#lavoro green
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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La transizione energetica in Italia: Opportunità e ostacoli verso un futuro sostenibile di Pier Carlo Lava. Alessandria today
Un'analisi sulle sfide e sulle prospettive della transizione energetica in Italia, tra politiche ambiziose e difficoltà strutturali.
Un’analisi sulle sfide e sulle prospettive della transizione energetica in Italia, tra politiche ambiziose e difficoltà strutturali. Un impegno globale per il clima La lotta ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra rappresentano una priorità a livello globale. L’Italia, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea, si è impegnata a raggiungere la neutralità…
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falcemartello · 7 months ago
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Per festeggiare la rielezione della von der Leyen ho acquistato 3 auto elettriche.
La prima per arrivare alla seconda, la seconda per arrivate alla terza e la terza per arrivare a lavoro.
Ci credo al green deal
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abr · 3 months ago
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Siamo il secondo paese industriale europeo, subito dopo la Germania. Ma gli italiani non lo sanno.
In alcuni settori d’eccellenza (la meccatronica e la robotica, la chimica fine, la farmaceutica d’alta specialità, le componentistica auto, la cantieristica navale da diporto, etc.) abbiamo posizioni da primato internazionale, ma per gran parte della nostra opinione pubblica è innanzitutto il turismo ad assicurare la ricchezza dei territori.
Siamo tra i cinque maggiori paesi esportatori del mondo, proprio grazie all’industria e a quella meccanica in prima linea, ma i cittadini per il futuro confidano negli alberghi e nelle opportunità del commercio, nello shopping.
“Dissonanza cognitiva” è il nome di questo fenomeno, un’opinione che fa a pugni con la realtà di fatti e dati. Detta in altri termini, l’Italia non sa bene chi è e come si produce la sua ricchezza e dunque non ha una fondata idea di dove andare.
L’industria scivola ai margini dell’immaginario collettivo, occupa un ruolo periferico nella rappresentazione sociale dello sviluppo. (...)
Ecco il punto: l’Europa può continuare a restare ancorata ai suoi valori e alla sua cultura civile se mantiene una forza industriale di peso e respiro globale. (...) E se dunque investe sulle nuove tecnologie (infrastrutture, ricerca, processi di conoscenza e formazione) e sull’impiego ben strutturato e guidato dell’Intelligenza Artificiale (...).
Serve insistere sull’industria, insomma, (per) evitare il precipizio indicato alcune settimane fa dal “Financial Times”: perdere la sfida competitiva con Usa e Cina e ridursi a essere “il Grand Hotel dei ricchi e potenti del mondo”. Un luogo di storica eleganza. Ma privo di peso e potere. Incapace di decidere sul suo futuro. (...)
Viene da lontano, questo fenomeno di sottovalutazione del peso industriale. Da una diffusa cultura anti-impresa, ostile al mercato, alla fabbrica ma anche alla tecnologia e alla scienza (...). Da una disattenzione culturale verso i fenomeni del lavoro industriale, (...) da un’opinione pubblica incline ai luoghi comuni anti-industriali e segnata da un evidente deficit informativo. E da una tendenza, ben radicata in ambienti economici ed accademici, a insistere sul tramonto dell’industria alla fine del Novecento, per cedere il passo al “terziario avanzato” e alla finanza.
Dati e fatti, soprattutto dopo la Grande Crisi finanziaria del 2008, hanno smentito queste false costruzioni di un immaginario distorto e ridato invece importanza all’economia reale. E l’Italia è cresciuta, più e meglio di altre aree europee, negli anni post Covid, proprio grazie al suo “orgoglio industriale”, investendo, innovando, (...) facendone un asset di competitività e di qualità sui mercati.
Eccola, dunque, la realtà dell’Italia industriale ad alta tecnologia e sofisticata qualità (...), per evitare che la mancata conoscenza dell’Italia industriale alimenti quelle disattenzioni, quelle false percezioni della realtà che contribuirebbero ai rischi di declino economico e dunque sociale e civile del nostro Paese. 
Se ne accorge finalmente anche l'informazione dei finti sapientoni (e fa autocritica pur senza dirlo): https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/11/18/news/litalia_e_un_grande_paese_industriale_ma_gli_italiani_non_lo_sanno_e_preferiscono_pensare_al_turismo-17751079/
In realtà manco l'Huff Post dei sapientoni sa che in quanto a export stiamo gareggiando col Giappone e, tolta l'Olanda che non esporta quasi nulla di suo ma lucra sull'in-out di Rotterdam da e verso la Cermania, saremmo sul podio MONDIALE delle bilance commerciali attive. Grazie alle industrie citate ma non solo, grazie anche alle altre eccellenze italiane: MODA & LUSSO, FOOD&BEVERAGE.
Ovviamente l'articolo è stato qui depurato , solita profilassi antibatterica, da false devianze riguardo "svolte green necessarie", no non lo sono anzi rappresentano un freno a mano tirato, verso "grazie alle politiche europee di Draghi", no è un liquidatore fallimentare, e tutti quei "ci vuole più politica per guidare" da dirigisti socialisti: non servono affatto, tutto questo è successo proprio GRAZIE alla distrazione della politica dirigista pre e post covid.
Ah e manca anche l'indicazione fondamentale: ma quale Trump, ma basta con 'ste ridicole scuse - btw, se riaprisse il mercato russo facendo finire la guerra dei Biden, decolleremmo ancora di più e dei dazi ce ne fregieremmo alla grande..
Per evitare che il declino si accompagni al degrado sociale in atto per via dei migranti (la manodopera dequalificata e a basso costo fa calare i salari quindi i consumi, oltre a far soppravvivere aziende decotte e terziario arretrato), la spada di Damocle per l'industria italiana è evitare il crollo economico della Cermania, nostro primo mercato. Ma quale Draghi, è necessario la facciano immediatamente finita con tutto 'sto verde elettrico.
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mezzopieno-news · 11 days ago
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IL SOLARE SUPERA PER LA PRIMA VOLTA IL CARBONE IN EUROPA
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Nel 2024 l’energia solare ha prodotto l’11% dell’elettricità dell’Unione Europea, superando per la prima volta la produzione di elettricità da carbone, al 10%. L’elettricità prodotta dal gas nell’UE è diminuita per il quinto anno consecutivo e la generazione di elettricità da fonti fossili è scesa al minimo storico.
Il settore elettrico dell’UE sta vivendo una profonda trasformazione che coinvolge anche il settore l’eolico che, con un peso del 17%, ha generato più elettricità del gas (16%). Le energie rinnovabili sono aumentate dal 34% nel 2019 al 47% nel 2024, mentre la quota dei combustibili fossili è scesa dal 39% al minimo storico del 29%. In forte aumento anche la produzione idroelettrica mentre l’energia solare è rimasta la fonte energetica in più rapida crescita nell’UE. Solo cinque anni fa, i combustibili fossili fornivano il 39% dell’elettricità dell’UE e le fonti rinnovabili il 34%.
In Italia la produzione da solare fotovoltaico ha raggiunto un massimo storico del 14% nel 2024 mentre le fonti fossili sono calate al 51% del mix di generazione del Paese, un minimo storico, con una quota marginale del 2% dell’elettricità prodotta con il carbone. Nei cinque anni di Green Deal europeo, l’impennata nella produzione di energia eolica e solare è la ragione principale del declino della produzione di energia fossile. Senza la capacità eolica e solare aggiunta dal 2019, l’UE avrebbe dovuto importare gas fossile e carbone fossile con un costo aggiuntivo di 59 miliardi di euro che invece sono stati risparmiati.
___________________
Fonte: Ember; foto di Pollinations
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anchesetuttinoino · 3 months ago
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Mattarella: "i valori della Costituzione continuano a guidarci."
Davvero, Presidente?
Intende il lavoro? No, quello è sottoposto alla disoccupazione strutturale che ci impongono i trattati europei e comunque non possiamo fare politiche di piena occupazione senza la nostra banca centrale. E poi dal mare arriva già manovalanza gratis!
Intende la sovranità popolare? No, quella è brutta e cattiva, una roba da medioevo, molto meglio dare il beneplacito a governi tecnici e politiche diametralmente opposte al volere del popolo, che tanto non c'entra nulla con la democrazia.
Intende il ripudio della guerra? No, la guerra è pace, lo sanno tutti, per questo stiamo inviando armi all'Ucraina ponendoci in prima linea in una guerra non nostra. D'altronde il ripudio è una forma di amore più sofisticata.
Intende il risparmio privato? No, quello è un problema perché gli italiani dovrebbero indebitarsi un po' di più come fanno le nazioni più civili, quelle frugali. Probabilmente il mercato interno deve essere smantellato del tutto per funzionare.
Intende l'eliminazione delle disegueglianze sociali? No, quelle vanno benissimo, anzi, possiamo salvare il mondo impedendo ai luridi poveracci di andare al lavoro in macchina e seguendo gli umili consigli dei filantropi multimiliardari.
Intende la salute? No, quella è una roba per ricchi: se hai i soldi vai in una clinica privata, altrimenti ti metti in fila negli ospedali pubblici che stiamo smantellando e trasformando in aziende. Moderni, sani e inclusivi, come il Green Pass.
Intende la difesa della patria? No, per carità, non si nomini quella parola fascista e retrograda. Il tricolore va bene solo se sventola accanto al drappo europeo, altrimenti è un simbolo di odio e di pericoloso nazionalismo.
Intende la libertà di parola? No, quella andrebbe limitata e cancellata del tutto. Per fortuna il mondo libero sta già adottando le misure necessarie contro quei cittadini che non si accontentano dei professionisti dell'informazione.
Insomma, Presidente, quando parla di "valori della Costituzione" a cosa si riferisce?
Ah, mi scusi, stanno suonando l'Inno alla Gioia e lei sta sull'attenti con gli occhi lucidi.
Non si preoccupi, mi risponderà un'altra volta.
Matteo Brandi
Pro Italia - Segreteria Nazionale
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diceriadelluntore · 6 months ago
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Storia di Musica #335 - The Clash, Sandinista!, 1980
Il punto esclamativo finale di questa piccola carrellata tra i dischi che lo hanno nel titolo arriva ad uno dei più famosi dischi degli anni ’80. Protagonista una band che nasce dal calderone del punk britannico della seconda metà degli anni ’70, ma che grazie ad un percorso per molti versi unico e virtuoso, è arrivata ad essere, giustamente, considerata come una delle più importanti rock band d tutti i tempi. Joe Strummer è figlio di un alto funzionario del Ministero degli Esteri Britannico, tanto che nasce in Turchia nel 1952. Quando ha 20 anni, fonda un gruppo, i 101’ers con Clive Tiperlee e Richard Dudanski. Suonano con discreto successo nei pub londinesi e registrano persino qualche canzone. Nel loro giro c’era un altro gruppo, I London SS, che erano noti poiché non suonavano quasi mai con la stessa formazione, in una sorta di gruppo aperto: tra coloro che più spesso ne facevano parte c’erano Mick Jones, Paul Simonon, Tory Crimes e Nicky “Topper” Headon. I primi tre si uniscono a Strummer e per qualche mese al chitarrista Keith Levine (che suonerà pochi anno dopo nei PIL di Johnny Rotten) e fondano un proprio gruppo, che prima si chiama Heartdrops, e poi The Clash. La prima, storica, esibizione è allo Screen On The Green di Islington, il 26 Agosto 1976. Inizia qui la loro storia: agli esordi sono una delle punte di diamante del punk di quegli anni, espressione più matura e politicamente sensibile del periodo storico economico di quei tempi. Ne è esempio il primo grande successo, White Riot, uscito nel Marzo 1977, ispirato agli scontri tra polizia e giovani neri al carnevale di Notting Hill nel 1976. Sono il punto di incontro della visione politica più matura e curiosa, lontano dall’anarchismo furbetto dei Sex Pistols o dall’apatia politica disinteressata dei Damned. Il loro esordio discografico è fragoroso: The Clash esce nell’anno Uno del Punk Britannico, il 1977, e piazza canzoni mito come I Fought The Law e (White Man) In Hammersmith Palais, unendo i ruvidi stilemi del punk a ritmi giamaicani del dub e del reggae. Il successo li carica, e il successo lavoro è leggenda: London Calling (1979) è il primo disco in studio cui Topper Headon prende posto dietro i piatti della batteria (dopo aver suonato già nel tour post primo disco), ma soprattutto è il racconto del rapporto odio-amore con gli Stati Uniti, fonte delle musiche vitali per loro stessi ma anche dell’ipocrisia, dei complotti. È un doppio disco che mostra la personale e infinita voglia di contaminare la musica di suoni e colori differenti: album pietra miliare per le musiche (l’incandescente title track), i temi (la violenza urbana di Guns Of Brixton, il terrorismo basco di Spanish Bombs), la copertina (che riprende la grafica dei primi dischi di Elvis con la foto di Simenon che distrugge il basso sul palco).
L’idea successiva, dopo un tour che li portò in mezzo mondo a suonare e una ormai consolidata fama di band impegnata, era piuttosto bizzarra: dopo aver imposto alla CBS il prezzo politico per London Calling di disco singolo pur essendo doppio, la band progettò la pubblicazione di 12 singolo uno per mese. Negata l’idea, ottenne di poter registrare per una settimana i mitici Electric Ladyland Studios di New York. Registrano di tutto, e tornano con una montagna di materiale a Londra. Inclusi vari remix dub di idee e canzoni. Mettono un po’ a posto tutto, e decidono di pubblicare tutto quello che avevano registrato, 36 canzoni, un triplo disco. La CBS non vorrebbe pubblicarlo, poi si accorda con la band: se volete anche stavolta il prezzo “politico imposto” dovete rinunciare ai diritti per le prime 200 mila copie. La band accettò.
Sandinista! è un omaggio al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, un movimento rivoluzionario e partito politico nicaraguense protagonista nel 1979 del crollo del regime dittatoriale di Anastasio Somoza Debayle: deve il suo nome all’ispirarsi alle teorie di Augusto César Sandino, rivoluzionario nicaraguense, nonché uno dei conduttori della resistenza rivoluzionaria alla presenza militare statunitense in Nicaragua tra il 1927 e il 1933. Tra l’altro leggenda vuole che Margareth Thatcher odiasse profondamente il termine e avesse avuto l’idea di proibirlo in Gran Bretagna. Il disco allarga a dismisura l’osservazione del mondo, proprio perché, e le interviste dopo la pubblicazione lo confermeranno, i concerti li avevano portati dove non erano mai stati, potendo così vedere quello che non avevano mai visto. La musica non è mai stata così piena di influenze, di idee, tanto che i fan della prima ora lo criticarono aspramente, accusandolo di aver perso tutta la spontanea violenza del punk. Ma a ben vedere, i nostri non hanno affatto perso lo sguardo critico e potente sulle cose, lo hanno solo voluto esprimere in modi diversi. Bastano i 6 monumentali, e storici, minuti di The Magnificent Seven per spiegare tutto: primo brano di rap bianco, Mick Jones a New York rimase ipnotizzato dai primi lavori della Sugarhill Gang e dei Grandmaster Flash & The Furious Five, è il viaggio nella testa di un operaio che si alza alle sette di mattina per andare al lavoro, che lavora per comprare regali alla sua fidanzata, ma che è anche un grande affondo alla realta del consumismo contemporaneo. Hitsville Uk è un brano che sa di gospel e di soul (il titolo è un omaggio alla Motown). C’è il Blues di Junco Partner e la sua versione dub in Version Pardner. Ivan Meets G.I. Joe è la cronaca surreale dell'incontro-scontro a ritmo di disco music tra un soldato americano e uno sovietico su una pista da ballo, in un tripudio di suoni da videogioco. The Call Up si apre con i cori dei Marines statunitensi, perché la chiamata del titolo è proprio un riferimento al servizio militare, dato che nel 1980 il Congresso ripristinò l'obbligo per gli uomini di età compresa tra 18 e 25 anni di registrarsi al Selective Service System. C’è persino un valzer, Rebel Waltz, Charlie Don't Surf è tratto da una celebre battuta del film Apocalypse Now, Police On My Back, divenuta famosissima, è una cover di un vecchio brano di Eddy Grant contro il regime dell'apartheid in Sudafrica. Il tutto con remix, versioni dub, riferimenti alle rivoluzioni in America Latina, perfino la voce di una bimba, Maria, figlia di Mick Gallagher che dà una bella mano a suonare nel disco, che canta in modo stentato alcune strofe di Guns of Brixton accompagnata al pianoforte dal padre.
Ridondante, eccessivo, imperfetto, eppure spargerà fertilità ovunque e per decenni. Ricordo un ultima curiosità: non si sa se per caso o perché i Clash lo imposero, ma il numero di catalogo del triplo era 'FSLN1', stesso acronimo di Frente Sandinista de Liberación Nacional. Un ultimo riferimento magico ad un disco leggendario.
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major-x-blog · 2 months ago
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Già...... Adesso è Troppo Facile, Spero che un giorno tutti quelli che come me hanno vissuto l'ingiusta e Crudele ghettizzazione perchè non "vaccinati" abbiano un riconoscimento, un risarcimento, un indennizzo, (si lo so speranza vana) io Persi il Lavoro con una Cooperativa di Comunisti di Merda Indottrinati da Draghi e i suoi Servi, fortunatamente, di recente sono venuto a sapere che 2 di loro (i responsabili Coop) sono MORTI, malore improvviso, e be, che ci volete fare...... Tenetevi stretto il Green Pass, in "Vaccino", e il vostro misero Lavoro, così che i vostri famigliari possano acquistare un Feretro di Lusso per la vostra Dipartita!
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fridagentileschi · 1 month ago
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A 44 anni per una donna è difficile trovare un lavoro.
Se abiti fuori Milano, forse di più.
Se non accetti le avance di "imprenditori" e selezionatori, poi, perdi molte occasioni.
Poi finalmente, un colloquio per un impiego in azienda, part time ma per lo meno non è il "solito call center" sottopagante.
Però...
C'è un grosso però, un peroooone:
Il lavoro è vicino alla grande staziooone!
😱
Vabbè dai, su, che sarà mai...
Salah dice sempre che tutto è ok, che la milano green ora è new deal e presto tornerà quella da bere!
Ci vai.
Vai a vedere.
Per forza, eh.
L' affitto, le bollette, le multe (???), la spesa, e mettici almeno uno spritz ogni tanto...
Quindi si va.
Meno male che è giorno pieno,
le 1330 più o meno...
Già il viaggio in metro è un mezzo disagio
e quando scendi in centrale,
il cuore batte che manco un manovale...
Passi veloci nei corridoi semi deserti e... Tre risorse, che già avevi notato sul convoglio, te le ritrovi alle spalle.
Gradini, luce, cielo azzurro.
Un po' di gente che passa e che va, ne abbiamo.
Ma tutti son presi, o dalla fretta o dal cellulare, mentre la tua angoscia sale, quando vedi che anche il trio risale,
da quelle maledette scale.
Ma che vogliono??
Affretti il passo accanto al colonnato dei portici del grande viale.
Occhi avanti e mani sulla borsetta a tracolla.
Pregando che gli stivaletti neri non ti tirino proprio ora un brutto scherzo,
con un'occhiata ne vedi prima due e poi anche il terzo...
Arrivi al portone, aperto per fortuna, e con mezz'ora di anticipo entri nell' androne,
chiudendo l'uscio dietro di te, come fosse quello di casa tua.
Guardi fuori nel porticato dei senzatetto,
con orrore noti ancora lí fuori il maledetto terzetto.
Che vorranno fare? Staranno lì ad aspettare?
Si, è così.
All' uscita sono ancora lì, per te.
Donna di 44 anni che per un colloquio in centrale per poco non finisci male.
Donna che a quel lavoro dovrà rinunciare perché mica sempre un cavaliere ti potrà salvare.
Remigration ✈️✈️✈️✈️ all west islamfree and comunismfree
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drchenquill · 4 months ago
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ROYGBIV Tag~
Thank you @laureleavess for the tag!
Red:
 It probably had three floors, with large windows so you could get a better view of the poor people. The outside walls were painted black, as was the roof. Only the large entrance door was blood red. But despite its imposing size and the fact that several families could probably live in it, it looked abandoned.
Orange:
“Lavoro?” asked Isabella, to which he nodded. “Devo andare,” he said, slightly saddened. Isabella skipped over to him and went up on her toes to give him a kiss. She then said something else, but I focused on Luigi's panicked eyes, looking at me as if I was a witness to something that wasn't supposed to happen. The panic turned to warning as his orange eyes began to glow.
Yellow:
I choked under those eyes, those piercing yellow eyes that searched my body for the slightest flaw. Satisfied with what she saw, she nodded to the employee who had brought me out.
“As we discussed, the promised money will be transferred to you,” she said in her cold voice. The man behind me was overjoyed and bowed briefly.
Green:
In the forest, we had to split up, just as the vampire had ordered. I walked gingerly through the green wonderland. Who would have thought that this would become my life. As a plaything for beings I had thought would have nothing to do with me. I thought I would be adopted by a loving family and lead a fulfilled life. Now I could be grateful that I had not yet been sucked dry.
Blue:
I groaned loudly and removed my arm to stare at the ceiling. Two blue eyes came into my sights and blonde strands tickled my face. Lily looked down at me with wide eyes and seemed curious. “What's your mind nibbling on?” she asked.
Purple:
My question was answered when the cellar door opened. Three vampires entered. An employee, Enzo and a man I'd never seen before. His hair was so light that it looked almost white. He was wearing a suit with a vest. His skin was dark, from which two purple eyes stood out. 
Pink:
The bed was neatly made, not a single crease to be seen, except for the side on which Isabella slept. There was another small pillow on the pillow, pink. The blanket was slightly open, as if she had been lying in it until recently.
~~~
This was fun! Tagging with no pressure @the-inkwell-variable, @theink-stainedfolk , @finickyfelix , @fablesandfragments , @glbettwrites and open tag~
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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In Australia sta esplodendo uno scandalo intorno alle misurazioni delle temperature nelle stazioni meteorologiche in tutto il paese. Nei giorni scorsi, il Bureau of Meteorology, il dipartimento del governo australiano che si occupa del monitoraggio del clima e delle temperature, ha pubblicato i risultati delle misurazioni termiche, sottolineando – ovviamente col solito allarmismo – un aumento della temperatura di 0,7 gradi (in alcune stazioni anche di un grado) dal 1995 ad oggi. Questa notizia, però, ha scatenato le domande e i dubbi degli scettici, soprattutto tra chi di clima e di temperature ne capisce qualcosa; dunque, sono dubbi e domande che provengono anche dal mondo scientifico, lungi dal poter essere tacciato di complottismo e/o di ignoranza.
La prima incongruenza la fa notare la giornalista Jo Nova. Secondo la Nova, il governo australiano avrebbe installato proprio nel 1995 dei termometri elettronici in tutte le stazioni meteo del paese, in alcuni casi sostituendo gli strumenti al mercurio, in altri casi affiancandoli. Il problema delle apparecchiature elettroniche sta nel fatto che queste misurano la temperatura ogni secondo, per cui sono sensibili anche ad un aumento repentino della temperatura causato da un improvviso passaggio di una corrente d’aria calda; un aumento che i termometri al mercurio non avrebbero il tempo di percepire e tradurre in misurazione termica. Sempre la Nova fa notare – seconda incongruenza – che da più parti si è chiesto al governo australiano di tarare gli intervalli di misurazione della temperatura ad un minuto per evitare proprio queste distorsioni; da BoM hanno risposto che la taratura è proprio di un minuto, una cosa che però non risulta dai dati pubblicati dallo stesso dipartimento. Sulla base di queste caratteristiche, è emerso – grazie anche al lavoro di molti siti investigativi e di ricerca sul clima – che tra i termometri al mercurio e quelli elettronici  c’è una differenza di 1 grado, con ovviamente quelli elettronici a misurare le temperature più alte. Oltre alla manipolazione dei dati, secondo il sito di informazione The Daily Sceptic, il governo australiano ha anche omesso i dati delle misurazioni che attestavano temperature più fredde – fatte sia con i termometri elettronici sia con quelli a base di mercurio – proprio per portare acqua al mulino della fantomatica crisi climatica.
Ma il Bureau of Meteorology australiano non è l’unico a giocare coi dati. Il National Oceanic and Atmospheric Administration, agenzia del Dipartimento del commercio degli Stati Uniti, quattro giorni fa ha pubblicato una mappa tutta colorata di rosso per lanciare l’ennesimo allarme: “dal 1885 ad oggi le temperature sono aumentate su tutto il pianeta”, con picchi di più di 1 grado. Peccato, però, che il NOAA non possa fornire alcuni dati di comparazione perché nel 1885 sul pianeta c’erano poche stazioni meteorologiche; come fanno a dire che in Africa la temperatura è aumentata di più di un grado se, nel 1885, nel continente africano non erano state installate stazioni meteo?
Ecco, dunque, che ogni giorno che passa diventa foriero di una nuova truffa sui cambiamenti climatici per diffondere il messaggio della colpevolezza dell’uomo – ovviamente l’uomo semplice, noi che andiamo in giro con la Panda a benzina, mica i padroni che volano coi jet privati – per degli eventi che comunque avverrebbero a prescindere dall’uomo e dalle sue attività. I padroni del mondo non fanno altro che confondere le acque tra cambiamenti climatici – influenzati da forze di una potenza che l’uomo non può nemmeno immaginare, come l’attività solare – e l’inquinamento causato, guarda caso da chi oggi vuole arricchirsi con le bufale sull’economia “green” e tutta la speculazione che vi ruota attorno, causando nuovi danni ancora più gravi per estrarre minerali preziosi necessari per alimentare l’industria “green”.
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avevano ragione i greci che non "conoscevano" i colori....:-(
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t-annhauser · 1 year ago
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L'ecologismo passatempo per ricchi
L'ecologia la facciamo noi paesi avanzati e il lavoro sporco lo lasciamo fare ai paesi emergenti, che sono emergenti e devono continuare ad esserlo, in eterno, perché se emergessero definitivamente dovremmo aggiungere un posto a tavola anche per la servitù, e non è bello, non sta bene. Cina e India sporcano e producono per tutto il resto del pianeta, in Cile e Australia fanno grossi buchi nella terra per estrarre quel litio che permetterà agli europei di conservare l'aria pulita e intatti i propri paesaggi, patrimonio dell'umanità. Con le nostre politiche green, nuovo galateo dell'aristocrazia occidentale che governa il pianeta, diamo il buon esempio alle maestranze che lavorano per noi, e gli facciamo pure la morale, mentre noi, petulanti, ne usciamo virtuosi e con gli stivali puliti. La nostra arroganza è così ben camuffata da virtù ecologista che ormai la percepiscono solo gli altri, i poveri cristi della corte dei miracoli che si prendono gli avanzi della civiltà dei consumi, mentre il nostro problema principale è la scelta mattutina fra colazione salata e fette biscottate a ridotto apporto calorico. L'ecologismo è l'ultimo giochino di società della frollata aristocrazia occidentale.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Occupazione Giovanile e Precarietà Lavorativa: Le Sfide dei Giovani Italiani nel Mercato del Lavoro. Di Alessandria today
La disoccupazione giovanile e la precarietà lavorativa rappresentano sfide significative per i giovani italiani.
Un’Analisi delle Difficoltà e delle Opportunità per il Futuro. Introduzione.La disoccupazione giovanile e la precarietà lavorativa rappresentano sfide significative per i giovani italiani. Nonostante i progressi tecnologici e l’evoluzione del mercato del lavoro, molti giovani faticano a trovare occupazioni stabili e gratificanti. Questo articolo esamina le cause principali del fenomeno, le…
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falcemartello · 2 years ago
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Mattarella: "i valori della Costituzione continuano a guidarci."
Davvero, Presidente?
Intende il lavoro? No, quello è sottoposto alla disoccupazione strutturale che ci impongono i trattati europei e comunque non possiamo fare politiche di piena occupazione senza la nostra banca centrale. E poi dal mare arriva già manovalanza gratis!
Intende la sovranità popolare? No, quella è brutta e cattiva, una roba da medioevo, molto meglio dare il beneplacito a governi tecnici e politiche diametralmente opposte al volere del popolo, che tanto non c'entra nulla con la democrazia.
Intende il ripudio della guerra? No, la guerra è pace, lo sanno tutti, per questo stiamo inviando armi all'Ucraina ponendoci in prima linea in un conflitto non nostro. D'altronde il ripudio è una forma di amore più sofisticata.
Intende il risparmio privato? No, quello è un problema perché gli italiani dovrebbero indebitarsi un po' di più come fanno le nazioni più civili, quelle frugali. Probabilmente il mercato interno deve essere smantellato del tutto per funzionare.
Intende l'eliminazione delle disegueglianze sociali? No, quelle vanno benissimo, anzi, possiamo salvare il mondo impedendo ai luridi poveracci di andare al lavoro in macchina e seguendo gli umili consigli dei filantropi multimiliardari.
Intende la salute? No, quella è una roba per ricchi: se hai i soldi vai in una clinica privata, altrimenti ti metti in fila negli ospedali pubblici che stiamo smantellando e trasformando in aziende. Moderni, sani e inclusivi, come il Green Pass.
Intende la difesa della patria? No, per carità, non si nomini quella parola fascista e retrograda. Il tricolore va bene solo se sventola accanto al drappo europeo, altrimenti è un simbolo di odio e di pericoloso nazionalismo.
Intende la libertà di parola? No, quella andrebbe limitata e cancellata del tutto. Per fortuna il mondo libero sta già adottando le misure necessarie contro quei cittadini che non si accontentano dei professionisti dell'informazione.
Insomma, Presidente, quando parla di "valori della Costituzione" a cosa si riferisce?
Ah, mi scusi, stanno suonando l'Inno alla Gioia e lei sta sull'attenti con gli occhi lucidi.
Non si preoccupi, mi risponderà un'altra volta.
✒️Matteo Brandi
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ros64 · 2 months ago
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From MPC web site
About Gratitude
Let’s face it: life throws curveballs like a pitcher with a wicked slider. Between work stress, relationship woes, and the ever-present existential dread, feeling grateful can be about as easy as juggling flaming chainsaws blindfolded. But hear me out, because here’s the crazy thing: gratitude works.
Think I’m full of hot air? Well, science backs me up on this. According to a study published in Frontiers in Psychology, gratitude, and life satisfaction have a reciprocal relationship. “Higher levels of gratitude increase life satisfaction which, in turn, increases gratitude, leading to a positive spiral.”
In other words, taking a moment to appreciate the good stuff, big or small, can seriously boost your mood. We’re talking about reduced stress, less anxiety, and even better sleep. Who knew being thankful could be like hitting the mental spa?
Related: Journaling 101
How to Practice Gratitude
Gratitude isn’t just about feeling thankful for big wins. It’s about cultivating a deep appreciation for the little things that make up our lives, from a steaming cup of coffee in the morning to the laughter shared with loved ones. And the best part? Practicing gratitude is easier than you think!
So, how do we tap into this magical wellspring of gratitude? Don’t worry, starting a daily gratitude practice doesn’t have to be overwhelming or complicated. Here are some easy ways to sneak gratitude into your daily grind:
Start Small: Before you even roll out of bed, think of three things you’re grateful for. Your comfy PJs? The smell of coffee brewing? Boom, instant mood boost.
Start a Gratitude Journal: Jot down five things you’re thankful for each day. It can be anything – that hilarious cat video you saw, the delicious sandwich you made, or your dog’s unwavering companionship.
Enjoy Mindful Moments: Take a beat throughout the day to appreciate the simple stuff. The warmth of the sun on your skin, the laughter of a loved one, even the perfectly timed green light – savor these little joys.
Thankful Thursdays (or any day!):Express your appreciation to someone! Tell your best friend how much they mean to you, or simply compliment a stranger on their awesome shoes. Kindness is contagious, spread the love!
Give Back: Helping others is a surefire way to appreciate your own blessings. Volunteer your time, donate to a cause you care about, or even hold the door open for someone – every little bit counts.
Remember, gratitude is a practice, not perfection. Some days will be easier than others, but even the smallest act of appreciation can make a big difference. So embrace the grateful you, and watch your happiness levels soar!
Now go forth and spread the gratitude vibes, my friends!
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Ammettiamolo: la vita ci lancia pallonate in faccia come un lanciatore con una mira micidiale. Tra lo stress del lavoro, i problemi di relazione e l’onnipresente angoscia esistenziale, sentirsi grati può essere difficile quanto fare giocare bendati con oggetti pericolosi tra le mani. Fuoco e fiamme. Ma ascoltami, ecco la cosa incredibile: la gratitudine funziona.
Pensi che stia dicendo sciocchezze? Beh, la scienza mi dà ragione. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology, la gratitudine e la soddisfazione nella vita hanno una stretta cit relazione. “Livelli più alti di gratitudine aumentano la soddisfazione nella vita che, a sua volta, aumenta la gratitudine, creando una spirale positiva.”
In altre parole, prendersi un momento per apprezzare le cose belle, grandi o piccole che siano, può davvero migliorare il tuo umore. Si tratta di ridurre lo stress, diminuire l’ansia e persino dormire meglio. Chi l’avrebbe mai detto che essere riconoscenti potesse essere come andare in una spa mentale?
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Come praticare la gratitudine
La gratitudine non riguarda solo il sentirsi riconoscenti per i grandi traguardi. Si tratta di coltivare una profonda apprezzamento per le piccole cose che compongono la nostra vita: da una tazza di caffè fumante al mattino al ridere insieme a chi amiamo. E la parte migliore? Praticare la gratitudine è più semplice di quanto pensi!
Come possiamo accedere a questa magica fonte di gratitudine? Non preoccuparti, iniziare una pratica quotidiana di gratitudine non deve essere complicato o travolgente. Ecco alcuni modi semplici per inserire la gratitudine nella tua routine:
• Inizia in piccolo: Prima ancora di alzarti dal letto, pensa a tre cose per cui sei grato. Il tuo pigiama comodo? L’odore del caffè che si prepara? E Boom, ecco un istantanea dose di buon umore.
• Tieni un diario della gratitudine: Scrivi ogni giorno cinque cose per cui sei riconoscente. Può essere qualsiasi cosa: quel video divertente di un gatto che hai visto, il delizioso panino che hai preparato o la compagnia leale del tuo cane.
• Concediti momenti di consapevolezza: Fermati durante la giornata per apprezzare le cose semplici. Il calore del sole sulla pelle, la risata di una persona cara, o persino il semaforo verde al momento giusto: assapora queste piccole gioie.
• Il Giovedì della gratitudine (o qualsiasi altro giorno!): Esprimi il tuo apprezzamento a qualcuno! Di’ al tuo migliore amico quanto significhi per te o complimentati con uno sconosciuto per le sue scarpe fantastiche. La gentilezza è contagiosa, diffondi amore!
• Restituisci: Aiutare gli altri è un modo sicuro per apprezzare le tue benedizioni. Fai volontariato, dona a una causa che ti sta a cuore o anche solo tieni aperta la porta per qualcuno – ogni piccolo gesto conta.
Ricorda, la gratitudine è una pratica, non la perfezione. Alcuni giorni saranno più facili di altri, ma anche il più piccolo atto di riconoscenza può fare una grande differenza. Quindi abbraccia il tuo lato grato e guarda i tuoi livelli di felicità salire alle stelle!
Ora vai e diffondi vibrazioni di gratitudine, amico mio!
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mezzopieno-news · 12 days ago
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LE SCARPE DISMESSE DEI POSTINI DIVENTANO PARCHI GIOCHI PER I BAMBINI
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Le scarpe dei portalettere di tutta Italia non saranno più buttate ma diventeranno il pavimento assorbente antiurto delle aree gioco per i bambini.
L’idea è nata da alcuni dipendenti delle Poste Italiane, per riciclare le calzature ormai dismesse degli addetti del recapito che ogni giorno percorrono molta strada per consegnare la posta. Al Centro di distribuzione di Ancona, collettore dei centri di tutta Italia, sono arrivati i primi camion con migliaia di scarpe usate pronte ad intraprendere una nuova vita che a regime porterà al riciclo di oltre 25000 paia di scarpe ogni anno. “Insieme ai miei colleghi sono felice di contribuire ad un’attività di riciclo così utile – dichiara Micheal Tuzzi, portalettere ad Ancona – Sapere che le nostre vecchie scarpe diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario: guidiamo mezzi green, rispettiamo direttive molto rigorose sulla raccolta differenziata e vedere con i nostri occhi il frutto dell’attività di riciclo alla quale partecipiamo con tanto entusiasmo ci rende orgogliosi”.
L’operazione di trasformazione delle scarpe avviene mediante la separazione dei diversi componenti che diventano materiale morbido antitrauma destinato ai parchi giochi o asili per bambini. Per 5.500 chilogrammi di calzature possono essere realizzati 50 metri quadri di pavimentazione. Le Poste Italiane includeranno a breve in questo progetto anche i caschi dei portalettere e le divise usate. Il progetto “Scarpa vecchia fa buon gioco” è nato nel contesto del programma delle Poste per implementare gli obiettivi di sostenibilità promossi dalle Nazioni Unite.
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Fonte: Poste Italiane; foto di Pollinations
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BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
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anchesetuttinoino · 6 months ago
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Il genio all'improvviso
Il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing sta valutando la possibilità di vietare il traffico stradale nei fine settimana per ridurre le emissioni di gas serra.
La proposta radicale mira a costringere il governo a modificare la legislazione sul clima per consentire alle industrie inquinanti di emettere più CO2 mantenendo le emissioni in equilibrio.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti, che vanno dal sostegno alla mobilità sostenibile alle preoccupazioni sulle implicazioni pratiche ed economiche.
Quindi, riassumendo: niente traffico stradale nei WE, ma consentito nei feriali, quando la macchina si usa per andare al lavoro in fabbriche di automobili che potranno emettere più CO2 grazie al fatto che voi le automobili non potete più usarle. Ma comperarle per andare al lavoro nella fabbrica di automobili sì. Ho capito bene?
(nella foto la vera ed unica auto green che verrà consentita, previo corretto utilizzo)
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