#l'insostenibile pesantezza dell'essere
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princessofmistake · 8 months ago
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Era un allusione. L'ultimo movimento dell'ultimo quartetto di Beethoven è scritto su questi due motivi: Muss es sein? Es muss sein! Es muss sein! (Deve essere?)(Deve essere!)(Deve essere!) Perché il senso delle parole fosse del tutto chiaro, Beethoven scrisse in testa all'ultimo movimento le parole “Der schwer gefasste Entschluss”: la risoluzione presa con difficoltà; la grande risoluzione. [...] A differenza di Parmenide, per Beethoven la pesantezza era a quanto pare qualcosa di positivo. “Der schwer gefasste Entschluss”, la grave risoluzione è unita con la voce del Destino (“Es muss sein!”); la pesantezza, la necessità e il valore sono tre concetti intimamente legati tra loro: solo ciò che è necessario è pesante, solo ciò che pesa ha valore. Questa convinzione è nata dalla musica di Beethoven e, benché sia possibile (per non dire probabile) che la responsabilità di essa ricada più sugli esegeti di Beethoven che sul compositore stesso, oggi la condividiamo più o meno tutti: la grandezza di un uomo risiede per noi nel fatto che egli porta il suo destino come Atlante portava sulle spalle la volta celeste. L'eroe beethoveniano è un sollevatore di pesi metafisici.
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frammento · 23 hours ago
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Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos’era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l’aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l’insostenibile leggerezza dell’essere.
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere
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libracci · 1 year ago
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L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera, 1984
Il libro è già troppo inflazionato su questo social per scriverci una recensione. Per questo ho solo postato delle citazione che sono significative per me. Per mia personale memoria, voglio scrivere che lo descriverei così: un trattato sottoforma di romanzo sulla dicotomia di Parmenide leggerezza, pesantezza, sviluppata tramite le storie del personaggi che oscillano su una bilancia fatta di opposizioni. Personaggi che viaggiano paralleli, ma tentano di incontrarsi e, forse, in alcuni momenti, ci riescono.
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i-am-a-polpetta · 3 years ago
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ecco, oggi è una di quelle giornate in cui la mia esistenza mi pesa tantissimo e vorrei che finisse tutto o scappare via lontano dove nessuno possa trovarmi.
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theweightofbeingtrans · 5 years ago
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Si ricomincia su tumblr
Salve a tutt* Eccomi nuovamente qui dopo un lungo periodo di abbandono in cui ho ignorato totalmente questa piattaforma, per un nuovo tentativo, ma stavolta tutto in Italiano.   Per chi non mi conosce( il che è molto probabile) il mio nome è Serena,sono una ragazza Trans e da circa un anno gestisco un blog su wordpress. Circa un anno fa, il mio ragazzo mi suggeri di aprire una pagina parallela al blog originale, ma in inglese e su questa  piattaforma,. Suggerimento che ho accettato un po come sfida personale, un po per cercare di allargare la diffusione dei miei piccoli scritti. Essendo gli articoli in lingua anglofona effettivamente le possibilità che possano esser letti da più persone è ovvia. Da qui però sorgono due problemi, il dover disturbare continuamente il mio fidanzato per tradurre i vari articoli( goggle translate non è cosi affidabile), trovare una terminologia ugualmente efficace per riuscire a trasmettere dei concetti o delle sensazioni che in italiano risultavano più efficaci.   Eccomi quindi nuovamente qui a cercar di far fortuna, ma in lingua italiana . Ovviamente gli articoli che pubblicherò qui saranno anche presenti su wordpress sicché fate vobis. Il blog si chiama l’insostenibile pesantezza dell’essere, se vi va di passare ne sarei felice. Un saluto e un abbraccio per ora  A presto Serena Barbato
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-M. Kundera
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anatomiadellamemoria · 7 years ago
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Tomáš allora non si rendeva conto che le metafore sono una cosa pericolosa. Con le metafore è meglio non scherzare. Da una sola metafora può nascere l'amore.
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere
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spokenitalics · 2 years ago
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per caso hai un account goodreads o storygraphs? sono alla ricerca di romanzi da leggere
non ho né uno né l'altro (trovo più semplice segnarmi tutto su un foglio di calcolo), ma posso darti qualche titolo tra i miei preferiti di quest'anno:
earthlings di sayaka murata: la storia di tre bambini (e poi adulti) che sentendosi estranei dal resto dell'umanità e dagli orrori della vita moderna, si convincono di essere alieni per sfuggirgli. la storia non è leggerissima (se pensi a cw questo libro ce l'ha), ma lo stile libera la narrazione dalla pesantezza dei fatti;
the faggots & their friends between revolutions di larry mitchell con illustrazioni di ned asta, che non è un romanzo nel senso stretto del termine ma che amo profondamente: una specie di fiaba che è anche un manifesto politico (che poi non mi trovi completamente d'accordo con la conclusione a cui arriva l'autore è un'altra storia);
il maestro e margherita, di mikhail bulgakov, per cui ogni complimento sarebbe ridondante (posso solo dirti che c'è una parte che mi ha spezzato il cuore in mille pezzi): negli anni '30 il diavolo arriva a mosca, capitale atea del periodo; il caos lo segue. quasi duemila anni prima, ponzo pilato dà la sentenza di morte al mite predicatore jeshua;
l'insostenibile leggerezza dell'essere, di milan kundera, altro classico di cui davvero non mi aspettavo di innamorarmi così tanto: il ritratto di quattro giovani cecoslovacchi nel periodo fra la primavera di praga e l'invasione sovietica, tra amori, lavoro, morte e vita;
letteralmente qualunque cosa di octavia e. butler, ma più specificatamente:
kindred se vuoi uno stand-alone che ti dia un'idea sul suo stile e i temi prediletti da butler: una donna nera americana viaggia nel tempo dal 1976 fino al periodo antebellico. lì si ritrova faccia a faccia con suo nonno (bianco, figlio del proprietario di una piantagione e di numerosi schiavi), sua nonna (nera, ma libera), e un enorme dilemma morale da cui dipende la sua stessa esistenza;
la trilogia lilith's brood se vuoi una cosa più sci-fi: la terra è resa inabitabile da una guerra atomica, ma un gruppo di persone viene salvata da un'avanzatissima specie aliena dall'aspetto ripugnante. il prezzo da pagare per la sopravvivenza dell'umanità è altissimo, e non tutti sono disposti a pagarlo;
la duologia parable of the sower/talents, che probabilmente sono i miei libri suoi preferiti: nel lontano 2020, il pianeta è dilaniato dal cambiamento climatico, un fondamentalista cristiano diventa presidente degli stati uniti con lo slogan 'make america great again', e una giovane donna inventa una religione sognando di far rinascere l'umanità tra le stelle.
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bored-dandy · 3 years ago
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“Un dramma si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo.
Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente.
No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere..
— Kundera, l’insostenibile leggerezza dell’essere
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debsontherocks · 5 years ago
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"...No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere."
L'insostenibile leggerezza dell'essere.-Milan Kundera
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icharous · 6 years ago
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Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d'amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell'uomo.
Milan Kundera, "L'insostenibile leggerezza dell'essere"
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ben666sblog · 3 years ago
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Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l'aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.
Milan Kundera, libro L'insostenibile leggerezza dell'essere
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ssshelter · 4 years ago
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“Un dramma umano si può esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l'aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.”
- L’insostenibile leggerezza dell’essere, Milan Kundera.
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idealista · 4 years ago
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Dopo anni passati a Ginevra, Sabina si era stabilita a Parigi senza riuscire a riprendersi dalla malinconia. Se le avessero chiesto cosa le era successo, non avrebbe trovato le parole per dirlo.
Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l'aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.
M. Kundera
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margheritaterezakarin · 7 years ago
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"Se ogni secondo della nostra vita si ripete un numero infinito di volte, siamo inchiodati all'eternità come Gesù Cristo in croce. È un'idea terribile. Nel mondo dell'eterno ritorno, su ogni gesto grava il peso di una insostenibile responsabilità. Ecco perché Nietzsche chiamava l'idea dell'eterno ritorno il fardello più pesante (das schwerste Gewicht).
Se l'eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza.
Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?
Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d'amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell'uomo. Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l'immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica."
— Milan Kundera, "L'insostenibile leggerezza dell'essere"
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rifugiomentale · 5 years ago
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Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza.
Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo.
Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente.
Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l'aveva forse perseguitata? Aveva cerca to di vendicarsi? No.
Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza.
Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.
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