#lurida
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ZERO IN CONDOTTA ❥
Femministe si nasce: lo capisci nel momento in cui ti obbligano ad andare a scuola vestita linda come una principessa tonta, con fiocchettini rosa, codini, treccine, e colletto sopra i maglioni, e tu ritorni a casa sempre lurida e piena di lividi - con la nota sul quaderno che dice " La ragazzina è un po' troppo vivace coi maschietti ! ".
#zero in condotta#condotta#nascere#femminista#femminismo#momento#obbligare#scuola#linda#principessa#principessa tonta#tonta#fiocchetti#rosa#codini#treccine#colletto#maglioni#casa#lurida#lividi#nota#quaderno#ragazzina#vivace#maschietti
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Flower Beetle
A false blister beetle sitting amongst raindrops on a sunlit geranium flower.
#beetle#beetles#canon#canonuk#false blister beetle#fauna#flower beetle#garden#insect#insects#invertebrate#invertebrates#minibeast#minibeasts#nature#oedemera lurida#outdoors#wildlife
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sallow sedge on a somewhat shaded acidic wet seap where it opens up to the trail and has more light penetration.
Carex lurida
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15/05/2023-Lakeside and home
Photos taken today in this set: 1. A lovely green tree out the back in the sun. 2, 3 and 8. Glorious sunny green views at Lakeside at lunch time and on the way. 4. My first Azure Damselfly of the year, a very beautiful insect to pick up in the grasses of the bowl, what a few days I’ve had for damselflies. 5. Mallard at Lakeside. 6. Great Crested Grebe on a nest at Lakeside. 7. Holly Blue along the northern path at Lakeside, it was a very pleasurable few minutes towards the end of the walk taking in this ocean winged beauty seeing two I believe. Top moments with a stunning species. 9. Woodpigeon in the garden I’ve enjoyed seeing them at home today and of late. 10. Sky out the back this evening.
In an insect fest at lunch time what led me to seeing the damselfly was following a bright orange and brown butterfly which I was delighted to see in the sun, my first Small Heath of the year. The first time since 2013 I’ve ticked this species for the year at Lakeside and it’s been one of the minor working from home lunch time and evening walks butterfly revelations in a fair few I’ve had since 2020 so it felt smashing to see this target today. I also enjoyed Green-veined White and brilliant views of a broken but attractive red Peacock along the northern path. An epic view and hearing it sing of a Whitethroat at the bowl, Swifts and Swallows circling through the air, a Moorhen with something in its bill which was nice to see, nice views of Great Tit and Blackbird and hearing the high pitched calls of Green Woodpecker and Ring-necked Parakeet as well as Wren were good bird moments on the walk. I liked seeing crane fly at Lakeside and Oedemera lurida beetle there on a daisy. It was good to see Lesser Black-backed Gull on the way with House Sparrow, Jackdaw and Magpie nice to see from home today. My first water dropwort of the year a distinctive white aquatic plant, vetch, speedwell, hawthorn, green alkanet and yellow iris and buttercup building up nicely the latter covering the southern fenced off meadow nicely were standout plants.
#water dropwort#photography#small heath#peacock#green-veined white#birdwatching#green alkanet#oedemera lurida#beete#beetles#butterfly#butterflies#damselfly#photos#england#hampshire#whitethroat#great crested grebe#moorhen#mallard#earth#lakeside#lakeside country park#eastleigh#2023#may#uk#lesser black-backed gull#woodpigeon#birds
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I mean, say what you want about j-ax but a couple of Articolo 31 songs did more for my self esteem than years of body positivity movement
#j-ax#articolo 31#specifically la mia ragazza mena e voglio una lurida#that shit rewires your brain the right way if you listen to it when youre a teen
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Traduzione impeccabile
🤣🤣🤣
Ossimoro
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ciao a tutti, questo post lo scrivo perché ieri sera un “uomo” qui su tumblr, dico “uomo” perché avrà circa trentacinque anni (non di meno), mi ha insultata pesantemente.
era solito commentare sotto i miei post, molto frequentemente, con parole come “porca”; oppure scrivermi in chat privata cose oscene.
ho portato pazienza perché odio bloccare gli utenti, anche se viscidi, mi sembra che bloccare sia una bambinata, ma ieri sera non c’ho più visto.
mi ha definita come una “troia”, una da “scopare e basta”; rincarando la dose di stupidità dicendomi che in confronto ad altre ragazze qui, che sono delle dee (secondo la sua opinione), io non sono nulla se non una che è (e cito) “lurida e utile a farsi scopare e svuotare le palle”.
detto ciò, questa notte ho faticato a dormire a causa di queste parole piene d’odio.
chi mi ha conosciuto un pochino sa che in questo blog è mia intenzione mescolare scrittura, foto che definirei “autoriali”, e un po’ di svago.
non voglio che nemmeno osiate pensare che sono una troietta in cerca di attenzioni o altro a causa di alcuni scatti che posto.
detto questo grazie a chi ogni giorno mi fortifica mostrando apprezzamenti verso di me e del mio blog.
un bacio, Ana 😘😔
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MARE NOSTRUM
Era sinceramente un uomo colto ed interessante, ma durante la cena, in quel meraviglioso ristorante, ho iniziato ad ascoltare il mio corpo e non ho trovato la benché minima traccia di eccitazione, il mio clitoride non vibrava.
Ci eravamo baciati nel pomeriggio e io, col pensiero di quello che ci attendeva per dessert, aspettavo l'umidità tra le cosce, attendevo di sentire la stoffa tentedersi sotto ai capezzoli turgidi,
Sotto il vestito nero avevo le autoreggenti, condizione che mi rende sempre particolarmente vogliosa, ma niente!
Durante le portate di pesce, lo ammetto, ho pensato che ormai una scopata potevamo anche farcela.. Ormai eravamo lì, c'era l'atmosfera, il vino, la camera d'albergo prenotata
Pensavo a questo mentre la mia dignità bussava a ricordandomi che io, non mi sono svenduta mai per una semplice sessione di sesso
Che sarebbe rimasto?
Se nn divento lasciva, se non tiri fuori la lurida puttana che convive con la donna pudica ma spregiudicata che è in me, se il mio corpo non risponde, come posso accontentarmi?
Avrei voluto essere pronta, gironzolare per la città con lui, verso l'albergo, con le mutandine fradice ed odorose
Fargli infilare le dita tra le grandi labbra e scoprire che "lei" era un passo avanti a me... Che aveva già deciso prima che il mio cervello elaborasse ogni possibile scenario
Mi fido del mio corpo e mi bisbigliava di scappare e così glielo dissi
Non l'ha presa bene eh
Forse ha pensato di aver buttato via dei soldi per una stronzetta qualunque
Ha preso un taxi in Piazza Castello e quasi senza salutare mi ha mollata lì, sola.
Un gentiluomo.
A piedi sono tornata alla macchina e lì, mi sono masturbata
Parafrasando non ricordo chi:
Preferisco la masturbaziione, è fare sesso con qualcuno che stimo veramente
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L'adorata umiliazione (2 di 2) Il marito
So tutto. Da tempo. E soffro come un cane, ma se questa mia sofferenza muta basterà a farti restare fisicamente a casa, se la notte potrò ancora respirare l’odore della tua pelle accanto alla mia, allora che sia. Da qualche mese, il giovedì mattina hai preso ad andare al lavoro vestita, profumata e truccata come una dea. All’inizio ero molto contento per te; qualsiasi uomo poi è orgoglioso di avere a fianco una donna che si cura, che è ammirata e sognata quando è in società.
Poi, ho iniziato a fare due più due: nel mio studio d’ingegneria infatti, assieme agli altri due soci e ai collaboratori, da anni abbiamo deciso che il giovedì si tira avanti sino quasi a ora di cena, in modo da finire tutto il lavoro di una settimana e lasciare per il venerdì un carico relativamente leggero, di rifinitura. Così che verso le quattro del pomeriggio del quinto giorno possa iniziare il weekend per tutti. Così, un po’ per scrupolo, non credendoci ancora per davvero, un po’ con la morte nel cuore, la settimana passata mi sono deciso e ho dato l’incarico a un investigatore privato.
Venerdì pomeriggio scorso ho staccato dal lavoro un po’ in anticipo. Verso le tre sono andato nel suo ufficio e ho avuto il resoconto. Il giorno precedente, giovedì, appunto, lui ti aveva seguita e fotografata. T'aveva vista uscire dal lavoro presto e andare direttamente a casa sua. A seguire il tuo ingresso, dopo dieci minuti ha visto anche il tuo stallone tornare dal lavoro. E quindi sei uscita da quell’appartamento solo un paio d’ore dopo.
Con i suoi microfoni direzionali ad alto guadagno puntati verso i vetri, egli è riuscito anche a carpire molti e chiarissimi brandelli delle vostre conversazioni. Ho voluto sentirli. Lui, esperto di queste cose, ha cercato di dissuadermi; poi però, dietro mia ostinata insistenza ha acceso l’apparato ed è uscito dallo studio. Lasciandomi solo con la mia disperazione di marito neo-cornuto. Dapprima non avevo capito, la ragione del suo uscire dalla stanza. Poi, man mano che ascoltavo la registrazione, ho realizzato.
L’ha fatto per discrezione: ho infatti iniziato a piangere come un bambino! Ti sentivo ridere e lanciare gridolini di gioia, mentre lui ti schiaffeggiava il culo!!! Il culo di mia moglie! La donna che io curo e vizio come una rosa, ma che in cambio mi tratta sempre abbastanza freddamente, adesso era con lui ben partecipe. Appassionata, sottomessa e calda! E ti sei fatta addirittura inculare, da quel bestione d’uomo! Cazzo! Mentre con me hai sempre avuto un comportamento di sopportazione, quasi… sacrificale, nelle cose di sesso.
Un po' come se avessi nausea di me. La nostra è sempre stata una pratica svolta rapidamente, in posizione canonica e senza troppi entusiasmi. Ascoltando la registrazione che andava avanti, non riuscivo neppure a crederci! Mi sembrava un incubo. Alla fine sentivo che lui ti ordinava chiaramente di pulirlo per bene e tu, docile, eseguendo la pulizia mugugnavi di piacere. Mentre evidentemente prendevi avida in bocca il suo uccello, grosso organo che dopo un po’ ti riempiva la gola! Era chiarissimo ciò che gli stavi facendo.
E mi sono anche eccitato, maledetta puttana di una traditrice! Ma non riesco a volertene: perché ti amo nonostante tutto. Anzi, forse proprio perché ho scoperto finalmente che sei una gran porca. Ti diceva: “dai, troia lurida che altro non sei: succhia tutto, per bene…aaaah… dai ecco che vengo di nuovo… brava la mia maialina… com'è tuo marito?” e tu gli rispondevi: "un grandissimo e povero cornuto." Ti faceva anche i complimenti per l’expertise dimostrata nel succhiarglielo! Io te l’ho sempre chiesto un pompino, ma tu non me l’hai mai fatto! Maiiii!
Bastarda femmina! Si, alla fine devo ammettere che sei una vera adorabile porca! E ora ti desidero ancora di più! Lì per lì confesso che m’è preso l’impulso di andare a regolare i conti, con quel tizio; anche se è alto quasi due metri e ben robusto. E t’ho maledetta, t’ho chiamata troia mille volte urlando e imprecando, in quell’ufficio. Forse è proprio questo ciò che ti mancava, con me. Avrei dovuto dominarti, maltrattarti, addirittura. Invece di cercare sempre la correttezza, l’onestà, la parità, il rispetto reciproco tra noi… tutte cazzate!
Sono tornato a casa sconvolto. E ho fatto finta di nulla. Il weekend è passato in tranquillità. Per te, almeno: io avevo l’inferno dentro. Poi comunque mi sono calmato ed è passata quasi tutta la settimana. Oggi è giovedì e sono tornato a casa un po’ prima apposta. Tu sei arrivata subito dopo di me ed eri molto sorpresa, nel vedermi. Sei arrossita. M’hai dato un bacino rapido sulla guancia e sei corsa in bagno. Ho sentito chiaramente su di te l’odore del suo profumo, o dopobarba che fosse.
Quando sei uscita, sono andato a esaminare e annusare a lungo le tue mutandine: oltre all’odore tuo noto e adorato, c’erano evidenti tracce d’amore. Solo che non era il nostro. Ho pianto di passione repressa. Sei mia, mia… sei mia moglie, cazzo! Però ho deciso di stringere i denti, tacere e continuare come se nulla fosse. Perché ti amo da morire malgrado tutto. Perché mi piace sempre vederti ballare mezza nuda e contenta in casa con la cuffia in testa. Perché amare vuol dire per me essere felice solo se tu sei felice. E se questo è ciò che adesso ti fa star bene, mi adatterò a questo nuovo amaro equilibrio a tre, pur di non perderti.
Comunque, ripensandoci, ora capisco le allusioni neanche troppo velate delle tue presunte amiche. Sai, nel confidarti dovresti stare molto attenta a scegliere la persona più discreta e leale, con te. Basta che parli con quella sbagliata che, tempo mezza giornata, lo sa tutto il circuito! E le donne generalmente amano molto parlare. Se si tratta di corna, poi... Già che ci siamo, sappi comunque che ben tre delle tue amiche intime in qualche modo in questi mesi a turno hanno provato a farmela capire, la tua tresca. Con lo scopo abbastanza chiaro di prepararsi il terreno per rubarmi a te e iniziare ciascuna la propria storia segreta con me.
E io scemo a credere che quelli fossero solo maldestri tentativi di screditarti ai miei occhi per farsi scopare! Mia moglie? Ma dai, impossibile: lei è una santa! Che stupido a non approfittarne! Un vero idiota! Avere una fica nuova a portata di mano, offerta chiaramente su un piatto d'argento e non approfittarne! Sai, nel proporsi erano tutte evidentemente molto disponibili, bellissime e assolutamente sexy nell’abbigliamento. E avevano creato ognuna da parte sua delle occasioni veramente ghiotte. Impossibili da non cogliere. Solo io, scemo… ho declinato sempre.
In fondo, forse è meglio sia andata così. Io comunque ti aspetto: lui un giorno si stancherà, ti getterà dal balcone delle sue voglie mutevoli e io sarò lì a raccoglierti a braccia aperte. Io ci sarò, per te. Perché sei mia moglie. T’ho sposata e ti voglio tutta per me. T’asciugherò le lacrime, t’aiuterò a raccogliere i cocci della tua anima a pezzi e li rimetterò insieme, con la colla forte del mio amore per te. Ti amo più che mai, mio tesoro preziosissimo. E aspetto: mentre lui ti tratta come una puttana di infimo bordello e tu ne godi. Quanto ci soffro, sapessi.
Spero solo che dopo tutto questo tornado, alla fine anche la nostra vita sessuale potrà avere un nuovo e miglior corso. Vorrei provare con te finalmente tutte le cose che ti faranno piacere: non vedo l’ora che tra voi finisca. Anche e soprattutto per questo. Perché io lo so che a breve finirà: lui ha trent’anni e cerca solo il suo piacere, con te. È un ragazzone oggettivamente bellissimo e ha attorno stuoli di ventenni. Da qualche parte ci deve essere una lezione anche per me. Vorrei capire dove e come ho sbagliato, cosa ti è mancato, stando con me.
So solo che non potrei mai rinunciare a te: vederti a sera mentre ti spogli per metterti a letto semi nuda al mio fianco resta sempre il mio spettacolo preferito. Intanto adesso ti osservo mentre dormi e non mi stanco mai di guardarti: sei più bella e rilassata che mai, dopo aver fatto l’amore con lui nel pomeriggio. Quanto t’ha scopata: un’ora? Due? E quanto hai goduto tu, nel prenderlo ancora una volta in culo e in bocca? O forse quel bestione t’ha sfondato anche la fica, oggi? Ti duole ancora, quella deliziosa ed elastica fica da cui sono usciti i tuoi figli? Ora però mi calmo.
Perché sono troppo emozionato; smetto di scrivere al computer e fra un po’ salverò il file. Non so se ti invierò questa cosa che ho scritto. Preferisco calmarmi, aspettare che tutto rientri nella norma. Se una norma c'è ancora tra noi. Ne parleremo a tempo debito. Ora spegnerò il laptop, mi infilerò sotto le coperte vicinissimo a te e mi girerò dal mio lato. Piangendo in silenzio: per rabbia, ma soprattutto per amore. Pensando a quanto sarà bello vederti domani mattina guardare il sole che sorge, col caffè fumante che ti avrò preparato pensandoti e desiderandoti più che mai. E pregherò per noi.
RDA
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False Blister Beetle
A false blister beetle on a sunlit Endres cranesbill flower.
#beetle#beetles#canon#canonuk#false blister beetle#fauna#insect#insects#invertebrate#invertebrates#minibeast#minibeasts#nature#oedemera lurida#outdoors#wildlife
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«Erimo quei che xe andadi via…»
Ogni tanto dago un’ociada al mio Nuovissimo Palazzi del 1957. Se trata de una vecia abitudine che me gaveva inculcado la mia seconda mama, la professoressa Maria Concetta Viviano in Berti. Ala parola “Esilio” se lege: “Allontanamento volontario o forzato dalla patria”. Ala parola “Esule” corrisponde la definizion: “Chi o che è in esilio”. Un altro dizionario dise, “Esilio”: l’andare volontariamente o il vivere costretti fuori dalla patria”.
Forse tuto questo vol dir che mi non son un esule; in fin dei conti vivo in Patria! Non ve par?
Alora chi xe esule? Noi o lori? Lori, quei che xe rimasti!? Quei che xe rimasti?
Me par che se andèmo a far ‘ste ciacole dopo 70 ani finimo co’l barufarse de novo, e far saltar fora astio e malanimo.
Cossa fèmo? Dimentichemo?
Distiradi sula «rampa de lancio»
Quei dela mia età se trova oramai tuti distiradi sula “rampa de lancio”, puntadi verso l’alto, pronti a far una bela svolada e andar a trovar quei che ga avudo più premura de noi.
Qualche volta me brusa, quando torno a Fiume, e te trovo qualchedun de quei che non xe andadi via proprio perché i genitori, la familia, iera nati là e là i voleva restar. Me brusa pensar che forse un de quei che me parla e ciacola con mi poderìa esser el fio de quel sporco individuo che ga fato conosser, per la prima e l’unica volta in vita sua, la “residenza turistica” de Via Roma (deta: “nikad doma”) al mio povero papà! Un operaio! Un falegname che ga sgobà tuta la vita. Un polaco, arivado a Fiume co’i mìi noni che no’i saveva parlar altro che polaco e tedesco!
Mio padre, “italian convinto”, ga finido la prima guera mondial drento le trincee italiane e nela seconda lurida guera, ala verde età de 48 ani, el xe andà volontario, de novo a combater come un povero zurlo, per noi, per l’Italia!
Fazemo finta de gnente
Mio papà se ga stancà de viver, a Genova. Lontan dala sua Fiume. El dorme un sono eterno drento una picola nichia sula parte più alta del zimitero de Staglieno. El xe, “ossi contro ossi” in una casetiza insieme con la mia mama. Fino al ultimo giorno de vita el ga sempre parlà in fiuman. El ga vissuto una esistenza fata de ricordi. El se insognava sempre de Fiume, del Corso, del Monte Magior, dela sua bela Fiumara dove el gaveva la botega de marangon.
Adesso el dorme un sono senza sogni cussì che no’l core el ris’cio de riveder, tra i fantasmi dela note interminabile, la figura sporca de quel farabuto co’l muso gialo, che lo ga denunzià ai gianizeri de Tito, de esser stado un fervente italian!
Quel stesso mascalzon che, compena arivadi i drusi in zità, el ga cambià distintivo sula patela dela giacheta! El ga butado via el “fassio” per meter sù la “stela rossa!” Quel stesso infame che, da mediocre imbianchin, de colpo el iera diventado un prepotente dirigente in questura! Omo dela OSNA. Dimentichemo! Fazemo finta de gnente.
Una razion extra de patate boide
A mi me bastarà ricordar el forzado, misero turismo fato dal 1945 al 1947 per i campi profughi de tuta la penisola, insieme al caro indimenticado amico Agostino Sirola, nato a Fianona ma fiuman convinto. Cambiàvimo continuamente campo profughi, andando sempre più a sud. Passando per Roma, dove erimo, ogni giorno, “fissi” al Ministero dell’educazione nazionale per saper qualcosa sula apertura del Colegio de Brindisi. A Roma semo stadi diversi mesi nel Campo profughi del Quadraro. Mi ghe insegnavo qualcosa ai muleti dele elementari che era profughi dala Libia e dala Cirenaica e l’Agostino fazeva el sguatero nela cusina del campo. Una razion extra de patate boide e “saltade” non me mancava mai.
Al Collegio «Niccolò Tommaseo»
A tempo debito semo arivadi, primi assoluti, ala famosa Scola de Marina e ultima temporanea residenza bellica dela Accademia Naval de Livorno. Semo arivadi ancora prima che vegnissi zò el Professor Troili. El signor economo e el segretario, signor Cianciaruso, ne ga sistemado àla bona, in una cantina del Colegio dove, per qualche giorno, gavemo dormido su due letini, con la rede de fero ma senza stramazzi.
Spagheti co’l sugo de pomidori
Magnàvimo, in una saleta, vizin la tavola dei ex funzionari dela scola naval, solo a mesogiorno, spagheti co’l sugo de pomidori. De sera: nisba con contorno de stele in un ziel favoloso. Dopo qualche giorno xe arivà el diretor, el Professor Troili, insieme con quatro o cinque muli del “sientifico”. El resto dela ganga xe arivado a scalioni nel arco de un pèr de setimane. In quel meravilioso colegio che portava el nome de Nicolò Tomaseo (qualche nostro mulo, per far la remenàda, diseva che forse se tratava de un zerto Nikola Tomassic’, dalmato, come lo ciamava i titini…) go passado un ano per ciapar el diploma. Go fato la preziosa esperienza dela vita in coletività. E, per mia fortuna, dopo soli zinque mesi, cominziavo la mia vita de maritimo, imbarcado come “mozo”su un rimorciador nel porto de Savona. Una esperienza molto utile per quanto riguardava tuti i lavori manuali de bordo. Ogni tanto el Comandante, un “paron maritimo” meravilioso, el me fazeva far pratica al timon del rimorciador.
La prima nomina de Comandante
Ero veramente felice e contento ma, ogni volta che zurmàvimo ale varie banchine le grosse navi oceaniche, mi me sentivo el còr come una patata boida. Guadagnavo poco ma gavevo vitto e alogio asicuradi fin che, nel giro de un pàr de mesi, go trovà, con l’aiuto de una cara signorina, segretaria presso la più importante agenzia marittima de Savona, la possibilità de imbarcarme adiritura come alievo ufizial su una nave “Liberty” de diecimila tonelate. Squasi non me sentivo più adosso la scorza de profugo o de esule. Me sentivo libero e, son stado tanto fortunado, de restar imbarcado su quela nave per quasi tre ani consecutivi, senza far una licenza e sbarcar con el grado de terzo uficial. Dopo, la mia carriera xe stada limpida e veloce. A bordo gavevo studiado con grande serietà l’inglese el spagnolo e anca el francese. A 27 ani otegnivo la prima nomina de Comandante con la prestigiosa compagnia genovese “La Columbia”.
La mia famiglia, dopo pesanti peripezie e vessazioni quotidiane, ga podudo finalmente scampar de Fiume per finir in un lontan campo profughi vizin l’Aquila, su per le montagne, in un posto che se ciamava Rojo Pineta. Erimo de novo tuti profughi, esuli. Esuli in Patria.
Erimo quei che xe andadi via…
Reneo Lenski
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Mentre mi rivesto, lurida, spalancata e devastata, lo guardo, ci baciamo e gli sorrido: è il mio adorato Porco ma è anche la persona che amo e senza la quale non potrei stare. Che fosse ben dotato e abile lo avevo compreso fin dal nostro primo incontro, come fare quindi ad accontentarsi di altro, ma che dietro un gran Porco ci fosse una persona straordinaria, paziente, presente e dolce come poche l' ho scoperto col passare del tempo. Lo guardo e vorrei stare lì tutto il giorno, già pronta a ricominciare perché non riusciamo a stare vicini senza "fare nulla", lo guardo e mi dico che quello che sono oggi lo devo a lui, in ogni senso, lo guardo e mi dico che con lui ne faremo delle belle, siamo due persone generose e per i "nostri" amici ci "spacchiamo il culo", lo guardo e già vedo nei suoi occhi quello che accadrà la prossima volta...
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amore tu lo sai quanto odio i vertebrati in giro con la gang in giro con gli squilibrati e andiamo veloce come i futuristi prendi una cazzuola e tira su un palazzo ti taglio i capelli cosi sembri un ragazzo e la smetti di dire che sembro battisti monotonia sa esser ludica l’anima mia purtroppo è lurida amore mio ma hai già dato o no ho fame anch’io e non soltanto di te che bella sei sembri la gruber o forse sei solo più scientology non lo sai quanto vale una vita in venezuela quindici euro cash ci compri forse una paella sei ancora tu purtroppo l’unica o forse sei la più lollobrigida
(….e freud interpreterà solo le visioni diventando il capo della comunità psicanalitica. la madre di tommasi in questo senso fondamentale nel disegno dell’interiorità di tommasi. Intanto tutti noi nella nostra vita frequentiamo soprattutto i parenti di papà o i parenti di mamma.)
(…)
radio guarascio. la radio della comunità psicanalitica jungiana. buonanotte.
…assumerò qualsiasi significato lo spettatore gradisca…
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A year of finding native plants on a property left to grow wild. These are some of my favorites.
In order, wild geranium, swamp rose, carex lurida, Jewelweed, hollow joe pye, white wood aster, unknown aster possibly New England aster, white turtlehead
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