#libraio antiquario
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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GZ Giuseppe Zanasi
Opere 1997-2009
scritti di Giovanni Grasso-Fravega, Peter Weiermair, Mauro Nasti, Armando Torno, Antonio Faeti
Zanasi Bologna, 2009, 94 pagine, 23,4x32,5cm, brossura editoriale con sovraccoperta illustrata da un labirinto in oro e le iniziali GZ
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Per gusto ed eleganza è stato il più ‘parigino’ dei nostri librai antiquari. La sua prematura scomparsa ci ha privato non solo di un libraio di indiscusso fascino e competenza, ma pure di un ideatore di libri, anche per la cura e la passione di affidare i grandi classici che amava alla ‘rilettura’ di artisti come Folon, Roberto Innocenti, Giovanni Grasso-Fravega o Antonio Saliola, e alla maestria di rilegatori d’alta gamma, come il riminese Luigi Castiglioni «il nostro unico vero legatore italiano». Gli ultimi due volumi da lui realizzati, ad esempio, Le Petit Chaperon Rouge e il Peter Pan, pubblicato poco prima della morte, resteranno negli annali dei grandi illustrati italiani del secondo Novecento. Perfino i suoi cataloghi di vendita erano rari, preziosi e ricercati: in essi instillava la medesima cura, passione e ricercatezza che amava infondere nei grandi libri che pubblicava, in una strana e fascinosa commistione tra libreria antiquaria, editoria, ideazione di libri, promozione culturale, bibliografia e bibliofilia (memorabili rimangono i cataloghi antiquari di erotica, di gastronomia e sui grandi illustrati Art Nouveau e Art Déco, primo fra tutti l’amato François-Louis Schmied). Negli ultimi anni, però, confidava agli intimi che il mondo dell’antiquariato lo aveva stancato preferendo, alla ricerca dei grandi libri, la realizzazione di quelli che maggiormente amava lui, per condividerli con pochi amici.
19/12/23
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spinebookstore · 7 months ago
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Il fumettista SUALZO presenta a Spine il suo ultimo graphic novel "Dove c'è più luce" (Tunué)
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“Mi chiedo quale sia la differenza tra le cose introvabili e quelle che non trovo più”.
Un nuovo appuntamento con il fumetto d’autore a Bari, da Spine, da vivere insieme a un artista eclettico e prolifico la cui firma è subito riconoscibile negli scaffali di ogni libreria che si occupi di settima arte, per le diverse fasce di età, e anche candidato a un Premio Strega: SUALZO. Con il suo nuovo graphic novel pubblicato con Tunué, "Dove c’è più luce", arriva da noi a Bari il prossimo MERCOLEDì 24 APRILE alle 18.30, per una presentazione - firmacopie del volume che racconta la vita di Voynich, uno stimato libraio antiquario. Una riflessione sulla memoria a più livelli, dal collezionismo alla malattia, dalla storia al senso delle cose. Dove c'è più luce - Tunué (tunue.com)
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IL LIBRO 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳 𝘝𝘰𝘺𝘯𝘪𝘤𝘩, 𝘳𝘪𝘯𝘰𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘢𝘪𝘰 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘲𝘶𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘣𝘣𝘢𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘢 𝘶𝘯’𝘢𝘮𝘯𝘦𝘴𝘪𝘢, 𝘭’𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰. 𝘐𝘭 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳 𝘝𝘰𝘺𝘯𝘪𝘤𝘩 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘪 𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪. 𝘙𝘦𝘴𝘰 𝘤𝘪𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘷𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢, 𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘢𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘵𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦, 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘯𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦 𝘊𝘢𝘳𝘭𝘰 𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘈𝘯𝘯𝘢, 𝘭’𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘲𝘶𝘢𝘳𝘪𝘢. 𝘜𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰, 𝘱𝘦𝘳𝘰̀, 𝘪𝘯 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘰𝘳𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘵𝘪𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰, 𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳 𝘝𝘰𝘺𝘯𝘪𝘤𝘩, 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘢𝘳𝘭𝘰, 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘭𝘦𝘪. https://www.tunue.com/product/dove-ce-piu-luce-tunue/
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L'AUTORE Antonio “Sualzo” Vincenti (Perugia,1969) è autore e illustratore per diverse case editrici italiane. Tra le sue opere ricordiamo Fiato Sospeso e Forse l’amore (Tunué), Telefonata con il Pesce (Topipittori), Il mistero dei pesci mutanti (Mondadori), La zona rossa e Le parole possono tutto (Il Castoro), Prima che sia notte (Bompiani), quasi tutti pubblicati in sodalizio con Silvia Vecchini. Numerosi i premi vinti, come il Premio Boscarato come “Miglior fumetto per bambini e ragazzi” (con Fiato Sospeso), il Premio Attilio Micheluzzi (con La zona rossa), il Premio Liber (con Le parole possono tutto) e la nomination come finalista per il Premio Stega (con Prima che sia notte). https://www.tunue.com/product-author/sualzo/
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MERCOLEDì 24 APRILE 2024 - ORE 18.30 Spine Bookstore - Bari c/o Officina degli Esordi INGRESSO LIBERO, firmacopie a seguire, libro disponibile sul posto, bar aperto
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emilianobertelli · 8 months ago
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I Cento amici del libro, l'arte di sfogliare in mostra a Firenze
Da oggi al 30 settembreL la libreria antiquaria Gonnelli Casa d’aste di Firenze ospita la mostra ‘I Cento amici del libro, l’arte di sfogliare”.     L’esposizione accoglie la collezione pressoché completa di Leonardo Lapiccirella (scomparso nel 2022), raffinato e colto bibliofilo, libraio antiquario ed eclettico antiquario che ha proseguito la raccolta dei Cento amici del libro iniziata da…
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gregor-samsung · 3 years ago
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“ È una giornata lucida, appena fredda; solo la presenza del mare è strana, forse perché questa città non posso pensarla che da sud, e mi disorienta la posizione del sole rispetto all’acqua e il tipo di luce e di colore. O forse perché sono abituato ai mari che scorrono in modo tangenziale, non che cominciano, come qui. Adesso sono in un’altra libreria: un’impressione complessiva di remainder’s. Parecchi libri, senza alcun sussiego. Anche il libraio, con la sua complessione massiccia e un maglione a V sopra un altro a girocollo, sembra piuttosto un venditore di armi. Molte giacenze, sono queste il vero eroismo di un libraio, collane intere non antiche ma vecchie. Gli ho chiesto due titoli; lui si è arrampicato verso un piano superiore, al quale nonostante la familiarità dell’ambiente non posso essere ammesso. Dopo un po’ ridiscende col libro di una trentina di anni fa. Sulla copertina c’è una fotografia dell’autore, come colorata a mano: biondo, con i capelli lisci tirati all’indietro, gli occhiali e la cravatta, e sul collo una ruga circolare. Col libraio ci accordiamo su un prezzo convenzionale, comunque meno di un libro di oggi. Mi sono avvicinato a un reparto con la targhetta «Trieste». Non c’è la rivista con l’articolo della scrittrice, ma un suo libro di saggi, e l’articolo è lì dentro. Il libraio si è messo a lavare il pavimento. Gli ho mostrato il libro dal suo verso, battendo l’indice sul nome. Dico: «È ancora viva?» Lui si è sollevato dallo spazzolone. Dà un’occhiata alla copertina poi dice: «Sì, credo di sì. È ai cronici, qualcuno va a trovarla». Avrei voglia di guardare uno ad uno i libri, certe collane che mi mancano da sempre, certi titoli che provo a chiedere in ogni città, in ogni libreria. Ci provo anche qui. Lui storce la bocca, dice: «No, quelli no». E perché? Dice che in questa città, per le diverse lingue e i molti mestieri e le poche librerie bisogna tenere tutto, dal manuale tecnico alla letteratura. Ma anche il tutto, probabilmente, avrà il suo limite. Uscendo dal negozio sono incerto. Dovrei continuare il mio percorso verso l’università, secondo i consigli pertinenti del libraio antiquario, per non parlare della biblioteca comunale. Ma è un momento in cui sento maggiormente la tentazione di perdermi, di vagare. Forse non c’è un percorso, ma solo un’intermittenza tra la probabilità e l’improbabilità. È come se ogni spostamento lo decidessi lì per lì, per vedere dove porta, e questa scoperta, poi, non fosse altro che l’inizio che cercavo. Vorrei mantenere una certa inerzia, con piccole spinte indispensabili e sufficienti. “
Daniele Del Giudice, Lo stadio di Wimbledon, Einaudi, 1983 [Libro elettronico]
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weirdesplinder · 4 years ago
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Lista di libri dedicati a furti e ladri
Sull’onda della visione del telefilm La casa di carta on #Netflix ho deciso di proporvi una lista di romanzi che parlino appunto di ladri e furti. Un argomento che ha sempre interessato molto la letteratura. Naturalmenet non è una lista esaustiva, i titoli sono così tanti, ma ho cercato di darvi più titoli in ogni nicchia del genere e tutti reperibili in italiano.
Partiamo dai classici naturalmente:
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- L' eredità misteriosa. Rocambole. Vol. 1 (1857) di Pierre Alexis Ponson du Terrail
Primo volume del ciclo dedicato al ladro Rocambole
1812, mentre le truppe di Napoleone si ritirano dalla Russia, si compie una sanguinosa vendetta tra due ufficiali della Grande Armata francese. Molti anni dopo, a Parigi, gli eredi di quella faida danno vita a una lotta senza esclusione di colpi tra il Bene e il Male. Da una parte il conte Armand de Kergaz, che impiega le sue risorse a favore dei più deboli, dall'altra il fratellastro Andréa, alias sir Williams, vero e proprio genio del crimine, mentore del futuro protagonista: Rocambole. Sullo sfondo di una città affascinante quanto pericolosa, inizia così uno dei capisaldi del romanzo d'appendice, dove non mancano amori, passioni e cruenti delitti.
- Raffles: il ladro gentiluomo (1898) di Ernest William Hornung
Primo libro della serie sul ladro gentiluomo Raffles
È mezzanotte sull’Albany Street londinese. Harry “Bunny” Manders ha perso tutto al gioco. Negli ultimi tempi la sfortuna lo perseguita. Il suo lavoro come giornalista non rende e l’unica cosa sensata da fare sembra quella di introdursi nell’appartamento di uno dei creditori. A.J. Raffles è un suo vecchio compagno di scuola, forse a lui può confessare l’inutilità degli assegni che ha firmato, il suo conto in rosso. Raffles lo guarda con i suoi occhi azzurri taglienti, accende una Sullivan e prepara due whisky e soda. Ma Bunny non ha voglia di bere, Bunny ha una pistola nella tasca del suo cappotto e se la punta dritta sulla tempia. Intravedere una via d’uscita dalla situazione è quasi impossibile, eppure Raffles, carezzandosi il suo curato pizzetto, propone un piano. Forse un suo amico può aiutarli entrambi; ma quale amico si va a trovare nel cuore della notte, alla luce dei fiammiferi, in un appartamento abbandonato che guarda caso sta proprio sopra la famosa gioielleria dell’amico in questione?
- Arsenio Lupin (1905) di Maurice Leblanc
Anche questa è una serie di libri, ma Newton Compton ha raccolto tutti i vari racconti in un unico volume nel caso vi interessi intitolato Tutte le avventure di Arsenio Lupin
Arsenio Lupin è un raffinato ladro gentiluomo, amante delle donne, del gioco d'azzardo e dotato di uno spiccato sense of humor. Per questo personaggio pare che Maurice Leblanc si sia ispirato a Marius Jacob, anarchico francese e ladro inafferrabile.
- La primula rossa (1905) di Emma Orczy
Primo libro di un ciclo dedicato alla Primula Rossa
Parigi, anno di grazia 1792. Il Regime del Terrore semina il caos. I “maledetti aristos”, sventurati discendenti delle famiglie aristocratiche francesi, vengono mandati a morte dall'implacabile tribunale del popolo: ogni giorno le teste di uomini, donne e bambini cadono sotto la lama della ghigliottina. Ma in loro aiuto interviene un personaggio inafferrabile e misterioso, il quale, attraverso rocambolesche e ingegnose fughe, riesce a portare oltremanica i perseguitati del regime, nella libera Inghilterra. Dietro di sé non lascia tracce, se non il proprio marchio: un piccolo fiore scarlatto, che gli varrà il soprannome di Primula Rossa. Ma quale identità si cela dietro questo pseudonimo? Chi è l'audace salvatore, disposto a rischiare la propria vita in nome della nobile causa? L'incognita ossessiona l'astuto e crudele funzionario del governo francese Chauvelin e affascina l'alta società inglese: ma la soluzione del mistero si rivelerà tanto insospettabile quanto geniale. romance e romanzo d'avventura, il ciclo della "Primula Rossa" viene qui presentato in una nuova traduzione.
- Simon Templar, alias il Santo (1928) di Leslie Charteris
Serie di più di 50 romanzi
Simon Templar è un Robin Hood moderno, un giustiziere che agisce ai margini della legge e che, almeno nelle apparizioni iniziali, non disdegna l'omicidio a fini di giustizia. Di lui si sa poco: è probabilmente di umili origini, è dotato di uno spiccato sense of humour e ha una nutrita serie di identità fasulle. Il suo segno di riconoscimento è una stilizzata figura umana con un'aureola sui bigliettini che lascia a mo' di firma sul luogo delle sue imprese per lo scorno dei rappresentanti della legge, abitualmente beffati: l'ispettore Teal di Scotland Yard e l'ispettore John Fernack della polizia di New York.
- Il barone fa il poliziotto (The Baron), di John Creasey sotto pseudonimo Anthony Morton
Anche questa è una lunga serie di libri brevi
Protagonista delle storie è John Mannering, un antiquario inglese con negozi a Washington, Parigi e Londra; in realtà è un agente segreto ex ladro di gioielli che sta indagando su casi di spionaggio internazionale con l'aiuto del suo collaboratore David Marlowee.
- Il ladro che credeva di essere Bogart (1977) di Lawrence Block
Un ladro, una città, un mistero. Il ladro è Bernie Rodhenbarr, disincantato libraio con l'hobby del furto e una netta inclinazione a ficcare il naso in faccende pericolose. La città è New York, una categoria dello spirito più che una metropoli, con i suoi cinemini d'essai dove è ancora possibile scambiare la realtà per un sogno in bianco e nero. Il mistero è quello di un cadavere in cerca d'autore
 Romanzi più Contemporanei:
- La grande rapina di Nizza di Ken Follett
Il libro è una ricostruzione delle vicende connesse con la grande rapina di Nizza, portata a termine ai danni della filiale nizzarda della banca Société Générale da una banda di malviventi capeggiati da Alberto Spaggiari. La "grande rapina" fu definita tale per l'ammontare del maltolto (circa cento milioni di franchi dell'epoca) e per le modalità, dal momento che i ladri penetrarono nel caveau della banca tramite una galleria scavata a partire da alcuni cunicoli fognari cittadini.
- Vuoto di luna di Michael Connelly
Cassie Black ha passato sei anni in prigione per un furto al casinò dove ha perso la vita il suo compagno. Durante la libertà vigilata progetta di riprendersi la figlia, in adozione, arraffare un sacco di soldi e scomparire nel nulla. Ma qualcuno le sta alle costole...
- Il principe dei ladri di Chuck Hogan
Claire Keesey, direttrice di filiale di un istituto di credito di Boston, viene presa in ostaggio durante una rapina. I banditi sono quattro: Doug, Jem, Gloansy e Dez. "Fanno banda" sin dai tempi della scuola, e oggi sono rapinatori affiatati, precisi, spregiudicati e inafferrabili. Sono cresciuti insieme a Charlestown, un quartiere di Boston dove "guadagnarsi il pane" equivale a svaligiare una banca. Ma Doug, il cervello della banda, non aveva messo in conto che, insieme con una montagna di quattrini, dal colpo in banca si sarebbe portato a casa anche un cuore ferito. Gli sono bastati pochi attimi per innamorarsi di Claire. Continua a pensarla, dopo la rapina: sa dove abita, la segue, fa in modo di incontrarla, di sedurla.
- La modista, un romanzo con guardia e ladri di Andrea Vitali
Nella notte hanno tentato un furto in comune, ma la guardia Firmato Bicicli non ha visto nulla. Invece, quando al gruppetto dei curiosi accorsi davanti al municipio s'avvicina Anna Montani, il maresciallo Accadi la vede, eccome: un vestito di cotonina leggera e lì sotto pienezze e avvallamenti da far venire l'acquolina in bocca. Da quel giorno Bicicli avrà un solo pensiero: acciuffare i ladri che l'hanno messo in ridicolo e che continuano a colpire indisturbati. Anche il maresciallo Accadi, da poco comandante della locale stazione dei carabinieri, da quel momento ha un'idea fissa. Ma intorno alla bella modista e al suo segreto ronzano altri mosconi: per primo Romeo Gargassa, che ha fatto i soldi con il mercato nero durante la guerra e ora continua i suoi loschi traffici; e anche il giovane Eugenio Pochezza, erede della benestante signora Eutrice nonché corrispondente locale della "Provincia"
- La falsaria di B.A. Shapiro
Sono circa tre anni che per il mondo dell’arte Claire Roth è un paria, una grande millantatrice. Dopo uno scandalo che la ha coinvolta sia sul piano personale che su quello professionale, Claire si è ridotta a lavorare per un’azienda che vende online «repliche perfette» di capolavori della storia dell’arte. Un giorno riceve l’inaspettata visita di Aiden Markel, il proprietario della famosa Markel G, una delle gallerie più in vista di Boston e New York. Markel irrompe nel suo loft con una singolare proposta: una mostra, nella sua galleria, delle opere originali di Claire in cambio della realizzazione di un falso da parte sua. Non una replica à la Roth, ma un vero e proprio falso da dipingere su una tela d’epoca. Una mostra tutta sua è qualcosa di irrinunciabile per Claire. Quando, però, Markel si ripresenta al loft con l’opera originale da falsificare, il cuore di Claire Roth sobbalza. Il quadro, uno dei grandi capolavori di Degas, fu staccato, infatti, in una notte di pioggia, dalle pareti dell’Isabella Stewart Gardner Museum e la tela strappata alla sua cornice da una coppia di ladri maldestri, impegnati nel più grande furto d’arte ancora irrisolto della storia.
 Romanzi più leggeri e rosa:
Un sentimento pericolo di Suzanne Enoch
Samantha Jellicoe è una ladra e ne è orgogliosa. Amante delle cose belle, non esita a procurarsele rubando ai ricchi le loro opere d’arte. Tutto cambia, però, la notte in cui tenta un furto in una villa a Palm Beach: l’esplosione di una bomba uccide una guardia e lei finisce per salvare la vita del padrone di casa, il playboy miliardario Richard Addison. Samantha è una ladra, è vero, ma se qualcuno pensa di farla passare per un’assassina si sbaglia di grosso. E se Richard è abituato a essere assediato dalle donne, quella che ha trovato in casa sua non sembra affatto interessata a lui. Però è vivo solo grazie a lei, l’unica a potergli dare le risposte che cerca. Così, fra gli intrighi del mondo dorato di Palm Beach, la seducente Samantha e l’affascinante Richard seguiranno gli indizi per scoprire anche il mistero di ciò che li unisce.
Ladro lui, ladra lei di Dani Sinclair
Brenna ama l'avventura, ma deve ammettere che introdursi in casa d'altri per sottrarre un dipinto sia un tantino eccessivo. Eppure non ha scelta: la reputazione del nonno, famoso pittore, dipende da lei. Ma quando Brenna, invece di mettere le mani sulla preziosa tela, un sensualissimo nudo femminile, si trova tra le braccia del ladro più sexy che abbia mai visto, il suo stupore è alle stelle. In realtà Spencer Griffen è un onesto cittadino, costretto a dare la caccia al fantomatico quadro per... comune senso del pudore! Insieme...
Una ladra tra le lenzuola di KRISTIN GABRIEL
Michael Wolff è giovane, scapolo e carino. In più è miliardario. Perciò è normale che le donne lo cerchino e mirino al suo denaro. Quello che Michael proprio non si aspetta è di trovarne una addirittura che sta aprendo la sua cassaforte! Sarah Hewitt, questo il nome della presunta ladra, in realtà ha un ottimo motivo per avere... le mani nel sacco. Il difficile sarà convincere Michael delle sue buone ragioni. Così, quando lui le fa una proposta che non si può rifiutare...
Il ladro di cuori di KRISTIN GABRIEL
Maddie Griffin è decisa a dimostrare al padre che ha tutte le carte in regola per far parte dell'agenzia investigativa di famiglia. Così, quando sulle pagine di una rivista riconosce la foto del famigerato Bandito Casanova, alias Tanner Blackburn, decide che deve essere lei a consegnare il fuggiasco alla giustizia. In realtà Tanner non ha mai nemmeno preso una multa per eccesso di velocità, ma prima di riuscire a spiegarlo a Maddie... è già in manette!
 Una pericolosa rubacuori di TORI CARRINGTON
 Nicole Bennett, flessuosa e sensuale come un gatto, sa anche tirare fuori gli artigli e, poiché è una inafferrabile ladra di gioielli, questa dote le è molto utile. Spera che lo sarà ancora di più quando cercherà di rubare il cuore di Alex Cassevetis.
  All’interno del Genere fantasy:
Sei di corvi di Leigh Bardugo
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare. Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura – un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici –, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch
Piccolo di statura, deboluccio e un po' imbranato con la spada, Locke Lamora ha però un grande punto di forza: nessuno lo può battere quanto ad astuzia e abilità truffaldina. E benché sia vero che ruba ai ricchi nessun povero ha mai visto un soldo bucato dei suoi furti. Tutto ciò su cui mette le mani lo tiene per sé e per i Bastardi Galantuomini, la sua banda. A suo modo, Locke è il re di Camorr, una città che sembra nata dall'acqua, ornata di migliaia di ponti e di sontuosi palazzi barocchi e popolata da mercanti, soldati, accattoni e, ovviamente, ladri. In realtà, Camorr è il dominio di Capa Barsavi, perversa mente criminale, che da qualche tempo è impegnato in una lotta senza quartiere con il Re Grigio, altro personaggio decisamente poco raccomandabile. Impiccione per natura, Locke si ritrova suo malgrado in mezzo a questo scontro di titani e rischia di lasciarci le penne. Anche perché il suo misterioso passato nasconde un segreto che può mettere in pericolo l'intera nazione camorrana...
Ladri di spade di Micheal J. Sullivan
Royce Melborn, ladro matricolato, e il suo degno compare, il mercenario Hadrian Blackwater, si guadagnano comodamente da vivere portando a termine imprese rischiose per conto di nobili di dubbia moralità, finché non vengono ingaggiati per sgraffignare una spada leggendaria. Questa volta, però, si troveranno coinvolti nell'assassinio di un re e intrappolati in una trama oscura che va ben oltre l'assassinio di un sovrano. Riusciranno i nostri eroi - l'ambizioso furfante e lo spadaccino idealista - a dipanare un antico mistero che ha rovesciato re e distrutto potenti imperi? Inizia così la nostra storia, densa di avventure, tradimenti, duelli, magia e leggende.
Harold il ladro di Aleksej Pechov
Un'immensa armata si sta radunando: migliaia di giganti, ogre e altre creature stanno unendo le forze da tutte le Terre Desolate, unite, per la prima volta nella storia, sotto un solo vessillo nero. Entro la primavera, forse anche prima, colui che è conosciuto come il Senza Nome raggiungerà con il suo esercito le mura della grande città di Avendoom. A meno che Harold l'Ombra, uno dei ladri più abili al mondo, non trovi un modo di fermarlo. Un romanzo che porta ai vertici la epic fantasy, il primo di una trilogia che segue le imprese di Harold l'Ombra, leggendario ladro di Siala, alla ricerca di un corno magico in grado di riportare la pace nel suo regno. Compagni d'avventura nel suo viaggio saranno una principessa elfica, Miralissa, la sua scorta, dieci Cuori Selvaggi, i guerrieri più esperti e mortali del mondo... e il giullare di corte del re (che potrebbe essere molto più - o molto meno - di quanto sembra).
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giancarlonicoli · 4 years ago
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19 apr 2021 09:45
QUALE È IL LIBRO ITALIANO PIÙ TRADOTTO AL MONDO? SE STATE PENSANDO A DANTE LA RISPOSTA È SBAGLIATA. IL PRIMATO È DI “PINOCCHIO” DI CARLO COLLODI CHE È DISPONIBILE IN ALMENO 260 LINGUE, DALL'ARMENO AL TAIWANESE, PIÙ UNA CHE IN REALTÀ È UN DIALETTO (IL MILANESE) - SUBITO DOPO C'E' IL PRIMO ROMANZO DELLA SERIE DI "DON CAMILLO" DI GIOVANNINO GUARESCHI CON 59 TRADUZIONI. TERZO GRADINO PER "IL NOME DELLA ROSA" DI UMBERTO ECO CON…
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Luigi Mascheroni per "www.ilgiornale.it"
Pinocchio's Adventures in Wonderland. Pinocchios äfventyr. Pinokkio. Pinocchiova dobrodruzstvi. Pinukyu. Thang nguòi gô. Phajonphai dek dong. Mu ou qi yun ji. L'avventuri ta' Pinokkjo... Come si dice Pinocchio in tutte le lingue del mondo? Inglese, svedese, ceco, arabo-egiziano, vietnamita, cinese, maltese...
La domanda se la sono posti in molti, molte volte. Chi è lo scrittore italiano più tradotto nel mondo? La prima risposta - Dante - è sempre sbagliata. E così, un anno fa Sergio Malavasi, il Richelieu della bibliofilia, libraio antiquario d'eccellenza e motore umano di maremagnum.com (il sito più avanzato dove cercare libri antichi, moderni, fuori catalogo e introvabili), ha provato a risolvere la questione. E grazie all'aiuto della giovane ricercatrice, Noemi Veneziani, la quale per mesi ha scandagliato la Rete, gli archivi e le Fondazioni degli scrittori, oggi ha finalmente in mano il responso, di carta ça va sans dire.
Eccolo qua: un piccolo ma eccezionale repertorio (che esce sotto la sigla MareMagnum in poche copie per collezionisti, ma scaricabile gratuitamente in pdf sul sito) dal titolo Quale è il libro italiano più tradotto al mondo? Risposta (e bisogna credere a quel bugiardo di burattino): Pinocchio. Numero totale di lingue in cui è tradotto: 260, dall'armeno al taiwanese, più una che in realtà è un dialetto. Il milanese. Fanno 261 (compresi catalano e basco, o afrikaans ed esperanto...).
Bene. Ma come si è arrivati alla classifica finale?
La prima selezione, l'ha fatta lo stesso Malavasi. Attraverso WorldCat.org, un sito che raccoglie dati dalle biblioteche nazionali di tutto il mondo e che dà l'opportunità di scegliere per titolo e autore tra le 31 lingue più diffuse sul pianeta, ha individuato gli italiani più presenti come numero di edizioni. E scordatevi i Dante-Petrarca-Boccaccio, Ariosto-Machiavelli-Tasso, Foscolo-Leopardi-Manzoni. Il risultato, ovviamente, è molto più popolare. Questo: il Pinocchio di Carlo Collodi, di cui si è detto. Subito dopo viene il primo romanzo della serie di Don Camillo di Giovannino Guareschi con 59 traduzioni. E, sul terzo gradino del podio editoriale, Il nome della rosa di Umberto Eco, romanzo di cui si contano (per ora) 51 versioni.
Nota al testo: WorldCat.org è un luogo in cui si fanno scoperte sorprendenti, tipo che Le mie prigioni di Silvio Pellico conta 31 traduzioni, anche in turco...
Comunque... Il primato quindi va a Pinocchio? Forse. Perché, come è facile immaginare, qui si contano solo le traduzioni ufficiali. Invece, come fa notare Guido Conti nella sua biografia di Guareschi uscita per Rizzoli nel 2008, è difficile quantificare le edizioni di Don Camillo in lingue particolari (si pensi ai mille dialetti africani o asiatici), eseguite normalmente da missionari in giro per il mondo su permesso a titolo gratuito dello stesso Giovannino. Senza tenere conto di un altro criterio di valutazione per quanto riguarda la popolarità di un autore. Se il libro più tradotto, dalle terre australi all'Islanda, è Pinocchio, l'autore, contando l'opera complessiva, e considerando l'intera saga di Don Camillo, è quasi sicuramente Guareschi.
Per il resto, il lavoro curato da Noemi Veneziani offre molti dati, informazioni, stravaganze. Metà delle pagine del libro sono occupate dall'elenco di tutte le edizioni straniere delle tre opere, in ordine cronologico, divise per Paese, con titolo, nome del traduttore, editore e anno di pubblicazione (tipo: Hippeltitsch's Abenteuer Geschichte eines Holzbuben, trad. G.A. Gugen Andrae, Carl Siwinna, Kattowitz, 1905; e stiamo parlando di un'edizione polacca di Pinocchio con illustrazioni di E. Chioftri...).
Ad esempio: proprio nel caso di Pinocchio occorre tenere presente che le edizioni straniere, anche perché è il testo più «antico» fra i tre, sono molto più preziose dal punto di vista bibliofilo, e quindi di maggior valore economico. Poi resta il nodo da sciogliere delle cosiddette «pinocchiate», diffusissime, ossia le versioni alternative della storia rispetto al testo classico. Vale a dire: narrazioni che hanno come protagonista il burattino, ma cambiano ambientazione, personaggi di contorno e avventure. Come Il compagno Pinocchio di Aleksej Nicolaevic Tolstoj, del 1936: è una traduzione, una riscrittura o un romanzo autonomo?
Per quanto riguarda invece l'immenso «Mondo piccolo» di Guareschi, va considerato che la popolarità di Don Camillo fu di certo amplificata dai film - intramontabili - con Fernandel e Gino Cervi (come in qualche modo Pinocchio deve parecchio al celebre cartoon della Disney del 1940). E Le petit monde de don Camillo decuplicò vendite e diffusione.
Una forma di crossmedialità ante web molto efficace. In ambito doncamillesco va poi notato che: 1) negli Stati Uniti, dove il libro uscì nel 1950 dalla casa editrice Pellegrini&Cudahy - moglie americana e marito piacentino - il successo fu tale che, grazie anche ai numerosi «Club del libro» specializzati nella vendita per corrispondenza, le vendite arrivarono in un attimo a toccare le 250mila copie; 2) durante la Guerra fredda, nella versione statunitense la figura di don Camillo fu ulteriormente santificata mentre quella del comunista Peppone resa - diciamo così - più burbera... 3) d'altro canto il libro, vietato da Mosca, conobbe innumerevoli traduzioni clandestine messe poi segretamente in circolazione in tutti i Paesi satellite dell'Urss, dove apparvero «don camilli» in estone, lituano, ungherese, ucraino... Guareschi ecumenico.
E per quanto attiene invece a Il nome della rosa, la fenomenologia editoriale è nota: da bestseller a longseller, il film-thriller di Jean-Jacques Annaud nel 1986, edizioni in una cinquantina di Paesi (il primo Paese a tradurre il libro fu la Polonia, nello stesso 1980, titolo: Imie rózy), versioni in vietnamita con in copertina i volti di Connery e Christian Slater, alla fine oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia, con tanto di miniserie tv Rai nel 2019 con John Turturro e Rupert Everett...
Postilla: lo stesso Umberto Eco una volta intravide una misteriosa edizione pirata in arabo del suo libro al Cairo. S'intitolava Sesso in convento. O qualcosa del genere.
PS L'editore MareMagnum invita i lettori a segnalare integrazioni e correzioni a [email protected]. Qualche traduzione è certamente sfuggita. Si vince una copia del volumetto.
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La forma del pensiero
La difesa “passatista” del libro e della carta stampata condotta dalle stringhe digitali di un blog contiene in sé un elemento di contraddizione speculare alla posizione di quegli accademici che sentenziano sulle “magnifiche sorti e progressive” del testo elettronico presentando il loro ultimo libro sull’argomento.
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Alberto Tallone nel 1933 nella biblioteca antiquaria di via Borgonuovo 8 a Milano, collocata nei chiostri dell’ex convento di Sant’Erasmo, successivamente cancellato dai bombardamenti del 1943.
Quando negli anni Trenta del secolo scorso Alberto Tallone avviava la sua carriera, prima a Milano come libraio antiquario e poi a Parigi come tipografo e editore, la saldezza del postulato per cui tutto ciò che è, è in qualche modo un testo non era stata ancora messa in discussione. Si trattava se mai di recuperare un’arte e una tradizione che si rifacevano direttamente a Manuzio, rivendicando di fronte alla fragilità delle edizioni economiche, semplici veicoli testuali, la solidità dell’oggetto libro e la sua bellezza. Bellezza funzionale tuttavia rispetto a quella del “libro artistico”, specie francese, la cui pretesa consisteva nel lusso delle carte, nelle illustrazioni e nella tiratura, limitata al fine di svuotare le tasche di incauti bibliofili. La ricerca di Tallone fu invece essenzialmente orientata sulla tipografia. All’inizio della sua attività autonoma, egli aveva optato per quei caratteri delle fonderie francesi meglio corrispondenti allo stile classico delle sue edizioni, ma dal 1949 volle disporre di un suo carattere “tondo” e di un corsivo complementare. Anche l’architettura della pagina nei libri delle edizioni Tallone è frutto di una lunga indagine tesa a facilitare la lettura, rispettando il più possibile l’uniformità degli spazi tra le parole, mettendo in relazione ad esempio lo spessore della “spaziatura” tra le parole con il disegno, il corpo, la serie del carattere impiegato (di solito lo spessore delle “e” nel minuscolo e delle “E” nel maiuscolo).
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Nell’edizione delle tre messe di Natale del 1959 il rosso e il nero dei caratteri, ravvivato dai piccoli segni propri dei libri liturgici, ha fatto rivivere in modo nuovo la stampa degli antichi libri di chiesa, Alpignano : in officina A. Tallone typographi, 1959.
La tipografia pura di Tallone non disdegna l’uso dell’illustrazione ma essa resta complementare alla forza dei bianchi e dei neri come per la miniatura disegnata da H. Lemarié e dipinta da E. Variel per Gustave Flaubert, La légende de saint Julien l'Hospitalier, Paris, A. Tallone, 1945. O nelle Histoires ou contes du temps passé / Perrault. -  Paris : A. Tallone, 1950.
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O ancora per C. Collodi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, Parigi, A. Tallone, stampa 1951.
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Solo dopo la morte di Alberto, avvenuta nel 1968, quando la bottega si era oramai trasferita nella casa materna di Alpignano (TO) e l’attività è passata alla vedova, Bianca e poi ai figli: Aldo e Enrico, la tradizione umanistica che aveva prodotto generazioni di storici restando dentro la matrice della pagina è diventata problematica. Parafrasando Ivan Illich, si può dire che solo dopo il ri-pensamento della natura come informazione codificata, la storia della “leggibilità del mondo” sia diventata argomento di studio e oggetto di sfida.
Nel confronto con l’evanescenza delle matrici digitali, la tipografia può contare anche oggi, oltre che sulla durata del supporto, sulla riscoperta della dimensione spaziale della memoria umana, già sfruttata dagli autori cinque-seicenteschi nei trattati di mnemotecnica, ma che ognuno può verificare empiricamente quando collega nel pensiero il contenuto di un’opera all’edizione del libro relativo collocato nella propria biblioteca domestica.
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Nella visione delle pagine affiancate le distanze sono calibrate con l’esigenza di unità e di immediata comprensione. L'ultima estetica prima che l'arte dilegui ; Che cos'è il sadismo / Elémire Zolla. - Alpignano : Tallone, 1997.
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Enrico Tallone, V CENTENARIO DEI CARATTERI CORSIVI, 1501-2001 (quartino celebrativo), CARATTERI TALLONE CORSIVI C. 12, Alpignano, 2001
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giornalepop · 7 years ago
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L'ANTICA E NOBILE ARTE DELLA LEGATURA
L’ANTICA E NOBILE ARTE DELLA LEGATURA
Interpretare la scheda professionale di un libraio antiquario assomiglia un po’ al tentativo di leggere un rompicapo. Il linguaggio è costellato da parole inusuali o simbolizzate con la lettera iniziale seguita da un punto, così che il profano si trova di fronte a un testo sintetico di cui al massimo comprende l’autore, il titolo e l’anno di edizione.
In realtà, da una scheda bibliografica…
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cacciatore-di-libri · 8 years ago
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PORTA PORTESE LIBRI Domenica 30 Aprile 2017 Su una bancarella di Via Portuense n.100, è stato avvistato un libretto di 60 pagine in formato ottavo piccolo, stampato a maggio 2016 per l’editore Officina Libraria,: “Un mestiere semplice-Ricordi di un libraio antiquario”; di Carlo Alberto Chiesa (1916-1998), librario tra i più importanti del Novecento. Questo racconto, che viene pubblicato per la prima volta, si deve agli eredi di Chiesa, che hanno utilizzato una registrazione di una conferenza tenuta all’Università Cattolica di Milano nei primi anni Novanta dall’insigne libraio. L’Autore aveva preparato un scritto per una pubblicazione sulla propria vicenda biografica, ma il progetto rimase inattuato. Il saggio, offerto a 5 euro, (il prezzo di copertina è doppio) costituisce un ghiotto “regalo” per i cultori della bibliofilia.
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'Chiedi chi era Roberto Roversi' a cent'anni dalla nascita
(ANSA) – BOLOGNA, 21 GEN – ‘Chiedi chi era Roberto Roversi’: parafrasando il titolo di una celebre canzone degli Stadio (‘Chiedi chi erano i Beatles’), di cui fu l’autore, la casa editrice bolognese Pendragon celebra il centenario della nascita (28 gennaio 1923) di Roberto Roversi, uno degli intellettuali più importanti del secondo Novecento italiano.    Libraio antiquario di professione, è stato…
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cacciatore-di-libri · 8 years ago
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PORTA PORTESE Domenica 19 Febbraio 2017. Su una bancarella di Via Bargoni n°20, si trova un libretto dell’interessante casa editrice Il Ventaglio; costituta nel 1979 cessò l’attività nel 1997. Il volumetto appartiene alla collana di poesia “Paso Doble”, così denominata in quanto prevedeva che l’Autore in esame scegliesse un alter ego del passato per un confronto delle rispettive produzioni letterarie. Il compendio in oggetto, intitolato: Roversi – Giaconi, riporta versi del poeta, scrittore, giornalista nonché libraio antiquario Roberto Roversi (1923-2012) e alcuni della poetessa Luisa Giaconi (1870-1908), espressione del simbolismo femminile italiano. Il libretto, di non facile reperibilità, stampato a luglio 1986 e in ottime condizioni, viene offerto a 15 €
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