#incastri
Explore tagged Tumblr posts
Text
~ Il senno di noi ~
Mi hanno fatta a pezzi.
Ti hanno fatto a pezzi.
E adesso guarda...
come ci incastriamo bene.
@conilsolenegliocchi 🐞

40 notes
·
View notes
Photo

Ognuno ha i propri gusti… e soprattutto i propri incastri.
justhewayouare
68 notes
·
View notes
Text
“Non esistono persone sbagliate.
Sono gli incastri di anime
ad essere, talvolta,
poco opportuni.”
— Serena Santorelli
#tipi di persone#persone sbagliate#persone#incastri#anime#frasi anime#inopportuni#poco opportuni#opportuno#frasi e citazioni#frasi#frasi tumblr#serena santorelli
44 notes
·
View notes
Photo

PRIMA PAGINA Tutto Sport di Oggi sabato, 17 agosto 2024
#PrimaPagina#tuttosport quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi prima#caccia#miracoli#scudetti#incastri#aprono#finalmente#mosse#doppietta#fletti#piera#pronti#conte#ecco#storia#tutta
0 notes
Text

Ci sono voglie e voglie...
poi ci sono gli "incastri" perfetti...
ma quelli...
non sono per tutti....
21 notes
·
View notes
Text

"Le incontri per caso, le persone che sanno guardarti dentro."
(Il post qui sopra è di roxan-world)

(Foto: statestreet-fashion)
Gli incastri delle anime seguono indicazioni, modalità e tempi precisi. Scrupolosamente definiti dall'alto. Nulla è dato conoscere. Nulla è dato cambiare. Gli stessi imprevisti poi, imprevisti non sono. Fidati.
Aliantis

(Foto: beonella)
21 notes
·
View notes
Link
Articolo interessante, mi ha ricordato un video visto qualche tempo fa sempre a "difesa" di Rothko, mi pare, o comunque dell'arte contemporanea e dell'arte astratta. A certi livelli si sfora nel mercato del lusso (e io non sono certo la persona giusta per difenderlo XD) ma in generale sono d'accordo che dire "potevo farlo anche io" è un'affermazione superficiale. Però mi viene da dire che anche la replica "no, altrimenti l'avresti fatto" è altrettanto superficiale: datemi una buona rendita e qualche colpo di fortuna e vediamo. Non sono d'accordo nemmeno rispetto all'idea che le opere debbano essere apprezzate senza spiegazione: non si arriverà mai ad esplicitare completamente il senso di un'opera d'arte, letteraria, musicale o visiva che sia, perché il senso va ben oltre le intenzioni di chi l'ha creata, ma raccontare il contesto, l'ispirazione e soprattutto la storia personale che ha alle spalle un'opera aiuta moltissimo a modellare la nostra impressione e comprensione. E trovo utilissimo anche accostare delle opere che nulla hanno a che fare tra di loro se non l'eco esistenziale che generano in chi le esperisce, secondo me non c'è bisogno di inventare o ingannare, anzi, apprezzerei di più la trasparenza di chi mi dicesse "prova a pensare a questo e quello insieme, non ti sembra che sia lo stesso messaggio in due lingue diverse? Cosa ti dice sulla natura umana e i suoi modi di concretizzarsi in tempi e mondi lontani?"
No, non potevi farlo anche tu «Se fai il cantante devi vendere tanti dischi, se scrivi tanti libri, mentre se fai l’artista visivo per farcela dovrai convincere pochissime persone, molto ricche, di valere il prezzo della tua opera. La spada di Damocle del lo potevo fare anch’io non è stata forgiata solo dalla diffidenza del pubblico, ma anche dall’atteggiamento insopportabile di noi addetti ai lavori. Il problema è che a farne le spese sono artisti immensi, come Mark Rothko»
#cose mie#art#mark rothko#art history#questa cosa di sottovalutare le botte di culo mi sta abbastanza antipatica#che non vuol dire annullare il valore dell'impegno o del talento#ma cancellare l'idea che il caso e gli incastri della vita siano una influenza enorme sulle persone#nel bene e nel male
17 notes
·
View notes
Text

Amo le mani intrecciate.
Sembrano state create per facilitare incastri... Una forma soffusa di abbracci.
Amo le mani intrecciate durante l’amore e dopo. Quando si rimane vicini a scambiarsi calore. È un gesto che posticipa il distacco. È connessione di tatto. È erotismo sciolto in tenerezza. È “ti tengo”, “mi tieni”... Tengo Te. Tengo a Te.
Mi piace osservarle come quasi ci fossero estranee... eppure raccontano di Noi. Di tutto l’amore condiviso, appiccicato in angoli di corpo e anima. “Siamo belli insieme!”, penso e stringo più forte prima di lasciare andare, di lasciarti andare: il segreto dell’amore.
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare
71 notes
·
View notes
Text

un mosaico imperfetto è il cuore,
pezzi di emozioni che si incastrano su battiti di vita.
Un dolore lo riduce spesso ad un mucchio di tessere inutili… ricomporlo è difficile ci vuole pazienza , tempo , amore e qualcuno che sappia delicatamente capirne gli incastri non scompigliarlo ancora di più 💔
17 notes
·
View notes
Text
mi piacerebbe trovare una persona totalmente complementare a me, perché secondo me non è manco una roba di qualità è una roba di complementarità, quindi è quando ti incastri bene, quanto le nostre anime siano affini, indipendentemente da tutto, dall'aspetto fisico, sai molti dicono: "no a me piacciono more, a me piacciono bionde" però quella è una cazzata, perché l'amore è altro
#kid yugi#aforismi#frasi belle#citazioni#frasi tumblr#quotes#frasi italiane#frasi vere#frasi sagge#frasi rap#frasi celebri#amore#amore vero
24 notes
·
View notes
Text
MANIPOLATORI NASCOSTI
Una persona che chiede il tuo aiuto, ma quando esprimi cosa pensi ribatte, obietta, devia e cavilla con il principale scopo di dimostrare che il suo punto di vista è corretto, può essere molto spesso una manipolatrice.
Attenzione, non sto parlando di un legittimo o acceso scambio di pareri. Mi riferisco a chi fa la parte di colui che è aperto all’ascolto, ma non ascolta niente. Lo riconosci perché l’unica cosa che fa non è rispondere su quanto gli dici e che peraltro ha chiesto, né replica all'argomento che porti, ma apre un’oratoria di stile su come dovrebbe essere la vita e le persone, mettendo sul tavolo nuove variabili e sempre altre opzioni, pur di creare casino al tuo discorso originario.
Non parla quasi mai in modo sintetico o diretto, proprio perché è cronicamente falso. Se non sa come obiettare si difende con “non lo so”, sgravandosi di responsabilità e sostenendo a convenienza che se sta chiedendo a te è perché ammette la sua ignoranza.
Quando lo cogli in flagrante e rendi palese il comportamento coi paraocchi che ha, ti parla sopra perché se la prende che lo interrompi e non ti permette di evidenziare ciò che ha appena fatto. Torna in un secondo momento sullo stesso argomento sfalsando la cronologia delle risposte per costringerti nella posizione di errore.
Presta attenzione a questo atteggiamento, perché torna all'origine della domanda che ti ha fatto o del tuo discorso originario tutte le volte che lo incastri. Con questa modalità cancella e riavvia sistematicamente la sua posizione.
Questa categoria è tra le più infime e subdole da riconoscere, perché abilissima nel girare le frittate, confondere i discorsi che fai e rimpastarli dandogli un altro significato.
In tal senso è capace di mandarti allo sfinimento e se ti incazzi perché non si dimostra interessato a capire ciò che gli dici, ribatte che lui è calmo e quello con cui non si può parlare sei tu.
Spesso ha un’idea di sé meravigliosa e parla della vita degli altri evitando di mettere in gioco la sua. Se gli si fa notare tutto questo afferma che invece di argomentare accusi, giudichi o aggredisci.
Il suo è un tossico gioco di specchi dove ogni cosa viene distorta.
Fa paragoni su tutto, persino sui problemi che ha e che rispetto agli altri sono sempre superiori.
Finge umiltà, soprattutto intellettiva.
Di solito è convinto di “amare” più degli altri e di ricevere picche, gestendo il ruolo della vittima e mostrandosi come un bimbo indifeso e buono.
Per mia esperienza, se hai provato oltre le tre volte a porre un ragionamento sul suo operato e ti ha demolito la psiche, è probabile che sia anche un inetto di Spirito.
Uno che è davvero difficile che in questa vita si accorga di sé stesso e porti qualche forma di coscienza.
Queste "persone" non evolvono. Non vogliono e non ne sono capaci perché ignorano completamente chi sono. Ritenendosi perfette non vogliono nemmeno capirlo.
Sono parole forti, ma se le dico è perché l’ho vvissuto e analizzato.
#manipolatori#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazione#maschere#ego#inetti di spirito#diavoli#gente pericolosa#sistema#manipolazioni#verità#mondo marcio#rincoglioniti#consapevolezza#crescita personale#crescita interiore#conosci te stesso#lavoro su di sè#responsabilità#discernimento
79 notes
·
View notes
Text

Mi hai insegnato a immaginare un futuro con te, a praticare il desiderio di una casa insieme e di trovare magia nella quotidianità.
Quella quotidianità di cui tutti hanno paura.
Ma io credo che l'amore si incastri lì: nelle tazzine della nostra colazione.
Riccardo Bertoldi
✓
12 notes
·
View notes
Text
Non esistono gli incastri perfetti, le relazioni perfette, gli amori perfetti, le famiglie perfette...
Esistono persone piene di difetti che cercano di capirsi, che si confrontano e si scontrano, che provano a farsi del bene e che fanno di tutto per non farsi del male...
Ascoltare l'altro, mettersi nei suoi panni, riconoscere i propri limiti, è la forma più delicata di bene...
Non è mai facile, ma è necessario se si vuole tenere vivo un qualsiasi NOI, qualunque nome abbia... ♠️🔥
48 notes
·
View notes
Text
A te…Giorgì che piangi se ascolti una canzone...perché ti si smuove dentro qualcosa che non sai dire.
Ed io che ti rassereno e che ti parlo di emozioni e ti guido in un mondo dove la fragilità è confusa spesso con la debolezza.
A te…Giorgì che le cose che ami te le tieni strette e non accetti condizioni.
A te…Giorgì che quando hai scoperto che per venire al mondo qualcuno mi ha tagliato la pancia, hai voluto sapere se poi quel taglio fosse rimasto lì.
A te che quando hai scoperto che non era sparito per magia e che faceva male proprio come sentivi dolore a quel piccolo taglietto che avevi sul dito…mi hai abbracciata così forte da rimettermi insieme anima e cuore in un unico sentimento di pace.
A me che col cuore pieno di malinconia...in ginocchio davanti a te....ho dovuto spiegarti quanto quel dolore sia stato necessario per avere il mio bene più prezioso.
A te…Giorgì che disegni cuori e dentro ci scrivi le nostre iniziali.
Che mi dici che sei mia figlia…ma anche un pó il mio “fidanzato.”
A te…Giorgì che un bambino piccolo ti intenerisce e se lo vedi piangere…con le lacrime agli occhi corri subito a consolarli e poi me ne parli…convinta che debba pensarci io a lui.
Perché per te la mamma è la Mamma di tutti i bambini.
La cura per ogni lacrima di ogni bambino.
A te…Giorgì che mi chiedi se sono felice.
Così...a bruciapelo.
E se rispondo di sì...allora mi domandi ancora perché non sto sorridendo.
E mi accorgo che mi leggi dentro così a fondo che non posso mentirti.
A te…Giorgì che le mie parole (anche se davanti a me��mai lo ammetterai) hanno un peso assoluto.
Quello della verità.
Che non mi ascolti con le orecchie…ma col cuore.
Che mi senti come se tra noi ci fosse qualcosa di perennemente connesso.
A te…Giorgì che se ti senti poco bene mi chiedi aiuto.
Che accetti ed hai accettato ogni cosa da me...perché lo sai che non farei mai nulla contro il tuo interesse...anche le cose che ti hanno fatto male.
E ti fidi ciecamente...così tanto da farmi sentire ogni istante il peso della responsabilità che ho nei confronti della tua esistenza.
A te…Giorgì che mi chiedi di abbracciarti mentre dormi.
Che mi svegli di notte perché non trovi le coperte...ma poi è solo una scusa per nasconderti ancora tra le mie braccia.
A te…Giorgì che sei ancora una continuazione del mio corpo.
Che il mio tenerti tra le braccia è ancora una questione di incastri perfetti.
Come un ramo col suo albero.
Come un frutto con la sua foglia.
Non sei mai stata così tanto lontano da non trovare una giusta posizione tra le mie braccia.
Ti sei solo dovuta adeguare al mio corpo in evoluzione.
Al tuo essere...sempre più Donna.
A te…Giorgì che ti svegli e canti.
Che mi segui in bagno perché hai bisogno di parlarmi.
A te…Giorgì...con quei lunghi e complicati racconti avvincenti di storie vere che si intrecciano con quelle delle favole che abbiamo letto insieme.
A te.
Che mi accorgo di cosa stai sognando solo da come respiri.
Che la notte devo combattere i mostri dei tuoi sogni poggiando la mia fronte sulla tua.
Ed a furia di raccontarti che succede così...ho iniziato a crederci anche io.
A te.
Solo per te ogni giorno chiudo gli occhi e ringrazio la vita di avermi concesso ancora un giorno da vivere.
Da vivere...nonostante le paure...
nonostante l’incertezza di quel che ci attenderà domani...
nonostante il mio essere così di passaggio su questa Terra...
nonostante io non abbia certezza più di niente.
Vivere.
Con te.
Per te.
A te…Giorgì che mi hai sempre reso fiera di essere tua Madre.
A Te…Giorgì 110 ed infinite volte Grazie❤️


7 notes
·
View notes
Text

Dove c'è intesa ci sono incastri perfetti
Frederick William Burton, Incontro sulle scale della torretta - Hellelil and Hildebrand (1864)
l pittore inglese Frederick William Burton realizza nella seconda metà dell’Ottocento questo quadro ispirato ad una ballata del periodo medievale, dove cavalieri e damigelle sono i protagonisti di storie tormentate e dal finale tragico. In questo caso la principessa si innamora dell’uomo sbagliato, la sua guardia del corpo, ed il loro sentimento sarà destinato a portarli alla morte.
Il quadro nasce in un ambiente raffinato, culturalmente legato ai Preraffaelliti in cui la pittura si mette al servizio della poesia, e ruota intorno ad una composizione stretta, mentre una luce pulita sfiora i vestiti rappresentati con tecnica precisa e teatrale.
L’attimo dipinto è un attimo rubato, l’incontro fugace sulle scale della torretta, dove la mancanza di spazio permette ai corpi di sfiorarsi, alle braccia di incontrarsi, dove la chimica dell’amore esce allo scoperto in un brivido silenzioso.
Gli innamorati non si guardano, chiudono gli occhi per sentire ancora meglio il contatto che gli è negato e imprimerselo nella memoria, per parlarsi attraverso l’incontro rapido e nascosto, e abbandonarsi a quell’irresistibile attrazione che non ha motivo, che non ha ragione, anzi, che sanno sarà la loro rovina. Ma non gli importa.
E lui la trattiene piano, abbracciando il braccio, assaporando il suo odore, trovando quello che cerca, quello che gli basta, in quella stoffa.
Un’immagine struggente non solo se si conosce il finale della storia, in cui lui combatte per amarla e alla fine si fa uccidere per lei, lei muore perché non ha senso vivere senza di lui, ma anche per la bellezza e la forza dell’istante.
Frederick William Burton ci regala l’emozione dell’amore disperato perché sbagliato, ma anche di quello più dolce, più intenso e agognato, quello che spezza il respiro, ma fa battere il cuore, e rende la vita un alito caldo che va vissuto fino in fondo. Quello per cui, alla fine, sappiamo che ne era valsa la pena.
29 notes
·
View notes