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#launeddas
sardies · 11 months
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A Villaputzu il 12 e il 13 agosto Festival delle launeddas e Freemmos
Villaputzu. Sarà una 16ª edizione ancora una volta all’insegna della tradizione. Villaputzu sabato 12 e domenica 13 agosto accoglierà il Festival delle launeddas, un evento legato, come ormai avviene da più di tre lustri, allo strumento principe della musica sarda. L’Amministrazione comunale, che organizza e promuove il festival, per il quarto anno sarà affiancata dalla Fondazione Maria Carta di…
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rainbowfic · 10 months
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Today's prompt list is: Burnt Sienna
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Theme: Places 1. launeddas 2. cantu a tenore 3. pistoccu 4. coccoi pinatus 5. Cagliari Calcio 6. pollo sultano 7. nuraghe 8. tiligugu 9. Giara horse 10. Great Spotted Woodpecker 11. Necropolis of Pantalica 12. Selinunte 13. Trinacria 14. Mount Etna 15. Marsala 16. Nero d’Avola 17. Valle dei Templi 18. Motya 19. Eryx 20. Sicilian cart 21. teatro dei pupi 22. sonnet 23. God’s Kitchen 24. granita 25. Presepe vivente 26. coppola 27. friscaletto 28. lamentazioni 29. ciaramedda 30. koiné
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lamilanomagazine · 2 years
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JAZZMI: Zoe Pia in concerto con “Shardana” venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre a mosso milano
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MILANO - Doppio appuntamento con la clarinettista e compositrice Zoe Pia in occasione della settima edizione di JAZZMI, il festival internazionale di jazz in programma a Milano e dintorni fino al 9 ottobre: la jazzista sarda, tra i talenti più luminosi della scena nazionale, sarà protagonista di due concerti, venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, ospitati nei nuovissimi spazi di mosso, la neonata realtà sociale e associativa inaugurata in via Angelo Mosso 3, nell’ex Convitto del Parco Trotter. Insieme ai suoi musicisti (Roberto De Nittis al pianoforte, Rhodes, tastiere, toy piano e kalimba del Costa Rica, Glauco Benedetti al basso tuba e Sebastian Mannutza alla batteria e al violino), Zoe Pia porterà in scena l’album “Shardana”, il suo debutto discografico, orgogliosa celebrazione delle proprie radici culturali, condotta attraverso l’evocazione simbolica degli Shardana, misterioso popolo isolano dall’animo ribelle, dedito alla guerra e alla navigazione perenne. Organizzati dai curatori della rassegna Cernusco Jazz in collaborazione con mare culturale urbano, entrambi i concerti inizieranno alle ore 21 con ingresso a 10-15 euro (biglietti acquistabili on line: www.mailticket.it/manifestazione/0634/zoe-pia-shardana e www.mailticket.it/manifestazione/0734/zoe-pia-shardana--1-ottobre). Questi due appuntamenti sono i primi eventi musicali programmati nel nuovissimo spazio al coperto di mosso, luogo da poco riqualificato in cui convivono progetti di formazione, attività di ristorazione, eventi culturali, pratiche di riuso, feste e laboratori inclusivi. In “Shardana”, Zoe Pia compie un viaggio a ritroso nella memoria storica della sua terra: il suo percorso musicale celebra un incontro tra il passato nuragico e le stratificazioni successive, in cui il sacro e il profano si mescolano. Nell’album si respirano echi di riti ancestrali e di culti pagani dispersi nell’ardore cristiano di marca spagnola. Nelle composizioni originali della clarinettista (che in questo lavoro suona anche, con uno stile molto personale, le launeddas, millenario strumento a fiato originario della Sardegna) e nella musica del suo quartetto si evocano le feste popolari e la tradizione delle processioni di Mogoro (il paese natale di Zoe, in provincia di Oristano), che vengono raccontate attraverso registrazioni d’ambiente con la tecnica del soundscape recording e orchestrazioni in cui il basso tuba, le timbriche progressive del rhodes e un drumming a tratti post-rock trascinano nella contemporaneità. In “Shardana” si raccontano in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i misteri di S’Accabadora, i popoli del Mediterraneo, l’omaggio al cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas e il tradizionale rieccheggiare del ballo sardo. Di “Shardana”, Paolo Fresu ha detto: «È il giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore. “Shardana” è un coraggioso innesto di linguaggi, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisazione e l’etnia». Musicista eclettica, compositrice e appassionata ricercatrice, Zoe Pia si è si diplomata a 18 anni in clarinetto con il massimo dei voti. Si è poi perfezionata al Conservatorio di Rovigo, conseguendo la laurea in Clarinetto Solistico e quella in Musica da Camera, ottenute con il massimo dei voti e la lode. Infine si è specializzata in Clarinetto Jazz sotto la guida di Marco Tamburini, Mauro Negri, Nico Gori e Fabio Petretti. In ambito classico ha collaborato con l’Orchestra New Art Symphonic, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra di Fiati della Sardegna, la Orquestra de Percusion y Vientos de Murcia e la UECO (la United European Chamber Orchestra). In ambito jazzistico ha suonato, tra gli altri, con musicisti del calibro di Marco Tamburini, Bruno Biriaco, Steven Bernstein, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Paolo Fresu, Mauro Ottolini e Bebo Ferra. On line: www.cernuscojazz.it, www.mosso.org, www.maremilano.org, jazzmi.it... Read the full article
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sardegna-amata · 3 years
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Is launeddas .. #sardegna #sardegna_illife #launeddas #sardegnalive #sardegna_official #sardegnaofficial #folk #instasardegna #sardegna_reporter #sardegna_super_pics #vivosardegna #sardegnageographic #sardinia #sardiniaexperience #visitsardinia #sardiniaphotos #sardiniamylove #sardiniaexp #sardinia_exp #sardiniantales #sardiniaforyou #unionesarda #sardegnacountry #sardegna_in #sardegna_live #sardinia_photogroup #welcometosardegna #selargius #lanuovasardegna (presso Selargius) https://www.instagram.com/p/CVdiTHfMuKh/?utm_medium=tumblr
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nofatclips · 4 years
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Andrea Pisu and Giancarlo Seu playing Ultimo duetto as featured on Mezzo Morra, the sounds of Sardinia
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andreacasciu · 4 years
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Sa pedra antiga (La Pietra antica) Siris, 2020 For @pedrasetsonus . . . #ossidiana #murale #music #launeddas #wallpainting #streetart #festival #rito #pedrasetsonusjazzfestival #siris #man #animals #bearded #mitologia #sardiniadecoration #geometric #graphic #publicart #handmade #painting #illustration #hand #texture #andreacasciu (presso Siris, Sardegna, Italy) https://www.instagram.com/p/CEoAncCK1mm/?igshid=16zwz8qv7rnma
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micoldaniels · 5 years
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Beata V. Del Carmine Chiesa Parrocchiale Teulada #fotografia #danielaSulas #micoldaniels #concertodinatale #coripolifonici #instasardegna #launeddas #natività #madonnadelcarmine #canto #bellecose https://www.instagram.com/p/B6HKt1MKmIO/?igshid=1knleocrynlx3
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burlveneer-music · 6 months
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Rob Mazurek - Music for Piano And Modular Synthesizer
Music for Piano and Modular Synthesizer is a suite of compositions utilizing piano, modular synthesizer, piccolo trumpet, launeddas and various other sound devices in order to express certain emotions clear and bright.  Resonant Stacks of Energy in shattered Time sent through a specific modular synth patch, emitting sound… corresponding to my own innate qualities of hearing, seeing and feeling.  A kind of time Travel Device towards a more Utopian future.  I approach the piano and composition in general as a composer of intervals and resonant energy.  These 6 compositions live now in direct attendance to your own unique individualism.  Use this energy at your will towards your own utopian futures.  This sound is dedicated to the memory and celebration of  the souls of lost life poets: Basilio Sulis, Enzo Carpentieri, Lucio Briganti and Vassilios Filippakapoulos.   Rob Mazurek: piano, modular synth, piccolo trumpet, percussion, launeddas, flutes and voice. Photograph by Rob Mazurek of his installation Resonant Stacks at MO.CA, Centro per le Nuove Culture - MorettoCavour, Brescia, Italy (2019). All music by Rob Mazurek (OLHO) ASCAP.
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millenniumfilmjnl · 6 years
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Aurelien Froment “Allegro Largo Tristre” (2017), a film about the polyphonic music of Franco Melis, Sardinian musician and launeddas player, in installation at 2017 Berwick Film Festival. Watch for Greg de Cuir Jr’s review of the festival in Millennium Film Journal No. 67, publishing mid -April. #millenniumfilmjournal #april2018mags #francomelis #aurélienfroment #berwickfilmfest #gregdecuirjr #circularbreathing #launeddas #videoinstallation
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visitsudsardegna · 3 years
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🎵 🎶 #IsLauneddas, uno strumento antichissimo suonato con la tecnica di respirazione circolare. Costruito utilizzando diversi tipi di canne, le sue origini risalgono alla preistoria.
📸 angelc_1986
#visitsudsardegna
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nofatclips · 4 years
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Mezzo morra, i suoni della Sardegna (the sounds of Sardinia) a film by Vincent Moon for Petites Planètes [Music available on Bandcamp]
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brandmauer · 4 years
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equatorjournal · 3 years
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Andreas Fridolin Weis Bentzon, Suonatore di Launeddas, 1958. "When the Danish ethnomusicologist, Andreas Fridolin Weis Bentzon, died, far too young (he was only 35), in 1971, it was not only a shock to Danish anthropology in general, it was a profound setback for a sub-discipline that he pioneered through his world famous doctoral studies of the Sardinian 'national instrument, the three-pronged flute called launeddas. He knew that to understand the sense-based phenomenon of music required research methods that went beyond 'simple' observation, in his short life managing to produce hundreds of audio recordings and photographs, and many feet of 16 mm film recordings." From "The Launeddas: A Sardinian folk music instrument, Acta Ethnomusicologia Danica", 1969. https://www.instagram.com/equator/p/CXHKpOKNuRI/?utm_medium=tumblr
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i-ll-be-back · 2 years
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Per tornare, bisogna andarsene
"Descrivi l'isola con una parola." "Calore." "Perché?" "Si tratta sia di un calore fisico che emotivo, è un luogo di comfort. Mi dà la sensazione di essere protetta."
"Cosa fai quando ti manca la Sardegna?" "Ascolto sempre le launeddas! Luigi Lai su Spotify. Oppure i Tazenda, "Spunta La Luna Dal Monte", "No potho reposare"..."
"Se ci fosse stata la possibilità di lavorare e studiare qui, pensi che saresti partita ugualmente?" "Sì. Perché non sono andata via per andare via dalla Sardegna o perché non ci stessi bene, ma sono andata via perché volevo vedere altre cose e voglio continuare a vedere altre cose, ad imparare cose nuove. E qua mi sembrava di aver raggiunto già un certo livello di saturazione."
"Pensi che quindi, se la Sardegna fosse stata perfetta, in termini di opportunità-?" "Sì, io da quando ero piccola volevo viaggiare, volevo vedere altre cose. Per me era un'esigenza quasi fisica, sia quella di andarmene che quella di tornare. E vivo sempre la mia vita in questa tensione, del dover andare, ma anche della mancanza e del voler sempre tornare."
"Quindi per te cosa significa tornare?" "Per me, tornare in Sardegna è un po' fare un resoconto di quello che ho imparato fuori. All'estero ho sempre fatto esperienze abbastanza forti, ho visto tanti posti diversi, mi sono confrontata con culture molto diverse. Sono sempre stata o in altri paesi europei o fuori dall'Europa, quindi per me tornare a casa è sempre un momento di raccoglimento in cui rifletto su quello che ho imparato su me stessa e sugli altri, e rimetto un po' in ordine le cose nella mia testa."
Grazie a Irene.
- Martina Pilloni
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yesterdaysanswers · 4 years
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Mauro Pagani, 1979 (during the recording of Alia Musica)
“The contents of this album are certainly not easy to assimilate; the fascination of lost sounds remains, linked to troubadours and minstrels. All 11 pieces were recorded outdoors, in the courtyard of the Carimate castle, rigorously played with ancient instruments, mostly known only to music lovers. The use of these instruments dates back to the Middle Ages and they belong to different cultures of the Mediterranean basin and the Middle East, still very much alive in their respective traditions. The "historical" ones (ribeca, synphonia, hurdy-gurdy, horn flute, naqqara) were instead reconstructed by builders operating in Milan, Cremona and Frankfurt. Interesting is the presence in the vast ensemble of Mauro Palmas, a well-known Sardinian musician, struggling with the traditional launeddas and of Mauro Pagani, passionate about ethnic instruments for a long time. Here he tries his hand at the ribeca (an ancient bowed instrument with a pear-shaped case) and the viella (another ancient stringed instrument).”
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aitan · 4 years
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Esecuzione improvvisata per tre hulusi
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L’hulusi è uno strumento a fiato cinese che ha una sonorità in bilico tra quella di un clarinetto e quella di un oboe (ma un’estensione molto più limitata).
È formato da tre canne di bambù inserite in una zucca.
La canna centrale ha sei buchi, le altre due possono avere solo funzione ornamentale o fungere da bordone (in pratica, come nelle launeddas, nelle gaitas o nelle zampogne, producono una nota suonata in modo continuo per buona parte o per l’intera composizione, che, però può essere bloccata occludendo il foro da cui fuoriesce aria).
Nei primi giorni del covid ne ho ordinato uno dalla Cina per una ventina di euro, ma mi è arrivato solo ora (per mesi risultava fermo ad Honk Kong, nel porto di Shenzhen).
La prima cosa che ho fatto dopo aver spacchettato è stata suonare tre volte questo brano a memoria. Poi ho messo insieme le tre (ehm!) esecuzioni a membro canino. Ne è venuta fuori questa offesa alle orecchie. 
Ora, voglio vedere se qualcuno capisce qual è il pezzo che ho storpiato per ben tre volte. Per me, fin da ragazzo, è il simbolo di un Oriente onirico e avventuroso; ma rappresenta anche la ricerca di un mondo più equo, più solidale e più giusto.
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