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#labodif
apropositodime · 1 year
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Le abbiamo tutte
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Memorandum
Le 33 #devianze di una donna
“1. Loquace.
2. Instabile.
3. Incoerente.
4. Stravagante.
5. Capricciosa.
6. Eccitata.
7. Insolente.
8. Indocile.
9. Bugiarda.
10. Impertinente.
11. Cattiva.
12. Prepotente.
13. Ninfomane.
14. Impulsiva.
15. Nervosa.
16. Erotica.
17. Allucinata.
18. Irrequieta.
19. Ciarliera.
20. Irriverente.
21. Petulante.
22. Maldicente.
23. Irosa.
24. Piacente.
25. Smorfiosa.
26. Irritabile.
27. Clamorosa.
28. Minacciosa.
29. Rossa in viso.
30. Esibizionista.
31. Menzognera.
32. Dedita all’ozio.
33. Civettuola.
Durante il fascismo una #donna poteva essere internata con una o più di queste trentatré "devianze".
Per le donne che non si piegavano al volere maschile c’era il #manicomio.
L’Istituto Centrale per la Bonifica Umana e l’Ortogenesi, attivo a partire dal 1938, aveva il compito di separare le persone “devianti” dal corpo sano della nazione.
Noi quelle devianze le vogliamo riscrivere.
Le consideriamo virtù.
Perché sono solo gli occhi malevoli di chi guarda e vede il vizio e la malattia in caratteristiche che non vivono e dunque non capiscono.
Noi siamo loquaci. Instabili. A volte incoerenti. Possiamo apparire stravaganti.
Capricciose. Eccitate perché emozionate. Insolenti perché stufe. Siamo indocili perché #indomate. Bugiarde perché non esiste una sola verità. Impertinenti nei confronti delle regole che ci schiacciano. Cattive a volte perché prigioniere. Prepotenti perché anche una donna può esserlo. Ninfomani (o frigide) perché la misura del desiderio non è quella maschile che vuole una donna disegnata secondo le sue necessità. Nervose. Erotiche. Allucinate dalla stanchezza di un mondo che non vi vede. Irrequiete. Ciarliere perché siamo relazione. Irriverenti sì. Petulanti. Maldicenti a volte perché si. Irose. Piacenti. Smorfiose.
Irritabili. Clamorose!
Minacciose. Rosse in viso. Esibizioniste. Menzognere. Dedite all’ozio (serve molto fermarsi, cedere l’efficienza per essere efficaci). Civettuole.
Sì, siamo anche civettuole. E allora?
#labodifsegnala #differenza #fascismo
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susieporta · 3 months
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Giugnoè il mese del #desiderio
Quello che non conosce ostacoli.
Che accende. E fa bene anche a chi ci è intorno.
Il desiderio non è una cosa, è un modo di fare le cose.
#labodif #scuoladeldesiderio
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parmenida · 2 years
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Capelli al vento.
"L’architetto TimFu ha immaginato questa scultura per la piazza di Teheran del futuro"
E quelli che passeranno da lì racconteranno alle bambine del futuro di come "le donne iraniane con il loro coraggio sconfissero il regime islamico nel 2022" (cit. Labodif)
Una speranza sempre più forte....
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goodbearblind · 5 years
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DECIDE DI PERDERE PER VINCERE DAVVERO La scacchista ucraina Anna Muzychuk, giovane donna straordinaria, campionessa mondiale in carica, ha annunciato via Facebook che non difenderà i suoi titoli nei Mondiali che si terranno in Arabia Saudita dal 26 al 30 dicembre. "Non voglio portare l’abaya (la tunica d’ordinanza in alcuni paesi musulmani, ndr) e non voglio sentirmi una creatura di seconda categoria" ha scritto nel suo profilo la campionessa del mondo, annunciando il boicotttaggio alla manifestazione iridata, che verrà disertata anche dalla sorella, altra scacchista d’élite. "Tra pochi giorni perderò i miei due titoli mondiali, uno ad uno. Solo perché ho deciso di non andare in Arabia Saudita, di non giocare con le regole di altri, di non mettermi l’abaya, di non dover andare per strada accompagnata con qualcuno, per, in sintesi, non sentirmi una persona secondaria. Sono preparata a lottare per i miei principi e saltare questo mondiale, in cui avrei potuto guadagnare più che in una dozzina di competizioni messe assieme. Tutto ciò è assai molesto, ma la cosa più terribile è che a nessuno interessi." Credit: #Labodif post di Carla Ruocco #annamuzychuk https://www.instagram.com/p/B65q3CUCY5u/?igshid=sqdyionw2g04
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parsifalstyle · 4 years
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Addio al grande Quino
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jotassassina · 4 years
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#eomenempowerment La conoscete? Dovreste. Lei è #HarrietTubman, pseudonimo di Araminta "Minty" Ross. Una straordinaria, straordinaria, straordinaria donna nera, nata schiava, nel 1833, in Maryland. Immaginatevela bambina indomata, più volte picchiata e frustata dai 'padroni' che era ancora piccola. Bene, quella bambina a 16 anni riesce a fuggire. Poi torna nel Maryland per salvare la sua famiglia: un gruppo alla volta, fa scappare i suoi parenti e diventa la guida di tanti schiavi verso la libertà. Spostandosi di notte in assoluta segretezza, Harriet (soprannominata "Mosè") "non perdette mai un passeggero". I padroni bianchi misero una taglia sulla sua testa. Quando scoppiò la Guerra di secessione americana guidò una spedizione presso il fiume Combahee, nella Carolina del Sud, durante la quale liberò più di cento schiavi. Dopo la guerra divenne attiva nel movimento per il suffragio femminile. Priva di qualunque forma di istruzione tenne discorsi incantevoli. Dopo la morte, nel 1913, diventa un'icona del coraggio americano e della libertà. La sua immagine viene stampata sulla banconota da 20 dollari. Nel 2014 l'asteroide 241528 Tubman fu battezzato con il suo nome. Splendida #madre di tante e tanti di noi. #Labodif #Founders #empowerment #empoweringwomen https://www.instagram.com/p/CFe7SyilBnk/?igshid=807jamygs4t9
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corallorosso · 3 years
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Decide di perdere per vincere davvero. È notizia di qualche ora fa. La scacchista ucraina Anna Muzychuk, giovane donna straordinaria, campionessa mondiale in carica, ha annunciato via facebook che non difenderà i suoi titoli nei Mondiali che si terranno in Arabia Saudita dal 26 al 30 dicembre. "Non voglio portare l’abaya (la tunica d’ordinanza in alcuni paesi musulmani, ndr) e non voglio sentirmi una creatura di seconda categoria" ha scritto nel suo profilo la campionessa del mondo, annunciando il boicot alla manifestazione iridata, che verrà disertata anche dalla sorella, altra scacchista d’elite. "Tra pochi giorni perderò i miei due titoli mondiali, uno ad uno. Solo perché ho deciso di non andare in Arabia Saudita, di non giocare con le regole di altri, di non mettermi l’abaya, di non dover andare per strada accompagnata con qualcuno, per, in sintesi, non sentirmi una persona secondaria. Sono preparata a lottare per i miei principi e saltare questo mondiale, in cui avrei potuto guadagnare più che in una dozzina di competizioni messe assieme. Tutto ciò è assai molesto, ma la cosa più terribile è che a nessuno interessi”. Splendida Anna, modella di comportamento a noi di #Labodif interessa molto tutto ciò e desideriamo far conoscere te, il tuo talento e la tua decisione al maggior numero di persone possibili. Grande. Michele de Paolis
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“Ci sono foto capaci di raccontare la Storia.
Eccone una. Non so chi l’ha scattata.
Ma c’è tutto. Parla della tragedia afghana dopo la presa di potere da parte dei talebani.
Racconta l’arrivo di una famiglia in salvo, qui in Italia.
E poi dice la gioia di quella bambina, vestita di giallo.
La sua felicità è riprendersi il futuro quando sembrava non essercene più.
Proposito del giorno: essere quella bambina”.
dalla pagina fb "semplicemente"
Da Labodif
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donaruz · 4 years
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Tutte rielette.
Sono le 6 #donne elette al Congresso due anni fa che stanno facendo la storia. Nell'ordine: #AlexandriaOcasioCortez, la più giovane di sempre, con una carica di grinta e desiderio di cambiamento che sta spazzolando l'America, #AyannaPressley, la prima afroamericana eletta in Massachussetts, Stato notoriamente 'bianco', #IlhanOmar prima rifugiata e musulmana, #DebHaaland, la prima Nativa Americana eletta, cosa incredibile a dirsi e che ha reso il Congresso non più un luogo di soli colonizzatori, poi #VeronikaEscobar, una delle due donne latinoamericane elette in uno stato, il Texas, dove la popolazione latinoamericana è al 40%. poi #ShariceDavids, Nativa Americana anche lei e, come non bastasse, #lesbica dichiarata. #Labodif gioì due anni fa e conferma il suo apprezzamento per l’operato di queste #primedonne, primedonne non nel senso del protagonismo assertivo ma di quelle che aprono una strada #Founders #Madrità
Labodif fb
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apropositodime · 1 year
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Ma la bellezza ❤️
Lei è Oriini Kaipara, 37 anni, ed è stata la prima persona nella storia della Nuova Zelanda a condurre il tg con il suo moko kauae, il tradizionale tatuaggio sul mento delle donne Māori.
Il suo tatuaggio celebra il rito di passaggio da giovane donna a donna, e simboleggia il processo personale di trasformazione.
Amo la tradizione e la cultura delle diverse popolazioni❤️
(quando non sono barbare)
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susieporta · 7 months
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La mattina presto.
“#Scrivere prima dell'alba è iniziata come una necessità - avevo #bambini piccoli quando ho iniziato a scrivere e avevo bisogno di usare il tempo prima che pronunciassero ‘mamma’ - ed era sempre intorno alle cinque del mattino.
Molti anni dopo sono rimasta a casa per un paio di anni. Ho scoperto cose di me che non avevo mai saputo prima.
Non sapevo quando volevo mangiare, perché avevo sempre mangiato quando era ora di pranzo, cena o colazione. Il #lavoro e i bambini avevano guidato tutte le mie abitudini.
Ero coinvolta nella scrittura di '#Amatissima' in quel momento - era il 1983 - e alla fine ho capito di essere più lucida, più sicura di me e più intelligente al mattino.
L'abitudine di alzarmi presto, che avevo preso quando le creature erano piccole, ora è diventata la mia scelta. Non sono brillante o molto spiritosa o inventiva dopo il tramonto.
Di recente stavo parlando con una scrittrice che ha descritto cosa faceva ogni volta che si metteva alla sua scrivania.
Non ricordo quale fosse il #gesto - forse toccare qualcosa sulla sua scrivania prima di toccare la tastiera del computer - ma abbiamo iniziato a parlare di piccoli rituali che si fanno prima di iniziare a scrivere.
Io, all'inizio, pensavo di non averne, poi mi sono ricordata che mi alzo sempre e preparo una tazza di caffè quando è ancora buio - deve essere buio - e poi la bevo e guardo la luce arrivare. E lei disse, ‘beh, questo è un #rituale’.
E ho capito che per me questo rituale comprende la mia preparazione ad entrare in uno spazio che posso solo definire non laico.
Chi scrive inventa modi per avvicinarsi a quel luogo. Per me la luce è il segnale nella transizione. Non è essere nella #luce, è esserci prima che arrivi.
Dico ai miei studenti e alle mie studentesse che una delle cose più importanti che devono sapere è quando, creativamente, sì sentono meglio. Devono chiedersi, com'è la stanza ideale?
C'è musica? C'è silenzio?
Fuori c'è caos o fuori c'è serenità?
Di cosa ho bisogno per liberare la mia #immaginazione?”
Toni Morrison
Fonte The Paris Review
#segmentilabodif #tonimorrison
#labodif #scuolalabodif #sensiaccesi
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goodbearblind · 5 years
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"Vado bene come sono. È il 9 novembre 1938. #HelenHulick, #giovanedonna di 28 anni, è stata convocata dal tribunale di Los Angeles come testimone di un furto con scasso, avvenuto in casa sua. Lei si presenta alla Corte indossando un paio di pantaloni. Il giudice Arthur S. Guerin sospende l’udienza e intima a Helen di presentarsi, la volta successiva, con un abbigliamento più femminile. Ecco cosa lei dice al Los Angeles Time: "Dite al giudice che farò valere i miei diritti. Se mi ordina di mettermi un vestito, non lo farò. Mi piacciono i pantaloni. Sono comodi.” La volta successiva, il 14 novembre, Helen si ripresenta in tribunale coi pantaloni, e scatena l’ira del giudice: “L’ultima volta che si è presentata a questa corte, vestita come ora, ha attirato l’attenzione dei presenti, dei prigionieri e del tribunale più del procedimento in corso. Le è stato chiesto di tornare con un abito accettabile per una procedura in tribunale. Oggi è tornata indossando dei pantaloni, sfidando apertamente la corte (….). La corte le ordina di tornare domani con un abito adatto. Se insiste a indossare i pantaloni, le verrà impedito di testimoniare (…). Ma sia pronta a essere punita secondo la legge per oltraggio alla corte”. Helen non si fa intimidire: “Tornerò con i pantaloni, e se (il giudice) mi mette in prigione, spero che ciò possa aiutare le donne a liberarle per sempre da chi non ci vuole libere di indossare quello che vogliamo". Alla terza convocazione, con il suo avvocato, William Katz, che si era portato dietro quattro volumi di citazioni sul diritto ad indossare anche in tribunale l’abbigliamento voluto, Helen si ripresenta in pantaloni. Il giudice la condanna allora a cinque giorni di prigione. L’avvocato porta la questione in Corte d’Appello, che sancisce il diritto di Helen, come di ogni altra donna, a indossare i pantaloni anche in un tribunale. Ecco, dobbiamo dire grazie anche a questa giovane maestra d'asilo se oggi ci vestiamo come ci pare. #Labodif ti ringrazia e desidera far conoscere la tua battaglia a più persone possibili." -Labodif- https://www.instagram.com/p/B4H_kesC9Eu/?igshid=1sefjhr69te3p
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puertoricanflagsup · 2 years
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@aoc arrested during protest at the Supreme Court today Reposted from @labodif Aoc arrestata. Durante una manifestazione a Washington contro il ribaltamento della sentenza Roe vs Wade, di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti, sono stati arrestate diverse parlamentari americane. Tra queste anche lei, Alexandria Ocasio-Cortez, e Ilhan Omar. Sul suo profilo Twitter è stato condiviso un video che la ritrae con le mani dietro alla schiena mentre viene portata via dalla polizia. Al momento, si stima che nella protesta di oggi, 19 luglio, sono stati effettuati 34 arresti, di cui 16 sono membri del Congresso americano. Da quando la Corte Suprema ha ribaltato la sentenza che garantiva a livello federale il diritto all’aborto, non si fermano le manifestazioni che chiedono il ritorno dei diritti civili sull’interruzione volontaria della gravidanza. Nelle scorse settimane il presidente degli Usa Joe Biden aveva fatto un appello i manifestanti invitandoli a continuare le proteste. #labodifsegnala #ivg #roevswade #aoc #alexandriaocasiocortez #prflagsup #puertoricanflagsup #boricua #Washington #roevswade https://www.instagram.com/p/CgNVFLppd09/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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bangbangbsblog · 5 years
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DECIDE DI PERDERE
PER VINCERE DAVVERO ..
La scacchista ucraina Anna Muzychuk, giovane donna straordinaria, campionessa mondiale in carica, ha annunciato via Facebook che non difenderà i suoi titoli nei Mondiali che si terranno in Arabia Saudita dal 26 al 30 dicembre. "Non voglio portare l’abaya (la tunica d’ordinanza in alcuni paesi musulmani, ndr) e non voglio sentirmi una creatura di seconda categoria" ha scritto nel suo profilo la campionessa del mondo, annunciando il boicotttaggio alla manifestazione iridata, che verrà disertata anche dalla sorella, altra scacchista d’élite. "Tra pochi giorni perderò i miei due titoli mondiali, uno ad uno. Solo perché ho deciso di non andare in Arabia Saudita, di non giocare con le regole di altri, di non mettermi l’abaya, di non dover andare per strada accompagnata con qualcuno, per, in sintesi, non sentirmi una persona secondaria. Sono preparata a lottare per i miei principi e saltare questo mondiale, in cui avrei potuto guadagnare più che in una dozzina di competizioni messe assieme. Tutto ciò è assai molesto, ma la cosa più terribile è che a nessuno interessi”.
Credit: #Labodif
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