#lo spagnuolo
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▪︎ The centaur Chiron and Achilles.
Culture: Italian, Emilian
Date: 1695-1697
Artist: Giuseppe Maria Crespi, called Lo Spagnuolo (1665-1747, Bologna)
#17th century#history#art#17th century art#decorative arts#history of art#17th century painting#centaur#Chillon#Achilles#emilian#Giuseppe Maria Crespi#Lo Spagnuolo#1695#1697
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(vía Crespi,_Giuseppe_Maria_--_Self-Portrait_-_c._1700-transparent.png (Imagen PNG, 1011 × 1219 píxeles) - Escalado (76 %))
Giuseppe María Crespi, Self-portrait, c. 1700. Conocido como ‘Lo Spagnuolo’.
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Siamo tutti alla ricerca di ciò che amiamo e di chi amare.
E sappiamo tutti quanto questo sia complesso.
É difficile comprendere cosa davvero riempie il nostro cuore ma è difficile soprattutto legittimarlo, senza discuterlo con la mente che in noi ha edificato pensieri spesso duri, disillusi, giudicanti. In noi esiste una separazione forte, una scissione tra ciò che sentiamo e ciò che pensiamo. Comprendere ciò che ci fa stare bene e quindi che racconta profondamente di noi, richiede la capacità del sentire. Sentire emozionalmente, fisicamente, intuitivamente. E, per sentire, abbiamo bisogno di saperci ascoltare.
Viviamo immersi in slogan fuorvianti. Slogan diffusi come verità assodate che alimentano idee che ci allontanano dalla realtà della vita che viviamo. Nutrendo un ideale che alimenta senso di frustrazione e mancanza, perché non realizzabile.
Mi riferisco alle teorie che sostengono che una cosa, per essere fatta, deve piacerti totalmente; che se si presentano difficoltà allora non è il tuo sentiero; che se non ti conosci e quindi non hai compreso quale sia il tuo “talento” allora nulla può essere fatto con un senso. Mezze verità. O forse mezze bugie.
Davvero credi che per stare bene con qualcuno deve essere tutto perfetto e armonico da subito?
Questa è fiction, non è la vita. La vita ti vuole con le mani nel fango per imparare a farne magia. Tu sei la tua via.
La sofferenza più grande non è data dal non essere amati, ma dal non potere amare come desideriamo. Alain Vigneau
Quel poco che ho capito fino ad ora di me, l’ho potuto comprendere anche grazie ad esperienze che non mi convincevano, facendo mestieri lontani anni luce da ciò che credevo di desiderare per me. Parlando con persone che non mi piacevano, avendo relazioni per niente gratificanti.
Ovvero distaccandomi dall’ideale per attraversare l’esperienza umana. Cercando me nell'altro.
Con questo voglio dire che per capire chi fossi sono anche dovuta passare attraverso ciò che non amavo. Ed è stato fondamentale. Non è possibile comprendere se stessi se non facciamo l’esperienza di scoprirlo passo a passo. È una fase, non è una costante.
Cos'era a guidarmi all'alba di ognuna di queste esperienze?
Il desiderio profondo di conoscermi e quindi di imparare ad amarmi.
Io incontro tantissime persone grazie al mio lavoro e spesso mi viene chiesto: “Come posso comprendere ciò che mi piace davvero?”. E me lo chiedono perché sono bloccate, impaurite, stanche. Perché nel mentre non stanno vivendo. Soffocate da teorie e modelli. Un passo necessario talvolta sta proprio nel capire chi non sei. Questo significa fare i conti con l’ideale di te stesso di cui sei prigioniero. Non ci accorgiamo di quanto esso sia richiedente in noi.
Viviamo secondo modelli prestabiliti (da altri) inclusa la società che ci inietta pillole di finzione quotidiana. Ma per capire chi non sei e poi chi sei, devi vivere. Fare esperienza, arricchirti di gioie e fallimenti. Sentire il peso delle scelte, sostenere le conseguenze dei tuoi passi. Trovare la forza di assaggiare ma anche di lasciare. Superare il giudizio. Maturare. Stare con l'altro da te.
Nutrire i tuoi desideri più alti e nel mentre acquisire la maestria facendo tutte le esperienze che puoi. Anche quelle apparentemente più lontane dal tuo desiderio possono divenire un passo verso di esso.
Senza esperienza non c’è conoscenza.
Fabiana Spagnuolo
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Se uno è circondato da microstress, cosa può fare? "Tecniche come la mindfulness possono aiutare a gestire i sintomi dello stress, ma dovrebbero essere utilizzate come un mezzo per ottenere l'energia necessaria per apportare cambiamenti significativi nella propria vita. Personalmente, sono un grande sostenitore del cambiamento radicale..." Cambiamento radicale come fuggire da una grande città? "Sì, includerei anche il cambiamento di città tra le opzioni. Dobbiamo essere consapevoli dei gravi effetti dello stress sul nostro corpo a livello epigenetico. La genetica determina solo una piccola parte del nostro destino; la maggior parte è influenzata dal nostro stile di vita e dalle scelte che facciamo. Se lo stress diventa insostenibile, come nel caso di un lavoro che ci fa impazzire, dovremmo seriamente considerare la possibilità di cambiare. Attenzione, non sto suggerendo cambiamenti impulsivi o irrazionali. Ogni decisione deve essere ponderata, progressiva, consapevole e strategica. L'idea di mollare tutto per aprire un chiosco sulla spiaggia, forse è estrema, ma un cambiamento radicale dovrebbe essere almeno preso in considerazione, se lo stress ha un impatto significativo sulla nostra salute".
Dall'intervista "Microstress: il nemico silenzioso della salute mentale. I consigli di Valerio Rosso" di Eugenio Spagnuolo
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El próximo 10 de mayo llega el estreno de la comedia dramática La noche de Taquimilán de Eduardo Spagnuolo al Cine Gaumont
10 años atrás Martin, porteñito arrogante, bajó al sur para recorrer los fortines de Roca y probar su tesis sobre la modernidad. Ceferino, abogado defensor de sus hermanos mapuches, sobrevive de remisero y tiene la mala suerte de ser su chofer.De las inevitables discusiones surge una honda amistad, no de la mente, sino del corazón. Ceferino, hoy más viejo y mapuche que nunca,envía un críptico…
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Escándalo: El 4,40% de la población de La Rioja tiene una pensión por invalidez
Un informe preliminar elaborado por las actuales autoridades de la ANDIS -que conduce Diego Spagnuolo- señala que “hasta ahora se concluyó que el sistema, además de ser muy complicado de auditar, es altamente vulnerable al fraude, con escasos o nulas barreras de control y seguridad. Los procesos y estructuras estuvieron diseñados para el negociado político, para ser vulnerables e incontrolables.…
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Advierten que la Agencia Nacional de Discapacidad “está paralizada” y hay 60 mil pensiones frenadas
Trabajadores de la Agencia Nacional de Discapacidad (Andis) alertaron que el organismo “se encuentra paralizado” por el despido del 25% del personal y la falta de gestión de las nuevas autoridades, situación que provoca un freno en la asignación de más de 60 mil pensiones, en la emisión de Certificados Únicos de Discapacidad (CUD) y en otros servicios fundamentales que debe brindar la Andis para la inclusión de todas las personas. “En total hubo 330 compañeros despedidos en dos tandas”, dijo a Somos Télam Ramiro Unamuno, secretario adjunto de la delegación Andis de la Unión Del Personal Civil De La Nación (UPCN). Andis fue uno de los primeros organismos del Estado que comenzó con la ola de despidos a fines de febrero: hasta el momento se despidió al 25% de la planta laboral de la agencia, que estaba compuesta por unos 1.300 trabajadores en todo el territorio nacional. Más de la mitad de los despedidos pertenecen al interior del país, por lo que “las personas ya no tienen dónde tramitar las pensiones, llegan a las oficinas y se encuentran con la cortina cerrada”, apuntó Unamuno. En nuestro país se estima que alrededor de 5 millones de personas tienen algún tipo de discapacidad, pero solo 1.594.888 cuentan con el Certificado Único de Discapacidad (CUD), según datos de Andis del año pasado. La desarticulación de la presencia estatal federal va de la mano del cierre de 59 Centros de Referencia (CDR) en distintos puntos del país, donde funcionaban delegaciones de Andis y otros organismos. “Hay entre 60 mil y 80 mil pensiones paradas porque no hay nadie que las firme en el área. No hay un director nombrado”.Ramiro Unamuno Sumado al cierre de los CDR dispuesto por el Ministerio de Capital Humano, Unamuno indicó que la asignación de pensiones no contributivas a personas con discapacidad está “frenada hasta en tanto no se audite”. “Hay entre 60 mil y 80 mil pensiones paradas porque no hay nadie que las firme en el área. No hay un director nombrado”, sostuvo el delegado de UPCN y explicó que Natalia Basil, quien se hizo conocida por ser la directora de medios de La Derecha Diario, está a cargo de la Dirección Nacional de Apoyos y Asignaciones Económicas, aunque todavía no fue designada oficialmente. “El organismo está paralizado en el sentido político, no hay una política en discapacidad ni ningún tipo de gestión. El director ejecutivo es Diego Spagnuolo, que es el único funcionario que fue nombrado, pero no entiende nada de discapacidad”, afirmó Unamuno. Por otro lado, remarcó que con el despido de muchos profesionales se “está muriendo” el predio de Andis dedicado a actividades deportivas, recreativas y de rehabilitación gratuitas que se ubica en la calle Ramsay 2250, en el barrio porteño de Núñez.
Esta semana Spagnuolo envió al director de Recursos Humanos de la agencia una nota con la indicación de renovar algunos contratos, ya que “por un error material se consignó personal cuya actividad resulta indispensable”. “Hubo 16 reincorporaciones, pero no estamos conformes con nada porque son solo migajas”, advirtió Unamuno. “El organismo está paralizado en el sentido político, no hay una política en discapacidad ni ningún tipo de gestión. El director ejecutivo es Diego Spagnuolo, que es el único funcionario que fue nombrado, pero no entiende nada de discapacidad”.Ramiro Unamuno Entre los 330 trabajadores despedidos se encuentran personas con discapacidad; mujeres embarazadas; personas trans; delegados sindicales y hasta trabajadores con más de 20 años de antigüedad. “Nosotros somos el organismo que promueve que se cumpla con el cupo laboral para personas con discapacidad en todas las dependencias del Estado y ahora tenemos la contradicción de que estamos despidiendo a gente con certificado de discapacidad”, expuso Unamuno.
Las historias de las personas despedidas
Guadalupe Bargiela tiene 22 años, es persona ciega y a fines de febrero fue despedida de la Andis durante la primera tanda de desvinculaciones. “Me enteré de mi despido de una forma super violenta. Ya había algunas listas circulando con posibles nombres y un día me llamó mi jefe a la mañana y me dijo que no fuera a trabajar a la tarde”, contó en diálogo con Somos Télam la joven que vive en el partido bonaerense de Moreno y estudia Derecho en la Universidad Nacional de La Matanza (UNLaM). “Las personas con discapacidad, que siempre fuimos un colectivo históricamente vulnerado, hoy estamos más vulneradas”Guadalupe Bargiela “No pensé que me iban a echar teniendo discapacidad”, aseguró y apuntó que tampoco imaginó que “iba a ser tan violento el desguace del Estado y encima violando la Convención Internacional sobre los Derechos de las Personas con Discapacidad”. “Las personas con discapacidad no conseguimos laburo tan fácil”, alertó la joven que también es militante por los derechos humanos en la organización Orgullo Disca.
Según datos del Registro Nacional de Personas con Discapacidad de Andis, el 87,4 % de las personas certificadas con discapacidad no tiene trabajo. Guadalupe trabajaba respondiendo mails de consultas generales para ayudar a tramitar pensiones o el Certificado Único de Discapacidad (CUD). “En mi área quedaron tres personas y la última vez que hablé con mis compas estaban saturados con 8.000 mails en bandeja de entrada”, advirtió. “Las personas con discapacidad, que siempre fuimos un colectivo históricamente vulnerado, hoy estamos más vulneradas”, continuó. En la misma línea planteó que “ahora, cuando una persona con discapacidad quiera acceder a sus elementos de apoyo, va a acceder si tiene plata. Y si no tiene plata, se queda sin derecho”.
“La notificación de despido no era accesible para personas ciegas”
Entre los trabajadores cesanteados del área de consultas también se encuentra Viviana Beilu, psicóloga social de 37 años. “Soy una persona con discapacidad visual y la notificación que me llegó por el GDE (el sistema de Gestión Documental Electrónica del Sector Público Nacional) no era accesible para las personas ciegas. No podía leerlo”, relató a Somos Télam Beilu sobre cómo se enteró de que Andis no iba a renovar su contrato de locación de servicios profesionales. “Le pedí a la gente de recursos humanos que me transcribiera la notificación en un mail. Fue tremendo, muy violento e injusto”, recordó.
Peligra la continuidad de políticas de accesibilidad
Otra despedida fue Maive Carone Fernández, quien estaba a cargo de los proyectos audiovisuales dentro de la Dirección de Accesibilidad. “Nuestra área fue totalmente desbaratada”, alertó a Somos Télam Fernández, licenciada en Audiovisión. Con su equipo realizaron proyectos clave para la inclusión de todas las personas, como mejoras en la accesibilidad de los billetes y los servicios bancarios. “No es solo un ataque a nuestros puestos laborales, es un ataque a la presencia del Estado y un retroceso en sus obligaciones como garante de derecho”.Maive Carone Fernández También diseñaron estrategias para facilitar la participación de las personas con discapacidad en las elecciones y en el último Censo Nacional. “No hay certezas de que haya continuidad de las políticas de accesibilidad en el país. Al desbaratar nuestra área impiden que pensemos políticas públicas para que igualemos accesos y oportunidades para las personas con discapacidad”, lamentó Fernández. Y remarcó: “No es solo un ataque a nuestros puestos laborales, es un ataque a la presencia del Estado y un retroceso en sus obligaciones como garante de derecho”.
“Mi vida transcurrió adentro de Andis”
Entre las historias de los despedidos se repiten los casos de personas con más de 20 años de antigüedad, como Yesica Benzi, quien es trabajadora social y se desempeñaba en la oficina de Andis en Junín, al noroeste de la provincia de Buenos Aires. “Hace 25 años que trabajo en Andis, que primero era la Comisión Nacional de Pensiones. Fui despedida en febrero. Estuve despedida 14 días, me reincorporaron como esencial y me volvieron a echar a fines de marzo en la segunda tanda de despidos”, explicó a Somos Télam Benzi. “Hay familias enteras que tienen alguna discapacidad y no pueden hacer los trámites por internet. ¿Qué va a hacer esa gente? Quedan totalmente desamparados”.Yesica Benzi En Andis era evaluadora de discapacidad y tenía un contrato que se renovaba anualmente bajo la modalidad de Artículo 9 de la Ley de Empleo Público. “Mi vida transcurrió adentro de Andis ¿Adónde voy a ir ahora? Es tan injusto que no te recuperás; es realmente un duelo”, lamentó. Además, apuntó que el vaciamiento de las oficinas del interior es una situación crítica porque “hay familias enteras que tienen alguna discapacidad y no pueden hacer los trámites por internet. ¿Qué va a hacer esa gente? Quedan totalmente desamparados”. “Te da mucha indignación porque hay mucha gente que está esperando una pensión, que su vida depende de eso, pero el otorgamiento de pensiones está frenado”, concluyó.
Trabajadores en estado de alerta y movilización
“Desde la primera oleada de despidos estamos en estado de alerta y movilización”, explicó Unamuno. “La semana que viene vamos a hacer un abrazo al organismo para mostrar que la política de discapacidad está en peligro”, agregó. También, el colectivo Discas en Lucha convoca a una asamblea abierta el 20 de abril a las 11 en la sede central de Andis, en Dragones 2201, en el barrio de Nuñez. En el comunicado difundido a través de las redes sociales indicaron que “la agencia es de las personas con discapacidad y está en riesgo. Para defenderla es importante que seamos muches”. :::FUENTE: Somos Telam::: Read the full article
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Cosenza, donna perseguitata dall'ex: la decisione di denunciare dopo l'ennesimo episodio di stalking
Cosenza, donna perseguitata dall'ex: la decisione di denunciare dopo l'ennesimo episodio di stalking. Nella giornata odierna, il personale della Polizia di Stato ha eseguito un'Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa nei confronti di un uomo di 41 anni, resosi responsabile del reato di stalking nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa lo scorso 23 febbraio, raccolta dai poliziotti dell'U.P.G.S.P. – Ufficio Denunce. I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi persecutori, dal cui racconto è risultato chiaro ed evidente il forte stato d'ansia della vittima ed i timori per la propria incolumità. È emerso anche il carattere ossessivo dell'uomo che, non riuscendo ad accettare la fine della relazione, ha iniziato a cercarla a casa e a chiedere diversi incontri chiarificatori, arrivando a seguirla e a pedinarla sul posto di lavoro e nei diversi locali frequentati della donna. Ha evidenziato il carattere violento dell'uomo che, durante un'accesa discussione con la donna, l'ha colpita con un oggetto e l'ha strattonata con forza, tanto da intimorirla al punto di richiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine. L'attività d'indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha trovato il suo epilogo nell'esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma l'impegno degli uomini della Questura, diretta dal Questore della provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro, e dell'Autorità Giudiziaria, nell'affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere. L'uomo non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa ed ai suoi congiunti mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri, dovrà inoltre astenersi dal contattare la donna con qualsiasi mezzo. È stata disposto, inoltre, il costante monitoraggio del rispetto del divieto attraverso l'attivazione e l'utilizzo del braccialetto elettronico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Chiefs-Assistant Coach Merritt ein DC-Kandidat
Auf der Suche nach einem neuen Defensive Coordinator haben die San Francisco 49ers bisher Interviews mit Brandon Staley (ehemaliger Head Coach Los Angeles Chargers) und Nick Sorensen (Passing Game Specialist der 49ers) abgehalten. Nun kommt mit David Merritt ein weiterer externen Kandidat hinzu. Merritt arbeitet unter Steve Spagnuolo bei den Kansas City Chiefs als Defensive Backs Coach. Merritt gewann mit den New York Giants und Kansas City Chiefs bereits fünfmal den Super Bowl.
Zum Artikel: 👇
https://49ersgermany.com/chiefs-assistant-coach-merritt-ein-dc-kandidat/
#49ers#sf49ers#FTTB#DoItForTheBay#bayarea#goniners#49ersempire#49ersGermany#sanfrancisco#nfl#ninerempire#niners#faithful#football#americanfootball#fortyniners#footballgermany#nfc
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SE ESPERA UN SUPERBOWL CON MUCHOS PUNTOS
LAS VEGAS.-Hay que irse preparando para un Super Bowl con muchos puntos, pues cuando uno de los invitados son los 49ers casi siempre logran que explote la pizarra
La franquicia de San Francisco se distingue por ser de las más anotadoras en la historia del Súper Domingo y, con el ritmo que traen en los Playoffs, jugadores como Brock Purdy, Christian McCaffrey, Brandon Aiyuk y compañía, seguro podrían dejar huella en los libros de récord de la NFL.
Y es que los 49ers poseen el récord de más puntos anotados por un equipo en este juego, con 55 en el SB XXIV donde vencieron 55-10 a los Broncos de Denver, y además tiene tres de las mejores 10 anotaciones de todos los tiempos en el Súper Domingo.
Además, la marca de más puntos combinados entre dos equipos en un Super Bowl también aparece el nombre de los "Niners", pues lideran la lista con 75 unidades en el SB XXIX, mismo que ganaron 49-26 a los Chargers, en ese entonces de San Diego.
Los 49ers van por su octavo Super Bowl, y el promedio de puntos en los siete anteriores, donde cuenta con marca de 5-2, es de 34.1 por juego, con participaciones de 55, 49 y 38 unidades como sus máximas cifras, y la menor de 20 unidades, precisamente ante los Chiefs hace cuatro años, cuando los maniató Patrick Mahomes y no pudo responder de la misma manera Jimmy Garoppolo.
Ahora, el genio de Steve Spagnuolo, coordinador defensivo de los Chiefs, seguro buscará detener a la máquina ofensiva de los 49ers.
(Diego Martínez / Agencia Reforma)
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31 Gennaio 2023
.I
Una bancarella di libri usati in mezzo alla strada. Mi attira in particolare uno grande e dalla copertina scura, avvolto nel cellophan. Lo scarto e leggo il titolo:
“Robin Hood”
/// Mai letto questo libro. E mai stata particolarmente fan della storia. Ne ammiro solo l’allineamento caotico buono del personaggio. ///
<<E’ la storia di un grande ladro. Fa al caso tuo.>> Osserva qualcuno. Suppongo sia il venditore?
Arriva una mia ex compagna di classe di infanzia (Medie, Superiori) che chiamerò C. DF.
C va di fretta e mi trascina con se’ perché “Dobbiamo andare a lezione.”. Lo scenario cambia e siamo in una classe che non penso di aver mai visto un un edificio simile a un complesso industriale o comunque lavorativo.
Quando la lezione termina, una fiumana di persone si accalcano all’uscita e alle scale.
<<Perderemo il pullman così!>> Dice C nel panico.
/// Tipico scenario della mia vita alle superiori questo dell’uscita e del rischio di perdere il pullman ogni volta. ///
Quindi noto che dal lato opposto delle scale c’è un rumore simile a un campanello di un ascensore e… Ecco, che le porte si aprono. Prendo C. e un paio di compagne di classe (Ricordo B. In particolare, non bene le altre?) e mi faccio seguire.
<<Oh, scusi.>> Dico realizzando che nell’ascensore c’è già una donna. Lei sorride ed esce, io entro e le altre mi seguono titubanti.
<< Ma questo è solo per i docenti!>> Dice C mentre B all’unisono dice <<Ma questo è solo per i dipendenti!>>
<<Capirai.>> Dico premendo il pulsante per scendere e l’ascensore chiude le porte. <<L’importante è lo scopo di una cosa, mica chi ha diritto o no di servirsene.>> Concludo.
L’ascensore però non si muove verso il basso ma verso il lato. Un movimento dimensionale strano che ci porta a passare in mezzo a una città trafficata di notte. Quando l’ascensore si ferma ed apre le porte scendiamo in questa zona di città simile a una piazza.
<<Siamo lontanissimi! Perderemo il pullman!!!>> Esclama C ancor più nel panico.
<<Calma, calma. Fammi pensare… Non c’è un’altra fermata nei paraggi?>> Chiedo.
C si illumina annuendo. <<Si! Giusto! È proprio qui, vieni sbrigati!>>
Lei corre davanti. B si volta dicendo <<Non riusciremo a trovare posto seduti.>>
<<Beh stare in piedi è meglio di restare a piedi, no? Forza.>> Rispondo, correndo dietro C.
Ma non riesco. Una forza incredibile sulla schiena. Un peso. Come un masso. Non capisco cosa sia. Lo zaino? Lo avevo con me? Da quando? Può uno zaino pesare così tanto? È… assurdo.
<<Sbrigati! Lo vedo! Sta passando!>> Sento urlare da C lontano.
Mi sforzo davvero tanto. Ogni passo è un dolore atroce. Corro come se fossi al rallentatore. Pesa tantissimo. Fa male. Dannazione, però io ci provo. Arrivo a una salita. È ripida. Molto, molto ripida.
<<Eccolo, C lo sta fermando.>> Dice B, voltandosi. <<Ce la fai?>>
Difficile rispondere. Sto davvero al limite. Cazzo. Salgo e mi sento scivolare. Quindi mi metto a scalare la salita in posizione ferale e non eretta. Uso piedi, mani, se serve ginocchie e gomiti. Sono patetica, me ne rendo conto, però riesco a risponderle: <<Vai, non perderlo il pullman. Io mi arrangio. VAI! >>
Non so C e B che fine facciano. E non so quanto tempo io perda dietro a quella scalata. So solo che arrivo stremata sul ciglio di una strada dissestata che riconosco vagamente.
Non sono più in città ma sulla strada prima della “Curva dello Spagnuolo”.
/// Irl è una strada buia e dissestata in mezzo a selva e boscaglia non curata che precede il cimitero del mio paese, ma che ne fa anche da ingresso. Non esiste una pensilina o fermata li, a differenza di quello che succede nel sogno. ///
Mi alzo, con meno difficoltà. Ma lo zaino è sempre con me e il suo peso non è cambiato. Solo che non lo porto più in spalla ma in una mano. Con l’altra, faccio cenno al pullman che sta passando di fermarsi.
<<Noi non fermiamo qui. Non dovrei farti salire.>> Dice l’autista
/// Irl è successo davvero qualcosa di simile ma in un altro contesto: Il mio pullman non si fermò per una idiozia burocratica casuale alla solita fermata e mi rimase a piedi. Fu dopo una giornata di lavoro, ero esausta, e disperata. Quindi presi un altro pullman a caso almeno per “avvicinarmi” al mio paese dato che ero proprio in città. L’autista di quest’altro pullman mi disse queste stesse parole — che in teoria non avrebbe potuto prendermi nemmeno lui sempre per quella puttanata dello sciopero di quel giorno e simili. Però fu comprensivo e mi lasciò fare una piccola parte della tratta. Mi disse anche <<Non piangere dai ti prego>> facendomi capire che, fra una fermata e l’altra, senza rendermene conto avevo perso lacrime di frustrazione. Nel sogno devo aver rielaborato questo ricordo quando ho tratto i contenuti che sto scrivendo. ///
<<Guardi, dopo questa curva c’è il cimitero con la mia fermata. Veramente è solo una curva. Per favore? Non darò fastidio. Non mi siedo nemmeno, sto qui all’uscita con lo zaino. >>
L’autista acconsente disinteressato. Salgo. Il pullman è semi vuoto ma non mi siedo, appunto perché so che con il mio zaino poi scendere sarebbe un caos.
Non ricordo altro di questo sogno.
.II
Ero su una barchetta in mezzo al mare di giorno. Il mare era calmo e stavo cazzeggiando con il telefono fra le onde come se fosse impermeabile per fare video, foto, e tik tok meme.
/// Irl raramente faccio foto, ancor più raramente video, e i tik tok meme solo di recente ma in Privato mai pubblicati. Quindi queste azioni per me sono abbastanza estranee e sospette nel sogno. ///
C’è una mappa. È blu, come il mare. La posso piegare su se’ stessa e ha comunque senso. So, non so come, che quella mappa è non solo come funziona il mare ma anche come funziona lo spazio e il tempo. Nuoto verso un’altra barca per condividere la cosa, una barca più grande per più persone. Ma loro sono a fare altro. Non ricordo cosa.
III.
Un altra aula, ma nel mio salone. Non ricordo bene cosa accade ma era importante. Ricordo delle pagine da studiare e dei numeri scritti sulla lavagna.
232 Era la pagina “originale” assegnataci.
32 Era la pagina che la professoressa ci chiedeva e nessuno aveva.
30 e 31 sono le pagine che ci ha assegnato sul momento.
<<Aspetta, perché riesco a leggere le cose scritte in un sogno?>> Penso ad un qual certo punto, realizzando dove mi trovo per mia abitudine dopo anni spesi a perfezionare test di realtà.
<<Non rovinare il mio lavoro.>> Dice una voce, che in origine doveva essere la professoressa ma ora invece è soltanto qualcosa di deforme è mostruoso.
<<Il tuo compito è farmi perder tempo dietro a dei numeri? Andiamo, che vuoi che faccia. Me li gioco?>> Replico sarcastica avvicinandomi a quell’essere. È vagamente umanoide ma ha denti affilati. <<E tu che saresti? Un Vampiro…Oh, brilli anche tu come quelli in “twilight” per caso? MA—- ASPE—-!>>
La non più professoressa ma qualcosa di simil vampiro mi afferra bruscamente immobilizzandomi le braccia. Poi, sussurra al mio orecchio: <<Sta zitta.>>
<<A-Altrimenti, che?>> Provoco.
<<Sta zitta.>> Sibila stavolta.
<<Andiamo. Non puoi renderlo un incubo finché io ne ho il contr-OH—LLOCHEFAI?!?!>>
Esclamo sorpresa, quando mi morde. Solo che non è un dolore volto a puntare al dolore fisico bensì al piacere.
/// ndr Fottute stronze figure oniriche e i loro fottuti subdoli metodi per farti perdere la presa. Dammit. ///
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Giuseppe Maria Crespi, detto lo Spagnuolo ( Bologna 1665 – 1747)
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ISSUE N. 10 - FEBBRAIO 2023
Cosa credi sia l'equilibrio?
** La pienezza risiede nel vuoto **
Guardo questa carta ed è come se la stessi vedendo per la prima volta. All'improvviso davanti a me non vedo una donna danzante ma un funambolo che cerca l'equilibrio aiutato da ciò che tiene tra le sue mani: una bacchetta e una boccetta (nel mazzo Camoin- Jodorowsky). Se questa carta è per antonomasia la carta della pienezza e della realizzazione allora cosa ci sta raccontando di questo stato dell’essere?
La guardo mentre vuole raccontarmi qualcosa che io fin’ora non ho compreso. La vedo serena nello stare su un piede, cercando la perfezione nello squilibrio che sente. Non è preoccupata. Lei sa che è così la vita. Sono io che non lo so.
Non ho ancora imparato, anzi mi dimentico, che la vita è come la fune di un funambolo che passo dopo passo, con pazienza e molta pratica, dobbiamo imparare a percorrere cercando di non cadere. Trovando la capacità di attraversare lo squilibrio costante che danza in noi. Le fase di pieno e di vuoto, le pause e le azioni, la gioia e la tristezza, l’espansione e il ritiro.
Che benedizione riconoscere che tutto ciò che abbiamo creduto fino a oggi era sbagliato. Che l’idea di equilibrio che avevamo ci ha intrappolato dentro un ideale che semplicemente non è realizzabile. Che siamo nella pienezza solo quando rispettiamo il nostro vuoto. Che siamo in armonia solo quando sappiamo rispettare le nostre dissonanze.
Che benedizione il malessere che ci conduce a trovare nuove scarpe per camminare la nostra fune. E la paura che ci invita a cambiare gamba o trovare una nuova postura. E che bellezza quando capiamo che la strada percorsa fino ad ora era solo una parte e che ancora abbiamo tanto da vivere per imparare e imparare ancora.
Chi dice che questa non è la pienezza dell'essere?
Non immagino nulla di più nutriente per l’anima mia, se non divenire questa qualità di essere umano. Capace di ricordare ad ogni passo che l’universo mi sostiene e fa il tifo per me. Non importa cosa accada e non importa ciò che mi è possibile capire con la mente che fatica a comprendere la forza misteriosa che ci anima.
Che benedizione riconoscere che tutto ciò che abbiamo creduto fino a oggi era sbagliato. Che l’idea di equilibrio che abbiamo ci ha intrappolato dentro un ideale che semplicemente non è realizzabile.
La donna del Mondo cammina con fiducia e non è la sola artefice del suo percorso. È sostenuta dalla forza dell’amore (l’angelo), dalla forza della terra che le è madre (il bue), dal fuoco della vita (il leone) e dallo spirito che non appena la mente si acquieta, si manifesta cantando (l'aquila).
La fiducia nella vita è il frutto raccolto grazie ad ognuno dei passi fatti. La fede si alimenta ogni giorno, si sente ad ogni preghiera, a ogni gentilezza rivolta a qualcuno, a ogni sfida. La fiducia si conquista con ogni scelta di coraggio presa nel rispetto di ciò che sentiamo profondamente. Quando lascio che il vuoto che temo mi guidi in un altrove più vivibile allora io mi ascolto e coltivo la fede in me e nella vita. Così divento il migliore dei funamboli per questa unica fune che ho a disposizione.
E allora, è la grazia.
Divengo un essere pieno di grazia.
Ispirante, bello, fiero, calmo, gentile, delicato nei suoi passi.
Perché questi passi si fanno silenziosi, discreti, rispettosi e la fune diviene un'opera di cristallo di cui avere una profonda cura e per cui provare una sentita devozione.
Che bellezza la vita. Che bellezza sei.
Buon cammino.
E allora divengo un essere pieno di grazia.
Fabiana Spagnuolo
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Birth of Adonis by Lo Spagnuolo, 1720.
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Spazio G43: iNGaBBiaTi CoN L'aRTe Mostra collettiva di Arte Contemporanea A cura di Enzo Correnti Inaugurazione 18 Aprile 2020 Spazio G43 - Via Garella,43 Prato Omaggio a Luca De Silva Dalla Collezione CORRENTI – RIPARI Grafica di _guroga ELENCO DEI PARTECIPANTI _guroga, Alessandro Giannetti, Alessandro Pucci, Alessandra Gereschi, Alfonso Caccavale, Antonella Sassanelli, Antonio Conte, Antonio De Rose, Antonio La Gamba, Associazione Culturale Art-Art Impruneta (Firenze), Articolo 31 (Titti Gaeta), Barbara Fluvi, Beatrice Capozza, Brigata Topolino, Barbara Neri, Bruno Cassaglia, Carla Colombo, Claudia Conte, BAU Contenitore di Cultura Contemporanea n° 09 (2012) e n°14 (2017), Claudia Garrocini, Claudio Romeo, Clemente Padin, Collettivo Dada Boom Viareggio (Laura Serafin, Mario Giannelli, Virginia Orrico, Giacome Verde, Alessandro Giannetti e Sara Bellandi), Dala (Dalila Lili Leonetti), Daniela Gentili, Daniela Leonetti, Daniela Mastromauro, Daniela Pisolato, Davide Cruciata, Domenico Severino, Enzo Correnti, Erica Romano, Eva Malacarne, Francesca Confessore, Francesco Alarico, Francesco Cornello, Fulgor C. Silvi, Glauco Di Sacco, Gennaro Ippolito, Horouna Sonare, I Santini Del Prete (Franco Santini e Del Prete Raimondo), Ignazio Fresu, Ilaria Pergolesi, Ina Ripari, Irene Giannetti, Ivette Berti, Ivy Junia Grace Wuethrich & Enzo Correnti, Jakob De Chirico, Laura Coniglione, Laura Balla, Laura Serafin, Lancillotto Bellini, Lars Schumacher, Lia Pecchioli, Luca De Silva, Luca Fani, Luca Serasini, Luce Fabbri, Lucia Longo, Lucia Spagnuolo, Luther Blissett, Leti Vanna, Maria Teresa Cazzaro, Mariano Bellarosa, Marta Brodowska, Mariano Lo Gerfo, Mauro Gazzara, Maurizio Follin, Mattia Crisci, Maya Lopez Muro, Meral Agàr, Mimmo Domenico Di Caterino, Monty Cantsib, Moreno Correnti, Morice Marcuse, Meral Agàr, Murat Onol, NaCosa Napoli (Valentina Guerra & Antonio Conte), Neo Reo, Nicola Bertoglio, Nina Todorovic & Enzo Correnti, Noemi Silvera, Patrizia Cerella, Progetto No Name (Sara KO Fontana & Dario Arrighi), Redazione SKEDA Metropolitana Prato 2014, Renata e Giovanni Strada, Rita Esposito, Risouke Cohen, Roberto Scala, Sabrina Danielli, Selene Correnti, Serse Luigetti, Simona Carletti, Simona Dipasquale, Simona Giglio, Skinaz (Mimicha Finazzi), Tania Passerino, Mail art Collettiva (VeitArt, Ina Ripari, Fabiola Barna, Cecilia Bossi e Mabi Col), Ubaldo Molesti, Vittore Baroni, Walter Correnti, Walter Pennacchi, Luca Granato, Laura Violeta Dima.Nella mia casa vicinissimo al Centro per l’Arte Contemporane L. Pecci a Prato, nella parte centrale dell’appartamento c’è un ingresso, dove ci sono ben 5 porte, è grande 210 cm x 180 cm, l’altezza è 260 cm. Chiuso in casa, per i noti motivi che tutti conosciamo, si può anche sopportare ma come artista sento il bisogno di fare qualcosa. Vi ricordo che da quando è iniziata questa quarantena da solo o con altri amici ho già organizzato tre eventi. Virtual Happening Boom “DADA SIEMPRE” a cura di Enzo Correnti ed Ivette Berti, in collaborazione con Officina Dada Boom e la collaborazione esterna e grafica di _guroga. In occasione dell’equinozio di Primavere ai tempi del Coronavirus Noi artisti REO-DADA abbiamo invitato gli artisti a compiere un’azione artistica, in cui il protagonista non sia il panico, ma al contrario il VIRUS sia l’ARTE. L’evento si è svolto dalle ore 09:00 alle ore 21:00 del 21 marzo 2020. https://www.facebook.com/events/686880731852745/ . Il secondo evento organizzato è stato: ENZO CORRENTI (l'uomo carta) Presenta “Noi DeL PRiMo aPRiLe (VIII edizione)” ZoNa RoSSa CoN-CoRoNa (eSSeRCi SeNZa eSSeRCi) Opere, installazioni, mail art e performance. Grafica della locandina di _guroga - Dalle ore 16:00 alle ore 20:00 - Prato, 01 Aprile 2020 MuSeo aLTeRNaTiVo DeL BiSeNZio (Pista ciclabile Gino Bartali, Riva dx , Mezzana, Prato). Dal 22 marzo 2020 inserendo foto di tutte le precedenti edizioni, le locandine dalla prima edizione risalente al 2008 e le successive edizioni e accompagnati da ironici post che spiegavano come arrivare al Museo Alternativo Bisenzio. Fino all’ANNULLAMENTO dell’evento avvenuto il 1 aprile 2020 https://www.facebook.com/events/209176410494925 e infine dal 6 /12 aprile 2020 Photo Virtual Happening MI MANCA… NON MI MANCA… A cura di Ivette Berti & Enzo Correnti - Grafica e collaborazione di _guroga Dopo giorni e giorni chiusi in casa senza potere uscire ci siamo chiesti: Cosa mi manca? Cosa non mi manca? Pubblicate le vostre foto scrivendo: MI MANCA… NON MI MANCA… https://www.facebook.com/events/585275775417404 …Cosi per continuare in questo mio impegno, per dimostrare che la reclusione non mi ha impedito di dedicare del tempo a quello che l’arte mi ha dato e mi da, ho deciso di fare una mostra di Arte Contemporanea in questo minuscolo spazio. Esponendo 260 opere di grande e piccole dimensioni di ben 111 artisti della Collezione Privata Correnti-Ripari. L’inaugurazione è prevista per giorno 18 aprile alle ore 18:00 con una breve diretta. Nei giorni successivi vi faremo visitare virtualmente l’evento, pubblicando nella pagina foto e brevi video. Enzo Correnti (l’uomo carta) #essercisenzaesserci #iononmiarresto #lartenonvainquarantena #arteresistente #agitazioneculturale #reodada #enzocorrenti #_guroga #veitart #photovirtualhappening #inaripari #spaziog43 #ingabbiaticonlarte
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SC - Management: il divertimento italiano cresce… e il servizio fa la differenza
SC Management, società di appalto di servizi che semplifica la vita di aziende attive nei settori Ho.Re.Ca e pubblico spettacolo, continua a crescere. Dopo essere stata partner ufficiale dei Dance Music Awards 2018, il più importante premio nazionale del settore dance e clubbing italiano, continua a supportare concretamente l'attività di tante aziende che hanno bisogno di gestire le nuove sfide di un mercato in evoluzione.
"Gestori e organizzatori sono cambiati molto. Oggi sempre o quasi veri professionisti dell'intrattenimento o della ristorazione che non lasciano niente al caso. L'improvvisazione di qualche anno fa ha lasciato spazio alla programmazione, al controllo del costi, all'organizzazione" raccontano Gianluca Spagnuolo e Beatrice Caracciolo, rispettivamente responsabile operativo e responsabile legale e co-fondatrice di SC - Management. "Collaborano con una società come la nostra perché vogliono essere sicuri di non avere problemi, né logistici né amministrativi… e potersi quindi concentrare su ciò che fa la differenza nel loro business, lasciandosi alle spalle uno dei compiti più gravosi e stressanti dell'avere un locale: la Gestione del Personale. Il nostro Team, con cui stiamo portando avanti progetti di formazione sempre più avanzati, rappresenta una soluzione ideale. Dei problemi del divertimento si parla sempre ed è probabilmente giusto farlo. Sarebbe bello però che qualche volta si parlasse anche di come questo settore rappresenti un'opportunità importante per chi vuol imparare a lavorare ad alto livello nella ristorazione-intrattenimento e di come il settore stia cambiando dando spazio a chi ha davvero acquisito una professionalità. Ci stiamo accorgendo che la nuova generazione di Gestori/Proprietari è molto più scrupolosa soprattutto sugli aspetti amministrativi e qualitativi, oltre che con un'affidabilità degna delle Aziende "di giorno", segnando una trasformazione doverosa e positiva anche di tutto il settore", continuano.
Se la figura del PR vecchio stampo sta in qualche modo esaurendo la sua funzione grazie ai social, i locali di qualità avranno sempre più bisogno di barman, camerieri, direttori di sala, cambusieri (etc) che sappiano fare il proprio lavoro. "Un servizio di qualità in un locale conta quanto la musica. I gestori ormai sanno che può davvero fare la differenza, soprattutto in termini di scontrino medio e di fidelizzazione del Cliente". Proprio la formazione è uno degli aspetti più importanti: "Permettere ad una risorsa di fare un percorso che lo porta a girare più locali, a conoscere più sistemi organizzativi, moltiplica in maniera esponenziale la sua polivalenza, incrementando il bagaglio di esperienza che rimanendo fisso in un unico locale non potrebbe ottenere. Il nostro obiettivo è anche di far incontrare la "domanda" e l'"offerta" di lavoro, consentendo ad un dipendente di poter avere più serate impegnate di quelle che con le proprie conoscenze riuscirebbe a trovare, e ai locali di non abbassare il proprio standard di servizio (o addirittura di incrementarlo) per carenza di personale" concludono Gianluca Spagnuolo e Beatrice Caracciolo di SC - Management..
Cos'è Sc Management?
www.sc-management.it/ https://www.facebook.com/scmanagementsrl/
SC Management è una società di appalto di servizi che semplifica la vita di aziende attive nei settori Ho.Re.Ca (ristoranti, bar) e pubblico spettacolo (discoteche, festival, eventi). Si occupa infatti di gestire direttamente alcune attività tra cui servizio bar, servizio in sala, accoglienza, guardaroba, etc.
I clienti SC Management ottimizzano i costi di gestione e soprattutto possono concentrarsi sui settori redditizi del proprio lavoro. Si tratta di una start up, per una volta non tecnologica, che dà lavoro quasi esclusivamente ai giovani, i più colpiti dalla disoccupazione in Italia in questo periodo. E mentre fa innovazione facilitando la gestione della burocrazia su un settore che ne ha già abbastanza, SC Management fa formazione continua e combatte l'evasione fiscale e contributiva. L'azienda ha sede a Milano e collabora con realtà di tutto il Nord Italia.
Creata a marzo 2017 da Gianluca Spagnuolo (responsabile operativo, con esperienze in sala in molti dei top club italiani) e Beatrice Caracciolo (resp. legale e avvocato), SC Management già nel corso dei primi 10 mesi d'attività ha impiegato 84 persone. Nel 2018 l'attività è poi cresciuta vertiginosamente, visto nel corso dell'anno SC Management ha dato lavoro a ben 453 persone.
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