#lurida
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ZERO IN CONDOTTA ❥
Femministe si nasce: lo capisci nel momento in cui ti obbligano ad andare a scuola vestita linda come una principessa tonta, con fiocchettini rosa, codini, treccine, e colletto sopra i maglioni, e tu ritorni a casa sempre lurida e piena di lividi - con la nota sul quaderno che dice " La ragazzina è un po' troppo vivace coi maschietti ! ".
#zero in condotta#condotta#nascere#femminista#femminismo#momento#obbligare#scuola#linda#principessa#principessa tonta#tonta#fiocchetti#rosa#codini#treccine#colletto#maglioni#casa#lurida#lividi#nota#quaderno#ragazzina#vivace#maschietti
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Flower Beetle
A false blister beetle sitting amongst raindrops on a sunlit geranium flower.
#beetle#beetles#canon#canonuk#false blister beetle#fauna#flower beetle#garden#insect#insects#invertebrate#invertebrates#minibeast#minibeasts#nature#oedemera lurida#outdoors#wildlife
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sallow sedge on a somewhat shaded acidic wet seap where it opens up to the trail and has more light penetration.
Carex lurida
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15/05/2023-Lakeside and home
Photos taken today in this set: 1. A lovely green tree out the back in the sun. 2, 3 and 8. Glorious sunny green views at Lakeside at lunch time and on the way. 4. My first Azure Damselfly of the year, a very beautiful insect to pick up in the grasses of the bowl, what a few days I’ve had for damselflies. 5. Mallard at Lakeside. 6. Great Crested Grebe on a nest at Lakeside. 7. Holly Blue along the northern path at Lakeside, it was a very pleasurable few minutes towards the end of the walk taking in this ocean winged beauty seeing two I believe. Top moments with a stunning species. 9. Woodpigeon in the garden I’ve enjoyed seeing them at home today and of late. 10. Sky out the back this evening.
In an insect fest at lunch time what led me to seeing the damselfly was following a bright orange and brown butterfly which I was delighted to see in the sun, my first Small Heath of the year. The first time since 2013 I’ve ticked this species for the year at Lakeside and it’s been one of the minor working from home lunch time and evening walks butterfly revelations in a fair few I’ve had since 2020 so it felt smashing to see this target today. I also enjoyed Green-veined White and brilliant views of a broken but attractive red Peacock along the northern path. An epic view and hearing it sing of a Whitethroat at the bowl, Swifts and Swallows circling through the air, a Moorhen with something in its bill which was nice to see, nice views of Great Tit and Blackbird and hearing the high pitched calls of Green Woodpecker and Ring-necked Parakeet as well as Wren were good bird moments on the walk. I liked seeing crane fly at Lakeside and Oedemera lurida beetle there on a daisy. It was good to see Lesser Black-backed Gull on the way with House Sparrow, Jackdaw and Magpie nice to see from home today. My first water dropwort of the year a distinctive white aquatic plant, vetch, speedwell, hawthorn, green alkanet and yellow iris and buttercup building up nicely the latter covering the southern fenced off meadow nicely were standout plants.
#water dropwort#photography#small heath#peacock#green-veined white#birdwatching#green alkanet#oedemera lurida#beete#beetles#butterfly#butterflies#damselfly#photos#england#hampshire#whitethroat#great crested grebe#moorhen#mallard#earth#lakeside#lakeside country park#eastleigh#2023#may#uk#lesser black-backed gull#woodpigeon#birds
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I mean, say what you want about j-ax but a couple of Articolo 31 songs did more for my self esteem than years of body positivity movement
#j-ax#articolo 31#specifically la mia ragazza mena e voglio una lurida#that shit rewires your brain the right way if you listen to it when youre a teen
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Traduzione impeccabile
🤣🤣🤣
Ossimoro
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ciao a tutti, questo post lo scrivo perché ieri sera un “uomo” qui su tumblr, dico “uomo” perché avrà circa trentacinque anni (non di meno), mi ha insultata pesantemente.
era solito commentare sotto i miei post, molto frequentemente, con parole come “porca”; oppure scrivermi in chat privata cose oscene.
ho portato pazienza perché odio bloccare gli utenti, anche se viscidi, mi sembra che bloccare sia una bambinata, ma ieri sera non c’ho più visto.
mi ha definita come una “troia”, una da “scopare e basta”; rincarando la dose di stupidità dicendomi che in confronto ad altre ragazze qui, che sono delle dee (secondo la sua opinione), io non sono nulla se non una che è (e cito) “lurida e utile a farsi scopare e svuotare le palle”.
detto ciò, questa notte ho faticato a dormire a causa di queste parole piene d’odio.
chi mi ha conosciuto un pochino sa che in questo blog è mia intenzione mescolare scrittura, foto che definirei “autoriali”, e un po’ di svago.
non voglio che nemmeno osiate pensare che sono una troietta in cerca di attenzioni o altro a causa di alcuni scatti che posto.
detto questo grazie a chi ogni giorno mi fortifica mostrando apprezzamenti verso di me e del mio blog.
un bacio, Ana 😘😔
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Lo ripropongo, rivisto e corretto
Mi sono svegliata bagnata .
Ho fatto un sogno che non ricordo, ma la mia mente è andata subito ad un'immagine: io, sdraiata supina sul letto con i polsi legati alle caviglie . Una pinza stringe il mio clitoride e altre due sono dolorosamente attaccati ai miei capezzoli
Colo.
Ho la testa che penzola oltre il bordo del letto e la bocca spalancata artificialmente da un anello in acciaio.
Non posso deglutire, e colo .
Colo dalla fica e dalla bocca come se fossero la stessa cosa
Ho una mascherina sugli occhi.
Una porta si apre e sento il fruscio di abiti sfilati e oggetti posati chissà dove
Poi riconosco la voce dell'uomo che virtualmente guida i miei pensieri e le mie voglie
Il mio cervello smette improvvisamente di cercare riferimenti. Le sinapsi si interrompono: è il sonno della regione, ma non sono mostri ad essere generati
C'è solo la voglia di non essere niente, mentre qualcuno decide cosa devi essere per lui.
Mani attente infilano un giocattolo vibrante nella mia fica fradicia mentre lui, in piedi, attraversa carne e acciaio e mi scivola giù per la faringe
Ora ho la certezza che nn siamo soli
La mia bocca è solo un buco che sputa bava ad ogni ritmica invasione.
Tutto intorno si incendia e brucia
Il cazzo è durissimo e i versi che faccio sono grotteschi. Dolore.
La gola si gonfia sotto ogni colpo e lui mi mette le mani intorno al collo perché anche il senso del tatto sia appagato.
Mi si sdraia sopra la faccia. Soffoco ma so che c'è qualcuno che ci guarda e allora resisto.
Io resisto.
Sto piagnucilando ?
Dio! qualcuno tolga la pinza dal mio clitoride, per favore!
Ho bisogno di venire!
Ora le mie labbra fanno da contorno ad una voragine, bagnata, abusata. Mentalmente mi ripeto di essere una troia lurida, di meritarmi questo trattamento e vorrei un dildo in culo e un cazzo in fica, ma lui mi esplode in gola... Il seme scende fino all'esofago, un conato e mi viene da vomitare e sento qualcosa uscirmi dal naso ! Sperma? Saliva?
... qualcuno di sconosciuto ha un orgasmo in lontananza.
Silenzio, tranne che per il dildo ancora acceso nella fica.
Di nuovo fruscio di vestiti, il rumore di chiavi raccolte, lo scatto di una serratura e la porta che si chiude.
Ho gli occhi che lacrimano sotto la mascherina, muco e sperma attorno al naso, la figa marcia di piscio e umori...
Una presenza si avvicina : "Non preoccuparti, ci penso io a ripulirti".
Sento la sua lingua scivolarmi addosso .
Colo.
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«Erimo quei che xe andadi via…»
Ogni tanto dago un’ociada al mio Nuovissimo Palazzi del 1957. Se trata de una vecia abitudine che me gaveva inculcado la mia seconda mama, la professoressa Maria Concetta Viviano in Berti. Ala parola “Esilio” se lege: “Allontanamento volontario o forzato dalla patria”. Ala parola “Esule” corrisponde la definizion: “Chi o che è in esilio”. Un altro dizionario dise, “Esilio”: l’andare volontariamente o il vivere costretti fuori dalla patria”.
Forse tuto questo vol dir che mi non son un esule; in fin dei conti vivo in Patria! Non ve par?
Alora chi xe esule? Noi o lori? Lori, quei che xe rimasti!? Quei che xe rimasti?
Me par che se andèmo a far ‘ste ciacole dopo 70 ani finimo co’l barufarse de novo, e far saltar fora astio e malanimo.
Cossa fèmo? Dimentichemo?
Distiradi sula «rampa de lancio»
Quei dela mia età se trova oramai tuti distiradi sula “rampa de lancio”, puntadi verso l’alto, pronti a far una bela svolada e andar a trovar quei che ga avudo più premura de noi.
Qualche volta me brusa, quando torno a Fiume, e te trovo qualchedun de quei che non xe andadi via proprio perché i genitori, la familia, iera nati là e là i voleva restar. Me brusa pensar che forse un de quei che me parla e ciacola con mi poderìa esser el fio de quel sporco individuo che ga fato conosser, per la prima e l’unica volta in vita sua, la “residenza turistica” de Via Roma (deta: “nikad doma”) al mio povero papà! Un operaio! Un falegname che ga sgobà tuta la vita. Un polaco, arivado a Fiume co’i mìi noni che no’i saveva parlar altro che polaco e tedesco!
Mio padre, “italian convinto”, ga finido la prima guera mondial drento le trincee italiane e nela seconda lurida guera, ala verde età de 48 ani, el xe andà volontario, de novo a combater come un povero zurlo, per noi, per l’Italia!
Fazemo finta de gnente
Mio papà se ga stancà de viver, a Genova. Lontan dala sua Fiume. El dorme un sono eterno drento una picola nichia sula parte più alta del zimitero de Staglieno. El xe, “ossi contro ossi” in una casetiza insieme con la mia mama. Fino al ultimo giorno de vita el ga sempre parlà in fiuman. El ga vissuto una esistenza fata de ricordi. El se insognava sempre de Fiume, del Corso, del Monte Magior, dela sua bela Fiumara dove el gaveva la botega de marangon.
Adesso el dorme un sono senza sogni cussì che no’l core el ris’cio de riveder, tra i fantasmi dela note interminabile, la figura sporca de quel farabuto co’l muso gialo, che lo ga denunzià ai gianizeri de Tito, de esser stado un fervente italian!
Quel stesso mascalzon che, compena arivadi i drusi in zità, el ga cambià distintivo sula patela dela giacheta! El ga butado via el “fassio” per meter sù la “stela rossa!” Quel stesso infame che, da mediocre imbianchin, de colpo el iera diventado un prepotente dirigente in questura! Omo dela OSNA. Dimentichemo! Fazemo finta de gnente.
Una razion extra de patate boide
A mi me bastarà ricordar el forzado, misero turismo fato dal 1945 al 1947 per i campi profughi de tuta la penisola, insieme al caro indimenticado amico Agostino Sirola, nato a Fianona ma fiuman convinto. Cambiàvimo continuamente campo profughi, andando sempre più a sud. Passando per Roma, dove erimo, ogni giorno, “fissi” al Ministero dell’educazione nazionale per saper qualcosa sula apertura del Colegio de Brindisi. A Roma semo stadi diversi mesi nel Campo profughi del Quadraro. Mi ghe insegnavo qualcosa ai muleti dele elementari che era profughi dala Libia e dala Cirenaica e l’Agostino fazeva el sguatero nela cusina del campo. Una razion extra de patate boide e “saltade” non me mancava mai.
Al Collegio «Niccolò Tommaseo»
A tempo debito semo arivadi, primi assoluti, ala famosa Scola de Marina e ultima temporanea residenza bellica dela Accademia Naval de Livorno. Semo arivadi ancora prima che vegnissi zò el Professor Troili. El signor economo e el segretario, signor Cianciaruso, ne ga sistemado àla bona, in una cantina del Colegio dove, per qualche giorno, gavemo dormido su due letini, con la rede de fero ma senza stramazzi.
Spagheti co’l sugo de pomidori
Magnàvimo, in una saleta, vizin la tavola dei ex funzionari dela scola naval, solo a mesogiorno, spagheti co’l sugo de pomidori. De sera: nisba con contorno de stele in un ziel favoloso. Dopo qualche giorno xe arivà el diretor, el Professor Troili, insieme con quatro o cinque muli del “sientifico”. El resto dela ganga xe arivado a scalioni nel arco de un pèr de setimane. In quel meravilioso colegio che portava el nome de Nicolò Tomaseo (qualche nostro mulo, per far la remenàda, diseva che forse se tratava de un zerto Nikola Tomassic’, dalmato, come lo ciamava i titini…) go passado un ano per ciapar el diploma. Go fato la preziosa esperienza dela vita in coletività. E, per mia fortuna, dopo soli zinque mesi, cominziavo la mia vita de maritimo, imbarcado come “mozo”su un rimorciador nel porto de Savona. Una esperienza molto utile per quanto riguardava tuti i lavori manuali de bordo. Ogni tanto el Comandante, un “paron maritimo” meravilioso, el me fazeva far pratica al timon del rimorciador.
La prima nomina de Comandante
Ero veramente felice e contento ma, ogni volta che zurmàvimo ale varie banchine le grosse navi oceaniche, mi me sentivo el còr come una patata boida. Guadagnavo poco ma gavevo vitto e alogio asicuradi fin che, nel giro de un pàr de mesi, go trovà, con l’aiuto de una cara signorina, segretaria presso la più importante agenzia marittima de Savona, la possibilità de imbarcarme adiritura come alievo ufizial su una nave “Liberty” de diecimila tonelate. Squasi non me sentivo più adosso la scorza de profugo o de esule. Me sentivo libero e, son stado tanto fortunado, de restar imbarcado su quela nave per quasi tre ani consecutivi, senza far una licenza e sbarcar con el grado de terzo uficial. Dopo, la mia carriera xe stada limpida e veloce. A bordo gavevo studiado con grande serietà l’inglese el spagnolo e anca el francese. A 27 ani otegnivo la prima nomina de Comandante con la prestigiosa compagnia genovese “La Columbia”.
La mia famiglia, dopo pesanti peripezie e vessazioni quotidiane, ga podudo finalmente scampar de Fiume per finir in un lontan campo profughi vizin l’Aquila, su per le montagne, in un posto che se ciamava Rojo Pineta. Erimo de novo tuti profughi, esuli. Esuli in Patria.
Erimo quei che xe andadi via…
Reneo Lenski
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False Blister Beetle
A false blister beetle on a sunlit Endres cranesbill flower.
#beetle#beetles#canon#canonuk#false blister beetle#fauna#insect#insects#invertebrate#invertebrates#minibeast#minibeasts#nature#oedemera lurida#outdoors#wildlife
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Mentre mi rivesto, lurida, spalancata e devastata, lo guardo, ci baciamo e gli sorrido: è il mio adorato Porco ma è anche la persona che amo e senza la quale non potrei stare. Che fosse ben dotato e abile lo avevo compreso fin dal nostro primo incontro, come fare quindi ad accontentarsi di altro, ma che dietro un gran Porco ci fosse una persona straordinaria, paziente, presente e dolce come poche l' ho scoperto col passare del tempo. Lo guardo e vorrei stare lì tutto il giorno, già pronta a ricominciare perché non riusciamo a stare vicini senza "fare nulla", lo guardo e mi dico che quello che sono oggi lo devo a lui, in ogni senso, lo guardo e mi dico che con lui ne faremo delle belle, siamo due persone generose e per i "nostri" amici ci "spacchiamo il culo", lo guardo e già vedo nei suoi occhi quello che accadrà la prossima volta...
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amore tu lo sai quanto odio i vertebrati in giro con la gang in giro con gli squilibrati e andiamo veloce come i futuristi prendi una cazzuola e tira su un palazzo ti taglio i capelli cosi sembri un ragazzo e la smetti di dire che sembro battisti monotonia sa esser ludica l’anima mia purtroppo è lurida amore mio ma hai già dato o no ho fame anch’io e non soltanto di te che bella sei sembri la gruber o forse sei solo più scientology non lo sai quanto vale una vita in venezuela quindici euro cash ci compri forse una paella sei ancora tu purtroppo l’unica o forse sei la più lollobrigida
(….e freud interpreterà solo le visioni diventando il capo della comunità psicanalitica. la madre di tommasi in questo senso fondamentale nel disegno dell’interiorità di tommasi. Intanto tutti noi nella nostra vita frequentiamo soprattutto i parenti di papà o i parenti di mamma.)
(…)
radio guarascio. la radio della comunità psicanalitica jungiana. buonanotte.
…assumerò qualsiasi significato lo spettatore gradisca…
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.....
L'aveva tenuta eccitata per tutto il giorno..
sempre in bilico, sempre pronta ad esplodere da un momento all'altro, ma senza mai concederle il piacere di farlo..
Amava giocare con la sua mente e i suoi sensi, ma, ormai, era davvero al limite, sembrava una pazza, non desiderava altro che essere presa, aperta, posseduta, penetrata, lì, subito, con forza, senza alcun ritegno...e lui glielo concesse perché era proprio così smaniosa che amava vederla e sentirla..
Non perse tempo e appena fu nudo ci si impalo' sopra senza pensarci un attimo...
Era già teso e molto grosso, forse il più grande che avesse mai avuto occasione di ricevere, ma per quanto era bagnata le scivolò tutto dentro come fosse di burro..
I suoi movimenti divennero presto sempre più veloci e profondi..
Oramai colava come una lurida fontana e non sapeva se fosse più da davanti o da dietro, ma non le importava..
L'unica cosa che voleva era spingersi più forte che poteva contro il suo bacino e urlare dal dolore e dal piacere..
Accelero' i movimenti sempre più frenetici, sempre più veloci e profondi..
al culmine del piacere sentì un calore immenso salirle dal ventre e una forte scossa che dalle cosce iniziò a frustarle violentemente il cervello fino a farla esplodere in un orgasmo interminabile e profondo che la svuoto' completamente,
lasciando un meraviglioso lago di umori su di lui e in terra.. mentre ogni muscolo del suo corpo continuava a tremare ed il ventre non smetteva di vibrare come fosse posseduto da una vita propria..
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Di cose che(mi) danno il nervoso.
Il buco è fetido e la toppa è lurida. Gira per i social un tweet incredibile a firma Rai3 in cui si celebra il martirologio del compagno Sinwar. Qualcosa che va oltre le colonne d’Ercole del delirio: A leggerlo, suona da manicomio: “Dopo aver ucciso Sinwar, rendendolo un martire agli occhi di milioni di persone, Israele tenta di screditarne l’immagine diffondendo un video in cui il leader di Hamas e la sua famiglia si mettono al sicuro in un tunnel prima della strage del 7 ottobre”.
Già solo a trascriverlo si fa fatica. Si è vergognata anche Rai3, se non altro di facciata, visto che appena possibile ha asciugato il liquame, solo che, essendo giornalisti della tv dei raccomandati di Stato, questi ignorano che, fatto il vomito non c’è modo di rimuoverlo, “la Rete non perdona”. Veloce quella santa carogna di Riccardo Puglisi che, avendo salvato il tweet della miseria umana, ha preso a mitragliarlo senza pietà: e più quelli si arrampicano sui vetri insaponati con i ditini unti di grasso, più insiste. Allora ci hanno messo la toppa, se possibile più ignobile, e non era facile. È stato postato un nuovo tweet. Il servizio spiegava che tweet è stato scritto in modo frettoloso, errato e fuorviante rispetto alle nostre intenzioni. Ce ne scusiamo con i nostri telespettatori e lettori e con chiunque si sia sentito offeso. Tg3. Fasulle le scuse: Testo frettoloso, i testi dei tweet del Tg3 li scrivono a otto mani, con stile da ottomani: l’apprendista scrittora Cecilia Parodi, sedicente “bimba di Sinwar”, quella che lo piange a dirotto; Elena Basile; Francesca Albanese; Donatella de Cesare. Supervisione a cura di Chef Rubio. Mi viene da pensare che dopo un aspro braccio di ferro con Hamas, che lo giudicava addirittura troppo estremista, la spunta il tg3...
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