#la casa del adolescente
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Florida: solidaridad con La casita y la Casa del Adolescente
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#club sportivo balcarse#florida#la casa del adolescente#la casita#Ntra.. señora de la guardia#Rotary Club
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dilf!Chris: headcanons. christopher bang
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ー♡̵ pairing. dilf!chris x female!reader ー♡̵ género y warnings. fluff, smut, vainilla ー♡̵ autora original. @leeknow-thoughts — once again I want to thank you for allowing me to translate and publish your work so I can share it with more Spanish-speaking people 🫶🏻 ー♡̵ wc. 0.4 K
MASTERLIST
DILF!CHRIS, que tiene dos hijas gemelas de una relación pasada
DILF!CHRIS, que era un padre adolescente y ahora tiene veintitantos años
DILF!CHRIS, quien es copropietario de una de las compañías de entretenimiento más famosas del mundo, Stray Entertainment
DILF!CHRIS, que lucha con ser padre y trabajar, decide que necesita desesperadamente una niñera que viva con él
DILF!CHRIS, que te contrata para cuidar a sus niñas a tiempo completo, permitiéndote mudarte con su familia
DILF!CHRIS, que te paga más que bien, te da al menos 2,500 dólares a la semana solo por cuidar a sus dulces niñas
DILF!CHRIS, que termina enamorándose de ti con bastante facilidad
DILF!CHRIS, que no puede evitarlo cuando usas un par de mom jeans y una linda camiseta sin mangas
DILF!CHRIS, que te mira fijamente los pechos cuando te agachas para agarrar cosas
DILF!CHRIS, que se queda despierto hasta tarde solo para poder verte en tu pequeño pijama después de ducharte
DILF!CHRIS, que se pone duro cuando piensa en ti teniendo un bebé, más específicamente su bebé
DILF!CHRIS, que te escucha masturbarte y gemir su nombre
DILF!CHRIS, que irrumpe inmediatamente en tu habitación, su polla gorda tensándose en sus pantalones deportivos cuando te ve ágil en la cama, con tu lindo coño en exhibición solo para él
DILF! CHRIS, quien cría tu coño esa noche, follándote toda la noche
DILF!CHRIS, quien propone matrimonio cuando ve esas dos tenues líneas rosas en una prueba de embarazo
DILF!CHRIS, quien se casa contigo cuando tienes 7 meses de embarazo de su tercer bebé
DILF!CHRIS, que te folla en el estudio de grabación si se lo pides amablemente
DILF!CHRIS, que llora cuando nace su hijo, completamente enamorado del hecho de que podrá volver a ser padre
DILF!CHRIS, que se pone tan duro al ver tu cuerpo regordete de mami, tus tetas gordas, tus estrías y esa cicatriz de cesárea
DILF!CHRIS, que presume de lo sexy que eres ante sus mejores amigos
DILF!CHRIS, que te come el coño suavemente después de largos días
DILF!CHRIS, que tan pronto como sus hijos se duermen te lleva a la cama para poder llenarte con su polla
DILF!CHRIS, que no puede resistirse a correrse dentro de ti
DILF!CHRIS, que está obsesionado con ver el bulto de su polla en tu estómago
DILF!CHRIS, que no puede evitar follar un bebé más dentro de ti
DILF!CHRIS, quién no esperaba que te dejara embarazada de gemelos
DILF!CHRIS, que cada día se enamora más y más de ti
TAGLIST - @monbxby-blog - Comenta si quieres ser agregado al taglist 💗
#stray kids#bang chan#skz imagines#bang chan smut#bang chan fluff#bang chan x reader#stray kids x you#bang chan headcanons#bang chan stray kids#stray kids chan x reader#skz scenarios#skz smut#skz bang chan#stray kids imagines#stray kids scenarios#bang chan x you
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La giovane mamma mia vicina di casa
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Ogni giorno ormai non ho altro pensiero in testa che rivederti. Vivi con tuo marito da quando vi siete sposati, un anno e mezzo circa, nell'appartamento vicino al mio. La notte vi ascolto sempre, mentre vi amate. Dall'altra parte del sottilissimo muro che divide la vostra camera da letto dalla mia mi arrivano dei mugugni indistinti ma inequivocabili. Immagino le vostre frasi sommesse e adoro in modo assoluto sentire quando venite, visto che le nostre teste sono comunque a forse meno di un metro di distanza. Meglio di qualsiasi film o racconto. Ho sempre sospettato che malgrado la tua aria educata, composta e molto discreta, tu fossi un vero vulcano di femminilità e sensualità. Infatti, un giorno qualsiasi di due mesi fa, in tarda mattinata hai suonato a casa mia e hai chiesto aiuto in lacrime. Io lavoro a turni e alle sette e un quarto avevo smontato dalla notte. Era circa l'una e sebbene fossi ancora rincoglionito dalle sole quattro ore di sonno fatte, t'ho chiesto immediatamente e preoccupato cosa ti fosse successo.
M'hai detto, un po’ rossa in viso e imbarazzata, che il tuo seno generava una enorme quantità di latte ma che il tuo piccolo, all’epoca nato da sole due settimane, ne beveva solo una parte e poi s'addormentava. Poi, che secondo il pediatra e le sue stime, il nutrimento era comunque momentaneamente sufficiente per lui, ma non avresti mai voluto che il latte smettesse di scendere, per questo suo scarso stimolare le tue ghiandole mammarie. Avevate quindi comperato un tiralatte per prendere tutto il latte rimanente nel tuo seno dopo la magra poppata, ma non riuscivi a usarlo in modo appropriato: ti scappava sempre, non riuscivi a farlo funzionare correttamente perché è un aggeggio di difficile gestione. E che il tiraggio va effettuato meglio se entro un’ora dalla poppata. Quindi era proprio necessario farlo in quel momento. A tuo marito avevi detto che conoscevi l’aggeggio, “che ci vuole, è una passeggiata” e poi non volevi fargli vedere che non eri riuscita a farcela. Ti seccava molto.
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“Mi aiuti, per favore? Scusami se ti disturbo a quest’ora, Marco: forse stavi pranzando…”
”Guarda, non stavo pranzando: tranquilla. E comunque, Federica, per te e il tuo bambino lo sai: qualsiasi cosa… se riusciremo, mi basterà uno dei tuoi dolcissimi sorrisi…”
Sei diventata ancor più rossa, hai abbassato gli occhi e... hai sorriso! Dio, quant’eri sexy, con le spalle completamente nude. Stupenda ninfa, dea dell’amore.
Siamo quindi entrati in casa tua. Ci sarebbe mancato che non avessi voluto aiutarti! Tu, bellissima come solo una ragazza di ventitré anni può essere, avevi indosso solo un comodo e casalingo prendisole di cotone leggero arancione a fiorellini, che lasciava scoperta tutta la parte superiore del corpo al disopra delle areole.
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Visione meravigliosa, per me che ero un maschio a digiuno di una femmina da tempo. Eri stupenda soprattutto se vista in controluce. Si delineava la silhouette perfetta e sensuale del tuo corpo sottile, malgrado il parto recente. Un vero sogno erotico. Cercavo di non pensarci. Ritrovati un minimo di dignità e un comportamento appena serio, da buon vicino e presa la necessaria confidenza con l'attrezzo, t’ho chiesto il permesso e t’ho sceso un po’ il bordo dell'abitino sul lato sinistro. Ho applicato il tiralatte al capezzolo del tuo seno sinistro. Con un po’ di buona volontà e qualche tentativo ripetuto, infine l'abbiamo fatto lavorare a dovere e abbiamo iniziato finalmente a riempire delle bottigliette da mettere in frigo.
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Finito col seno sinistro, siamo passati a quello destro. Allora tu, visto che la cosa funzionava bene, ti sei finalmente calmata e abbiamo preso anche a chiacchierare in assoluto relax. Ci conosciamo, oramai: io sono un quarantacinquenne ben tenuto. Separato da qualche anno. Mia moglie è andata via portando con sé nostra figlia adolescente. Tuo marito invece ha una trentina d’anni, fa il rappresentante di commercio e spesso resta fuori per lavoro anche due o tre giorni. Intanto, verso la fine del tiraggio effettuato sul seno destro, mentre stavo finendo di riempire la bottiglietta, ho visto che dal seno sinistro, lasciato ancora scoperto a esclusivo beneficio dei miei occhi, ne ero certo e anche per una comprensibile tua civettuola voglia di donna di farti ammirare, scendeva ancora del latte. Infatti senza le coppe di protezione, colando t’aveva macchiato un po’ la stoffa del prendisole.
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Visto che avevo il viso vicinissimo al tuo petto, m'è venuto spontaneo scherzare con te e dirti sorridendo che mi sarebbe piaciuto assaggiare quel ben di Dio, per non farlo andare sprecato e anche per pulirti. Tu m'hai detto ridendo: “ma che dici, scemo…” però mi guardavi fisso negli occhi e ormai mi carezzavi già teneramente la testa. Ho azzardato - o la va o la spacca - e sono sceso rapidamente sul seno sinistro. Ho dapprima dato una leccata rapida, guardandoti e aspettando magari un ceffone. Tu invece eri in estasi, a occhi chiusi. M'hai solo detto con un fil di voce ma stringendomi a te: “ma che fai, no… non farlo, smetti…” allora deciso, per l'evidente desiderio che provavi, ho incollato le mie labbra a quel capezzolo gocciolante e gonfio. Quindi con trasporto ho iniziato a succhiare, tirando forte. Era un nostro momento di assoluta comunione e il latte era buonissimo!
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Ma la cosa sorprendente è stata la tua reazione. Con voce dal tono basso, calda, piena d'amore e passione, mentre ti succhiavo mi hai detto solo: “no… caro, caro…confesso che mi attrai, ma non dobbiamo… non possiamo fare questo, io e te… a mio marito, poi… nooo…” intanto mi tenevi la testa ben premuta contro di te. Ti sentivo mentre gemevi a occhi socchiusi. Piangevi calde lacrime, forse per un pizzico di rimorso, ma intanto godevi: mi era evidentissimo. E mi stringevi forte al tuo petto: mi allattavi letteralmente e io a momenti soffocavo! Mentre succhiavo ingoiavo e leccavo tutta quella grazia di Dio, t'ho infilato pian piano una mano sotto il prendisole: non me l'hai bloccata. Ho proseguito fino ad arrivare alla tua fica di giovane sposa e ho sentito chiaramente che era già completamente bagnata. Un paradiso di moglie.
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Sotto il prendisole infatti non avevi nulla: neppure gli slip! Una macchina per il puro piacere, questo eri. Una giovane mamma desiderosa solo del godimento sessuale, pretendendolo in quel momento da me in qualsiasi modo. Questa cosa m'ha fatto ingrifare come un toro. Senza più alcun ritegno ormai, hai allargato le gambe e scendendo un po’ più sulla poltrona hai fatto entrare nella tua passera ben dilatata tutta la mia mano con le dita chiuse senza alcun problema o dolore. Pazzo di te, ti baciavo il collo, le spalle e il petto, leccandoti i capezzoli e ovunque potessi arrivare con la bocca per assaporarti, per gustare egoisticamente e appieno una femmina giovane, di gran classe. Un inaspettato dono del cielo solo per me. Leccavo e godevo della tua pelle profumata. Mordicchiavo i lobi delle tue belle orecchie e infine, massima conquista tra noi, ti baciavo la bocca, infilandovi la mia lingua e giocando con te nel modo più intimo possibile, tra un uomo e una donna.
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Ti stimolavo, muovendo la mano totalmente immersa nella tua fica, facendole fare continuamente e rapidamente avanti e indietro. Ti dicevo parole oscene, ti chiamavo “troia, grande puttana, femmina vogliosa solo di cazzo”. Tu, solo un po’ arrossita e accaldata, mi sorridevi irresistibile. Gemevi roca, sussurrandomi all'orecchio dei tenerissimi: “si dai, siiii… ancora, fallo ancora… entra di più dentro di me… dimmelo ancora… e poi dammi il tuo cazzo… ora lo voglio proprio. Ne ho bisogno!“ Così, mentre il pupo dormiva sereno dopo aver bevuto, in un solo colpo ho sfilato la mia mano, t'ho tolto l'abitino tirandotelo su dalle spalle. Tu eri ancora seduta, ma ti sei sollevata quel tanto che bastava per farlo scivolar via e m'hai detto: “oh, caro, caro… succhia ancora un po’ dal seno e poi bevi dalla mia fica. Adesso sto producendo il mio liquore di donna. Lo sto facendo solo per te. Leccamela, lo voglio tanto.”
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Ho eseguito alla lettera. Dapprima onorando il seno sinistro, poi il destro. Leccandoti al centro del tuo corpo nudo senza fermarmi sono sceso piano a baciarti a lungo la fica: la tua pelle sapeva di buono, di pulito. Ho leccato a lungo e per la prima volta anche il tuo ano. Fino a qualche ora prima, mai avrei immaginato che la mia lingua avrebbe potuto godere di tanto privilegio. Oh, il tuo ano: meraviglioso protagonista dei nostri giochi, ormai. A un certo punto proprio non ho resistito più. T'ho tirata a me sul bordo poltrona e ho infilato il mio cazzo già durissimo dentro di te con veemenza: erano molti mesi che non scopavo. E poi poter fottere una sposina, una mamma giovanissima, non capita tutti i giorni. T'ho detto che stavo per venire e tu m'hai dato il via libera, perché da dopo il parto avevi rimesso la spirale.
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Volevi moltissimo che sborrassi dentro di te. E a lungo. Me l’hai chiesto esplicitamente: “sborra a lungo quanto ti pare dentro di me.” Quella prima volta t'ho fatta venire ben tre volte prima di riempirti col mio seme mentre ti baciavo le labbra teneramente. Mi ero completamente innamorato, ero ormai cotto di te; non c’è da scherzare con queste cose. Le tue labbra sapevano di miele puro. Mi hai confessato che da quando hai partorito, il tuo desiderio sessuale è inspiegabilmente aumentato a dismisura. Che obblighi tuo marito a scoparti a lungo al mattino presto prima di andare al lavoro, poi appena torna a casa la sera e infine di notte, se ti svegli con una grande voglia di essere amata, posseduta.
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E poi mi hai detto piangendo e mordendoti le deliziose labbra, che quando lui sta via due o tre giorni, per te la mancanza del sesso con lui è un problema anche serio. Mi hai chiesto se sarei stato disposto ad aiutarti, con la massima discrezione, ovviamente. Cara: sei un tesoro di mammina e la vicina più dolce che abbia mai avuto! Ormai scopiamo con regolarità, Almeno una volta nel mezzo della settimana, quando lui è di sicuro lontano da casa almeno cento chilometri o per i soliti due-tre giorni di seguito. Mi allatti sempre ed è una cosa che mi piace da morire, un tuo vezzo dolcissimo per me. Poi mi accogli in culo senza lamentarti o in bocca con gran gioia. Quando vengo mi ingoi che è un vero piacere. Ti chiedo: “la vuoi la mia sborra?” E tu, staccandoti un attimo rispondi: “si… fammene bere tanta!” Non penso di aver mai prodotto tanto seme come da quando ti conosco.
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In queste poche settimane penso di aver sborrato più di quanto abbia mai fatto in undici anni di matrimonio. Ci si aiuta a vicenda, quindi. Se posso, quando sono libero dal lavoro ti reggo il bambino mentre esci per la spesa o magari per distrarti un attimo. In compenso, tu a volte mi prepari deliziosi manicaretti. Con tuo marito siamo sempre grandi amici, ovviamente. Adoro vedervi la domenica mattina andare in chiesa: tu rilassata, soddisfatta e vestita in modo molto castigato. Lui felice, col bimbo in carrozzina e la donna più onesta, pura e fedele del mondo al suo braccio. Farebbe di tutto per te, difenderebbe il tuo onore da chiunque osasse mancarti di rispetto o solo pensare a toccarti. Vi adoro! Quando si dice avere rapporti di buon vicinato!
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RDA
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Burning red.
A finales del 2015 recibí un mensaje misterioso cargado de humor, de un sujeto que decía haber visto a una chica linda viajando en Orlando. Cuando lo leí creí que era uno de mis amigos y sus bromas, así que seguí la corriente. Pregunté ''¿Quién eres tú''? y recibí de respuesta un ''Soy Elmo''. Claramente no era alguno de mis amigos, así que nuevamente pregunté y supe que se trataba de un chico con el que sólo había intercambiado unas pocas palabras tiempo atrás.
Los días pasaron, seguimos hablando y los sentimientos empezaron a surgir, pero en el 2016 el amor se hizo presente cuando tuvimos esa primera llamada. Como si de una novela adolescente se tratase, yo había caído en los brazos del típico chico fuckboy de ojos verdes, terriblemente guapo, a quien le gustaba las carreras, el alcohol y la vida en descontrol. Y luego estaba yo: la chica tímida de ojos cafés que no salía casi de su casa, y que cargaba consigo miles de inseguridades.
Me sentía orgullosa porque eras mío, y te veía como un trofeo al cual presumir ante todos. Y tú sólo querías acabar con tu soledad, y claro, darle celos a tu ex. Sin embargo, el tiempo fue pasando y sin pensarlo, ambos caímos profundamente el uno por el otro en el precipicio, y sin paracaídas, lo que me llevó por primera vez a experimentar el amor en forma de adrenalina.
Y así como nos convertimos en dos adolescentes locos y dependientes el uno por el otro. Yo rompía mis reglas por ti, y tú cedías tu vida sin reglas por mí. Peleábamos y chocábamos constantemente, pero después arreglábamos nuestras peleas con pasión desbordante. Imaginábamos una vida juntos, donde tú decías que querías tener una hija que tuviera mis ojos y mis mejillas, y luego yo te decía que soñaba envejecer a tu lado. Bailábamos como dos tontos ''Perfect'' de Ed Sheeran, en medio del caos y la destrucción.
Ese era nuestro amor: pasional, desenfrenado, como un brillante rojo ardiente, hasta que un día, a inicios del 2019, yo decidí llevarlo a su devastador fin.
Querido A, recuerdo que cuando estaba contigo no me podía imaginar una vida sin ti, pues sentía que podía morir si tú no estabas conmigo. Sin embargo, han pasado cinco años desde que terminamos y como ves, sobreviví a ello. Creía que la felicidad estaba a tu lado, pero la verdad era que sólo me estaba destruyendo a tal punto en donde ya no me reconocía. Eras como una droga, que me llevaba a lo más alto y me hacía ver las estrellas, mientras que por dentro me estaba consumiendo lentamente.
Siempre me pregunté: ¿Me amaste de verdad, o sólo fui otra de las chicas a las cuales sometiste en tu juego de manipulación? Y cuando dijiste que era el amor de tu vida, y que nunca habías (ni podrías) amar a alguien como a mí, dime, ¿era cierto, o sólo fue el mismo discurso que diste a todos tus amores?
Podría culparte de todo las heridas y los traumas que por mucho tiempo me han costado sanar, incluso podría odiarte infinitamente, pero querido, sé que yo también te hice ver el infierno. Después de todo ambos lo sabemos bien: fue culpa mía, fue culpa tuya y fue culpa nuestra.
— Lo que nunca pude decir VIII; Rose Noire.
#escritos#frases#citas#quotes#acción poética#recuerdos#pasado#past#old love#viejo amor#vivencias#memories#dark academia#spilled ink#artists on tumblr#writers#writings#ex#to A.L#lo que nunca pude decir#rose noire#fragmentos literarixs
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⤷ ❝DEVILISH❞ — jjk (s.m)
⤷ Especial de Halloween 🎃 | Devilish Tráiler 🎃
➤ Pareja: jungkook!demonio x lectora!fem
➤ Recuento de palabras: 10.6k
➤ Género: smut y obscenidad!
➤ Resumen: Al demonio Jeon Jungkook le encantaba arruinar cosas demasiado inocentes, así que andaba vagando por la tierra en busca de la inocencia pura para corromperla, que casualidad que esa inocencia la haya encontrado en ti.
➤ Advertencias: 20+ | lenguaje maduro y explícito | Jungkook es un íncubo de demonio | deseo de corromper la inocencia | temas religiosos | mucha manipulación por parte de Jungkook | la lectora es demasiado tímida en cuanto a su placer | charla sucia | masturbación | palabras ofensivas | halagos y bromas durante el sexo | sexo oral (r. lectora/Jungkook) | juego y estimulación del clítoris | mucha sobreestimulación | lágrimas | nalgadas | jalar del cabello | sexo duro | sexo sin protección | mención de cantidades obscenas de semen | Jungkook es un demonio y tiene un gran pene!
➤ Si no eres mayor de 18 años, POR FAVOR, no leas. Si lo haces es bajo tu propia responsabilidad, ten en cuenta las advertencias.
➤ Devilish Tráiler
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♥︎ softpxachy's
⤷ masterlist ♡ taglist ♡ instagram
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ㅤㅤㅤㅤ───◌┈┈───𓆩𔓕𓆪───┈┈◌───
❛Ella era una santa, y aún así, había un poco de perversidad en sus ojos de ángel.❜
ㅤㅤㅤㅤ───◌┈┈───𓆩𔓕𓆪───┈┈◌───
Jungkook siempre había tenido cierta preferencia por los inocentes.
No era algo que él hubiera cultivado a propósito, no, simplemente comenzó a mostrarse un patrón extraño y repetitivo que Jungkook no podía definir del todo.
Todo lo que sabía era que la inocencia era especialmente divertida de romper, de manchar con su toque perverso, de ver cómo se desmoronaba en un caparazón vacío de lo que alguna vez fue.
Y la estuvo buscando por tanto tiempo, esa inexperiencia, esa confusión angelical, con un hambre atronadora, sólo para terminar hundiendo los dientes en su presa con un deleite inigualable una vez que la encontraba.
Paradójicamente, a Jungkook no le gustaban tanto las vírgenes. Extraño, lo sabía. Pero las vírgenes le daban demasiado trabajo, lo que al final no era tan fructífero como a él le gustaba; se dió cuenta de que la mayoría de los humanos no estaban muy interesados en perder su virginidad con un demonio y, bueno, no era porque alguien que fuera virgen significaba que también era inocente, eso lo sabía.
Y esa siempre fue su prioridad, al final de todo.
La verdadera inocencia era difícil de encontrar, y esa era la parte más frustrante de toda la ecuación. A lo largo de todos sus años vagando por la tierra en busca de almas para corromper, Jungkook pensó que podía haber encontrado esa marca especial de pureza solo un puñado de veces. Sin embargo, era tan inmaculado, tan embriagador, que era todo en lo que podía pensar.
Entonces, cuando finalmente te encontró, pensó que estaba a punto de volverse loco.
De vez en cuando, el universo cambiaba de tal manera que todo encajaba en su lugar. Cómo ser inmortal, Jungkook vió que eso sucedía una y otra vez: imperios que se elevaban y caían, almas gemelas que se encontraban por casualidad, y que la cura de una enfermedad horrible se descubría por accidente. Y fue esa misma energía incidental, probablemente catalizada por su voraz deseo, la que lo llevó directamente a tu casa.
Bueno, quizás no había sido tan poético. Pero decir que los adolescentes rebeldes que tenían una fiesta de pijamas en el piso de arriba lo habían invocado por error a tu complejo de apartamentos no tendría exactamente el mismo impacto.
Pero a pesar de eso Jungkook nunca fue alguien que mordiera la mano que lo alimentaba; como una criatura de las sombras, tenía que existir como un alimentador inferior, recibiendo lo que el universo había dado y convirtiéndolo en algo que pudiera usar con gusto.
Incluso si se había sentido frustrado por todo el fiasco de la ouija; encender y apagar las luces y levitar vasos de agua no eran precisamente sus pasatiempos favoritos que digamos, prácticamente tardó unos dos segundos en detectar el dulce y afrodisíaco aroma de un alma inmaculada que lo llamaba. Y estaba cerca. Muy cerca.
En pocas palabras, los adolescentes terminaron teniendo una conversación espiritual muy decepcionante con una entidad tramposa que Jungkook puso como remplazo antes de ser llevado directamente hasta su comida favorita. Y esa había sido una completa victoria en su libro.
El demonio quería tenerte desde el primer segundo en que te vio. Jungkook se hundió instantáneamente en tu alma como si se tratara de un horno calentando la totalidad de su cuerpo; un hermoso resplandor blanco, el color dorado que emanaba de tu piel y el adorable brillo de ingenuidad en tus ojos lo tentaban a alimentarse tanto de ti como si se tratara de una sirena llamando a un marinero solitario.
No tenía ninguna duda de que finalmente había encontrado lo que tanto había estado buscando todo este tiempo, alguien tan delicado y puro que adoraría ver derrumbarse por completo a él, y Jungkook realmente quería arruinar esa bonita alma tuya.
Y qué alma tan bonita tenías. Jungkook se quedó ahí contigo sólo para descubrir que sus primeras impresiones de ti, independientemente de lo fascinantes que ya habían sido desde el primer segundo, eran solo la punta del iceberg: el demonio te veía convertirte en todo un desastre abrumado y jadeante cada vez que uno de tus amigos comenzaba a hablar sobre sexo; le sorprendió bastante descubrir que luchabas mentalmente con tus impulsos de deseo y que te acostabas frustrada todas las noches porque pensabas que era algo demasiado sucio masturbarte porque simplemente te sentías avergonzada, e incluso abrumada, ante la simple idea de tu propio placer.
Ese solo pensamiento lo hizo salivar.
Jungkook sabía que no eras virgen, eran imposibles de pasar por alto, y por eso no podía entender el por qué de tu vacilación y vergüenza cuando se trataban de esos temas. No había notado ningún rastro de culpa religiosa o algo por el estilo, no creía que tus padres fueran especialmente sobreprotectores.
Era solo que eras tan... tímida.
Y eventualmente se dió cuenta de que eras un hallazgo exquisito, el más grande de todos, una cosita perfecta creada sólo para que él la destruyera; un humano tan tímido con moral pura y deseos reprimidos. Eras demasiado buena para ser verdad. Hecha a mano única y exclusivamente para él.
Y por eso Jungkook decidió esperar. Se contuvo durante mucho tiempo, observándote de cerca, aprendiendo todo lo que podía de ti y pensando en cómo procedería con sus diabólicos planes antes de, finalmente, decidir que era hora de presentarse ante ti. La parte más desagradable de todo este proceso, independientemente de la persona con la que estuviera tratando, dar una buena primera impresión siendo un demonio a menudo no iba tan bien como cualquiera esperaría.
Sí, gritaste, maldijiste y lloraste desde el primer momento en que estuvo frente a ti en su forma natural. Sí, te arrodillaste en una esquina y rezaste durante dos horas seguidas con el rosario de tu abuela en manos. Sí, incluso trajiste a un sacerdote para exorcizar todo el lugar, sólo logrando que el demonio sintiera un poco de náuseas durante unos tres días, pero Jungkook realmente pensó que todo el calvario fue lo suficientemente bien a lo que esperaba. Él había tenido peores experiencias en el pasado y sabía que después de un tiempo, eventualmente te adaptarías a su presencia. Y tal como esperaba, fuiste lo suficientemente pura como para intentar verle algún tipo de salvación. Fue casi lindo.
Parecía como si de alguna forma pensaras que Jungkook era una especie de prueba religiosa, tal vez un alma perdida en busca de orientación. Fuera lo que fuera, le abrió una puerta para que se instalara dentro de tu casa en una base de cautelosa confianza en la que podía pararse sin peligro alguno.
Para ser justos, él tuvo la culpa de eso ya que instigó un poco ese proceso. Jungkook a lo largo de todos los siglos que llevaba habitando en la tierra había aprendido que a veces una ofrenda de paz era suficiente para hacer que alguien creyera en él, y no dudó en aprovechar eso contigo. Él sabía que sólo necesitabas un pequeño empujón.
— Me iré si es lo que quieres, cariño.
Te había dicho durante una noche particularmente tormentosa, apoyado contra la encimera de la cocina con total indiferencia. Un vaso de vidrio se había esparcido por todas las baldosas de madera después de que él te sorprendiera con su materialización aleatoria, y estabas demasiado asustada para pasar por encima del vidrio roto y correr a encerrarte en tu habitación.
— Pero hablemos un rato. Soy un demonio, pero no soy malvado. No estoy aquí para robarte el alma o algo así.
Lo cual era completamente falso, sobretodo lo de la parte del alma, esa no era su especialidad, pero dudaba que siquiera te importara ya que a los humanos les encantaba escuchar bonitas mentiras para poder consolarse con ellas. Querías ver algo de bondad en él, eso era todo lo que necesitabas para poder encontrarle sentido a toda la situación y al por qué estaba ahí contigo, y una solicitud de tu consentimiento parecía ser suficiente.
Además, Jungkook no era un tonto cuando se trataba de sus ventajas demoníacas: sabía lo que era, sabía que su imagen cambiaba constantemente, reflejando a la pareja ideal de uno. No sabía qué rostro veías ni la voz que oías, pero sabía perfectamente que era tentador, demasiado, sabía que te enamorarías de él y de su imagen. Después de todo, él fue creado para eso, para ser moldeado según los deseos más íntimos de las personas, y vaya que le funcionaba bastante bien.
Así que no se sorprendió cuando aceptaste unirte a él en un diálogo inofensivo, una pequeña charla tonta no podría ser un problema, ¿verdad? No era como si fueras a vender tu alma por un saco de papas fritas por error o algo así, ¿verdad?
Y de hecho, la pequeña plática había estado bien. Bueno, más o menos.
Incluso si todavía desconfiabas de Jungkook y sus travesuras demoníacas, porque como si hubiera sido por arte de magia; te habías olvidado de ese pequeño detalle tan importante e inhumano, gradualmente le permitías entrar en tu vida cada vez más, abriendo la brecha en tu mente y dándole paso libre a que comenzara a hacer lo que quisiera contigo.
Llegó un punto en el que básicamente estaba conviviendo contigo, apareciendo en el momento más aleatorio del día para molestarte durante una reunión de trabajo o soltando burlones comentarios sobre los horribles chicos que veías todos los sábados por la noche. Jungkook se fue convirtiendo en una agradable conversación durante el desayuno y una sesión de chismes a altas horas de la noche después de haber pasado todo el día espiando a tus ruidosos vecinos. Fue divertido. Él era amable. Parecía que le importaba, como si estuviera tratando de hacer su presencia mucho mejor a como fue al principio.
Gran error; empezaste a confiar en él y a quererlo allí contigo. Y eso le permitió moverse hacia las partes más… interesantes de su plan.
Los sueños eróticos y las fantasías sexuales que Jungkook ponía en tu mente muy a menudo eran demasiado, te despertaban con una gran mancha de humedad en tus bragas y un dolor insoportable entre las piernas.
Gimoteaste mientras dormías y buscaste a tientas en la cama algo con lo que calmar tu calor hasta que finalmente te despertabas sin aliento, tirando de las sábanas mientras tratabas de ignorar esos impulsos carnales. Las imágenes eran tan vívidas, los toques aún perduraban en tu piel y el placer de los actos con los que habías soñado aún florecía dentro de tu abdomen y era increíblemente difícil dejarlo ir. La idea de hundir tu mano debajo de tu ropa interior y lidiar con esa frustración acumulada se volvió cada vez más tentadora cada noche.
Pero no. No podías permitirte hacerlo. No sabiendo que era Jungkook el único causante de todo esto.
Durante los primeros días te las arreglaste para ignorarlo y seguir adelante con tu rutina y tratar de eliminar todas esas sensaciones e imágenes en los rincones más oscuros de tu mente para no tener que pensar más en ellas. Sin embargo, se hizo cada vez más difícil dejarlos ir y, en contra de todas las fibras de tu moral, eventualmente todas las noches te encontrabas con ganas de querer quedarte dormida solo para poder experimentar ese placer abrumador de nuevo, aunque solo fuera en tus sueños.
Lo dejaste a un lado todo lo que pudiste, hasta que simplemente fue demasiado. El deseo te consumió por completo hasta que no quedaba nada para mantenerlo unido. Y finalmente cediste.
Fue algo magnífico, ver cómo esas primeras grietas en tu inocencia se iban formando. La vergüenza que impregnó tus rasgos cuando finalmente te diste cuenta de que estabas demasiado caliente para pensar correctamente, el aleteo de tus pestañas cuando dejaste que tus dedos jugaran con tu clítoris como si estuvieras descubriendo tu placer por primera vez.
Noche tras noche, Jungkook se escondía en las sombras de tu habitación y te veía llorar y gemir mientras te masturbabas de una forma tan hermosa que nunca antes había visto, con tu mano viajando hacia tu boca cada vez que te atrevías a hacer un sonido fuerte; era como si temieras que alguno de tus vecinos pudiera escucharte jugando contigo misma, como si no quisieras que la gente supiera que estabas haciendo algo tan sucio. Casi parecías culpable, Jungkook notó como tu entrecejo estaba fruncido y tus bonitos ojos estaban cubiertos por un fino velo de lágrimas, y le encantó, quería llevar esa imagen tuya en tu punto de placer por toda la eternidad.
Tu agonizante autocomplacencia hizo que cada jodido segundo que había esperado valiera la pena.
Pero en el momento en que bajabas de tu euforia, incluso a veces después de que te permitias tu segundo o tercer orgasmo consecutivo, todo se había ido, y él siempre se quedaba con un hambre aún más fuerte por tenerte.
Sin embargo, Jungkook fue paciente.
Quería verte romperte por completo antes de poder probar tu sabor; quería que le suplicaras que te tocara en lugar de que él te pidiera permiso. Así que siguió adelante con su pequeño juego: si todo salía como debía, serías tú quien suplicaría más al final, hundiéndote en tu propia perdición sin siquiera darte cuenta del lío que estabas creando.
Y por supuesto que todo sucedió como él quería.
Te tomó algunas semanas más reunir el valor para enfrentarte a él, pero llegaste a un punto en el que simplemente no pudiste reprimirlo más.
— Sé lo que estás haciendo.— Le dijiste con severidad, entrando en la sala de estar con los brazos cruzados sobre tu pecho y con la respiración acelerada.
Era una brillante mañana de verano y los pájaros cantaban afuera, la dorada luz del sol se detuvo repentinamente cuando encontraste la figura oscura y melancólica en tu apartamento. Entonces, solo estaban las sombras de su presencia y el nefasto brillo anaranjado en sus ojos. Siempre se veía así, como si estuviera viviendo en una dimensión propia, eligiendo ser afectado por (o afectar) el mundo material o no. Jungkook realmente era un ser de otro mundo, tan peligrosamente cerca de un ángel pero tan lejos de serlo.
El demonio sólo tarareó ante tus palabras, tirado en tu sofá como si se lo debiera. Llevaba una bata de satén roja esa mañana, abierta hasta por encima de su abdomen; dejando a la vista la piel caramelo de su pecho musculoso, y juraste que tu mente se quedó en blanco por un segundo.
— ¿Haciendo qué, cariño? — Jungkook respondió con los ojos enfocados en el libro que tenía en la mano acerca de una extraña teoría humana sobre la sexualidad que le pareció increíblemente divertida.— Tienes que ser más específica, hago muchas cosas en mi tiempo libre.
Suspiraste profundamente, claramente molesta y Jungkook pensó que olías particularmente delicioso ésta mañana, notó rastros de tu humedad aún adheridos a tu ropa interior, y tuvo que reprimir un gruñido de su garganta; actuar sin ser afectado a veces le era realmente difícil.
— Sabes de lo que estoy hablando.— Dijiste sin titubeos, Jungkook adoraba lo directa que te habías vuelto, evitando esas oraciones tartamudeantes que solías lanzar en su camino. Después de todo, estabas acostumbrada a él. Había hecho un gran trabajo derribando tus defensas.— Estás poniendo estos... pensamientos en mi cabeza. Y haciéndome soñar cosas…
Directo, pensó, pero todavía eras incapaz de hablar abiertamente sobre temas tan lascivos. Después de todo, todo lo que había logrado había sido un proceso gradual.
Jungkook enarcó una ceja, pero no apartó la mirada de la página del libro; ese hombre, Freud, era muy gracioso.— ¿Qué pensamientos, cariño?
Pusiste los ojos en blanco ante su actitud, pero el calor en tus mejillas delataba tu vergüenza. Jungkook sabía que no lo dirías, solo quería verte luchar con la simple idea de hacerlo.
— Ya sabes cuáles, Jungkook.— Otra respiración pesada te dejó y de repente estabas perdiendo la calma.— Lo estás haciendo a propósito.
— A lo mejor sí lo estoy haciendo.— Jungkook levantó la mirada del libro y te miró fijamente, tus hombros cayeron y todo el vigor abandonó tu cuerpo una vez que lo miraste a los ojos.
Era su apariencia, su aura, la chispa amenazante en su mirada crepuscular: todo te golpeó de una vez, en una solicitud silenciosa para que fueras un buen humano y revisaras tu postura a su alrededor.
— O tal vez es sólo tu asquerosa mente actuando, bebé. No puedes culparme por lo que tu cuerpo quiere.
Y, cuando su mirada volvió al libro, te diste cuenta de que la conversación, por muy breve que haya sido, ya había terminado.
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Lo curioso de toda la situación en la que estabas envuelta fue que nunca le pediste a Jungkook que se detuviera. Y te diste cuenta de que era porque una parte retorcida dentro de ti en realidad lo estaba disfrutando; todas esas bromas, esos sueños vulgares, la frustración sexual que te inundaba cuando bajabas del orgasmo.
Cuanto más jugabas contigo misma, más llegabas a admitir que no era suficiente; siempre te sentías vacía, agitada, tratando de encontrar algo que no podías alcanzar sola.
Nunca era suficiente. Era como si estuvieras en un borde infernal y perpetuo que te empujaba hacia las paredes de lo impuro.
Y para empeorar las cosas, sabías a ciencia cierta que podías expulsar a Jungkook en cualquier momento y poner fin a toda esta tortura, lo habías investigado y el mismo Jungkook lo había confirmado. Los demonios no podían quedarse por mucho tiempo si el humano no consentía su presencia, pero había algo en ti que realmente lo quería allí.
Querías que su calidez te rodeara, querías que su voz melosa y profunda te dijera todo lo que querías escuchar. Era una presencia embriagadora, un suave zumbido en el fondo de tu mente, sentías el deseo de que te abrazara, de que te tocara, de que te hiciera suya aún si eso estaba moralmente mal.
Jungkook te había arruinado de tal manera que, incluso si le pedías que se fuera, sabías que la mancha que había dejado se quedaría por mucho más tiempo dentro de ti.
Era aterrador ver a un demonio como pareja sexual, pero, ¿cómo no verlo así? Jungkook era la criatura más atractiva que alguna vez pudiste llegar a imaginar, todo lo que hacía, cada pequeño movimiento o parpadeo de su mirada, era tan sexual que casi te hacía jadear ante su sola presencia.
Se burló de ti: te susurró al oído y te abrazó por la espalda; acarició tu rostro y recorrió con sus ojos oscuros todo tu cuerpo, y solo podías pensar en lo deslumbrante y encantador que era; querías sentir sus suaves y bonitos labios sobre los tuyos, querías sentir sus grandes manos sobre tu piel, apretando tu cuerpo contra él y jugando contigo, querías tenerlo dentro de ti; llenándote hasta el fondo, querías recostarte y dejar que él hiciera todo lo que quisiera contigo.
La idea de hacer todo eso con un demonio, independientemente de lo amable que fuera contigo, era absolutamente una locura, lo sabías, pero simplemente no estabas pensando con claridad a este punto.
Sólo podías pensar en él — Jungkook, Jungkook, Jungkook — y sabías que tus propios deseos no fueron plantados por él. El demonio simplemente había instigado algo que ya existía dentro de ti, una pequeña llama a la que él le arrojó gasolina, y ahora estabas mirando cómo incendiaba toda tu mente.
Lo querías. Y tenías que tenerlo.
Así que lo hiciste.
Esas noches vívidas y de pensamientos lujuriosos alcanzaron un nivel de incomodidad que; después de despertarte de otro sueño húmedo, llamaste a Jungkook como si fuera tu segunda naturaleza, rogándole que hiciera algo, cualquier cosa para liberarte de este deseo que te estaba inundando el cuerpo. Y para tu deleite, el demonio apareció con la misma rapidez, dejándote ver un hermoso y diabólico destello de lujuria brillando en el fondo de su mirada y a través de su sonrisita burlona.
— Cosita bonita…— Se había murmurado para sí mismo, de pie junto a tu cama. Estabas sentada en el borde, mirándolo como si fuera tu propia versión de la salvación, pero en ese momento, ya no te importaba lo que era ni la intención oculta que pudiera tener. Todo lo que sabías era que te volverías loca si él no te ayudaba a lidiar con el deseo que había instigado en ti.— ¿Te pusiste caliente y ahora necesitas mi ayuda con eso?
— Sí…— Dijiste con el pecho agitado. Las escenas de tu sueño indecente aún estaban vivas en tu mente, el fantasma de tu placer aún seguía nadando dentro de tu piel. Había una sensación húmeda y pegajosa entre tus piernas que odiabas y adorabas al mismo tiempo haciéndote pedazos junto al hormigueo de la anticipación llenando tu núcleo.— No sé lo que me estás haciendo, pero... ya no me importa. Ayúdame, Jungkook, por favor…
Él sonrió y su cabello negro cayó sobre sus ojos, haciéndolo lucir mucho más encantador, el calor de su palma se encontró con tu muslo desnudo haciéndote temblar, todo se intensificaba cuando Jungkook estaba contigo, cada toque era el cielo y el infierno al mismo tiempo.
— Qué humana tan sucia…— Murmuró por lo bajo comenzando a deslizar su mano hacia arriba por todo lo largo de tu pierna; mimando tu piel con calma y acercándose peligrosamente a tu entrepierna solo para comenzar a frotar su dedo índice por la mitad de tu entrada; ejerciendo una presión especial sobre tu clítoris vestido haciéndote ahogar un gemido, y como era de esperarse, sus dedos se sentían mucho mejor que los tuyos.— ¿Quieres que juegue con tu coño, cariño? ¿Quieres que te haga sentir bien?
No podías asentir con la cabeza lo suficientemente rápido, todas las inhibiciones que alguna vez llegaste a sentir antes de que Jungkook apareciera en tu vida se hicieron a un lado sin pudor alguno.
Te sentiste extraña haciéndolo; nunca habías estado tan desesperada sexualmente en tu vida, y no sabías dónde terminaba su influencia y dónde comenzaban tus propios impulsos. Quizás eras tan culpable como él, tan incapaz de luchar contra tus propias tentaciones.
— Necesito oírte decirlo.— Jungkook murmuró apartando el encaje de tus pantalones cortos de pijama lentamente, disfrutando con el sonido de tu laboriosa respiración. Podía oler tu excitación explotando a su alrededor e inundando toda la habitación; era ese olor dulce y tan adictivo que lo estaba haciendo perder la cabeza, y ya podía sentir su miembro endureciéndose dentro de sus pantalones de una forma tan dolorosa.— No puedo hacer nada a menos que me lo digas.
Tragaste saliva, ahogándote con sus propias palabras por un segundo. No podías creer que estuvieras a punto de pedirle eso, y la simple idea hacía que tus mejillas ardieran.
— Quiero... quiero que juegues con mi coño…— Las palabras salieron en un lío tembloroso de tu boca, cayendo una encima de la otra de una forma arrítmica. Si era por lujuria o vergüenza, no se podría decir.— Quiero que hagas que me corra, por favor. No puedo soportarlo más, no puedo hacerlo yo sola….
Pensaste que tal vez si él te ayudaba, tal vez todo se detendría, esas intensas oleadas de hambre, ese deseo insaciable dentro de tu pecho. Quizás eso era todo lo que necesitaba de ti. Y luego todo volvería a la normalidad.
Incluso si no estabas segura de que realmente querías que eso sucediera.
Jungkook era consciente del hecho de que nunca antes te habían practicado un buen sexo oral (cortesía de tu única y terrible pareja sexual en el pasado), así que uso eso a su favor, como todo lo que había hecho para que terminaras en esta situación, rogando por él.
Fue realmente una tortura ver la forma en la que Jungkook se estaba tomando todo el tiempo del mundo antes de darte lo que tanto querías, era como si estuviera disfrutando con tu desesperación e impaciencia, y cuando por fin lo viste hacerse espacio entre tus piernas y a su aliento caliente acariciar la piel tan sensible de tu entrepierna dejaste escapar un suspiro tembloroso mientras tus caderas se elevaban en busca de él haciéndolo reír. Hubo un momento de silencio que fue cortado por un agudo gemido que brotó de tus labios en cuando sentiste a Jungkook deslizar su lengua por tus húmedos pliegues, comenzando a lamer y chupar todo de ti.
Internamente agradecías el hecho de fuera Jungkook el primero que te estuviera dando este tipo de placer, porque joder que lo hacía tan bien, Jungkook se sentía tan bien, sus labios devorándote por completo se sentían tan bien, su lengua tan caliente y pecaminosa deslizándose y recogiendo todo de tu sabor para probarlo y degustarse con él se sentía tan bien, y los audibles y guturales gruñidos que dejaba escapar contra tu piel sensible se sentían mucho mejor, era como si todo en él gritara lujuria y placer, y cuando menos te diste cuenta, tus manos ya se encontraban enredándose en su cabello negro para aferrarlo más contra ti mientras tus caderas se elevaban contra su boca, rogándole más, mucho más, y esa acción pareció encantarle, ya que un gruñido dejó su boca antes de que su lengua volviera a jugar con tu clítoris, dándole toda la atención que se merecía; haciéndote gemir y temblar entre sus manos.
Tal vez había sido todo el deseo acumulado que había dentro de ti por tanto tiempo, o tal vez fueron los bonitos labios y la caliente lengua de Jungkook trabajando sobre ti, pero fue increíblemente vergonzoso lo rápido que llegaste a tu orgasmo, fue como si tu clímax te hubiera destruido por completo y el placer duplicado que inundó tu cuerpo fue tan grande que te hizo olvidar quién eras por un momento, con el cuerpo temblando y tus manos aún hundidas en su cabello como si estuvieras a punto de morir mientras te corrías sobre su lengua; como si estuvieras hecha para eso, tan bonita y avergonzada que Jungkook pensó que se iba a olvidar de su autocontrol.
— Que humana tan perfecta...— Te felicitó mientras bajabas de tu orgasmo tratando de regular tu errática respiración, su vista estaba clavada en tu entrepierna; demasiado perdido en la forma en la que tu humedad se escurría entre tus muslos antes de que dos de sus dedos se presionaran contra tu entrada al mismo tiempo que se relamía los labios, su cabello revuelto le daban el toque final de erotismo a toda su aura, sus ojos entrecerrados te miraban como si fueras la cosa más sexista que jamás hubiera visto antes de volver a murmurar.— Hecha para ser jodida por mi.
— ¡J-Jungkook! — Gritaste cuando sus dedos entraron en ti comenzado a estirar tu interior de a poco, el ardor hizo que pequeñas lágrimas se acumularan en las comisuras de tus ojos, y cuando menos te diste cuenta; su boca ya estaba de vuelta en tu clítoris sensible e hinchado antes de que pudieras protestar, haciendo que tu espalda se arqueara fuera de la cama.— Es demasiado…
Pero él no respondió, solo te miró fijamente con esos penetrantes ojos negros mientras su lengua se deslizaba por todo lo largo de tu coño chupando con la fuerza necesaria tu clítoris; desafiándote silenciosamente a que te corrieras una vez más para él. Después de todo, tú lo habías pedido, así que él se complació en dártelo.
Y cuando no trataste de alejarlo, supo que te había conquistado.
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No pasó mucho tiempo hasta que Jungkook te estaba complaciendo en cada oportunidad que tenía. Estaba enterrándose entre tus muslos y prácticamente rasgando tus bragas mientras contestabas alguna llamada en tu teléfono; lamiéndote y tocándote hasta que te corrías para él.
Hizo que llegaras a tu orgasmo con solo montar su muslo, te hizo tocarte y bordear tu coño hasta que estabas pidiendo desesperadamente alivio. Prácticamente te había convertido en su pequeña zorra codiciosa más rápido de lo que pudieras entender, podía hacer que le abrieras las piernas con sólo un chasquido de sus dedos y le encantaba mirarte mientras le suplicabas que te tocara más fuerte, más profundo, tal como a él le gustaba.
Una y otra vez, te pedía permiso y, cada vez, tú le decías que sí, un acuerdo nervioso y avergonzado que hacía que su polla palpitara de deseo. Pero justo cuando te hacia correrte y estabas pidiendo más de él, queriendo sentirlo dentro de ti con su polla abriéndote como sabías que lo haría, él se iba, dejándote incluso más frustrada que antes.
A Jungkook le gustaba jugar con su comida, y esa era la razón por la que se estaba tomando su tiempo antes de follarte como es debido. Estaba bromeando, por supuesto. Y estaba funcionando, por supuesto.
Estabas tan cerca de tu punto de ruptura y pasabas tus días casi completamente consumido por el pensamiento de él: su abrumadora belleza, sus caricias, la forma en que se zambullía en tu coño con tanta hambre que parecía que lo disfrutaba incluso más que tú. Incluso cuando te ibas a dormir, estabas plagado de sueños sobre él, algunos tan vívidos que estabas segura de que eran reales; soñando con Jungkook gimiendo contra tu oído y casi pudiendo sentir como la punta de su pene se presionaba contra tus pliegues empapados, con sus dedos frotando tu clítoris sólo como él sabía hacerlo y a su boca chupando tus pezones endurecidos hasta que la necesidad de liberarte te despertaba.
Y sin embargo, incluso en tus sueños, nunca te folló. Era realmente cruel cuando quería serlo, y eso te estaba volviendo loca.
— Jungkook…— Llamaste su nombre una tarde, cuando ese pensamiento te estaba atormentando una vez más, y él apareció justo después, envuelto en un traje oscuro y con el cabello recogido en una pequeña coleta. Realmente era el pecado encarnado.— ¿Puedo preguntarte algo?
— Lo que sea, cariño.— Respondió acercándose a ti para darte un beso en los labios, e instantáneamente te derretiste.— ¿Qué ocurre?
Tragaste en seco, la chispa inicial de tu coraje se desvaneció. No podías mantener tu postura por mucho tiempo cuando estabas bajo su mirada de esa manera, sus seductores iris negros mirando lujuriosamente tus labios te desconcentraban de tu propósito.
— Yo mmh, quería saber por qué nunca... me acompañas hasta el final cuando te lo pido.
Y Jungkook sonrió diabólicamente ante tus palabras.
— Cariño, no creo que estés lista para que yo haga eso todavía.— Respondió y su pulgar rozó tu labio inferior, el familiar estremecimiento recorrió todo tu cuerpo ante ese simple y sutil toque.— Sin embargo, apuesto a que ésta bonita boca se sentiría increíble alrededor de mi polla. Si quieres hacer eso.
Cada vez, sin falta, tus mejillas se calentaban y tus ojos se ensanchaban ante el sonido de sus palabras obscenas. Jungkook las usaba con tanta facilidad, como si las hubiera creado él mismo, y no podías acostumbrarte a lo tentadoras que sonaban cuando salían de su hermosa boca. Pero sólo había un problema con lo que te ofreció.
— Yo... no sé cómo hacer eso.— Admitiste completamente avergonzada y tratando de evitar su lujuriosa mirada de ti.— Yo nunca... simplemente no hubo…
Y Jungkook sintió su respiración atascarse en su garganta, podría haberse corrido justo en ese mismo momento: abrumado por la inexperiencia dulce e inmaculada que nunca te había abandonado por completo. Fue tan entrañable, pensó, la forma en que le rogaste que te follara al mismo tiempo que admitías que no sabías cómo hacer un oral. Realmente fuiste impecable. Y él mejor que nadie sabía que nunca volvería a encontrarse con nadie como tú.
— Me dijiste que no eras virgen.— Jungkook dijo, por supuesto, él lo sabía con certeza, eso era algo que los de su clase nunca se perderían. Sólo quería escucharte decirlo.
— No lo soy.— Tus ojos se dispararon para encontrarse con los suyos. Jungkook todavía tenía deseo nadando dentro de su mirada, sus dientes mordisqueando su labio inferior como si estuviera considerando qué hacer contigo.— Tuve… sexo antes. Una vez. Simplemente no tuve la oportunidad de... ya sabes.
— ¿Chupar una polla? — Completó, disfrutando cada gramo de tu timidez. Incluso después de todo lo que había pasado, seguías siendo tan pura, tan incómoda para explorar tu propia sexualidad. Y Jungkook quería derribar esos muros.— No hay razón para preocuparse, querida. Te puedo enseñar si quieres.
— ¿Tú puedes?
Jungkook sonrió, colocando un mechón de tu cabello detrás tu oreja. Su simple toque te mareaba por completo y su voz ronca te envolvía como una cálida manta tu alma ansiosa.
— Haré lo que quieras que haga.— Ronroneó con su voz melosa y cubierta de deseo.— Todo lo que tienes que hacer es pedirlo, cariño.
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La primera vez que viste su pene, jadeaste tan fuerte de la sorpresa que Jungkook se echó a reír.
Habría estado mintiendo si hubiera dicho que no le encantó tu reacción, disfrutó demasiado con el asombro en tu mirada mientras observabas su tamaño y todos los detalles sobre él: la punta de su pene enrojecida y goteando para ti, la vena que se erguía hermosamente contra su piel lo hacía ver incluso mucho más imponente de lo que ya era.
Jungkook tenía longitud y grosor, una combinación peligrosa que te dejaba en algún lugar entre la emoción y la preocupación cuando pensabas en llevarlo dentro de ti.
— Vamos, cariño, no seas tímida.— Jungkook te animó elevando una de sus manos y llevándola a la parte posterior de tu cabeza; sujetando los mechones de tu cabello y el tirón que te dio no fue fuerte de ninguna manera, pero sí lo suficiente para que tu boca se acercara a su miembro erguido en lo alto.— Dale una lamida, quiero sentir tu lengua alrededor.
Tragaste saliva ligeramente nerviosa, tus dedos se envolvieron alrededor de la base de su pene para darle apoyo, y te sorprendiste aún más con la forma en la que tu mano lucía absurdamente pequeña contra su gorda polla. Pero aún así, hiciste lo que te pidió; tu lengua salió suave y plana contra su punta, comenzando a trazar pequeños círculos de saliva en su glande.
— Buena chica…— Jungkook elogió con un profundo suspiro, relajando su posición sobre la cama.— ¿Puedes llevártelo a la boca, bebé?
—No lo sé…— Murmuraste contra la punta húmeda.— Es tan grande…
Jungkook se rió entre dientes ante tus palabras, su mano bajando por tu rostro para poder acariciar tu mejilla.— Empecemos despacio, ¿de acuerdo? Puedes parar cuando quieras.
Y tú asentiste con la cabeza sintiendo como el calor se extendía por tus mejillas. A Jungkook le gustaba demasiado la vista que tenía de tus bonitos labios tomando todo de su grosor; siguiendo tus movimientos incómodos mientras agarrabas su base con más fuerza y te inclinabas sobre él antes de que tu boca se envolviera en la punta para darle una ligera succión.
Jungkook suspiró de nuevo ante la sensación, pero estaba más entretenido viéndote luchar con su tamaño mientras tu mandíbula se movía para acomodar su grosor dentro de tu boca. Era un espectáculo tan pecaminoso y estaba empezando a perderse en tu expresión concentrada cuando decidiste hundirlo un poco más y chuparlo más fuerte.
— Muévete hacia arriba y hacia abajo para mí.— Te ordenó e hiciste lo que dijo, luchando contra el ardor en tu boca mientras lo llevabas más profundo gradualmente, sólo un poco más cada vez que bajabas la cabeza.— Usa tu mano también, bebé, hazme sentir bien…
Gimoteaste alrededor de su polla cuando tu mano comenzó a acariciar su base, cubriendo las partes de él que tu boca no podía alcanzar, moviendo tu cabeza hacia arriba hasta que sólo la punta estaba en tu boca antes de volver a tomar todo de él, con los bombeos de tu mano a la par de cada nueva succión. Jungkook te enseñó lo fuerte que tenías que chuparlo, lo rápido que le gustaba y lo mucho que amaba cuando gemías alrededor de su dura longitud. La pegajosa humedad entre tus piernas era cada vez más insoportable y solo aumentaba entre cada gutural gemido que brotaba de sus labios combinados con algunas maldiciones en nombre del placer que estaba sintiendo.
— ¿Puedo follarme tu boquita, bebé? — Preguntó y tú lo miraste desde abajo, la vista de Jungkook estaba enfocada en ti, mirando tus ojitos llorosos mientras asentías sumisamente a su alrededor y sonrió diabólicamente.— Buena niña.
Hace unos meses, ni siquiera hubieras aceptado la simple idea. Pero ahora, Jungkook te había convertido por completo en un desastre caliente y débil a sus encantos, en alguien que haría cualquier cosa que él te pidiera, y amabas cada segundo de esto.
Jungkook estaba orgulloso de su trabajo. Había sido uno de los mejores.
— Quiero que relajes tu garganta, bebé…— Te dijo mientras sus manos se movían hacia la parte de atrás de tu cabeza, dándole un tirón fuerte y experimental a tu cabello que te gustó más de lo que esperabas e hiciste todo lo posible por hacer lo que te pidió, colocando las palmas de tus manos contra sus fuertes y gruesos muslos para intentar prepararte. Nadie te había hecho esto antes y no sabías qué esperar.— Tu boca se ve tan bonita llena de mi polla. No puedo esperar para llenarla con mi semen.
Jungkook gruñó y tus piernas se debilitaron con sus palabras, un pequeño gemido vibró alrededor de su polla cuando elevó sus caderas hacia ti, llevándose más profundamente dentro de tu boca; tus ojos se cerraron ante la sensación de su punta rozando con dureza tu lengua. Jungkook no tardó ni dudó en establecer un ritmo; empujando hacia arriba dentro de tu boca mientras luchabas por mantenerte abierta para él, tu mandíbula dolía con la posición en la que estabas y no fue hasta que lo sentiste golpeando la parte posterior de tu garganta que te ahogaste con su tamaño y tus ojos se llenaron de lágrimas mientras lo escuchabas gemir sobre ti.
— Mierda…— Maldijo, cerrando los ojos y echando la cabeza hacia atrás. Jungkook era una imagen de perdición en la que fácilmente podías perderte, la forma en que se mordió el labio mientras te follaba la boca haciendo que tu coño se mojara aún más de pura necesidad. Te encantaba la sensación de que él te estaba utilizando, como si fueras una simple herramienta para su propio placer.— Ah, sabía que lo podías tomar. Nunca me decepcionaste.
Tu frágil sollozo salió amortiguado alrededor de su miembro, las vibraciones de tu voz hicieron que Jungkook te follara la boca más rápido y más fuerte. Cada vez que golpeaba la parte posterior de tu garganta, te ahogabas y tus uñas se clavaban en sus muslos, pudiendo sentir como tu coño se apretaba alrededor de la nada, imaginando cómo se sentiría tenerlo dentro de ti. También sabías que él podía sentir lo caliente y necesitada que estabas, podía oler tu excitación a millas de distancia, y la idea te hacía gemir.
— Eres una humana tan sucia…— Jungkook habló viendo como una lágrima corría por tu mejilla; le encantaba lo desordenada que te veías, tan desesperada con su polla metida en tu boca.— Eras tan inocente cuando te conocí, y ahora…— Agregó en medio de un audible gruñido.— Ahora mírate; llorando alrededor de mi polla, como una buena puta.
Cerró los ojos de golpe y gimió, con su cuerpo completamente dominado por la lujuria y por la sensación de la calidez y humedad de tu boca cubriéndolo por completo. El dolor en tu mandíbula ya no te molestaba; de hecho, te gustaba que Jungkook superara tus límites, haciéndote olvidar de tu propia incomodidad para poder darle más placer.
— Me voy a correr…— Advirtió y su voz salió ronca y firme, enviando escalofríos por tu columna vertebral, sintiendo su pene palpitar dentro de tu boca; llenando tus papilas gustativas con el gusto salado del líquido preseminal.— Y serás una buena niña y te tragarás todo.
No necesitó pedirlo dos veces porque no pensaste que hubiera algo más que quisieras hacer. Jungkook te folló la boca por unos segundos más con sus embestidas volviéndose erráticas, antes de que la punta hinchada chocara contra la parte posterior de tu garganta y se corriera con una fuerte maldición brotando de sus bonitos labios acompañada de un tirón en tu cabello que hizo que tu cuero cabelludo picara.
Gimoteaste mientras hacías todo lo posible por tragar las espesas olas de semen con su mano manteniéndote firmemente en su lugar mientras lo hacías. Jungkook no pudo maravillarse más con la sensación de tu garganta apretándose a su alrededor mientras tu lengua se movía para poder limpiarle la polla.
— Eso es…— Siseó un poco moviendo su pelvis de forma lenta.— Trágatelo todo.
Jungkook llegó en una cantidad sorprendente y, sin embargo, te las arreglaste para tomar todo de él, y cuando estuvo satisfecho soltó tu cabello y jadeaste por aire mientras te movías hacia arriba separándote de a poco de su pene aún duro y un visible hilo de saliva colgó de tus labios; conectando tu boca con su punta.
— Tan jodidamente bonita…— Dijo con ternura acariciando tu cabello, y no pudiste descifrar su expresión, pero de todos modos te emborrachaste con sus elogios.— Hiciste un gran trabajo. Ahora ven aquí.
Hiciste lo que te pidió, arrastrándote más cerca de él hasta subir a la cama y recostarte a su lado, rápidamente Jungkook se colocó encima de ti y su mano viajó por tu cuerpo hasta encontrarse con tu cuello; atrayéndote en un beso tan caliente y sensual que te dejó buscando aire; en medio de ese beso sentiste como su rodilla se movía entre tus piernas separándolas y abriéndote para él.
Su otra mano se movió hacia abajo para envolver tu coño y el demonio tarareó de placer una vez que sus dedos se encontraron con tus pliegues empapados, y sin querer perder mucho tiempo; dos de sus dedos se sumergieron dentro de tu calor, comenzando a estirar tu interior de a poco, tu espalda se arqueó ante la sensación y un gemido necesitado salió de tus labios mientras él comenzaba a bombear dentro y fuera de ti, llenando el dormitorio con los sonidos de tu humedad mezclados con tus suaves gemidos.
Jungkook se rió entre dientes cuando se apartó, sus rosados labios estaban hinchados y se inclinó para volver a atacar los tuyos.— Mírate…— Murmuró estableciendo un ritmo deliciosamente lento dentro y fuera de tu coño.— ¿Te mojaste así con solo chuparme la polla, bebé?
Tu asentiste con la cabeza ante su pregunta.— Me gusta hacer que te sientas bien.
Y Jungkook no pudo evitar sonreír ante tus palabras tan dóciles.
— Que linda.— Se inclinó y te dió un húmedo y casto beso en los labios, el movimiento fue extrañamente suave en comparación con la forma en que se cernía sobre ti, con su presencia casi amenazante cuando se encontraba con tu mirada.— ¿Quieres tener mi polla de nuevo, bebé? Las niñas buenas merecen recompensas.
Casi no podías creer sus palabras, una mezcla de euforia y lujuria se apoderó de ti al escucharlo. Tenerlo dentro de ti era todo lo que deseabas, y no podías aceptar lo suficientemente rápido.
— Sí, por favor…— Te quejaste, casi ahogándote con tus propias palabras mientras él agregaba un tercer dedo; abriéndote y preparándote para él, tu abdomen se apretó ante la idea de su gran polla entrando y saliendo de ti, con la idea de su semen llenándote mientras seguía follándote a través de su orgasmo. Nunca habías necesitado tanto a alguien.— Por favor, úsame. Quiero tanto sentirte…
Y la expresión entretenida en su rostro no vaciló, depositó otro nuevo beso en tus labios y te quitó los dedos.— Siempre tan educada.— Murmuró por lo bajo empujando tu espalda contra el colchón y atrapando tus muñecas con su mano, entrelazándolas justo encima de tu cabeza.— Me encanta cuando me ruegas.
— Pero nunca me das lo que quiero…— Hablaste en medio de un puchero y con las mejillas ardiendo.
— Esta noche lo haré.— Jungkook se rió entre dientes ante tus palabras mientras su otra mano se movía hacia abajo para bombear su pene. Estaba tan duro como antes, pero por supuesto, no esperabas que su cuerpo inmortal funcionara igual que cualquier otro humano, y la vista te hizo agua la boca.— ¿Quieres que te folle, bebé? — Preguntó con su voz ronca y arqueó las cejas, viendo como tragabas saliva y asentías desesperadamente, sus manos eran tan grandes, pero incluso parecían pequeñas al envolver su miembro, su pulgar llegaba a acariciar la punta rosada; cubriéndose con su humedad y los restos de tu saliva por todo lo largo.— Quiero que lo digas.
— Lo necesito tanto…— Dijiste, encontrando su mirada divertida puesta sobre ti.— Necesito tu polla dentro de mí, por favor Jungkook…
Los ojos de Jungkook brillaron con hambre y deseo mientras se relamía los labios. Te estabas volviendo una personita tan sucia, pensó, y aún así, seguías siendo tímida como antes.
— ¿Lo necesitas? — Repitió tus palabras inclinándose más cerca de ti y buscando alinearse correctamente con tu goteante entrada, y cuando habló de nuevo; sus palabras fueron una nube de calor contra tus labios entreabiertos.— ¿Me necesitas follando tu pequeño coño como una buena puta?
Jadeaste ante sus palabras tan sucias; buscando a tientas algún tipo de agarre en tus muñecas.— Sí, por favor, Jungkook, yo…
Tu oración se atascó en tu garganta cuando lo sentiste presionando la punta caliente de su pene contra tu entrada; provocándote lo suficiente como para que tus ojos se cerraran y que tu cuerpo se tensara con expectativa.
Sin embargo, a Jungkook le gustaba bromear.
— Relájate, bebé…— Murmuró alejándose un poco hacia atrás para apoyar su pene contra tu coño, comenzando a rodar sus caderas; haciéndote jadear cuando rozó intencionalmente tu clítoris y todo tu cuerpo se concentró en lo pesado y grueso que se sentía presionando contra ti.— Estás tan tensa.
Gemías con cada lento y provocativo movimiento de sus caderas contra ti, los sucios sonidos de su polla arrastrándose entre tus húmedos pliegues llenaban tus oídos y te hacían suspirar de pura frustración.— Por favor, mételo…— Suplicaste patéticamente y con los ojos nublados por el deseo.— No puedo soportarlo más…
Jungkook se rió entre dientes.— ¿Estás segura, bebé?
Y tu asentiste con la cabeza, más que necesitada y ansiosa por tenerlo dentro de ti.— Sí, joder, eso es todo lo que quiero…
— Todo lo que mi linda humana quiera…— Jungkook habló antes de tomar su pene por la base y alinear su punta contra tu entrada una vez más. Los dedos de tus pies se curvaron cuando él comenzó a deslizarse, el ardor que sentiste de su miembro grande y grueso abriendo tu interior gradualmente envió oleadas de dolor y placer al mismo tiempo.
Cerraste los ojos y tu cabeza cayó hacia atrás contra la almohada ante la deliciosa sensación.— Oh, joder, Jungkook…
— Shhh... eso es, despacio, bebé.— Jungkook susurró deslizándose lánguidamente dentro de ti, tomándose su dulce tiempo, disfrutando de la sensación de tu coño apretándose de forma imponente a su alrededor mientras entraba en tu interior y amando como se apretaba más a medida que avanzaba.— Sé que puedes tomarlo.
Intentaste apartar las manos de su agarre de nuevo, pero era en vano, Jungkook te sostenía con demasiada fuerza y prácticamente estabas a su merced.— Es mucho, Jungkook…— Te quejaste debajo de él sintiendo que todo tu cuerpo estaba en llamas. Nunca antes te habías sentido algo así, nunca pensaste que estarías tan llena.— Es demasiado grande…
— ¿Lo es, bebé? — Preguntó mientras se inclinaba sobre ti para darte un pequeño beso en los labios, suave, tranquilo. Todas las cosas que no era.— ¿Quieres que pare?
— No, por favor, no te detengas…— No dudaste, nunca lo hiciste con él.
Jungkook sonrió diabólicamente ante tu rápida respuesta. Realmente te había entrenado bien, te había convertido en su pequeña y obediente muñequita. Joder, el escucharte así hizo que su polla palpitara, dándose cuenta de que acababa de enseñarte cómo darle una buena mamada porque eras tan inocente que ni siquiera sabías cómo hacerlo y ahora te retorcías debajo de él, tratando de darle sentido a la sensación de su gran polla llenándote. Era demasiado perfecto.
— Mi linda bebé necesita tanto mi polla, ¿no es así? — Murmuró con su voz ronca empujando dentro de ti con tanta fuerza que te quedaste sin aliento, deteniéndose justo después para poder escuchar tus gemidos quejumbrosos saliendo de tus bonitos labios.— Mírate. Fuiste hecha para ser follada por mí.
— Es tan grande…— Balbuceaste sin sentido antes soltar un patético gemido cuando Jungkook comenzó a dar profundas embestidas dentro y fuera de ti, lentamente al principio; comenzando a establecer un ritmo conforme avanzaba. No pensaste que alguna vez serías capaz de experimentar este sentimiento con nadie más.— Se siente tan bien…
— Te encanta, ¿no es así? — Habló y se inclinó sobre ti; presionando su frente contra la tuya, su mano todavía sostenía con fuerza tus muñecas comenzando a perderse en el delicioso placer que sus cuerpos creaban, tus senos rebotaban cada vez que empujaba su polla dentro de ti con fuerza, haciendo que la vista de todo fuera aún más placentero.— Mi linda mortal fue hecha para tomar mi polla.
— S-Sí, por favor, no pares…— Gemiste de pura felicidad mientras las lágrimas corrían por tu rostro con la fuerza de sus embestidas. Ni siquiera podías pensar con claridad, tu mente era un desastre, demasiado intoxicada con la sensación de su miembro golpeando tu coño. Todas esas noches frustrantes, todos esos sueños eróticos que tuviste con Jungkook, nada podría compararse, y realmente pensaste que estabas arruinada para siempre.— Es tan bueno…
A Jungkook le encantaba verte llorar mientras estabas tan llena de su polla, esas lágrimas etéreas corriendo por tu rostro mientras sus embestidas se volvían más fuertes y duras dentro de ti. También le encantaba cómo se volvían tus gemidos cuando llegabas a ese punto: tan agudos y rotos, con tu cerebro incapaz de formar una sola oración comprensible.
— Qué linda humana.— Elogió elevando su mano para acunar tu rostro y limpiar una lágrima de tu mejilla.— Eres tan bonita cuando lloras…
— Es... es tan grande.— Gimoteaste dócilmente una vez más, parecía como si eso fuera todo lo que pudieras decir, ese único pensamiento repitiéndose como un disco rayado dentro de tu aturdida mente.
Tus ojos estaban tan borrosos que casi te perdiste la sonrisita diabólica que apareció en sus labios.
— ¿No puedes soportarlo, bebé? — Jungkook bromeó moviendo sus caderas de una manera que hizo que tu coño se apretara a su alrededor haciéndote gemir su nombre y arquear tu espalda hacia él; ofreciéndole en bandeja de oro tus senos para que él los atacara con su caliente lengua, lamiendo tus pezones antes de regalarles una mordidita por igual, y otra lágrima se deslizó por tu rostro con un deleite sin fin.— ¿Me molestas durante semanas, suplicando que te llene con mi polla, y luego empiezas a llorar porque no puedes soportarlo? Deberías ser más consciente de lo que pides.
— N-No, no es eso…— Tragaste saliva sintiendo como las palabras se atascaban en tu garganta ante sus duras embestidas.— Y-yo p-puedo tomarlo, lo juro…
Jungkook tarareó y se echó hacia atrás para poder mirar el lío que estaba haciendo entre tus piernas. Gimió en aprobación cuando vió su gruesa polla hundirse con fuerza entre tus empapados pliegues, casi hasta el borde.— Lo estás tomando muy bien princesa… – Él te miró con sus ojos de obsidiana brillando con malicia.— Qué buena puta eres. Harás todo lo que te pido, ¿no?
Asentiste desesperada con la cabeza sin entender realmente lo que dijo. Sentías como si el mundo se cerrara a tu alrededor, asfixiándote. Jungkook era demasiado grande, demasiado grueso, la forma en que te estiraba no era más que deliciosa y placentera.
— ¿Todo? — Preguntó inclinándose más cerca y soltando tus muñecas, con su boca a centímetros de tu oreja. Su aliento era caliente y pesado, cubierto de hambre.— Si quisiera seguir follándote una y otra vez, hasta que esté satisfecho, ¿me dejarías?
— Sí...— Gemiste en aprobación, eso era todo lo que querías.
Jungkook curvó sus manos debajo de tus rodillas y tiró de tus piernas hacia arriba, más cerca de tu pecho. El nuevo ángulo fue un descubrimiento tan delicioso, un gemido particularmente fuerte explotó en tu garganta mientras seguía follándote con fuerza.
— ¿Incluso si te corres tanto que ni siquiera puedas hacerlo más? — Preguntó una vez más; sus embestidas se volvieron más duras, golpeando increíblemente profundo dentro de ti de una manera que te hacía gemir su nombre una y otra vez.— ¿Me dejarías usar tu coño y llenarte con mi semen hasta que estés goteando? ¿Hum? ¿Hasta que no puedas soportarlo más y aún así no me detendré?
— Joder, sí... — Tus ojos se cerraron revoloteando en puro placer, y con tus muslos temblando con cada nueva colisión de sus caderas contra las tuyas. Dejarías que Jungkook hiciera lo que quisiera contigo, estabas más allá del punto de cuestionar cualquier cosa.— Por favor, Jungkook, yo solo… oh, joder…
— Estás tan jodidamente apretada…— Jungkook maldijo en medio de un gruñido, sus manos enterrándose en la piel de tus caderas.— Qué buen coño, tan húmedo y apretado para mi polla.
— Jungkook estoy tan cerca…— Gemiste desesperada sintiendo como todo el placer que te estaba dando comenzaba a golpear tu cuerpo.— Por favor, no te detengas.
— No puedo parar, cariño.— Jungkook siseó echando su cabeza hacia atrás en un nuevo y gutural gruñido, su cabello era un desastre sudoroso sobre sus ojos, su pecho palpitaba con el placer que lo estaba invadiendo, podía sentir todo: tu euforia, tu lujuria, la desesperación que emanaba de tu alma. Todo era tan lascivo, tan manchado; podría perderse en él. Casi podía saborear la corrupción que impregnaba tu alma.— No cuando te sientes tan jodidamente bien…
Otro agudo gemido brotó de tus labios sonando peligrosamente cerca de su nombre, sintiendo cómo tu interior apretaba su polla un poco más, Jungkook gruñó y maldijo ante la sensación de tus paredes palpitando a su alrededor con tu orgasmo llamándolo a follarte más fuerte y rápido, amando esas hermosas lágrimas que manchaban tu rostro y viendo como empezabas a retroceder por la sensibilidad extra a través de los espasmos de tu clímax.
— J-Jungkook, es demasiado…— Te quejaste por lo bajo buscando apoyo en sus fuertes brazos.
— Me dijiste que me dejarías usar este coño, bebé.— Jungkook te recordó con su voz rota por un gemido entrecortado. Se notaba que estaba cerca, sus embestidas eran demasiado descuidadas y desesperadas.— Hasta que esté satisfecho.
— S-sí...— Jadeaste sabiendo que no habías cambiado de opinión.
— ¿Vas a dejar que te llene con mi semen? — Preguntó de nuevo, sonriendo ante el pequeño y débil "sí" que le diste.— No voy a parar después de que me corra, bebé. Voy a follarte hasta que no puedas hacerlo más.
Abriste la boca para decir algo, qué, exactamente, no tenías idea, pero pronto sentiste su semen caliente derramándose dentro de ti y tu mente se quedó completamente en blanco. No sabías si era por lo que era Jungkook, pero todo lo que hizo fue extremadamente fácil para excitarte, y su semen dentro de ti no fue la excepción. Un gemido salió de tu garganta antes de que pudieras detenerte y todo tu cuerpo se apoderó de un nivel de deseo que ni siquiera podías comprender.
Hubo un momento de confusión interna cuando el demonio se detuvo para recuperar aliento en el que realmente pensaste que había terminado, que Jungkook se iba a ir y te dejaría con ese deseo construyéndose dentro de ti. Pero el aura animal que lo rodeaba no te dejaría descansar.
Después de unos cuantos segundos Jungkook encontró tus ojos a través de la cortina de su cabello oscuro, el brillo de malicia que viste en ellos te emocionó el doble antes de escucharlo hablar en medio de un gruñido.
— Más.
Y esa fue toda la advertencia que te dió, cuando menos te diste cuenta, Jungkook te dió la vuelta como si fueras una muñeca de trapo y presionó tu cara y tu cuerpo contra el colchón. Gimoteaste al sentir un duro azote golpear contra una de las mejillas de su trasero antes de que tomara con fuerza tus caderas, tirando de tu cuerpo hacia arriba hasta que tus rodillas te sostuvieron sobre la cama y apenas tuviste tiempo para reaccionar antes de que su polla se hundiera dentro de ti una vez más.
— Oh, Dios…— Jadeaste con fuerza y tus manos apretaron las sábanas mientras Jungkook continuaba golpeando dentro de ti, haciendo que la mezcla de su semen y tu humedad goteara por tus piernas. Su resistencia era una locura, como esperabas que fuera, pero la dureza de su polla te estaba haciendo perder la cabeza.— Joder, Jungkook…
— Tienes un coño tan perfecto, no puedo tener suficiente de ti…— Jungkook gruñó antes de tirar con fuerza de tu cabello mientras continuaba perforando dentro de tu coño, haciendo que tu cuerpo temblara con cada duro impacto. Tus ojos se cerraron ante la deliciosa sensación y tus paredes se apretaron alrededor de él mientras te llenaba hasta el borde.— Estás jodidamente goteando sobre mi polla. Qué puta tan sucia.
El placer dentro de ti era innegable, aumentando tan rápido que apenas y podías seguirlo. Acababas de alcanzar tu punto máximo y ya sentías que estabas a punto de hacerlo todo de nuevo.— J-Jungkook, yo…— Las palabras luchaban por salir de tu lengua con tu mente empañada por el erotismo de sus acciones.— Se siente tan bien, joder, no te detengas…
Hubo un ligero escozor en tu cuero cabelludo cuando apretó el agarre en tu cabello, haciéndote inclinar tu cabeza hacia atrás y que tu trasero se presionara contra su pelvis.— ¿Vas a correrte de nuevo, bebé? — Jungkook preguntó sin aliento antes de sonreír cuando asentiste con la cabeza, con tus ojitos llorosos mirándolo por encima de tu hombro.— Eres una pequeña mortal tan hambrienta. Acabas de llegar y estás a punto de correrte en mi polla de nuevo, ¿eh?
Gemiste una vez más igual de fuerte mientras lo sentías tirar de tu cabello, haciendo que tu espalda se arqueara y tu coño se apretara a su alrededor.— Sí, joder…— Admitiste en medio de un jadeo, la habitación estaba tan caliente que apenas y podías respirar, sentías como si todo el lugar estuviera dando vueltas a tu alrededor. Estabas tan, tan cerca de tu orgasmo que casi podías tocarlo.— Voy a correrme de nuevo…
Jungkook se humedeció los labios, bajando su atención al movimiento de su polla dentro y fuera de ti y gimió al ver tus pliegues envolviéndose alrededor de su grosor, tragándolo ansiosamente mientras tu humedad goteaba por tus muslos, ensuciándolo por completo. Era la cosa más hermosa que había presenciado en su vida, quería tener eso para siempre.— Sabía que serías tan perfecta después de que te preparé para esto, sabía que te encantaría ser una puta para mí.
No podías decir que te sorprendió su confesión; no eras tonta, sabías que había una sola cosa que un demonio quisiera contigo y, después de los sueños sexuales, no fue difícil sumarlo todo. Y, sin embargo, aceptaste sus avances en cada paso del camino, permitiste que te hiciera pedazos y te enseñara cómo ser tan sucia para él. Y tenía razón: te había encantado cada segundo.
— Voy a correrme.— Le advertiste, cerrando los ojos mientras todo el placer se arrastraba por toda tu piel justo hasta tu centro.— Joder, tu polla es tan grande, voy a…
Tu orgasmo te fue arrebatado cuando Jungkook se apartó abruptamente de tu coño. Lloriqueaste por lo bajo y sollozaste ante la pérdida de su pene dentro de ti, los sonidos lascivos se convirtieron en un jadeo de sorpresa y sin aliento cuando te separó de él.
Jungkook fácilmente te dio la vuelta y tiró de tus piernas hacia arriba, presionándolas contra tu pecho cuando se inclinó.— Quiero ver tu bonita cara cuando te llene con mi semen.
Y eso fue todo lo que dijo antes de irrumpir dentro nuevamente en una deliciosa penetración, todo tu cuerpo se estremeció ante la sensación y ante el repentino estiramiento que te empujó al borde del placer y te hizo correrte alrededor de su polla por segunda vez esa noche.
— Que humana tan dulce…— Jungkook gimió demasiado perdido en su propio placer, tus paredes se habían vuelto increíblemente apretadas a su alrededor, latiendo con cada bombeo de su longitud dentro de ti.— Me encanta arruinarte. Eres tan perfecta para mí. Hecha para esto…— Sus frases eran sólo algunos pensamientos conectados por fuertes gemidos, sus cejas bajaban a medida que se acercaba su propio orgasmo.— Me encanta verte así, te ves tan linda, toda llena de mi polla.
Jungkook murmuró con su voz aireada antes de derramarse de nuevo dentro de ti con un fuerte y entrecortado gemido y unas pocas palabras de elogio que salieron de sus labios: de lo bien, lo húmeda y lo apretada que estabas para él. Al igual que la primera vez, la sensación de que él te llenaba era embriagadora y te hacía perder la cabeza una vez más.
Intentaste quejarte un poco pero tus palabras fueron silenciadas con el choque de sus labios contra los tuyos, un gemido gutural lo dejó mientras derramaba las últimas gotas, su polla palpitó un par de veces más mientras seguía bombeándose a sí mismo través de su orgasmo; asegurándose de que cada gota de su semen estuviera profundamente dentro de ti.
Se notaba que estaba lejos de estar satisfecho cuando te besó con fervor, tarareando ante el sabor de tu lengua mientras sus manos sostenían con fuerza tus caderas impidiendo moverte. El pene de Jungkook todavía estaba duro dentro de ti, enterrado profundamente, incluso si había detenido sus movimientos, y te encantaba lo lleno que te hacía sentir, y sabías que estabas más allá del punto de la salvación.
Jungkook suspiró profundamente contra tus labios y se inclinó hacia atrás, sus ojos se encontraron con la unión de sus cuerpos mientras se alejaba, viendo como su semen se derramaba fuera de ti lentamente, haciendo un desastre sobre las sábanas y marcándote como suya, completamente suya.
— Perfecta…— Murmuró y debió haber sido la centésima vez que dijo eso en la noche, pero no podía tener suficiente de ti.— Hecha para mí.
Hubo un peso en tu pecho cuando lo miraste, observando la forma tan hermosa en la que su piel brillaba bajo la luz de la luna. Quizás fue la culpa, pensaste, o la comprensión de que acababas de manchar tu alma en nombre de la lujuria. Sin embargo, ya no te importaba.
Respiró pesadamente cuando se acostó a tu lado sobre la cama, y te giraste de lado para poder mirarlo; Jungkook era tan guapo, tan perfecto; y la mirada que te dio fue nada menos que pecaminosa.
— ¿Estuve bien? — Preguntaste por lo bajo con tu voz temblorosa debido a tu estado nebuloso y cansado antes de formar una pequeña sonrisita.
El demonio asinti��, encontrando esa pregunta bastante adorable.— Sí, cariño. Aprendes rápido.
Tu sonrisa satisfecha se ensanchó en tu rostro y te acercaste a él, colocando tu cabeza contra su pecho, donde no podías escuchar ningún latido. Ese momento fue lo suficientemente extraño como lo fue, pero no estabas pensando con claridad; además, abrazar a un demonio no podía ser peor que todo lo que había sucedido antes.
Si Jungkook pensó que eso era extraño, no lo mencionó. Simplemente apartó unos mechones de cabello de tu frente, mirándote.— ¿Cansada, querida? — Preguntó.
— Sí…— Respondiste por lo bajo y parpadeaste pesadamente.
El tarareó colocando su palma contra tu mejilla.— Puedes descansar un poco.— Habló casi con suavidad al principio antes de que su voz volviera al tono profundo y áspero de antes.— Pero aún no he terminado contigo.
Después de todo, le permitiste usarte hasta que estuviera satisfecho. Y Jungkook estaba lejos de estarlo. No era que estuvieras quejando después de todo.
Y antes de que el sueño y el cansancio hiciera efecto por completo en tu cuerpo, escuchaste a Jungkook murmurar por lo bajo contra tu oído:
— Espera a que ellos te conozcan, cariño.
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N/A: Por finn después de mucho tiempo y de que me lo pidieran demasiado por fin está disponible de nuevo 'Devilish' como especial de halloween 🎃
Espero por fin poder publicar la segunda parte de este oneshot, que realmente es una serie👀
So espero que lo disfruten igual o más que la primera vez🌚 gracias por todo su apoyo ♡
taglist: @guvgguk @lessuwu @cometaart @AnnieKCV @darysnowflwr @nunubly @choco-linny @aavacaf @wtffktt7 @minmin-cat @18fernanda @ariggukie @Katherine Murillo @lizxz @onixbae02 @piligt @youtis @tessacereza
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Antes de nada, discúlpame, no sé hablar inglés ...... asignatura muy pendiente, y esto de trumblr menos ..... Voy al grano, me encanta leer tus comentarios, son divinos !!!! con un sentido del humor increíble, inteligente... Lo de cuchillo "te viene al pelo" , es acertadísimo dices verdades con sentido con una delicadeza y a la vez es una sentencia de muerte. Muchas gracias por los momentos que me dais porque aquí incluyo a Bat. Qué chicas madre mía!
Querida amiga,
Muchas gracias por este maravilloso comentario ¿Por qué ser hipócrita? Me siento honrada de la mejor manera posible, cada vez que leo mensajes tan positivos y tiernos. Tu mensaje vale cada docena de píldoras de odio y veneno que ni siquiera estoy mostrando aquí, porque de lo contrario solo estaría Star Wars, en este cine cerca de ti. O cualquier película de Bruce Lee, por si sirve de algo - y se lo juro, eso no era en absoluto lo que pretendía hacer cuando aterricé aquí. Pero si logré que vieras un par de cosas desde un ángulo diferente, te divirtieras en el proceso y aún así te tomaras en serio lo esencial, entonces mi trabajo está hecho. Y me conmueve mucho ver que también mencionas a mi amiga @bat-cat-reader, aunque en comparación con su perseverancia y calma, probablemente yo sea la adolescente bulliciosa de la sala. Mi más profundo agradecimiento es para ti, porque sé lo importante y lo fácil que se puede estropear la confianza, especialmente aquí y especialmente ahora. Un abrazo. Aunque virtual, mi casa es su casa. PD: @bat-cat-reader, tienes correo, maitia.
***
@camarera 888 asked:
Before anything else, forgive me... I don't speak English, I am completely lacking in that department, and this Tumblr English even less...I'll get to the point, I love reading your comments, they are divine!!!! With an incredibly intelligent sense of humor… Your 'knife' handle is very accurate, it fits like a glove, because you tell hard truths with such subtlety and at the same time it is a death sentence. Thank you very much for the moments you give me and here I include Bat. What girls, my goodness!
Thank you so, so much for this wonderful comment. I always feel humbled in the best possible way, every single time I read such positive and warm messages - why be a hypocrite? Your message is worth every other dozen of hatred and venom pills I am not even showing here, because otherwise it would be only Star Wars, in this theatre near you. Or any Bruce Lee movie, for what it's worth, which was absolutely not what I intended at all, when I landed here. But if I managed to make you see a couple of things from a different angle, have fun in the process and still be serious about the essential, then my job is done. And I am very moved to see also mentioned my friend @bat-cat-reader, albeit compared to her perseverence and calm, I probably am the boisterous teenager in the room. My deepest gratitude goes to you, because I know how important and how easily spoiled trust can be, especially here and especially now. Here is a hug. And you are always, always welcome in my virtual house. PS: @bat-cat-reader, you've got mail, sweetheart.
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No cabe en mi la alegría al saber que mi esposa se dejó preñar por su propio hijo. Como cornudo voluntario disfruto ver a mi esposa coger con otros hombres (o mujeres). Lo descubrí cuando éramos novios unos días antes del día de nuestra boda la vi de rodillas chupándole el pene a un compañero de la escuela que solía molestarme cuando estudiábamos juntos.
Cuando descubrí ese fetiche, le propuse a mi esposa que cogiera con otras personas mientras yo la veía, no pensé que mi esposa aceptará tan rápido y sin dudarlo; así entré al mundo de los cornnudos voluntarios. Verla en 4 y oírla gemir como perra mientras algún hombre le daba con fuerza me hacía venir a chorros mientras me masturbaba en una esquina de la habitación. También me masturbaba cuando me contaba como se la chupo a algún desconocido en el baño de algún bar y como se trago la leche del hombre, esos relatos casi siempre terminaban con un largo beso con lenguay así saborear el semen del desconocido en la boca de mi esposa.
Sin embargo la corona de cornudo la obtuve cuando mi esposa me confesó que su mayor fantasía era cogerse a su hijo. Digo "su hijo" por qué esa misma tarde me confesó que probablemente no era mi hijo ya que me había estado siendo infiel desde antes de casarnos. Eso lejos de derrumbarme o lastimar un falso machismo me excitó muchisimo. Que seguramente el padre biológico del muchacho era o su ex jefe, o el tipo que me molestaba en la escuela y que ahora es mi gerente, o un vago que se cogió en un baño público esa misma semana. Cuando se enteró del embarazo intensificó el sexo conmigo para que yo creyera que era el padre. Esa mismo día hicimos pruebas de paternidad para el chico y nuestras dos hijas. Los resultados arrojaron que efectivamente el chico no podía ser mi hijo, pero mis princesas definitivamente eran hijas mías. No me molestó, veo al chico como hijo mío, pero saber que mi esposa es tan puta que se quiere cojer a su propio hijo me éxito mucho y quería ver ese espectáculo. Cómo buen adolescente mi hijo también estaba deseoso de sexo y no ocultaba su deseo por su madre, y posterior mente por sus hermanas. Mi esposa y su hijo hicieron el amor de forma salvaje. Le dijo a su madre "te voy a dejar a mi bebé, mami" cuando eyaculo dentro de ella, luego volteo a verme y la reclamó como suya "tu esposa ahora es mi mujer, cornudo" eso me hizo eyacular lo que sentí que fueron litros de semen sobre mi estómago.
Ellos continuaron haciendo el amor, cogiendo, follando como desesperados por toda la casa durante los siguientes días estuviera yo para verlos o no, eso ya no le importaba. era cuestión de tiempo para que mis hijas los vieran, no se ocultaban ni disimulaban; efectivamente mis hijas los descubrieron y supongo que heredaron mi pasión por el voyeurismo por qué supe que ambas se masturbaba viendo a escondidas a su hermano coger con la golfa de su madre. No se exactamente como sucedió pero el muchacho las incluyó, yo solo llegué un día a la casa del trabajo y ahí estaba el, con las tres mujeres de la casa en cuatro sobre mi cama matrimonial rompiendo les el culo a las tres.
Unas semanas después se confirmo el embarazo de mi mujer. Su hijo la había preñado la primera noche. La noche que la reclamó como suya realmente lo hizo, la hizo su mujer y madre de sus hijos/hermanos. Poco después también se confirmaron los embarazos de sus hermanas. Ver a mi hijas y a mi esposa preñadas por "mi hijo" me excita demasiado, para mí es la mayor muestra de cornudismo que podría existir. Ahora voy a tener que mantener a los hijos del hijo de un desconocido que se cogió a mi mujer. Seré abuelo y padrastro de los vástagos endogámicos producto del incesto, aunque resulta que las tres tendrán niñas. Eso me excita tanto que no puedo dejar de masturbarme cuando las veo, incluso en mis fsntasías imagino que "mi hijo" también se coge a mi mamá. Sería increíble ver al muchacho montando a mi madre, su abuela, pues ella no sabe que no es mi hijo biológico.
Esta tarde le dije a mi hijo mi fantasía de que también se coja a mi madre, que me gustaría verlo usarla como una perra. Y que es una lástima que no la pueda embarazar por su edad. El me dijo "Padre, te amo mucho, te quite tu esposa y preñe a tus hijas, no me arrepiento. Si quieres verme coger y que preñe a tu madre lo haré por tí, pero te voy a dar un trabajito. La verdad ya tengo rato cogiendo con la abuela, bueno con las dos abuelas, tu madre y tu suegra, si quieres ver cómo me las cojo y las preño a pesar de sus edades tu debes darles estas pastillas sin que se enteren durante al menos 5 días seguidos es una mezcla de estrógenos y hormonas para devolverles la fertilidad. Ese será tu trabajo, cuando esté hecho te dejare ver el par de putas lesbianas/bisexuales en el que he convertido a las abuelas ¿Trato hecho?". Supongo que no tengo que explicar que acepté de inmediato.
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¿Como seria el Woodsman cuando llegue a la adultez?
¿Siquiera estara vivo para cuando este en esa edad?
En el AU Hunter realmente no envejece
El tiempo pasa de forma ambigua en lo desconocido y dependiendo del habitante, puede percibir el paso del tiempo de distintas maneras, por ejemplo: Para el Leñador pasaron 2 semanas, para Wirt pasaron 2 años
El tiempo si existe en lo desconocido, solo que en caso de quienes vienen de afuera de este no envejecen, pues son almas pérdidas, no habitantes. Pueden mostrar otros signos del paso del tiempo, como el crecimiento del cabello, de uñas y pelo canoso pero no crecer ni arrugarse en lo absoluto, por lo menos no por el paso del tiempo. Para Wirt se sintieron como varios años, y sufrió cambios físicos, pero no ha podido crecer ni física, ni mental, ni emocionalmente siendo lo que sería dentro de la adolescencia, aparte de que la propia Bestia también influye en que no madure a pesar de su percepción del tiempo
Pero Wirt si puede envejecer, solo que correspondiendo al paso del tiempo de su hogar, que en su caso solo pasó un año, entonces ahora si sería un año mayor que antes, pero estando en lo desconocido es como si él envejeciera muy MUY lento
En el canon del AU Wirt nunca llegará a la madurez dentro de lo desconocido. Sin embargo, tu propuesta me gustó mucho, así que decidí dibujarlo de todos modos
¿Que pasaría si la percepción del tiempo de Wirt fuese correcta? ¿Si también envejeciera?
Así más o menos se vería Hunter si realmente hubiera estado como 30 o 50 años atrapado en lo desconocido, es como debería verse ahora en la actualidad del AU. Su pelo creció y tiene mechones canosos. Se volvió muy alto, solo que está jorobado. Ahora tiene mucha masa muscular que antes, lo que lo hace más fuerte y da la impresión de que es más grande todavía. Su ropa se encogió así que se la cambio por algunas de sus víctimas, menos su capa, solo le empezó a cocerle más ropa pará que pudiera taparlo más (Está hecho a propósito de que parezca piel pero es tela no más) tiene un hacha nueva por qué la otra estaba muy vieja ya y no servía más. Y lo más importante, aún cree que Greg sigue en la linterna
En cuanto a personalidad es casi igual, solo que menos dramático, es mucho más de perturbar en silencio o con pocas palabras, siendo raro
Claro, el no lástima niños, los asusta a propósito. En cuanto de adolescentes para arriba, pues ahí SI considera perseguirlos con el hacha si les cae mal o bien
La diferencia con el Hunter Wirt adolescente es que este es mucho más amargado y apagado emocionalmente que el desastre de nervios que es Wirt adolescente, pues tiene más presente el hecho de que nunca podrá regresar a casa por qué ya es un adulto yendo para viejo, es muy tarde para el, y a este punto no ha tenido de otra que aceptar quien es el ahora
Su relación con la bestia ya no es muy padre e hijo, Wirt lo siente más como un igual, un compañero, que un jefe. Claro, sigue sus órdenes, pero se deja tomar cierta picardía entre colegas
Ahora, su relación con Sara... Por el bien de nuestra salud mental y emocional voy a pensar que también pasaron como 30 años en su casa y que todos crecieron a la par de el. Sara pudo seguir con su vida y seguir siendo genial como siempre, consiguió un buen trabajo que le gusta y tiene muy buenos amigos, sin embargo desde la desaparición de Wirt la vida amorosa es algo que Sara ha estado evadiendo durante todos estos años
Incluso con la terapia, ella no puede evitar sentir que Wirt sigue afuera en algún lado. Para ella es muy tonto, pero cuando ese chico desapareció el se llevó su corazón con el, y ahora ella está esperando a volver a verlo para poder recuperarlo.
Sorry for my non-spanish speakers
#otgw#the hunter au#woodsman wirt#over the garden wall#bad end friends#au#the hunter#otgw au#otgw wirt#otgw sara#like dude is a nasty man of the forest#and Sara is like “I WAITED LIKE 50 YEARS FOR YOU SHUT THE FUCK UP”#imagine her niece thinking headconing Sara as aroace only to find out she has just been obssesed with the same boy for like 50 years#and she is straight-#dang it
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Miles Morales è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli,il personaggio è stato introdotto nell’universo Ultimate in sostituzione di Peter Parker che era rimasto ucciso nella saga La morte di Spider-Man ed è il quinto personaggio - dopo Peter Parker, Miguel O’Hara, Ben Reilly e Gerald Drew - ad assumere l’identità di Spider-Man. Morales è stato il primo afro-americano a indossare il costume del supereroe e il secondo dalle origini ispaniche dopo Miguel O’Hara, protagonista della serie Uomo Ragno 2099.
Biografia
Miles è un adolescente afroamericano di origini portoricane, che abita insieme alla sua famiglia nella New York ricostruita dopo l’onda Ultimatum; è un ragazzo timido ma molto intelligente che si ritrova catapultato in un mondo completamente fuori dalla norma, ovvero quello della comunità metaumana, a causa del morso di un ragno. Dopo la morte di Peter Parker decide di agire diventando poco alla volta una persona più coscienziosa e sicura di sé intraprendendo la carriera di supereroe erede di Spider-Man.[ I suoi genitori, Rio Morales e Jefferson Davis, nella speranza che possa ricevere una istruzione avanzata, lo iscrivono a una scuola prestigiosa ma durante la visita a casa di suo zio Aaron Davis, viene punto da un ragno che gli conferisce alcune capacità, come la mimetizzazione, una spiccata agilità e la capacità di paralizzare gli avversari con le mani. Poi scopre che queste capacità sono simili a quelli in possesso di alcuni tipi di ragni.
Spaventato da questa situazione, sostiene di voler solo una vita normale e non vuole fare l’eroe come Spider-Man. Ma, a seguito della morte di questi, Miles, che era uscito di nascosto dal suo studentato e si era diretto proprio nei pressi della battaglia per cercare di capire cosa stesse accadendo, assiste agli ultimi istanti di vita dell’eroe. Miles è oppresso dal senso di colpa perché avrebbe potuto aiutarlo se avesse deciso di usare i suoi poteri piuttosto che farsi soggiogare dalla paura. In seguito Miles decide di intraprendere in qualche modo la carriera di vigilante e nella sua prima uscita affronta e sconfigge il criminale Kangaroo ma in maniera goffa e la stampa inizia a bersagliarlo per il pessimo gusto non tanto delle sue azioni quanto della scelta del costume così simile a quello dell’originale, essendo passato molto poco dalla sua sepoltura. Una sera, mentre compie il suo giro di ronda incontra Spider-Woman
La donna è piuttosto alterata per il comportamento del ragazzo e dopo un breve scambio di colpi, in cui lo smaschera e lo cattura tramite la ragnatela che secerne dalle dita, lo porta al Triskelion dove viene interrogato da Fury e dagli Ultimates, tutti alquanto scioccati dalla situazione. Parlando con Nick Fury, Miles spiega le sue ragioni e in contemporanea scopre che la fedina penale di suo zio è più sporca di quello che credeva, dato che è sulla lista dei ricercati della F.B.I. Nel frattempo Electro, detenuto nella stessa struttura dopo la notte in cui Goblin uccise Spider-Man, si risveglia dal coma indotto chimicamente e cerca di fuggire aggredendo il personale. A causa del suo tentativo di fuga, tutte le luci si spengono e Miles e Fury si uniscono al resto degli agenti S.H.I.E.L.D. per fermare il supercriminale. Lo scontro termina proprio grazie al giovane che approfittando di un momento favorevole, paralizza Electro con il suo tocco velenoso, permettendo così la sua incarcerazione. Il giorno dopo Jessica Drew, in borghese e non proprio a suo agio, raggiunge la scuola di Miles e gli consegna una valigetta con la benedizione di Fury e l’avvertimento che non ci saranno altre occasioni per lui e la scelta di vita che ha deciso di seguire. Miles l’apre e dentro vi trova un nuovo costume, una variante nera con ricami rossi di quello che un tempo veniva indossato da Peter: ora può ritenersi il vero erede di Spider-Man.
Poteri e abilità
Morso da un ragno geneticamente modificato noto come esemplare 42, che è leggermente diverso da quello che ha conferito a Peter Parker poteri sovrumani, Miles Morales possiede abilità simili a quelle dell’originale Spider-Man, tra cui forza, agilità e riflessi notevolmente potenziati, la capacità di aderire alle pareti e ai soffitti con le mani e i piedi,e un "senso di ragno" che lo avverte del pericolo con una sensazione di ronzio nella testa. Sebbene la sua forza e agilità siano simili a quelle dell’originale Spider-Man più giovane, il suo senso di ragno pare funzionare in maniera diversa a quello del suo predecessore, in quanto lo avverte solo del pericolo immediato.
Ha due abilità che l’originale Spider-Man non ha: la capacità di mimetizzarsi, estendendola anche agli indumenti che indossa, per adattarsi a ciò che lo circonda, rendendolo effettivamente invisibile, e un "Venom Strike" che può paralizzare temporaneamente quasi chiunque con un solo tocco.
Il Venom Strike non utilizza un vero veleno, ma è un tipo di bioenergia elettrica che può essere caricata nel corpo di Morales, e può essere usata contro un avversario a distanza conducendola attraverso un materiale in cui entrambi Miles e il suo avversario sono in contatto, come la ragnatela dell’Uomo Ragno della Terra-616.
Ovviamente l’efficacia varia da nemico a nemico, in quanto alcuni col tempo hanno imparato a resistere a questa scossa, mentre altri ne sono sempre stati refrattari. Miles può effettuare una versione più potente dell’attacco, il "Mega Venom Blast",che ha effetti devastanti su chiunque, Miles compreso, dato che il suo utilizzo tende a scaricare completamente la bioenergia corporea con conseguente sfinimento o addirittura svenimento del ragazzo.
Il corpo di Miles possiede anche una significativa resistenza alle lesioni. Durante un alterco con il mercenario Roxxon Taskmaster, Miles viene sbalzato attraverso un muro di mattoni senza alcuna apparente ferita grave, anche se l’esperienza fu dolorosa per lui.
Miles indossa un costume che gli è stato regalato dallo S.H.I.E.L.D.,e inizialmente usò i lancia-ragnatele di Peter Parker, che gli sono stati dati da May Parker. Alla fine riceve anche una nuova serie di lancia-ragnatele dallo S.H.I.E.L.D.
Luogo di residenza
New York city,New York
Data di nascita
25 novembre 1991
Relazione
Sposato con Amal Haniyeh
Figli
Marcus Morales e Stuart Morales
Amici:
Will Spencer,Ismail Haniyeh,Moath Haniyeh,Yasser Arafat,Archos Midas,Alex Gonzalez Jr e Will Spencer
Prestavolto
-Nadji Jeter
-Zac Siewert
-Marques Houston
-Lamon Archey
-Rome Flynn
-**Justin Njinmah** (pv attuale)
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Almuerzo a beneficio de La Casita y de La Casa del Adolescente de Caritas de Florida
Lo organizan los Rotary Club de Vicente López, el Club Balcarce -donde tendrá lugar el almuerzo solidario, en Melo 1751- y Cáritas de la parroquia católica Ntra. Señora de la Guardia, de Florida. Será el domingo 7 de mayo, desde las 12,30. La Casita se creó hace 50 años por impulso de la comunidad a una idea del cura Leopoldo José Pooli, conocido por la vecindad como el “padre Pooli”, tras un…
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My Candy Love New Gen is finally out!!!!! 🥳🥳🥳🥳 So I went ahead and played the first chapter a bunch of times, here are the answers I chose in case they can be useful to someone else :3 (spanish only since that's my main server)
/neutral +positive -negative
Zahra: Bueno, ¿quieres beber algo, Ysaline?
Un zumo de naranja está bien. /
Como tú, un café será perfecto. /
Sí, me apetece un té, si hay. /
Zahra: …
¡Y también pienso disfrutar de ella! No creo que mi próxima casa tenga piscina… /
¡Y cuando vuelvas ya me habré ido! /
Y me salvas la vida, de verdad. No me quedaré mucho tiempo… /
Zahra: Por cierto, Ysaline, ¿qué esperas de este nuevo comienzo?
(REBELDE) Quiero tomarme la revancha. /
(DULCE) Pues la verdad es que espero que vaya mejor que en EPMC… -Tasha
(ENÉRGICA) ¡Quiero arrasar en mi nuevo trabajo! +Tasha
Zahra: ¡Qué experiencia más terrible! ¡Podría haber hecho que Ysaline se desencantara del amor para siempre!
(REBELDE) Ignoraré los consejos de una adolescente de dieciséis años. -Tasha
(DULCE) No te preocupes por eso, mamá. /
(ENÉRGICA) Lo que tengo muy claro es que el siguiente que intente jugar conmigo va a pasar un mal rato. +Tasha
CONJUNTO: 40 PAS
Archibald: Pero lo que no sabía es que tú también habías decidido venir aquí…
De momento, estoy en casa de mamá. REGALO TAKI
Llevo muy poco tiempo, acabo de llegar… /
Para ser sincera, lo cierto es que no he tenido elección. /
Roy: Y no entiendo cómo es posible que no me haya fijado en ti…
(REBELDE) ¿En serio ese es tu mejor piropo?
(DULCE) No pasa nada, a veces pasa… /
(ENÉRGICA) No te preocupes, a mí también me pasa cuando corro. +
Thomas: …
(REBELDE) ¿Y por eso llegas tarde? /
(ENÉRGICA) Creo que la primera hora ya ha pasado, no deberíamos demorarnos más. -
(DULCE) ¿No te gusta madrugar? A mí, tampoco… +
Thomas: …
(DULCE) Siento que tengas que encargarte de esto… -
(REBELDE) Estoy de acuerdo contigo: el papeleo es un rollo. +
(ENÉRGICA) Es increíble. ¡Me atrevería a decir que no te gusta el papeleo! /
Thomas: Es de buena calidad y estás de frente.
(REBELDE) Vale… Pero es mejor poner en el pase la foto que he traído. -
(ENÉRGICA) En realidad, tiene bastante gracia… ¡Creo que me acostumbraré! +
(DULCE) Bueno… Tal vez podrías haberme preguntado mi opinión antes… /
Thomas: Es una foto tuya, se te reconoce, y estás guapa… ¿no?
En este caso concreto, no, la verdad es que no. /
¿Intentas arreglarlo con un cumplido? /
De verdad, ¿tú crees? /
Thomas: …
Mi madre es rica, pero yo no. /
Así es, mi madre es arquitecta, y es bastante conocida en el sector… /
Preferiría que guardaras tus comentarios para ti… /
Thomas: …
(REBELDE) Déjalo. ¿Puedo dar una vuelta, para conocer la oficina? IMAGEN
(ENÉRGICA) ¡Esperaba que al menos me presentaras a todo el mundo!
(DULCE) Quizá podrías enseñarme un poco la oficina… /
Thomas: ¿Qué te apetece?
Nada, estoy bien, gracias…
¿Qué te apetece a ti? /
Déjame mirar a ver qué hay… IMAGEN
Thomas: …
Un zumo de tomate. Es estimulante… /
Un chocolate caliente, si está bueno. /
Un café está bien. /
Amanda: Tú debes de ser la nueva. Soy Amanda de Lavienne.
(DULCE) (Le estrecho la mano sonriendo) +
(REBELDE) Deduzco que tú debes de ser la veterana. Soy Ysaline. /
(ENÉRGICA) ¡Sí! Me llamo Ysaline. ¿¡Me das dos besos!?
Roy: …
¿Qué te parece esta, en forma de dinosaurio? ¿¡No es muy bonita!? / ESCRITORIO PREHISTÓRICO
Mira, una verdadera silla de oficina: móvil, con buen apoyo lumbar, sobria… / ESCRITORIO ERGONÓMICO
La silla redonda es bonita, ¿no? Me gusta, y parece cómoda… / ESCRITORIO AGRADABLE
Brune: ¿Qué te hagamos un montón de preguntas?
(REBELDE) De momento solo van tres. Creo que podré soportarlo. +Elenda
(DULCE) Toda va bien, gracias. Y sí, ya he encontrado mi mesa. /
(ENÉRGICA) Lo ideal sería tenerlas todas por escrito, para poder responder a mi ritmo. +Brune
Brune: Yo creo que al final, estamos mucho mejor aquí.
La empresa en sí misma estaba bien… pero la gente que trabajaba allí… +Brune
Digamos que ha sido… instructivo. Pero quería cambiar a otra cosa. /
Yo también lo creo. Allí, el ambiente era insoportable. +Elenda
COMEDOR – ROY
Roy: …
¡Perdona, es que es muy raro!
Aquí todo el mundo sabe que haces… ¿qué exactamente? IMAGEN
Voy a dejarte entonces, antes de no poder parar de mirar esos abdominales…
Roy: Dos series de cincuenta. Tampoco quiero quedar molido…
(REBELDE) ¡Ah, claro! Después de hacer jogging, cien flexiones… ¡Qué menos!
(ENÉRGICA) ¿En dos series? ¡Eso es para principiantes! IMAGEN
(DULCE) Vale, no quería molestarte… Te dejo. /
SALA DE REUNIONES – AMANDA
Amanda: ¿Puedo hacer algo por ti?
Quizá… Aún me estoy adaptando… /
Pues… No. Pensaba que la sala estaba vacía… Perdona.
Amanda: Vengo de una familia privilegiada. No voy a renegar de ella por eso.
(REBELDE) No hay por qué avergonzarse, pero no me gustan demasiado los interrogatorios. /
(ENÉRGICA) Tienes razón. No me avergüenzo de ello, es más, todo lo contrario. -
(DULCE) No, por supuesto. Es solo que no me gusta alardear de ello. +
Amanda: …
(No me muevo. Mala suerte para la abeja reina.)
(Me precipito a ayudarla a recogerlo todo.) IMAGEN
(Por curiosidad, aprovecho para intentar leer los papeles…)
DESPACHO DE DEVON – DEVON
Devon: Ven, Ysaline, puedes entrar.
(Entro en el despacho y me indica que me siente) +
No, eres muy amable, pero no quiero molestar…
Devon: ¿Quieres que firmemos tu contrato, quizá? Lo tengo aquí…
¡Encantada! ¡Es increíble lo rápido que va todo esto! /
¡Estupendo! Casi me esperaba pasar una entrevista de trabajo.
Devon: No aceptaba un no por respuesta.
(DULCE) Estupendo… Una vez más, mi madre es quien lo ha hecho todo. +
(REBELDE) Ya te digo. Habría podido comprar toda la empresa.
(ENÉRGICA) ¿¡En serio!? ¡Si es así, prefiero ir a buscar a otro sitio!
Devon: Y cuando lo hayas leído, podrás firmarlo…
(ENÉRGICA) (Me tomo un minuto para leer rápidamente las páginas.) IMAGEN
(DULCE) Vale, bien. Confío en ti.
(REBELDE) ¿Te importa si me lo llevo a casa para leerlo más tranquilamente?
#my candy love spoilers#my candy love new gen spoilers#my candy love#my candy love new gen#mcl#mclng
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I suoi occhi parlano
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Lei all’inizio di questa storia e prima di incontrarti la prima sera, stava pensando a come farti soffrire a tua volta. Perché era incazzata nera, piena di livore represso nei tuoi confronti quale strozzino del suo sesso e del suo cuore. Anche se le cose infine cambiano. In fretta e in maniera spesso inaspettata. Non vanno mai come te le aspetti. A volte vanno addirittura meglio! Da sempre lei è stata abituata a comandare, a essere servita. Viene da una famiglia benestante.
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Molto ricca e di potere, quello vero. Con agganci ad altissimo livello. Per i misteri dell’amore s'è però invaghita e ha infine sposato uno qualsiasi, un tipo decisamente comune. Comunque un brav’uomo. Rompendo per lui definitivamente con la sua famiglia. Assieme a suo marito, sin dall’inizio a letto lei ha avuto un comportamento chiaramente dominante. Che per lui, inesperto e un po’ femmineo, è comunque sempre stata una cosa naturale, come respirare.
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Lei decideva se e in che modo fare sesso; come e quando sfondargli il culo con dei dildo e infine se farlo godere un po’ facendosi scopare. Quest’ultima cosa accadeva molto raramente. Per un po’ la piccola azienda di software che avevano messo su insieme è andata bene; poi, per varie ragioni contingenti, gli affari sono diminuiti, sino ad arrivare quasi al fallimento. E lei è venuta da te, a chiederti aiuto.
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Era dai tempi del liceo, da adolescente che le sbavavi dietro. Ma t’ha sempre dato il due di picche. Con sarcasmo, per giunta: cosa che t’ha umiliato profondamente. Quel rifiuto ripetuto e avuto in giovanissima età t’ha dato una specie di imprinting, spingendoti a cercare, per soddisfare i tuoi appetiti, solo e soltanto femmine tappetino. Esseri umani dalla scarsa autostima, donne che ti dicessero sempre di si, che fossero abituate al dolore e ben contente nell’essere dominate, con sincero spirito di sottomissione. Pronte a far godere te e basta.
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Perciò non t’è parso vero, quando a capo basso lei è venuta da te, umiliandosi e prostrandosi ai tuoi piedi. Hai riso dentro, mentre l’abbracciavi serio serio in volto, confortandola e accarezzandole i capelli. Ti brillavano gli occhi dalla felicità. L’hai rassicurata, dicendole che sicuramente li avresti aiutati e che non avresti voluto neppure un euro di interesse, figurarsi. Però....
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Due sole condizioni: la principessa inarrivabile dei tuoi sogni di gioventù avrebbe dovuto sottomettersi a te in una serie di rapporti sessuali secondo la tua volontà, quanto a densità, durata e frequenza. E suo marito avrebbe dovuto essere presente nella stanza, assistendo senza muoversi allo sfondamento totale della sua compagna.
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Quindi, ormai eccola qui a casa tua. Una volta a settimana o addirittura più spesso. A stringere i denti, la gag ball e a sopportare le tue ripetute penetrazioni, i tuoi colpi di reni potenti e le tue eiaculazioni. Quanto ti piace, sborrarle sulla faccia o nel culo, davanti a suo marito. Slabbrarle la fica, ordinandole di metterti un suo dito in culo per poi farglielo leccare è per te un piacere raffinatissimo. E poi farti leccare il cazzo con passione: oh, quanto adori intimarle di succhiare con maggiore intensità e sentire che lei ti obbedisce in tutto alla lettera, sollecitamente e quasi sorridendo!
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Quella donna inarrivabile, tante volte sognata, oggetto di tue infinite masturbazioni, è finalmente in tuo completo potere. L’unico potere che ti interessa veramente. Proprio lei: ancora non riesci a crederci. Quando arrivò la prima volta a casa tua era bellissima, più profumata e raffinata che mai. Quanto soffriva però, nel sentire di non avere il controllo, di non essere lei la regina ma solo la sguattera del tanto disprezzato ex compagno di scuola dalla umilissima estrazione sociale.
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Per alcune ore ella diventò quindi solo la serva usata per il tuo piacere, senza nessun tipo di amore o rispetto. Soltanto un corpo in cui venire. Ripetutamente, sino a tua completa soddisfazione. Una troia qualsiasi. La cosa che le dispiaceva di più, in quella prima volta, era vedere suo marito assistere impotente e in lacrime alla sua resa totale, mentre allargava le gambe e spalancava la bocca per accogliere in gola il cazzo grosso, duro e padrone di un altro uomo.
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Quello di un vero animale, alto, robusto, potente, ingrifato e selvaggio: una instancabile macchina da monta. Ma la sorpresa per te più gradita è stata invece ricevere la sua telefonata a notte fonda subito dopo finita quella prima sessione di “monta”: una chiacchierata di mezz’ora in cui t’ha confessato che poco prima aveva scoperto sorprendentemente un suo nuovo lato, che ti ringraziava perché era venuta e aveva goduto più volte, con il tuo cazzo dentro. Scherzava, rideva: cercava l’intimità, la complicità con te! Incredibile!
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E, sorpresa nella sorpresa, suo marito tornando a casa, in macchina le aveva confessato di essersi sentito, all’inizio della serata, sconfitto come maschio, come professionista, una nullità. Di essere imbarazzato e deluso in generale dalla vita. Piangeva di rabbia, mentre la fottevi, per l'umiliazione e per non aver saputo garantire per lei l’usuale tenore di vita, per averla costretta infine a tale sacrificio. Sostanzialmente gli dispiaceva di non essere stato un vero uomo, uno di quelli capaci di difendere l’onore della propria donna.
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Ma le aveva anche detto di aver sorprendentemente goduto moltissimo, nel vederla finalmente come schiava sessuale a sua volta, di saperla essere diventata, a causa della sua insipienza come marito, la puttana di un vero bruto. Un animale, un incivile senza nessun riguardo. Una macchina da sesso. E... gli piaceva da morire, questa cosa! Provava per sua moglie un nuovo tipo di amore e di stima. Lei quindi si stava sacrificando anche per lui. Godendo allo stesso tempo. Si: lei stava godendo come una porca nel farsi sfondare davanti a suo marito!
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Poi le ha confessato anche di aver capito perfettamente quanto lei stesse godendo, nel venir sfruttata sessualmente. Anche se lei cercava di non farlo trapelare, di non farglielo capire. L'aveva capito anche leccandola subito dopo ogni volta che tu le eri venuto dentro, per pulirla. Per offrirtela nuovamente rinfrescata. Quanto gli era piaciuto vederla ciucciare con gran gusto un cazzo grosso e vero, non il suo solito, piccolo e mezzo moscio pene. E le ha detto anche che vuole ingoiare la tua sborra. Adora farlo.
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Aveva potuto assistere con gusto enorme alla sottomissione della sua donna, osservarla mentre docile prendeva senza sforzo e ovunque un uccello enorme. Un missile che lei si era “sacrificata” a far entrare progressivamente anche tutto in gola, pur di compiacere il suo vecchio compagno di scuola e farlo godere. Le ha confessato che, senza farsi notare troppo, mentre lei succhiava avida e ingoiava, lui si era masturbato ed era venuto!
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Aveva eiaculato la prima volta proprio nello stesso momento in cui era venuto anche "quel bestione" che urlava di gioia dicendo alla sua donna: “puttana, sei solo una sporca puttana. Adesso ingoia tutta la mia sborra, troia.” Lui godeva mentre tu sborravi abbondantemente in gola alla tua ex compagna di scuola, sì che parte del tuo copioso seme uscisse fuori dalle labbra adorate di sua moglie. E poi rosso in volto, il mezz'uomo mentre guidava ha concluso: “quando lo rifacciamo?” per poi continuare a parlare solo dopo circa dieci minuti di silenzio, pieno di vergogna.
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“Sai, tesoro: devo confessarti che ho un desiderio bruciante. Non vedo l’ora di vederti di nuovo spaccata, violata, sfondata, riempita di sborra da un altro uomo, da un uomo vero. In particolare da lui: che adesso è diventato il padrone del nostro piacere comune."
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"E francamente non riesco a pensare ad altro, amore mio. Eri bellissima, mentre ti scopava. Voglio al più presto rivedere il suo cazzo nudo e tu che glielo adori e lo prendi ovunque. E poi... scusami ma devo proprio dirtelo: vorrei tanto incontrarlo una sera da solo. Io e lui soltanto, se tu me lo permetti... Vorrei fargli un pompino... Anche dopo che t'ha scopata, per farglielo tornare duro e pronto per te...”
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RDA
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¿Cómo se llevan tus dos personas? ¿Te gustaría que parte de la Chacha se manifestara indubitablemente en tu mundo real y que María hiciera algunas apariciones por aquí?
No hay disociación ni entes separados ni distinguibles. Es más sencillo que todo eso, y creía que iba bien contado aunque disperso aquí y allá. Voy a intentar responder haciendo también resumen de varios aspectos del asunto...
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La Chacha Gris, todo junto, es nombre de usuario en Tumblr, respondo como Maria aquí, en el trabajo y en todos lados. Lo que pasa es que en el trabajo tengo que aguantar que se me haga de menos o me hagan mansplaining para no liarla pendiente cada año de mi renovación de contrato, pero aquí puedo mandar a la mierda pronto a quien sea. Cosa que, además, no hago y mutuals como @louwitcher me dicen incluso amable para las impertinencias que toca soportar de anons. No vengo aquí a desquitarme ni hacer mal a nadie. Me hice el blog para hacer diario de mis cosas y contar los estudios de erotismo, porno y sociedad que me interesan.
Aquí puedo hablar libremente dejando mal a mi madre con su manía del control o hacer Tier de papas o de blasfemias sin que me mire mal o se ofendan mis cercanos. Y lo hago con un avatar y juego ¿literario? de ser personificada con una famosa ex pornstar, pero no es porque reparta sexo, sino porque admiro su logro de ser apreciada por su inteligencia, creatividad y valentía en sus declaraciones políticas, sobre feminismo o educación pública. Y todo eso sin negar nunca de su pasado (al contrario) y exigiendo que a las mujeres se les reconozca el derecho a expresar y realizar sus deseos sexuales... y sin dejar de ser vistas como inteligentes personas con más facetas.
Inspirador ¿Verdad? Para mi lo es, y poner fotos (castas) de ella, sus declaraciones y relacionarla conmigo me ayuda a tenerla presente y enfrentarme a cosas con un ¿qué haría Grey en mi lugar? y ser más valiente, sincera y proactiva es algo que practico aquí en mi tiempo libre naturalizando perder ese miedo o mala costumbre de no escandalizar o decepcionar a nadie. Reflexionando, esto no es nuevo: era gótica adolescente que se maquillaba a escondidas en casa de mi amiga Marta antes de salir el finde para evitar castigos maternos y tenía hasta el año pasado relación tan seria como para pensar en casarme pero nunca le conté de algunos de mis kinks para no intimidarle queriendo estar a la altura de otros amantes anteriores que sí lo supieron... pero eso solo es parte de la verdad. Me he ido guardando facetas de mi temiendo escandalizar o decepcionar, y viviendo con mi pareja, trabajando y siendo las tardes activista feminista del feminismo que se supone que debe ser... ya no quedaban esquinas ni espacios para ser yo un rato.
Cuando Marta, mi mejor amiga, me mandó a la mierda en discusión (¿o la mandé a la mierda yo habiéndome herido?) me acusó de haberse roto mi relación porque nadie me aguanta habiéndome vuelto una aburrida. Tenía parte de razón, aunque yo diría mejor 'reprimida'. Este blog y cuenta es la respuesta a eso. Aquí María no teme ser muy María y contar todo tan íntimo esto no lo haría si fueras de mi entorno, pero no soy otra persona y aunque puedo ser caliente o liberal a ratos, más veces soy blandita y está dicho que he llorado mientras revisaba mis adentros en los posts de diario del año pasado.
Que pueda exponer tan ordenado y normalizado (o sincero) esto es prueba de esos progresos. Otro es que tras el verano de 2024 abandonara el trabajo activista porque no cobraba, alguna sí por el trabajo que todas hacíamos y sobre todo porque son gente anti porno. No he contado una putada reciente que me hicieron. Tampoco son buenas personas, no.
Otro avance tiene que ver con dejar claras ciertas cosas y límites a mi ex. Pero de eso no sé si hablaré. Sobre como acabamos, hay Asks antiguos. Chismorrea.
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Así que no va a aparecer por aquí niñita temerosa de Dios y del color rosa que soñaba despierta con romances tórridos con hombres lobo porque... eso es parte de mi, yo soy María. No hay otra y estas facetas de mi las tienes expuestas al blog. Mucho menos en el trabajo me va a dar un calentón de los míos que a veces confieso aquí para empezar a insultar y violar a mis compañeros de trabajo pollaviejas. No obstante, si quieres hacer fanfic sobre eso (hay gente que escribe de eso y me enseña) estaré encantada de leerlo y publicarlo o enlazarlo al blog como he hecho en otras ocasiones. Me gusta de siempre la literatura erótica... pero no se lo digas a mi madre ;)
Soy María y estoy recordando como era antes de creerme muy madura, formal y solo era la aburrida versión auto censurada de mi misma. Estoy recuperando esas partes al hacerlas emerger aquí en entorno controlado, y se van naturalizando e integrando en mi vida IRL donde nunca te diría que ME ENCANTA aparecer en relatos vuestros muy eróticos. Perdona el rollo, pero lo creía neceario. Seguro que a este texto le doy más utilidad mandando a leer a despistados. Gracias por darme la idea de hacerlo. Besos.
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Marcello Vanzo è alla guida di una piccola cabina di una funivia che martedì 3 febbraio 1998 sta scendendo verso Cavalese, in Val di Fiemme, sulle Dolomiti. Accompagna a valle 19 turisti, italiani, tedeschi, olandesi, belgi e anche un adolescente polacco di 14 anni. É il suo lavoro. Da una vita porta su e giù la gente che va in montagna per sciare, arrampicarsi, fare passeggiate. E anche quel giorno soleggiato, in piena stagione turistica, è lì. Anche se quello non sarebbe il suo turno, ma quello di un collega, che però impossibilitato a lavorare, gli ha chiesto di dargli il cambio. E Marcello l’ha fatto. Chissà cosa avrà pensato alle 15.12, la cabina iniziare ad oscillare, a muoversi violentemente, a volare nel vuoto per 150 metri fino a schiantarsi a terra, vicina al fiume Avisio. Chissà cosa avrà pensato mentre diventava una delle venti vittime della strage del Cermis.
Quel 3 febbraio 1998 dalla base militare di Aviano, intorno alle 14.30, decolla un Prowler EA-6B dell’aviazione statunitense. Si tratta di un velivolo equipaggiato per la guerra elettronica. A bordo l’equipaggio è composto da 4 elementi: il Capitano Richard Ashby, pilota e comandante dell'aereo, il Capitano Joseph Schweitzer, navigatore, e due addetti ai sistemi di guerra.
Il piano prevede un addestramento a bassa quota. Il limite che gli aerei militari dovrebbero mantere, anche in caso di voli radenti è 650 metri, ma alcuni testimoni dicono di averlo visto sorvolare il lago di Stramentizzo a pelo d’acqua. Altri affermano di aver avuto chiaramente l’impressione che ad un certo punto il jet volesse passare tra i due gruppi di cavi della funivia distanti tra loro appena 40 metri. Per questo il Prowler impatta le funi facendo precipitare la cabina. L’aereo, seppur danneggiato, riesce a tornare alla base. La magistratura italiana mette il Jet sotto sequestro e inizia un’indagine ma in forza delle convenzioni tra Italia e USA sui militari Nato,è la giustizia militare americana a dover esprimersi sul caso. Un caso che appare subito chiaro a tutti.
Ashby, il pilota del Prowler, veterano della guerra in Bosnia, stava giocando. Il suo secondo Schweitzer affermerà anni dopo di aver fatto dei video del paesaggio, poi distrutti appena arrivati ad Aviano. Il jet volava sottoquota e a una velocità eccessiva, e quel passaggio tra i cavi della funivia è un segnale evidente dell’atteggiamento criminale che caratterizza tutto il volo.
Eppure nel marzo 1999 una giuria militare statunitense li assolverà entrambi dal reato di omicidio colposo, sostenendo che l’altimetro dell’aereo era rotto e che la funivia non era segnalata nelle carte. L’unica condanna che arriva è per intralcio alla giustizia, legata alla distruzione del filmato di volo.
Ennesimo incidente impunito di un'invasione camuffata da alleanza con dei tizi arroganti e psicopatici, quando li manderemo a casa sarà tardi, anzi è già tardi.
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☾⋆。𖦹 °✩𓅨[Cargando...]☾⋆。𖦹 °✩𓅨
Fuyu- ¡Por fin esto graba!-
Eva- Hola a todos! Somos los "The Open Sky Gang" o también nos podrian decir "The Birds Caged Dreamers"... Me llamo Eva y-
Mail- Vayan al grano por favor
Fuyu- uhm...
Louise- *suspira* Solo es un maldito blog!! Seguro que si hacemos algo de ciencia nos hacemos famosos en vez de mandar cosas estupid-
Mail- NO VOY A HACER ESO-
Cassandra- *cofcof* Bueno... ¡Pronto tendreis nuevas noticias! *Sonrie a la cámara*
Fuyu- como se apaga esto... *Murmuró*
[Apagando...]
{Narrator} Estos queridos adolescentes siempre se quedan en el bosque mientras se divierten juntos y su felicidad se escucha entre los árboles... Pero... ¿Por qué lo profundo del bosque es tan curioso pero a la vez tenebroso? Pronto lo sabras... Ya que no todo en la vida cotidiana de los adolescentes es feliz y de colores.
{Cargando... Cargando....}
🌜---> Mail
•{Fria, sarcástica, seria y algo manipuladora pero siempre cuida de sus amigos, es la mayor del grupo y ve a Fuyu como un hermano pequeño al cual proteger.}•
😿--> Fuyu
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°×Nervioso, se enfada muy rápido, inexpresivo, inquieto, frio, tímido y seco ante un desconocido. Con sus amigos intenta abrirse un poco más y es algo gracioso, cariñoso e intenta ser optimista. Ve a todos como una familia pero siente un sentimiento de romance ante Cassandra.×°
🌞--> Eva
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•∆Sonriente, humoristica, energetica y cariñosa con sus amigos. Aunque hayan problemas en su hogar, ella siempre acude a sus amigos y se siente mejor luego de un rato. {PARECE TIMIDA PERO NO LO ES.}∆•
😼--> Louise (Louis)
°•Puede llegar a dar miedo por lo sobre optimista que llega a ser ante cualquier situación, es medio loquillo pero tiene buenas intenciones, también es algo confianzudo pero sus amigos saben que es una persona que solo quiere lo mejor para sus seres queridos aunque sus métodos sean cuestionables. Ve a Fuyu como un hermano también con él que llega a confiar mucho y ayudar en varias cosas.•°
👾--> Cassandra (Cass)
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•||Tiende a ser algo cariñosa con Fuyu, también algo callada con los demás pero tiene confianza con ellos, trepa muy bien los árboles y muchas veces se cuela en casa de Fuyu para asustarlo y pasar tiempo con él||•
☾⋆。𖦹 °✩𓅨Habran actualizaciones sobre ellos.☾⋆。𖦹 °✩𓅨
¡¡SE PERMITEN PREGUNTAS SOBRE LA HISTORIA O PARA QUE LOS NIÑOS RESPONDAN, NADA DE +18 PORQUE SON MENORES Y TAMBIÉN BASADOS EN SUS CREADORES!!
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#184 Wind River (2017)
Cory Lambert (Jeremy Renner) es un cazador experto en rastreo que es contratado por los diferentes estados de Estados Unidos para acabar con depredadores que matan ganado o atacan a reses
Su exmujer es miembro de la reserva, pero desde que ocurrió el incidente que marcó a su familia, salieron de la reserva india y se divorciaron, aunque ambos siguen queriéndose y preocupándose por el otro. Cory y Wilma tienen un hijo de 9 años al que le encanta pasar tiempo con su padre, aunque no tenga muchas oportunidades.
Cory es contratado por la reserva donde viven sus ex suegros para cazar un puma que está causando estragos en el ganado de la zona.
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Siguiendo el rastro de sangre, Cory llega hasta el cuerpo de una joven de 18 años que ha muerto en medio de la nieve, ahora su cadáver está congelado, pero pese a la circunstancia puede reconocerla como Natalie (Kelsey Chow), una amiga de clase de su hija.
Visiblemente conmocionado avisa, junto al jefe de la policía de la reserva, al FBI, ya que la policía estatal no tiene jurisprudencia en la zona.
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El FBI envía a la agente Jane Banner (Elizabeth Olsen) una profesional que no parece muy preparada para el trabajo de campo y que va a depender de Cory para poder seguir las pistas de este crimen.
El forense les informa que Natalie ha sufrido un golpe en la cabeza y que al caminar descalza por la nieve sus pulmones se llenaron de aire que se congeló e hicieron que el líquido de los mismos se congelaran y sangraran, haciendo que la joven muriera ahogada en su propia sangre. También había sido abusada en repetidas ocasiones, pero todo eso ya se lo había dicho Cory antes solo leyendo el terreno.
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Cory va a casa de los padres de Natalie, estos están rotos de dolor, y el cazador los entiende perfectamente. Es aquí cuando el personaje nos cuenta que una noche se quedó a trabajar fuera de la ciudad y le dijo a su mujer que se fuera con él. En casa se quedaron su hija de 16 años y su hijo de 6, solo sería una noche, pero una noche es suficiente.
Su hija invitó a algunos amigos, estos amigos llamaron a otros amigos, y en su casa se presentó tanta gente que ya casi ninguno era amigo de la chica. La adolescente apareció congelada y lo que quedaba de ella era lo que dejaron los coyotes, así que nunca supo la verdad.
Por eso comprende tan firmemente el dolor de los padres de la chica, y el padre de esta le dijo que le prometiera que iba a descubrir quién le hizo algo tan horrible a su hija y que le pague con la misma moneda.
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Como parte de la investigación descubren que Natalie salía con un guarda de seguridad de la planta petrolífera que está en la reserva, pero la chica apareció a 8 km de las caravanas que están en la planta petrolífera, lo cual les parece extraño.
Gracias al rastreo de Cory encuentran el cadáver de Matt (Jon Bernthal) el novio de Natalie, lo que hace saltar las alarmas para Jane y Cory.
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Jane, el jefe de policía de la reserva y un par de agentes van a la planta petrolífera para ver la caravana de Matt, mientras Cory está por la zona siguiendo el rastro, ya que Matt aparece desnudo lejos de la caravana, pero hay rastros de motos de nieve, por lo que tanto Matt como Natalie fueron víctimas de un crimen.
Hay 5 miembros del cuerpo de seguridad que acompañan a Jane y los agentes a la caravana de Matt, allí ella les pregunta por los golpes que tienen en la cara y estos les dicen que es por las ramas de ir con las motos de nieve patrullando la zona.
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El ambiente es muy tenso y cuando uno de los de seguridad se le escapa que saben que Natalie está muerta cosa que nadie había dicho, y que con Matt compartían caravana 2 de ellos... Los agentes se dan cuenta de que los de seguridad los están rodeando y que quieren atacarles, todo salta por los aires porque los de seguridad aseguran que la policía no tiene jurisprudencia sobre esa zona, y empiezan a apuntarse con sus armas entre ellos delante de la caravana. Jane les recuerda que la única autoridad es el FBI, por tanto, es ella quien decide.
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Mediante un flashback vemos a Natalie llegando a la caravana de Matt, ambos se abrazan y se muestran muy enamorados, se acuestan juntos y hablan del futuro, pero por desgracia aparecen los 5 guardas de seguridad borrachos en la caravana. Matt y Natalie se molestan, ya que estos se justifican diciendo que se sienten solos y que Natalie podría estar con todos ellos.
Matt se lía a puñetazos con ellos y casi les gana a todos, Natalie intenta defenderlo, pero se lleva un golpe en la cabeza que la deja sin conocimiento. Los 5 hombres le dan una paliza a Matt dejándolo inconsciente. Los 5 empiezan a violar a Natalie mientras estaba inconsciente, esta despierta y se intenta defender en balde. Matt se despierta y los golpea a todos, pero Natalie sale corriendo descalza, sabiendo que es imposible librarse de ellos.
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Cory que sabe que Natalie era una guerrera, entiende que los hombres la persiguieron en las motos mientras ella huía descalza por la nieve hasta que cayó desplomada.
Mientras Jane está en la puerta de la caravana, pero ahí no sale nadie, y empieza a sospechar. Desde dentro disparan en el chaleco y comienza el fuego cruzado, donde los agentes y el jefe fallecen y ella se tiene que esconder.
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Cory los mata a todos los que están fuera y a uno de los que están dentro, pero otro, el peor perpetrador de lo ocurrido a Matt y Natalie, sale corriendo de la caravana hacia las montañas. Cory ayuda Jane hasta que llega la ambulancia, y la tranquiliza mientras llega la ayuda.
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Cuando se llevan a Jane, Cory rastrea al último asesino y lo caza en las montañas nevadas. Lo lleva a 10 km de la autopista más cercana y le dice que confiese o lo matara.
Este le confiesa que tantos meses en la nieve, con el silencio que allí habita hizo que los 5 guardias vieran a Matt ligando con Natalie y se pusieran celosos, esa noche se justifican en que solo querían pasarlo bien. Aquí Cory ve reflejado todo lo que le ocurrió a su hija en la reserva.
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Cory le dice que le va a dar la misma oportunidad que ellos le dieron a Natalie, están a 10 km de la autopista, le deja descalzo y le dice que corra o que le disparará... El asesino empieza a correr, pero a los pocos metros tiene la misma muerte que Natalie, se ahoga en su propia sangre.
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Cory vuelve con los padres de Natalie, y le cuenta al padre toda la verdad de como murieron todos, el padre de la joven habla con Cory sobre recordar a sus hijas y de como sus vidas han sido sesgadas. Es por eso que en el hospital Cory le dice a Jane que se vaya lo más lejos posible de la reserva.
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Al final de la película nos recuerdan que esta se encuentra basada en hechos reales, y que pese a que existen varios estudios sobre las desapariciones de mujeres en estados unidos, no hay registros de cuantas mujeres desaparecen en las reservas indias que se encuentran en el país, y que el estado no hace nada al respecto.
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