#in Modo Naturale
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yoganostress · 2 months ago
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Come Riattivare il Metabolismo in Modo Naturale e Sostenibile
Come effettuare un Reset Metabolico Sostenibile e Ritrovare il Benessere Se ti senti spesso stanco, hai difficoltà a perdere peso nonostante gli sforzi o noti che il tuo corpo non risponde come vorresti, potresti aver bisogno di un reset metabolico. Questa pratica aiuta a riattivare il metabolismo, migliorare la digestione e favorire il benessere generale. Ma come funziona, e come puoi…
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im-tryingtoloveyou · 1 month ago
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sonsofks · 1 year ago
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Grindstone Desvela "Preserve"! Un Encantador Juego de Construcción de Naturaleza para PC en Verano 2024
Sumérgete en la creación de un ecosistema armonioso con el nuevo juego de puzles de Grindstone. Grindstone, el influyente editor global, nos sorprende con emocionantes noticias: “Preserve”, el entrañable juego de construcción de naturaleza, llegará a PC en el verano de 2024. Desarrollado por Bitmap Galaxy, “Preserve” promete una experiencia relajante donde podrás florecer un ecosistema vibrante…
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raccontidialiantis · 2 months ago
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La vendetta può essere dolcissima (2 di 2)
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A un certo punto, Rina - la mia collega/amica, quella che fotteva con mio marito defunto e a cui io per vendetta ho iniziato a scopare il marito Sebastiano - ha iniziato ad avere qualche sospetto. Si è confidata con me e all'istante m'è venuta in mente la soluzione. Devo dire che non mi sarei mai aspettata una tale carica di perversione scaturire in modo tanto naturale dalla mia mente e dalla mia libido di donna matura, sempre assennata e un po' grigia. Una che è sempre stata nei binari della morale considerata normale e socialmente accettabile. Con malizia sottile ho iniziato perciò a corteggiarla io stessa assiduamente, avendo in testa l'obiettivo finale duplice di distrarla e infine anche di farmela. Non potevo certo permetterle che si fissasse sul presunto tradimento di suo marito, il mio stallone giovane e adorato. Quello che nel mio letto è sovrano, il padrone del mio corpo. Allo stesso tempo ho preso a minimizzare e sdrammatizzare qualsiasi possibile suo indizio o sospetto. E tutte le cose che l'avrebbero potuta portare pian piano a scoprire il mio passatempo preferito. Cioè farla andare in giro per la città con in testa delle corna grandi quanto quelle di un alce.
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Progressivamente ho iniziato a regalarle della bigiotteria: bracciali, orecchini, collane. Poi dei dolci, alcuni capi di abbigliamento, un profumo. Allo stesso tempo ho preso a spingere un po' di più coi messaggini serali tra noi. Dapprima barzellette oscene. Poi frasi del tipo: "ti penso - mi manchi un po' - non vedo l'ora che passi il weekend per ritrovarti in ufficio lunedì - adesso sei nuda? - che stai facendo? - mi pensi anche tu, cara?" Lei non si sottraeva. Anzi: era piacevolmente divertita, da quel sentirsi evidentemente desiderata da un'altra donna. Amiche e colleghe da dieci anni almeno e ora inaspettatamente qualcosa di più. Infine la zampata: intimo di classe. Però le ho detto che mi sarebbe piaciuto tantissimo vederglielo indossare dal vivo. "Perché sei una vera dea, uno spettacolo di donna. Perché tra noi ormai c'è una certa complicità, perché mi piace molto stare insieme a te noi due sole, perché voglio vederti sorridere mentre qualcuno ti ammira per la bellezza che sei, perché adoro le tue fossette sulle guance quando sei contenta. No: non puoi sentirti in imbarazzo, con me." Senza sospettare, lusingata dalle mie attenzioni, martedì pomeriggio scorso, mentre Seba era fuori città per lavoro, mi ha ospitata a casa sua dopo aver timbrato l'uscita alle due con un permesso.
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Dopo il caffè e due chiacchiere un po' imbarazzate, siamo andate in camera da letto e le ho quindi porto il pacchettino. L'ha aperto: era felicissima. Candida e pura, senza esitazioni e forse felice di farsi ammirare nella sua perfezione di donna in pieno rigoglio, la mia venere s'è spogliata nuda di fronte a me. Con eleganza ha indossato il reggiseno e lo slip striminzito, entrambi di alta classe. Poi le ho dato anche un altro pacchetto, con dentro un reggicalze a strip moderno e delle velate nere bellissime. Nel frattempo io me la ammiravo tutta. Due seni compatti e morbidi al tempo stesso: perfetti creme caramel da gustare. I suoi capezzoli sono due minuscole meraviglie, circondate da un'areola di minimo diametro. Acerbi cuccioli di giovane donna. Gambe da atleta, culo alto e sodo. Una strisciolina di peli ben curata sulla passera. Mi mancava il fiato, dalla voglia di possederla. A un certo punto, guardandomi lei è arrossita. Io mi sono avvicinata, le ho preso il mento tra due dita e le ho accarezzato le guance. Poi l'ho stretta a me. Inalavo l'odore del suo corpo di gazzella impaurita. Ma capivo che si sentiva sicura e amata, tra le mie braccia. Ho preso l'iniziativa e l'ho baciata in bocca. Inizialmente era rigida, poi s'è sciolta e ha iniziato a giocare con la mia lingua che guizzava nel suo cavo orale.
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Era il segnale che attendevo; l'ho gettata sul letto e mi sono spogliata, sempre senza staccare il contatto visivo. Me la sono mangiata. Le ho divorato i seni, finalmente ho potuto metterle le dita nella fregna per masturbarla e leccarle il buco del culo. La sentivo godere e vibrare. L'ho fatta venire e l'ho costretta a dire che le piaceva, che mi amava, che ne voleva di più. Che era la mia puttana, da quel momento in poi. Ad oggi ci incontriamo con regolarità e scopriamo i segreti dell'amore tra due corpi femminili. Le insegno cose che mai avrebbe pensato di fare, con un'altra donna. Le tolgo qualsiasi inibizione: le consento di darmi degli ordini e di considerarmi la sua schiava. Mi insulta, mi chiama vecchia troia. Mi ordina di mangiarle il clitoride e io allora mi attacco e la succhio con foga fino a che non la sento venire. Devo dire che mi sono inserita, in questa sua unione matrimoniale con Sebastiano, in modo insospettabile. E tutto fila perfettamente. Me li faccio come voglio e pretendo da entrambi che abbiano tra loro dei rapporti sessuali settimanali rapidi, formali. E ipocriti. Tanto perché non si sospettino reciprocamente di tradimento. Che devo fare... li amo ormai, i miei due sposini. Quando decideranno di avere un bambino, forse chiederò anche di essere la sua madrina. Così mi piaccio, ormai: spudorata, sfacciata, immorale e godereccia. Una vera troia ingannatrice ed egoista. Ma sinceramente appassionata e innamorata di entrambi. Anche un po' gelosa, forse. Ma per ora non voglio farli divorziare. Troppo godo, con loro.
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RDA
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kon-igi · 24 days ago
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OGGI HO AVUTO UNA DISCUSSIONE MOLTO INTERESSANTE
così interessante che mi dovete aiutare a trovare un termine che definisca il mio modo di interagire con la realtà circostante.
Oggi un'infermiera - che evidentemente non ha ancora capito nulla di me, sia come professionista che come essere umano - mi ha detto che 'Bisogna legare la Sig.ra Maria quando è seduta a tavola sennò mangia poco e poi si alza per andarsene in giro'.
E il sottoscritto, a cui i coglioni stavano girando come le ventole del sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima e parevano dover fare la stessa fine di lì a poco, ha risposto in modo sintetico e candido
E ALLORA LASCIAMOLA MORIRE DI FAME IN SANTA PACE!
Potete immaginare la reazione di tutte le altre infermiere e OSS, reazione che per l'ennesima volta mi ha costretto a dover spiegare.
CURA e ACCUDIMENTO sono due cose differenti.
Sono due cose MOLTO differenti e che si fanno per due condizioni distinte che possono affliggere una persona fragile.
La CURA riguarda la risoluzione di un problema sanitario e quindi mira alla guarigione con restituzione delle piene capacità psico-fisiche.
L'ACCUDIMENTO, invece, riguarda il PRENDERSI CURA (non il curare!) di una persona in una condizione irreversibile di fragilità e che, quindi, può solo peggiorare.
Quando la Piramide di Maslow viene erosa a partire dall'alto e anche le sue stesse fondamenta cominciano a vacillare, allora il professionista del sanitario si deve rendere conto che la cura non è più possibile ma bisogna passare al solo accudimento.
E il modo migliore per prendersi cura di una persona è evitarle la sofferenza fisica e psicologica.
Ovviamente non sto parlando di eutanasia (quella è una scelta personale che farò non come professionista ma come essere umano nei riguardi delle persone a cui voglio bene) ma di abbandonare il concetto di esistenza 'normale' a cui tendere in modo forzoso.
Se una persona ha fame, viene nutrita, anche con l'aiuto di un'operatrice che la imbocca... se una persona ha sete idem ma pensare di costringerla a mangiare e bere 'sennò muore' significa ucciderle la dignità e imporle sofferenza per soddisfare un nostro desiderio di 'curare' l'anormalità.
La persona anziana che smette di mangiare e di bere ha avviato un proprio percorso personale verso la conclusione della sua esistenza ed esclusa ogni possibilità di cura, dobbiamo solo fare tutto quello che �� in nostro potere per ACCOMPAGNARLA alla fine senza dolore fisico o malessere psicologico.
Per cortesia, torniamo a parlare della morte come un qualcosa di naturale e ad abbracciarla come parte della vita, perché come ho già detto mille volte e non mi stancherò mai di ripetere
QUANDO VIVI NELLA PAURA DELLA MORTE, LA MORTE SI È GIÀ PRESA LA PARTE MIGLIORE DELLA TUA VITA
E ora che ho finito di scrivere, la ventola di raffreddamento ha rallentato e quindi Fukushima là sotto è salva. Grazie.
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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(Foto: sneakstrikesback)
Ti desidero praticamente da sempre, da quando ti ho conosciuta, stronza di una ragazza viziata e perversa. Non ci posso fare nulla: è stato un vero colpo di fulmine. T'ho vista e mi sono bagnata. Ormai è molto tempo che ti do lezioni di piano e sono venti mesi, cioè sin dall'inizio, che mi tenti e mi stuzzichi: con frasi a doppio senso, sorrisi e infine con vestiti cortissimi e camicette vedo-non-vedo. Il tuo profumo naturale, proprio il tuo odore di donna, mi fa perdere la ragione.
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Ma non siamo mai entrate in una vera confidenza. Mai un sorriso. Sempre distante. Perennemente quella espressione dura, sul tuo viso. Certo: sei una studentessa modello, esegui le partiture, impari, ti eserciti. Sei fissa nella mia mente da allora, ogni giorno. Eppure sono sposata da oltre vent'anni. Sono una donna quadrata, di difficile impressionabilità. Normalmente imperturbabile. Ne ho viste e passate tante. Poi: ho ben quattro figli, mio marito mi scopa o mi rompe il culo quasi ogni notte.
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Non mi era mai passato per la testa neppure per sbaglio, il fatto di potermi innamorare di una donna. Ma è accaduto. Oggi sono proprio uscita di senno - non so davvero cosa mi sia preso - e t'ho infilato tutte e due le mani nel top panna leggerissimo che portavi a pelle, senza reggiseno. Ti ho preso e strizzato le mammelle a piene mani: quanto m'è piaciuto! Ti desideravo da impazzire. Pensavo avresti strillato, conoscendoti come stronza totale con la puzza sotto al naso, sempre molto esigente e crudele coi collaboratori domestici che avete in casa.
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Invece sei rimasta fredda, quasi paralizzata. Non so come, sono riuscita a ricompormi e a scappare via. Ero rossa in viso, mortificata. Pensavo al peggio. Una denuncia, come minimo. La perdita della mia onorabilità e forse del lavoro che adoro. E comunque, pure mi odoravo le mani di continuo. Invece mi hai mandato un messaggio alle nove di sera, mentre sparecchiavo. Fortuna che mio marito era distratto, impegnato a caricare la lavastoviglie e a sentire la tv di sottofondo.
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Mi hai inviato il breve video di te che ti stavi masturbando e hai scritto che non vedi l'ora di sentire la mia lingua nella tua fica. Che mi desideri dal primo giorno che mi hai conosciuta. Che ti vesti in modo succinto per farmi uscire allo scoperto, perché mi vuoi. Poi che vuoi leccarmi tutta, masturbarmi, succhiarmi i cpaezzoli e leccarmi il buco del culo! A momenti svengo. Sono corsa a ficcarmi a letto nuda e mi sono fatta scopare a lungo. Pensavo solo a te, mio nuovo e segreto amore...
Aliantis
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r0entgen · 6 months ago
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tu piensas que ninguna corporacíon ianqui tienes ojos en tu reservas naturales de gas y petroleo, tu piensas que no hay necesidad de asegurar soberania nacional, quieres con todo corazón acabar como argentina
Inicialmente no te iba a responder porque estoy cansada del mismo argumento estúpido una y otra vez, pero acabo de ver entrar tu ask por segunda vez y lo que me dio fue lástima.
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No hay manera más sencilla de identificar a un opinólogo extranjero porque creo que hasta los mismos chavistas han ido soltando poco a poco esta narrativa gringocentrista en la que todos los males en Venezuela los representa un gobierno extranjero y no el gobierno que supuestamente escogió el pueblo soberanamente, porque la soberanía venezolana siempre está en peligro.
Sí, Aire1111, creo que todos los venezolanos sabemos que los yanquis quieren nuestras reservas naturales. Del mismo modo, oponerse al gobierno no equivale a desear intervencionismo gringo. ""Quieres con todo corazón acabar como Argentina", ¿acabar como Argentina cómo? Por fa aclárame esa idea.
Entonces bueno, ya que estamos aquí, claro que nuestros recursos están seguros y bien administrados por el régimen:
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Ok, bueno, quizás no "seguros y bien administrados", pero al menos tenemos soberanía, ¿no?
Supongo que habría que definir soberanía primero:
Sobre la soberanía, nuestra constitución dice en el Art. 5 que "[...] reside intransferiblemente en el pueblo, quien la ejerce de forma directa en la forma prevista en esta Constitución y en la ley, e indirectamente, mediante el sufragio, por los órganos que ejercen el Poder Público.
Los órganos del Estado emanan de la soberanía popular y a ella están sometidos."
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(Sobre la constituyente en 2017).
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Art. 299, sobre el régimen socioeconómico: "El Estado conjuntamente con la iniciativa privada promoverá el desarrollo armónico de la economía nacional con el fin de generar fuentes de trabajo, alto valor agregado nacional, elevar el nivel de vida de la población y fortalecer la soberanía económica del país, garantizando la seguridad jurídica, solidez, dinamismo, sustentabilidad, permanencia y equidad del crecimiento de la economía, para lograr una justa distribución de la riqueza mediante una planificación estratégica democrática participativa y de consulta abierta."
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Bueno, a lo mejor estamos hablando de la injerencia extranjera en Venezuela:
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Pero bueno, nada nuevo. Ustedes quieren autodeterminación para cualquier pueblo MENOS para los que ustedes creen que están atravesando una revolución socialista. Qué fastidio esa gente que está cansada de vivir en miseria, dios.
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worldofdarkmoods · 2 months ago
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Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Non è una minaccia, non è un ultimatum. È solo il risultato naturale di un cuore che ha imparato, a caro prezzo, quanto costi rincorrere chi non vuole essere raggiunto, quanto faccia male restare accanto a chi non riesce più nemmeno a vederti. Ho capito che non puoi trattenere nessuno, non puoi costringere qualcuno a restare, e soprattutto non puoi chiedere a una persona di darti ciò che non vuole o non sa dare.
All'inizio ci provi. Cerchi di ignorare i segnali, di giustificare i silenzi, di accettare le distanze come momentanee, come qualcosa che passerà. Ti dici che forse sei tu quella sbagliata, che forse stai pretendendo troppo. E così ti aggrappi a ogni singolo gesto, anche il più piccolo, sperando che basti a compensare tutto quello che manca. Ma non è mai abbastanza. Perché quando qualcuno sceglie di seminare distacco, lo fa senza guardare indietro, senza accorgersi delle crepe che lascia, delle ferite che continua ad aprire.
E allora ti ritrovi lì, con il cuore in mano e una testa piena di domande a cui nessuno risponderà. Perché? Cosa ho sbagliato? Cosa avrei potuto fare di diverso? Ma le risposte non arrivano, e anche se arrivassero, non cambierebbero niente. Perché il distacco non nasce per caso. È una scelta, anche quando sembra involontaria. È una strada che l’altra persona ha deciso di percorrere, lasciandoti indietro, spesso senza nemmeno voltarsi.
E così, un giorno, smetti di rincorrere. Non perché non ti importi più, non perché il dolore sia svanito, ma perché capisci che continuare a inseguire è inutile. Capisci che, a un certo punto, il tuo silenzio diventa l’unica risposta possibile. Non è un silenzio rabbioso, non è un muro che alzi per fare male. È un silenzio che parla di resa, di un cuore che si è arreso all’evidenza che certe battaglie non si possono vincere. È il silenzio di chi ha dato tutto e si è accorto che non c’era nessuno disposto a fare lo stesso.
Ma quel silenzio fa male, più di qualsiasi parola. Perché in quel vuoto che resta c’è il rumore assordante delle emozioni che non puoi più condividere, dei sogni che non vedranno mai la luce, delle speranze che hai coltivato solo per vederle appassire tra le mani. E allora ti chiedi: "Perché continuo a sperare? Perché continuo a credere che qualcuno, un giorno, possa vedere il mio silenzio non come un addio, ma come una richiesta di aiuto?"
Eppure, anche se cerchi di convincerti del contrario, quella speranza resta lì, appesa a un filo sottile, pronta a spezzarsi al minimo soffio. Perché il tuo cuore vuole ancora credere, vuole ancora aggrapparsi a qualcosa, anche quando la mente sa già che non c’è più nulla da salvare. E così il ciclo ricomincia: il distacco, il silenzio, il vuoto, e poi ancora quella speranza che non ti abbandona mai del tutto.
Ma più passa il tempo, più ti rendi conto che quel ciclo è una prigione. E allora provi a fare una scelta diversa. Decidi che il tuo silenzio non sarà più solo una risposta al dolore che ti hanno inflitto. Diventa il tuo scudo, il tuo rifugio, il tuo modo di ricominciare. Non perché non soffri più, non perché hai dimenticato, ma perché finalmente hai capito che l’unica persona su cui puoi davvero contare sei tu.
Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Ma quel silenzio non è solo la fine. È anche un nuovo inizio, un modo per ritrovarmi, per imparare a camminare da sola, per costruire qualcosa che nessuno potrà mai spezzare. Anche se fa male, anche se il vuoto resta, so che un giorno quel silenzio sarà la mia forza. E forse, quando quel giorno arriverà, non avrò più bisogno di parole per spiegare chi sono, cosa voglio, e soprattutto cosa non accetterò mai più.
Anonimo🖤
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il-gualty1 · 5 days ago
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La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale della vita, non l'eccezione...
Buddha
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falcemartello · 4 months ago
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Lo si vede in questi giorni dopo la vittoria di Trump, con un proliferare di crolli nervosi che emergono in rete e nella pubblicistica di fronte alla “vittoria del Male”, ma lo si vede continuamente in mille contesti.
Lo abbiamo visto nei giorni del Covid, dove abbiamo cercato di giustificare esibizioni di malvagità, crudeltà, auspici di morte con la dinamica psicologica della paura.
Lo vediamo nel modo in cui si sviluppano (o meglio NON si sviluppano) i discorsi sulle tematiche del “politicamente corretto” dove ogni discussione aperta è impossibile e dove sensibilità isteriche pronte a scatenarsi sbranando “il Male” sono onnipresenti. Lo vediamo nella demonizzazione delle alterità politiche sul piano internazionale.
Ciò che colpisce è come questa tendenza allo scontro inconciliabile, alla repulsione senza sconti né mediazioni, avvenga proprio nell’epoca per eccellenza della “fine delle ideologie”, della “fine delle grandi narrazioni”, della “secolarizzazione”.
Ciò che colpisce è come questa tendenza allo scontro inconciliabile, alla repulsione senza sconti né mediazioni, avvenga proprio nell’epoca per eccellenza della “fine delle ideologie”, della “fine delle grandi narrazioni”, della “secolarizzazione”.
Per come ci sono state raccontate molte vicende storiche, siamo abituati ad associare lo scontro senza esclusione di colpi all’attrito tra identità forti, identità collettive irriducibili, visioni del mondo radicalmente alternative. La modernità (o postmodernità) ci è invece stata spesso venduta come il luogo dove abbiamo sì sacrificato forti radicamenti, visioni ambiziose e palingenetiche, ma almeno lo abbiamo fatto nel nome della pace, della fratellanza, della pacifica convivenza in un “villaggio globale” esente da contrapposizioni radicali. Solo che le cose appaiono alquanto diverse da quanto ci è stato fatto balenare. Nel secondo dopoguerra abbiamo assistito alla capacità di riconoscimento reciproco e persino alla collaborazione pragmatica, di soggetti che pochi anni prima si erano sparati addosso, di appartenenti a visioni del mondo davvero nettamente divergenti. Democristiani e comunisti erano portatori di ideologie robuste e profondamente diverse, e tuttavia riuscirono a produrre quel mirabile ed equilibrato documento che è la Costituzione.
Persino gli ex fascisti vennero reintegrati, con la sola clausola che non pretendessero di riproporre tale quale la proposta politica che aveva portato il paese al disastro bellico (divieto di ricostituzione del PNF).
Oggi che ovunque in Occidente la “politica dell’alternanza” è alternanza tra varianti della stessa ideologia liberale, con una sovrapponibilità delle politiche al 90%, proprio oggi l’odio inconciliabile tra le parti, il mutuo disprezzo sembrano essere le caratteristiche dominanti. Come è possibile?
Ecco, credo che per capire questo stato di cose noi dobbiamo prima comprendere qualcosa di fondamentale intorno alla forma delle contrapposizioni umane.
Una contrapposizione di carattere ideale, quali che siano le idealità a confronto è una contrapposizione che si muove pur sempre in una sfera umanamente condivisibile, almeno di diritto: la sfera delle idee appunto.
Un’idea diversa da un’altra, una ragione inconciliabile con un’altra ragione sono pur sempre idee e ragioni, e come tali sono potenzialmente condivisibili: è possibile cambiare idea, è possibile comprendere le ragioni altrui.
Questo significa, banalmente, che due visioni del mondo articolate in idee e ragioni, per quanto possano essere diverse, sono comunque parte di un comune gioco umano.
Il processo di disumanizzazione avviene invece in forme diverse, essenzialmente prepolitiche, tipicamente radicate in variabili naturali. Il caso idealtipico è naturalmente il razzismo, dove qualunque cosa il “razzialmente-diverso-e-inferiore” faccia o dica diventa irrilevante, perché niente potrà cambiare la sua “inferiorità naturale”.
Ma questa sfera naturale e prepolitica è, in effetti, divenuta nel discorso pubblico contemporaneo la sfera dominante.
Così, non rileva se Trump e Harris avessero contenuti decenti o indecenti, seri o ridicoli; a questione seriamente discussa diventa: “Com’è possibile che le donne, o gli immigrati, o i “colored”, ecc non abbiano votato per <<uno dei loro>>?” La differenza politica in primo piano ora appartiene ad una sfera prepolitica, naturalistica, impermeabile alla ragione.
L’aver trasformato la politica in una competizione tra gruppi di interesse, lobby, e l’aver svuotato la sfera ideologica convergono nel trasformare il discorso pubblico in una sorta di “razzismo universale”.
Che le differenze siano di “razza”, “genere”, orientamento sessuale, etnia, o che trascolorino in giudizi di ordine psichiatrico, epidermico, antropologico, comunque ci troviamo su di un terreno dove le ragioni non hanno più cittadinanza: resta solo la ripulsa (o l’attrazione) istintiva.
La distruzione della sfera politica, nutrita e alimentata per decenni dal “pilota automatico dell’economia”, è arrivata al capolinea, producendo una nuova forma di tribalismo naturalistico, di “razzismo universale polimorfo”, che non conosce più alternative all’esclusione dell’altro, eventualmente al suo annichilimento.
Lungi dall’essere il viatico per forme di pacifica convivenza, la distruzione delle identità politiche e delle ideologie porta con sé il germe del conflitto senza limiti.
Le premesse per un futuro di guerre civili all’interno e disposizioni genocide all’esterno sono state poste.
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miciagalattica · 29 days ago
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La farfalla
Capitolo primo
Non so se vi sia mai capitato di riflettere su quanto vi sia accaduto e notare come gli eventi siano legati da un sottile fil rouge, e allora vi siete chiesti: “Allora esiste un destino?”. Certo si arriva a questo dopo che gli eventi sono accaduti, ossia in un a-aposteriori.  Al contrario all’inizio, gli eventi sembrano slegati e pensiamo che tutto sia avvenuto per opera del “Caso”. 
Vi racconto come un bruco si ritrovò a trasformarsi in una farfalla.
Non è stato un caso ma era già destinata a diventarla.
Tutto ebbe inizio una sera che mi portai a casa del lavoro, dovevo fare una relazione su come trovare il segmento per un lancio di un prodotto commerciale. Lasciai il dossier sulla scrivania e mi precipitai a farmi una doccia. Mio marito era ai fornelli e mi stava preparando una cena delle sue. Un uomo favoloso molto attento a tutte le pratiche domestiche, quasi impossibile da trovare. Dopo che ho finito la doccia e indossato un mio pigiamone, andando in cucina, lo vidi che stava seduto a leggere il mio fascicolo. In particolare lo trovai a leggere un foglio dove avevo appuntato una tipologia di uomini.
Avevo scritto che esistevano sette categorie di maschi:
1- ALFA: leader nati maschi con piena consapevolezza fin dalla nascita di essere superiori e di dover essere obbediti e rispettati... potere maschile al suo apice... un'autorità naturale su tutte le altre categorie... fanno quello che vogliono, quando e come vogliono... è ovviamente piuttosto raro!
2- BETA: maschi forti capaci di essere leader per la maggior parte del tempo e a cui piace guidare ma si sentono gregari di un uomo alfa nell'intento di guidare gli inferiori. A loro piace umiliare le categorie inferiori
3- GAMMA: La categoria più comune. Una personalità forte a cui piace comandare ma anche sottomettersi, soprattutto con altri gamma....
4- DELTA: generalmente mancano di mascolinità... Amano sottomettersi a categorie superiori e ai loro pari per brevi periodi di reciproco piacere....
5- EPSILON: A loro piacciono i lunghi periodi di sottomissione... Si identificano come puttane. Sono spesso sottoposti a umiliazioni da parte dei superiori......
6- ZETA: gli schiavi. A loro piace essere ridotti in schiavitù. Sono ancora nella società ma sempre più schiavi di altri uomini...
7- OMEGA: oggetti in forma umana. Senza diritti né privilegi. Nessuna dimostrazione di volontà o indipendenza... Tutto deve essere autorizzato …
Appena sorpreso divenne rosso in viso, mi era sembrato un bambino sorpreso a mettere la mano nel barattolo della marmellata. Allora per rompere la tensione, scherzando gli ho detto.
“ A te non so dove collocarti tra le ultime tre categorie”.
Non rispose, chiuse il fascicolo, liberò il tavolo, si tolse il grembiule,  apparecchiò in modo perfetto la tavola, e portò i piatti già con le pietanze. Non so’ perché tutto questo mi mise addosso una sorta di eccitazione. Lo vedevo sotto un’alta prospettiva, mi sa che avevo aperto il vaso di Pandora.
Per tutta la durata della cena mille pensieri affollavano la mia mente, lo avevo solo provocato mettendolo nelle ultime posizioni della scala comportamento degli uomini. Mi aspettavo che reagisse, invece? Che cosa ero andata a toccare. Finito di mangiare, una volta sparecchiato ci andammo a sdraiare su divano per vedere qualche film alla tele. Lui scelse di vedere “La chiave” di Tinto Brass. Un film che quando uscì fece scalpore, eravamo più giovani e la visione innescò una tempesta ormonale a entrambi, ci furono scintille, un sesso infuocato. Da allora ne passò di acqua sotto i ponti, tutto quel fervore si andò man mano scemando. Purtroppo la routine è la tomba dell’amore. La visione del film fu una mezza delusione, era come aver mangiato una minestra riscaldata. Lo stato di tensione non mi era ancora passato, anzi era aumentato.
La domanda persistente era: Che cosa nascondeva quel silenzio alla mia provocazione?
Una volta che siamo andati a letto mio marito, mi ha chiesto:
Hai mai pensato di fare sesso con un altro uomo?
Gli ho risposto di botto:
��“Sai che ti amo e ti sono stata sempre fedele". "Non posso credere che tu me lo chieda”. 
In realtà non avevo mai pensato di fare sesso con un altro uomo, nonostante gli approcci e le opportunità che il mio lavoro di organizzatrice di conferenze offriva, dato che ero spesso lontana da casa e c'era una notevole quantità di perfetti sconosciuti che soggiornavano nel mio stesso albergo. 
Mi chiese subito scusa vedendomi furiosa, molto arrabbiata e confusa ancora di più di prima.
“Che cosa stava succedendo?"
Rimasi in silenzio e sentivo il suo respiro, era ancora sveglio.
A un certo punto mi abbracciò da dietro unendo i nostri corpi. Ero felice di sentirlo dietro di me. Non è mai bello finire la giornata con una nota amara.  Mi baciò lentamente il collo e sentii la sua mano afferrarmi il seno, mentre l’altra scorreva lungo tutto il mio corpo proseguendo lungo le mie cosce. Potevo sentire l'inconfondibile contrazione del suo cazzo mentre s’irrigidiva contro il mio sedere. Adesso anche il mio respiro cominciava ad accelerare.  La sua mano ha iniziato a esplorare tra le mie gambe e le ho aperte per permettergli di toccarmi la figa. Con tanta delicatezza passò il dito tra le labbra, trovando la mia umidità e usandolo per stuzzicare il mio clitoride. Il formicolio elettrico mi percorse tutto il corpo e mi sciolsi tra le sue braccia forti. 
A un tratto si fermò e mi disse che era in uno stato confusionale fin dalla mattina, perché aveva sognato che scopavo con un altro, mentre ero via per una conferenza e poi tornavo a casa e gli raccontavo tutto. Appena sveglio si ritrovò con un’erezione portentosa come quella che aveva ora.
Potevo sentire il calore del suo cazzo in crescita mentre iniziava a esplorare tra le mie gambe da dietro. 
"Non eri geloso e arrabbiato?" ho chiesto.
 
Rispose: “Sì, all'inizio quando mi sono svegliato, ho sentito entrambe le cose". Poi ho capito che era solo un sogno ed ero così eccitato che dovevo averti proprio lì e in quel momento. Era come una fantasia cattiva.
Sono rimasta scioccata. Mio marito era eccitato pensando che avessi scopato un altro uomo! Ormai il suo cazzo era completamente rigido e me lo stava massaggiando lungo la figa da dietro, quindi ho inarcato la schiena per facilitargli il compito. Nel frattempo il suo dito continuava a stuzzicare il mio clitoride e ora ero eccitato quanto lui. 
"Ci stai pensando di nuovo?" ho chiesto. 
Lui: “Sì, non riesco a togliermelo dalla testa". "Per favore, non arrabbiarti”. 
Proprio in quel momento il suo cazzo trovò la mia figa e me lo spinse dentro di qualche centimetro. Sembrava il paradiso ed ero così eccitata che non potevo essere arrabbiata. 
Io di rimando “ Non c’è nulla di male nell’avere fantasie sporche”.  
Le sue spinte stavano diventando più lunghe e ora mi stava penetrando più profondamente. Il suo cazzo era fantastico e con il suo dito che continuava a stuzzicare il mio clitoride, mi stava portando rapidamente all'orgasmo. La mia mente cominciò a vagare verso alcuni degli uomini che mi avevano fatto delle proposte alle conferenze. In qualche modo stavo cercando di immaginare quale sarebbe stato nella fantasia di mio marito. 
Ero ancora confusa ma molto eccitata ed ho iniziato a stare al gioco. 
��Gemetti mentre le spinte diventavano sempre più veloci. Ormai la mia figa era così bagnata e stavo per venire.  Il suo cazzo era durissimo, me l’ha spinto dentro per tutta la sua lunghezza ed io sono impazzita, gemendo e avendo il miglior orgasmo che riesco a ricordare da anni.  Mi ha fatto venire abbondantemente e prima di lui. L'ho adorato! 
Ero sorpresa dal fatto di queste chiacchiere sporche avessero eccitato anche me. Gli ho detto che mi piaceva fantasticare di essere scopata da un altro uomo.
Lui: “ Voglio che scopi tutti gli uomini che vuoi". "Voglio che mi porti a casa il loro seme nella tua figa calda".  
Non potevo crederci! Era davvero preso da questa cosa ed ero ancora più sbalordita dal fatto che non m’importasse per niente.
Gli risposi: "Lo farò!". "Ti porterò a casa una figa sporca e piena di sperma cosi potrai aggiungere il tuo seme a quello di lui”. 
Mi ha fatto rotolare sulla pancia e mi ha messo in ginocchio in modo da potermi prendere adeguatamente da dietro.  Mi sono sentita infilzare da una spada rovente, ho sentito lo spasmo del suo cazzo ed è stato sufficiente per mandare al limite anche me, la mia mente era piena d’immagini di strani cazzi che si scaricavano nella mia figa. 
Mi sono accasciata sul letto, ansimando. Con mia sorpresa, mi ha girato, spingendo le mie ginocchia verso l'alto e aprendo le mie gambe, la sua faccia si è tuffata immediatamente tra le mie gambe. 
La mia figa stava già formicolando, quindi la sensazione della sua lingua e della sua bocca che mi succhiavano mi ha mandato subito in visibilio, e nuovi orgasmi hanno iniziato a scorrere a ondate, quasi dolorosi ma erano così belli. Mio marito non mi aveva mai fatto una cosa del genere ed ho capito che anche quello doveva far parte della sua fantasia. 
Ormai anch'io ero completamente immersa nella fantasia ormai persa gli dissi:
"Assaggi la sua venuta?"
"Mmmmm", fu tutto ciò che riuscì a rispondere mentre mi lambiva con la lingua le grandi labbra, mandandomi di nuovo oltre il limite. 
Alla fine, ho dovuto respingerlo perché la figa si era fatta troppo sensibile. Con mia sorpresa si è immediatamente alzato sopra di me e il suo cazzo era di nuovo duro e mi ha sfiorato l'apertura. 
"Ti voglio ancora", è tutto ciò che ha detto, mentre mi chiudeva in un bacio ed io assaporavo i miei succhi e la sua venuta combinati. È entrato di nuovo in me e ho emesso un gemito lungo e lento. 
Il suo ritmo ora era più lento e mi guardava amorevolmente negli occhi. 
“Grazie per non esserti arrabbiata sentendo la mia fantasia”. 
Come potevo? Faceva piacere anche per me! 
"Grazie per non esserti arrabbiato perché ho scopato un altro uomo!"
Lui: “Non mi arrabbierò nemmeno se lo farai!"
Io: "Allora lo farò se ti darà piacere ”, non so cosa me lo fece dire ma in quel momento lo pensavo davvero. 
“Gemette e mi venne dentro”. 
Esausti e ansimanti, giacevamo l'uno nelle braccia dell'altro, senza dire una parola. Era stato tutto così intenso e inaspettato. Alla fine mio marito disse:
"Suppongo che sia stato bello portare le fantasie nella stanza da letto?"
Ed io ho aggiunto, "Se pensi di farcela, un giorno potremmo anche trasformare alcune fantasie in realtà". 
Ce la farò mi disse e mi strinse tra le sue braccia. Quella notte dormimmo profondamente. 
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ross-nekochan · 2 months ago
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Ho scoperto del cambio di paradigma di Zuckerberg e di Meta dalle storie dei Tlon, per cui le ripercussioni di tutto ciò le ho comprese assieme alla notizia stessa.
Come è stato detto, la notizia è passata in sordina in Italia, ma le conseguenze che avrà questa cosa saranno ENORMI.
Basta tornare un po' indietro nel tempo, ossia al famoso 2019, quando giravano bufale su bufale sul covid e sul vaccino a cui le persone credevano ciecamente, per rendersi conto della gravità della situazione.
Quanto peggiorerà il mondo dopo questo editto (come è stato giustamente definito)?
Personalmente, non ho mai avuto troppa fiducia nel futuro e nelle nuove generazioni, ancor di più adesso che ho e ho avuto a che fare con qualche esemplare da quando sono arrivata qui (per la questione naturale per cui "si fa gruppo" tra connazionali quando sei all'estero). Infatti, che fiducia posso avere se a 23 anni questi ancora sfottono chi è "frocio", se quella di poter mettere il cognome della madre a un figlio "è una cazzata" e che il tappo attaccato alla bottiglia "è un'altra cagata"? Che fiducia posso avere nel futuro se vedo continuamente bebè con ancora il ciuccio in bocca essere silenziati dai genitori con lo smartphone (questo sia in Italia che in Giappone)?
E ora, cosa ci si può aspettare dal mondo se la buona maggioranza delle persone nel mondo passano lo stesso quantitativo di ore di una giornata lavorativa (o più) su le piattaforme di Meta che faranno girare cazzate su cazzate?
In napoletano si dice tipo:"Quindi se ti dico che il ciuccio (=asino) che vola, tu ci credi?". È quello che sta succedendo per davvero.
Per carità, le bufale sono sempre esistite ed esisteranno sempre, è solo il mezzo di comunicazione che cambia forma, però se prima si poteva evitare il consumo di un certo tipo di materiale ora è praticamente utopia perché vorrebbe dire diventare eremiti digitali - e non solo, dato che, ad oggi, il digitale ha persino più valore del reale.
Vorrei non rimanere atterrita difronte a questa notizia, così come non lo sono stata quando è stata eletta Meloni o come non lo sono più quando succedono catastrofi naturali... però stavolta non ci riesco troppo.
Non sono una di quelle persone che vede il passato sempre migliore del presente, anzi, l'ignoranza pesante è sempre esistita ed è sempre stata ben più capillare delle idee progressiste. Però avendo vissuto solo in questo arco temporale abbastanza ristretto, la curiosità che mi sorge è: qual era la visione che avevano gli intellettuali del loro presente? Come si sentiva, ad esempio, Marx nel suo momento storico? Oppure come si sentivano i contrari al nazismo e al fascismo quando questi acquisivano sempre più consenso? Era impauriti da quello che stava succedendo oppure avevano una visione più cinica e super-partes (come "il popolo è fatto così, si beve tutto e questa è solo la naturale conseguenza")?
Comunque sia, ad oggi, spero con tutto il cuore che si ergerà un nuovo social o un nuovo modo di abitare il digitale regolato su criteri meno scellerati di questi (non che ci voglia molto... ma ci vuole molto coraggio per voler mettere in piedi un progetto simile nel contesto attuale), dove, almeno coloro che non vogliono utilizzare le piattaforme esistenti, potranno migrare per poter usufruire della parte migliore del web. Lo spero, anche se non ci credo troppo... anche perché con le ultime sparate di Trump, non so voi, ma a me una bella terza guerra mondiale non mi pare più una cosa così impensabile e lontana nel tempo...
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Sottomessa, come tu mi vuoi
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Eccomi: sono arrivata a casa tua dal lavoro. Mi spoglio e come tu comandi non farò neppure una doccia, perché quando facciamo l'amore a te piace sentire il mio odore naturale. E mi annusi ovunque: ti eccita, lo so. Non lo ammetterò mai di persona, perciò te lo scrivo mentre ti aspetto in questa e-mail che leggerai domani, ma questa cosa mi fa andare fuori di testa. Mi lusinga e mi fa sentire di avere un notevole potere su di te. Sento che ti piaccio in quanto femmina in calore. Ora mi lubrificherò nella zona anale. Sai: tu sei un po'… “ingombrante” e non è che io non gradisca, ma voglio agevolare la tua penetrazione senza dover soffrire per la notevole dilatazione del mio ano quando accolgo il tuo cazzo.
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E giuro che mi piace un casino, quando lo facciamo lentamente e con gentilezza: sento che decisamente mi desideri, che vuoi proprio me. Ti servono le mie carni, per il tuo piacere. So che non potrò scappare fin quando non avrai finito. Sono totalmente sottomessa a te. Sei un martello inesorabile ed eccezionale: mi sfondi inchiodandomi al letto. Quando affondi completamente nel mio culo, quello è il momento in cui proprio non ragiono più: chiudo gli occhi, mordo il labbro inferiore per non urlare di piacere e allargo ancora di più le natiche. Poi subito le alzo un po’ per accoglierti al meglio e quindi prendiamo a muoverci in sincrono.
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Quando avanzi e poi arretri, sento profondamente la frizione del tuo stantuffare. Man mano crescono la frequenza e l'intensità dei tuoi colpi, sino al momento in cui spingi al massimo e rimani tutto dentro di me. Sento allora che quello è il momento adorato in cui mi sborri nelle viscere. Vieni e mi riempi della tua crema preziosa. Cinque o sei getti sostanziosi. Ti chiedo il permesso e vengo anche io. Sei generoso. Null'altro al mondo vale questo nostro intimissimo istante: nulla. Questi sono i momenti preziosi in cui mi sento tua. Sono un tuo possedimento, una cosa profondamente tua e ti imploro di usarmi ancora. Sono felice di essere la schiava del tuo piacere. E oso godere solo se tu me lo permetti.
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Quindi, dopo che mi sei venuto nel culo, il rito è sempre questo. Lo sai e già ti vedo sorridere, con quelle fossette sulle guance che mi fanno bagnare solo a guardarle: fai per alzarti e andare in bagno. Magari vorresti pulirti, riposarti un attimo. Ma io invece ti prendo dolcemente per le palle, ti blocco a bordo letto e prima che tu possa dire una parola, rapida prendo in bocca il tuo uccello, dopo il rapporto un po’ rilassato: lo ingoio tutto sino alla radice. Riderei dalla felicità, se solo potessi farlo con la bocca impegnata! Invece con la bocca piena di te sono intenta a slinguarti, succhiarti per farti ritrovare la massima rigidità.
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Tu, iniziando a mugolare, ridiventi subito durissimo e mi scopi la bocca impaziente. Ti stimolo l'ano col dito medio e al momento giusto te lo infilo in culo fino in fondo. Contrai e stringi per trattenerlo. È allora che mi chiami: “maledetta puttana, cagna”, poi mi afferri saldo la nuca e sborri di nuovo in me, lo fai in modo copioso, mugolando libero. Io allora assaporo e inghiotto tutto, diligente e avida. Non si spreca una goccia. Sono brava, eh? Poi salgo per stringerti e baciarti, completamente pazza d'amore per te. Ecco: quello si che è un bacio appassionato tra due persone che si amano veramente.
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Poi mi rivesto e torno velocemente a casa da mio marito. Spesso è un mio segreto piacere, sbrigata rapidamente la cena e messi a letto i bambini, stuzzicarlo per poi farmi scopare dopo essere appena stata con te. Lui quando scopiamo nella situazione... “corna freschissime” mi trova inspiegabilmente molto calda, scatenata, insaziabile e diventa a sua volta appassionato, focoso. È con me quindi tenero e docile come un agnellino. Viene più volte dentro di me in modo tradizionale ed è molto soddisfatto. Il giorno dopo mi porta sempre un regalo: un vestito, della bigiotteria, fiori; cose così. Dice che mi ama.
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Io, tutto sommato, sono una brava moglie lo sai; solo che… amo troppo farmi scopare e inculare da te, solo da te. Almeno per ora: non lo avevo mai tradito con altri, ma mi sta piacendo, ‘sta cosa… Comunque… tranquillo :) non c'è nessun altro in vista! Niente scenate di gelosia: sarebbe troppo complicato, per carità. Ma a te però non rinuncio. Sai: penso proprio di amarti. Poi francamente lo sai che adoro troppo succhiare il tuo rispettabile uccello e leccarti le palle e l'ano. E ogni tanto anche masturbarti e vederti schizzare: adoro servirti come una troia diligente. Sono cose molto intime, piacevolissime e segrete tra noi.
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Nel mio lavoro sono una dirigente rispettata, obbedita e riverita da molti uomini, ma con te è diverso: sono un oggetto per il tuo godimento e ti faccio tutto ciò che mi comandi. Vedi la vita: lui non osa neppure chiedermele, le cosine che faccio con te! Qualche giorno magari gli farò provare il paradiso. Voglio proprio vedere che faccia farà; però spero che poi non inizi a sospettare… meglio di no. Ci sentiamo presto.
Bacio dove sai. :) Tua S.
P.s.: adesso che è mattina e leggi, quando scopiamo di nuovo?
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RDA
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angelap3 · 2 months ago
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🐝 Alcune curiosità sulle api🐝
Ecco 20 curiosità sull'importanza del miele e delle api:
1. Sapevate che il miele non si rovina mai? Gli archeologi hanno trovato vasi di miele in antiche tombe egizie che hanno più di 3.000 anni e sono ancora perfettamente commestibili!
2. Sapevate che le api sono essenziali per la coltivazione di molti dei nostri alimenti? Impollinano circa un terzo degli alimenti che mangiamo, tra cui frutta, verdura e noci.
3. sapevate che il miele ha proprietà curative naturali? Grazie alle sue proprietà antibatteriche, può aiutare a lenire il mal di gola e persino ad accelerare la guarigione di ferite e ustioni.
4. sapevate che le api producono una quantità minima di miele durante la loro vita? Una singola ape operaia produce solo circa 1/12 di cucchiaino di miele in tutta la sua vita, ma insieme ne producono molto!
5. sapevate che le api comunicano danzando? Eseguono una "danza delle scosse" per indicare alle altre api dove trovare i fiori migliori.
6. sapevate che il miele può aiutare il vostro cervello? Contiene antiossidanti che possono favorire la salute del cervello e migliorare la memoria.
7. sapevate che la cera d'api prodotta dalle api è utilizzata in molti prodotti di uso quotidiano? ** Si trova in oggetti come candele, balsami per le labbra e persino in alcuni tipi di confezioni per alimenti.
8. sapevate che il miele può essere una fonte di energia naturale? È una rapida fonte di energia perché è ricco di zuccheri naturali.
9. sapevate che solo negli Stati Uniti esistono oltre 300 varietà di miele? Il sapore, il colore e l'aroma dipendono dai fiori che le api visitano.
10. sapevate che l'apicoltura aiuta molte comunità in tutto il mondo? Fornisce reddito, sostiene l'agricoltura e contribuisce a migliorare la sicurezza alimentare in molte regioni.
11. sapevate che il miele può essere usato come conservante naturale? Grazie alle sue proprietà antibatteriche, il miele è stato usato per secoli per conservare la frutta e altri alimenti.
12. sapevate che alcune api sono in grado di riconoscere i volti umani? Alcuni studi hanno dimostrato che le api da miele sono in grado di ricordare e riconoscere i volti umani, in modo simile a come ricordano i diversi fiori.
13. sapevate che il miele può migliorare il sonno? Un cucchiaio di miele prima di andare a letto può favorire il rilassamento e un sonno migliore, aumentando leggermente i livelli di insulina e permettendo al triptofano di raggiungere il cervello.
14. sapevate che le api sono daltoniche al rosso? Le api possono vedere la luce ultravioletta, cosa che gli esseri umani non possono fare, ma non possono vedere il colore rosso. Lo vedono invece come nero.
15. Sapevate che il miele può aiutare a combattere le allergie stagionali? Alcuni ritengono che il consumo di miele locale aiuti a rafforzare l'immunità ai pollini locali e a ridurre i sintomi dell'allergia.
16. sapevate che la pappa reale prodotta dalle api operaie viene somministrata a tutte le larve di api? Tuttavia, solo quelle destinate a diventare regine vengono nutrite con la pappa reale durante il loro sviluppo.
17 Sapevate che il miele ha usi medicinali diversi nelle varie culture? Nella medicina ayurvedica, ad esempio, il miele è usato per trattare i problemi digestivi e nell'antico Egitto per curare le ferite.
18. Sapevate che le api hanno un GPS incorporato? Utilizzano la posizione del sole, il campo magnetico terrestre e i loro ricordi dei punti di riferimento per orientarsi e ritrovare la strada verso l'alveare.
19. sapevate che le api da miele sono gli unici insetti che producono cibo che viene mangiato dall'uomo? Sono uniche nella produzione di miele, che è stato un alimento base della dieta umana per migliaia di anni.
20 Sapevate che il miele può variare notevolmente in sapore e consistenza? Il tipo di fiori impollinati dalle api influenza il sapore, il colore e la consistenza del miele. Alcuni tipi di miele possono anche essere cremosi o saporiti!
Grazie, care api!
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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(Foto: 500px)
Il sottile piacere della sottomissione ti si insinua nella mente piano. È discreto, subdolo. Inizia tutto con l'essere tu stessa sorpresa nel godere intensamente del tuo primo appuntamento segreto con lui, dei primi suoi schiaffi ricevuti sul culo. Non te lo saresti mai immaginato, che il tuo primo tradimento coniugale sarebbe stato così piacevole ma... strano, stimolante.
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(Foto: eroticasensualis)
Così diverso dalle noiose e routinarie, monotone dolcezze del sesso con tuo marito. E non provi alcun senso di colpa! Poi, scopri addirittura di non avere affatto paura di ricevere cinghiate e addirittura quasi ti scopri a godere, guardandoti allo specchio della camera da letto a casa, con le prime strisce rosse sulle natiche. E a proporre tu stessa nuovi modi per farlo sentire tuo esclusivo padrone.
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(Foto: eroticasensualis)
Man mano, ti sembra perciò sempre più naturale obbedire ai suoi ordini e indossare i finimenti da schiava che lui compera per te. Al punto che durante la settimana lavorativa hai come sottofondo dei tuoi pensieri soltanto il desiderio fortissimo di rivederlo. Tutte le altre cose: casa, figli, marito, spesa, bollette, volontariato, iniziano a essere priorità di secondo grado. Infine, capisci di essere nata intimamente sottomessa.
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(Foto: eroticasensualis)
Cercavi solo chi tirasse fuori dal tuo cassetto più nascosto questo tuo lato bellissimo e vero. Finalmente ti piaci, ti senti realizzata appieno: madre, moglie, impegnata nel lavoro e nel sociale. Ma soprattutto segreta schiava di un uomo molto affascinante, duro e sprezzante. Però a suo modo con te protettivo e desideroso di godere, grazie a ciò che sei disposta ad accettare e che ormai vuoi anche tu con tutta l'anima.
Aliantis
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(Foto: eroticasensualis)
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solosepensi · 8 months ago
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"Non bisogna mettere a posto le cose.
Le cose vanno lasciate come sono.
Non si può trattenere un amore finito e nemmeno fissarsi a proseguire un progetto che non vuole essere realizzato.
Tutte le nostre energie sono indirizzate a questo: a mettere a posto le cose.
E trascorriamo ore a cercare di capire di chi è la colpa, a piangerci addosso, a ripetere in modo continuativo quell'atteggiamento che sappiamo non portare a nulla.
Vogliamo essere più espansivi, più simpatici, meno sensibili.
Perché vogliamo essere a posto. Cerchiamo la perfezione.
E non riusciamo a comprendere invece che è proprio il disordine della nostra vita, l'inaspettato, il non accettato che ci guidano alla comprensione più autentica di noi stessi e degli altri.
Dobbiamo solo affidarci alla vita e lasciarci guidare da ciò che accade.
Senza porci domande, senza chiedere il perché di ciò che è successo. Dobbiamo solo gustarci gli eventi che accadono e sentire profondamente cosa suscitano in noi.
Tutto il resto verrà da sé.
Perché saremo così colmi di energia vitale, così svegli e presenti, così attenti che la via da seguire sarà lì chiara davanti ai nostri occhi. E a noi non resterà altro da fare che imboccarla nel modo più naturale e semplice possibile.
E' giunto il momento di non fare niente.
Di spegnere la mente con i suoi pensieri, i pregiudizi, le preoccupazioni.
Non cercate più nulla.
Fatevi vuoto. Ricercatelo in ogni dove.
E vi stupirete di come le cose si metteranno a posto da sole."
Elena Bernabè
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