“THE ARTIST’S MODEL”
GIOVANNI BOLDINI // circa 1897–98
[oil on panel | 45 x 51 cm.]
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Il pergolato, Silvestro Lega (1868)
this painting is so calming, it gives me chilling Sunday afternoon in Italy vibes
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Raffaello Sernesi, Roofs under the Sun
“Why “Macchiaioli”... The root term “macchia” literally means “spot” or “stain”; however in an artistic context the term refers to the quality of paintings or drawings that are rendered quickly from life and roughly capture the overall tonal effect of the subject or composition.” Who were the Macchiaioli?
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A Torino la mostra sulla rivoluzione dei Macchiaioli
Dopo Joan Miró al Mastio della Cittadella di Torino, dal 3 febbraio al primo aprile, lunedì dell’Angelo, arriva la mostra ‘I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia’ che analizza, all’interno di un contesto europeo, la storia di questo importante movimento artistico, nato intorno al 1855 a Firenze da un nucleo di giovani artisti frequentatori del Caffè Michelangiolo.
Influenzò…
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Cristiano Banti (Italian 1824-1904)
‘Confidences’ 1868
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L’ora nostra” di Umberto Saba
Sai un’ora del giorno che più bella
sia della sera? tanto
più bella e meno amata? È quella
che di poco i suoi sacri ozi precede;
l’ora che intensa è l’opera, e si vede
la gente mareggiare nelle strade;
sulle mole quadrate delle case
una luna sfumata, una che appena
discerni nell’aria serena.
È l’ora che lasciavi la campagna
per goderti la tua cara città,
dal golfo luminoso alla montagna
varia d’aspetti in sua bella unità;
l’ora che la mia vita in piena va
come un fiume al suo mare;
e il mio pensiero, il lesto camminare
della folla, gli artieri in cima all’alta
scala, il fanciullo che correndo salta
sul carro fragoroso, tutto appare
fermo nell’atto, tutto questo andare
ha una parvenza d’immobilità.
È l’ora grande, l’ora che accompagna
meglio la nostra vendemmiante età.
Giovanni Fattori. La strada bianca
#G. Fattori
#Macchiaioli
#Umberto Saba
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CONFERENZE - POLIS di Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l'Arte e la Politica
OTTOCENTO: LA SVOLTA MODERNA E CONTEMPORANEA
Un'epoca che segna la modernità stagliandosi nel cuore del cosiddetto "secolo lungo" teorizzato da Eric Hobsbawm e collocato tra la Rivoluzione Francese di fine '700 e la Grande Guerra d'inizio '900.
L'arte recepisce il cambiamento, lo assume nelle sue forme espressive, per certi versi lo plasma e lo esalta.
Non solo con il celebrato "Impressionismo".
In Francia con il "Neoclassicismo" e nel nord Europa, in Inghilterra in particolare.
Con Turner e Ruskin, la confraternita dei "Preraffaeliti" ispirati dal movimento "nazareno" costituitosi in Italia ai primi del secolo.
Prende corpo il sentimento romantico, intensi fermenti sociali animano l'Europa che s'avvia a mutare profondamente volto, tra la retorica accesa dei nazionalismi e società sempre più complesse che popolano e dilatano a dismisura lo spazio urbano.
E l'Italia, pur marginale, vive la sua stagione risorgimentale.
Con artisti oggi dimenticati come Hayez e Sartorio, i "Macchiaioli" toscani e la "Scapigliatura" milanese, fino a Giovanni Boldini tra i migliori interpreti della "Belle Époque" che annuncia il suicidio del vecchio continente.
Sfiorando Cézanne e un'arte che avanza oltre la presunta crisi dettata dall'avvento dell'immagine fotografica.
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