#io sono sconvolta
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Comunque in che senso non è conoscenza comune il significato della parola "Canon"
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È da un paio di mesi che faccio lezione di italiano a un ragazzo una volta alla settimana.
Avevo intuito che questo ragazzo fosse abbastanza ricco perché: 1. È giapponese ma ha fatto le superiori in UK (e non è una roba normale qui) 2. Vuole migliorare l'italiano perché mi ha detto che vuole aprire un business in Italia 3. I suoi hanno un'azienda e lui "lavora" lì.
Fin qui okay, cioè ci sembrava che fosse ricco però insomma ricco come potrebbe essere ricco uno che ha un'attività media (che so, una concessionaria, un negozio di immobili ecc).
Sabato ci vediamo per l'ennesima lezione e mi dice che prenota una stanza dove possiamo parlare liberamente. E io pensavo fosse tipo una sala di una biblioteca pubblica, una cosa del genere. Arrivo in stazione e mi viene a prendere e mi fa entrare in un palazzone gigante che pare più un albergo 5 stelle. Penso:"Ma dove cazzo mi sta portando?". Entriamo in questa sala molto bella con delle riproduzioni di quadri, un tavolo gigante e delle sedie comode.
Gli chiedo:"Come fatto a conoscere questo posto?" Mi fa:"Ah io abito qua"..
AH.
Facciamo conversazione come sempre, poi alla fine gli dico:"Ah comunque Mercoledì non ci sono perché vado ad un concerto"
Lui:"Ah sì? Chi vai a vedere?"
Io:"Ah non so se lo conosci, si chiama Miyavi"
(Ora per favore prima di continuare andate un attimo a leggere chi è Miyavi e fatevi una stima di quanto è famoso e quanti fan può avere in tutto il globo. Poi continuate a leggere questo post).
Lui risponde:"Ah sì certo che lo conosco! Abita anche lui qui. È mio vicino. Siamo sullo stesso ascensore!"
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#sono passati quasi 2 giorni e io sono ancora SCONVOLTA#1. io immaginavo che questo fosse ricco ma non COSÌ TANTO RICCO#2. sono entrata nel palazzo dove ABITA uno dei miei ARTISTI GIAPPONESI PREFERITI#3. io avrei potuto incontrarlo FACCIA A FACCIA IN QUALSIASI MOMENTO#4. quante probabilità c'erano su TUTTA LA POPOLAZIONE DI TOKYO che io venissi in contatto col VICINO DI MIYAVI????#raga io non ci posso credere#io questo studentello me lo devo tenere stretto anzi STRETTISSIMO#non succede niente ma se succede qualcosa questo mi può spalancare porte e PORTONI#sono uscita da quella stanza che stavo per perdere l'equilibrio mentre camminavo tanto mi sentivo frastornata dalla cosa#my life in tokyo
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io ieri non ho commentato perché le ho viste in differita di un'ora e passa, ma le ultime due puntate sono state una cosa a dir poco vergognosa che cazzo era non tutti gli uomini NON TUTTI GLI UOMINI???? MA PIUTTOSTO DI CORREGGERE UN'ADOLESCENTE CHE HA RISCHIATO DI SUBIRE UNA MOLESTIA DI GRUPPO PENSA A DENUNCIARE GLI AGGRESSORI E NON RIMETTERLI IN MECCHINA E FARLI ANDARE VIA
#un professore#io sconvolta dalla merda che hanno tirato fuori. veramente si sono superati e quello è stato solo il culmine di una storyline scritta giusto#per scrivere qualcosa e fare quelli che. oh ma noi ci teniamo alle cause sociale. tipo la puntata sull'ambiente ma peggio. molto peggio
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domenico cuomo è del mio anno????
#io sconvolta da questa informazione#io sono qua a fallire mentre lui è la fuori a baciare nicolas maupas...#un professore
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ma fino a qui di alessandra amoroso era una citazione a l'odio ma che cazzo mi state dicendo
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#esperienza davvero incredibile stavo parlando di questione peso/fisico con una ragazza e di come le sembravo dimagrita#e io le faccio ‘no guarda penso solo di stare indossando vestiti larghi’#e lei ‘bah secondo me sei sempre stata abituatuata ad essere una ragazza alta e magra come uno stecchino’#HA DETTO STECCHINO#e io sconvolta perché è la prima volta in 24 anni di vita che mi sento dire che sono magra#le rispondo ‘ma no io fino a 5 anni fa pensavo tipo 20kg in più’ sono sempre stata la ragazza grassa la bambina grassa quella impacciata#a ginnastica#e questa ragazza SCONVOLTA#non so come prendere questa interazione è stata assurda per me io che ho vissuto tutta la vita nella fat shame dentro la mia testa#sentirmi dare della magra#che cazzo di esperienza dissociativa
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Ma cazzo è una negoziazione?
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Lutto nazionale, funerali di stato, bandiere a mezz'asta, lavori parlamentari sospesi e ora anche un minuto di silenzio nei teatri. L' ultimo calcio nel culo di B*rlusconi a tuttə noi.
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VITTIMA DEL MATRIARCATO
Dovevano essere i primi anni ottanta e credo di essere stato in quinta elementare o al massimo in prima media, quando un pomeriggio di Agosto in spiaggia a Viareggio mentre tra amici guardavamo una partita di calcetto tra nuvole di sabbia, qualcuno vicino a me indicò una ragazza in bikini bianco, di uno o due anni più grande di noi e mi chiese a bruciapelo 'Quella lì te la tromberesti?'.
Io rimasi un po' spiazzato dalla domanda ma visto che si trattava di una risposta per forza dicotomica e comunque dell'argomento sapevo giusto giusto le basi teoriche, ovviamente risposi di sì.
Il tipo (che non era proprio un amico ma piuttosto una di quelle conoscenze estive estemporanee) sghignazzò e in men che non si dica si avvicinò alla suddetta ragazzina e indicandomi le disse qualcosa a bassa voce.
Dobbiamo dire che allora (come ora) io per le cose mondane non ero certo il più sveglio della cucciolata e quindi non riuscii a collegare quanto avevo detto al tipo poco prima con l'espressione furiosa e sconvolta della ragazza, che con le lacrime agli occhi corse verso il gruppo dei genitori sotto gli ombrelloni, tra cui c'era anche mia madre.
Dovevano essere le tre del pomeriggio ma io posso ancora ricordare che a un certo punto era sera (c'era la mezza luna in cielo) e mia madre non smetteva ancora di urlarmi contro PER LA COSA SCHIFOSA CHE AVEVO DETTO A QUELLA RAGAZZA E CHE MI DOVEVO VERGOGNARE PERCHÉ LEI DI SICURO DI VERGOGNAVA DI AVERE UN FIGLIO COSÌ.
Quando mio padre rientrò a casa ricominciò tutto da capo ma in stereo, con lui a braccia conserte che scuoteva la testa e mi diceva che ERO STATO UNA GROSSA DELUSIONE E CHE QUELLA RAGAZZA AVREBBE SOFFERTO MENO SE LE AVESSI DATO UN PUGNO NELLO STOMACO.
La cosa strana è che non provai nemmeno a difendermi spiegando che in realtà non le avevo detto proprio nulla... ho accettato il fatto di essere stato beccato mentre ballavo il tip tap in un campo minato e il giorno dopo continuai a fare quello che facevo fino al giorno prima ma diffidando di più della gente che faceva le domande stupide.
Vedete, il fatto è che io sono stato cresciuto in un ambiente familiare davvero molto aperto e inclusivo, dove c'era poco spazio per il giudizio frettoloso verso il diverso, il fragile e l'emarginato, quindi quell'episodio più che ingiusto mi parve strano... davvero c'era gente che andava in giro a dire alle donne che le voleva trombare? Ma dov'erano i genitori di queste persone?
E più tardi capii che erano proprio loro a dire queste cose e i figli semplicemente imparavano.
E ne ho conosciuto davvero tanti di figli così (che, per inciso, sono i genitori di oggi da cui altri figli imparano) e a volte non c'è nemmeno stata una responsabilità genitoriale diretta nell'aver insegnato loro certi comportamenti... a volte basta non dare peso, sorridere a certe battute e derubricare certi comportamenti a scherzi presi troppo sul serio.
Perché poi, alla fine, è sempre questione di saper stare allo scherzo, no?
E fatevela 'na bella risata invece di stare sempre a pensare a cose macabre tipo che una donna viene uccisa ogni quattro giorni!
No?
No.
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Fanno una serie reboot dei Gormiti 😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭
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È morto Liam Payne, ho letto questa mattina la notizia e sono rimasta sconvolta. Mi dispiace per il Liam che ho conosciuto a tredici anni, per il Liam che mi ha accompagnata durante l’adolescenza e per il Liam che ho sempre sognato di abbracciare. Mi dispiace per il Liam da cui mi sono allontanata ma che ha sempre occupato un piccolo pezzo di cuore.
Aggiornamento lunedì 21/10: sono passati quattro giorni, ogni giorno il mio pensiero va a lui. Liam nella mia adolescenza ha significato così tanto, gli devo così tanto, è stato per anni la mia ragione per sorridere. Con la band hanno salvato i miei momenti più bui. Sono stati il mio primo concerto. La mia prima band. Sono stati la mia àncora. Sono stati coloro che mi hanno fatto entrare in una famiglia enorme, in un fandom appassionato. In questi giorni ci stiamo stringendo tutti su twitter, il social che ha creato legami ed esperienze importanti per me. Avevo quindici anni quando Liam ed i ragazzi sono entrati nella mia vita, ne sono passati dodici e io provo ancora quell’amore profondo, quell’adorazione, quell’affetto infinito.
Stanno uscendo molti chiarimenti, ho ancora tante domande in testa, tanti interrogativi ma piano piano le indagini stanno uscendo e a me inizia a nascere la rabbia. Non me ne frega un cazzo di quello che pensate voi che non lo avete mai conosciuto o mai seguito. Poteva essere salvato. Poteva salvarsi cazzo. Spero che la famiglia arrivi fino in fondo, che sia abbastanza forte da farlo. Le sue debolezze sono state la sua rovina. La sua dipendenza lo ha portato via da questo mondo nonostante si stesse ripulendo. Nella vita ha sbagliato, tanto. Ci sono stati momenti in cui le sue azioni mi hanno fatta sentire disgustata, arrabbiata, infuriata. Ha sbagliato così tanto. Mi sono allontanata da lui per un periodo, non riuscivo a sopportare quello che leggevo. Ho pensato così tanto che avrebbe dovuto pagare per ciò che ha fatto, ma non avrei mai immaginato che invece si sarebbe spento così. A me resta il cuore pesante. Poteva essere salvato. Poteva essere ancora con noi ed iniziare un percorso riabilitativo, migliorare quella versione di sé che ha sbagliato così tanto. Poteva essere qui cazzo.
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al ristorante dove ho cenato stasera uno dei cameriere mi ha lasciato il numero sotto la coppetta del gelato
#tra l'altro ci ho messo un po' a capire che c'era un biglietto sotto la coppa in vetro trasparente perché era il biglietto da visita del#ristorante e mi dicevo oh che strano di solito lo danno col conto. poi ho realizzato che solo io ce l'avevo e quindi l'ho preso e l'ho#aperto e ho visto scritti a penna un nome e un numero. obv non l'ho preso però ci ho scritto che sono già fidanzata#comunque sconvolta pensavo fosse una roba da film americani
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comunque le cose si vengono a sapere prima o poi, se non me lo dici lo sogno, il mio sesto senso è assurdo fra, e con me non dureresti mezzo secondo facendo così. ogni volta rimango sconvolta per come ci arrivo prima alle cose, per come so già le cose, è solo che non vorrei però restare delusa ma inevitabilmente succede. succede perché il coraggio di dire la verità è per poche persone, anzi, per persone rare e tu non sei tra queste qui. menomale che ci sono io con me sempre 🫶🏻.
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Eravamo insieme davanti alla televisione mentre sullo schermo scorrevano le immagini della ritirata degli americani dall’Afghanistan, anno di grazia 2021, e l’arrivo dei talebani in varie città del paese. Le ragazze di Kabul fuoriuscivano dallo schermo, con i loro quaderni, i loro zaini, le loro matite, la loro voglia di non perdere l’istruzione e la vita che in quei decenni di relativa calma avevano ottenuto a suon di sacrifici. Quelle ragazze di un’altra latitudine le sono scoppiate letteralmente nel cuore. E ho visto hooyo [=mamma] tremare di rancore. Più volte si è alzata in piedi e si è avvicinata alla televisione. Più volte, con un gesto tanto meraviglioso quanto inutile, ha cercato di sorreggere quelle ragazze stanche e affamate di un altro continente con le sue mani minute che accarezzavano il vetro dello schermo. La vedevo mentre cercava di tendere loro il braccio per teletrasportarle sulla pista dove aerei dalla pancia grossa si dirigevano verso una salvezza qualsiasi. Le facevano troppo pena quelle ragazze giovani e intraprendenti, immerse come grumi di merda nel canale di scolo che costeggiava l’aeroporto internazionale Hamid Karzai.
“Dovrebbero stare in un’aula, davanti a una maestra o a un maestro,” mi ha detto con voce sconvolta, adirata. “Davanti a una lavagna, con in mano un gesso, una penna, una possibilità. Accidenti, devono stare in classe con una maestra o un maestro che gli apre una finestra sul mondo.” “Invece, hooyo,” sussurro io, “sono grumi di merda in un canale di scolo.” Grumi di merda destinati a diventare grumi di sangue. Sì, sangue e materia cerebrale. Quando il telegiornale ha dato la notizia di persone assiepate all’aeroporto di Kabul, ho visto la rabbia di hooyo trasformarsi prima in furia e poi in lacrime. Per giorni ha camminato nervosa dentro casa, per strada, nelle terre della sua fantasia, alla ricerca di qualcosa che riuscisse a calmare le raffiche del suo cuore ferito. Era arrabbiata per la triste sorte che stavano subendo le ragazze di Kabul, ma era arrabbiata anche per se stessa. Si era rispecchiata in quelle giovani dagli occhi da cerbiatto, ragazze con quaderni e penne in mano, e si era chiesta perché a molte persone, più donne che uomini, sia ancora proibito sognare.
Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio, Bompiani (collana Narratori Italiani), 2023¹; pp. 148-149.
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Posso dirvi che sono sconvolta ..mi stavo vedendo con un tipo, parlo al passato perché ormai non voglio neanche vederlo in foto.
Tengo a precisare che non è un periodo in cui voglio una storia seria, non è un periodo adatto , ma comunque si inizia a uscire con uno e non sai dove ti può portare la cosa.
Usciamo, cena ,lui molto carino interessato un bel parlare un bel tipo interessante.
Uscita 1 2 3 ..andiamo a letto, molto coinvolgente, sono stata bene . Voglia di vederci di passare ore assieme a letto e parlare, Poi .... Una domanda ...lui Gola Profonda ? Io : il film ? ...Lui : No, la sai fare ? Io : scusa ? ...
Comunque lasciamo stare, ma la cosa è diventata un ossessione.
Questa mattina ci vediamo per fare colazione lui mi dice : Per me che tu sappia farlo è molto importante e una cosa a cui tengo.
Non ho neanche risposto e sono andata via .
Ma solo io trovo casi umani😄è normale quello che ha fatto ? Rispondete voi maschietti, è una cosa così importante ...
Basita allibita ...
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Con quale coscienza le persone parlano di invidia sociale nei confronti degli influencer? Anche ammesso si tratti di invidia e non di coscienza di classe - il fatto che oramai sia sistematica - non è indice dell’intolleranza del ceto medio-basso nei confronti di certe ostentazioni, di certi accumuli spropositati di ricchezze sopraggiunte spesso senza che esista un effettivo merito? Io non comprendo come non ci si renda conto degli evidenti privilegi che qualcuno vive a scapito di altri e di come si riesca a condurre la propria vita attraverso uno scollamento così evidente dalla realtà, che investe tutte le sfere (economiche, sociali, psicologiche). Ma soprattutto non capisco più il ceto medio-basso che continua a dare il follow a queste persone non rendendosi conto che equivale, fondamentalmente, a votare un certo sistema economico-politico (talvolta anche sinistroide becero).
Sono sconvolta da tutto ciò che accade nel mondo e sento di non avere armi in mano.
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