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Jim McCloskey: Una vita dedicata alla giustizia e alla lotta contro le condanne ingiuste. Il fondatore di Centurion Ministries e la sua missione per ridare libertà agli innocenti
Jim McCloskey è un nome che risuona forte nel campo dei diritti umani e della giustizia.
Jim McCloskey è un nome che risuona forte nel campo dei diritti umani e della giustizia. Con la fondazione di Centurion Ministries, McCloskey ha dedicato decenni della sua vita a combattere contro le condanne ingiuste, restituendo la libertà a decine di persone innocenti. La sua storia è un esempio straordinario di coraggio, determinazione e dedizione a una causa spesso dimenticata. La missione…
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Essere un nero in America è ancora una sentenza di morte Di Veronica Di Benedetto Montaccini “I can’t breathe”, non riesco a respirare. Con un filo di voce, è questa l’ultima frase pronunciata da George Floyd, afroamericano di 46 anni, prima di morire il 25 maggio a Minneapolis, in Minnesota, dopo che un poliziotto gli ha tenuto il ginocchio premuto sul collo per alcuni minuti. Siamo negli Stati Uniti del 2020, non in quelli degli anni ’60, quando ancora si lottava per i diritti Civili e i bagni dei neri separati da quelli dei bianchi erano realtà. Sono passati 60 anni, ma le ingiustizie nei confronti degli afroamericani e l’odio razziale sono ancora all’ordine del giorno. Purtroppo, la verità è questa: essere un nero in America è ancora una sentenza di morte. Eppure, nonostante sia impossibile togliersi dalla testa gli occhi dell’agente Derek Chauvin e le sue mani in tasca mentre uccide George, la polizia parla di “incidente medico”. Non sembra proprio così nel video – diventato virale – registrato dalle persone inermi davanti alla scena brutale. Queste immagini sono un elemento importante, perché mostrano una spaventosa spettacolarizzazione della violenza. La vicenda sarebbe cominciata quando il proprietario di un negozio ha chiamato la polizia per denunciare un uomo che aveva usato una banconota da venti dollari falsa. Gli agenti arrivati sul posto avrebbero trovato il sospettato nella sua macchina, e secondo loro era “sotto l’effetto” di droghe o alcol. I poliziotti sostengono che George Floyd si è rifiutato di uscire dalla macchina. A quel punto lo hanno ammanettato, accorgendosi che Floyd era in condizioni di salute precarie. Floyd, che era disarmato, è stato poi immobilizzato a terra, a pancia in giù e con il volto girato verso destra. Uno dei poliziotti gli ha premuto il ginocchio sul collo per un tempo lunghissimo. No, questo non è un incidente medico. George è solo l’ultimo degli afroamericani uccisi dalla polizia. L’ultimo di tanti che non hanno visto giustizia. Negli Stati Uniti dal 2013 al 2019, il 99 per cento delle uccisioni compiute da agenti in servizio non hanno avuto ripercussioni penali. “I can’t breathe” è ormai diventata la frase simbolo della lotta afroamericana. Nel 2014, Eric Garner la pronunciò ben 11 volte mentre Daniel Pantaleo, un agente della New York City Police Department, lo soffocava con il suo corpo, dopo averlo fermato per la vendita di sigarette di contrabbando. La morte di Garner, fa ripensare anche a quella del diciottenne Michael Brown, ucciso durante un controllo in auto a Ferguson, nel Missouri, o all’assoluzione del poliziotto che nel 2012 sparò al diciassettenne Trayvon Martin. Queste le vicende hanno in comune due cose: la prima è che tutte le vittime erano disarmate. La seconda è il fatto che gli agenti coinvolti non sono mai stati ritenuti colpevoli. Nel caso di Garner l’agente che ne ha causato la morte non è stato nemmeno incriminato, mentre il poliziotto che ha sparato a Castile è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo. (...) La pandemia non ha fatto altro che inasprire le profonde disuguaglianze tra bianchi e neri: molti attivisti hanno denunciato la maggiore ostilità della polizia verso gli afroamericani che violano il lockdown (35 arrestati su 40 sono neri) (...) Secondo i dati di Mapping Police Violence, lo scorso anno 1099 persone sono morte per mano delle forze dell’ordine di cui il 24 per cento neri, nonostante siano solo il 13 per cento della popolazione americana. Gli afroamericani hanno infatti il triplo delle probabilità di essere uccisi dalla polizia rispetto ai bianchi, sebbene siano, in media, il gruppo etnico meno armato. (...) Il primo presidente nero è certamente stato un’immagine rivoluzionaria per la comunità afroamericana, ma non è riuscito a garantire una vera giustizia sociale. Il ruolo di Black Lives Matter oggi torna centrale per combattere l’odio razziale che ancora serpeggia negli Stati Uniti. Lì dove tutti vorrebbero respirare il sogno americano, ma ci sono persone che non hanno ossigeno nemmeno per vivere.
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L’accanimento giudiziario contro Nunzio D’Erme, recentemente condannato in primo grado a tre anni e dieci mesi di reclusione, è indicativo di un clima che attraversa il paese e che influenza pesantemente anche gli ambienti giudiziari. Chiunque svolga un’attività sociale in difesa dei diritti e contro le ingiustizie è destinato ad incorrere in sanzioni amministrative e penali che in questi anni si sono andate sempre più inasprendo.
Anche il Decreto Salvini si muove nella stessa direzione, reintroducendo il reato di blocco stradale, aumentando le pene per le occupazioni ed allargando l’uso dei DASPO, introdotti dal precedente ministro degli interni Minniti. Ma in generale, sono anni che si assiste ad una crescente aggressione alla libertà di esprimere il dissenso ed organizzare la protesta sociale e sindacale, e le pene piovute addosso agli attivisti sono diventate sempre più pesanti.
Mentre le condizioni sociali nel paese non accennano a migliorare, la repressione nei confronti di chi anima le lotte diventa un’azione preventiva tesa a scoraggiare la diffusione massiccia di movimenti di protesta. E Nunzio rischia di pagare, con la sua ostinata coerenza a continuare a battersi contro ingiustizie e fascisti, la “colpa” di non essersi mai tirato indietro ed essere rimasto sempre in prima fila. Colpiscono Nunzio, insomma, anche per provare ad intimidire tanti altri.
Continuare a battersi con coraggio e determinazione nell’era dei decreti Minniti/Salvini comporta non solo una comprensione della gravità dei provvedimenti entrati in vigore ma anche una nuova capacità di saper costruire reti di resistenza e di difesa collettiva. Io sto con Nunzio e continuo a lottare.
Assemblea
Mercoledi 5 dicembre ore 18
Cinema Palazzo – Piazza dei Sanniti, 9 – Roma
Per aderire all’appello: [email protected]
#IoStoConNunzio #DirittoDiResistenza #LibertàDiMovimento
prime adesioni:
Haidi Gaggio Giuliani, Valerio Mastandrea, Zerocalcare, Eleonora Forenza, Amedeo Ciaccheri, Aboubakar Soumahoro, Italo Di Sabato, Guido Lutrario, Giovanni Russo Spena, Marco Lucentini, Nicoletta Dosio, Gianluca Peciola, Pierpaolo Leonardi, Viola Carofalo, Giorgio Cremaschi, Giuliano Santoro, Vincenzo Miliucci, Andrea Fumagalli, Claudio Marotta, Susi Fantino, Caterina Calia, Francesco Romeo, Roberto Lamacchia, Cesare Antetomaso, Fabio Grimaldi, Rita Martufi, Luciano Vasapollo, Patrizia Sentinelli, Anubi D’Avossa Lussurgiu, Giso Amendola, Francesco Raparelli, Alberto De Nicola,Emanuele De Luca, Marco Bersani,Stefania Zuccari, Claudio Dionesalvi,Angela Mauro, Fabio Palmieri,Gianfranco Tallarico, Domenico Niglio, Gianluca Schiavon, Claudio Goffi, Sergio Cararo, Federico Mariani, Riccardo Germani, Gualtiero Alunni, Daniela Cortese, Federica Stelli, Sonia Spila, Manolo Luppichini, Ruggero D’Alessandro, Alberto Di Vincenzo, Armando Tolu, Daniela Torro, Silvia Ianni, Pasquale Vilardo, Valter Lorenzi, Maria Angela Zerbinati, Donato Bisceglia, Giuseppe Pelli, Paolo De Marco, Gloria Salvatori, Rita Chiavoni, Massimo Quinzi, Fabiana Murgia, Giuseppe Carroccia, Rino Tarallo, Stefano Pennacchietti, Antonio Perilli, Fabrizio Soddu, Toni Germani, Irene Galuppo, Alessandra Benvenuti, Elisa Della Libera, Alessandra Landini, Stefano Zuppello, Paola Palmieri, Claudio Socci, Luisa Barba, Angelo Fascetti, Alfonso Perrotta, Giovanni Coretti, Riccardo Cretella, Giammaria Volpe, Annarita Di Credico, Chiara Santone, Laura Morettini, Carlo Cerciello, Nadia Daddi, Nico Campanelli, Fabrizio Di Bona, Roberto Evangelista, Massimo Di Marcello, Renato di Caccamo, Valerio Porcelli, Rosa Mordenti, Riadh Zaghdane, Roberto Cortese, Daniela Pitti, Candida De Carolis, Valeria Farina, Caterina Virtù, Sabrina Lignini, Stefano Iguana, Angelo Di Naro, Irene Martinengo, Raoudha Boughanmi, Giorgia Forgetta, Carmen Armaroli, Patricia Pernett, Marco Petti, Fabiola Bravi, Carla Dovini, Lionella Riccio, Claudio Desideri, Fabio Galati, Franco Cancelli, Sandra Berardi, Pasquale Abatangelo, Luigia De Biasi, Fabio Russo, Enrico Capone, Antonio Adornato, Andrea De Rossi, Sergio Scorsa, Stefano Quartero, Sergio Falcone, Francesca Trasatti, Joseph Alan Valia, Flavia Del Fattore, Agostino Zelli, Virginia Mascetta, Chiara Franceschini, Ilaria Diaco, Gaia Casagrande, Enrico Capozza, Veniero Rossi, Barbara Cacchione, Serena Zampardi, Ezio Villani, Fabrizio Picchetti, Massimo Amore, Selmi Simone, Marco D’Agostini, Simona Ammerata, Giorgio A. Pisano, Silvia Raponi
Militant A (Assalti Frontali), Banda Bassotti, Radici nel Cemento, Wu Ming – scrittori, AttriceContro, Fleurs du Mal, Collettivo Teatrale Macchia Rossa
Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Unione Sindacale di Base, Csoa Corto Circuito, Esc Atelier autogestito, LOA Acrobax Project, Collettivo di Casetta Rossa, Csoa La Strada, Cpoa Rialzo Cosenza, Laboratorio Zero81 Napoli, Csoa ex Opg – Je sò Pazzo Napoli, Radio Onda Rossa, ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa, Anpi sez. “Nido di Vespe” Quadraro/Cinecittà Roma, A.N.P.I. sez. “Walter Rossi – Università”, Potere al Popolo, redazione Contropiano, redazione di Comune, Laboratorio Comunista “Casamatta”, Associazione Culturale La Lotta Continua, Osservatorio sul fascismo Roma, Palestra Popolare “San Lorenzo” Roma, Comitato con la Palestina nel Cuore, I compagni di Walter, Red-lab Quarticciolo, All Reds Rugby Roma, Rete dei Comunisti, Collettivo Militant, Comitato Madri per Roma Città Aperta, Palestra popolare Quarticciolo, , Casa del Popolo Campobasso, Noi Restiamo, Circolo Prc Longo Cinecittà Quadraro, ASD Boxe Popolare Cosenza, Associazione Yairaiha Onlus, Casa editrice DeriveApprodi, Carovana Antifascista Roma, Asia-Usb Bologna, Usb Bologna, Usb Emilia-Romagna, Scuola popolare “Soumaila Sacko”, Associazione Vivere il Quartaccio, Casa del Popolo “Pio La Torre” Acilia, PrendoCasa Cosenza, Comitato Soccavo (Napoli), Lido Pola Napoli, Confederazione Regionale USB Campania
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Le 5 Stelle del Movimento contro la politica del “no, non si può fare”!
Questo lungo post non vuole essere un post a difesa del Movimento 5 Stelle, non è questione di essere simpatizzante e non, visto che in passato ho votato anche per Berlusconi, Prodi, Bersani e sono stato fiducioso anche nel governo Renzi, ed abbiamo visto tutti come è andata a finire; ma la speranza che chi ci governa possa agire finalmente in maniera equa e giusta. Il Movimento 5 Stelle cerca di attuare politiche sociali, reddito e pensioni minime di cittadinanza per aiutare le fasce più deboli, salario minimo orario ed altri diritti a difesa dei lavoratori, spingere verso l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili e mobilità sostenibile per salvaguardare l’ambiente, difesa e gestione dell’acqua pubblica, il tutto per avere appunto uno sviluppo sostenibile.
Sono proprio queste cose che racchiudono il significato delle 5 stelle del movimento.
Si parla dell’incompetenza ma io direi dell’inesperienza dei “grillini”, questo è alquanto normale visto che per la maggior parte di loro è un’esperienza nuova, quindi non si può pretendere che facciano tutto alla grande e senza errori! Infatti quando si prende la patente automobilistica non si può essere da subito un guidatore esperto, ma lo si diventa con il tempo se si vuole! L’importante che ci mettono impegno, correttezza ed onestà, senza egoismi ma altruismo, e pazienza se falliscono, la prossima volta la scelta allora cadrà su altri, perché questo è il bello della democrazia la possibilità di scegliere e non di imporre!
Per chi non sa il M5S è nato per dare voce al popolo, non solo con la facoltà di scegliere chi li deve governare, ma anche di partecipare attivamente alla vita politica tramite segnalazioni e suggerimenti, di difendere i più deboli, cercare di salvaguardare l’ambiente e rendere le condizioni sociali più eque e giuste.
Ma per attuare il programma il Movimento 5 Stelle necessariamente si fa dei nemici in ambito politico, economico e finanziario, nemici che di conseguenza remeranno contro ed utilizzeranno qualsiasi attacco mediatico e non solo pur di averla vinta e far rimanere le cose così come sono, lucrandoci soltanto sopra “i problemi e le ingiustizie” che ci sono alcune delle quali adesso affronteremo.
Tutti i politici, da destra a sinistra, sono d’accordo nel dire che ci sono troppi lavori sottopagati e poco salvaguardati come i riders o chi lavora nei call center, che quindi bisognerebbe fare qualcosa per questi ed altri lavori, ma solo a parole ed in passato niente è mai stato fatto. Adesso che il M5S con il decreto dignità, che ovviamente può e deve essere migliorato, ha cercato di difendere e dare più dignità ai lavoratori, rispetto a chi di solo “parole” si riempiva la bocca a difesa dei più deboli senza aver fatto poi realmente mai nulla. Ma addirittura ora si oppongono perché dicono che così le aziende non assumono e scappano via, perché ci sono dei diritti per i lavoratori, e quindi non riuscirebbero a trovare gli “schiavi del lavoro”, la schiavitù 2.0 creata proprio dai “loro” provvedimenti nelle precedenti legislature! Ed ancora, sempre per quanto riguarda il lavoro, il M5S sta presentando una proposta di legge per introdurre il salario minimo orario di 9 euro l’ora, ma già da tutte le parti, sempre da destra a sinistra, si è alzato un coro di NO, tutti contrari così non si può fare.... le imprese scappano! Allora come si pensa di aiutare i lavoratori, se ogni volta questo e quello non si può fare? Da quale parte ci si schiera dalla parte dei lavoratori o dalla parte degli imprenditori? Non è necessario schierarsi da nessuna parte, basta rendere dignitoso il lavoro ed allo stesso tempo facilitare le imprese sia a livello burocratico che abbassando le numerose e salate tasse! Ma così poi ci sentiamo dire ancora che non si può fare non ci sono i soldi!
Ma continuiamo…. Ci sono molti poveri bisogna fare qualcosa! Tutti d’accordo come sempre, da destra a sinistra, ma per l’ennesima volta solo a parole! Il M5S lotta e riesce a fare il reddito di cittadinanza, speriamo però che non rimane solo come aiuto assistenziale, pochi spiccioli rispetto ai miliardi che ogni anno vengono spesi, è subito si grida alla catastrofe economica…. Non ci sono i soldi….. così si aumenta il debito pubblico, si alza lo spread! Ed allora di cosa parliamo? Tutti con buoni propositi “come sempre solo a parole” e poi? Poi ci si lamenta che il reddito di cittadinanza è discriminatorio, perché c’è qualcuno che prende 780 euro e qualcun altro che prende meno di 100 euro! Ma voglio ricordare agli “amici” della sinistra che un meccanismo simile vale anche per il bonus Renzi degli 80 euro (Renzi ti dà e Renzi si ri-prende gli 80 euro...) dove gli 80 euro è il massimo che si può prendere a seconda “assurdamente” di come cambia il reddito mensilmente, che quindi alla fine qualcuno prende molto meno ed altri addirittura niente, in questo caso non si è gridato all'ingiustizia?
Ma andiamo avanti….. Passiamo ai migranti chi è a favore di aiutarli e chi no! Bisogna ricordare che la Terra è di tutti, che bisogna aiutare chiunque italiani e non, europei e non, extracomunitari e non! Ma per fare questo non c’è bisogno di una barca di soldi oppure in questo caso i soldi ci sono…? E dove si prendono, se questo, quello e quell'altro non si possono fare perché non ci sono i soldi?
Il rapporto deficit/Pil non si può sforare altrimenti si rischiano le sanzioni europee! Il debito pubblico non si può aumentare altrimenti ci puniscono i mercati! Tra vincoli europei e vincoli di bilancio praticamente si è con le mani legate e si va avanti per “inerzia”! Ma così ci si fa del male da soli se si fa diventare uno Stato come un azienda adottando la parità di bilancio, perché è del tutto impossibile che le entrate siano uguali alle uscite in questo caso! Ma uno Stato non è un azienda, cioè non è un soggetto lucrativo ma un soggetto “sociativo” che deve assicurare il benessere della società, che ha più spese straordinarie di quelle ordinarie, che le uscite programmate alla fine sono molto di più a causa di eventi imprevedibili ed ingovernabili che le entrate non potranno mai sopperire!
Ma comunque…… proseguiamo.... Tutti d’accordo, da destra a sinistra, che bisogna fare qualcosa per salvaguardare l’ambiente ed il clima, ma poi? Come sempre solo a parole! La TAV bisogna farla, non importa dell’impatto sull'ambiente, dei moltissimi anni per realizzarla (i progetti risalgono al lontano 2001) e l’enorme investimento, in questo caso i tantissimi miliardi che servono ci sono? Le trivelle devono continuare…… altrimenti dove prendiamo il petrolio??? Vabbè chiudiamo un occhio… sperando che l’ambiente faccia altrettanto! I gasdotti devono passare……. Altrimenti si pagano le penali…. Ok facciamoli passare! Si insiste poi ancora su discariche e inceneritori in maniera selvaggia e senza freni, mentre bisognerebbe rafforzare la raccolta differenziata, utilizzare prodotti di riciclo e bandire molti oggetti specialmente di plastica che risultano inquinanti e di difficile smaltimento ed a volte anche inutili come alcuni confezionamenti di prodotti. Nemmeno in questo caso non si vuole fare nulla…. si danneggerebbero gli introiti delle imprese, tutto risulterebbe più costoso! Così è più facile attaccare la Raggi sindaca di Roma della sporcizia della Capitale, che sta cercando in tutti i modi, pur avendo tutti contro e poche risorse economiche a disposizione (rispetto al passato grasso che hanno avuto le precedenti amministrazioni “capitoline” di destra e di sinistra), per attuare uno smaltimento dei rifiuti più ecologico, nonostante i continui “probabili” sabotaggi!
Queste sono soltanto alcune delle tante problematiche da affrontare, che per risolverle è necessario il contributo di ognuno di noi, senza screzi e senza invidia, tenendo a cuore solo il benessere di tutti e dell’ambiente. E si sa che non è una cosa facile e che richiede del tempo, ma nessuno ha la bacchetta magica!
Ma prima si inizia è meglio è, altrimenti non intravedendo soluzioni all'orizzonte, se non il solito aumento delle tasse, rimane solo da decidere di che morte morire…… oppure nemmeno questo non si può fare?
Cambiamo La Nostra Italia
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Incastrati: Storie vere di condanne ingiuste e battaglie per la libertà. Recensione di Alessandria today
John Grisham e Jim McCloskey raccontano l’ingiustizia e il coraggio di chi lotta contro il sistema
John Grisham e Jim McCloskey raccontano l’ingiustizia e il coraggio di chi lotta contro il sistema Con “Incastrati. Storie vere e incredibili di condanne ingiuste”, pubblicato il 19 novembre 2024, John Grisham e Jim McCloskey portano alla luce dieci casi reali di condanne erronee, offrendo uno sguardo profondo e inquietante sul sistema giudiziario americano. Questo libro combina una narrazione…
#Alessandria today#battaglie legali#battaglie per i diritti#Centurion Ministries#condanne ingiuste#corruzione giudiziaria#Diritti civili#documentazione giuridica#errori giudiziari#etica legale#giustizia americana#giustizia e società#giustizia negata#Google News#Grisham 2024#Incastrati libro#ingiustizia legale#ingiustizia penale#Ingiustizia sociale#ingiustizie penali#italianewsmedia.com#Jim McCloskey#John Grisham#legal thriller#letture intense#libertà contro ogni evidenza#libertà e diritti umani#libertà ritrovata#libri di denuncia#libro novembre 2024
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