#imprese torinesi
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SIMEST (Gruppo CDP) e Unione Industriali Torino siglano un protocollo d’intesa per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese del territorio. Roma. Torino
Impegno per la realizzazione di progetti di filiera e missioni all’estero. Focus sulla promozione degli strumenti SIMEST e sulla formazione
Impegno per la realizzazione di progetti di filiera e missioni all’estero. Focus sulla promozione degli strumenti SIMEST e sulla formazione Roma/Torino, 17 febbraio 2025 – SIMEST, la Società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e Unione Industriali Torino, l’associazione territoriale aderente a Confindustria, hanno sottoscritto un protocollo…
#Alessandria today#aziende italiane#business internazionale#collaborazione istituzionale.#Competitività#consulenza strategica#Crescita economica#crescita industriale#desk virtuale#economia globale#Export#finanza agevolata#Globalizzazione#Google News#Gruppo CDP#imprese torinesi#Innovazione#Internazionalizzazione#Investimenti#investimenti strategici#italianewsmedia.com#Made in Italy#mercati emergenti#mercati esteri#missioni all’estero#opportunità per le imprese#Pier Carlo Lava#PMI#prestiti partecipativi#Progetti di filiera
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Crisi Mirafiori, più che triplicate le ore di cassa integrazione delle imprese torinesi
Con la crisi di Mirafiori, gli esuberi e l’assenza di nuovi modelli, le ore di cassa integrazione delle aziende a febbraio di quest’anno sono più che triplicate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E a tremare sono le aziende dell’indotto automotive ma anche le tante piccole aziende artigianali che gravitano attorno al mondo della quattro ruote. Basta guardare i dati dell’Inps, ripresi…

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Coronavirus, Montaruli-Marrone (Fdi): mentre Governo blocca ancora Torino, Appendino e Pd preparano trombette e cappellini di carta. Serietà e misure strutturali per rilancio imprese. “Mentre in Parlamento siamo tutti impegnati per risollevare anche dal punto di vista economico i territori colpiti dal Coronavirus, individuando misure strutturali per restituire respiro al tessuto imprenditoriale, quali la sospensione immediata delle scadenze fiscali, un fondo salva partite iva, l’esclusione delle inadempienze contrattuali ecc., grillini e dem torinesi dimostrano con post sconclusionati di non aver compreso la gravità della situazione” commenta Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia.
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API Torino, Unione Industriale Torino, AMMA, Ascom Torino, Confesercenti Torino, Confartigianato Torino, CNA Torino, ANCE, Aniem CONFAPI Torino, a favore della realizzazione delle infrastrutture.
La Torino Lione deve essere fatta presto. Industriali, artigiani, commercianti, aziende edili: “Sospendere i lavori della Tav non è accettabile”.
Le associazioni degli industriali, degli artigiani, dei commercianti e delle aziende edili di Torino saranno presenti oggi, lunedì 29 ottobre alle 14.00 nell’Aula del Consiglio Comunale di Torino per testimoniare il totale dissenso e l’assoluta contrarietà all’approvazione di un Ordine del Giorno che ha l’obiettivo di chiedere al Governo il blocco di tutti i lavori inerenti la Tav.
Saranno presenti in Aula Consiliare Corrado Alberto (Presidente API Torino), Dario Gallina (Presidente Unione Industriale Torino), Giorgio Marsiaj (Presidente AMMA), Maria Luisa Coppa (Presidente Ascom Torino), Giancarlo Banchieri (Presidente Confesercenti Torino), Dino de Santis (Presidente Confartigianato), Andrea Talaia (Direzione CNA Torino), Antonio Mattio (ANCE), Alessandro Frascarolo (Aniem CONFAPI Torino).
“L’approvazione di un Ordine del Giorno che richiede la sospensione dei lavori relativi alla Nuova Linea Torino Lione – spiegano congiuntamente i Presidenti delle Associazioni d’impresa torinesi sarebbe un atto gravissimo dal punto di vista politico e istituzionale; significherebbe dire no ad un territorio aperto all’Europa, più competitivo e più efficiente. Non è possibile tarpare così le possibilità di crescita del nostro sistema economico.
La Torino Lione non è un capriccio di pochi, ma un investimento per il futuro di tutti”.“L’attrattività di un territorio – spiegano ancora i nove Presidenti -, dipende anche dagli investimenti e dalla loro realizzazione. Gli imprenditori veri, che creano Pil e occupazione, vogliono certezza sulle infrastrutture e sui tempi della loro realizzazione. Le imprese non possono più sopportare una politica che va contro lo sviluppo e la crescita”.
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Maverick, autore del blog omonimo (https://mavericknews.wordpress.com) è stato condannato per diffamazione a mezzo stampa, chiamato in causa da Massimo Numa, per un articolo pubblicato sul sito. Una condanna tutta politica, che colpisce chi osa scrivere in dissenso e senza paura, su uno dei tifosi dell’accanimento giudiziario nei confronti dei notav, con un passato politico tutto da chiarire. A Maverick va tutta la nostra solidarietà qui di seguito il report e la dichiarazione in tribunale —– da Maverick – Processo Numa vs. Maverick. Sentenza Dopo breve camera di consiglio, Maverick è stato ritenuto colpevole del reato di diffamazione a mezzo stampa. Il giudice ha tuttavia concesso attenuanti di cui per ora non si conoscono le motivazioni. Per cui Maverick è stato condannato a € 516 di sanzione amministrativa e a pagare le spese legali (fino a € 3000). La pm Valeria Abbiati (sostituta di Padalino) aveva chiesto la sanzione di € 1000. Il giudice, trascurando lo specifico capo di imputazione (l’articolo incriminato) su cui è stato avviato il giudizio, ha accolto gli argomenti della parte civile secondo cui il sottoscritto è con-causa della vita derelitta a cui il querelante sarebbe costretto da tempo a causa della “persecuzione mediatica” da parte dell’avversa “fazione politica” e di cui l’articolo incriminato è solo un esempio. L’udienza si è tenuta in una cornice di pubblico coinvolto e solidale, più numeroso delle volte precedenti: valsusini, No Tav dei Comitati torinesi, amici. Che il giudice non promettesse niente di buono, l’avvocato Lamacchia, difensore di Maverick, l’aveva capito fin dalla prima udienza: cenni di insofferenza agli interventi dell’avvocato, atteggiamenti severi, concessioni poco formali al querelante in apertura. Il significato di questa sentenza è chiaro: se sei No Tav e antifascista di Numa non puoi parlare. Non si può nemmeno dire che è “famigerato” malgrado l’ampia documentazione delle sue gesta (sul “fascista” il tribunale non è entrato nel merito). E’ il significato di un processo politico che è sfuggito ad alcune parti di movimento ma non ai semplici militanti che hanno affollato l’aula in questi mesi. A questi ultimi e alle otto sezioni Anpi che hanno emesso un loro comunicato va il mio affetto fraterno. C’è un aspetto positivo della vicenda giudiziaria: abbiamo condotto tutto il processo all’attacco producendo prove della “fama” del querelante tanto che lo stesso avvocato di parte civile ha dovuto sottolineare nella sua arringa che “sembrava che l’imputato fosse il mio cliente e non il Salmoni”. Di questo siamo soddisfatti: abbiamo fatto un buon lavoro di informazione e raggiunto un pubblico più ampio rendendo pubblico il curriculum del querelante e documentando molte delle sue imprese. Che ora sono agli atti. Se ne riparlerà in appello. Qui sotto il comunicato stampa di Maverick e la dichiarazione spontanea letta oggi in aula. Sono stato condannato per aver riportato in un articolo di cronaca giudiziaria, sintetizzandola nell’aggettivo “famigerato”, un’opinione ampiamente diffusa presso larghe parti dell’opinione pubblica e nello stesso ambiente giornalistico sul querelante Massimo Numa. Tale opinione diffusa riguarda la collocazione politica del querelante, autore di un libro di denigrazione della Resistenza nel savonese e dedicato a un marò repubblichino caduto nei giorni della Liberazione, libro su cui si sono pronunciate nel tempo dieci sezioni Anpi; riguarda il ruolo politico di un “giornalista” che si accanisce quotidianamente sulle lotte e le proteste sociali; riguarda la discutibile deontologia, esibita anche al di fuori dell’ambito politico, di un “giornalista”già condannato per diffamazione e sottrattosi più volte al giudizio. Nel corso del processo abbiamo ampiamente documentato il tipo di fama che caratterizza il querelante e gli inquietanti aspetti del suo agire ma il tribunale ha optato per la sua tutela. Una tutela che rafforza le ipotesi diffuse di solide protezioni. E’ una condanna politica per un reato di opinione nei confronti del sottoscritto, giornalista indipendente, non protetto da editori o da testate potenti, attivo nel movimento No Tav. Un processo che in qualsiasi altra sede non sarebbe neanche stato istruito, una querela che sarebbe stata archiviata da qualsiasi altra Procura. Ma si sa che alla Procura di Torino l’accanimento contro i No Tav è di casa. Il futuro farà giustizia, noi faremo appello. Torino, 19 marzo 2018 Dichiarazione di Fabrizio Salmoni al Tribunale Questo processo ruota intorno al concetto di “famigerato” usato nel mio articolo in riferimento al Numa. L’ho usato non gratuitamente o per arbitrio personale ma per indicare in un aggettivo una somma di elementi che già al tempo della querela avevo potuto sia raccogliere che verificare di persona e che mi davano motivo per utilizzarlo. Un’opinione che nel tempo non ha potuto che rafforzarsi considerando che le condotte personali e professionali del querelante hanno interessato un pubblico sempre più vasto. Quindi un’opinione diffusa che io ho riportato e ampiamente documentato in questo processo. E’ comunque un’opinione soggettiva e come tutte le opinioni ha il suo contraltare: per molti, non solo in ambito politico, il Numa ha cattiva fama, per i suoi sodali è probabilmente un esempio di civismo e di giornalismo. Tutto è relativo ed ognuno ha la responsabilità della propria immagine pubblica. Bisogna poi anche accettarla se si è coerenti. Ho cercato durante la mia audizione di riassumere tutti quegli elementi ed ora qui voglio sottolinearne le implicazioni più significative. Sono figlio di due partigiani, un po’ tutta la mia famiglia, zii compresi, ha fatto quell’esperienza. Papà e mamma erano due dei migliori amici di Primo Levi e nella famiglia Salmoni ci sono stati due deportati: uno non è mai tornato dai campi, l’altro se l’è cavata perchè è stato arrestato dai fascisti e consegnato ai tedeschi a fine gennaio del 1945. Io sono iscritto all’Anpi perchè i miei ne sarebbero contenti e perchè l’antifascismo è storia anche della mia vita. Credo che possiate capire quindi perchè il libro del Numa è il primo e più importante motivo per me per confermare l’autore “famigerato”, a partire dal pronunciamento dell’Anpi di Savona nel 2008 proprio su quella pubblicazione. Se avete letto almeno la recensione redatta dalle sezioni Anpi che nel 2013 lo denunciarono pubblicamente, già potete esservi fatti un’idea chiara della fondatezza di quel giudizio. Ogni cittadino democratico che abbia letto o visionato quel libro ha avuto la stessa sdegnata reazione e ha espresso lo stesso giudizio, e voglio credere che anche Lei giudice e il Pm possiate condividerlo. Come le otto sezioni Anpi che hanno emesso il comunicato che abbiamo prodotto. Tanto più chiaro e severo giudizio in tempi in cui forze di estrema destra, vicine al pensiero del querelante, ripropongono una propaganda fatta di saluti fascisti, di manifesti recuperati dalla Repubblica Sociale, di azioni aggressive come da cronache recenti. Il querelante si è sforzato di dichiararsi democratico difensore dello Stato ma è risaputo che non basta dirsi antifascista, bisogna anche dimostrarlo. E il querelante ce la mette tutta nella sua attività professionale per smentirsi. E’ riuscito persino a farsi querelare dall’Anpi di Chianocco-Bussoleno per averne indicato per iscritto e per fotografia alcuni iscritti come “terroristi” (querela transata). E ancora recentemente (sabato 9 dicembre 2017), senza farsene scrupolo, ha scritto l’ articolo su La Stampa che tenta di giustificare in modo forse volutamente confuso il carabiniere che ha esposto la bandiera adottata dai nazisti, un gesto condannato dalle maggiori autorità di quello Stato di cui si dice difensore. Nel corso di questo processo, ho elencato diverse ragioni per cui il querelante è considerato diffusamente “famigerato”, ho messo in evidenza comportamenti quantomeno anomali per un giornalista, alcuni anche paradossali (come il messaggio alla collega Zorio sulla pièce teatrale sospesa) ma ciò che mi sembra più importante evidenziare è un concetto fondamentale che lo rende tale: c’è modo e modo di interpretare il concetto di Stato. Io penso che lo Stato debba soprattutto servire, ascoltare e proteggere i cittadini. A giudicare dalla sua produzione giornalistica, invece il querelante è un ammiratore sfegatato degli apparati armati dello Stato a cui sono affidati la repressione e il controllo dei conflitti sociali. Lui scrive quasi solo di ordine pubblico, ha una speciale ammirazione per i “reparti antisommossa”, in generale per gli “sbirri” come li chiama affettuosamente in un altro libro a loro dedicato. Come scrivono le sezioni Anpi che nel 2013 lo hanno pubblicamente denunciato, nella recensione del suo libro sulla Resistenza, “…Per Numa, ieri come oggi, è importante l’omologazione (lo Stato, i partiti, ecc.); tutto quanto ad essa sfugge è negativo: cosi’ le bande partigiane non identificate (“schegge impazzite”, “formazioni fuori controllo”) a fronte della REPUBBLICA Sociale, come i protagonisti attuali delle lotte sociali (anarchici, centri sociali, No Tav, antagonisti, il dissenso non riconoscibile, ecc.) a fronte dello Stato e delle Forze dell’Ordine, sempre in un’ottica di scontro. Insomma, l’importante è la divisa. Nessuno gli ha mai spiegato che la Rsi non è mai stata un’autorità riconosciuta ma un’entità fittizia o che lo Stato e certe sue articolazioni o comportamenti non sempre sono simboli di democrazia compiuta. A prescindere, lui sta dove stanno i manganelli…”. Insomma, una concezione dello Stato coerente con la sua ideologia, che porta a pensare che tra i suoi modelli di riferimento ci siano comunque i poliziotti condannati per le violenze di Genova 2001 e quelli che sui muri della Diaz e dei bagni di Bolzaneto scrissero odi al duce, o quelli che hanno dileggiato e insultato la mamma di Aldrovandi. Se riteniamo che lo Stato debba servire, ascoltare e proteggere il cittadino, se riteniamo che il modello di Stato non debba essere quello del querelante, allora riportare la qualifica di “famigerato” attribuita al Numa come opinione diffusa è comprensibile e non può costituire reato. Se invece sarò condannato, la sentenza non servirà a cambiare quell’opinione collettiva nei confronti del querelante: per molti sarà e rimarrà sempre, come minimo, famigerato. Diverse volte il Numa è stato querelato ma ha sempre transato prima di andare a sentenza. Almeno una volta, per quanto mi risulta, gli è andata male ed è stato condannato per diffamazione. Deve aver passato molto tempo a cercare il modo di colpirmi ma alla fine ha trovato solo l’appiglio di “famigerato”. Era un po’ che ci provava con quelle piccole provocazioni via e-mail che abbiamo depositato. Del resto, me l’aveva promesso: “…Con Salmoni non abbiamo ancora finito…”. Chiediamoci che razza di giornalista sia costui. E perchè a Torino querele come questa arrivino in giudizio. Torino, 19 marzo 2018
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Musei di classe è social, a lezione di cultura d'impresa
Piattaforma con la Scuola Holden, in rete già 9 realtà torinesi (ANSA) – TORINO, 24 FEB – Nasce Musei di classe, la piattaforma digitale che mette, per la prima volta, in rete i siti espositivi e gli archivi delle imprese dell’area metropolitana di Torino e dà alle scuole la possibilità di organizzare visite e integrare i programmi didattici. L’iniziativa è dell’Unione Industriale di Torino…
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Ambasciatore eccellenze del territorio torinese
La Città di Torino ha istituito il titolo di "Ambasciatore nel mondo delle eccellenze del territorio torinese", destinato a cittadini, torinesi e non, che si siano distinti per il loro contributo allo sviluppo e all'immagine del territorio torinese. Possono presentare la proposta di candidatura, Consiglieri Comunali, Assessori o altri soggetti che abbiano un interesse diretto come Enti, Associazioni, Istituzioni, la cui attività professionale abbia avuto una riconosciuta valenza nazionale e/o internazionale. Gli Ambasciatori saranno inseriti in un apposito Albo e avranno il compito di rappresentare e di promuovere le eccellenze del territorio e del patrimonio artistico, architettonico e culturale che Torino può offrire a turisti, istituzioni e imprese di tutto il mondo. La nomina verrà conferita dalla Sindaca o da un suo delegato in un momento pubblico in occasione della Festa patronale del 24 giugno. Le candidature, indirizzate alla Sindaca della Città di Torino, vanno inviate, utilizzando il modulo predisposto, entro il 15 maggio 2020, a [email protected] Per informazioni: [email protected], tel. 011 01122161 - 011 011 22133
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Nosiglia: le banche finanzino le aziende in difficoltà che vogliono assumere
L’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha rilasciato una dichiarazione relativa alla crisi che colpisce ormai da tempo molte aziende torinesi, mettendo in difficoltà un gran numero di famiglie: Di fronte al perdurare delle crisi in diverse imprese del territorio sento il dovere di invitare tutti i deputati e senatori piemontesi di ogni schieramento a … Leggi tutto L'articolo... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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Troppi blackout causati dalla neve nelle valli di Cuneo e Torino: un tavolo di lavoro per gestire l’emergenza
Le forti nevicate provocano spesso lunghi blackout che comportano gravi danni a cittadini e imprese. Pochi giorni fa le grandi nevicate avevano causato molte ore di blackout e disagi alla viabilità. I Sindaci delle valli cuneesi e torinesi hanno presentato ai Prefetti di Cuneo e Torino le conseguenze del fenomeno metereologico per far partire un … Leggi tutto L'articolo Troppi blackout... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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Dalla camera di commercio 700mila euro alle imprese torinesi che affrontano la sfida del digitale
Vetrine multimediali per negozi, stampanti 3D e robot controllati a distanza in fabbrica, Internet of Things e realtà virtuale per progettare nuovi prodotti e servizi turistici, analisi dei big data per coltivazioni innovative: sono numerose le soluzioni già offerte oggi dalle nuove tecnologie agli imprenditori di ogni settore, dall’artigianato al commercio, dall’industria all’agricoltura.... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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Cooperative torinesi: stato di salute e prospettive
Presentati da Camera di commercio di Torino, con Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte Nord, i dati 2017 sulla natimortalità delle imprese cooperative torinesi e i risultati di un’indagine sul clima di fiducia nel 2018. “L’universo delle cooperative torinesi, con quasi 1500 realtà attive e 46 mila addetti, conferma in questi ultimi tre anni una sostanziale … L'articolo Cooperative... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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Unioncamere: oltre 41mila assunzioni nel periodo settembre–novembre a Torino
Le imprese torinesi prevedono di effettuare oltre 41mila assunzioni nel periodo settembre–novembre di quest’anno. E’ la previsione fatta in base agli ultimi dati Excelsior, il sistema di Unioncamere che rileva le esigenze delle aziende. Il 41% riguarderà giovani sotto i 29 anni, 16% donne. Le figure più richieste sono cuochi, camerieri e figure legate al […] Per il contenuto completo visitate il sito http://ift.tt/1tIiUMZ
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Turismo, cala la fiducia delle imprese torinesi
“Un campanello d’allarme”. Così Maria Luisa Coppa, presidente dell’associazione dei commercianti, definisce il calo di fiducia delle imprese torinesi del turismo e del settore alberghiero emerso durante la presentazione dei dati del secondo trimestre 2017 sul clima di fiducia delle imprese di Ascom Confcommercio Torino e Provincia e FormatResearch. Per la prima volta,... Per il contenuto completo visitate il sito http://ift.tt/1tIiUMZ
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Cresce il clima di fiducia per le imprese torinesi
Clima di fiducia favorevole per le imprese torinesi, con indicatori allineati (nel caso del manifatturiero) o appena al di sotto (per i servizi) rispetto a quelli di marzo. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale dell’Unione Industriale di Torino. Manifatturiero Nel comparto manifatturiero gli indicatori su produzione e ordini sono praticamente identici a quelli rilevati a marzo,... Per il contenuto completo visitate il sito http://ift.tt/1tIiUMZ
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Entro l’anno il 40 per cento dei torinesi viaggerà su internet più velocemente
Un piano che vuole fare di Torino un laboratorio di innovazione per tecnologie digitali e servizi di smart city. Fastweb ha annunciato l’estensione a Torino della copertura del servizio UltraFibra 1 Giga che consentirà entro l’anno, a 262mila abitazioni e imprese – oltre il 40% delle famiglie e delle aziende – di usufruire del servizio per navigare […] Per il contenuto completo visitate il sito http://ift.tt/1tIiUMZ
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Domenica blocco totale del traffico: nessuna deroga alle imprese funebri
Nessuna deroga: domenica 2 aprile, dalle 10 alle 18, in caso venissero chiamate, le imprese funebri potranno usare solo i carri funebri e non altri mezzi. La denuncia arriva dal capogruppo del Partito Democratico in Comune Stefano Lo Russo, che su Facebook ha spiegato che l’Assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi, ha risposto picche “alle Imprese di Onoranze Funebri torinesi... Per il contenuto completo visitate il sito http://ift.tt/1tIiUMZ
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