltà la Linea C’è) hanno orchestrato quest’estate, con l’infinita sensibilità poetica di Giovanni Lindo Ferretti (e forse con la mia adolescenza) ho fatto pace.
Pace, proprio, nella misura in cui sono più pacifico, meno inquieto, nelle mie giornate: ed anche più, paradossalmente sicuro, dei miei valori, anche se sono meno le persone che li condividono.
Giovanni Lindo Ferretti incluso.
23 notes · View notes
fridagentileschi · 1 year
Text
Tumblr media
Io non sono un Conservatore. Non simpatizzo con la Destra più di quanto non simpatizzi con la Sinistra. Sebbene rifiuti ogni classificazione politica, mi considero una rivoluzionaria. Perché la Rivoluzione non significa necessariamente la Presa della Bastiglia o del Palais d’Hiver. E certamente per me non significa i capestri, le ghigliottine, i plotoni di esecuzione, il sangue nelle strade. Per me la Rivoluzione significa dire «No». Significa lottare per quel «No». Attraverso quel «No», cambiare le cose.
E di sicuro io dico molti «No». Li ho sempre detti. Di sicuro vi sono molte cose che vorrei cambiare. Cioè non mantenere, non conservare. Una è l’uso e l’abuso della libertà non vista come Libertà ma come licenza, capriccio, vizio. Egoismo, arroganza, irresponsabilità. Un’altra è l’uso e l’abuso della democrazia non vista come il matrimonio giuridico dell’Uguaglianza e della Libertà ma come rozzo e demagogico egualitarismo, insensato diniego del merito, tirannia della maggioranza. (Di nuovo, Alexis de Tocqueville…). Un’altra ancora, la mancanza di autodisciplina, della disciplina senza la quale qualsiasi matrimonio dell’uguaglianza con la libertà si sfascia. Un’altra ancora, il cinico sfruttamento delle parole Fratellanza-Giustizia-Progresso. Un’altra ancora, la nescienza di onore e il tripudio di pusillanimità in cui viviamo ed educhiamo i nostri figli. Tutte miserie che caratterizzano la Destra quanto la Sinistra.
Cari miei: se coi suoi spocchiosi tradimenti e le sue smargiassate alla squadrista e i suoi snobismi alla Muscadin e le sue borie alla Nouvel Riche la Sinistra ha disonorato e disonora le grandi battaglie che combatté nel Passato, con le sue nullità e le sue ambiguità e le sue incapacità la Destra non onora certo il ruolo che si vanta di avere. Ergo, i termini Destra e Sinistra sono per me due viete e antiquate espressioni alle quali ricorro solo per abitudine o convenienza verbale. E, come dico ne La Forza della Ragione, in entrambe vedo solo due squadre di calcio che si distinguono per il colore delle magliette indossate dai loro giocatori ma che in sostanza giocano lo stesso gioco. Il gioco di arraffare la palla del Potere. E non il Potere di cui v’è bisogno per governare: il Potere che serve sé stesso. Che esaurisce sé stesso in sé stesso.
di Oriana Fallaci
30 notes · View notes
Text
Abbigliamento Personalizzato: La Chiave per Un’Estate di Sport e Divertimento
L’estate è il momento perfetto per i campi scuola, i tornei di calcio, i tornei di pallavolo e le feste giovanili all’aperto. Che si tratti di ballare sotto il sole o di competere in uno sport, l’abbigliamento personalizzato gioca un ruolo cruciale nel migliorare l’esperienza di tutti i partecipanti. L’abbigliamento sportivo, noto anche come activewear, comprende una vasta gamma di capi e calzature specificamente progettati per l’attività sportiva o l’esercizio fisico.
Tumblr media
L’Importanza dell’Abbigliamento Sportivo
L’abbigliamento sportivo è progettato per offrire comfort, praticità e sicurezza durante le attività fisiche. Gli articoli tipici includono tute, pantaloncini, maglie da calcio o basket, t-shirt e polo. Capi specializzati come costumi da bagno, mute, tute da sci, body e collant sono essenziali per sport specifici. Le calzature sportive, come scarpe da calcio, scarpe da ginnastica, stivali da equitazione e pattini da ghiaccio, completano l’equipaggiamento necessario per una performance ottimale.
Gli atleti spesso indossano una combinazione di diversi capi di abbigliamento, adattati alle esigenze specifiche del loro sport. In molti casi, è necessario indossare indumenti protettivi, come caschi o giubbotti antiproiettile. Ad esempio, nei sport di squadra come il cricket, il baseball e l’hockey, dove i giocatori devono intercettare oggetti a velocità elevata, i sospensori sono essenziali per la protezione. Altri indumenti intimi, come i reggiseni sportivi, offrono un mix di protezione, sostegno e comfort.
Tessuti Tecnici per il Comfort e le Prestazioni
I tessuti sportivi sono materiali tecnici che aiutano a mantenere chi li indossa comodo durante l’esercizio. Il tipo di tessuto utilizzato dipende dall’intensità dell’esercizio e dall’attività. Per il fitness e lo yoga, ad esempio, sono preferiti tessuti con elevata elasticità come il cotone, il nylon e la lycra. Per la corsa su lunghe distanze, tessuti con eccellenti proprietà di assorbimento dell’umidità sono ideali, mentre per gli sport invernali all’aperto, sono preferiti tessuti traspiranti con ottime proprietà isolanti.
La Crescita del Mercato dell’Abbigliamento Sportivo
Nelle economie ricche e in crescita, l’abbigliamento sportivo è una delle principali categorie di consumo nel settore della salute personale, dei beni di lusso e del tempo libero. Questo mercato è supportato da una forte presenza mediatica e strategie di marketing globali, spesso focalizzate sulle sponsorizzazioni di atleti famosi. Ai livelli più alti di competizione, la durata di un capo di abbigliamento sportivo può essere breve come un singolo evento competitivo. Tuttavia, a livelli più bassi, esistono molti compromessi tra forma, funzione, estetica, durata e costo.
L’Abbigliamento Personalizzato per Squadre e Eventi
L’abbigliamento personalizzato è particolarmente importante negli sport di squadra, dove uniformi standardizzate aiutano a identificare i membri delle diverse squadre. Ad esempio, i calciatori indossano abiti di colore diverso per distinguersi, mentre l’arbitro indossa una maglietta bianca. In alcuni sport, l’abbigliamento personalizzato può anche indicare ruoli specifici all’interno della squadra, come nel caso del libero nel volleyball, che indossa un colore diverso.
Inoltre, l’abbigliamento sportivo personalizzato non solo unisce la squadra ma promuove anche un senso di appartenenza e orgoglio. Eventi come i tornei di calcio e pallavolo, o le feste di giovani che ballano all’aperto, beneficiano immensamente dalla coesione e dall’identità che l’abbigliamento personalizzato può offrire. La Cooperativa Arcobaleno Sociale Onlus di Mondovì, ad esempio, si occupa di creare magliette e divise personalizzate che rispecchiano i colori dell’arcobaleno, simbolo di diversità, unità e amicizia.
Il Ruolo dell’Abbigliamento Sportivo nella Promozione degli Sponsor
L’abbigliamento sportivo è spesso utilizzato come mezzo per la promozione degli sponsor di un atleta o di una squadra. In molti sport, ci sono regolamenti che limitano le dimensioni o il design dei loghi degli sponsor, ma l’importanza del branding rimane alta. Indossare abbigliamento con il logo di uno sponsor può essere una strategia efficace per promuovere il marchio e rafforzare il legame tra l’atleta e l’azienda.
La Funzione dell’Abbigliamento Sportivo
L’abbigliamento sportivo deve tenere conto delle esigenze di isolamento termico di chi lo indossa. In situazioni calde, l’abbigliamento deve consentire a chi lo indossa di rimanere fresco, mentre in situazioni fredde, deve aiutare a mantenere il calore. La gestione dell’umidità è essenziale per il comfort, e tessuti come lo spandex sono popolari per la loro capacità di assorbire il sudore.
I tessuti traspiranti sono progettati per allontanare il sudore dal corpo, mantenendo la pelle asciutta e confortevole. Questa proprietà è particolarmente utile in attività fisiche intense, dove il raffreddamento evaporativo è cruciale per il benessere dell’atleta. Questi tessuti sono ampiamente utilizzati in capi come t-shirt, reggiseni sportivi, maglie da corsa e da ciclismo, calze e tute.
Conclusione
L’abbigliamento personalizzato è fondamentale per qualsiasi attività sportiva o evento giovanile estivo. Che si tratti di un torneo di calcio, di una gara di pallavolo o di una festa all’aperto, l’abbigliamento sportivo personalizzato non solo migliora le prestazioni ma crea anche un forte senso di comunità e appartenenza. La Cooperativa Arcobaleno Sociale Onlus di Mondovì offre soluzioni di abbigliamento personalizzato che combinano praticità, comfort e stile, rendendo ogni evento un’esperienza indimenticabile.
Leggici su Linkedin
Indicaci come contattarti
0 notes
carmenvicinanza · 2 years
Text
Nancy Faeser
https://www.unadonnalgiorno.it/nancy-faeser/
Tumblr media
Nancy Faeser è Ministra dell’Interno della Germania, prima donna a ricoprire questa carica.
Esponente del Partito socialdemocratico (SPD) è stata nel parlamento statale dell’Assia dal 2003.
Nata a Bad Soden, il 13 luglio 1970, è cresciuta a Schwalbach am Taunus. Si è laureata in giurisprudenza all’Università Goethe di Francoforte sul Meno.
Ha avuto la Cattedra di Diritto Pubblico, Filosofia del Diritto e Diritto Comparato di Günter Frankenberg a Francoforte e lavorato come avvocata nel distretto del Tribunale regionale superiore di Francoforte. L’otto dicembre 2021, è stata nominata Ministra nel governo Scholz.
Nei discussi mondiali del Qatar è salita alla ribalta per la sua importante presa di posizione in favore dei diritti delle persone Lgbtq+.
Assistendo, dagli spalti, alla partita della Germania contro il Giappone ha orgogliosamente indossato la fascia arcobaleno ‘One Love’ facendone bella mostra fra dirigenti Fifa e funzionari qatarioti.
Ai giorni nostri è incomprensibile che la FIFA non voglia che le persone si schierino apertamente per la tolleranza e contro la discriminazione.
Così si era espressa, nei giorni precedenti al match, in merito al controverso divieto delle fasce rainbow (simbolo di apertura alla diversità) per le squadre in campo, che determinava sanzioni e penalità per chi le indossasse.
La Germania è stata tra le sette nazioni che hanno manifestato l’intenzione d’indossare la fascia per dimostrare che il calcio è uno sport che non discrimina.
La nazionale tedesca aveva fatto riscaldamento con magliette da allenamento dalle maniche arcobaleno e i calciatori si sono messi le mani sulla bocca durante la foto della squadra.
Questo perché in Qatar, dove si svolgono i Mondiali 2022, le relazioni omosessuali sono punite con il carcere, le torture e addirittura la pena di morte.Il coraggio di una donna fra decine di uomini pavidi e oscurantisti ha fatto velocemente il giro del mondo.Il suo gesto è stato censurato dalle tv qatariote, ma la rete è piena di immagini che la ritraggono, in maniche corte e con la fascia orgogliosamente ostentata al braccio.
0 notes
crowleying · 3 years
Text
Rugby
Data: 07.12.2021
Coppia: Simone x Manuel (Simone e Manuel Associati)
Parole: 1115
Fandom: Un Professore
Characters: Simone Balestra, Manuel, Dante Balestra, Laura
Genere: Romantico
Lunghezza: Oneshot
Warnings: Tooth-rotting fluff
Richiesto: No
Prompts: No
Summary: Il punto è che Manuel non capisce assolutamente niente di rugby. Non capisce perché a Simone piaccia tanto buttarsi nella mischia e nel fango. Non ne capisce neanche le regole, nonostante Simone abbia provato tante volte a spiegargliele, semplicemente non gli entrano in testa.
Dedicato a: Tutte le mie mutuals su Twitter che mi hanno convinto a guardare la serie
Note: Avevo questa idea in testa da giorni, avevo bisogno di serotonina dopo aver visto l'ultima puntata e mi sembrava necessario scrivere qualcosa visto che ci sono ancora pochissime ff sulla Simone e Manuel Associati.
Spero vi piaccia. Venite a sclerare con me su Twitter su questi due liceali gay.
LE RICHIESTE SONO APERTE. Mandatemi idee per questi due. Ho postato una List of prompts, quindi se non avete idee prendete ispirazione da lì. Fatemi sapere se volete essere taggatu nelle mie ff.
IF YOU LIKE MY WORKS, PLEASE REBLOG THEM
Masterlist
Ao3
Tumblr media
[ID: una gif di Un Professore in cui Manuel gentilmente afferra il braccio di Simone per fermarlo e farlo girare verso di lui nella palestra della scuola. End ID.]
Seduto sugli spalti al freddo, con l'aria che gli scompiglia i ricci ribelli, e la giacca di jeans di Simone stretta addosso, Manuel si chiede che cosa ci trovi Simone nel rugby. E' uno sport che lui non ha mai capito, forse perché le persone che frequenta lui seguono il calcio. Manuel non è mai stato un tifoso sfegatato ma le partite in televisione ogni tanto le guarda. Simone, al contrario, odia il calcio e ama il rugby, non è solo un tifoso, per lui il rugby è quasi uno stile di vita. Le pareti di camera sua sono tappezzate di poster di rugby, segue quasi tutte le partite e indossa magliette di diverse squadre. Forse a frequentare la regina di Scozia si diventa tifosi di rugby, pensa Manuel rilasciando uno sbuffo d'aria dalle narici, e forse non è neanche tanto lontano dalla realtà. Simone gli ha spiegato che in Scozia è uno sport molto seguito e che quando è andato a trovare sua madre ha preso al volo l'occasione per assistere al Sei Nazioni, una cosa tipo la Champion del rugby, a quanto pare.
Il punto è che Manuel non capisce assolutamente niente di rugby. Non capisce perché a Simone piaccia tanto buttarsi nella mischia e nel fango. Non ne capisce neanche le regole, nonostante Simone abbia provato tante volte a spiegargliele, semplicemente non gli entrano in testa. Continua ad essere convinto del fatto che non abbia alcun senso passare la palla nella direzione opposta rispetto a quella in cui stai correndo.
Ci sono, però, cose che capisce molto bene, come il sorriso di Simone quando la sua squadra segna, l'adrenalina che resta a lungo anche dopo la fine della partita, che lo fa saltellare qua e là e non lo fa stare zitto per un attimo. Manuel ne è grato, perché Simone non è mai così loquace come quando la sua squadra vince e tutto quello di cui riesce a parlare per le ore seguenti è la partita, e davvero, Manuel non ci capisce niente, ma lo ascolta, perché è bello vederlo così felice. Capisce anche la delusione quando la squadra perde o quando Simone sente di non aver giocato al meglio, capisce i lividi e i dolori ma sa che a Simone di quelli non importa più di tanto, soprattutto quando lui è lì per baciarglieli via.
Quando Simone si lancia oltre la meta con la palla stretta tra le braccia, Manuel è in piedi e batte le mani ancora prima che l'arbitro assegni il punto. Accanto a lui anche Dante e Laura esultano, ma quando Simone si rialza da terra, Manuel sa che gli occhi del suo ragazzo e il suo sorriso sono solo per lui. Sorride di rimando e il cuore gli fa una capriola nel petto quando Simone lo indica e con il labiale gli dice che quella meta è per lui. Manuel arrossisce, perché ancora non è abituato a tutte le smancerie di Simone e non è ancora pronto ad ammettere quanto gli piacciano.
Laura, che ha intercettato il loro scambio, gli dà una leggera spinta spalla contro spalla e gli rivolge un sorriso canzonatorio che forse un tempo lo avrebbe infastidito.
«È sempre stato così sdolcinato?» le chiede. I suoi occhi lasciano Simone solo per qualche secondo per guardare Laura che scuote la testa e ridacchia.
«No. Non hai idea di quanto avrei voluto fosse stato così con me. Sei fortunato, Manuel.»
Lui torna a guardare Simone, con il quale i compagni si stanno congratulando, e annuisce. «Lo so.»
Sa di essere fortunato, e sa che dovrebbe ringraziare in qualche modo Simone per quella dedica, magari dopo la partita, quando saranno soli, allora lo ringrazierà come si deve.
Manuel non capisce cosa ci trovi Simone nel rugby, ma sa perfettamente cosa ci trova lui. Ci trova Simone in tutta la sua essenza. Ci trova il Simone spensierato, felice, determinato e forte di cui si è innamorato. Ci trova Simone che dopo la partita gli corre incontro ancora sporco di fango per avere un bacio celebrativo.
«Oh non ce provà, Simò,» lo avvisa indietreggiando ma Simone si avvicina imperterrito.
«Eddai, solo un bacetto,» chiede sporgendo il labbro inferiore, perché sa che anche se Manuel non lo ammetterà mai non può resistere.
Infatti Manuel capitola. «Va bene, solo un bacio ma non me toccà che sei tutto sporco.»
Simone sorride soddisfatto e si avvicina. Le loro labbra si sfiorano e mentre Manuel è distratto, Simone lo abbraccia.
Manuel gli dà uno schiaffo sul petto e interrompe il bacio, senza però cercare di sfuggire all'abbraccio. Ormai anche lui è sporco di fango.
«Sei uno stronzo,» dice, ma stanno sorridendo entrambi.
«Tu lo fai tutti i giorni lo stronzo che m'abbracci tutto sporco di grasso e olio. Mi dovevo vendicare.»
«Ti odio.»
«Ah davvero?» Le sue sopracciglia si inarcano e accompagnano il sorriso canzonatorio. «No, perché mi sembra che stamattina tu abbia detto qualcosa di diverso.»
«E hai sentito male.»
«No, ci sento benissimo, io.»
«Ci sente benissimo lui,» lo scimmiotta, guadagnandosi un pizzicotto sul fianco.
«Guarda che ti faccio il solletico finché non lo ammetti.»
«Non ce provà!»
«Mi stai sfidando?» Senza aspettare una risposta, Simone inizia a fargli il solletico e Manuel si agita fra le sue braccia e cerca di fermarlo. Finalmente riesce a prendergli i polsi e i due si ritrovano a guardarsi negli occhi.
«Ti amo,» sussurra Manuel e Simone lo bacia. Manuel non sa se abbia improvvisamente smesso di respirare o se stia respirando Simone ma forse non importa. Si baciano con passione, dimenticandosi di essere a bordo campo. Non si sono ancora abituati al fatto che possono fare le cose con calma prendendosi tutto il tempo che vogliono. A volte hanno ancora bisogno di avere tutto subito.
L'incantesimo si spezza quando qualcuno si schiarisce la voce accanto a loro. Si separano, le loro braccia ricadono lungo i loro fianchi e le loro teste si voltano all'unisono verso Dante.
«Scusatemi eh» dice l'uomo sollevando le mani in segno di resa. «I tuoi compagni sembrano abbastanza impazienti di andare a mangiare la pizza e mi hanno mandato a chiederti di... darti una mossa, ecco,» spiega rivolto a Simone.
Lui annuisce. «Sì, vado.» Lancia un'occhiata a Manuel, forse vorrebbe dargli un altro bacio ma non lo fa. Manuel gli fa cenno con la testa per dirgli di andare.
Manuel e Dante restano soli. Il professore si volta verso il ragazzo e lo squadra dalla testa ai piedi.
«T'ha insozzato tutto, eh?»
Manuel si guarda i vestiti e sospira. «Eh» Eppure non gli dà fastidio, non più di tanto.
Manuel non capisce perché qualcuno dovrebbe sporcarsi di fango per uno sport, farlo per amore gli sembra più sensato.
19 notes · View notes
t-annhauser · 3 years
Text
Parafilie di nicchia
Stavo mettendo un po' di ordine nel computer e ho deciso di dividere le donne nude per categorie: donne nude che leggono Schopenhauer, donne nude che indossano cotte di mithril, donne nude che tifano per squadre di calcio con magliette girocollo e così via, perché ho davvero un sacco di manie molto particolari e tutte le volte perdo così tanto tempo a cercarle che mi passa tutto il sentimento. Delle donne con le cotte di mithril apprezzo soprattutto i tensori della fascia lata per cui ho sviluppato una vera e propria parafilia, peccato solo che si trovino così poche immagini su internet. Sto seriamente pensando di aprire un gruppo su Reddit, per ora siamo solo io e un ortopedico.
41 notes · View notes
spettriedemoni · 5 years
Text
Tumblr media
"La Partita" è Italia - Brasile, quella del Mundial 1982, il primo mondiale di calcio a 24 squadre con nazionali provenienti da tutti i continenti per la prima volta nella storia del calcio.
È il racconto di quei 90 minuti ma anche di tante storie intorno a quelle due squadre e intorno a una manifestazione che cominciava per la prima volta a far girare molti soldi.
È la storia di un gruppo di uomini che si trovano ad affrontare contemporaneamente due avversari, uno sul campo e uno fuori. I giocatori del Brasile che sono già leggenda, in campo e i giornalisti scettici e critici fuori.
È la storia di Claudio Gentile che strappa la maglia a Zico nel tentativo di fermarlo e a fine gara nello scambio rituale delle magliette chiede al brasiliano proprio quella che gli ha strappato e non quella integra che ha indossato subito dopo.
È la storia di Tardelli che fa l'assist per il terzo gol con un tiro sbilenco e si fa male proprio in quella occasione a un quarto d'ora dalla fine. Tanta è la tensione che Tardelli non riuscirà a vedere quegli ultimi 15 minuti né a bordo campo né al televisore presente negli spogliatoi.
È la storia di Giancarlo Antognoni che pare faccia invidia agli dei perché è maledettamente sfortunato: ha un problema al piede che ne pregiudica il mondiale di 4 anni prima. Risolto quel problema grazie a un plantare, si fa male a pochi mesi dal mondiale spagnolo durante un Fiorentina - Genoa. Un brutto infortunio dove rischia seriamente la vita visto che riporta una frattura cranica. Solo il pronto intervento del medico della squadra avversaria che gli pratica il massaggio cardiaco e gli tira fuori la lingua gli evita la morte. Ironia della sorte quello è anche l'anno in cui potrebbe vincere lo scudetto con la Fiorentina ma rientrando in campo sbaglia un rigore decisivo contro il Pescara. Al mondiale è criticato come tutti ma anche lui contro Argentina e Brasile gioca bene. Con il Brasile fa anche il gol del 4-2 ma gli viene annullato ingiustamente. Quel gol annullato farà sì che in semifinale contro la Polonia cercherà di fare un gol da fuori area ma un contrasto con un ruvido difensore polacco gli apre una ferita sul collo del piede rendendo necessari diversi punti di sutura. Salterà la finale contro la Germania Ovest una partita in cui l'Italia avrà un rigore a favore, un rigore che in sua assenza batterà Cabrini, sbagliandolo. Un rigore che forse avrebbe segnato e invece chiuderà il mondiale con zero gol all'attivo.
È la storia dell'arbitro israeliano Abraham Klein che pochi giorni prima ha saputo che il suo paese ha invaso il Libano e il figlio ventenne è stato arruolato. Non vorrebbe rimanere in Spagna Klein, ma Artemio Franchi, dirigente italiano presidente dell'UEFA, gli chiede di restare almeno come guardalinee. Il giorno del compleanno del figlio riceve una telefonata dal fronte libanese. È la voce di suo figlio a tranquillizzarlo e a dirgli che vorrebbe vederlo arbitrare. Solo allora il sopravvissuto alla Shoa Abraham Klein chiederà che gli sia data una partita da arbitrare.
È la storia della parata di Dino Zoff sul colpo di testa di Oscar, difensore brasiliano di origini italiane, a pochissimo dalla fine. Zoff che resta fermo con la palla a pochi cm dalla linea che aspetta di vedere l'arbitro prima di muoversi.
È la storia di Enzo Bearzot che mesi prima aveva schiaffeggiato una ragazza di vent'anni che gli aveva dato dello scimmione perché non convocava Beccalossi, centrocampista dell'Inter. Bearzot però ha dato quello schiaffo, dirà in seguito, a scopo educativo perché le critiche le accetta ma gli insulti no e dopo quell'alterco spiega alla ragazza il perché della mancata convocazione del giocatore interista. Conoscevo quell'episodio, quello che non sapevo è che la ragazza invitò Bearzot al suo matrimonio perché nel frattempo i due si sono scambiati gli indirizzi.
È la storia del bacio di Dino Zoff, capitano di quella squadra al suo allenatore alla fine di quella partita. L'unico momento in cui il portiere supera il suo pudore dei sentimenti.
È il mito di Davide contro Golia o di Milziade con i suoi ateniesi a Maratona, se preferite. In fondo a Bearzot piacciono i classici, legge spesso Orazio e questa sua passione la trasmette anche a sua figlia Cinzia che diventa professore ordinario di Storia ed Epigrafia greca.
È la storia di Paolo Rossi, il centravanti che non si sbraccia, non rimprovera i compagni per un passaggio sbagliato come i centravanti classici. Non ha neppure il fisico per quel ruolo, a ben vedere, eppure resta ad oggi l'unico ad aver fatto 3 gol in una sola partita durante un mondiale contro il Brasile.
L'autore del libro ha fatto un lavoro di ricerca impressionante. Posso capirlo: eravamo quasi coetanei all'epoca, lui è più grande di me di 3 anni.
Forse siamo entrambi nostalgici, vecchi tromboni che dicono "Ai miei tempi..." però la sensazione è che davvero fosse un altro calcio.
Non so se migliore o peggiore, ma di sicuro diverso da quello di oggi.
Mi sono reso conto però di una cosa: quella partita, la prima che vidi dall'inizio alla fine per tutti i 90 minuti, è ormai qualcosa di più di un evento sportivo e storico.
È leggenda.
5 notes · View notes
diceriadelluntore · 6 years
Photo
Tumblr media
Storia Di Musica #61 - The Stone Roses, The Stone Roses, 1989
La musica pop è anche una storia di luoghi, nella sua lunga antologia un luogo è diventato famoso anche per la musica che in esso è nata. È capitato con Manchester, che negli anni ‘80 non è che se la passasse tanto bene: crisi economiche, la dismissione delle grandi industrie, il tatcherismo in una zona operaia. Ma verso la fine del decennio la città divenne il palcoscenico per una delle ultime manifestazioni spettacolari musicali europee. In quegli anni, vari gruppi di giovani musicisti iniziò a integrare alle strutture del rock e della musica pop degli anni ‘60 le sonorità, soprattutto ritmiche, della nascente acid music e della dance. Ne vennero fuori due nomignoli, il Madchester sound e la subcultura baggy, che prende il nome dal portare jeans di varie misure più grandi, cappellini da baseball e le magliette delle squadre di calcio. Due gruppi divennero gli alfieri di questo nuovo suono: gli Happy Mondays e gli Stone Roses. Questi ultimi erano formati all’inizio da da Ian Brown (cantante), John Squire (chitarra), Andy Couzens (seconda chitarra), Reni (Alan Wren, batteria) e Peter Gardner (basso). A metà degli anni ‘80, mischiando psichedelia e il suono jangle del pop inglese si fanno un nome nei club. Pubblicano So Young, primo singolo, e nel tempo di pubblicare il secondo, Sally Cinnamon, Gardner se ne va, oscurato dai primi lampi di bravura di Squire, portando con sè Andy Couzens, con cui formerà gli High. Lo sostituisce Gary “Mani” Mountfield, e grazie all'interessamento di Peter Hook dei New Order la band sigla un contratto con l’etichetta Silverstone. A questo punto, due eventi segnano la loro carriera: l’interesse delle riviste musicali New Musical Express e  Melody Maker (all’epoca diffusissime) per il baggy e una loro clamorosa esibizione all’Alexandra Palace del 1989, dove suonarono anche qualche pezzo che apparirà nello stesso anno nel loro atteso disco d’esordio. The Stone Roses (1989) ha la copertina che si ispira a Jackson Pollock ed è opera di John Squire, studente di arte, a cui aggiunge delle fette di arancia e tre pennellate di colore. Il disco è un portento: la ritmica di stampo dance, anche se notevolmente resa rock, è la spina dorsale per canzoni dove la chitarra di Squire trascina in nuvole sonore, in un mix riuscito e all’epoca innovativo di rock classico e innesti moderni. Canzoni come I Wanna Be Adored, Don’t Stop, Made Of Stone (primo singolo) e la catartica e trascinante I Am The Resurrection (8 minuti indimenticabili di potenza sonora, una delle canzoni di band inglesi più belle in assoluto) diventano raggi di luce pure nel panorama rock britannico. Ci sono anche episodi più dolci, come la splendida Waterfall, Bye Bye Bad Man, il calore di This Is The One, il tutto con una vena malinconica alla Smiths (altra band di Manchester tra l’altro). La voce angelica di Ian Brown e la chitarra tagliente di Squire finiranno per influenzare tutto quello che dopo loro è arrivato sul panorama inglese, in primis i fratelli Gallagher che formeranno gli Oasis. Ma se oggi il loro nome, nonostante il Melody Maker nel 1989, cavalcando l’onda di entusiasmo (eccessivo) definì The Stone Roses l’album più bello di tutti i tempi, non è così emozionante, lo si deve al loro carattere spavaldo, che li portò ad organizzare un colossale rave party a cui però non venne nessuno, mostrando una spavalderia e arroganza fuori dalla norma, ma soprattutto una vertenza contrattuale con la loro casa discografica, non avvisata per tempo del loro approdo alla Geffen. Infatti Second Coming esce solo nel 1994, in piena età Britpop, di cui loro sono i naturali genitori: il suono perde quella magia un po’ psichedelica e diviene molto più simile a quello di qualunque band voglia omaggiare i Led Zeppelin. Gli scarsi risultati porta la band allo scioglimento, e le carriere soliste dei singoli membri sono appena discrete. Si riuniscono per un tour nel 2011, che non aggiunge nulla al loro apporto alla storia della musica. Che per un periodo concentrava la sua attenzione su una città del Nord dell’Inghilterra, terra di operai, future grandi squadre di calcio e di ottimi gruppi musicali.
8 notes · View notes
corallorosso · 6 years
Photo
Tumblr media Tumblr media
Fischia il vento di Federico Tulli Da oltre venti anni, ai primi di luglio, in Emilia si giocano i Mondiali antirazzisti di calcio, un evento sportivo amatoriale non competitivo che si fonda su una formula semplice ma rivoluzionaria (specie di questi tempi): coinvolgere e mettere in contatto tra loro realtà considerate di solito contrastanti e contraddittorie, quella dei gruppi ultrà, spesso etichettati come razzisti, e quella delle comunità di immigrati e delle associazioni impegnate nel volontariato. Nel corso degli anni, i Mondiali – che ora si giocano sui prati di Bosco Albergati – si sono trasformati in un vero e proprio festival multiculturale e in esperienza concreta di lotta contro ogni forma di discriminazione... Una lotta pacifica portata avanti con convinzione da migliaia di persone. Abbiamo visto giocare all’insegna del fair play squadre miste di ragazzi e ragazze, di associazioni attive nell’accoglienza ai migranti, oppure formate solo da bambini saharawi rifugiati, oltre che compagini composte da sole donne italiane e straniere oppure da rifugiati e richiedenti asilo di ogni parte del globo. Abbiamo visto rappresentanti di tifoserie di norma ostili tra loro come Lazio e Marsiglia scambiarsi le magliette, cantare “Bella ciao” e brindare insieme dopo essersi affrontati sotto il sole cocente della Pianura padana. Le formazioni provenienti da decine di Paesi diversi sono state sempre circa 200. Nel 2018 erano poco più di 130. Come mai? Chi scrive venne a sapere che poco prima dell’inizio del torneo il ministero dell’Interno aveva sollecitato le prefetture a non rilasciare il nulla osta ai richiedenti asilo per allontanarsi dalle strutture in cui erano ospitati. E così almeno una trentina di squadre composte per lo più da profughi avevano dovuto rinunciare all’appuntamento. ... Tutto questo mi è venuto in mente vedendo nei giorni scorsi le famose foto che ritraggono il responsabile del Viminale insieme al pregiudicato e ultras del Milan Luca Lucci. Stretta di mano e abbraccio tra i due nell’ambito della festa per i cinquant’anni della curva rossonera. Praticamente uno spot all’insicurezza sociale che ha per protagonista l’uomo che ha giurato sulla Costituzione di “servire lo Stato” garantendo l’ordine e la sicurezza pubblica. Per scoprire a che gioco sta giocando il ministro, che un giorno indossa la sciarpa da ultras e il giorno dopo la divisa da poliziotto, abbiamo cercato di ricostruire il contesto in cui si muove Matteo Salvini. Considerando il bacino di voti per la Lega rappresentato dalle tifoserie di destra è oggi lecito chiedersi senza voler demonizzare il tifo né alcuni aspetti della cultura ultrà, cosa possa accadere in prossimità delle elezioni europee in caso di nuovi episodi di razzismo e di antisemitismo come quelli accaduti di recente a Milano, Bologna e Roma: «Si accanirà col manganello contro chi il mese dopo gli porta voti o – come scrive Galieni – durante i match dimenticherà, come spesso gli capita di essere un ministro»? Staremo a vedere. Ma l’Italia che vogliamo raccontare in questo numero non è solo quella lugubre e sguaiata che Salvini vorrebbe plasmare a sua immagine e somiglianza. Scoprirete insieme a noi tutto un mondo, di cui i Mondiali antirazzisti sono uno dei numerosi esempi, che all’insegna dell’integrazione, dell’accoglienza, della collaborazione e della coesione sociale non si arrende al senso di oppressione generato dalle politiche xenofobe e nazionaliste del governo giallonero mettendo in campo proposte e attività di resistenza e rifiuto di ogni forma di discriminazione. Un ultimo pensiero va a Cecile Kyenge, le cui figlie spesso abbiamo visto lavorare come volontarie ai Mondiali antirazzisti. Il leghista Calderoli è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi dal Tribunale di Bergamo per aver definito l’ex ministra «un orango». I giudici hanno riconosciuto l’aggravante razziale. Esultiamo insieme a lei. Avanti così, forse il vento sta cambiando.
5 notes · View notes
telodogratis · 2 years
Text
Vendita abusiva di magliette del Palermo e di altre squadre di calcio, sequestrati oltre 470 articoli
Vendita abusiva di magliette del Palermo e di altre squadre di calcio, sequestrati oltre 470 articoli
Controlli in tutta la città L’articolo Vendita abusiva di magliette del Palermo e di altre squadre di calcio, sequestrati oltre 470 articoli proviene da PalermoLive.Catania Live, Cronaca di Palermo, Primo piano, magliette di calcio, palermo, sequestro articoli sportivi, vendita abusiva Nei giorni scorsi, in distinti interventi la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 470 tra magliette di…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
negoziante · 1 year
Text
Lewandowski, Muller e altri hanno vinto l'onore
Tumblr media
"Sports Bild" ha tenuto oggi la cerimonia di premiazione 2023, congratulandosi con i vincitori del Bundesliga Legend Award, siete tutti eccellenti.
Lewandowski: 10 campioni della Bundesliga, detentore del record della Bundesliga con 41 gol in una sola stagione. Müller in magliette da calcio: detentore del record di 12 titoli della Bundesliga. Rummenigge: l'unico tedesco ad aver vinto due volte il premio di calciatore europeo dell'anno e il primo giocatore a superare la soglia dei 10 milioni di euro di compenso di trasferimento. Estate: portare il Dortmund al successo sia come giocatore che come allenatore. Matthaus: ha guidato successivamente Borussia e Bayern, vincendo un totale di 7 campionati di Bundesliga. Magath in magliette squadre calcio: da giocatore e da allenatore, ha vinto il campionato tre volte ed è l'unico allenatore ad aver vinto il doppio campionato per due anni consecutivi. Wolfgang Overath: segna il primo gol in Bundesliga per il Colonia, vince il primo titolo in Bundesliga con la squadra
0 notes
Text
Attività 3: zona universitaria EAN
Tumblr media Tumblr media
L'area universitaria dell'EAN è ampia, ben organizzata. È stato difficile per me arrivarci, ma con l'aiuto del teletrasporto è stato molto facile.
Nell'area commerciale dell'università EAN, puoi trovare tra le altre cose le magliette delle squadre di calcio colombiane.
Ho visto anche barche e spiagge, un'area ciclabile e un punto informazioni,c'è anche un auditorium e un'area per ascoltare musica.
0 notes
Text
T-Shirt Promozionali Storia ed Evoluzione
Nonostante sia possibile riscontrare capi di abbigliamento analoghi con maniche di varia lunghezza già in età antica, presso gli Etruschi, e nel periodo rinascimentale, esempi di indumenti simili a una maglietta si diffusero solamente a partire dal XVIII secolo, come indumenti intimi. Dal XIX secolo, le magliette iniziarono a essere utilizzate come capi da lavoro per la loro comodità e la mancanza del colletto, elemento distintivo di eleganza. Questo articolo esplorerà in dettaglio l’evoluzione delle magliette, con un focus particolare sulle tshirt promozionali e il loro impatto nel marketing contemporaneo.
Tumblr media
L’Origine delle T-Shirt
I marinai dell’Ottocento indossavano una variante molto vicina al modello contemporaneo di maglietta, caratterizzata dalle tipiche righe orizzontali. Questa forma di abbigliamento si dimostrava pratica per le attività lavorative e per la vita in mare, dove la comodità e la facilità di movimento erano essenziali.
La Seconda Guerra Mondiale e la Diffusione delle Magliette
Negli anni quaranta, le forze armate statunitensi adottarono la maglietta a girocollo come parte della divisa per i propri uomini. Questo semplice capo di abbigliamento divenne un simbolo di praticità e resilienza. L’uso della maglietta si diffuse largamente in Europa durante la seconda guerra mondiale, portando con sé un nuovo standard di abbigliamento casual.
Gli Anni Cinquanta e l’Influenza del Cinema
La diffusione della maglietta come indumento d’abbigliamento, al di fuori dell’utilizzo intimo o da lavoro, si consolidò negli anni cinquanta. La moda americana si diffuse nel mondo attraverso il cinema, con attori celebri come James Dean e Marlon Brando che indossavano sul grande schermo la tipica maglietta bianca a maniche corte sopra un paio di jeans. Da quel momento, la maglietta entrò definitivamente nella moda contemporanea, diventando un simbolo di ribellione e stile giovanile.
L’Evoluzione delle T-Shirt negli Anni Settanta e Ottanta
Negli anni settanta, iniziò a prendere piede la moda di indossare magliette colorate, spesso associate a divise di squadre di calcio o di football americano. Fu negli anni ottanta, tuttavia, che la maglietta si impose come capo d’abbigliamento creativo e veicolo comunicativo attraverso fregi e scritte ornamentali. Il messaggio trasmesso attraverso le T-shirt assunse le forme e i significati più disparati, ironici, pubblicitari, politici o geografici. Le prime smile comparvero su delle T-shirt, così come i nomi di città e loghi di brand famosi.
Le T-Shirt Promozionali
Con l’evoluzione del marketing, le tshirt promozionali sono diventate uno strumento chiave per le aziende di tutto il mondo. Le tshirt promozionali sono utilizzate per promuovere marchi, eventi e campagne pubblicitarie. Esse offrono una superficie ideale per stampare loghi, slogan e immagini che possono raggiungere un vasto pubblico.
Le tshirt promozionali sono apprezzate non solo per la loro funzionalità ma anche per il loro valore come oggetto di moda. Le aziende sfruttano le tendenze del momento per creare design accattivanti che i clienti saranno orgogliosi di indossare. Questo tipo di marketing si basa sulla visibilità e sull’appeal visivo, rendendo le tshirt promozionali uno strumento di marketing potente e versatile.
I Tessuti delle T-Shirt
I tessuti che vengono utilizzati per realizzare una maglietta sono diversi: il requisito fondamentale è lo spessore contenuto che differenzia la maglietta da altri capi d’abbigliamento. Generalmente, si usa la maglina in filato di cotone, a volte la lana o tessuti misti, più raramente le fibre sintetiche. La scelta del tessuto è cruciale per le tshirt promozionali, in quanto influisce sulla qualità della stampa e sul comfort del capo.
Benefici delle T-Shirt Promozionali
Le tshirt promozionali offrono numerosi benefici. Prima di tutto, rappresentano un metodo economico per raggiungere un vasto pubblico. La produzione di magliette in grandi quantità consente di ridurre i costi, mentre la distribuzione durante eventi promozionali, fiere e campagne pubblicitarie garantisce una vasta esposizione del marchio. Inoltre, le tshirt promozionali sono altamente personalizzabili. Le aziende possono scegliere tra una vasta gamma di colori, stili e tecniche di stampa per creare un prodotto che rispecchi al meglio la propria identità.
Leggici su Linkedin
Indicaci come contattarti
0 notes
divisecalciobambini · 3 years
Text
maglia neymar psg bambino  Il Brasile non vince
maglia neymar psg bambino  Il Brasile non vince la Copa America dal 2007, ma ha una grande possibilità di cambiarlo quando giocherà con il Perù nella finale del 2019 domenica sera. 0 poche settimane fa, quando le due squadre si sono incontrate nel Gruppo A, uno degli uomini che ha segnato in quella partita è stato Roberto Firmino, che è gradualmente diventato uno dei centravanti più efficaci del mondo, sia a livello di club che internazionale.
La stella del Liverpool è ora la prima scelta numero nove del Brasile, davanti a Gabriel Jesus, ed è stata direttamente coinvolta in più gol (cinque) di chiunque altro alla Copa America 2019. magliette calcio bambino  Firmino ha prodotto un gol 'no look' nella vittoria per 5-0 sul
0 notes
eltanguerowsm · 4 years
Text
Le 10 maglie più brutte della storia di WSM
Tumblr media
DESIGN | articolo di Mikalic - 08 marzo 2021 Mentre negli ultimi giorni assistevamo alle concitate lamentele di buona parte dell'utenza sugli effetti della nuova grafica, ci sono venuti in mente alcuni capolavori assoluti di voi utenti. Abbiamo selezionato così le 10 maglie più brutte della storia di WSM. * * * L’abito non fa il monaco. E menomale, diranno i tifosi di alcune squadre di calcio che, nonostante non si siano mai messe in luce per meriti sportivi, sono finite nella bizzarra classifica dei club con le peggiori maglie della storia di WSM. Ogni squadra di WSM ha vissuto i suoi momenti più gloriosi e più deludenti, e molto spesso non vengono ricollegati soltanto a giocatori ed allenatori, ma anche alla divisa che avevano indosso: perchè come spesso si dice, i giocatori vanno e vengono, ma la maglia, quella, resta sempre. Purtroppo o per fortuna. Il gioco ci ha regalato delle divise indimenticabili per bellezza, ricorsi storici, colori o fantasie, ma in alcuni casi ci sono stati dei terribili tentativi di alcuni utenti di farsi notare: purtroppo, nella maniera sbagliata. Ne abbiamo scelti 10 – non potevamo fare altrimenti – di questi “capolavori”, in un periodo in cui qualcuno ha storto il naso per la nuova veste grafica del nostro amato game. Pensate se a lavorare ai colori di WSM fosse stato invece uno di questi illustri stilisti: #10: HURACAN (ARGENTINA).
Tumblr media
Complessivamente è meno brutta di buona parte delle divise di questa lista, ma la scelta dei colori della prima maglia e il design complessivo è un qualcosa di molto coraggioso e, purtroppo, molto brutto. Oltre al fatto che si è completamente deciso di snaturare i colori ufficiali della squadra, che sono il bianco e il rosso. #9: TROMSO (NORVEGIA).
Tumblr media
Se hai mai sognato di organizzare una festa di Halloween a tema calcistico, il kit dei vecchi campioni norvegesi del Tromsø è senza dubbio il costume perfetto. Un mix tra sangue che scorre, cerotti e per finire sembra che qualcuno debba averci attaccato un cartello con il numero 1. La seconda maglia è chiaramente un maglioncino ricamato a mano dalla nonna, perchè in Norvegia fa molto molto freddo. #8: MALAGA (SPAGNA).
Tumblr media
Il Malaga è una di quelle squadre che ha sempre avuto dei completini bellissimi sotto le vecchie gestioni. Lo stilista arrivato quest'anno però, in concomitanza con il nuovo allenatore, ha consegnato a WSM e al calcio spagnolo questo capolavoro che naviga ben oltre il limite. Campioni di Spagna e del cattivo gusto. Olè Boquerones. #7: GRINDAVIK (ISLANDA).
Tumblr media
Altra forchettata negli occhi con i completini della regina d'Islanda, il Grindavík. Dalle maniche, alla scelta dei colori, agli stemmi, questa maglia suscita così tanti scontri che non so nemmeno da dove cominciare. Anche in questo caso è stato fatto fuori il giallo-blù originale del club preferendo questa scelta più....accattivante. #6: METRO LIONS (CANADA).
Tumblr media
In concomitanza con la settimana della moda canadese, i Metro Lions di Scarborough offrono al mondo WSM i loro accostamenti azzardati in fantasie psichedeliche. Funghi magici e visioni mistiche sono il perfetto mix di idee per guadagnare l'ingresso nella nostra speciale classifica. Forse non siamo ancora pronti per tanto avanguardismo. #5: CRYSTAL PALACE (INGHILTERRA).
Tumblr media
Il festival dell'orrido continua in Inghilterra, più precisamente a Londra, nel borgo di Croydon. Anche qui il mister del Crystal Palace sta regalando grandi soddisfazioni ai cultori dell’horror, presentando una delle più brutte magliette mai viste su WSM. In regalo per i tifosi c'è anche il dvd di Saw L'enigmista in allegato. #4: BORUSSIA MONCHENGLADBACH (GERMANIA).
Tumblr media
Non ci sono schemi o grafici malaticci da digerire qui, ma ci soffermiamo sulla magnifica combinazione di colori. Il mix giallo su bianco della prima maglia sembra davvero economico, come se un bambino l'avesse colorata dopo aver esaurito tutti i suoi pastelli preferiti (era rimasto giusto un pò di verde per fare l'angolo). Recuperiamo però con la seconda, che presenta questo disegno atroce dall'aspetto di una zuppa di piselli appena rigurgitata. Stupiteci con altri effetti speciali. #3: BESIKTAS (TURCHIA).
Tumblr media
E' da diverse stagioni ormai che dalle parti di Istanbul, i tifosi del Beşiktaş sono alle prese con questo kit diabolico arancio-nero in quella che diventa un’accozzaglia di colori molto casuale e priva di significato. Un pattern che richiama vagamente i giubotti americani anni 90 dedicati al basketball. Se guardiamo attentamente ci accorgiamo infatti che è un capo dei Brooklyn Nets. Peccato che qui non siamo su BuzzerBeater. #2: BEIJING HYUNDAI CARS (CINA).
Tumblr media
Bastava il nome di questa squadra, che nella realtà non esiste più, per entrare nella nostra speciale classifica del grottesco. Sarà che il calcio cinese non ha mai avuto nessun particolare appeal, o forse perchè ogni nome sembra in realtà un concessionario di automobili o di pezzi di ricambio. Per guadagnare il podio però, dalle parti di Pechino ci hanno voluto deliziare offrendoci direttamente la maglia originale del covid-19. Leggere attentamente il foglio illustrativo prima di guardarla. #1: RODA JC (OLANDA).
Tumblr media
Sul gradino più alto del podio troviamo la maglia dei campioni olandesi del Roda, di gran lunga più conosciuta rispetto alle altre maglie di questa classifica per via del prestigio internazionale di cui gode il club. Il sorriso stampato in bella vista ci riporta alla figura del clown - che, al giorno d'oggi genera più spesso paura che allegria. Coulrofobia a parte, tutto si combina per ottenere il modello di maglia più brutto di tutto WSM. __________
0 notes