#leo cittadini
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Oggi durante un’assemblea, seduti nei tavoli messi storti, per stare più vicini e ascoltarsi tutti, Leo ha detto una cosa carinissima: sei una delle persone a cui ho sentito più volte dire ‘facciamo rete’ e questo mi scuote ogni volta e mi fa essere felice di averti conosciuto per tutto quello che mi stai trasmettendo ed insegnando. Mi ha fatto un piacere abnorme perché fare attivismo è stata una delle migliori - se non la migliore - scelte che abbia fatto nella vita. Se non avessi deciso nell’estate del 2015 di partecipare ad un banalissimo intervento dal basso, estirpando delle piante infestanti e raccogliendo dei rifiuti abbandonati, oggi la mia esistenza sarebbe del tutto diversa da quella che è. Non ci sarebbe il mondo dell’arte e dei collage digitali, sbloccatosi proprio grazie all’Associazione che abbiamo fondato dopo quel primo - e moltissimi altri dopo - intervento, con tutte le mostre personali e collettive fatte, aiutandomi a credere in me stesso. Non ci sarebbe nemmeno la fetta sociale, che ci ha aperto le braccia delle scuole, dei carceri e delle fondazioni per farci conoscere e sensibilizzare i cittadini a modo nostro. Non ci sarebbe quello culturale che vivevo già da prima, nella sua superficie marginale, mentre adesso lo sviluppo insieme ai personaggi di rilievo della città. Non ci sarebbe la parte ambientale, grazie ad altre associazioni e persone splendide che si spendono h24 e senza nessun aiuto da parte delle istituzioni. Non ci sarebbe la poesia, la giocoleria, la fantasia ancora intatta ed una collettività che continua a farci crescere come persone dotate di umanità. Lo devo ammettere: utilizzare il tempo per il bene comune e non solo per il proprio, rende tutto più morbido e felice.
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Bonus di Natale da 100 Euro: Aiuti Economici Anticipati per il Ceto Medio
Bonus di Natale da 100 Euro : A partire da settembre 2024, il governo italiano ha introdotto nuove misure economiche per aiutare le famiglie e ridurre la pressione fiscale sul ceto medio. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha presentato queste iniziative, sottolineando l’importanza di mantenere l’equilibrio dei conti pubblici pur sostenendo i cittadini più vulnerabili. Uno degli…
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Il redditometro: lo strumento che tanta paura fa
Il protagonista della politica italiana, in questi ultimi giorni, è il redditometro. Lo strumento di controllo fiscale, andato in "disuso" con l'arrivo del Governo Meloni, è tornato in auge con l'ultimo decreto ministeriale a firma del vice ministro dell'Economia Maurizio Leo. Il decreto che ipotizzava un suo ritorno è stato aspramente criticato dalla maggioranza. La conseguenza è stata la sospensione del decreto ed una riflessione che il Governo Meloni deve fare. Perché questo redditometro fa tanta paura? Cos'è il redditometro? Il redditometro, ufficialmente conosciuto come "accertamento sintetico di tipo induttivo", è uno strumento utilizzato dall'Agenzia delle Entrate per stimare il reddito presunto di un contribuente in base alle sue spese. In parole semplici, il fisco confronta le spese effettuate da un individuo con il suo reddito dichiarato e, se rileva una discrepanza significativa, può avviare un'indagine per accertare un'eventuale evasione fiscale. Come funziona? L'Agenzia delle Entrate dispone di un'ampia base dati che include informazioni su: - Redditi dichiarati: Dalle dichiarazioni dei redditi annuali, il fisco estrae informazioni sui redditi da lavoro, da impresa, da capitale e da altre fonti. - Spese sostenute: Vengono incrociate informazioni provenienti da diverse fonti, come: - Acquisti con carta di credito e bancomat: Le transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici sono tracciabili e forniscono dettagli sugli acquisti di beni e servizi. - Possesso di immobili: Catasto e visure ipotecarie permettono di verificare la proprietà di case, terreni e altri immobili. - Mezzi di trasporto: Il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) fornisce informazioni sulle auto, moto e natanti intestati al contribuente. - Utenze domestiche: I consumi di energia elettrica, gas e acqua possono indicare il tenore di vita di un individuo. - Altri indicatori: Possono essere inclusi anche altri elementi come abbonamenti, frequentazione di ristoranti di lusso, viaggi all'estero, ecc. L'Agenzia delle Entrate applica a ciascuna voce di spesa un coefficiente moltiplicativo, stabilito annualmente con un decreto ministeriale. La somma dei prodotti tra coefficienti e spese fornisce un'indicazione del reddito presunto del contribuente. Se il reddito presunto supera di una certa soglia il reddito dichiarato, il contribuente viene invitato a giustificare la discrepanza. Cosa succede se il reddito presunto è superiore al reddito dichiarato? Se il contribuente non riesce a fornire una giustificazione valida per la differenza tra reddito presunto e reddito dichiarato, l'Agenzia delle Entrate può avviare un accertamento fiscale. In questo caso, il fisco ricalcola il reddito imponibile del contribuente, applicando le imposte e le sanzioni dovute. Criticità e limiti del Redditometro L'utilizzo del Redditometro ha sollevato diverse critiche, tra cui: - Possibili inesattezze: L'incrocio di dati provenienti da diverse fonti può generare errori e portare a conclusioni errate sul reddito effettivo del contribuente. - Invasione della privacy: La raccolta e l'analisi di dati sensibili relativi alle spese personali dei cittadini possono essere considerate una violazione della privacy. - Mancanza di equità: Il Redditometro non tiene conto di tutte le variabili che possono influenzare le capacità di spesa di un individuo, come ad esempio la presenza di persone a carico, spese mediche straordinarie o investimenti effettuati in passato. Nonostante le critiche, il Redditometro rimane uno strumento importante per contrastare l'evasione fiscale in Italia. Tuttavia, è fondamentale che venga utilizzato in modo corretto e proporzionato, nel rispetto dei diritti dei contribuenti e con la dovuta attenzione alla tutela della privacy. Foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article
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Nuove regole per il redditometro
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha firmato un decreto ministeriale con cui si introducono nuove regole per il cosiddetto redditometro, un vecchio strumento che usava l’Agenzia delle Entrate per comparare le spese di un contribuente con il suo reddito dichiarato, e utilizzarlo come spunto per individuare eventuali somme evase nel caso i due valori non fossero coerenti. È uno strumento che una parte della destra ha sempre contestato e che in generale non è mai stato particolarmente popolare, perché ritenuto lesivo della privacy dei cittadini e delle cittadine. Il decreto è stato pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale ma era atteso da anni, perché il redditometro era stato introdotto per la prima volta nel 2013 e poi sospeso nel 2018 con il “decreto Dignità” del primo governo guidato da Giuseppe Conte, di cui la Lega faceva parte. Venne sospeso perché si attendeva un decreto ministeriale che indicasse criteri più precisi per effettuare i controlli sulle spese, e nel frattempo più volte la Corte dei Conti aveva osservato come l’Agenzia avesse poteri limitati senza questo strumento, che infatti aveva avuto risultati assai limitati. Con il nuovo decreto il governo ha quindi introdotto nuove regole, facendo tornare operativo il redditometro e creando qualche problema politico ai partiti della maggioranza, presi dalla campagna elettorale per le elezioni europee di giugno: Lega e Forza Italia hanno già fatto capire che il decreto è arrivato un po’ a sorpresa, e di essere contrari. Il redditometro rientra tra gli strumenti che in gergo si chiamano di “accertamento sintetico”, perché permettono all’Agenzia delle Entrate di presumere il reddito reale di un contribuente a partire da alcuni indicatori a sua disposizione, tra cui appunto le spese che vengono rilevate dalle banche dati a cui può accedere legalmente: per esempio acquisti di immobili e di automobili, pagamento di rette scolastiche, oppure tutte le altre spese dichiarate, cioè presenti nella dichiarazione dei redditi. È uno strumento ritenuto molto utile dagli esperti per combattere l’evasione fiscale, ma che da sempre si scontra con evidenti limiti imposti dalle norme sulla privacy: ai fini della lotta all’evasione l’ideale sarebbe poter tracciare tutte le spese dei contribuenti, ma nei fatti l’Agenzia si limita a usare le informazioni di cui si ritrova in possesso per legge, come le dichiarazioni dei redditi, o di cui potrebbe venire a conoscenza incidentalmente nel corso di altri controlli laterali. Il nuovo decreto ministeriale introduce 56 voci specifiche di spesa che l’Agenzia può tracciare, tra cui quelle per l’abbigliamento, i generi alimentari, il costo del mutuo o dell’affitto, le bollette, le spese per i mezzi di trasporto di proprietà (rate della macchina o costo dell’assicurazione), ma anche quelle per l’acquisto di borse e valigie, o il pagamento di alberghi e ristoranti. Saranno tenute sotto controllo anche alcune spese per il tempo libero (videogiochi e abbonamenti alle piattaforme di streaming), e alcune più inusuali come quelle per mantenere un cavallo di proprietà. Ci sono inoltre 9 voci di investimento che l’Agenzia potrà controllare, tra cui l’acquisto di immobili e terreni, di titoli finanziari, e anche quelle legate alle manutenzioni straordinarie degli immobili, che l’Agenzia ha a disposizione se per esempio si è fatto domanda per ricevere i bonus edilizi. Se nelle banche dati non ci sono tutti questi dati allora si prenderanno a riferimento le spese medie per famiglia stimate dall’ISTAT. Con questi dati, l’Agenzia delle Entrate elaborerà poi il totale delle spese effettuate presumibilmente dal nucleo familiare. Se grazie al redditometro verrà individuato uno scostamento superiore al 20 per cento tra il reddito dichiarato e le spese rilevate l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere con ulteriori accertamenti. Il meccanismo potrà essere applicato ai redditi dichiarati dal 2018 in poi (il decreto dice dal 2016, ma la legge stabilisce che gli avvisi di accertamenti fiscali possono essere notificati solo «entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione»). Anche se il decreto era atteso da tempo, all’interno del governo le nuove regole hanno creato una certa agitazione in vista del voto europeo dell’8 e del 9 giugno prossimi, e già dal pomeriggio di lunedì l’argomento era su tutti i siti di news. Forza Italia ha subito fatto sapere alla stampa di essere «sempre stata contro il redditometro». Anche la Lega ne ha preso le distanze e il suo capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, avrebbe detto di trovare la proposta «un po’ strana» visto che «noi del centrodestra siamo sempre stati critici su questi strumenti». La Lega ha poi detto che «l’inquisizione è finita da tempo» e «controllare la spesa degli italiani, in modalità grande fratello, non è sicuramente il metodo migliore per combattere l’evasione». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche leader di Fratelli d’Italia di cui il viceministro Leo fa parte, ha risposto mercoledì che «mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo governo» e di essere sempre stata contraria al redditometro, prendendo così le distanze dalla misura. Ha aggiunto di aver chiesto un confronto con Leo nel Consiglio dei ministri di venerdì, in modo che «se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli». Martedì alcuni esponenti di Fratelli d’Italia avevano invece difeso la decisione di Leo, anche se avevano ammesso che non era stata comunicata al meglio. Read the full article
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Latina, a Teatro D'Annunzio con più di 3mila presenze si chiude la stagione teatrale in abbonamento
Latina, a Teatro D'Annunzio con più di 3mila presenze si chiude la stagione teatrale in abbonamento. Con lo spettacolo "Il caso Jekyll" andato in scena al teatro D'Annunzio domenica 5 maggio, si è chiusa la stagione teatrale 2023-2024 in abbonamento, organizzata dall'amministrazione comunale e dall'Atcl, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio. Restano tre eventi in programma, fuori abbonamento: due appuntamenti con Edoardo Leo che porta in scena "Ti racconto una storia" i giorni 10 maggio e 29 maggio e uno spettacolo con Francesco Chicchella, "Bis!", previsto per il 18 maggio. "La prima stagione teatrale dopo sette anni di stop – dichiara Matilde Celentano, Sindaco di Latina – ha restituito alla città una rinascita culturale di cui si sentiva la mancanza da tempo. I numeri della stagione teatrale sono un segnale positivo: 162 abbonamenti, 2051 biglietti staccati e 3347 presenze totali. Un cartellone che ha appassionato il pubblico, pensato per coinvolgere un target diverso di persone: dalla prosa impegnativa, alla commedia brillante, passando per il genere crime e il teatro popolare. La stagione si è aperta l'ultimo giorno di novembre con "La vita davanti a sé", con Silvio Orlando, ed ha coinvolto il pubblico per sei mesi con otto spettacoli, regalando emozioni e, soprattutto, trasformando di nuovo il teatro nel cuore della città. Segno di una scommessa vinta, di una scelta che ha saputo intercettare le aspettative del pubblico con ottimi risultati. La nostra amministrazione ha faticato molto per trovare le risorse necessarie, ma ha voluto da subito organizzare il cartellone per realizzare una stagione in abbonamento all'altezza, di cui i cittadini sentivano la mancanza. Gli otto spettacoli andati in scena sono stati un momento di incontro e di condivisione, su cui ho voluto personalmente scommettere e che ho seguito, spettacolo dopo spettacolo, con particolare interesse. Ringrazio l'Atcl per quanto fatto fino ad ora: siamo già a lavoro per organizzare la stagione teatrale per il prossimo anno". "Riappropriarsi di un teatro è sempre una grande emozione, un ritorno a un luogo intriso di storie, emozioni e ricordi che sono il cuore pulsante di una comunità – afferma Isabella Di Cola, direttrice artistica -. Come sosteneva Paolo Grassi, il teatro è un diritto e un dovere per tutti, un elemento essenziale per la vita della città che a sua volta ha bisogno dell'energia vitale dei suoi cittadini. La prima stagione in abbonamento del teatro D'Annunzio, dopo la sua riapertura, è stata concepita in una virtuosa collaborazione con il sindaco Celentano, con l'obiettivo di celebrare l'eccellenza artistica e la pluralità dei codici espressivi. Il risultato è stato accolto e partecipato con grande entusiasmo dal pubblico, che ha evidentemente riconosciuto e apprezzato l'impegno condiviso del Comune e di ATCL. Ma le sorprese non finiscono qui: siamo già al lavoro per progettare la prossima stagione, che promette di lasciare un segno ancor più profondo nella vita culturale della città di Latina e nel cuore dei suoi spettatori".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sempre più verde, più giovane e più sicura
«Crediamo in un modello di sviluppo sostenibile – prosegue Pamela Bianchi – che vogliamo essere improntato sull’equità e sull’efficienza, promuovendo il territorio e migliorando la qualità dei servizi e della vita di tutti i cittadini, del resto siamo stati sempre quelli dello slogan “attenzione alle piccole cose e alle esigenze di tutti”. Inoltre vogliamo valorizzare la parte ambientale ed il contesto sociale e culturale; oggi come allora lo faremo basandoci sulla serietà, sulla comunicazione e sul coinvolgimento dei cittadini e sulla professionalità degli amministratori».
Una Solbiate “sempre più verde, sempre più giovane e sempre più sicura”, quella desiderata dai membri del gruppo guidato da Ghioldi, che ha sottolineato ancora una volta come la continuità con l’amministrazione uscente sia garantita anche dalla presenza degli assessori che hanno fatto parte dell’ultima giunta, che sosterranno la lista anche se, in alcuni casi, avranno ruoli differenti.
«... abbiamo sempre avuto un gruppo molto unito e propositivo, e anche chi ha scelto di uscire dalla lista ci sosterrà facendo parte della squadra anche nei prossimi cinque anni. A presentarsi alle urne con me saranno Alessandra Borsani, Lorenzo Brogin, Stefano Gianfrancesco Catone, Adriana Colombo, Giuseppe Leo, Renzo Mario Mantegazza, Giada Martucci, Ottavio Monfrini, Annamaria Panariello, Andrea Pizzolante, Sonia Tisano e Letizia Valerio, tutte figure molto valide che sapranno lavorare la meglio per il bene del paese».
da Il Bustesehttps://www.ilbustese.it/2024/05/04/leggi-notizia/argomenti/valle-olona/articolo/lucio-ghioldi-presenta-la-sua-squadra-il-nostro-e-un-gruppo-unito-e-propositivo.html
"Sviluppo sostenibile, miglioramento della qualità della vita, valorizzazione del contesto sociale e culturale sono i fari di Più Solbiate che ha solo aggiunto “#sempre” alle parole d’ordine di cinque anni fa: “Le stesse che avevamo, #PiùVerde, #piùgiovane, #piùsicura” – ha aggiunto Pamela Bianchi. Lucio Ghioldi è stato scelto in segno di novità e continuità in un Comune in cui cresce la fragilità del tessuto sociale ..."
da VareseNewshttps://www.varesenews.it/2024/05/piu-solbiate-vuole-finire-il-lavoro-iniziato-e-punta-su-giovani-ed-esperti/1920171/
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ALESSANDRIA. VILLAGGIO DELLA PREVENZIONE LIONS PER UN GIORNO
MEDICI E VOLONTARI EFFETTUERANNO SCREENING GRATUITI ALLA POPOLAZIONE Per la prima volta in Alessandria verrà allestito “Il villaggio della prevenzione Lions” per iniziativa dei Club Lions cittadini Alessandria Host, Alessandria Marengo, Bosco Marengo Santa Croce, Bosco Marengo La Fraschetta, Alessandria Emergency & Rescue, Alessandria Cittadella, Valmadonna Valle delle Grazie e del Leo Club…
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LEO BENEDUCI: "VOGLIAMO UN CAMBIAMENTO REALE ED EFFICACE DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PER LA POLIZIA PENITENZIARIA E PER I CITTADINI..."
LEO BENEDUCI: VOGLIAMO UN CAMBIAMENTO REALE ED EFFICACE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA NEL NOME DELLA LEGALITÀ E DELLA GIUSTIZIA PER LA POLIZIA PENITENZIARIA E PER I CITTADINI MA GRAZIE ANCHE AL SOTTOSEGRETARIO DELMASTRO NON CAMBIERÀ NIENTE E PER LA NOMINA A PROSSIMO DIRIGENTE GENERALE SI FANNO I SOLITI NOMI: B. D. E ANCHE S. INVECE CHE MANAGER IN GRADO DI AFFRONTARE E RISOLVERE I…
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#.it#agente#agenti#alsippe#anppe#asppe#autonoma#autonomo#beneduci#cgil#cisl#cnpp#comunicato#comunicato stampa#consippe#CORPO#cosp#detenuto#DI#donne#generale#istituto#leo#mondo#nazionale#oggi#organizzazione#osapp#osappoggi#osappoggi.it
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Ceccano, i cittadini segnalano ai carabinieri un'autovettura sospetta, sequestrata
E’ accaduto nella serata di ieri nella contrada Colle Leo: grazie alle segnalazioni dei cittadini, i carabinieri hanno sequestrato una macchina priva di assicurazione, parcheggiata in una zona recentemente interessata a furti nelle abitazioni. I militari dell’arma hanno fatto scattare subito il dispositivo di prevenzione delle attività predatorie, che ha portato al sequestro dell’autovettura…
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La più cliccata d’Italì
6 anni 4 mesi 17 giorni 5 ore 34 minuti 66 secondi
Ancora quella lì, in esposizione forzata. Trascorsi anni dall’uscita dei suoi diari segreti, autobiografia in 4 volumi, vlog, scatti e quanto altro, lei è di nuovo in mezzo a noi. Lei. La storia non coincide mai con la persona ma solo con il fatto. La scrittura è stata un errore di gioventù, una luna a ciel sereno. Come potrebbe mai tornare agli albori del suo successo ministeriale? Richiesta alquanto assurda a dire. È come se chiedessi a Nicola di intestare il Polo alla Befana per poi farlo tornare al proprietario legittimo: self.it. Un tempo scrivevo del bambino 50 e torno indietro, Bengiamino. Ah cari lettori, le piace Leo #dicaprio. Invecchia che è una bellezza. Il sindaco di Chinonso ha comunicato ai cittadini nella riunione del sabato che a decorrere del giorno 28 novembre, l’orologio tornerà nuovamente a funzionare. “Family Christmas so and so” vi dà appuntamento a domani con tutte le informazioni circa l’andamento scolastico del paese di Chinonso College. Amuleti, segreti, dolci, fabbrica di giocattoli e quanto altro. Un aggiornamento in tempo reale delle sue vicende alle prese con i soliti “Sturm und Drang” di un popolo così speciale. Vi anticipo che durante la sua assenza, il polo nord è stato invaso di letterine a forma di cuore di colore rosso. Anticipazioni? Nicola.
Ha un figlio di nome Giuseppe (in alto), 8 anni tra 3 mesi, 6 mariti e una nuova attività “Maria Fiore Seven Event”. Cura le Public Relationship in giro per i continenti. Richiesta dallo Zar erede al trono per un evento inaspettato: l’arrivo del cane Sissilù. Innamorata del suo docile Ciro e dall’evergreen amore di sempre, alle prese con una nuova scalata al successo del Partenone, guidata e supportata da un elitè di eccezione, progress assistent and successfull profile.
L’AMORE è anche questo, welcome to Nicola’s Hotel.
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#athletico #paranaclube #vilacapanema #paranaense2021 #campeonatoparanaense #furacao #tricolor #futebol #football #matheusbabi #leocittadini #curitiba #portaljornale #jornale
#athletico paranaense#paraná clube#vila capanema#paranaense 2021#futebol#football#soccer#matheus babi#leo cittadini#camara de curitiba#portal jornale#jornale
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Carcere di Verona, prosegue la convenzione per favorire il lavoro dei detenuti
Carcere di Verona, prosegue la convenzione per favorire il lavoro dei detenuti. Il lavoro, come strumento indispensabile per formare i detenuti e per favorire il loro reinserimento nella comunità; l'istituzione di centri antiviolenza e percorsi ad hoc per i detenuti che si macchiano di reati sessuali; infine, l'aumento in carcere di detenuti giovanissimi, con problematiche specifiche da affrontare. Sono questi i primi temi affrontati dal tavolo di lavoro promosso dal Comune per trovare soluzioni condivise alle problematiche che negli ultimi mesi hanno interessato la casa Circondariale di Verona ma che si riscontrano medesime nelle carceri delle altre città italiane. E' la prima volta che si affronta il tema del carcere come comunità, con il Comune che ha chiamato a raccolta le istituzioni e i soggetti che a vario titolo si occupano della Casa Circondariale di Verona e dei suoi detenuti con la volontà di trovare soluzioni che garantiscano la dignità delle persone. L'impegno attraverso questo tavolo è quello di lavorare affinché non si perdano occasioni di recupero sia dal punto di vista umano che sociale. Ciò in virtù anche della considerazione che per la maggior parte di coloro che entrano in carcere, la detenzione è un'esperienza transitoria, terminata la quale tornano ad essere cittadini a tutti gli effetti. Un reinserimento nel territorio che non può prescindere dal territorio stesso, considerato anche che molti dei detenuti nel carcere di Verona sono residenti del comune. All'incontro in sala Arazzi c'erano l'assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni e l'assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, il dirigente del Terzo settore Paolo Martini in rappresentanza dell'assessore Italo Sandrini, in collegamento la direttrice della Casa Circondariale di Montorio Francesca Gioieni, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale don Carlo Vinco, il direttore dell'Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Verona Enrico Santi, il Presidente Camera Penale Veronese Paolo Mastropasqua, i magistrati dell'Ufficio di Sorveglianza di Verona Michele Bianchi, Maddalena De Leo, Margherita Amitrano Zingale e due educatori del carcere. Assenti, senza aver delegato alcuno, il Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, invitato oltre un mese fa, e il Garante Nazionale dei Detenuti Felice Maurizio D'Ettore, che solo ieri ha segnalato l'impossibilità a partecipare, anche da remoto. "Un confronto molto utile, che ha confermato quanto sia importante un coordinamento delle realtà che a vario titolo si occupano del carcere e di come la casa circondariale sia percepita come una realtà distante dalla comunità, ciò penalizza soprattutto il reinserimento lavorativo dei detenuti per il quale sono previsti diversi meccanismi normati a livello nazionale - ha affermato l'assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Si è scelto di partire con queste tre tematiche ma non sono certamente le uniche che verranno affrontate, penso ad esempio a quella sanitaria che è già all'ordine del giorno del prossimo tavolo Ora si entra nella fase operativa di ciascuna problematica, ci aspettiamo dei passi avanti a breve". "È stato un momento importante perché ci si è confrontati con le diverse sensibilità e i diversi approcci ad un tema che coinvolge e riguarda tutta la comunità- ha affermato l'assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Ora che le criticità e i problemi sono emersi in modo chiaro, siamo pronti ad affrontarli con determinazione, forti del supporto di tutti i soggetti coinvolti". "In questo primo tavolo ci siamo soffermati sul tema del lavoro e sulla differenziazione delle presenze, ma già dal prossimo affronteremo anche il tema dell'assistenza sanitaria, legata ai recenti episodi di autolesionismo – ha detto il garante dei detenuti don Carlo Vinco-. Grazie alla sensibilità di questa Amministrazione siamo stati coinvolti per la prima volta in modo sistematico per dare voce ai più fragili e fornire risposte concrete alle tematiche del carcere". I temi affrontati: Lavoro Tutti d'accordo nel considerare il lavoro uno strumento fondamentale non solo per formare i detenuti all'interno del carcere ma anche per favorire il loro reinserimento nella comunità una volta scontata la pena o anche come misura durante la detenzione. Sono solo una ventina i detenuti che in carcere hanno la possibilità di lavorare, su un totale di oltre 530, ancora troppo pochi per favorire formazione, integrazione e dignità. Attualmente funzionano due laboratori di sartoria, una falegnameria, il forno per la produzione di dolci e il laboratorio al femminile per la produzione di marmellate, attività che coinvolgono un numero esiguo di persone impegnate rispetto alle necessità. L'impegno del tavolo di lavoro è mettere in campo azioni efficaci per promuovere una maggiore integrazione tra carcere e territorio. Centri antiviolenza La Legge nota come Codice Rosso prevede, tra le altre cose, percorsi specifici per il recupero e l'accompagnamento dei detenuti colpevoli di reati di violenza sessuale attraverso centri antiviolenza da attivarsi sui territori. Uno strumento sul quale l'amministrazione ha chiesto approfondimenti, se non altro per capire con quali risorse poter contribuire, considerato anche che i sex offender sono i detenuti che per la tipologia di reato e per la solitudine in cui si trovano sono i più esposti ai fenomeni di suicidio. Giovani detenuti Cresce il numero di carcerati giovanissimi, una cinquantina quelli attualmente presenti nella casa Circondariale di Verone tra i 19 e 20 anni, con problematiche specifiche e per alcuni versi nuove che vanno affrontate in modo adeguato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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25 APRILE LA FESTA DI POCHI....
25 APRILE LA FESTA DI POCHI….
Il 25 aprile è una data sbagliata, la festa della liberazione è il 3 maggio
Il tempo passa e quel 25 aprile del 1945 la resistenza con le forze partigiane, mandò un ultimatum «Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i…
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#3 maggio fine guerra#Achille Marazza#Alfredo Pizzoni#Avanti#Cittadini#De Gasperi#Emilio Sereni#fascisti#Forli#Forlimpopoli#Giustino Arpesani#Italia 3 maggio 1945#lavoratori#lega casapound#Leo Valiani#Luigi Longo#Mussolini ucciso dagli inglesi#partigiani#Popolo d&039;italia#Re Umberto II#resistenza#Rodolfo Morandi#Salvini#Sandro Pertini#storia 25 aprile#Tajani
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Appello per la liberazione immediata di Dana Lauriola firmato da oltre un centinaio di membri del corpo accademico, giuristi, intellettuali ed esponenti del mondo della cultura. Dana, attivista notav, è detenuta in carcere da ormai quasi sei mesi per aver parlato in un megafono durante una manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione
Alla Ministra della Giustizia
prof. Marta Cartabia
Al Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Mauro Palma
Al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per il Piemonte
Bruno Mellano
e, per conoscenza
Al Tribunale di sorveglianza di Torino
Dana Lauriola, militante No Tav, è in carcere dal 17 settembre 2020 ‒ e, dunque, da quasi sei mesi ‒ in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata (per il quale, con il bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, la pena prevista dalla legge parte da 15 giorni).
I fatti per cui è stata condannata risalgono a nove anni fa e sono stati commessi nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore valsusino in quei giorni in bilico tra la vita e la morte dopo essere rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia, in un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro e a Dana Lauriola è stato contestato «di avere, usando un megafono, intimato agli automobilisti di transitare ai caselli senza pagare il pedaggio, indicando le ragioni della protesta». Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia. La motivazione del rigetto è che Dana Lauriola «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e che il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav, il quale ha individuato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione della futura linea dell’Alta Velocità come scenario per frequenti manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine».
La vicenda ci lascia sbigottiti/e e preoccupati/e, come cittadini e cittadine impegnati/e nell’associazionismo, nella politica, nell’informazione, nel mondo dell’arte e della cultura. Per la sorte di Dana e per il trattamento del dissenso nel nostro Paese.
Non entriamo, qui, nel merito della qualificazione giuridica dei fatti e di altri aspetti (pur inquietanti) inerenti la ritenuta responsabilità di Dana e la concezione del concorso di persone nel reato sottesa alla condanna, ma denunciamo, da un lato, l’evidente sproporzione tra i fatti (commessi senza violenza alle persone e con un danno patrimoniale di assoluta modestia) e la pena e, dall’altro, la sorprendete anomalia della mancata concessione di una misura alternativa al carcere (pur consentita dalla legge e coerente con le condizioni soggettive di Dana). Il nostro stupore e la nostra preoccupazione, poi, aumentano guardando alle motivazioni con cui l’istanza di misura alternativa è stata respinta: Dana non può beneficiare della pena alternativa e, quindi, merita il carcere per aver tenuto fermi i propri «ideali politici» e la propria opposizione al Tav e perché abita nella valle in cui ci sono i suoi affetti, i suoi interessi, i suoi compagni di vita e di militanza!
Percepiamo la carcerazione di Dana come una grave ingiustizia sul piano personale e come un pesante attacco alla libertà di tutti di manifestare ed esprimere le proprie idee e di dissentire da scelte politiche ritenute sbagliate e dannose. La nostra denuncia e la nostra preoccupazione sono condivise dalla grande maggioranza di una valle che da trent’anni chiede inutilmente di essere ascoltata e da molti cittadini e cittadine che non sono contrari alla Nuova linea ferroviaria ma hanno a cuore le libertà e i diritti fondamentali.
Per questo vi chiediamo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di adottare ogni iniziativa utile a favorire l’immediata scarcerazione di Dana: per porre rimedio a un’ingiustizia in atto, per dare un segnale di attenzione ai temi implicati dalla vicenda, per ripristinare condizioni di agibilità politica anche (e soprattutto) per chi dissente.
4 marzo 2021
FIRMATARI
1) Maria Luisa Boccia (Centro per la Riforma dello Stato)
2) Daniela Dioguardi (Udipalermo)
3) Ketty Giannilivigni (Udipalermo)
4) Franco Ippolito (Fondazione Basso)
5) Livio Pepino (Volere la luna, Edizioni Gruppo Abele)
6) Tamar Pitch (Università di Perugia)
7) Grazia Zuffa (Società della ragione)
8) Alessandra Algostino (Università di Torino)
9) Stefano Anastasia (Università di Perugia)
10) Gaetano Azzariti (Università di Roma La Sapienza)
11) Letizia Battaglia (fotografa)
12) Mauro Biani (vignettista)
13) Alessandra Bocchetti (saggista)
14) Luciana Castellina (politica e scrittrice)
15) Franco Corleone (già sottosegretario alla Giustizia)
16) Maura Cossutta (Casa internazionale delle donne)
17) Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice)
18) Teresa Degenhardt (Queen’s University, Belfast, Studi sulla Questione criminale)
19) Giuseppe De Marzo (Libera – Rete dei Numeri Pari)
20) Ida Dominijanni (filosofa e giornalista)
21) Claudio Fava (presidente Commissione antimafia Regione Sicilia)
22) Lorenzo Fazio (direttore editoriale casa editrice Chiarelettere)
23) Luigi Ferrajoli (Università di Roma3)
24) Angelo Ficarra (Anpi, Palermo)
25) Marcello Fois (scrittore)
26) Maria Grazia Giammarinaro (magistrata)
27) Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
28) Sabina Guzzanti (attrice e regista)
29) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica)
30) Luigi Manconi (A Buon Diritto)
31) Lea Melandri (saggista)
32) Luca Mercalli (climatologo e giornalista scientifico)
33) Paolo Mondani (giornalista)
34) Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena)
35) Michela Murgia (scrittrice)
36) Francesco Pallante (Università di Torino)
37) Giovanni Palombarini (già magistrato)
38) Valeria Parrella (scrittrice)
39) Mariella Pasinati (Udipalermo )
40) Valentina Pazé (Università di Torino)
41) Marco Revelli (Università del Piemonte orientale)
42) Maria Concetta Sala (Udipalermo, Palermo)
43) Giorgia Serughetti (filosofa politica)
44) Evelina Santangelo (scrittrice)
45) Vincenzo Scalia (Università di Winchester, Studi sulla Questione criminale)
46) Anita Sonego (presidente Casa delle donne Milano)
47) Armando Sorrentino (avvocato)
48) Sergio Staino (vignettista)
49) Vittorio Teresi (già magistrato)
50) Chiara Valerio (scrittrice)
51) Simone Furzi, ricercatore
52) Laura Cima, ecofemminista
53) Alberto Castiglione, regista
54) Alessandra Sarchi, scrittrice
55) Helena Janeczeck, scrittrice
56) Teresa Ciabatti, scrittrice
57) Rossella Milone, scrittrice
58) Caterina Bonvicini, scrittrice
59) Hamid Ziarati, scrittore
60) Elvira Seminara, scrittrice
61) Marta Bellingreri, reporter l’Espresso, Al-Jazeera English
62) Alessio Mamo, fotoreporter l’Espresso, Guardian
63) Vittoria Tola, UDI
64) Giulia Potenza, avvocata, responsabile nazionale UDI
65) Adriana Laudani, avvocata
66) Emma Dante, regista
67) Valentina Chinnici, insegnante, consigliera comunale Palermo
68) Lorenzo Teodonio, fisico climatologo
69) Lorenzo Coccoli, storico
70) Rita Di Leo, docente di relazioni internazionali
71) Giulio De Petra, docente di tecnologie digitali
72) Carmelo Caravella, sindacalista Cgil
73) Luisa Simonutti, ricercatrice di filosofia politica, Cnr
74) Alessandro Montebugnoli, economista
75) Bianca Pomeranzi, esperta di cooperazione e politiche di genere
76) Fulvia Bandoli, politica ecologista
77) Mario Dogliani, costituzionalista
78) Alberto Olivetti, filosofo di estetica
79) Caterina Botti, filosofa morale
80) Laura Bazzicalupo, filosofa politica
81) Claudio De Fiores, costituzionalista
82) Chiara Giorgi, storica
83) Laura Ronchetti, costituzionalista
84) Nicola Genga, Ministero dei Beni culturali,
85) Rocco D’Ambrosio, sacerdote filosofo politico
86) Giuseppe Cotturri, docente di teoria del diritto e delle istituzioni
87) Stefania Vulterini, saggista
88) Emilio Giannelli avvocato
89) Gisella Modica Udipalermo
90) Giovanna Martelli, già parlamentare
91) Claudia Pedrotti, avvocata Udipalermo
92) Rita Barbera, già direttora istituti di pena
93) Elvira Rosa, coordinamento antiviolenza palermo
94) Gisella Costanzo, attrice
95) Sandra Rizza, giornalista
96) Laura Piretti, UDI
97) Alida Castelli, UDI
98) Liviana Zagagnoni, UDI
99) Pina Mandolfo, operatrice culturale
100) Francesca Traina, Udipalermo
101) Loredana Rosa, Il femminile è politico: potere alle donne
102) Rita Calabrese, Udipalermo
103) Marina Leopizzi, Udipalermo
104) Giovanna Minardi, docente Università Palermo
105) Mimma Grillo, Forum antirazzista Palermo
106) Ida La Porta, Udipalermo
107) Bice Grillo, Udipalermo
108) Toni Casano, redattore Pressenza
109) Alessandra Notarbartolo, coordinamento antiviolenza Palermo
110) Agata Schiera, Udipalermo
111) Beatrice Monroy, scrittrice
112) Emi Monteneri, Udipalermo
113) Angela Militello, Udipalermo
114) Etta Sgadari, Udipalermo
115) Elena Diliberto, Udipalermo
116) Mimma Argurio (segretaria generale Fisac Sicilia)
117) Elvira Morana (CGIL Sicilia)
118) Anna Maria Tirreno (segretaria Camera del lavoro CGIL Palermo)
119) Rita D’Ippolito (insegnante in pensione)
120) Rosario Nicchitta (architetto)
121) Novella Nicchitta (formatrice)
122) Ornella Russo (insegnante)
123) Anna Di Salvo (Città Felice, Rete la Ragna-Tela)
124) Enza Longo (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
125) Maria Rosa Turrisi (preside in pensione)
126) Angela Galici (Coordinamento antiviolenza 21 luglio Palermo)
127) Simona Sorrentino (medica)
128) Elvira Rosa (Il femminile è politico: potere alle donne)
129) Gemma Infurnari (UDIPalermo)
130) Elisa Romano (Università di Pavia)
131) Maddalena Giardina (avvocata, UDIPalermo)
132) Anna Marrone (docente, UDIPalermo)
133) Emilia Martorana (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
134) Katia Orlando (insegnante, consigliera comunale Palermo)
135) Maria Concetta Pizzurro (UDIPalermo)
136) Silvia Miceli, docente (UDIPalermo)
137) Maria Grazia Patronaggio (Le Onde onlus)
138) Valeria Andò (docente Università di Palermo)
139) Benita Licata (dirigente Scolastica)
140) A. Maria Catalano (dirigente Scolastica)
141) Gaia Nicita (docente)
142) Valeria Ferrauto (docente)
143) Margherita La Porta (funzionaria MEF)
144) Giusi Vacca (agente pubblicitaria)
145) Flora Arcuri (docente)
146) Cetti Iovino (imprenditrice agricola)
147) Alessandra Jaforte (docente)
148) Claudia La Franca (architetta)
149) Virna Chessari (docente)
150) Gilda Messina (docente)
151) Valeria Adamo (docente)
152) Giorgia Calì (docente)
153) Nadia Saputo (docente)
154) Claudia Calzolari (docente)
155) Gabriella Pucci (imprenditrice agricola)
156) Daniela Gennaro (dirigente scolastica)
157) Cristina Fatta del Bosco (imprenditrice agricola)
158) Amelia Crisantino (docente/scrittrice)
159) Anna Maria Ruta (dirigente scolastica)
160) M. Antonietta Spadaro (storica dell’arte)
161) Anna Cottone (docente Università Palermo)
162) Tommaso Di Caccamo (redattore tecnico)
163) Agostina Passantino (bibliotecaria)
164) Licia Masi (pensionata, operatrice sociale volontaria)
165) Rossella Reyes (dipendente regionale)
166) Sabina Cannizzaro (pensionata regionale)
167) Cristina Pecoraro (pensionata regionale)
168) Rosalba Rinaudo (insegnante in pensione)
169) Carmelo Lucchesi (insegnante in pensione)
170) Francesca Citarrella (operatrice sociale)
171) Laura Zizzo (guida turistica)
172) Michela Fiore (casalinga)
173) Antonia Cascio (pensionata)
174) Adriano Di Cara (ingegnere)
175) Antonino Di Cara (operatore sociale)
177) Sandra Giovanna Cascio (casalinga)
178) Alessandra Bruno (avvocata)
179) Emilia Esini (Maghweb)
180) Gabriele Tramontana (Maghweb)
189) Fabrizio Cacciatore (Maghweb)
190) Vincenzo Allotta (Maghweb)
191) Sofia Calderone (Maghweb)
192) Epifania Lo Presti (Maghweb)
193) Elisa Chillura (Maghweb)
194) Chiara Ercolani (Maghweb)
195) Marianna Castronovo (Maghweb)
196) Giuseppe Grado (Maghweb)
197) Marta Cutrò (docente)
198) Sebastiana Zangla (docente)
199) Maria Clara Provenzano (docente)
200) Maria Oliva Caldarella (docente)
201) Emanuela Bajardi (docente)
202) Candida Di Franco (docente)
203) Alessandra Martorana (docente)
204) Gabriella Costanzo (docente)
205) Teresa Burderi (docente)
206) Elvira Leone (pediatra)
207) Gisella Duci (docente)
208) Maria Di Chiara (docente)
209) Donatella Lombardo (docente)
210) Francesca Koch (storica)
211) Francesca Martino (musicista)
212) Ugo Mattei (Università di Torino, Generazioni Future)
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