#incastri
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~ Il senno di noi ~
Mi hanno fatta a pezzi.
Ti hanno fatto a pezzi.
E adesso guarda...
come ci incastriamo bene.
@conilsolenegliocchi 🐞
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Se ci incontrassimo io e te, per esempio, in un luogo casuale, in un modo del tutto fortuito... Essendo creati maledettamente ''a incastro'', quale potrebbe essere, dimmelo tu, il modo per evitare di metterci le mani addosso, sopra, sotto, intorno e dentro?
.🦋.
🔸@luigimancini
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Ognuno ha i propri gusti… e soprattutto i propri incastri.
justhewayouare
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“Non esistono persone sbagliate.
Sono gli incastri di anime
ad essere, talvolta,
poco opportuni.”
— Serena Santorelli
#tipi di persone#persone sbagliate#persone#incastri#anime#frasi anime#inopportuni#poco opportuni#opportuno#frasi e citazioni#frasi#frasi tumblr#serena santorelli
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Incastri
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PRIMA PAGINA Tutto Sport di Oggi sabato, 17 agosto 2024
#PrimaPagina#tuttosport quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi prima#caccia#miracoli#scudetti#incastri#aprono#finalmente#mosse#doppietta#fletti#piera#pronti#conte#ecco#storia#tutta
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Mi ci è voluta una corte molto paziente, per farti finalmente aprire. Mi fai sangue: tanto. Inoltre sei una donna di profondità spirituale, intellettuale e gusti non comuni. Con seri drammi familiari: alle spalle e attuali. Cicatrici mica da ridere.
E sanguini ancora. Ho dovuto tirar fuori dal mio repertorio la luna, le stelle, i pianeti e diversi libri da scambiarci per mesi, con te! Dopo il primo tenerissimo bacio, pensavo quindi di instaurare una normale relazione. Non dico certo due cuori e una capanna, ma comunque...
Ho scoperto invece di avere tra le braccia un vero vulcano di torbida passione. Pian piano, ma inesorabilmente, siamo scivolati in un tunnel scorretto e immorale di segreti e molto osceni desideri. Un circolo vizioso in cui basta che io ti ordini qualcosa che tu esegui.
Muta e gongolante. Desideri il cazzo e penare in ogni forma. Inoltre sei la mia vera e adorata porca: fai tutto e ti lasci fare di tutto. Senza protestare. Dio se mi piace farti venire e ottenere del piacere proibito, dai nostri incontri...
Lo vedo, mi è evidente: ti brillano gli occhi di un sentimento perverso, se solo ti lego o quando ti sculaccio. Se ti faccio colare della cera bollente sul seno oppure ti mordo forte i capezzoli. Che quando sei eccitata diventano due cazzetti. Non stai nella pelle, dal tuo godimento malato. Urli senza ritegno.
Ogni volta che ci vediamo ormai, viene prima il piacere fisico, legato a qualche forma di tua desiderata sofferenza, che lo scambio delle notizie sulla reciproca giornata. Quasi sempre, appena entri e senza neppure dirmi ciao, mi slacci i pantaloni e mi fai un pompino. Lo adoro.
Poi, appena ingoiata tutto il mio seme, ti lecchi le labbra guardandomi, ti spogli e ti metti a culo in alto per provocare una qualche mia reazione da dominante. Addirittura mi insulti, per provocare in me l'incendio e la rabbia. Mi paragoni a tuo marito. Sai quali tasti toccare.
Stai tirando lentamente fuori tutto il mio spirito sadico e cattivo. Qualcosa che neppure sognavo di avere, dentro. Ormai non posso farci nulla: devo infatti sentire che soffri e che tiri fuori qualche lacrima, per godere in modo pazzesco di te. Non posso più fare a meno di infliggerti dolore. Il nostro è stato davvero uno strano incontro.
Aliantis
Strange meeting (Guillaume Perrin)
youtube
#haiku di aliantis#absurdia di aliantis#cose immorali ma bellissime#Youtube#la mia segreta e oscena porca#gli strani incastri della vita
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Articolo interessante, mi ha ricordato un video visto qualche tempo fa sempre a "difesa" di Rothko, mi pare, o comunque dell'arte contemporanea e dell'arte astratta. A certi livelli si sfora nel mercato del lusso (e io non sono certo la persona giusta per difenderlo XD) ma in generale sono d'accordo che dire "potevo farlo anche io" è un'affermazione superficiale. Però mi viene da dire che anche la replica "no, altrimenti l'avresti fatto" è altrettanto superficiale: datemi una buona rendita e qualche colpo di fortuna e vediamo. Non sono d'accordo nemmeno rispetto all'idea che le opere debbano essere apprezzate senza spiegazione: non si arriverà mai ad esplicitare completamente il senso di un'opera d'arte, letteraria, musicale o visiva che sia, perché il senso va ben oltre le intenzioni di chi l'ha creata, ma raccontare il contesto, l'ispirazione e soprattutto la storia personale che ha alle spalle un'opera aiuta moltissimo a modellare la nostra impressione e comprensione. E trovo utilissimo anche accostare delle opere che nulla hanno a che fare tra di loro se non l'eco esistenziale che generano in chi le esperisce, secondo me non c'è bisogno di inventare o ingannare, anzi, apprezzerei di più la trasparenza di chi mi dicesse "prova a pensare a questo e quello insieme, non ti sembra che sia lo stesso messaggio in due lingue diverse? Cosa ti dice sulla natura umana e i suoi modi di concretizzarsi in tempi e mondi lontani?"
No, non potevi farlo anche tu «Se fai il cantante devi vendere tanti dischi, se scrivi tanti libri, mentre se fai l’artista visivo per farcela dovrai convincere pochissime persone, molto ricche, di valere il prezzo della tua opera. La spada di Damocle del lo potevo fare anch’io non è stata forgiata solo dalla diffidenza del pubblico, ma anche dall’atteggiamento insopportabile di noi addetti ai lavori. Il problema è che a farne le spese sono artisti immensi, come Mark Rothko»
#cose mie#art#mark rothko#art history#questa cosa di sottovalutare le botte di culo mi sta abbastanza antipatica#che non vuol dire annullare il valore dell'impegno o del talento#ma cancellare l'idea che il caso e gli incastri della vita siano una influenza enorme sulle persone#nel bene e nel male
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Amo le mani intrecciate.
Sembrano state create per facilitare incastri... Una forma soffusa di abbracci.
Amo le mani intrecciate durante l’amore e dopo. Quando si rimane vicini a scambiarsi calore. È un gesto che posticipa il distacco. È connessione di tatto. È erotismo sciolto in tenerezza. È “ti tengo”, “mi tieni”... Tengo Te. Tengo a Te.
Mi piace osservarle come quasi ci fossero estranee... eppure raccontano di Noi. Di tutto l’amore condiviso, appiccicato in angoli di corpo e anima. “Siamo belli insieme!”, penso e stringo più forte prima di lasciare andare, di lasciarti andare: il segreto dell’amore.
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare
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un mosaico imperfetto è il cuore,
pezzi di emozioni che si incastrano su battiti di vita.
Un dolore lo riduce spesso ad un mucchio di tessere inutili… ricomporlo è difficile ci vuole pazienza , tempo , amore e qualcuno che sappia delicatamente capirne gli incastri non scompigliarlo ancora di più 💔
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Non cerco un uomo che mi completi, non ho parti mancanti.
Non ho bisogno di qualcuno che riempia i miei vuoti, sono vuoti a perdere.
Non voglio un amore che tolga tempo, spazio, energie, ma che aggiunga, dilati ed aumenti.
Voglio una persona che si incastri perfettamente con ogni mio spigolo o curva, difetto o pregio, cuore su cuore, come tono su tono.
Un uomo che sia come me: Te
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MANIPOLATORI NASCOSTI
Una persona che chiede il tuo aiuto, ma quando esprimi cosa pensi ribatte, obietta, devia e cavilla con il principale scopo di dimostrare che il suo punto di vista è corretto, può essere molto spesso una manipolatrice.
Attenzione, non sto parlando di un legittimo o acceso scambio di pareri. Mi riferisco a chi fa la parte di colui che è aperto all’ascolto, ma non ascolta niente. Lo riconosci perché l’unica cosa che fa non è rispondere su quanto gli dici e che peraltro ha chiesto, né replica all'argomento che porti, ma apre un’oratoria di stile su come dovrebbe essere la vita e le persone, mettendo sul tavolo nuove variabili e sempre altre opzioni, pur di creare casino al tuo discorso originario.
Non parla quasi mai in modo sintetico o diretto, proprio perché è cronicamente falso. Se non sa come obiettare si difende con “non lo so”, sgravandosi di responsabilità e sostenendo a convenienza che se sta chiedendo a te è perché ammette la sua ignoranza.
Quando lo cogli in flagrante e rendi palese il comportamento coi paraocchi che ha, ti parla sopra perché se la prende che lo interrompi e non ti permette di evidenziare ciò che ha appena fatto. Torna in un secondo momento sullo stesso argomento sfalsando la cronologia delle risposte per costringerti nella posizione di errore.
Presta attenzione a questo atteggiamento, perché torna all'origine della domanda che ti ha fatto o del tuo discorso originario tutte le volte che lo incastri. Con questa modalità cancella e riavvia sistematicamente la sua posizione.
Questa categoria è tra le più infime e subdole da riconoscere, perché abilissima nel girare le frittate, confondere i discorsi che fai e rimpastarli dandogli un altro significato.
In tal senso è capace di mandarti allo sfinimento e se ti incazzi perché non si dimostra interessato a capire ciò che gli dici, ribatte che lui è calmo e quello con cui non si può parlare sei tu.
Spesso ha un’idea di sé meravigliosa e parla della vita degli altri evitando di mettere in gioco la sua. Se gli si fa notare tutto questo afferma che invece di argomentare accusi, giudichi o aggredisci.
Il suo è un tossico gioco di specchi dove ogni cosa viene distorta.
Fa paragoni su tutto, persino sui problemi che ha e che rispetto agli altri sono sempre superiori.
Finge umiltà, soprattutto intellettiva.
Di solito è convinto di “amare” più degli altri e di ricevere picche, gestendo il ruolo della vittima e mostrandosi come un bimbo indifeso e buono.
Per mia esperienza, se hai provato oltre le tre volte a porre un ragionamento sul suo operato e ti ha demolito la psiche, è probabile che sia anche un inetto di Spirito.
Uno che è davvero difficile che in questa vita si accorga di sé stesso e porti qualche forma di coscienza.
Queste "persone" non evolvono. Non vogliono e non ne sono capaci perché ignorano completamente chi sono. Ritenendosi perfette non vogliono nemmeno capirlo.
Sono parole forti, ma se le dico è perché l’ho vvissuto e analizzato.
#manipolatori#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazione#maschere#ego#inetti di spirito#diavoli#gente pericolosa#sistema#manipolazioni#verità#mondo marcio#rincoglioniti#consapevolezza#crescita personale#crescita interiore#conosci te stesso#lavoro su di sè#responsabilità#discernimento
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Non esistono gli incastri perfetti, le relazioni perfette, gli amori perfetti, le famiglie perfette...
Esistono persone piene di difetti che cercano di capirsi, che si confrontano e si scontrano, che provano a farsi del bene e che fanno di tutto per non farsi del male...
Ascoltare l'altro, mettersi nei suoi panni, riconoscere i propri limiti, è la forma più delicata di bene...
Non è mai facile, ma è necessario se si vuole tenere vivo un qualsiasi NOI, qualunque nome abbia... ♠️🔥
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Momenti di incertezza
Con la testa in piena turbolenza
Seleziona ricordi e immaginazione
Come sabbia e vetro
Da una grossa quantità di una
Deriva la formazione dell'altra
Seleziona amicizia e amore
Sapendo che
La prima potrebbe durare per sempre
L'altra non durerebbe più di alcune ore
E non è questione di emozioni o sensazioni
Ma di incastri, combinazioni.
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Dove c'è intesa ci sono incastri perfetti
Frederick William Burton, Incontro sulle scale della torretta - Hellelil and Hildebrand (1864)
l pittore inglese Frederick William Burton realizza nella seconda metà dell’Ottocento questo quadro ispirato ad una ballata del periodo medievale, dove cavalieri e damigelle sono i protagonisti di storie tormentate e dal finale tragico. In questo caso la principessa si innamora dell’uomo sbagliato, la sua guardia del corpo, ed il loro sentimento sarà destinato a portarli alla morte.
Il quadro nasce in un ambiente raffinato, culturalmente legato ai Preraffaelliti in cui la pittura si mette al servizio della poesia, e ruota intorno ad una composizione stretta, mentre una luce pulita sfiora i vestiti rappresentati con tecnica precisa e teatrale.
L’attimo dipinto è un attimo rubato, l’incontro fugace sulle scale della torretta, dove la mancanza di spazio permette ai corpi di sfiorarsi, alle braccia di incontrarsi, dove la chimica dell’amore esce allo scoperto in un brivido silenzioso.
Gli innamorati non si guardano, chiudono gli occhi per sentire ancora meglio il contatto che gli è negato e imprimerselo nella memoria, per parlarsi attraverso l’incontro rapido e nascosto, e abbandonarsi a quell’irresistibile attrazione che non ha motivo, che non ha ragione, anzi, che sanno sarà la loro rovina. Ma non gli importa.
E lui la trattiene piano, abbracciando il braccio, assaporando il suo odore, trovando quello che cerca, quello che gli basta, in quella stoffa.
Un’immagine struggente non solo se si conosce il finale della storia, in cui lui combatte per amarla e alla fine si fa uccidere per lei, lei muore perché non ha senso vivere senza di lui, ma anche per la bellezza e la forza dell’istante.
Frederick William Burton ci regala l’emozione dell’amore disperato perché sbagliato, ma anche di quello più dolce, più intenso e agognato, quello che spezza il respiro, ma fa battere il cuore, e rende la vita un alito caldo che va vissuto fino in fondo. Quello per cui, alla fine, sappiamo che ne era valsa la pena.
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