#incut
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deathshallbenomore · 2 years ago
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⚡️
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saenora · 1 year ago
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*waits in your inbox like a sibling randomly standing in the doorway*
i aheva younger sister... yk i can do w another rite??
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ragazzadalsorrisonero · 3 days ago
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talmente abituata al rumore, che il silenzio mi incute timore.
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kazoosandfannypacks · 10 months ago
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percy: i hate to say it, annabeth, but what you just did makes you look incredibly pretty.
percy: petty.
percy: incuteably petty...
percy: incredibly petty.
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im-not-a-l0ser · 10 months ago
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Pete: I hate to say it, Steph, but what you just did makes you look incredibly pretty. Pete: Petty. Pete: Incuteably petty... Pete: Incredibly! Incredibly petty.
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thecitywithoutthesea · 1 year ago
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Al tuo percorso.
Purché tortuoso, a volte avvilente, deludente, arduo, amaro.
Ai giorni in cui ti ripeti che non ce la farai e a quelli in cui poi alla fine ce la fai, senza neanche sapere come.
Alla fine di un capitolo, che si aggiunge al mio libro.
Ai passi consapevoli e a quelli inconsapevoli.
Alle scelte prese la notte, che la mattina dopo sembrano tutto fuorché geniali, ma che qualche ora prima sembravano poter risolvere una vita intera.
E alle scelte di pancia, poche, inconsce, determinanti, sbagliate.
A tutte le volte che pensavo che non avrei mai potuto.
A tutte le volte che mi sono sentita sbagliata, inadatta, sgradevole, indesiderata, fuori luogo.
E a tutte le volte che ho reso il mio essere invisibile, qualcosa per cui valesse la pena rimanere esattamente così.
Così come non lo so, qualcosa di diverso.
A tutte le volte che ho pensato a cosa avrei fatto, se non ce l'avessi fatta davvero.
A tutte le volte in cui poi alla fine non ce l'ho fatta.
E a tutte le volte che mi sono ripetuta che "capita", perché le magre consolazioni a volte aiutano a volersi più bene.
Al veleno che mi ha strangolata da dentro, ma che non mi ha uccisa.
Alla capacità di sopravvivere al male e di convivere con uno scheletro che contiene un'anima fatta di spine.
A tutti i miei sguardi impositivi, al mio essere "troppo dura con me stessa", cervellotica, al mio dare il tutto per tutto, senza risparmiare niente per me.
E al mio rimanere vuota. Vuota e invisibile.
Ed infine, a tutte le volte in cui continuerò a credere di non farcela, dimenticandomi dei passi che mi sono lasciata indietro fino ad ora. A me, che cammino con la testa voltata sempre dietro, perché i ricordi sono la cosa per cui vivo così forte.
Alla vita, che a riguardarla sembra un film, di cui quasi mai so essere protagonista.
Alla paura che mi incute camminare in avanti e alla dolcezza che mi mantiene fragile.
E alle parole, tante, troppe parole, che mi scorrono dentro come acqua e che scavano il mio percorso.
- Michela Schiera
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mucillo · 7 months ago
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“La bellezza cammina fra di noi come una giovane madre quasi intimidita dalla propria gloria.
La bellezza è una forza che incute paura come la tempesta scuote al di sotto e al di sopra di noi la terra e il cielo.
La bellezza è fatta di delicati sussurri parla dentro al nostro spirito la sua voce cede ai nostri silenzi come una fievole luce che trema per paura dell’ombra.
La bellezza grida tra le montagne tra un battito d’ali e un ruggito di leoni.
La bellezza sorge da oriente con l’alba si sporge sulla terra dalle finestre del tramonto arriva sulle colline con la primavera danza con le foglie d’autunno e con un soffio di neve tra i capelli.
La bellezza non è un bisogno ma un’estasi, non è una bocca assetata né una mano vuota protesa in avanti ma piuttosto ha un cuore infuocato e un’anima incantata. Non è la linfa della corteccia rugosa né un’ala attaccata a un artiglio.
La bellezza è un giardino sempre in fiore e una schiera d’angeli sempre in volo.
La bellezza è la vita quando la vita si rivela. La bellezza è l’eternità che si contempla allo specchio e noi siamo l’eternità e lo specchio.” 
(Kahlil Gibran)
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vecchiorovere · 1 month ago
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La splendida tomba Regolini-Galassi di Cerveteri: un balzo indietro nel tempo! Scavata tra il 675 e il 650 a.C., è un testamento eccezionale dell’epoca orientalizzante etrusca.
Scoperta intatta nel 1836, è un capolavoro in tufo e blocchi scolpiti, avvolto da un tumulo di terra di 48 metri che incute un rispetto quasi sacrale.
Immagina di attraversare il suo dromos, un corridoio che con uno sguardo magico ti introduce nella camera funebre reale e nelle sue celle! Curiosità unica: questa tomba ospitava i resti di una donna di sangue blu e un uomo aristocratico, ognuno con i propri tesori scintillanti.
Un'anticamera accoglie un letto funebre in bronzo e oggetti sfarzosi che raccontano di banchetti e poteri ancestrali. Tre carri magistrali, preservati dal tempo fino al loro restauro del 2013, completano questo quadro di nobiltà.
Testimone di una storia che riecheggia da secoli, questa tomba è stata inglobata in un tumulo più grande, continuando a servire la stessa dinastia almeno fino al V secolo a.C. Un viaggio nel cuore dell'antichità ti attende a Cerveteri!
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lunamagicablu · 9 months ago
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AscoltaMi nella verità della tua anima. AscoltaMi nei sentimenti del tuo cuore. AscoltaMi nel silenzio della tua mente. AscoltaMi dovunque. Ogni volta che hai una domanda, limitati a renderti conto che Io ho già dato una risposta. Poi apri gli occhi sul tuo mondo. La Mia risposta si potrebbe trovare in un articolo già pubblicato. Nel sermone già scritto e sul punto di essere pronunciato. Nel film che si sta’ girando. Nella canzone composta soltanto ieri. Nelle parole che stanno per essere pronunciate da uno dei tuoi cari. Nel cuore di un nuovo amico che stai per conoscere. La Mia Verità e’ nel sussurro del vento, nel balbettio del ruscello, nello schianto del tuono, nel battere della pioggia. E’ il sentore della terra, la fragranza del giglio, il tepore del sole, il fascino della luna. La Mia Verità e’ l’aiuto più sicuro per te nel momento del bisogno, incute lo stesso timore reverenziale di un cielo notturno ed e’ tanto semplice e incontrovertibile e sincera come il balbettare di un neonato. Fragorosa come il martellare di un cuore e silenziosa come il respiro tratto in unità con Me. Non ti abbandonerò, non posso abbandonarti, perché sei la Mia creatura e la Mia creazione, Mia figlia e Mio figlio, il Mio scopo e il Mio….se Conta su di Me, perciò, ogni volta e in ogni caso ti tu trovi separato dalla pace che Io sono. Mi troverai. Assieme alla verità. E assieme alla luce. E assieme all’amore. (tratto da “Conversazioni con Dio” Neale Donald Walsch) art by_letsbedan_ ********************* Listen to Me in the truth of your soul. Listen to Me in the feelings of your heart. Listen to Me in the silence of your mind. Listen to Me everywhere. Whenever you have a question, just realize that I have already given an answer. Then open your eyes to your world. My answer could be found in an article already published. In the sermon already written and about to be delivered. In the film being shot. In the song composed only yesterday. In the words that are about to be spoken by one of your loved ones. In the heart of a new friend you are about to meet. My Truth is in the whisper of the wind, in the babbling of the stream, in the crash of thunder, in the beating of rain. It is the scent of the earth, the fragrance of the lily, the warmth of the sun, the charm of the moon. My Truth is the surest help for you in times of need, it inspires the same awe as a night sky and that's a lot simple and incontrovertible and sincere like the babbling of a newborn baby. Loud as the hammering of a heart and silent as the breath taken in unity with Me. I will not abandon you, I cannot abandon you, because you are Mine creature and My creation, My daughter and My son, My purpose and the My….if Count on Me, therefore, whenever and wherever you find yourself separated from the peace that I am. You will find me. Together with the truth. And together with the light. And together with love. (taken from “Conversations with God” Neale Donald Walsch) art by_letsbedan_ 
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unfilodaria · 2 months ago
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Io lo odiavo il mare.
Per anni ci siamo scrutati con diffidenza.
Lui troppo grande per me.
Mi incuteva e mi incute timore
Ma ora è l’unico che sa ascoltarmi e guarisce la mia anima.
E appena posso corro da lui e mi lascio abbracciare
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precisazioni · 1 year ago
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il più delle volte, il genere maschile è quello che i torti li fa e non li subisce; essendo uomo, sono attribuite a me una serie di tristi caratteristiche quali: molestie, violenze e quant'altro. il discorso femminista degli ultimi anni, che da una parte in me si è radicato in una veste presumo transfemminista (se non anche xeno, a volte), dall'altro è divenuto la nuova spiegazione logica, l'ennesima, al mio timore nel varcare la soglia della porta e affrontare quel che non definirei più ansia sociale ma qualcosa di radicato e forse intrinseco. parafrasando, mi mette a disagio l'immagine che proietto in quanto maschio. questa cosa mi frena dall'uscire da solo, o di contattare persone su internet, che ahimè rimane uno dei miei pochi mezzi di conoscenza, conoscenze che tralaltro non avvengono proprio per timore di manifestare all'interlocutore, o interlocutrice, intenzioni che in realtà non ho. vorrei potermi mostrare come una persona con cui non c'è rischio che ci provi, che abbia intenzioni diverse dalla conversazione, e l'idea di spaventare qualcuna, ironicamente, mi incute timore, imponendomi una sorta di codice definito in cose come: evitare ogni eye contact se fuori casa, evitare di contattare persone se da internet, se non anche scrivere di sana pianta "non voglio provarci", anche se in quest'ultimo caso sembra che venga un po' troppo tradita la mia indole autistica. ho una personalità evitante e, se da un lato sono contento di avere quel tipo di consapevolezza che può aiutarmi a non mettere in difficoltà la persona che ho davanti, dall'altro mi preclude quasi ogni possibilità di interazione
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onewithnoname · 5 months ago
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13/06/2024
Sempre maggior timore mi incute questo mondo crudele. Ovunque io volga lo sguardo, mi sovviene sempre una diversa sofferenza, una differente ingiustizia.
Oggi mentre camminavo per strada (una delle rare volte che esco), mi sono imbattuto in un piccolo gattino, sdraiato sul ciglio della strada -una stradina secondario sterrata-. Appena mi avvicinai capii subito, che il piccolo gattino era morto. Il suo piccolo pancino era gonfio, mentre tutto il resto del corpicino, era smunto e ossuto, ricoperto da un folto e logoro mantello tigrato marrone: era sicuramente morto di fame e di stenti. Avrà avuto un mese al massimo, ed è stato probabilmente abbandonato dalla madre. Spostai il gattino dal ciglio della strada, e lo posai sul prato, ricoprendolo di erba.
Ho ripensato per ogni singolo secondo, alla sofferenza, che quella piccola e innocente anima ha subito. Al miagolio straziante, in cerca di cibo e della madre, ormai troppo lontana per poterlo udire. Non ha avuto purtroppo, la fortuna di trovare un'anima che ascoltasse il suo lamento. Anche se in cuor mio so, che il suo debole pianto sia stato ignorato, da ogni singolo passante: perché solo di anime maligne è abitato questo mondo.
Tutta la sofferenza di quel povero gattino, è entrata violentemente dentro di me, ogni singola fibra del mio animo, piange. Anche ora sto disperando, e il mio volto è scosso da tremori e lacrime: avrei dato la mia vita per poterlo salvare. Perché questa terra deve punire così violentemente, un'anima così innocente. Perché io e tutte le anime, che hanno empatia per sentire, devono soffrire così tanto?
Piccolo gattino, il dolore che ora mi sto provocando, l'hai provato anche tu. Io e te siamo destinati a soffrire e morire...
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thatsjuliet · 1 year ago
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non è amore, mai, ciò che incute paura.
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SA "MUSCA MACEDDA" LA TERRIBILE MOSCA SARDA
In Sardegna, nei luoghi in cui le tenebre sono più oscure, si nasconde una creatura così strana e terrificante che persino il più coraggioso degli uomini non osa pronunciarne il nome. È una mosca, ma non un normale dittero domestico. È piuttosto qualcosa che probabilmente non saresti pronto a guardare e il cui aspetto vìola tutti i princìpi conosciuti della biologia. La sua dimensione è come quella della testa di un bue e le sue ali battono con un suono simile a cento tuoni.
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Gli antichi sardi la chiamavano "Musca Macedda" ovvero “mosca macellaia”, un nome che incute timore nel cuore di chi conosce la sua leggenda. La minaccia della "Musca Macedda" è assai subdola: di frequente si nasconde in un tesoro, di cui si fa custode, in attesa di qualcuno che la risvegli. Di solito, raccontano le leggende, mosca e tesoro sono nascosti in due contenitori diversi, così da dare una possibilità di sopravvivenza all'incauto cercatore di tesori. Si dice anche che i terribili insetti custodiscano i tesori delle “Janas”, le mistiche fate filatrici. 
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La leggenda raccontata nel paese di Lotzorai narra che nei sotterranei del castello di Navarra ci fossero sempre due forzieri: in uno si trovava un tesoro e nell'altro si nascondeva uno sciame di “Musca Macedda”. Se qualcuno avesse aperto quel forziere e avesse liberato il terribile sciame, quest'ultimo avrebbe sterminato non solo tutti gli abitanti di quel paese, ma anche gli abitanti di sette paesi vicini.
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academybdsm · 2 years ago
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Nella disciplina Bdsm in molti associano la personalità del Master al comportamento del Lupo. Personalmente distorco da questa credenza.
Il Lupo ha una discendenza mistica e cosmica molto più forte dell'uomo.
Vivere in branco per lui è come per noi essere in mezzo alla gente. Ma al contrario di molte persone, non aggredisce per primo, ma solo se viene attaccato, perchè è il suo modo di difendere il suo branco, la sua famiglia, se stesso.
I Lupi fanno paura, così come le persone solitarie... Un Master non deve infondere paura, ma fiducia. Bisogna aver paura di chi si impone con false ipocrisie e intenti malsani sconfessando i valori del Bdsm tradizionale e si propone con personalità introversa e forte, imponendosi con feroce sadismo.
E che tristezza per chi si abbassa a questa meschinità atroce, come per chi si lascia "ingannare" da queste parvenze.
La magnificenza di un Lupo per quanti lo hanno potuto ammirare da vicino in una foresta oppure su di una montagna incute timore. Un Lupo è paziente, osserva, sente, valuta e agisce intelligentemente, ma sempre con intento omicida nei confronti delle sue prede.
Un Lupo è a suo agio solo nel mezzo dei suoi simili e una simile l'empatia eleva lo spirito del branco.
I lupi, sono l'emblema di una forza mistica universale che può esistere solo perchè sono esseri puri e distanti dal concepire informazioni deleterie e distorte della socialità umana 👑
- Vèga
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schatzi23 · 1 year ago
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Quando è vero amore, anche il più banale dei sospetti incute paura; e se la paura cresce l’amore lo segue avvampando impetuosamente.
E qualsiasi angoscia che adesso sembra mortale, in confronto al perderti, non sembrerà uguale.
William Shakespeare
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