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ECCO ALCUNE IDEE PER SPOSTARE L'ELFO E FARGLI FARE QUALCHE MARCHELLA
State pensando di preparare la scaletta per giocarecon i vostri figli a “Elf on the schelf”?Oppure, state cercando delle idee simpatiche per creare qualche scenetta simpatica e qualche marachella fatta dal vostro Elfo? Ecco qui l’articolo che fa per voi! Se siete alla ricerca di qualche idea per far fare al vostro piccolo ospite, l’elfo di Babbo Natale simpatico e dispettoso, siete nel posto…
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Dragon Goes House-Hunting, staff e prima immagine dell’anime
La serie tv sta venendo prodotta da Signal MD.
Svelato assieme ad una prima immagine promozionale lo staff al lavoro sulla serie animata tratta dal manga “Dragon, Ie wo Kau” (Dragon Goes House-Hunting), scritto da Kawo Tanuki e illustrato da Shouko Aya.
L’adattamento è diretto da Haruki Kasugamori (Hitorigurashi no Shougakusei, Lunatan: 1-Mannen no Himitsu) presso lo studio Signal.MD (Recovery of an MMO Junkie,The Wonderland) e il design dei vari personaggi è affidato a Shiori Asuka (Lunatan: 1-Mannen no Himitsu) e Shiyi Su (Tales of HR). La colonna sonora sta venendo composta da Kyouhei Matsuno (You Don't Know Gunma Yet, Welcome to the JAPARI PARK).
Un drago deve essere feroce e spaventoso, altrimenti che drago sarebbe?Il protagonista di questa storia non lo è affatto e per questo viene addirittura cacciato dalla propria famiglia. Ben presto si accorge che la strada non è un luogo sicuro per una bestia leggendaria, dove ogni ogni elfo, nano o creatura mitica vuole un pezzo di lui… letteralmente! Il nostro drago fifone si mette dunque alla disperata ricerca di una nuova casa!
La commedia fantasy viene serializzata dal 2016 sia sulla rivista Monthly Comic Garden che online sul sito MAGCOMI e attualmente conta sei volumetti. L’opera è inedita in Italia, ma volendo può essere trovata in inglese grazie alla casa editrice Seven Seas Entertainment.
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
[FONTE]
#doraie#dragon ie wo kau#dragon goes house-hunting#anime#serie tv#manga#newsintheshell#news in the shell
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... (immagine da web e/o dall’ultima camminata notturna) #myiceland #painting #enjoylife #colors #horse #elfo #listento (presso Milli Vina Guesthouse) https://www.instagram.com/p/BrUwj2NnXWU/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=y74bqisn622t
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Rassegna racconti di Natale:
Il mio secondo racconto per accompagnarvi al Natale si intitola VIGILIA ALL’OLTREMONDO, quindi mi sembrava appropriato pubblicarlo proprio per la VIgilia di Natale.
Se qualcuno mi avesse detto che, dopo la mia morte, sarei diventata direttrice del personale di un albergo extralusso, lo avrei preso per pazzo e mandato all'inferno, senza mezzi termini. Chi non l'avrebbe fatto? Nessuno, che io sappia almeno, crede che l'aldilà sia paurosamente simile alla città di Las Vegas: pieno di hotel a cinque stelle e intrattenimenti vari. Invece è proprio così. Non spaventatevi. Non dico che l'altromondo sia una delusione. No. E' fantastico credetemi, ma molto diverso da quello che immaginate. Prima di tutto scordatevi i classici concetti di Inferno e Paradiso. Quando morirete non andrete né nell'uno, né nell'altro. Finirete in una specie di Limbo, se così lo possiamo chiamare, fatto di alberghi dal lusso sfrenato e ogni tipo di passatempo mai inventato dall'uomo: teatri di ogni genere, campi da gioco dedicati a tutti gli sport. Non manca nulla. Ve lo giuro. E visto che io qui nel Limbo ci lavoro, lo so bene. Qui le anime se la spassano, coccolati da personale specializzato, che le aiuterà a capire dove vogliono andare una volta che decideranno di passare oltre. Potranno scegliere di ascendere verso le alte sfere angeliche, dove il dovere e la morale la fanno da padrone insieme ai valori tipo la generosità, l'altruismo e cose simili; oppure di discendere nei lussuriosi sotterranei demoniaci, dove i vizi vengono perpetuati con vigore e dove l'egoismo e l'edonismo dominano ogni giornata. Niente punizioni o cose simili, entrambi i luoghi sono piacevoli e se, dopo un po', un anima si stanca o si annoia può sempre scegliere di rinascere, o diventare un agente demoniaco o angelico e cercare di guidare gli umani durante le loro vite terrene o ultraterrene. Ci sono poi alcune rarissime anime, come me, che, eternamente indecise, decidono di non passare oltre, ma scelgono di restare nel limbo. Perché scegliere tra notti di piacere e sane scampagnate con gli amici se si possono avere entrambe le cose? A me piace la varietà e non voglio precludermi nessuna strada. Sono stata talmente irremovibile nella mia non-scelta che gli agenti superiori di entrambe le parti (sì intendo quello che voi umani erroneamente chiamate Dio e il Diavolo), visto che sembrava sarei rimasta per sempre nel Limbo hanno deciso di sfruttare la mia presenza per i loro fini. Mi hanno gentilmente ordinato di rendermi utile, e mi sono ritrovata così a lavorare in uno degli hotel più grandi e di pregio del Limbo, al fianco di agenti demoniaci e angelici, come direttrice del personale. Il fatto che io sia imparziale e non appartenga a nessuna delle due fazioni, dovrebbe aiutarmi nelle mie mansioni, ma in realtà, tenere a bada un personale composto da persone che nei giorni buoni non si sopportano, non è proprio una passeggiata. Una cosa è certa: non mi annoio mai. L'albergo in cui lavoro è veramente uno splendore. Si chiama Oltremondo (niente battute prego), conta più di cinque milioni di stanze, diecimila casinò, trentaseimila piscine, campi da tennis, teatri... Non vi sto prendendo in giro, qui stiamo parlando in termini di aldilà vi ricordo, le anime dei morti sono tante! Io mi occupo solo di un'ala di questo albergo, non sono che una di cinquantamila direttori del personale. Ma non voglio annoiarvi coi dettagli. Lasciate invece che vi presenti le figure chiave del nostro resort, o meglio dell'ala beta dell'albergo, quella di mia competenza. Ogni ala ha due direttori: uno angelico e uno demoniaco. I miei direttori sono l'angelica Lunar, e il demoniaco Alex. Come descrivervi Lunar? Una giovane biondina slavata, molto magra, ma anche molto competente. Perennemente abbigliata in completi pantalone blu. Ama osservare ogni più piccola mossa degli ospiti dalla stanza dei monitor di sicurezza. Ha l'ossessione di dover sempre avere tutto sotto controllo. Alex invece è uno stupendo esemplare maschile alto due metri, palestrato, con capelli e occhi neri come la notte e un'abbronzatura ambrata perenne. Leggermente più rilassato di Lunar, ogni tanto si lascia andare, ma non lasciatevi ingannare anche lui in fondo è un maniaco del controllo. Io invece sono Kate. Dimostro circa trent'anni, ma sono morta nei ruggenti anni '20. Sono di statura media e abbastanza magra da non poter essere considerata grassa secondo nessuno standard. Sono simpatica, gioviale e ho un bellissimo carattere. Dimenticavo, attualmente sono nei guai fino al collo. Non che io abbia fatto nulla di male o di sbagliato. Ma i miei direttori sembrano esserne convinti. Lunar mi ha convocato nel suo ufficio e lì a tendermi un agguato c'era anche Alex. Mi fissano alteri da dietro la scrivania... Ok, Lunar è altera, Alex sembra più che altro infuriato. Se aggrottasse ancora di più la fronte i suoi occhi scomparirebbero. Per fortuna è Lunar che dà inizio alle danze -Kate questo è un hotel serio e rispettato. Non vogliamo che il nostro buon nome venga macchiato dalle tue azioni. Il decoro è importante, credevo che tu lo capissi. Ho gioito troppo presto, Alex sbatte un pugno sul tavolo e decide di intervenire -Al diavolo il decoro ciò che ha fatto è renderci ridicoli agli occhi degli altri hotel e del pubblico! Siamo degli zimbelli ormai! Ti rendi conto? -Ma io…-inizio a dire solo per essere interrotta da un imbestialito Alex -Ma tu cosa? cosa credevi di fare? Quella tua minuscola testolina non è arrivata a comprendere le conseguenze del tuo gesto? Quando è troppo è troppo -Hei ! Non c’è alcun bisogno di offendere! -C'e' bisogno eccome! Lunar cerca di frenarlo - Alex per favore, Kate ha ragione su questo punto, non c'è ragione di lasciar volare parole grosse. Rimedierà a quello che ha fatto, riportando l’hotel alla sua solita e immacolata immagine e riterremo la faccenda chiusa. Ma sapete come gli uomini non vogliano mai e poi mai cedere in una discussione, anche se si rendono conto di essere torto, e Alex, seppur morto, è comunque un uomo -Parla per te santarellina! Io non dimentico di essere stato preso in giro dal direttore dell’ala alfa. Mi ha chiamato Elfo di Babbo Natale ti rendi conto?! Questa discussione sta diventando ridicola -Ma insomma si può sapere qual è il problema? Io mi sono limitata a decorare l’albergo in tema natalizio quest’anno, non ci vedo nulla di male. Il volto di Alex sta assumendo ormai una tonalità rossastra -Nulla di male. Ma la senti? No dico…la senti? Magari se insisto scoppia -Quale male può mai fare qualche piccola ghirlanda? Alex sta per aggredirmi fisicamente, ma Lunar lo blocca per un braccio -Kate qui non stiamo parlando di qualche piccolo addobbo, hai sistemato nella hall un albero di Natale talmente grande da intralciare il passaggio e toccare il soffitto. Ogni più piccolo centimetro è occupato da neve finta, elfi e aiutanti di Babbo Natale in marmo, babbi di natale gonfiabili svolazzano ovunque e si arrampicano ovunque da scale o liane! E poi ci sono festoni, ghirlande, calessi con renne luminose! Non abbiamo più spazio per muoverci o respirare. -Non ci serve respirare siamo morti!-insisto. Il sospiro di Lunar, così come il fatto che si tenga la radice del naso tra pollice e indice, è segno che sto esasperando persino lei -Appunto Kate, siamo morti. Le anime che arrivano qui non hanno più il senso del tempo e non devono sentirsi ancora legate agli usi terreni. Non devono provare nostalgia per la loro vita passata, ma proprio il contrario. Noi vogliamo la dimentichino e si godano l’aldilà con tutte le sue scelte. Incrocio le braccia e cerco di esprimere il più chiaramente possibile la mia disapprovazione -Voi volete solo che scelgano di passare nella vostra fazione! -Certo!- sbotta Alex alzando le braccia - e rendere ridicolo l’albergo, caricandolo di queste... queste scempiaggini, non ci aiuta di certo! So che è inutile ma cerco di fargli capire il mio punto di vista -Ma il Natale è una festa divertente e piena di calore. Ai nostri ospiti piacerà l’atmosfera ne sono sicura. -In piccole dosi, forse - afferma Lunar con poca convinzione - ma non ne possono più Kate. Proprio stamattina un cliente si è lamentato che non vuole più pudding a mattina, pranzo e cena. Gli viene a nausea! Alex annuisce -E sai cosa è successo ieri a Cristie? Mentre intratteneva un cliente nella sua stanza da letto, giunti al momento cruciale, è crollato loro addosso un pupazzo di neve gigante che stava appeso al soffitto! Lui era già dentro di lei e Cristie muovendosi gli ha fratturato il pene! Ti rendi conto? Che cosa mi tocca sentire -Nel caso quel cliente non lo sapesse siamo morti ok, i nostri corpi ci sembrano veri ma non lo sono. Proviamo dolore, ma ogni ferita si rimargina subito, perciò non vedo il problema! -Parli bene, tu non hai un pene non hai idea del dolore e dell’indegnità di farsi trovare così da noi che poi siamo accorsi a vedere cosa causava tutte quelle urla! Per non parlare del fatto che ora lui farà una cattiva pubblicità alle mie ragazze! Le mie escort sono le migliori di tutto il Limbo e ora finiranno per essere ridicolizzate! E per cosa poi? Per un fottuto pupazzo di neve? Lunar per fortuna lo interrompe -Alex perché devi sempre cadere nella volgarità? Abbiamo già detto che Kate rimedierà al suo errore, non occorre aggiungere altro. Che ingiustizia -Ma devo proprio eliminare tutti gli addobbi? -No, qualche piccolo tocco di festività puoi mantenerlo se vuoi, ma con moderazione e soprattutto con gusto.- sospira Lunar. Alex riprende immediatamente ad urlare -E hai il coraggio di parlare di gusto con lei? Ma se porta ancora i capelli con il taglio alla maschietta dell’epoca in cui è morta? Non sa neppure cosa sia la moda! Che essere ignobile! -Ok questo è troppo! E poi da che pulpito tra l’altro mister "porto i pantaloni di pelle sempre ed dovunque"! Tengo a precisarti che il caschetto è ancora di moda perché un taglio di classe è per sempre! Zotico che non sei altro! Siamo riusciti a fare arrabbiare persino la serafica Lunar -Basta! Finitela entrambi! La discussione è chiusa, tornate al lavoro! Sono incompresa. Eppure so di avere ragione. Io non trovo salutare tutto questo distacco dalle nostre vite passate, dal mondo umano. Va bene dimenticare. Ma proprio ogni cosa? L'idea di festeggiare il Natale mi sembrava un modo carino per ricordare alle anime qualcosa di bello delle loro esistenze umane. Solo adesso mi rendo conto che i direttori angelici e demoniaci, anime antiche che ormai non ricordano nemmeno più le loro vite terrene, non potevano capire il mio progetto. Sicuramente però, le anime più giovani comprendono le mie ragioni. Credo. Tornata nel mio ufficio, lo trovò già occupato da Cristie, Lisa e Jackie, che mi fissano con astio. Uh Oh. Vederle tutte e tre assieme mi fa capire quanto sia effettivamente strana la mia vita. Non capita tutti i giorni di vedere una dominatrice vestita interamente di pelle nera e con la frusta in mano, affiancata da una bambina di dieci anni in divisa scolastica e da una signora anziana in completo da golf. Vista l'accusa nei loro occhi, esordisco subito dicendo -Non è colpa mia. Adocchio la frusta di Cristie con preoccupazione, mentre lei avanza verso di me -Invece è proprio colpa tua. Tutte le ragazze ora mi prendono in giro! Io, la regina delle stanze da letto del limbo, ridotta a stupida da deridere! E tutto a causa del tuo orrendo pupazzo. Hai idea di quanto tempo occorrerà prima che le anime dimentichino l'accaduto? Secoli! -Cosa vuoi che sia il tempo per noi... Ne abbiamo in abbondanza. No? -Ritieniti fortunata per il fatto che Alex mi ha proibito di toccarti o assaggeresti la mia frusta. -Ma Cristie, noi siamo amiche, io credevo... -Eravamo amiche. Con me hai chiuso. Ma avrai tutto il tempo per trovarti delle altre amiche. Infondo cos'è il tempo per noi? Tanto ne abbiamo in abbondanza no? E uscì sbattendo la porta. La piccola Lisa, che in realtà è un anima molto antica, che però ha scelto di mantenere la forma fisica di una decenne perché più adatta alle sue mansioni (è l'addetta al baby camping dell'albergo e un agente angelico) cerca di consolarmi -Vedrai che tra poco le passerà. Cristie è tanto fumo e niente arrosto. E' più buona di quel che sembra. Ti perdonerà tra due o tre settimane se la pregherai ogni giorno e le farai dei regali. -Grazie Lisa. -Non ringraziarmi, anche io sono irritata con te. Per colpa del tuo menu pieno di dolci le giovani anime affidate a me sono come impazzite! Definirle iperattive sarebbe altamente riduttivo! O fai calare immediatamente la quantità di zuccheri che assumono quotidianamente o riferirò a Lunar.- e anche lei esce impettita. -Immagino che anche tu Jackie sia qui per lamentarti con me o visto le batoste che ho già preso hai deciso di risparmiarti una predica? -Niente affatto, anche io ho il diritto di lagnarmi. Sospiro -Prego. Allora lamentati pure. -Per colpa tua i campi da golf sono coperti di neve artificiale. Hai idea di quanto sia difficile giocare a golf sulla neve? E io mi occupo di anime che hanno scelto di manifestarsi sotto forma di corpi anziani, Kate. Questa settimana in cento sono scivolati sulla neve e di loro novantanove si sono rotti il femore e inviperiti hanno poi cambiato albergo. Mi stai rovinando il lavoro Kate e dire che lo amavo tanto.- ed esce anche lei scuotendo la testa. E' ufficiale mi odiano tutti. E dire che a Natale dovremmo essere tutti più buoni. O no? Ho imparato la lezione e ho ridotto gli addobbi Natalizi ma credete che qualcuno mi abbia ringraziato per questo? Nossignore. Anzi tutti sono ancora arrabbiati con me. Quest'anno vincerò sicuramente il premio di Impiegato più odiato di tutto l'albergo. E dire che pensavo di fare un bel gesto portando lo spirito del Natale qui nel Limbo. Ok, forse ho un tantino esagerato, ma è stato solo per troppo entusiasmo. Visto che nessuno parla con me in questo periodo anche stasera, la Vigilia di Natale, non ho nessun appuntamento, né feste a cui partecipare. Sono veramente patetica. Mentre esco dall'hotel per tornare a casa, passando per il corridoio sovrastante la hall, vedo una luce filtrare da sotto la porta dell'ufficio di Alex. Bene, almeno non sono l'unica ancora al lavoro in una serata del genere. Però è veramente strano che Alex non sia già uscito. La sua vita sociale è talmente piena da bastare per almeno dieci uomini. Ha talmente tante donne a disposizione che deve scansarle quando cammina per la strada. Cosa fa ancora qui? Apro piano la porta e lo vedo seduto sulla sua poltrona di pelle nera, dietro una scrivania piena di carte, bottigliette e faldoni. Ha gli occhi chiusi e la testa reclinata all'indietro contro il sedile della poltrona. Rughe di tensione gli solcano la fronte. Mi avvicino piano e inizio massaggiargli le tempie. Alex emette un gemito di piacere e si rilassa nelle mie mani -Cosa fai ancora qui stasera. E' la Vigilia di Natale dovresti essere fuori a festeggiare. Apre gli occhi e mi fissa con i suoi occhi neri come il cioccolato fondente più puro -Io, come maggior parte della anime del Limbo, ci tengo a ricordarti, non festeggio il Natale. Comunque stasera avevo del lavoro da fare. -Niente feste? Niente donne? Caspita! Domani sarà la fine del mondo!- Scherzo. In realtà conosco abbastanza Alex da sapere che non è il donnaiolo che tutti credono o almeno non così tanto. Sono uscita con lui per un breve periodo, appena entrata nel Limbo, e so per certo che non mi ha mai tradita in quel lasso di tempo. Inoltre, lavorando a stretto contatto con lui, so anche quanto sia ligio al suo lavoro. Questa in fondo è la ragione principale per cui abbiamo rotto, anche se a letto, non lo dico per vantarmi, eravamo incredibili. Per lui ero solo un'altro incarico, un anima da portare sulla strada demoniaca e nulla di più. Ma non gliene voglio per questo. -Divertente Kate, molto divertente. Sappi che parte del lavoro che ho dovuto finire stasera e che mi ha causato un emicrania da record, è frutto dei tuoi addobbi natalizi micidiali. Mai viste tante lettere di lamentela tutte in una volta e devo rispondere a tutte, cercando di rimediare al danno di immagine causato. Il senso di colpa mi assale. Chiamatemi pure Colei che, volendo festeggiare il Natale, lo ha rovinato a tutti. -Mi dispiace. Gli occhi di Alex si spalancano -Cosa sentono le mie orecchie? Niente battute o dichiarazioni d'innocenza o urla arrabbiate? Quasi non ti riconosco. Per punirlo della battuta busso sulla sua testa con le nocche, ma poi riprendo il massaggio -Oh smettila. So ammettere una colpa. Mi spiace di avere causato tanti guai, ma le mie intenzioni erano buone, lo giuro. Alex sospira, poi prende in mano i miei polsi e mi attira sé, finché non ho altra scelta che sedermi sulla sue ginocchia. Non che ci stia scomoda, intendiamoci. Anzi. -Lo so Kate, ma devi capire che tu sei un anima speciale. Sei morta giovane, avendo conosciuto solo gioie nella tua vita umana, ma per molte anime non è così. La maggior parte di noi vuole solo dimenticare le nostre esistenze terrene. Cerco di decifrare lo sguardo nei suoi occhi ma non ci riesco -Anche tu? -Sì, anche io. Essere uno schiavo, a Roma, durante il regno dell'Imperatore Tito, non mi ha lasciato molti bei ricordi. - Malinconia unita ad amarezza, ecco cosa contengono i suoi occhi. Gli accarezzo una guancia, lasciando che le mie dita sfiorino più volte il solco sotto il suo zigomo. Ho sempre adorato toccare ogni parte del suo corpo e, quando dico ogni parte, intendo proprio ogni più piccola parte di Alex, ma ho sempre avuto un debole per quella fossetta. Così come per il suo sorriso. Volendo farlo comparire, cerco di scherzare -Dovevi essere uno schianto però, sudato, dopo una giornata di lavoro e abbigliato solo con una corta tunica. Ed ecco che il sorriso compare. Non è spensierato, ma è già qualcosa -Sì, non ero brutto nemmeno da vivo. La modestia non è uno dei suoi pregi. -Qualsiasi sia il passato di un anima, festeggiare il Natale non nuoce a nessuno. Anche tu dovresti fare qualcosa stasera.... -Ti stai offrendo per intrattenermi?- Mi lancia uno sguardo carico di sensualità e il mio corpo inizia a liquefarsi. Stupidi ormoni. Da morta mi hanno dato più problemi che da viva. Il fatto poi che la mano di Alex stia risalendo la mia coscia, non mi aiuta a ritrovare la voce -No, io...cioè se vuoi... Rinuncio del tutto a provare a mettere insieme una frase coerente, e mi limito ad inclinare la testa all'indietro, mentre le labbra roventi di Alex mi scivolavano lungo il collo, mordicchiandolo voluttuosamente. Riesco solo a gemere e Alex mormora il mio nome in risposta. Non riesco più a pensare, tutto il mio modo è fatto di pure sensazioni e desideri, ed in questo momento desidero solo una cosa: Alex e tutto ciò che mi sta facendo e mi farà nei prossimi minuti o ore. Preferibilmente ore, ma anche giorni se vuole. La sua mano sulla mia gamba è piacevole, ma non è certo abbastanza. Lui capisce ciò che voglio senza bisogno di parole. Mi solleva la gonna fin sopra la vita e io apro leggermente le gambe, dandogli spazio per accarezzarmi. La sua mano continua a salire e finalmente raggiunge la meta. Le sue dita mi penetrano e io non appartengo più a me stessa. In questo momento sono sua, solo sua. Ansimo. E il tocco di Alex diventa più aggressivo, più veloce. Io lo cavalco e mi ritrovo a volare. Il piacere è così intenso da rubarmi la vista per un attimo quando raggiungo il culmine. Poi torno sulla terra e deliziata appoggio la testa sulla sua spalla. -Non era questo che intendevo per "festeggiare il Natale", ma non mi lamento di certo Alex mi accarezza i capelli dolcemente -Riesci sempre a farmi sorridere Kate. E' questo soprattutto che mi manca di te. Tu sei l'unica che sa come prendermi. Mi capisci e sai quando essere dolce e quando dura o buffa. Mi manchi ancora lo sai? No che non lo sapevo. Non lo immaginavo minimamente. Lui è sempre stato così professionale con me, dopo la nostra rottura, non mi ha mai detto nulla. Questa è la prima volta che mi ha toccato in modo sensuale da quando non stiamo più assieme. Perché non mi ha mai detto queste cose prima di adesso? Se non avessi appena avuto un orgasmo, sarei veramente arrabbiata con lui per avere aspettato fino ad ora per dirmi queste cose. E gli urlerei contro qualcosa del tipo: Come potevo immaginare di mancarti, visto che ogni sera, mattina e pomeriggio, uscivi con donne diverse? Sarai uscito con almeno un milione di donne da quando ci siamo lasciati! Invece mi limito a mormorare -No, non lo sapevo. - con un filo di voce. Alex ha uno strano sguardo negli occhi -Perché mi hai lasciato?-mi chiede. E io rimango di sasso. Ok, sono sveglia o sto sognando? Perché questo dialogo diventa ogni momento più surreale. -Non mi ha mai detto il perché. Ti sei militata a dire che non eravamo romanticamente compatibili e io l'ho accettato. Dopotutto ci sono così tante anime tra cui scegliere. Credevo avrei trovato qualcuno come te o anche migliore di te in questi anni, ma non è successo e a volte mi ritrovo a pensare a noi e mi manchi come se fosse successo ieri. Per quale ragione esattamente mi hai lasciato? -Perché per te ero solo un'anima fra le tante, come hai detto tu stesso adesso. Ero solo un lavoro. Qualcuno da portare nella tua fazione. La fronte di Alex torna ad aggrottarsi -Non sei mai stata un lavoro. Alzo un sopracciglio, e lui ha il buon senso di non prendermi in giro -Ok, diciamo che non sei mai stata solo un lavoro. Tu mi piacevi e stavo bene con te, se poi fossi anche riuscito a portarti dalla mia parte meglio, ma non si e mai trattato solo di questo tra di noi. Chi ti ha detto che eri solo un incarico per me? -Praticamente tutti. - Non capisco perché si sorprenda sinceramente. Mi guarda offeso -E tu ci hai creduto? Non rigiriamo la frittata. Se qui qualcuno è da biasimare per la nostra rottura quella non sono certo io -Hei! Perché non avrei dovuto crederlo? Non è che tu mi abbia mai esposto i tuoi sentimenti in dettaglio! -Sono un uomo, noi non parliamo di sentimenti! -Davvero? E chi ti ha detto questo? -Lo sanno tutti. -Tutti un cavolo! Gli uomini hanno sentimenti come le donne e ti annuncio che possono anche parlarne. Tu ne hai parlato giusto qualche istante fa, quando hai detto che ti manco. Silenzio. L'ho colto in fallo. Un punto per me. Ma non voglio approfittare troppo del mio vantaggio, dopotutto mi ha appena regalato un orgasmo, non dimentichiamolo. Ne vorrei molti altri in un futuro prossimo. Magari tra pochi secondi. -E visto che ne hai parlato... ora so cosa senti e penso che potremmo tornare assieme. Se lo desideri anche tu. Ah! Riecco il sorriso che adoro e stavolta è veramente felice. -Davvero? Annuisco -Sì, perché ora che mi conosci da tanti anni e che hai lavorato con me così a lungo..- Mi interrompe - sopportando tutte le tue stranezze. E va bene questo posso concederglielo -Sopportando tutte le mie stranezze. Ora non sono più un anima tra le tante per te. Alex mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Dio, quanto mi era mancato il suo sapore. -Credo che tu non sia mai stata una tra le tante per me Kate, anche se non me ne rendevo conto. Come è dolce. Catturo le sue labbra ed esploro la sua bocca. Sono assetata del suo gusto. Potrei baciarlo per ore senza mai prendere fiato. Letteralmente, visto che siamo morti. E forse lo farò. Sorrido, continuando a baciarlo, poi mi stacco un attimo da lui e guardo il suo amato viso. E' lo stesso volto che ho visto tutti i giorni negli ultimi anni eppure, è profondamente diverso adesso. Tutto lo è.
-Buon Natale Alex.
-Buon Natale Kate.
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Curiosit-Anthes 3: 🔥🦌🌀 La Notte di Igil e Taran e il simbolo dell'imprevisto 🔥🦌🌀 Forse esiste in un’altra cultura, ha un altro significato e narra un'altra storia, ma nel mondo di Anthes questo è diventato il simbolo dell’imprevisto ed è nato insieme alle prime idee del racconto “La notte di Igil e Taran”. Il nostro “imprevisto” trae origine come evoluzione grafica delle spirali che ricoprivano il corpo del dio Igil mentre eravamo alla ricerca di un segno da utilizzare nella grafica dei racconti. Ciò che abbiamo ottenuto è stato qualcosa di simile al triskell celtico, simbolo ben più famoso e ricco di significati fin troppo complessi per un semplice post. Tra essi riportiamo come la spirale a tre punte rappresenti -in modo anche abbastanza rude- l’unione del dio (la punta superiore richiama un fallo eretto) e della dea (la parte inferiore ricorda due gambe aperte). È proprio in questo dettaglio che, per noi, è racchiuso il significato di “imprevisto”, ossia tutto ciò che può accadere quando le cose mutano la direzione che avrebbero dovuto seguire, ma che alla fine si rivela essere qualcosa di positivo per quanto possa essere inaspettato. Perché, come dice il saggio oste Daheron parlando con il nostro Valadier/Igil, “Gli dei agiscono sempre per un motivo. E ogni strada scelta da loro, anche se può sembrare sbagliata o solo un imprevisto, è semplicemente quella più giusta.” Quale immagine migliore potevamo trovare per rappresentare una notte fatta di magia e mistero come quella di Igil e Taran? #curiositanthes #ilmercantediprofumi #anthes #idalion #valadier #elfo #mortale #capitano #cavaliere #mm #mmromance #mmfantasy #fantasy #ebook #racconto #romanzo #enedhil #gabrielle #personaggi #fantasybooks #libri #librifantasy #instabook #instafantasy #bookstagram #book #curiosità https://www.instagram.com/p/Bqj8JIbHzXZ/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1epwoic05tfpz
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La Spezia, Cochi Ponzoni e Matteo Taranto protagonisti di “Le ferite del vento” al Teatro Civico
La Spezia, Cochi Ponzoni e Matteo Taranto protagonisti di “Le ferite del vento” al Teatro Civico. Con "Le ferite del vento", testo di Juan Carlos Rubio per la regia di Alessio Pizzech, che vede protagonisti Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, il Teatro Civico della Spezia debutta in veste di coproduttore con Società per Attori. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale venerdì 11 febbraio 2022 alle 20.45 (in replica sabato 12 e domenica 13 febbraio): un momento significativo della Stagione di Prosa, e soprattutto un ulteriore tassello di evoluzione per un teatro a tutto tondo, che non è semplicemente contenitore ma punta sempre più a diventare promotore sullo scenario nazionale. “La prima, storica, coproduzione del Teatro Civico – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – in questi due anni di pandemia, il Civico ha fatto uno sforzo senza precedenti per diventare da contenitore di eccellenza a produttore di spettacoli di eccellenza: lo spettacolo “Le ferite del vento” �� il risultato di questo grande impegno che ci eravamo presi con la cittadinanza per il quale devo ringraziare la commissione del Teatro, tutti gli uffici e la collaborazione con la Società per Attori.” La prima coproduzione del Civico è stata presentata stamane durante la conferenza stampa sul palco del teatro. Erano presenti, oltre agli attori protagonisti, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il Presidente della Commissione di Direzione Artistica del Teatro Civico Alessandro Maggi e il regista Alessio Pizzech. Le ferite del vento, come sottolinea Alessio Pizzech nelle note di regia, è “un racconto intenso, fatto di emozioni che ci narrano della bellezza e dello stupore quando, fuggendo dagli stereotipi, viene rimesso in gioco il significato delle parole figlio e padre”. Il giovane Davide, alla morte di suo padre Raffaele, è costretto a farsi carico di tutte le incombenze pendenti. Frugando fra una montagna di carte, il giovane trova, però, qualcosa di inatteso, lettere d'amore indirizzate ad un uomo. Sconcertato dalla scoperta, Davide decide di andare a far visita al presunto amante del padre. L'incontro con questo anziano signore gli darà modo di scoprire verità mai immaginate. Ne nasce così un duello teatrale in cui si ricostruiscono i tratti di un uomo che il figlio stenta a riconoscere come suo padre. Carlos Rubio ci porta nel labirinto di un legame misterioso, senza limiti di spazio e tempo, che si è cementato fra Giovanni e Raffaele all’insaputa della famiglia di quest’ultimo. “Il vento, protagonista con tutto il suo valore mitico – prosegue il regista - in questo gioco del dialogare e monologare con se stessi, tra i personaggi e con il pubblico costruisce una storia che riguarda ognuno di noi: i legami e la famiglia, e quanto sia necessario sospendere il giudizio quando parliamo d’amore”. All’interno dello spettacolo sarà presente un importante cameo vocale di Alessandro Gassmann. Il lavoro di Juan Carlos Rubio è stato accolto con ottime recensioni dalla stampa spagnola: per il quotidiano El Paìs si tratta di “uno dei testi più belli e commoventi visti ultimamente… Poesia e dramma si mescolano in questo spettacolo che provoca un torrente di emozioni, tenere, violente, ma soprattutto reali”. Dopo il debutto alla Spezia, la coproduzione approderà su altri palcoscenici nazionali; queste le date della tournée: - 15 febbraio (ore 21) Teatro Gian Andrea Dragoni (Meldola); - 16 febbraio (ore 21) Teatro Eduardo De Filippo (Cecina); - 17 febbraio (ore 21) Teatro dell’Olivo (Camaiore); - 18 febbraio (ore 21) Teatro del Popolo (Rapolano Terme); - 19 febbraio (ore 21) Teatro Capodaglio (Castelfranco Plandisco) - Altri 5 giorni di repliche sono inoltre previsti dal 22 al 27 febbraio presso il Teatro Elfo Puccini di Milano. Cochi Ponzoni Cochi Ponzoni, pseudonimo di Aurelio Ponzoni (Milano,1941), è uno degli attori e cabarettisti più amati dal pubblico. Nel 1962 stringe il sodalizio artistico con Renato Pozzetto, da cui nasce il duo Cochi &Renato. Il loro esordio è al "Cab64" di Milano nel 1965; in seguito Cochi e Renato approdano al celebre Derby, portando sul palcoscenico una comicità stralunata e surreale, fatta di monologhi non-sense e brani dai contenuti grotteschi. In tv debuttano nel 1968 con Quelli della domenica, mentre nel 1973 conducono Il poeta e il contadino. Nel 1974 portano al successo la canzone più conosciuta del loro repertorio, E la vita, la vita e appaiono in Canzonissima. Un anno dopo il duo si scioglie: Cochi decide di fare teatro e si trasferisce da Milano a Roma. Proprio in uno spettacolo teatrale lo nota il regista Alberto Lattuada, che lo vuole con sé nel 1976 per il suo film Cuore di cane. Al cinema ha lavorato fra gli altri con Dino Risi, Alberto Sordi, Carlo Vanzina, Giorgio Capitani, Mario Monicelli, Livia Giampalmo, Alessandro D’Alatri. In teatro ha lavorato, fra gli altri, negli spettacoli Ivan il Terribile (1979) per la regia di Ugo Gregoretti, che lo ha diretto anche in Sentimental (1988); Caro professore (1996), a fianco di Adriana Asti; La Terza moglie di Mayer al Teatro Franco Parenti nel 2002. Il sodalizio con Renato Pozzetto si ricompone nel 2000 in tv (Nebbia in Val Padana e Stiamo lavorando per noi per la Rai) e in teatro (Nonostantelastagione, Nuotando con le lacrime agli occhi - Canzoni e ragionamenti, Una coppia infedele), partecipando anche al suo film Un amore su misura (2007). Nel 2010 partecipa al film campione d'incassi La banda dei Babbi Natale di e con Aldo, Giovanni & Giacomo. Matteo Taranto Nato alla Spezia nel 1976, si diploma presso il Teatro Stabile di Genova nel 2000, anno in cui debutta in teatro nello spettacolo Don Giovanni diretto da Marco Sciaccaluga. Partecipa anche a Il Tartufo, con la regia di Benno Besson, e I Reverendi di Sławomir Mrożek con la regia di Jerzy Stuhr. Nel 2002 debutta nel cinema nel ruolo di Colas nel film Paz! diretto da Renato De Maria. Fra il 2002 e 2005 è protagonista in fiction televisive come Il Bello delle Donne su Canale 5. Nel 2005 e 2006 è protagonista di due episodi in Distretto di Polizia 5 e R.I.S. Roma – Delitti imperfetti. Nel 2007 è protagonista a fianco di Paola Pitagora in Phaedra di Seneca, regia di Giovanni Anfuso. Sempre nel 2007 firma la sua prima regia e sceneggiatura teatrale dello spettacolo In viaggio con Enrico e prende parte alla sit-com Colpi di sole su Rai 3. Dal 2007 al 2012 inizia un’intensa collaborazione teatrale con Alessandro Gassmann che lo vede partecipare a due opere teatrali: La parola ai giurati e Roman e il suo cucciolo e successivamente al film tratto dallo stesso spettacolo Razzabastarda, per la regia di A.Gassmann. Al cinema ha lavorato in Mine vaganti (2009), regia di F. Ozpetek; Come il vento (2013) a fianco di Valeria Golino, La Macchinazione (2015) come coprotagonista con Massimo Ranieri. Questi i riconoscimenti ottenuti: 2010 UBU Miglior Spettacolo Dell’anno; 2012 Menzione Speciale Festival Del Cinema Di Roma; 2013 TRANIFILMFESTIVAL; 2016 PREMIO TERRE D’OLTREMARE; 2018 MENZIONE SPECIALE “TRACCE CINEMATOGRAFICHE” Il regista Alessio Pizzech Classe 1972, è direttore artistico del Teatro De Filippo di Cecina e della rassegna “InOpera” del Comune di Rosignano Marittimo. Si è di recente riconfermato all’attenzione del pubblico e della critica per la fortunata regia, in particolare, di Rigoletto, nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna del 2016 e nella ripresa del 2019 per la tournée giapponese; di Turandot (2016) e Traviata (2017) al Japan Opera Festival. Di poco precedenti i suoi lavori Per non morire di mafia (per 10 anni in tournée nei teatri italiani) e Dopo il silenzio, tratti dai libri di Piero Grasso; La carne del marmo, spettacolo su Michelangelo Buonarroti con Alessio Boni. Significativo il suo nuovo allestimento de Il Seduttore di Diego Fabbri (2017) e le ripetute edizioni della sua regia di Emma B Vedova Giocasta di Alberto Savinio. Dal 2018 ha collaborato più volte con il Festival di Eisenstadt, dove ha curato gli allestimenti di Armida di Haydn e L’Anima del Filosofo, sempre di Haydn (2019). Il 2020 lo ha visto impegnato nello spettacolo tratto dall’opera di Luis Sepulveda Io ho un sogno prodotto dall’Accademia Chigiana di Siena e nella prima assoluta del testo Berlino non è tua di Alejandro Moreno. L'autore Juan Carlos Rubio Diplomato alla Real Escuela Superior de Arte Dramático y Danza di Madrid e alla Escuela de Teatro di Alcorcón, la sua prima passione è la recitazione, e proprio come attore lavora in numerosi spettacoli teatrali e serie tv, e come presentatore di programmi a quiz. Dal 1992 comincia anche a scrivere per la Tv e per il cinema, e poi anche per il teatro. La sua prima pièce, Esta noche no estoy para nadie, ha debuttato nel 1997. A seguire 10, El bosque es mío, Donde se esconden los sueños, Las heridas del viento e Humo. I suoi testi sono stati messi in scena non solo in Spagna, ma anche in Perù, Cile, Puerto Rico e Stati Uniti. Numerosi i premi e le menzioni ricevuti: tra questi, il PRIMER ACCESIT DEL HERMANOS MACHADO DE SEVILLA 2000 per Las heridas del viento, PREMIO CIUDAD DE ALCORCON 1998 per Esta noche no estoy para nadie, PREMIO TEATRO INFANTIL ESCUELA NAVARRA DE TEATRO 2004 per Dónde se esconden los sueños?, Nel 2008 ha debuttato in teatro Arizona e sono stati girati i film da lui scritti Retorno a Hamsala (regia di Chus Gutiérrez) e Bon appetit (regia di David Pinillos. I suoi ultimi lavori sono El Principe de Maquiavelo del 2015; La correspondencia personal de Federico Garcia Lorca e Sensible del 2017; La Isla del 2019. Read the full article
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RESPIRA IL TEATRO - Elfo Puccini, Stagione 2017/18
RESPIRA IL TEATRO – Elfo Puccini, Stagione 2017/18
Foto: Teatro Elfo Puccini, Sala Shakespeare Respira è il titolo dell’opera che l’artista inglese Antony Gormley ha offerto all’Elfo Puccini come immagine per la stagione 2017/2108, suggerendo una metafora dell’idea di comunicazione teatrale. Il contributo di questo importante protagonista della New British Sculpture rinnova il dialogo con le arti visive che rende sempre più vitale e aperto il…
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COME FARE LA PORTICINA DEGLI ELFI PASSO PASSO by Universo Donna
Se vi piace mettervi in gioco e creare qualcosa con le vostre manine siete nel posto giusto!In questo articolo vi farò vedere come ho realizzato la porticina magica che vedere nell’immagine sopra, e che farà arrivare il magico aiutante di Babbo Natale dal Polo Nord a casa nostra nel periodo dell’Avvento. Siete pronti?? portalebambini.it – Pinterest TUTORIAL PER REALIZZARE LA PORTICINA DELL’ELFO…
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ECCO COME FARE L'ELFO SULLA MENSOLA FAI DA TE
ECCO COME FARE L’ELFO SULLA MENSOLA FAI DA TE
Il Natale sta arrivando e con se porterà le sue tradizioni classiche. E fin qui fi siamo, ma oltre al solito calendario dell’avvento , vi piacerebbe l’idea di portare in famiglia qualcosa do nuovo, di più magico che arriva direttamente dagli USA?? Ecco come fare PER CREARE IL NOSTRO ELFO IL PANNOLENCI! Foto di Pam Patterson da Pixabay Se avete aperto questo articolo vuol dire che già conoscete…
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ELF ON THE SHELF : TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE
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Un nuovo modo di far scorrere i giorni dell’avvento ai nostri bimbi. Ormai è un paio d’anni che se parla, ma vediamo in modo specifico di cosa si tratta e come funziona! instamamme.net – Pinterest Manca davvero poco al Natale, ed ora è il momento più adatto per studiare e costruire tutto l’occorrente per far passare il periodo dell’Avvento insieme ai vostri figli nel modo più divertente insieme…
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