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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Maculopatia secca: una sfida alla vista
La maculopatia secca, conosciuta anche come atrofia geografica, è la forma più comune di degenerazione maculare legata all'età (DMLE). Interessa la parte centrale della retina, chiamata macula, responsabile della visione centrale nitida e dettagliata. Cause e fattori di rischio della Maculopatia secca L'invecchiamento è il principale fattore di rischio per la maculopatia secca. Altri fattori includono: - Fumo - Predisposizione genetica - Esposizione alla luce solare - Ipertensione - Obesità Sintomi La progressione della maculopatia secca può essere graduale e asintomatica. I sintomi iniziali possono includere: - Visione offuscata - Distorsione delle immagini - Difficoltà nella lettura - Percezione dei colori alterata - Sensibilità alla luce intensa Diagnosi La diagnosi di maculopatia secca viene effettuata da un oculista mediante: - Esame del fondo oculare - Tomografia a coerenza ottica (OCT) - Fluorangiografia retinica Trattamento Non esiste una cura definitiva per questa malattia. Tuttavia, esistono diverse strategie per rallentare la progressione della malattia e preservare la vista: - Integratori alimentari: L'assunzione di integratori a base di luteina, zeaxantina e vitamine C ed E può essere utile per proteggere la macula. - Fotobiomodulazione: La terapia con luce a bassa intensità può stimolare la rigenerazione delle cellule retiniche. - Terapia anti-VEGF: In alcuni casi di atrofia geografica avanzata, possono essere utilizzate iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF per inibire la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali. - Impianto di lenti intraoculari: Le lenti SML o Macula Lens possono aiutare a migliorare la visione centrale in alcuni pazienti con maculopatia secca avanzata. Consigli per la prevenzione È possibile ridurre il rischio di sviluppare la maculopatia secca adottando alcune misure preventive: - Evitare il fumo: Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la DMLE. - Proteggersi dal sole: Indossare occhiali da sole con filtro UV aiuta a proteggere la macula dai danni causati dai raggi solari. - Avere una dieta sana: Consumare cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, può aiutare a proteggere la salute degli occhi. - Controllare la pressione sanguigna e il colesterolo: Mantenere sotto controllo i valori di pressione sanguigna e colesterolo può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, che a loro volta possono aumentare il rischio di DMLE. - Effettuare controlli oculistici regolari: È importante sottoporsi a controlli oculistici periodici, soprattutto dopo i 50 anni, per identificare precocemente la maculopatia secca e iniziare il trattamento tempestivo. Foto di LhcCoutinho da Pixabay Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Come ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna
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Il colesterolo alto e la pressione sanguigna elevata sono fattori di rischio significativi per le malattie cardiache e vascolari, tra le principali cause di morbilità e mortalità nel mondo. Tuttavia, con alcune modifiche dello stile di vita e scelte alimentari oculate, è possibile ridurre i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna in modo naturale e migliorare la salute cardiovascolare. In questo articolo, esploreremo le strategie e le pratiche raccomandate per ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna, favorendo una vita più sana e prevenendo potenziali problemi cardiaci. - Seguire una dieta equilibrata La dieta svolge un ruolo cruciale nel controllo del colesterolo e della pressione sanguigna. Optare per una dieta equilibrata e sana può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo LDL ("colesterolo cattivo") e aumentare il colesterolo HDL ("colesterolo buono"). Ridurre il consumo di grassi saturi, trans e colesterolo è fondamentale. Allo stesso tempo, bisognerebbe privilegiare alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi. La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), focalizzata sulla riduzione del sodio e sull'aumento del consumo di potassio, calcio e magnesio, è stata associata a una significativa diminuzione della pressione sanguigna. Integrare la propria alimentazione con alimenti ricchi di omega-3, come pesce grasso, noci e semi, può contribuire a ridurre l'infiammazione e migliorare la salute cardiovascolare. - Mantenere un peso corporeo sano Il peso corporeo è strettamente correlato alla salute del cuore e dei vasi sanguigni. L'eccesso di peso può aumentare i livelli di colesterolo LDL e la pressione sanguigna, mentre la perdita di peso può avere un effetto positivo su entrambi. Un dimagrimento anche modesto può comportare significativi benefici per la salute cardiaca. Per raggiungere e mantenere un peso sano, è essenziale combinare una dieta bilanciata con un adeguato esercizio fisico. L'attività fisica regolare aiuta a bruciare calorie, ridurre il grasso corporeo e migliorare la sensibilità all'insulina, contribuendo alla gestione del peso e al controllo della pressione sanguigna. - Fare attività fisica regolare L'esercizio fisico regolare è uno dei pilastri per mantenere un sistema cardiovascolare sano. L'American Heart Association raccomanda almeno 150 minuti di attività aerobica di intensità moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa ogni settimana. Questo può includere camminata veloce, corsa, nuoto, ciclismo o altre attività aerobiche. Gli esercizi di resistenza, come l'allenamento con i pesi, possono anche essere utili per ridurre la pressione sanguigna e aumentare il metabolismo basale. Non dimenticare di consultare un professionista della salute prima di iniziare un nuovo programma di allenamento, soprattutto se hai problemi cardiaci preesistenti. - Limitare l'assunzione di sodio Il sodio è un componente essenziale della nostra dieta, ma un eccesso può contribuire all'aumento della pressione sanguigna. Si consiglia di limitare l'assunzione di sodio a meno di 2.300 milligrammi al giorno (circa un cucchiaino di sale). Le persone con ipertensione dovrebbero ridurre ulteriormente l'assunzione a 1.500 milligrammi al giorno. Per ridurre il consumo di sodio, evitare cibi ad alto contenuto di sale come cibi spazzatura, snack salati e cibi precotti. Leggere attentamente le etichette degli alimenti e scegliere prodotti con un contenuto di sodio più basso. - Gestire lo stress e avere un sonno adeguato Lo stress cronico può contribuire a un aumento della pressione sanguigna. Trovare modi per gestire lo stress, come la meditazione, lo yoga, l'arte o la lettura, può aiutare a ridurre la pressione sanguigna e promuovere una buona salute mentale. Il sonno è fondamentale per il recupero e la salute cardiovascolare. Dormire almeno 7-8 ore di sonno di qualità ogni notte può aiutare a mantenere una pressione sanguigna sana e ridurre il rischio di disturbi cardiaci. Conclusioni Ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna richiede un approccio olistico che comprende una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare, la gestione dello stress e un sonno adeguato. L'adozione di uno stile di vita sano può migliorare la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus. Consultare sempre un medico o un professionista della salute prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta o all'attività fisica, soprattutto se si sta assumendo farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti. Fonti: - "DASH Eating Plan." National Heart, Lung, and Blood Institute. https://www.nhlbi.nih.gov/health-topics/dash-eating-plan - "Physical Activity and Cardiovascular Health." American Heart Association. https://www.heart.org/en/healthy-living/fitness/fitness-basics/aha-recs-for-physical-activity-in-adults - "Sodium and Salt." American Heart Association. https://www.heart.org/en/healthy-living/healthy-eating/eat-smart/sodium/sodium-and-salt - "Sleep and Heart Health." American Heart Association. https://www.heart.org/en/healthy-living/healthy-lifestyle/sleep/sleep-and-heart-health Read the full article
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⭕ Il sale è un condimento essenziale per quasi tutti i piatti e apporta molti benefici alla salute:
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✅ ha un ruolo nel mantenere l’equilibrio dei liquidi,
✅ ha funzione battericida
✅ contribuisce alla trasmissione degli impulsi elettrici nel cervello.
👨‍⚕️ L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumare 𝟐 𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢 di sodio al giorno, pari a un cucchiaino da tè. Ma, in effetti, ne consumiamo molto più del necessario a causa dell’abitudine di utilizzare cibi conservati o precotti e di aggiungere sale in eccesso ai piatti che prepariamo a casa.
👉 E' bene, invece, 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 il sale il sale nella nostra alimentazione per evitare problemi metabolici che possono causare gravi malattie croniche. Il sodio, poiché regola il volume dei fluidi extracellulari, contribuisce a regolare la 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐢𝐠𝐧𝐚 e di conseguenza un suo eccesso porta all'ipertensione. La pressione alta, o ipertensione, è una delle condizioni più comuni e subdole perché è spesso asintomatica e può essere trattata e migliorata riducendo il sodio stesso.
🧂 I nostri consigli per te sono quindi:
✔️ prediligi il sale iodato;
✔️ riduci cibi troppo lavorati, insaccati e formaggi stagionati;
✔️ utilizza le spezie per insaporire i tuoi piatti;
✔️ se soffri di ipertensione ricorda che puoi utilizzare il sale iposodico a base di cloruro di potassio (anzicchè di sodio).
❓ Hai qualche dubbio?
Scrivilo qui nei commenti e ricorda che da noi la misurazione della pressione è sempre gratuita!
𝘍𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪𝘢 𝘽𝙧𝙪𝙣𝙤
📍 Via Policastrelli 209 Milazzo (ME)
📞 Tel 090 9295029
📲 Whatsapp 339 464 5244
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wdonnait · 2 years
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Sindrome Metabolica : cos'è e come si manifesta e cura
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/sindrome-metabolica-cose-e-come-si-manifesta-e-cura/114406?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=114406
Sindrome Metabolica : cos'è e come si manifesta e cura
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La sindrome metabolica è una condizione che si verifica quando una persona ha un insieme di fattori di rischio per le malattie cardiache e il diabete. Questi fattori di rischio includono:
Obesità addominale: l’obesità addominale, o il grasso viscerale, è il tipo di grasso che si accumula intorno agli organi interni. L’obesità addominale è particolarmente pericolosa perché può aumentare il rischio di malattie cardiache e diabete.
Iperglicemia: l’iperglicemia è un livello elevato di zucchero nel sangue. Persone con iperglicemia hanno un maggiore rischio di sviluppare il diabete.
Ipertensione: l’ipertensione è una pressione arteriosa elevata. Le persone con ipertensione hanno un maggiore rischio di malattie cardiache e ictus.
Lipidi alterati nel sangue: i lipidi nel sangue includono colesterolo e trigliceridi. Livelli elevati di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e trigliceridi e livelli bassi di colesterolo HDL (colesterolo “buono”) possono aumentare il rischio di malattie cardiache.
Le persone con sindrome metabolica hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete. È importante gestire i fattori di rischio della sindrome metabolica, come l’obesità e l’ipertensione, attraverso una dieta sana e l’esercizio fisico regolare. Inoltre, può essere necessario prendere farmaci per gestire la pressione arteriosa o i livelli di zucchero nel sangue.
Obesità addominale
L’obesità addominale, nota anche come obesità viscerale, è un tipo di obesità in cui si accumula grasso intorno agli organi interni, come il fegato, il pancreas e l’intestino. L’obesità addominale è spesso misurata come il rapporto tra la circonferenza della vita e quella dei fianchi. Un rapporto superiore a 0,9 per gli uomini e a 0,85 per le donne è considerato obesità addominale.
L’obesità addominale è particolarmente pericolosa perché può aumentare il rischio di diverse malattie, come il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e il cancro. Inoltre, può essere difficile da perdere peso solo attraverso l’esercizio fisico e una dieta sana. Spesso, è necessario un intervento medico per trattare l’obesità addominale.
Per prevenire l’obesità addominale, è importante seguire una dieta sana e bilanciata e fare regolare esercizio fisico. È anche importante evitare le bevande zuccherate e limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e zuccheri aggiunti. Inoltre, è importante cercare di mantenere un peso sano e uno stile di vita attivo per prevenire l’accumulo di grasso addominale.
Iperglicemia
L’iperglicemia è una condizione in cui i livelli di zucchero (glucosio) nel sangue sono troppo alti. Normalmente, il corpo regola i livelli di zucchero nel sangue attraverso l’insulina, un ormone prodotto dal pancreas. L’insulina aiuta a trasportare il glucosio dal sangue alle cellule del corpo, dove viene utilizzato come fonte di energia.
L’iperglicemia può essere causata da diversi fattori, come il diabete, l’insufficienza pancreatica, l’abuso di alcool o il consumo eccessivo di cibi ad alto contenuto di zucchero. In alcuni casi, l’iperglicemia può essere temporanea e può essere trattata con una dieta sana e l’esercizio fisico regolare. Tuttavia, se l’iperglicemia è cronica o grave, può essere necessario un trattamento medico, come l’assunzione di farmaci o l’insulina.
I sintomi dell’iperglicemia possono includere sete eccessiva, aumento della frequenza delle minzioni, affaticamento e debolezza, vista offuscata e ferite che guariscono lentamente. Se si sospetta di avere iperglicemia, è importante consultare un medico il prima possibile per una diagnosi accurata e per il trattamento appropriato.
Ipertensione
L’ipertensione, nota anche come pressione arteriosa alta, è una condizione in cui la pressione del sangue all’interno delle arterie è troppo alta. La pressione arteriosa viene misurata con due numeri: la pressione sistolica, che rappresenta la pressione del sangue quando il cuore si contrae, e la pressione diastolica, che rappresenta la pressione del sangue quando il cuore si rilassa. Una pressione arteriosa sistolica normale è di 120 mmHg o inferiore, mentre una pressione diastolica normale è di 80 mmHg o inferiore.
L’ipertensione può essere causata da diversi fattori, come il consumo eccessivo di sale, l’obesità, il fumo, lo stress e l’inattività fisica. Se non viene trattata, l’ipertensione può aumentare il rischio di diverse complicanze, come malattie cardiache, ictus e insufficienza renale.
Per trattare l’ipertensione, può essere necessario modificare lo stile di vita, come seguire una dieta sana e fare regolare esercizio fisico, e può essere necessario assumere farmaci per abbassare la pressione arteriosa. Se si sospetta di avere ipertensione, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e per il trattamento appropriato.
Lipidi Nel Sangue
I lipidi nel sangue, come il colesterolo e i trigliceridi, sono grassi presenti nel sangue che svolgono diverse funzioni importanti nel corpo, come la produzione di ormoni e la costruzione delle membrane cellulari. Tuttavia, livelli elevati di lipidi nel sangue possono aumentare il rischio di malattie cardiache e altre complicanze.
Il colesterolo è un tipo di lipide presente nel sangue e può essere diviso in due tipi: LDL (colesterolo “cattivo”) e HDL (colesterolo “buono”). Livelli elevati di LDL possono aumentare il rischio di malattie cardiache, mentre livelli elevati di HDL possono proteggere contro le malattie cardiache. I trigliceridi sono un altro tipo di lipide presente nel sangue e livelli elevati possono anche aumentare il rischio di malattie cardiache.
I fattori che possono influire sui livelli di lipidi nel sangue includono l’alimentazione, l’attività fisica, il peso corporeo, il fumo e l’uso di alcuni farmaci. Per gestire i livelli di lipidi nel sangue, può essere necessario seguire una dieta sana e fare regolare esercizio fisico, smettere di fumare e assumere farmaci, se necessario. Se si sospetta di avere livelli alterati di lipidi nel sangue, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e per il trattamento appropriato.
Sindrome Metabolica Come curarla
La sindrome metabolica è una condizione che può essere trattata attraverso cambiamenti nello stile di vita e, in alcuni casi, l’assunzione di farmaci. I cambiamenti nello stile di vita che possono aiutare a gestire la sindrome metabolica includono:
Seguire una dieta sana e bilanciata: è importante mangiare alimenti sani, come frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, e limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri aggiunti e sale.
Fare regolare esercizio fisico: l’esercizio fisico regolare può aiutare a gestire il peso e a mantenere la pressione arteriosa a livelli sani. È raccomandato fare almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica vigorosa ogni settimana.
Smettere di fumare: il fumo aumenta il rischio di malattie cardiache e può peggiorare l’ipertensione. Smettere di fumare può aiutare a ridurre il rischio di complicanze legate alla sindrome metabolica.
Gestire lo stress: lo stress cronico può aumentare la pressione arteriosa e peggiorare la sindrome metabolica. Trovare modi efficaci per gestire lo stress, come la meditazione o lo yoga, può aiutare a gestire la sindrome metabolica.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario assumere farmaci per gestire la sindrome metabolica. Questi possono includere farmaci per abbassare la pressione arteriosa o il colesterolo, o farmaci per il diabete se si è già stati diagnosticati con questa condizione.
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roojsni-2iz6d-blog · 4 years
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Come si fa a dimagrire di viso
Se acquisti un medicinale molto più economico del suo vero costo, puoi acquistare ... Confezioni con cibo fatto in casa da 5 kg e 10 kg daranno da mangiare a tutta la famiglia in modo sostanzioso, gustoso e casalingo! Allora perché ci sono così tante recensioni negative per questo farmaco? Cosa fare per una perdita di peso efficace in questi luoghi oltre alla dieta e al fisico Il seno ha perso peso, le cosce, i glutei, i lyashki hanno perso peso. Chi è la dieta del cetriolo adatta per la perdita di peso?.. [Continua a leggere→]
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La dieta per togliere la pancia
Ma puoi ordinare questo prodotto sul nostro sito ufficiale a un prezzo speciale e consegna rapida a ... Dopo aver perso peso estremo, ha iniziato a sentirsi a 18 anni. Il peso diminuirà a causa del ridotto apporto calorico Sarai sorpreso di quanto efficacemente puoi perdere peso in un mese. Dopo un intervallo specificato, lavare la composizione e utilizzare una crema anticellulite. Come si fa a dimagrire di viso L'impacco dimagrante all'aceto è noto come un efficace rimedio casalingo. Tutte le diete del mondo. Fagioli reali in capsule per recensioni dimagranti. Biocomplesso per dimagrire. Denis 08/04/2009. Sì, la corda brucia calorie abbastanza fortemente, se provi a saltare un po ', sentirai tutto perfettamente.
Yogurt greco magro fa dimagrire
Esercizi di stretching semplici ma efficaci per principianti a casa. Pertanto, non dovresti aumentare arbitrariamente il dosaggio dei carboidrati nella speranza di quest'ultimo, ma devi comunque limitarti nel cibo. Incantesimi d'amore efficaci eseguiti a casa. All'inizio, gli esercizi per la perdita di peso a casa per le donne potrebbero non dare il risultato desiderato, perché tutti vogliono ... Adoro il massaggio manuale alla schiena e al collo. Saltare per dimagrire. Il peso normale e la pancia piatta non sono solo belli, ma anche molto importanti per la salute e se volessi perdere peso velocemente? Il tè snellente detergente rimuove le tossine dal corpo, riducendo così il tè snellente detergente. Ha preso novinet e lindinet per circa 13 anni in momenti diversi.
Dieta per fisico androide
Abbiamo raccolto la massima selezione di recensioni di persone reali sul trattamento dell'obesità. Mangiare la giusta dieta ti aiuterà a perdere peso. Non è così interessante e le lezioni di fitness a casa per la perdita di peso tramite video sono indesiderabili anche per le persone con ipertensione, angina pectoris, insufficienza cardiaca. Dieta a base di angurie e meloni. Ho visto recensioni che dicono che si scioglie dal grasso. Testimonianza: consiglio questo cocktail dimagrante incredibilmente cool. I proprietari del mercato Puer non ci hanno permesso di essere tristi in previsione di un miracolo, mancando i favolosi sheng del Maestro Liang Wei Ming, hanno trovato e ci hanno portato un nuovo miracolo dalle piantagioni di tè.
Rinnovo consulenza rivoluzione dimagrante
Dove i funghi non vengono utilizzati: in cucina, in medicina e nei cosmetici. Leggi anche La dieta dei medici è considerata uno dei sistemi dimagranti più efficaci per 10 chili a settimana. Questo programma dimagrante funziona, è efficace, senza pillole. A giudicare dalle forme di queste persone, il digiuno intermittente o intermittente aiuta molto bene. Peeling hardware. Come preparare un prodotto di avena sano per il trattamento o il mantenimento dell'immunità del corpo non è una domanda difficile. Le recensioni affermano che per perdere peso di 7-10 kg, devi sederti su ... Gli esperti consigliano di rinunciare a cibi fritti e grassi un mese prima della dieta, e anche ... Sii critico nei confronti dei tuoi regimi di dosaggio e puoi anche preparare creme e gel fatti in casa per prevenire future bucce d'arancia.
Macchinario sciogli grasso
Questo è spiegato da ... Una guida alla scelta dei farmaci Compresse per l'obesità. L'efficacia delle procedure. Perché ci sono momenti nella vita in cui hai bisogno di avere un bell'aspetto. Balletto del corpo. Sia a casa che quando visiti una discoteca, ti consigliamo di prenderti qualche minuto per riscaldarti. Quello che hai descritto è orribile! Le zucchine hanno un effetto positivo su tutti i sistemi corporei, promuovono la perdita di peso ed sono incluse nell'elenco dei prodotti dietetici semplici ed economici. La tabella seguente mostra 1 opzione dietetica, ha anche un nome ... Può essere ripetuto dopo due settimane. La loro inclusione nella dieta è semplicemente necessaria per perdere peso.
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wdonnait · 7 years
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Pressione alta o ipertensione arterosa : quando c'è da preoccuparsi?
Nuovo post pubblicato su http://www.wdonna.it/pressione-alta/87598?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=87598
Pressione alta o ipertensione arterosa : quando c'è da preoccuparsi?
L’IPERTENSIONE NON VA SOTTOVALUTATA
L’ipertensione arteriosa è una patologia che coinvolge una buona percentuale di persone, circa 15 milioni solo in Italia, sia uomini che donne; questi per essere definiti ipertesi devono avere una pressione sistolica uguale o maggiore a 140 mmHg (massima) e diastolica uguale o maggiore a 90 mmHg (minima).
Perché la pressione aumenta?
Le cause possono essere differenti, si può trattare di ipertensione essenziale, primaria, causata da fattori che riguardano solo l’apparato cardiovascolare, oppure secondaria, causata da altre patologie riguardanti diversi distretti corporei.
I fattori che possono causare l’ipertensione sono diversi, ma tutti contribuiscono nell’aumentare la gittata cardiaca e le resistenze totali periferiche: l’assunzione di sale in abbondanza, lo stress, l’obesità, ma anche la componente genetica, che tramite l’alterazione della membrana cellulare del cuore, causa iperattività dello stesso ed aumento di contrattilità.
In realtà, questa patologia non interessa soltanto il sistema cardiovascolare, ma le conseguenze si manifestano anche in distretti come il rene, la retina, le arterie, ecc.; nel primo caso, l’ipertensione causa un danno renale progressivo e cronico, fino a far perdere la capacità funzionale del rene e ricorrere alla dialisi; a livello della retina l’aumento di costrizione dei capillari può causare emorragie e compromettere le capacità visive; infine, a livello vascolare potrebbe instaurarsi il fenomeno dell’aterosclerosi, quindi la formazione di placche che riducono il lume dei vasi e, quindi, non consentono una buona circolazione ed irrorazione dei tessuti.
Cosa fare per prevenire o curare l’ipertensione?
Bisognerebbe apportare delle modifiche allo stile di vita, innanzitutto perdere chili di grasso, aumentare l’attività fisica, eliminare il fumo di sigaretta e cambiare alimentazione: ridurre l’uso del sale, insaporendo i cibi con le spezie, eliminare il consumo di zuccheri e farine raffinate, eliminare il consumo di bevande gassate ed alcoliche.
Dopo aver applicato queste poche regole la buona salute del cuore sarà dietro l’angolo.
SODIO E POTASSIO: AZIONE COMBINATA PER MANTENERE LA PRESSIONE BASSA
Un’elevata pressione sanguigna viene sempre associata ad un aumento del consumo di sale e quindi di sodio. È vero che di sale se ne abusa però diversi studi dimostrano come il sodio non sia il solo fattore ad essere coinvolto nell’aumento della pressione sanguigna. Questo è quanto dimostrato da uno studio condotto su 2.632 uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni per 16 anni.
Da questo studio è emerso che consumare meno sodio non ha effetti a lungo termine sulla pressione sanguigna. I partecipanti all’inizio dello studio avevano la pressione sanguigna normale.
Tuttavia, trascorsi i 16 anni gli scienziati hanno evidenziato come le persone che hanno assunto meno di 2,500 mg di sodio al giorno hanno una pressione sanguigna superiore rispetto ai partecipanti che hanno assunto quantità superiori di sodio.
Analizzando ulteriormente i dati è emerso che le persone che hanno assunto quantità elevate di potassio, calcio e magnesio hanno valori di pressione sanguigna più bassi, da qui l’ipotesi che il sodio e il potassio potessero svolgere un’azione combinata nel mantenimento di una bassa pressione sanguigna, infatti, nelle persone che hanno assunto una maggiore quantità di sodio (3,717 mg in media al giorno) e di potassio (3,211 mg in media al giorno) è stata evidenziata una pressione sanguigna più bassa.
Alla base di ciò è possibile affermare che per mantenere entro valori normali la pressione sanguigna bisognerebbe non soltanto diminuire l’introito di sale, che non è solo quello che aggiungiamo volontariamente ai cibi ma una quota vi è naturalmente presente, ma anche aumentare l’assunzione di alimenti ricchi in potassio.
Inoltre, è fondamentale ricordare l’importanza del sale in quanto attraverso la sua assunzione in particolare, riusciamo a fornire al nostro organismo la quantità ottimale di iodio necessaria per il buon funzionamento della tiroide.
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dottormozzi-blog · 5 years
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Dottor Mozzi: i danni del Glutine
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Uno degli alimenti che il dottor Piero Mozzi considera in cima alla lista dei cibi dannosi è il Frumento. Il motivo? Contiene una dose esagerata di glutine.
L’opinione pubblica, nonché la maggior parte dei medici e dei professionisti del settore medico-farmaceutico, pensa che il glutine sia un problema solo per chi soffre di celiachia.
La realtà, secondo il dottor Mozzi, è bene diversa.
Non esiste soltanto la celiachia, ma anche altre forme di sensibilità al glutine più lievi, ma che nel tempo possono creare danni paragonabili a quelli di un celiaco che consuma glutine.
Nei suoi video e nelle sue interviste il dottor Mozzi collega il consumo quotidiano di cereali con il glutine  (frumento, orzo, farro, avena, segale, ecc.) a patologie anche molto importanti come:
Malattie della tiroide (ipertiroidismo, ipotiroidismo, noduli, ecc.)
Malattie autoimmuni
Malattie metaboliche (ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, ecc.)
Tumori ai polmoni;
Tumori del sangue;
Tumori della pelle;
Broncopatia cronica ostruttiva
E molto altro ancora....
Per saperne di più vi rimando alla visione di questo interessante video:
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daniela--anna · 3 years
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⁣Sai cosa c'è dentro un Hot Dog?
Secondo gli esperti statunitensi, gli Hot Dog, ed in generale alle carni rosse lavorate, il loro consumo è in grado di aumentare le probabilità di contrarre malattie come il cancro, (con particolare riferimento al colon) e di malattie cardiovascolari.
La carne lavorata viene ottenuta riunendo e rilavorando le parti di scarto della carne di maiale e carcasse dei polli. Le carni di scarto vengono mescolate con conservanti in polvere, aromi e coloranti, prima di essere immerse in acqua ed essere versate e compresse in tubi di plastica, per poi passare alla loro cottura ed al confezionamento. Il loro consumo eccessivo può essere considerato disastroso per la salute.
Sono alimenti ad elevata presenza di sodio e che, se consumati in eccesso, possono amplificare il rischio di ipertensione, ictus e patologie cardiache.
Particolare attenzione deve essere rivolta alla presenza di nitrito di sodio (E250), un conservante ottenuto sinteticamente, utilizzato per allontanare i batteri dai prodotti alimentari e per evitarne mutazioni di colorazione. Esso è stato posto in relazione da parte degli esperti all’incremento del rischio di incorrere in cancro all’intestino o allo stomaco.
Non mancano poi additivi come:
❌E451 (Trifosfato di potassio o di sodio): stabilizzante ed emulsionante di derivazione sintetica, utilizzato per migliorare la consistenza delle carni. Il suo impiego non si ferma all’industria alimentare. Esso può essere impiegato nella produzione di detergenti, carta, gomma e antigelo.
❌E452 (Polifosfati): si tratta di un emulsionante e di uno stabilizzante utilizzato per migliorare la consistenza della carne e per evitare che essa irrancidisca. Ad esso non sarebbero stati correlati rischi per la salute.
❌E301 (Acido L-ascorbico): si tratta di una forma sintetica di vitamina C utilizzata dall’industria degli alimenti per evitare il mutamento di colorazione di molti cibi. A piccole dosi non causa problemi, ma in quantità elevate può provocare irritazioni della pelle.
❌E120 (Cocciniglia): colorante utilizzato per donare agli alimenti una tinta rossa,ottenuta mediante la polverizzazione di piccoli insetti, altamente allergizzante.
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miglioriprodotti · 3 years
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Perché bere succo di melograna
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Il succo di melograna non è solo buono ... La melagrana è il frutto del melograno ed è abbastanza comune; è presente dall'Iran alla zona himalayana, nel Caucaso e nella Macchia mediterranea. Quando scegliete una melagrana, cercate quelle con la buccia liscia e lucida più pesanti, poiché saranno più succose. La produzione del vero succo di melagrana è molto costosa, dato che prevede molta mano d'opera per un prodotto esiguo; per questo è consigliabile organizzarsi con uno spremi melograne e farlo in casa. Il succo è spesso usato per preparare salse, dolci, cibi tradizionali, per guarnire carne o riso oppure bevuto come succo vero e proprio poiché è considerato un "superfood" in quanto eccellente sorgente di vitamina C e del gruppo B, di potassio e di notevoli quantità di Polifenoli antiossidanti. Al succo di melograna oggi sono attribuite numerose proprietà benefiche, anche se molte richiedono ancora ulteriori ricerche di approfondimento. Sicuramente i frutti del melograno sono una buona fonte di fibre e di vitamine A, C, alcune vitamine del gruppo B e minerali come calcio, potassio e ferro. La melagrana essendo ricca di vitamina C e di numerosi fenoli ha una proprietà antiossidante e contrasta i radicali liberi.
è vero che il succo di melograna....
può migliorare le prestazioni atletiche? Secondo uno studio del Journal of Nutrition and Metabolism il contenuto antiossidante del succo di melograna può migliorare la resistenza e le prestazioni aerobiche degli atleti, durante questo test gli atleti hanno bevuto 500 ml di succo di melograna al giorno per 15 giorni. ha effetti antinfiammatori? Ci sono stati diversi studi sulle potenziali proprietà antinfiammatorie del melograno. Ricerche iniziali hanno indicato che il frutto può aiutare a combattere l'infiammazione nell'intestino, mentre altri studi hanno esaminato i potenziali effetti antinfiammatori dell'acido punico. Un articolo del Journal of Research in Medical Sciences ha anche riportato un piccolo studio in cui le pazienti con diabete di tipo 2 hanno consumato succo di melograna ogni giorno e hanno mostrato meno marcatori di infiammazione nel sangue dopo 12 settimane. Sebbene tutti questi studi siano promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche. può ridurre il rischio di malattie cardiache e abbassare la pressione sanguigna? Uno studio del 2013 ha considerato l'effetto del consumo di 150 ml di succo di melograna ogni giorno per due settimane su pazienti con ipertensione, e ha scoperto che può abbassare la pressione sanguigna. Un altro studio del 2005 ha trovato che bere succo di melograno può migliorare il flusso sanguigno al cuore in pazienti con malattia coronarica. Tuttavia, come sottolinea l'NHS, gli studi con così pochi partecipanti devono essere replicati con campioni più numerosi prima di poter confermare un legame diretto tra questi benefici e il consumo di succo di melograna. può migliorare la memoria? La ricerca su come i melograni e il succo di melograno possono influenzare le funzioni cognitive è ancora in fase iniziale. Una piccola prova ha chiesto ai partecipanti con lievi disturbi della memoria associati all'età di bere ogni giorno succo di melograno, e si è riscontrato un miglioramento dopo quattro settimane.  Ancora una volta i risultati sono promettenti ma sicuramente c'è bisogno di ulteriori ricerche. aiuta la digestione ? Sappiamo tutti che le fibre fanno bene alla digestione. Ma a causa del nostro stile di vita, siamo inclini a mangiare cibo spazzatura. Aggiungere il consumo di melograna alla vostra dieta quotidiana può essere uno dei modi migliori per includere le fibre nella vostra routine quotidiana. Una melagrana contiene il 45% dell'assunzione giornaliera raccomandata di fibre. abbassa i livelli di stress ? Oltre a ridurre lo stress ossidativo interno del corpo, i melograni aiutano anche a ridurre lo stress psicologico che si attraversa nella vita personale e professionale. Secondo uno studio condotto dalla Queen Margaret University, le persone che bevono succo di melograno hanno livelli più bassi di cortisolo, un ormone che aumenta in situazioni di stress.
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Come Scegliere Il Melograno Perfetto
Scegli un melograno che abbia un colore intenso e vibrante e che sia un po 'grumoso. Un melograno grumoso è un suggerimento che i semi all'interno stanno diventando perfettamente succosi! Il frutto acerbo sarà spesso più leggero e emetterà un suono sordo quando viene picchiettato. E come nel caso della maggior parte dei frutti, il melograno dovrebbe essere pesante per le sue dimensioni con pochi graffi e ammaccature.
Come Conservare I Melograni
- Intero : conservare i melograni interi a temperatura ambiente per diversi giorni, oppure metterli in un sacchetto di plastica in frigorifero per alcune settimane - Sgranati: i semi possono essere conservati in un contenitore ermetico in frigorifero per alcuni giorni, oppure possono essere congelati in un unico strato e quindi conservati in un contenitore nel congelatore. GUARDA TUTTE LE NOSTRE TOP 10
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Parliamo di sale. C'è chi lo elimina totalmente dall'alimentazione e chi proprio non riesce a mangiare cibi ben insaporiti. 𝙎𝘼𝙇𝙀? 𝙎𝙄, 𝙢𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤: 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙡'𝙪𝙨𝙤. Sul mio sito già online 👇 https://federicafavale.it/2021/03/12/sale-si-ma-non-troppo-indicazioni-per-luso/ #sale #sodio #alimentazioneconsapevole #limitareilsale #ritenzioneidrica #ipertensione #insufficienzavenosa #cellulite #federicafavale #forzaefemminilità #afnutrition #wellnessconsultant #lifestyleblogger #wellnessblogger #personaltrainer #coachingonline (presso Torre del Greco) https://www.instagram.com/p/CMUAlfEhp-j/?igshid=pk5bqtxk94gn
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deborahsonia · 4 years
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Cause e sintomi della ritenzione idrica Le cause della ritenzione idrica possono essere legate a determinate patologie come: insufficienza renale, cardiaca, problemi al fegato o alla vescica, ipertensione, ipertiroidismo/ipotiroidismo; intolleranze, soprattutto al lattosio o può essere dovuta all'assunzione di determinati farmaci tra cui contraccettivi, terapia ormonale, cortisonici e antiinfiammatori. Ma, la causa principale dell'accumulo di liquidi è legata a una alimentazione scorretta e alla sedentarietà, oltre a cattive abitudini come il fumo, bere alcolici, mangiare cibi ricchi di sale. Tra i sintomi riscontriamo in una prima fase un gonfiore, inizialmente a caviglie e polpacci dopo essere stati molto in piedi, per poi estendersi a cosce glutei e addome e a volte anche al viso con la formazione di borse sotto gli occhi. In seguito questi gonfiori diventano edemi che, se vengono trascurati possono essere la causa della cellulite. Anche le donne in gravidanza possono soffrire di ritenzione idrica a causa del peso che devono sopportare durante i nove mesi. Tra i sintomi secondari può comparire anche il mal di testa e il mal di schiena. C'è da precisare che la ritenzione non è causa di sovrappeso ma che ha un ruolo davvero marginale nell'aumento del peso corporeo. Per scoprire se ci troviamo di fronte a un problema di ritenzione idrica si può fare uno specifico test delle urine ma c'è anche un modo più immediato: premere il pollice sulla parte anteriore della coscia per due secondi e, se dopo aver tolto il dito, è ben visibile l'impronta allora siamo in presenza di ritenzione di liquidi. Cosa fare per combattere la ritenzione idrica?  Iscriviti a questo gruppo 👇 https://www.facebook.com/groups/452666082272650/ (presso Marsala) https://www.instagram.com/p/CBFPWsCqkc8/?igshid=ci69afs7fc4v
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Guadagna muscoli e diventa vegetariano
Un numero crescente di popolazione sta restituendo al carne per una dieta basata su impianti . Sebbene molti offrano diverse definizioni di vegetarianismo (vedi la classificazione sotto), sempre piu persone seguono diete che sono per lo piu o interamente prive di carne.
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Perche cosi tante persone hanno abbandonato la carne, uno dei pilastri tradizionali della dieta? Molti lo fanno per Salute motivi .
Prima di tutto, le carni vengono spesso trattate ormoni e antibiotici che gli umani dovrebbero evitare. Il American Dietetic Association (ADA) afferma che, rispetto ai mangiatori di carne, i vegetariani hanno una minore incidenza di ipertensione, carcinoma polmonare, carcinoma del colon-retto e diverse malattie degenerative croniche, nonche una percentuale di mortalita piu bassa dovuta al diabete mellito di tipo II. I vegetariani hanno anche meno probabilita di sviluppare calcoli biliari, calcoli renali e costipazione.
Altri si basano sull'argomento dell'infrastruttura necessaria per mantenere il bestiame, poiche per produrre un chilo di carne per il consumo umano e necessario alimentare il bestiame con 15 chili di grano e soia. Ci sono poi i dati secondo cui solo negli Stati Uniti il ??bestiame produce 20 miliardi di tonnellate di rifiuti, scaricando rifiuti organici cinque volte piu dannosi per l'ambiente di quelli prodotti dall'industria.
Alcuni semplicemente diventano vegetariani per ragioni piu pratiche: la sei volte la signora Olympia Cory Everson e diventata vegetariana perche ha trovato frutta, cereali e verdure piu facili da preparare della carne.
Bodybuilding e vegetarianismo possono coesistere?
Sebbene il numero totale di vegetariani e impressionante, pochi culturisti si sono dedicati a seguire una dieta a base vegetale, probabilmente per paura di non poter continuare a sviluppare un corpo ampio e definito senza l'aiuto della carne. Un recente sondaggio informale condotto in tre delle palestre piu famose della California meridionale: il Palestra dell'oro a Venezia , il Palestra Powerhouse a Los Angeles e il Palestra mondiale a Venezia - impossibile da trovare un singolo culturista vegetariano .
Tuttavia, un gruppo di famosi vegetariani e riuscito a raggiungere la vittoria, gli esempi piu notevoli sono Cory Everson , Bill Pearl , titolare dei titoli di Mr. America e Mr. Universe, e Andreas Cahling (visita il loro Facebook, e impressionante alla sua eta), Mr. International nel 1980 e secondo classificato nelle competizioni Mr. World e Mr. International. Andreas, ormai sessantenne, e diventato vegetariano oltre 30 anni fa come esperimento e non e piu cambiato.
Sulla base della sua esperienza, Andreas dice che non c'e motivo per cui un bodybuilder vegetariano non possa vincere una competizione.
Cory Everson, 50 anni, e diventato vegetariano al college dopo una serie di incidenti in cucina. ' Gli allarmi antincendio suonavano ogni volta che provavo a preparare la carne ;' ricorda con un sorriso.
Da allora, a parte occasionalmente spuntando su un pezzo di pollo o sushi, Cory e rimasta vegetariana. Come Andreas, Cory pensa che l'argomentazione secondo cui la carne e essenziale per il body building sia, per cosi dire, infondata: " Ho vinto sei Miss Olympia senza aver assaggiato un grammo di carne rossa; '
Agli autori piace  Ellen Coleman (coautore di The Ultimate Sports Nutrition Handbook) afferma che l'idea di non poter aumentare di dimensioni seguendo una dieta vegetariana e un errore. Dice che lo sviluppo di dimensioni e l'aumento di peso e una semplice questione di allenamento di resistenza e consumo di calorie extra, in particolare calorie da proteina .
Potenziali pericoli
Diventare vegetariani e conveniente ma non significa che sia facile. Coleman sostiene che il piu grande ostacolo per culturisti vegetariani sta nel consumare abbastanza calorie , soprattutto perche la fibra nelle piante spesso fa sentire piena la persona. Un modo per superare questa limitazione e prendere integratori . Coleman suggerisce di utilizzare proteine ??del siero di latte (un derivato del latte) o integratori a base di soia per aumentare la quantita di proteine, carboidrati e calorie senza riempire lo stomaco.
Andreas raccomanda di utilizzare un frullatore per rendere piu digeribili gli alimenti ricchi di calorie.
Un'altra sfida per gli atleti vegetariani - e per i vegetariani rigorosi in particolare - sta consumando abbastanza proteine .
I vegetariani rigorosi non possono rivolgersi a fonti proteiche come i latticini e gli integratori di siero di latte e devono ottenere la maggior parte delle proteine ??da integratori non di siero di latte come quelli a base di proteine ??dell'uovo, ma forse anche l'assunzione di uova e un problema per molti vegetariani.
Per un bodybuilder , la sfida potrebbe essere ancora piu grande. I culturisti vegetariani hanno difficolta a competere con qualcuno che mangia carne rossa perche i culturisti hanno bisogno di una proteina "biodisponibile," e questa e la proteina nella carne. (Anche le uova, il latte e le proteine ??di soia hanno un punteggio abbastanza alto.)
Il biodisponibilita si riferisce alla capacita dell'organismo di utilizzare le proteine ??ingerite. In genere, piu completo e il profilo degli aminoacidi di un alimento proteico, maggiore e la sua biodisponibilita.
E mentre la carne generalmente contiene quantita relativamente elevate di tutti gli aminoacidi essenziali, le piante, ad eccezione della soia, sono spesso carenti in almeno uno.
In risposta a cio, alcuni nutrizionisti sostengono che i vegetariani combinare un alimento a base vegetale con prodotti a base di cereali, altre verdure o proteine ??animali in un determinato pasto al fine di ottimizzare il profilo complessivo degli aminoacidi .
Altri differiscono su questo punto poiche pensano che il concetto che devi mettere insieme il cibo come se fossero i pezzi di un puzzle per ottenere proteine ??complete non e aggiornato e che ogni volta che stai assumendo abbastanza calorie per coprire il fabbisogno energetico e consumare un ragionevole varieta di alimenti vegetali, questo superera la quantita richiesta anche del piu limitato aminoacidi .
Poiche numerose fonti raccomandano abitualmente ai bodybuilder di consumare ogni giorno un minimo di 2 grammi di proteine ??per ogni chilo di peso, per alcuni vegetariani e, in particolare, per i vegetariani rigorosi, dovrebbero regolarmente utilizzare alcuni tipi di proteine ??per soddisfare queste raccomandazioni. di integratore proteico a base di soia .
Il consumo adeguato di calorie e proteine ??non e l'unica sfida per i vegetariani, che devono anche prestare particolare attenzione a prendere sufficienti quantita di nutrienti essenziali. Questo di solito non e un problema per i vegetariani che consumano latticini , ma i vegetariani rigorosi devono essere vigili per evitare carenze in vitamine come B2, D e B12, nonche calcio, ferro, zinco e alcuni acidi grassi essenziali, come il acido linoleico . L'ADA raccomanda che i vegetariani rigorosi integrino la loro dieta o utilizzino cibi arricchiti.
Finalmente, una dieta vegetariana non e una panacea . Molti vegetariani mangiano troppo grasso, zucchero e carboidrati semplici, il che puo portare a un eccesso di peso e a peggiorare le prestazioni atletiche. Alcune persone scoprono semplicemente che il loro corpo non risponde bene all'assenza di carne. Diventare vegetariano e un decisione personale , e cio che funziona per una persona potrebbe non funzionare altrettanto bene per un'altra.
Tuttavia, anche per a bodybuilder , una dieta vegetariana non deve essere un ostacolo al raggiungimento dei tuoi obiettivi fisici. Se segui una dieta a base di verdure, dovrai prestare maggiore attenzione agli alimenti che scegli e monitorare l'assunzione di proteine ??- ma con un po 'di cura, il tuo corpo puo essere verde e definito macchina per bodybuilding .
Tipi di vegetariani
La parola vegetariana puo avere significati diversi. Questa e una rapida occhiata ai termini piu comunemente accettati per i vari tipi di vegetariani:
Vegetariani rigorosi : Una dieta che esclude tutto il cibo dagli animali, in qualsiasi forma.
Ovo-vegetariani : Una dieta che esclude tutta la carne e i latticini ad eccezione delle uova.
Latto-vegetariani : una dieta che include tutti i prodotti lattiero-caseari ma esclude uova e carne.
Lacto-ovo-vegetariani : una dieta che include latte e uova, ma esclude la carne.
Pesce-vegetariani : una dieta che comprende latticini, uova e pesce, ma esclude il pollame e la carne rossa.
Semi-vegetariani : non e un'autentica dieta vegetariana; E principalmente a base vegetale, ma a volte include carne magra, non rossa.
Suggerimenti per diventare vegetariani
Inizio cambiando la tua mentalita sul cibo. Considera di preparare legumi, cereali e verdure come piatto principale del tuo pasto, piuttosto che carne.
Apporta il cambiamento lentamente. Inizia a non mangiare carne per un giorno o due, quindi vai fino a tre.
Se ti manca il gusto o la consistenza della carne, prova a usare sostituti della carne . Ci sono alcuni ottimi prodotti a base di soia e verdure che imitano molto bene la carne.
Aumentare lentamente fibra assunzione per prevenire disagi nell'apparato digerente. Utilizzare un prodotto antigas se necessario.
Trova piante interessanti. Usa foglie di spinaci, ceci e noci. Puoi anche scoprire legumi non molto comuni. Oltre a utilizzare il riso, sperimenta tabouli, kashi, bulgur o couscous.
Mangia una vasta gamma di frutta, verdura, pane, cereali e legumi per fornire al corpo tutti i nutrienti e le proteine ??di cui ha bisogno.
Compra un bene ricettario vegetariano e sperimenta nuove ricette.
Scopri come cucinare grandi quantita di cibo e congelare gli avanzi da utilizzare come pasto o come spuntino, per il Palestra o in viaggio. E piu facile trasportare il tuo cibo vegetariano che mangiare fast food.
Esempio di menu vegetariano
Cory Everson, sei volte La signora Olympia (1984-1989) aveva un menu vegetariano basato sul seguente esempio:
Prima colazione
?     Frullato proteico
?     Ciotola Di Cereali
?     caffe
?     B12 (sublinguale)
Cibo
?     Frullato proteico estivo o se ti alleni (proteine ??in polvere, acqua e fragole congelate)
?     Soia a scatti
?     Pita o un pezzo di pane
?     Carote
?     Aminoacidi
?     Olio di lino
Cena - il tuo pasto principale
?     Riso (con condimenti) o spaghetti
?     Verdure al vapore
?     Fagioli (di qualsiasi tipo)
?     Patate dolci (cibi pelati e crudi, come le carote)
?     Zuppa di verdure
Spuntini
?     Alimenti come cracker, patate dolci o soia a scatti ogni volta che hai fame.
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claudio-ancillotti · 5 years
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Elior Ricerca Ixè: gli Italiani in pausa pranzo piatti più sani e leggeri
Alla Food Academy Elior la presentazione di una ricerca su nuove abitudini e tendenze dei consumatori nella ristorazione collettiva
I dati dell’Istituto Ixè che ha intervistato per la prima volta 40 Chef Ambassador del Gruppo Elior, responsabili di 10 milioni di pasti all’anno
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Cibo e salute è una correlazione che il 68% degli italiani (il 71% delle donne contro il 65% degli uomini) ha a cuore e che richiede alla ristorazione collettiva, attraverso la combinazione della salubrità della ricetta con piatti della tradizione italiana, legati al proprio territorio e tipici della dieta mediterranea. Lo afferma una ricerca dell’Istituto Ixè commissionata dal Gruppo Elior, leader in Italia nella ristorazione collettiva, che ha intervistato, per la prima volta, 40 chef del Gruppo responsabili di 10 milioni di pasti all’anno e ha indagato in contemporanea un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Secondo l’Istituto Ixè sono più della metà, il 55%, gli italiani che affermano di seguire e conoscere bene i principi della dieta mediterranea e gli chef segnalano che una percentuale analoga la ricerca anche durante il pranzo in azienda.
Da dati IXè, Salute e benessere dell’organismo sono due temi che sempre più italiani pretendono dalla ristorazione collettiva: il 53% infatti ritiene che la dieta mediterranea abbia effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio e cardiovascolare, il 46% sulla longevità, il 37% sulla capacità di controllo del peso e il 31% sulla riduzione dell’incidenza di tumori. Per questo la ristorazione collettiva pone l’attenzione su uno degli elementi cardine della stessa dieta, ovvero la varietà dei menù, apprezzata dai clienti e grazie alla quale è possibile rilevare un consistente aumento dei consumi di prodotti più sani e leggeri: cresce infatti la richiesta di cereali, legumi e pesce, il 79% degli chef Elior rileva la crescita dei primi due e il 62% per il terzo, mentre cala, a detta del 35% degli chef la carne e per l’82% il burro.
Tra gli elementi garanti della salubrità di una pietanza rientrano pienamente le materie prime 100% italiane, di cui si fida il 69% degli italiani, spesso coniugate alla territorialità e alla stagionalità (L’85% degli chef intervistati offre infatti pietanze con ingredienti di stagione e avvalorati dall’80% dei clienti). Dall’analisi degli Chef Ambassador Elior si scopre anche che i consumatori del Bel Paese sono sempre più consapevoli dell’importanza per esempio dell’olio extravergine d’oliva: l’82%, infatti, presta grande attenzione al tipo di olio da utilizzare per condire gli alimenti.
“A tutti piace mangiare cose buone, ma sempre più italiani hanno capito che la salute passa per il piatto – afferma Margherita Sartorio Co Founder e CEO Istituto Ixè -. Al ristorante, occasionalmente, si può derogare da questa regola, ma nella ristorazione collettiva, così come a casa, la salubrità della cucina è importante e allo stesso tempo assume una notevole importanza anche la leggerezza del piatto. L’importanza della qualità delle materie prime è ormai riconosciuta, ma è fondamentale un altro ingrediente del pasto: il clima che si respira nel locale, l’ambiente, l’accoglienza e la qualità del servizio”.
Per promuovere la dieta mediterranea, la ristorazione organizzata – lo sostiene il 68% dei cuochi Elior – deve impegnarsi in prima linea per diffondere l’educazione alimentare all’interno di ogni tipo di struttura, di lavoro, scolastica o sanitaria, abbinata a una continua diversificazione dei menù optando maggiormente per prodotti di origine vegetale. Pensiero concorde anche per l’83% del campione di popolazione studiato dalla ricerca Ixè, secondo cui all’interno della ristorazione scolastica si dovrebbero offrire cibi più sani e leggeri per favorire l’insegnamento dell’educazione alimentare.
“Oggi non è più possibile pensare di modificare le abitudini alimentari solo attraverso un trattamento individuale, ma è necessario attivare azioni di comunità per migliorare l’alimentazione. Per questo la dieta mediterranea si propone come uno strumento efficace per la prevenzione e la gestione di numerose malattie – sottolinea la Dott.ssa Maria Luisa Amerio, Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e collaboratrice dell’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo -. Una scelta necessaria che porterà benefici sia legati al benessere del singolo, prevenendo alcune patologie croniche come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, sia alla collettività, con una maggiore sostenibilità della spesa sanitaria”.
Per Elior promuovere i piatti della dieta mediterranea all’interno della ristorazione collettiva rappresenta una scelta responsabile e una partecipazione attiva alla diffusione della cultura del buon cibo e della sana alimentazione.
“La dieta mediterranea è un caposaldo dell’alimentazione italiana, è richiesta e amata dai nostri consumatori e si conferma alla base della nostra politica nutrizionale – spiega Rosario Ambrosino Amministratore Delegato di Elior -. I nostri menù sono realizzati sugli standard della dieta mediterranea, rispettando la tradizione ma in modo innovativo; in più sono legati al territorio, mantenendo inalterata la qualità delle materie prime e garantendo salubrità e leggerezza. Tutto questo è ciò che promuove la nuova ristorazione collettiva, una responsabilità che sentiamo profondamente nostra”.
Fonte: ELIOR
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wdonnait · 4 years
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Epatite autoimmune : sintomi e cura efficace
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/epatite-autoimmune-sintomi-e-cura-efficace/109789?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=109789
Epatite autoimmune : sintomi e cura efficace
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Quando si parla di epatite autoimmune si fa riferimento ad un’infiammazione del fegato che subentra a causa di alcune anomalie del sistema immunitario.
Ciò significa che quest’ultimo non si limita a difendere il nostro organismo, anzi: funziona in maniera scorretta, generando una serie di problemi al fegato. Spesso chi ne soffre, se lo porta con sé a lungo andare, in quanto si tratta di un disturbo cronico.
Tuttavia, è possibile distinguere due tipologie di epatite autoimmune: di tipo 1 e di tipo 2.
La prima, nota come epatite autoimmune classica. Essa può comparire a qualsiasi età. Nei casi di persone adulte o anziane è talvolta interconnessa ad altre patologie, come ad esempio la colite ulcerosa, la tiroidite o l’artrite reumatoide.
Invece, l’epatite autoimmune di tipo 2 è molto frequente in età giovanile e anch’essa ha quasi sempre a che fare con altre problematiche.
Prima di allarmarsi però, è bene precisare che l’epatite autoimmune risulta essere una patologia poco diffusa, tant’è che riguarda una persona ogni 10.000. Sempre in termini di statistiche, le donne sembrerebbero essere maggiormente più colpite. Mentre per quanto riguarda le etnie, non ci sono particolari distinzioni di incidenza.
Epatite autoimmune cause
A questo punto ci si chiede: quali sono le cause dell’epatite autoimmune?
Come vi abbiamo accennato poco fa, il fattore scatenante è il sistema immunitario mal funzionante. Ciò che porta a queste anomalie non è sempre chiaro e varia in base al soggetto specifico.
Tuttavia, facendo una serie di ipotesi, l’epatite autoimmune potrebbe nascere a seguito di:
Un contatto con particolari agenti infettivi
La predisposizione genetica
L’assunzione di particolari farmaci (ad esempio l’atorvastatina o la minociclina)
Uno stile di vita sregolato, volto agli eccessi
Infezioni batteriche e/o virali
Epatite autoimmune prurito, colore giallo e non solo
Nel momento in cui si verifica un deterioramento delle cellule epatiche, si va incontro ad una vera e propria aggressione del sistema immunitario.
Ogni persona presenta una particolare sintomatologia, che può essere di diversa entità. Tra le manifestazioni più comuni, troviamo:
Dolore addominale
Senso di spossatezza
Costante prurito
Mancanza di appetito
Ingrossamento del fegato
Un forte dolore articolare
Vomito e nausea
Mancanza di ciclo mestruale (amenorrea)
Eruzioni cutanee di vari tipi
Urine scure
Oppure, alcuni individui possono presentare l’ittero. Ciò significa che sia la cute che le sclere degli occhi tendono ad avere un colorito giallastro, a seguito di un aumento di bilirubina nel sangue.
Epatite autoimmune diagnosi
Se i vari sintomi dovessero essere trascurati, si potrebbe andare incontro ad una serie di complicanze.
La più grave è senza ombra di dubbio la cirrosi, ossia una malattia del fegato che potrebbe anche portare alla morte. Pertanto, si consiglia di rivolgersi prontamente ad un medico per effettuare una corretta diagnosi.
Solitamente, il test obiettivo non è sufficiente e saranno necessari gli esami del sangue. Grazie a questi ultimi è possibile capire la presenza di particolari anticorpi, che risultano essere differenti da un soggetto sano.
Un’altra procedura quasi sempre essenziale è la biopsia epatica. Si tratta di un esame basato sulla raccolta (e conseguente analisi) di un campione di cellule epatiche. Così facendo, si ha modo di diagnosticare un’eventuale epatite autoimmune e allo stesso tempo comprenderne la gravità e le cause.
Epatite autoimmune trattamento
Solitamente, il trattamento per epatite autoimmune si basa su una somministrazione farmacologica.
Andando nello specifico, il medico curante potrebbe prescrivere una serie di immunosoppressori o corticosteroidi, come ad esempio:
L’azatioprina
Il micofenolato
La ciclosporina
Il tacrolimus
Il prednisone
Quest’ultimo si somministra inizialmente in dosi elevate. Successivamente, si riduce il quantitativo fino a raggiungere lo stretto necessario. Talvolta, la terapia a base di prednisone può durare a tempo indeterminato (dipende dal caso in questione).
Ovviamente, bisognerà stare attenti ad una serie di effetti collaterali scaturiti dal farmaco. Infatti, c’è chi inizia a presentare le seguenti problematiche: ipertensione, aumento del peso, osteoporosi, cataratta e tanto altro ancora.
Tuttavia, si sconsiglia altamente di interrompere il trattamento per paura di complicanze. Anche perché se i sintomi dovessero attenuarsi, non significa necessariamente che l’epatite autoimmune sia scomparsa. Pertanto, eventuali variazioni legate ai dosaggi spettano solo ed esclusivamente al medico curante.
Se l’approccio farmacologico non dovesse risultare efficace, allora potrebbe essere necessario un trapianto di fegato, sostituendolo con uno sano. Ovviamente, dovrà provenire da un donatore compatibile. Visti i poteri autorigeneranti di quest’organo, basterà prelevare una piccola porzione di fegato. Insomma, l’epatite autoimmune è una patologia che non bisogna affatto sottovalutare.
Per molte persone non risulta affatto semplice accettare tale condizione. Tuttavia, una volta diagnosticata risulta essenziale seguire uno stile di vita sano. Di conseguenza, sarà fondamentale bandire fumo e alcool e seguire un’alimentazione corretta, rivolgendosi ad un nutrizionista.
Epatite autoimmune cosa mangiare
Quasi sempre si consiglia di effettuare un corretto bilanciamento di alimenti, in termini di carboidrati e proteine.
Inoltre, è bene prediligere cibi come frutta fresca e verdura, pesce e carni magre e alcuni derivati del latte. Al contrario, bisogna evitare l’assunzione di caffè, salumi, cibi grassi o eccessivamente conditi.
Per una dieta ad hoc, contattate una figura esperta nel settore. Anche perché ogni singolo caso necessita di un’alimentazione personalizzata. Infatti, come vi abbiamo già detto in precedenza, l’epatite autoimmune è spesso associata ad altre malattie, come ad esempio:
La colite ulcerosa, che interessa principalmente l’intestino crasso e si manifesta con crampi addominali e diarrea
La tiroidite di Hashimoto (detta anche autoimmune), strettamente legata alla ghiandola tiroide
L’artrite reumatoide, che spesso provoca rigidità motoria, dolore articolare e senso di gonfiore
L’anemia perniciosa. Essa fa riferimento ad una carenza di globuli rossi, determinata da alcune anomalie del sistema immunitario (in termini di funzionamento).
L’anemia emolitica. A differenza di quella perniciosa, comporta una vera e propria distruzione di globuli rossi, secondo delle tempistiche abbastanza repentine. Di conseguenza, supera la velocità di produzione e si è in costante deficit.
La celiachia. Dietro ai fattori interconnessi all’epatite autoimmune potrebbe esserci anche la celiachia, ossia l’avversione al glutine, il quale viene ripudiato dal sistema immunitario. Ciò causa un indebolimento delle pareti intestinali, generando ulteriori problematiche.
Pertanto, l’alimentazione per epatite autoimmune è un concetto abbastanza complesso. Si sconsiglia di procedere con diete fai da te, onde evitare spiacevoli complicanze.
Curiosità sull’epatite A non autoimmune
Epatite A: frutti di bosco congelati sotto accusa
La minaccia arriva da alimenti contaminati.
Torna l’allarme epatite A nel nostro Paese dopo un lungo periodo silenzio.
Nei paese occidentali grazie al miglioramento delle condizioni igieniche il virus oggi si diffonde difficilmente, ma ecco che le autorità sanitarie registrano un aumento dei casi.
Il sito Epicentro, dell’Istituto Superiore di Sanita‘, riporta che  un ingente numero di casi di epatite A e’ stato notato in Italia grazie al sistema di sorveglianza Seieva (Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta).
il Seieva ha registrato 417 casi di epatite acuta A contro i 167 casi notificati nel corrispondente periodo dell’anno precedente.
Sono due, secondo le autorità sanitarie internazionali, i focolai della malattia. Il primo  nei paesi nord-europei e legato con ogni probabilità al consumo di frutti di bosco congelati di importazione da paesi extra-europei. Il secondo è legato a turisti di rientro dall’Egitto.
Per i dati Seieva, in Italia l’aumento ha riguardato soprattutto le regioni del centro-nord e una sola regione del sud, la Puglia.
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robicalderoli · 6 years
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giancarlonicoli · 5 years
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LIFESTYLE / ANNALISA CAVALERI - 28 novembre 2014
Lo zucchero e i dolcificanti artificiali andrebbero tolti dalla dieta. E questo non vale solo per i diabetici, ma per tutti noi. Franco Berrino, epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori, ci spiega perché zucchero & co. andrebbero fatti sparire al più presto dalla nostra alimentazione quotidiana.
Oggi il diabete è un problema grave?
Non è grave, è gravissimo. Prima di parlare di diabete, però, bisogna capire cosa sia la sindrome metabolica, che significa avere 3 o più di questi sintomi: girovita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne; ipertensione arteriosa superiore a 130 (massima) e 90 (minima); glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl; colesterolemia superiore a 200 mg/dl; trigliceridi superiori a 150 mg/dl. Chi soffre di sindrome metabolica ha un rischio di 5 volte superiore di ammalarsi diabete. Lo zucchero è dannoso? Qual è la correlazione tra consumo di zucchero e diabete?
Il saccarosio, cioè lo zucchero, è composto da glucosio e fruttosio. Lo zucchero è dannoso non tanto perché fa alzare la glicemia, ma in quanto contiene fruttosio, che ostacola il buon funzionamento dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue, permettendogli di entrare all’interno delle cellule, dove viene bruciato per produrre energia. Inoltre il fruttosio, contrasta la leptina, l’ormone che toglie il senso di fame e ci avverte di non mangiare più se non ne abbiamo più bisogno. Il diabetico non dovrebbe mangiare né zucchero, né fruttosio, né dolcificanti artificiali. Altri alimenti da evitare?
Lo sciroppo di glucosio-fruttosio, che deriva dal mais. È il peggio del peggio ed è fra le principali cause di obesità negli Stati Uniti. Le industrie alimentari lo usano perché costa meno dello zucchero, si amalgama più facilmente agli altri ingredienti e rende più facile ottenere prodotti soffici. Se trovate scritto in etichetta “sciroppo di glucosio-fruttosio” non comprate quel prodotto. Ad esempio, se a Natale volete mangiare il panettone, andate dal panettiere e fatevelo preparare come si faceva una volta. Sciroppo d’agave?
Anche in questo caso, meglio evitare. Lo sciroppo d’agave è composto al 95% da fruttosio e polimeri del fruttosio; questi ultimi andrebbero bene, ma il fruttosio libero no. E il miele?
Il miele contiene glucosio e fruttosio libero, oltre a sostanze con valore terapeutico, basti pensare che le nonne consigliavano latte e miele per il mal di gola. È meglio dello zucchero, però comunque è molto forte. Se dovete dare una fetta di pane integrale con il miele ai vostri bambini non fatelo la mattina, ma dopo la partita di pallone, quando non c’è più traccia di zucchero nei muscoli e l’aumento di glicemia non sarà così dannoso. Cosa ne pensa degli edulcoranti artificiali?
Le bevande zuccherate e le bevande edulcorate artificialmente fanno venire il diabete. Uno studio su 100 mila insegnanti francesi ha dimostrato che anche chi assumeva bevande “ZERO”, cioè senza zucchero, ma con edulcoranti artificiali, si ammalava di più di diabete. Questi dolcificanti non fanno “sballare” la glicemia, ma aumentano l’assorbimento del glucosio. Lo stesso probabilmente vale per la stevia, di cui oggi si parla tanto. La questione cruciale è proprio l’intensità di gusto dolce: nell’intestino abbiamo sensori per il gusto che quando arrivano sostanze centinaia di volte più dolci dello zucchero fanno aprire le porte per l’assorbimento del glucosio. Paradossalmente la glicemia potrebbe salire di più se dolcifichiamo con la stevia - 200 volte più dolce - che con lo zucchero. Con cosa possiamo sostituire lo zucchero?
Su questo punto vorrei essere chiaro: non si tratta di trovare un sostituto, ma di abituarsi a gusti meno dolci. Ciò vale per tutti, non solo per i diabetici. Chiediamo all’industria alimentare di almeno dimezzare l’intensità di dolce dei prodotti. Però i dolci sono buoni...come si fa a preparare dolci a basso indice glicemico?
Con la frutta secca, ad esempio: l’uvetta sultanina, le albicocche secche possono essere ottimi dolcificanti. Anche una mela o una pera sono naturalmente dolci e possono entrare a far parte di un dessert. Ogni tanto si possono utilizzare i malti - di riso o d’orzo - che contengono maltosio e maltodestrine, che hanno sì un indice glicemico elevato, ma il vantaggio di non contenere il fruttosio. L’importante è che siano accompagnate da un grasso, come un buon olio di oliva  o una crema di mandorle, noci o pistacchi, che rallentano la velocità di assorbimento del glucosio nell’intestino. Ci suggerisce una ricetta semplice?
Ad esempio mescolare farina di mandorle, un pizzico di sale e purea di batata - la patata dolce americana - o composta di mele, farne dei biscotti da far asciugare al forno.  Oppure far cuocere il miglio nel succo di mela, sempre con un pizzico di sale, farne delle palline e poi rotolarle nel cacao amaro. Ricordate che nei cioccolatini sono latte e zucchero a far male, non il cacao. Qualche altro alimento da evitare?
La farina 00 è uno dei principali veleni della nostra alimentazione. L’industria e la grande distribuzione preferiscono la farina 00 perché non  va mai a male. Meglio consumare farine integrali o semi integrali. Facciamo il pane come una volta, con il grano macinato, acqua e poco sale. Si fa abbastanza a livello mondiale per combattere il diabete?
Qualcosa si sta muovendo. Penso ad esempio alla campagna di Michelle Obama Let’s move! e all’annuncio del Department of Agricolture americano, che ha dichiarato che entro due anni sarebbero stati tolti dalle mense scolastiche i cibi che avessero come primo ingrediente un cereale raffinato. Non so se queste misure abbiamo avuto successo, ma sono iniziative meritevoli. La strada, però, è ancora lunga e c’è bisogno di svegliare le coscienze, difendendo la salute al di là degli interessi dell’industria alimentare. Come deve essere un’alimentazione sana?
È molto semplice: deve basarsi su cereali integrali, legumi, verdura e un po’ di frutta. Attenzione, ho detto “integrali”. Io stamattina ho mangiato una crema di riso e orzo perla, con miso, a pranzo un tortino di miglio con fagioli azuki e lenticchie e a cena una minestra leggera con verdure e un dolce. E poi la pasta e fagioli, che è un piatto meraviglioso della nostra tradizione. Amo il dolce e mangio un dolce al giorno, senza zucchero naturalmente. Mi piace la mela cotta con il kuzu, un amido che si ricava da una radice che vive nelle profondità della terra, oppure i muffin e le crostate senza zucchero, dolcificate con albicocche secche, frutta e uvetta sultanina. Proteine animali proprio mai?
Diciamo che non sono integralista. Ad esempio a Pasqua ho mangiato un uovo, ma era l’uovo di una gallina felice. Poi , quando vado sull’Himalaya, mi capita di mangiare il pollo, ma anche in questo caso si tratta di un animale che ha vissuto libero all’aperto. Oggi l’allevamento intensivo è terribile e sottopone gli animali a condizioni dolorose e innaturali. E il prodotto di un animale che ha vissuto in quel modo non è salutare per l’uomo. Non ne faccio tanto una questione di etica, ma di buon senso. Che senso ha mangiare cibi innaturali? Vegetarianesimo, veganesimo, macrobiotica, attenzione al biologico...cosa ne pensa?
Sono movimenti che stanno sensibilizzando le persone sulla necessità di diminuire il consumo di carni rosse, di eliminare gli alimenti ricchi di grassi e zuccheri o coltivati con l’utilizzo di pesticidi. Ma come dicevo non sono un fanatico di niente, perché per stare bene dobbiamo essere flessibili e ogni tipo di rigore non fa bene alla salute. Alcuni vegetariani, ad esempio, non mangiano correttamente perché eccedono nel mangiare latticini, alcuni vegani mangiano troppi zuccheri. Benissimo essere vegetariani o vegani, ma con competenza e criterio. Già che abbiamo toccato l’argomento, di latte e latticini cosa ne pensa?
Che bisogna andarci piano. Non ci sono raccomandazioni nel Codice Europeo contro il Cancro che riguardano i latticini, perché gli studi scientifici non sono univoci, ma non dimentichiamo che il latte che beviamo oggi non è lo stesso che c’era una volta. Oggi le nostre mucche sono nutrite con cibo proteico per giungere a produrre fino a 50 litri di latte al giorno, fino a 100 litri se trattate con l’ormone della crescita, illegale in Europa, ma i NAS sanno bene che succede. Non ho niente contro il latte vero, ma contro il latte falso sì. Poi bisogna smetterla con le pubblicità che dicono che bere latte e mangiare latticini previene le fratture: non è vero, nessuno studio scientifico ha trovato confermato questa tesi. Quali sono i cibi che ingrassano di più?
Le patatine fritte dei sacchetti, le patate, i salumi, la carne, le bevande zuccherate, le farine raffinate e i dolciumi commerciali. E poi bisogna sempre stare attenti alla quantità, anche un cibo “sano”, se mangiato in eccesso, ingrassa. Per restare sani è bene rispettare la varietà dei cibi che la natura ci offre. Cos’è per lei la salute?
La capacità di reagire ai cambiamenti dell’ambiente esterno e di adattarci, la capacità di essere flessibili e di vivere in armonia con la natura. Si fa abbastanza nelle scuole?
No, e purtroppo nelle scuole si vedono sempre più distributori automatici che contengono bibite zuccherate, dolcificate, patatine e cibo spazzatura. Lancio un appello: bisogna introdurre l’educazione alimentare nelle ore di lezione di bambini e ragazzi e, soprattutto, bisogna tenere le industrie alimentari fuori dalle scuole. I Governi non devono delegare i programmi di educazione alimentare alle industrie. Un caso positivo che fa sperare?
Posso fare l’esempio di Milano Ristorazione, che fornisce ogni giorno più di 80 mila pasti ai al giorno, tra cui molti nelle scuole. Ha tolto il prosciutto cotto dai menù,  ha ridotto la carne da 12 a 8 volte al mese, ha introdotto il pane e la pasta integrali e biologici, le carote e le finocchi a spicchi prima del pasto, due minestre di legumi e un tortino di legumi a settimana. Un bel passo avanti, bisogna continuare su questa strada. Ma si può conciliare la logica del profitto con la sana alimentazione?
Con la logica del profitto fine a se stesso no, ma con la logica del giusto profitto sì. Cambiare è possibile e bisogna crederci, lavorare e avere speranza. Ad esempio si può studiare un modo alternativo di conservare carni e salumi, senza usare i nitriti, che sono dannosi. Penso ad esempio alla foglie di shiso, che contengono un naturale potere conservante e vengono utilizzate per l’umeboshi, un popolare condimento della cucina giapponese. Le soluzioni ci sono, basta volerle trovare.
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