#interventi preventivi
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Chiusura della Strada Statale 10 da Alessandria a Tortona per Operazioni di Pulizia sul Ponte Bormida
Avviso del Comune di Alessandria: dalle 16:30 chiusura temporanea per rimozione tronchi accumulati sotto il Ponte Bormida.
Avviso del Comune di Alessandria: dalle 16:30 chiusura temporanea per rimozione tronchi accumulati sotto il Ponte Bormida. Il Comune di Alessandria ha comunicato la chiusura della Strada Statale 10, nel tratto che collega Alessandria a Tortona, a partire dalle ore 16:30 di oggi. Il tratto stradale sopra il fiume Bormida sarà interdetto al traffico per consentire interventi di pulizia e rimozione…
#accesso autostrada#Agenzia Interregionale fiume Po#Aipo#AIPO Alessandria#allerta traffico#aumento livello Bormida#avviso comune Alessandria#chiusura ponte Alessandria#chiusura Strada Statale 10#comune di Alessandria#controllo fiume Bormida#detriti Ponte Bormida#deviazione traffico Alessandria#fiume Bormida piena#informazioni viabilità.#Infrastrutture Alessandria#interventi preventivi#intervento di pulizia fiume#lavori di pulizia ponte#manutenzione infrastrutture#manutenzione ponte#monitoraggio fiume#operazioni rimozione tronchi#percorso alternativo Spinetta#Ponte Bormida#ponte e piena fiume#prevenzione rischi idrogeologici#segnaletica deviazioni#sicurezza automobilisti#sicurezza circolazione
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Come Trovare i Migliori Imbianchini in Italia: Guida Per Non Sbagliare
Come Trovare i Migliori Imbianchini in Italia
Quando si tratta di rinnovare l’aspetto della propria casa o ufficio, uno degli interventi più efficaci è la tinteggiatura delle pareti. Tuttavia, trovare il miglior imbianchino che soddisfi le tue esigenze specifiche può essere una sfida. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passi fondamentali per trovare i migliori imbianchini in Italia, assicurandoti di ottenere un lavoro di qualità al giusto prezzo.
1. Ricerca Online e Recensioni
Il primo passo per trovare un imbianchino qualificato è sfruttare il potere di internet. Esistono numerosi siti web e piattaforme che raccolgono recensioni e valutazioni degli artigiani locali. Piattaforme come Google My Business, Facebook, e portali dedicati come ProntoPro e Houzz offrono recensioni dettagliate che possono darti un'idea della qualità del lavoro di un imbianchino. Leggi attentamente le recensioni, prestando particolare attenzione ai commenti sulla puntualità, la pulizia e la precisione del lavoro.
2. Chiedi Raccomandazioni
Le raccomandazioni personali sono un'altra risorsa preziosa. Chiedi ad amici, parenti o colleghi se hanno recentemente utilizzato i servizi di un imbianchino e se sono stati soddisfatti del lavoro svolto. Le raccomandazioni di persone di fiducia possono spesso portare a trovare professionisti competenti che non sono necessariamente molto visibili online.
3. Richiedi Più Preventivi
Una volta identificati alcuni potenziali imbianchini, è essenziale richiedere preventivi dettagliati. Un buon preventivo dovrebbe includere il costo della manodopera, i materiali, il tempo necessario per completare il lavoro e eventuali costi aggiuntivi per preparazioni preliminari o lavori specifici. Confronta i preventivi ricevuti, non solo in termini di prezzo, ma anche considerando la chiarezza delle informazioni e la disponibilità dell’imbianchino a rispondere alle tue domande.
4. Valuta la Qualità dei Materiali
Quando si sceglie un imbianchino, è importante discutere dei materiali che verranno utilizzati. La qualità delle vernici e delle attrezzature può influire notevolmente sul risultato finale e sulla durata del lavoro. Chiedi all’imbianchino quali marchi e tipi di vernici intende utilizzare e fai le tue ricerche per assicurarti che siano prodotti di alta qualità. Gli imbianchini più esperti saranno in grado di consigliarti le migliori soluzioni per le tue esigenze specifiche, come vernici antimuffa per ambienti umidi o vernici ecologiche per un ambiente più sano.
5. Verifica la Professionalità
Oltre alla qualità del lavoro, è fondamentale scegliere un imbianchino che operi con professionalità. Questo significa che dovrebbe rispettare i tempi stabiliti, mantenere pulito l'ambiente di lavoro e comunicare chiaramente con te durante tutto il processo. Un contratto scritto che delinei i termini dell’accordo, inclusi i costi, i materiali e le tempistiche, è essenziale per evitare malintesi.
6. Controlla Certificazioni e Assicurazioni
In Italia, molti imbianchini professionisti sono iscritti a un albo o hanno certificazioni che attestano la loro competenza e conformità alle normative vigenti. Verifica se l’imbianchino che intendi assumere possiede queste certificazioni. Inoltre, un imbianchino professionista dovrebbe avere un’assicurazione che copra eventuali danni accidentali durante il lavoro.
Migliori Imbianchini d'Italia per Prezzo e Qualità
Ecco una lista dei migliori imbianchini in Italia, conosciuti per la loro professionalità, prezzi competitivi e alta qualità dei lavori svolti:
Imbianchino Pistoia
Imbianchino Vicenza
Imbianchino Arezzo
Imbianchino Prato
Imbianchino Siena
Imbianchino Perugia
Imbianchino Faenza
Imbianchino Ferrara
Imbianchino Pisa
Imbianchino Pesaro
Imbianchino Rimini
Imbianchino Udine
Imbianchino Piacenza
Imbianchino Ravenna
Imbianchino Gallarate
Imbianchino Trento
Imbianchino Pavia
Imbianchino Imola
Imbianchino Cesena
Imbianchino Vigevano
Imbianchino Legnano
Imbianchino Carpi
Imbianchino Brescia
Imbianchino Padova
Imbianchino Cagliari
Imbianchino Catania
Imbianchino Cremona
Imbianchino Napoli
Imbianchino Palermo
Imbianchino Trieste
Imbianchino Bari
Imbianchino Bolzano
Imbianchino Pescara
Imbianchino Pordenone
Conclusione
Trovare il miglior imbianchino in Italia richiede tempo e una buona ricerca. Utilizzando risorse online, chiedendo raccomandazioni e richiedendo preventivi dettagliati, puoi assicurarti di scegliere un professionista che offra un servizio di qualità a un prezzo giusto. Ricorda di valutare non solo il costo, ma anche la qualità dei materiali, la professionalità e l’esperienza dell’imbianchino per ottenere un risultato che soddisfi le tue aspettative.
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Ceccano, 15 mila euro per pulire fossi e cunette
E’ quanto ha impegnato Palazzo Antonelli in risposta ad una sollecitazione della prefettura di Frosinone che ha chiesto ai comuni di effettuare monitoraggi ed eventuali interventi preventivi su fossi e canali per garantire il regolare deflusso delle acque in caso di piogge e fenomeni particolarmente intensi. La determinazione finalizza i lavori al ripristino dell'”ufficiosità idraulica”. Si…
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I primi dati mostrano che un esame del sangue basato sull’intelligenza artificiale potrebbe individuare l’osteoartrosi 8 anni prima rispetto ai raggi X Un esame del sangue all’avanguardia anticipa l’osteoartrosi Un nuovo studio rivela che un test del sangue potrebbe individuare l’artrosi del ginocchio fino a otto anni prima rispetto alle radiografie tradizionali, in persone asintomatiche considerate a basso rischio. Proteine nel sangue predicono il rischio Questo esame, analizzando proteine circolanti nel sangue, ha dimostrato di poter predire con precisione chi svilupperà l’osteoartrosi del ginocchio entro 10 anni, utilizzando solo sei proteine specifiche. Diagnosi precoce e benefici preventivi L’anticipata individuazione dell’osteoartrosi tramite questo test potrebbe consentire interventi preventivi tempestivi, quali esercizi mirati, controllo del peso e farmaci per ritardarne la progressione. L’importanza della
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Interventi 24H: Pronto Intervento Idraulico
Quando ci si trova di fronte a un'emergenza idraulica, la rapidità e l'efficienza dell'intervento possono fare la differenza tra danni minimi e situazioni complicate. Ecco perché è essenziale avere a disposizione un servizio di pronto intervento idraulico affidabile e pronto a intervenire in qualsiasi momento del giorno o della notte.
Servizi di Emergenza 24/7
Interventi 24H offre un servizio completo di pronto intervento idraulico operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Qualsiasi sia il problema idraulico che stai affrontando, i nostri tecnici altamente qualificati sono pronti a intervenire tempestivamente per risolverlo. La nostra priorità è garantire la tua sicurezza e il ripristino rapido delle normali condizioni.
Cosa Offriamo
Riparazioni Idrauliche: Riparazioni immediate per perdite d'acqua, tubature rotte, o problemi di pressione.
Sblocco Lavandino, Vasca e WC: Risolviamo blocchi e ostruzioni in modo efficace per ripristinare il corretto funzionamento degli impianti.
Montaggio e Installazione: Installazione di scaldabagni, lavandini, docce e altri elementi idraulici con competenza e precisione.
Assistenza Generale: Offriamo servizi di manutenzione preventiva e interventi correttivi per tutti i tipi di impianti idraulici.
Come Funziona
Quando hai bisogno di un pronto intervento idraulico, contattaci immediatamente al numero 800134967. Il nostro team ti assisterà con cortesia e professionalità, raccogliendo informazioni sul problema e inviando un tecnico esperto sul posto nel minor tempo possibile.
Perché Sceglierci
Affidabilità: Siamo sempre disponibili, anche nei giorni festivi e di notte, per rispondere alle tue emergenze.
Competenza: I nostri tecnici sono qualificati e esperti nel gestire una vasta gamma di problematiche idrauliche.
Tempestività: Risolviamo rapidamente le emergenze per minimizzare danni e disagi.
Trasparenza: Offriamo preventivi chiari e trasparenti prima di iniziare qualsiasi lavoro.
Contattaci Ora
Quando hai bisogno di un pronto intervento idraulico, non esitare a chiamare Interventi 24H al numero 800134967. Siamo qui per aiutarti a risolvere qualsiasi problema idraulico, 24 ore su 24, con la massima professionalità e cortesia. Non lasciare che un piccolo problema diventi una grande preoccupazione: contattaci ora e lascia che i nostri esperti si occupino di tutto per te.
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Vicenza, si rinnova lo spazio gestito da Aster Tre con attività anche per i giovani dai 18 ai 35 anni
Vicenza, si rinnova lo spazio gestito da Aster Tre con attività anche per i giovani dai 18 ai 35 anni. In città nasce un nuovo luogo di aggregazione dedicato ai giovani. A San Pio X lo spazio in via Toaldo 9, gestito da Aster Tre, cooperativa che per tutto il 2023 si era occupata di coinvolge in attività i bambini e ragazzi fino ai 14 anni d'età, ora amplia l'offerta rivolgendosi anche ai giovani fino ai 35 anni d'età. Il Centro giovanile Zona Tre, coordinato dall'assessorato alla politiche giovanili, va ad aggiungersi agli altri centri giovanili attivi in città: il Centro Tecchio nella zona ovest della città e poi il Polo Giovani B55 e Porto Burci in centro storico. Nel Centro Zona Tre negli scorsi anni gli operatori si sono dedicati alla crescita e all'inclusione minorile e giovanile. Situato nel quartiere di San Pio X, nella zona est della Città di Vicenza, nei vent'anni di gestione da parte di Aster Tre, che si occuperà del centro fino a maggio 2025, è diventato un solido punto di riferimento per minori e giovani alla ricerca di opportunità di crescita, sviluppo personale e buone relazioni ed ora si avvia verso un ulteriore sviluppo coinvolgendo i giovani fino ai 35 anni. Lo ha annunciato Martedì l'assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai, con Laura Busato e Cristiana Sartori per la Cooperativa Sociale Aster Tre e con Roberto Marconi, presidente, e Laura Ragno per la Casa Blu aps. «La popolazione giovanile in questi ultimi anni particolarmente difficili, segnati dalla pandemia, si è rivelata sempre più fragile - ha dichiarato l'assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai -. C'è un forte bisogno di ridarle protagonismo e permettere di stringere nuove relazioni per dar vita a una comunità futura più forte e coesa. Per fare tutto questo servono posti dove poter far esprimere i ragazzi e le ragazze della nostra città. L'amministrazione, quindi, intende ampliare l'offerta di spazi giovanili. Il Centro Zona Tre diventa un nuovo polo al fianco di quelli già esistenti, come il B55, Porto Burci e il Centro Tecchio. Una scelta importante anche da un punto di vista geografico: l'obiettivo infatti è quello di dotare la città di spazi giovanili dislocati in tutte le zone. Oggi quindi andiamo a coprire l'est della città, in particolare dentro a un quartiere vivissimo che ha oltre 10mila abitanti e al cui interno convivono diverse comunità». «Gli interventi preventivi e continuativi, programmati e coordinati da personale qualificato, mirano a ridurre l'incidenza dei fattori nocivi alla buona crescita e contribuiscono ad una migliore qualità della vita - ha spiegato Laura Busato per la Cooperativa Sociale Aster Tre -. L'educazione alla gestione del tempo libero, aspetto generalmente considerato di secondaria importanza, è invece fondamentale: la socializzazione non va intesa solamente come una meta da raggiungere ma è un "modo di essere", un bisogno di incontrarsi e di stare insieme rapportandosi e confrontandosi in modo corretto con l'altro. In questo lungo percorso di progressivo sviluppo nel territorio e del territorio, il Centro Zona Tre è lo spazio fisico e sociale in cui ogni individuo vive, si esprime, stringe le sue relazioni laddove la prevenzione è il primo degli strumenti utili alla crescita della popolazione per la soluzione di problematiche legate ai fattori di rischio della vita quotidiana». Il Centro Zona Tre presenta una vasta gamma di servizi e programmi progettati per ispirare, educare e impegnare minori e giovani in collaborazione con il Focus giovani, rete di realtà attive da anni nell'ambito educativo e giovanile. Tra le attività offerte vi sono l'educazione e il supporto scolastico: tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 e sabato mattina dalle 10 alle 12 gli educatori sono a disposizione per lo studio assistito dai 6 ai 14 anni e a breve sarà possibile anche per la fascia d'età 14-16 anni. Nell'ambito della prevenzione e sensibilizzazione sono attivati programmi educativi e workshop sulla prevenzione di comportamenti a rischio come il consumo di droghe, abuso di alcol, bullismo e altro. Altre attività promuovono l'inclusione sociale, la diversità e l'uguaglianza di opportunità per tutti i giovani, indipendentemente da origine, etnia, genere o orientamento sessuale. In ambito formativo vengono realizzati laboratori e workshop educativi finalizzati allo sviluppo delle life e soft skills, programmi di educazione ai rapporti interpersonali, alla relazione non violenta, alla pace e gestione dei conflitti, e poi percorsi di coeducazione intergenerazionale tra anziani e bambini, progettualità sull'educazione economica e il valore del denaro, incontri di orientamento professionale, sessioni di mentoring. E' possibile partecipare a lezioni di musica, teatro, inglese e altre attività culturali per esprimere la creatività e sviluppare talenti artistici. La consapevolezza ambientale è promossa attraverso workshop, progetti e azioni per sensibilizzare minori e giovani sull'importanza della sostenibilità e dell'ecologia. Al centro si potrà partecipare a giochi da tavolo, tornei, escursioni ed eventi, previsti anche durante l'estate che hanno la finalità di promuovere uno stile di vita attivo e sano, divertimento, socializzazione e sviluppo di abilità come strategia, problem solving e teamwork. I giovani saranno coinvolti in attività di volontariato, iniziative comunitarie e di partecipazione civica per promuovere l'empowerment giovanile, la responsabilità sociale e il coinvolgimento cittadino. Per implementare le competenze digitali sono disponibili corsi di informatica e programmazione. Lo sportello "Ti Ascolto", poi, fornisce counseling individuale, familiare e supporto genitoriale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Questioni di pelle: esplorando le connessioni tra Arte, Storia e Scienza con le macchie e i nei Il 12 aprile 2024, presso la Casa del M... #dermart #dermatologia #GennaroFranco #lesionipigmentarie #macchiecutanee #MassimoPapi #questionidipelle #SilviaTrucco #storiadellarte #vittoriomariadebonis https://agrpress.it/questioni-di-pelle-esplorando-le-connessioni-tra-arte-storia-e-scienza-con-le-macchie-e-i-nei/?feed_id=4387&_unique_id=660fde57dfd99
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Interventi di ristrutturazione edilizia
Hai mai sentito parlare dell’isolamento termoacustico realizzato grazie alla posa di pannelli termoisolanti? Uno degli interventi di ristrutturazione edilizia che l’azienda DecorVerona.it Ristrutturazioni chiavi in mano di Verona ti proporrà è proprio l’installazione di un cappotto interno.
L’azienda DecorVerona.it è specializzata nelle manutenzioni straordinarie, nel rifacimento delle facciate di edifici già esistenti e di rivestimenti e pavimenti. Specialista anche nella realizzazione di opere murarie e cartongessi a prezzi convenienti in tutta la provincia di Verona.
Per effettuare interventi di ogni tipo agli interni e agli esterni della tua casa, contatta subito l’azienda DecorVerona.it, lui ti fornirà immediatamente un preventivo comprensivo di tutti i costi.
Ristrutturazioni di pavimenti e tanto altro ristrutturazione cucina verona
L’azienda DecorVerona.it Ristrutturazione bagno è un’azienda specializzata in tanti tipi di intervento di ristrutturazione diversi. Grazie alla nostra squadra formata da professionisti, siamo in grado di eseguire ogni tipo di lavoro di ristrutturazione.
Ogni ristrutturazione comprende il rifacimento degli impianti idraulici ed elettrici, il rifacimento dei rivestimenti, l’installazione di termo-cappotti, l’impermeabilizzazione e tanti altri interventi di ristrutturazione.
Richiedi un preventivo ristrutturazione bagno verona
I preventivi per ristrutturazioni a Verona, li puoi richiedere direttamente all’azienda DecorVerona.it, qui sul nostro sito compilando il nostro modulo contatti. Ti risponderemo al più presto per definire insieme ogni dettaglio del progetto, e stilare un preventivo dettagliato, tenendo conto di ogni vostra esigenza.
Grazie ai nostri programmi ti daremo una visione globale delle nostre proposte di preventivo per ristrutturazione, ti mostreremo bozzetti a mano e acquerellati, la pianta a colori completa degli arredi, una tavola comparativa prima/dopo la ristrutturazione di un singolo ambiente o di un intero immobile, il progetto architettonico in scala, render 3D, studio dei colori e dei materiali, descrizione dei dettagli più significativi dell’opera, relazione del progetto.
Ricorda che per ogni ristrutturazione è prevista un’agevolazione fiscale, contatta subito l’azienda DecorVerona.it, per avere il meglio della qualità, lavoriamo in tutta la provincia di Verona ristrutturazioni chiavi in mano verona.
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In Italia ci sono in media 4 scioperi al giorno
Gli interventi preventivi e le delibere della Commissione per chiedere di aggiustare il tiro sulle richieste pervenute sono stati 299. Stessa storia per il 2023 che, anche se non è ancora finito, vede al suo attivo la proclamazione di 1419 scioperi, 468 sono stati revocati. I lavoratori che tendono a incrociare le braccia più spesso sono quelli del settore dei trasporti: lo stop di aerei, treni e…
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Le sfide dell’amministratore di condominio: gestione, aggiornamenti e relazioni con i condomini
La figura dell’amministratore di condominio svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle complesse dinamiche che si sviluppano all’interno di un condominio. Questa figura, spesso sottovalutata, deve affrontare una serie di sfide che vanno ben oltre il semplice aspetto burocratico.
In questo articolo, esploreremo le difficoltà che un amministratore di condominio incontra nel corso del suo lavoro, concentrandoci sulla risoluzione dei problemi nei condomini, la necessità di aggiornamenti continui e la gestione delle relazioni con i condomini.
1. Risoluzione dei Problemi nei Condomini
Uno dei compiti principali di un amministratore di condominio è la gestione delle problematiche che possono emergere tra i condomini. Queste dispute possono riguardare una vasta gamma di questioni, come riparazioni urgenti, decisioni sulle spese comuni, contrasti tra vicini, e così via.
Risolvere queste controversie richiede una grande abilità di mediazione e una profonda comprensione delle leggi e delle normative che regolano la vita condominiale.
Un aspetto particolarmente delicato è la gestione delle assemblee condominiali, durante le quali i condomini esprimono le loro opinioni e prendono decisioni importanti. L’amministratore deve garantire che l’assemblea si svolga in modo ordinato, che tutti abbiano la possibilità di esprimere le proprie opinioni e che le decisioni siano prese in conformità con le leggi e il regolamento condominiale.
Questo può essere una sfida notevole, in quanto le divergenze di opinioni sono comuni, e l’amministratore deve cercare di trovare un equilibrio tra le esigenze di tutti i condomini.
2. Aggiornamenti Continui per Essere Sempre Aggiornato
L’evoluzione delle normative e delle leggi relative alla gestione condominiale richiede un impegno costante da parte dell’amministratore per rimanere sempre aggiornato. Le leggi possono variare da una regione all’altra e possono cambiare nel tempo, il che significa che l’amministratore deve essere in grado di adattarsi rapidamente alle nuove disposizioni normative.
Inoltre, il settore della gestione condominiale è in costante evoluzione, con l’introduzione di nuovi strumenti e tecnologie che possono semplificare il lavoro dell’amministratore. Questo richiede un impegno nell’apprendimento continuo e nell’adozione di soluzioni innovative per migliorare l’efficienza nella gestione dei condomini.
L’uso di software di gestione condominiale può aiutare l’amministratore a tenere traccia delle spese, a programmare manutenzioni e a comunicare in modo più efficace con i condomini.
3. Gestione dei Lavori nei Condomini
La gestione dei lavori di manutenzione e riparazione all’interno di un condominio è un’altra sfida significativa per l’amministratore. Deve coordinare i fornitori di servizi, ottenere preventivi, pianificare gli interventi e garantire che i lavori vengano eseguiti nel rispetto dei tempi e dei costi previsti. Questa attività richiede competenze organizzative e una buona rete di contatti con ditte specializzate.
Un altro aspetto importante è la gestione del budget condominiale. L’amministratore deve pianificare le spese comuni, raccogliere i fondi dai condomini e garantire che le risorse siano allocate in modo equo e responsabile.
Questo può comportare negoziazioni e discussioni con i condomini, specialmente quando si tratta di decisioni che coinvolgono investimenti significativi.
4. Relazioni con i Condomini
Le relazioni interpersonali sono un aspetto cruciale del lavoro di un amministratore di condominio. Deve essere in grado di instaurare e mantenere buoni rapporti con i condomini, anche quando si verificano conflitti o disaccordi.
La comunicazione efficace è essenziale per prevenire incomprensioni e malintesi. L’amministratore deve essere disponibile per rispondere alle domande e ai dubbi dei condomini, fornendo loro un canale aperto di comunicazione.
Inoltre, l’amministratore deve essere un mediatore competente, in grado di gestire le dispute tra i condomini in modo equo e imparziale. Deve essere in grado di ascoltare entrambe le parti, trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti e promuovere un clima di convivenza armoniosa all’interno del condominio.
Conclusioni
L’amministratore di condominio svolge un ruolo fondamentale nella gestione quotidiana di un condominio. Le difficoltà che incontra nel corso del suo lavoro sono molteplici e richiedono competenze specifiche in ambito legale, organizzativo e relazionale.
La risoluzione dei problemi nei condomini, l’aggiornamento costante sulle normative, la gestione dei lavori e le relazioni con i condomini sono aspetti critici che richiedono dedizione, pazienza e professionalità da parte dell’amministratore. Solo attraverso un lavoro accurato e una comunicazione efficace può contribuire al benessere e alla convivenza armoniosa all’interno del condominio.
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Cessione del credito: l' amministrazione finanziaria potenzia i controlli
Le principali frodi accertate dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza hanno riguardato queste il bonus facciate. Il Decreto antifrode potenzia i controlli dell'Agenzia delle Entrate inserendo l'art. 122-bis all'interno del decreto Rilancio. Un articolo che rafforza i controlli preventivi, prevedendo che il Fisco possa intervenire entro 5 giorni per sospendere le cessioni che presentano alcuni particolari profili di rischio. Cessione del credito: il secondo momento chiave Benché già con il D.L. n. 157/2021 fossero state risolte le principali cause delle frodi e potenziati i controlli del Fisco, comincia a passare il messaggio (sbagliato e che continua a circolare ai nostri giorni) che il problema non fosse la detrazione ma il meccanismo di cessione. Piuttosto che agire sulla verifica e sul controllo del credito, il Governo interviene il 27 gennaio 2022 con il Decreto Legge n. 4/2022(Decreto Sostegni-ter) che dall'oggi al domani stravolge lo strumento fiscale che più di tutti era riuscito a fare raggiungere l'obiettivo del Decreto Rilancio: la cessione del credito. Da questo momento terminano le possibilità di circolazione infinita del credito(la moneta fiscale) e le cessioni vengono limitate prima a 1 e progressivamente a 2, 3, 4 e le 5 dei nostri giorni. I problemi rimasti Nonostante l'aumento del numero di cessioni, restano almeno tre problematiche: - la scarsa fiducia del mercato, bombardata da interviste e articoli di stampa che parlano delle frodi nel superbonus (fatto che è stato ampiamente smentito dai dati che parlano di frodi per appena lo 0,5% degli investimenti complessivi in questa misura); - la parte di crediti ante 12 novembre 2021, molti dei quali nelle pance di istituti bancari e altri soggetti (Poste Italiane su tutti) che fino a quel momento li avevano acquistati senza preoccuparsi di una attenta verifica preventiva; - il sequestro preventivo dei crediti fiscali (art. 321 del c.p.p.) che coinvolgerebbe anche il cessionario senza responsabilità. La soluzione del Governo Dopo quasi due anni di interventi normativi che hanno provato a riaprire l'acquisto dei crediti edilizi, potrebbe arrivare all'interno della legge di conversione del Decreto Legge n. 104/2023 (Decreto Asset) la soluzione definitiva. Una soluzione anticipata dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che nel corso di un Question Time alla Camera ha affermato "Sono lo studio dell'esecutivo strumenti attraverso i quali consentire la verifica della bontà di quelli ancora in possesso dei cittadini e imprese e sorti nel periodo antecedente l'introduzione dei vincoli di appropriatezza tale circostanza dovrebbe contribuire a rimuovere gli ostacoli frapposti alla loro cessione". Potrebbero arrivare, dunque, dei controlli sul credito che ne accerterebbero laveridicità. Una sorta di "bollino" da parte del Fisco che renderebbe il credito più appetibile perché esente dalle problematiche relative al sequestro preventivo o dalla necessità di dover controllare adeguatamente tutta la documentazione. Una soluzione che allungherebbe necessariamente i tempi di cessione ma che probabilmente rappresenta l'unico vero strumento per consentire la riapertura della circolazione dei crediti edilizi e, chissà, ritornare sul progetto di moneta fiscale, frettolosamente abbandonato nonostante gli effetti positivi sul Pil (ma io resto un inguaribile ottimista). Read the full article
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Il bluff dell’assegno unico per i figli Il consiglio dei ministri ha predisposto un assegno unico per i figli a carico al fine di aiutare le famiglie, ma è davvero così? Di Umberto Franchi Lo diciamo subito: no, nessun aiuto. Almeno non è così per le famiglie fino a un massimo di due figli che sono la maggioranza. (...) Ora l’Assegno Unico, erogata in base all’Isee, andrà a sostituire 6 attuali sostegni erogati alle famiglie: • le detrazioni Irpef sui figli a carico; • gli assegni al nucleo per figli minori; • gli assegni per le famiglie numerose; • il Bonus Bebè; • il premio alla nascita; • il fondo natalità per le garanzie sui prestiti. Due esempi – un lavoratore monoreddito con due figli che guadagna 15.000 euro l’anno con l’assegno unico prenderebbe 335 euro al mese, mentre con il sistema precedente avrebbe preso 469 euro, dunque ci perderebbe 134 euro al mese rispetto a quanto incassava prima con le varie detrazioni e gli assegni per il nucleo familiare; – una famiglia con due figli monoreddito, con reddito di 25.000 euro l’anno, prenderebbe un assegno di 307 euro mentre con il sistema precedente prendeva 361 euro. La situazione sociale in Italia – ci sono oltre 3 milioni di disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego (11%) e altri 2 milioni che non credono di trovare un’occupazione attraverso i medesimi e non vi si sono iscritti; – ci sono 5.300.000 precari, costretti a lavorare subendo ogni tipo di vessazione e salari “di merda” ma non c’è alcuna volontà di eliminare le leggi che permettono il precariato e nemmeno di fare una legge che imponga un salario minimo di 9 (almeno 9) euro l’ora; �� in Italia abbiamo gli orari di lavoro più alti d’Europa e i salari più bassi d’Europa, ma anziché ridurre gli orari per aumentare l’occupazione e incrementare i salari si continua a voler abbassare sempre più il costo del lavoro per unità di prodotto e aumentare gli straordinari; – In Italia abbiamo il mercato del lavoro più flessibile d’Europa: frantumato, a termine, in affitto e senza diritti con ben 45 forme di lavoro precari… e con la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, ma il governo Draghi non lo rende più stabile; al contrario lo rende ancor più frantumato attraverso una legge che libera appalti e subappalti a favore degli sfruttatori di manodopera e speculatori; – in Italia abbiamo 300 contratti pirata fatti da sindacati non rappresentativi inventati dai “padroni” con normative e salari “di merda”… – in Italia abbiamo le pensioni più basse d’Europa, dove il 60% dei pensionati percepisce meno di 1000 euro mensili (il12% di essi meno di 500 euro mensili) il 21% fra 1000 e 2000 euro mensili, il 19% più di 2000 euro mensili; – le pensioni hanno perso negli ultimi 20 anni il 30% del loro valore rispetto al reale costo della vita ma il governo Draghi non ritiene di dover incrementare le pensioni medio/basse; – In Italia abbiamo il tragico record europeo di morti sul lavoro, con la media di 3,4 al giorno, causati dalla mancanza di interventi preventivi alla fonte e dall’assenza di formazione, informazione, addestramento adeguato ma anche dal carico troppo elevato di lavoro, dagli straordinari, dai contratti precari. Dai controlli effettuati l’86% delle aziende sono risultate non in regola, ma il ministro Brunetta deve essere un genio … e per risolvere il problema ha pensato di fare un DDL che impone agli ispettorati del lavoro di avvertire in precedenza le aziende su quando andranno a fare i controlli così i “datori di lavoro” avranno il tempo di dire ai dipendenti a nero: «domani state a casa che c’vè un’ispezione». Che dire? Forse il governo per risolvere il problemi sociali delle famiglie numerose avrebbe fatto meglio a distribuire gratuitamente i contraccettivi. (La Bottega del Barbieri)
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SORPRESA: LA DEMENZA TRA GLI ANZIANI È IN CALO
Negli ultimi 30 anni l'incidenza della demenza negli anziani è in diminuzione, fenomeno che è in costante miglioramento.
La tendenza ha un ritmo di decrescita di circa il 13% per ogni decennio e indica che circa 15 milioni di persone in meno potrebbero sviluppare la demenza senile entro il 2040 nei Paesi ad alto reddito. I ricercatori della Harvard Chan School of Public Health che hanno effettuato la ricerca hanno notato che nonostante l’eta media delle persone sia in aumento, "l'incidenza, o il tasso di nuovi casi, è in calo, traducendosi in un minor numero di nuovi casi di demenza e Alzheimer di quanto ci saremmo aspettati". I risultati di questo studio hanno aggregato i dati di sette studi che includevano più di 49.000 individui con un periodo di analisi che comprende fino a 27 anni.
Oltre a mostrare un calo totale dell'incidenza, i ricercatori hanno anche rilevato che gli uomini hanno avuto una riduzione maggiore (24%) rispetto alle donne (8%). Le ragioni della diminuzione dell'incidenza sono ancora oggetto di studio, sebbene si pensa che possano aver contribuito le diverse terapie mediche che agiscono sulla pressione sanguigna, il colesterolo e le patologie infiammatorie. "Il costante calo dell'incidenza nell'arco di tre decenni suggerisce che gli sforzi preventivi che coinvolgono l'educazione allo stile di vita e gli interventi sanitari possono compensare almeno una parte del crescente carico di demenza derivante dall'aumento globale dell'aspettativa di vita", ha affermato Lori Chibnik ricercatore della Harvard School.
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Fonte: Neurology - 4 agosto 2021
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Roma: siglato protocollo d'intesa tra Roma Capitale e il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza
Roma: siglato protocollo d'intesa tra Roma Capitale e il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza. È stato siglato in Campidoglio, alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e del Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza Virgilio Pomponi, il Protocollo d'Intesa fra Roma Capitale e il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza che prevede la condivisione delle informazioni necessarie alla prevenzione di frodi, corruzione, doppi finanziamenti e infiltrazioni della criminalità organizzata all'interno dei processi di assegnazione dei fondi. Il processo di condivisione dei dati garantirà l'integrità dell'intero processo di attuazione del PNRR. Il principale patrimonio informativo oggetto del Protocollo è costituito da dati e informazioni sui soggetti attuatori, realizzatori ed esecutori degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel dettaglio, Roma Capitale metterà a disposizione della Guardia di Finanza notizie, informazioni e analisi di contesto utili al perseguimento delle finalità collaborative e potrà fornire input informativi qualificati di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle funzioni esercitate, utili per la prevenzione e la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria nonché ai Programmi Operativi dei fondi strutturali (2014-2020 e 2021-2027) e al Piano per lo Sviluppo e la Coesione (P.S.C.). I Reparti del Comando Regionale Lazio potranno utilizzare gli elementi acquisiti per orientare e rafforzare l'azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio di Roma Capitale, dello Stato e dell'Unione europea. Nel rispetto delle norme sul segreto investigativo penale, sulla riservatezza della fase istruttoria contabile e sul segreto d'ufficio, i Comandi del Corpo segnaleranno, inoltre, a Roma Capitale, laddove necessario per svolgimento dei compiti istituzionali, le risultanze emerse all'esito degli interventi, limitatamente alle informazioni necessarie per tali adempimenti. L'accordo prevede, altresì, lo svolgimento di riunioni periodiche finalizzate a individuare i settori maggiormente esposti a profili di rischio, monitorare le attività svolte e fare il punto sui risultati raggiunti in attuazione dell'intesa. "Sigliamo questo importantissimo accordo a garanzia della trasparenza e del giusto utilizzo dei fondi. Il PNRR rappresenta un fondamentale strumento di sostegno e supporto per il rilancio e la crescita del nostro paese e di conseguenza per i progetti che il Comune di Roma intende realizzare. È fondamentale garantire la corretta gestione delle risorse e dobbiamo assolutamente evitare che soggetti legati alla criminalità entrino in contatto con l'Amministrazione. La preziosa collaborazione con la Guardia di Finanza, che ringrazio per l'incessante attività di prevenzione e contrasto, rappresenta un'ulteriore sicurezza sul monitoraggio dei procedimenti", ha commentato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "La Guardia di Finanza, quale parte integrante del sistema di governance e controllo del PNRR, si prefigge l'obiettivo di prevenire, ricercare e reprimere qualsiasi condotta che possa pregiudicare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche assegnate e l'efficace raggiungimento degli obiettivi del Piano. In tale ambito, affianca le Amministrazioni centrali e gli Enti locali nell'adozione di una strategia comune contro gli illeciti e gli sprechi che frenano lo sviluppo del Paese, attraverso un qualificato ed affidabile sistema di controlli, sia repressivi che preventivi, che valorizza l'attività di intelligence e di controllo del territorio. Con il presente protocollo, i Reparti del Comando Regionale Lazio si pongono lo scopo di raggiungere questi obiettivi, a supporto dell'economia e della crescita produttiva ed occupazionale della Capitale.", ha sottolineato il Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Virgilio Pomponi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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L’inerzia che paralizza il Paese
Le opere pubbliche sono bloccate da un «labirinto di norme» e l’Autorità antitrust propone di sospendere il codice dei contratti e di applicare direttamente le direttive europee; l’Autorità anticorruzione e i sindacati si dichiarano subito «nettamente contrari» a questa semplificazione. Si annunciano concorsi per la scuola; i sindacati si oppongono, chiedendo l’assunzione dei precari. Il governo fa un piano per la vaccinazione; la corporazione dei magistrati richiede di esser messa in sicurezza tra le prime. Se questo non si può modificare, quell’altro non si può fare, com’è possibile governare? Il giurista e politologo Carl Schmitt, criticando le «forze interessate alla conservazione», denunciava una situazione simile in una conferenza del 1931. Scriveva: «la forza dello status quo in quanto tale è enorme e molto potente» e «la situazione della politica interna subisce l’enorme suo peso».
Elencare i titolari del potere di interdizione, oggi, in Italia, sarebbe lungo. Ne fanno parte i sindacati, che hanno sviluppato un atteggiamento esclusivamente rivendicazionistico; il potere giudiziario, che confonde indipendenza con immunità, tutela della legittimità con cura della moralità; la Corte dei conti, che scambia il ruolo di guardiano della legalità con quello di guardiano delle proprie prerogative; l’Autorità anticorruzione, che ingigantisce il pericolo della corruzione per allargare ambito e intensità della propria azione. Queste potenti forze della conservazione, in particolare quelle pubbliche, operano con metodi comuni. Crescono per addizioni successive, incrementali, espandendosi. Ad esse si applica una nuova versione della legge enunciata nel 1789 da Lavoisier: nulla si distrugge e tutto si aggiunge. Rifuggono dai compiti generali, sono interessate agli interventi decisione per decisione, in sostanza a cogestire, in funzione del «self-aggrandizement».
Un esempio è la Corte dei conti. Quest’organo avrebbe un compito principale, quello di agire come «occhio del Parlamento» nella gestione dello Stato e degli enti da esso finanziati. Ma le principali risorse della Corte sono dedicate al controllo preventivo atto per atto e all’attività giurisdizionale (in particolare, ai giudizi di responsabilità), spesso scimmiottando le procure della Repubblica. Mentre bisognerebbe sopprimere i controlli preventivi (salvo quelli sugli atti del governo), il suo presidente auspica un ampliamento dei «controlli concomitanti», che servono all’«affiancamento dell’attività dei dirigenti pubblici» (cioè a cogestire). Se il decreto «Semplificazione» limita la risarcibilità dei danni al dolo, il Procuratore della Corte dei conti interviene a difesa non solo della piena giurisdizione, ma anche dei controlli preventivi, affermando che «rassicurano i dirigenti ed evitano errori» (ma rallentano i tempi amministrativi e trasformano la Corte in decisore di ultima istanza). Appena si intravedono nuovi spazi, si cerca di occuparli: ad esempio, la proposta di integrare le commissioni tributarie con personale della Corte dei conti. La conseguenza di questa deviazione dal suo compito principale è che la Corte dei conti non contribuisce a correggere i difetti della cattiva gestione amministrativa ed è sempre assente quando si tratta di riformarla. Questo anche perché è composta di soli giuristi (non era così mezzo secolo fa, quando c’erano ragionieri ed altri specialisti di conti) ed è prigioniera di una concezione «magistratuale» del bilancio e dei conti, che richiedono, invece, economisti e contabili.
(...)
I paradossi di questa situazione sono tre. Il primo è che negli ordinamenti moderni l’azione di contrappesi sarebbe utile, ma a condizione che essi non agiscano da freno o impedimento, come nel nostro caso. Il secondo è che quelle forze che ora operano in funzione conservatrice hanno in passato svolto un ruolo ben diverso. Ferdinando Carbone agli albori della Repubblica, e più tardi Vittorio Guccione, hanno contribuito a perfezionare e realizzare la relazione della Corte dei conti al Parlamento sul rendiconto generale. Giulio Pastore e Luciano Lama, due leader sindacali, erano interessati a migliorare il funzionamento dello Stato almeno quanto ad assicurare migliori condizioni di lavoro ai dipendenti pubblici. Il terzo è che la storia avrebbe potuto essere diversa: l’Autorità anticorruzione, invece di aspirare a fare l’angelo custode, avrebbe potuto aiutare le amministrazioni a gestire meglio, così evitando la «maladministration» (ad esempio, un funzionario meno dipendente dai partiti avrebbe potuto spiegare a un assessore regionale che «spalmare» su più giorni i morti falsa le valutazioni tecniche, orienta in modo errato le decisioni politiche e danneggia la salute pubblica).
Naturalmente, vi sono anche altre responsabilità: i difensori della conservazione sono tanti e così forti perché la nostra democrazia è disgregata, ha una guida politica mutevole per il continuo passaggio di governi e di forze politiche, è guidata solo per brevi periodi di tempo da veri uomini di Stato.
di Sabino Cassese
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