#illustrazione indipendente
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asiamarianelli · 2 years ago
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Unpublished version of the variant cover for "Myths and Constellations", illustrated by me and written and published by Meet Myths! I really like this version! 🌙
You can find the book on Amazon in the following languages: ENG , ITA
You can also find all my useful links and contacts HERE.
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pollinina · 6 months ago
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ultime mini pagine del mio ultimo mini fumettino. c’è qualcosa di bellissimo nel poter esprimere tutto ciò che posso immaginare per poi realizzare che l’unico limite sono io. sono mesi che cerco di rompere le regole, qualcosa si sarà rotto per forza. qualcosa succede per forza.
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turuin · 3 months ago
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Day 49
Giorno 49 - ieri.
Totale caffè bevuti, due. (Ne ho anche RIFIUTATO uno a cena fuori!)
A pranzo: riso con le carote.
A cena: hamburger con contorno di patatine e polpette di melanzana.
Ho fatto i miei primi esercizi su Autumn Leaves + diteggiature drop2.
Nel pomeriggio, sono stato al Branchie - Festival di illustrazione, fumetto ed editoria indipendente ... grossa delusione: in pratica, gli stand di illustratori erano una decina, un altro paio di editori, il tutto non all'aperto come avrebbe dovuto essere ma impossibilmente stipato nel foyer del Teatro Sperimentale; la stanza era da debito d'ossigeno, e in venti minuti comunque s'era già visto tutto quello che c'era da vedere. Grava su di me il forte sospetto che il tutto fosse una scusa per ospitare Zerocalcare che faceva un firmacopie nel pomeriggio (ovviamente zero posti prenotabili sin dai tempi di Mosè) e un talk nella parte serale del festival (che però era a pagamento: in pratica, nel pomeriggio era gratis e poi bisognava uscire e rientrare col biglietto, anche questo pesantemente sold out da tempo). C'erano due laboratori in croce, uno di serigrafia per bambini e un altro che non ho capito, in ogni caso erano a pagamento anche quelli.
Insomma, la parola "festival" era leggermente ottimistica.
E' stata comunque un'ottima occasione di incontrare una bravissima disegnatrice di fumetti erotici, nostra amica (e con la quale siamo stati assieme a Bologna) ed il suo compagno, e con cui abbiamo cenato; e abbiamo fatto anche una capatina in fumetteria, così ho potuto completare la mia collezione di Conan - integrale (perché se ti piace Conan non puoi non avere i numeri disegnati da gente come Buscema e Barry Windsor-Smith) e prendere il quarto numero di Elden Ring.
Ora vorrei passare il pomeriggio in relativa quiete. Ieri ho scoperto che su Amazon Prime c'è l'intera saga di cartoni animati di Saint Seya! Ho fatto vedere la prima puntata a mia figlia, non ne è rimasta impressionata; poco male, me la rivedo volentieri io.
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spinebookstore · 1 year ago
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chiusura estiva
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⛱️ Amic3, da oggi con le aperture della libreria al pubblico ci prendiamo una piccola pausa estiva (qualche ritiro o consegna entro mercoledì si può ancora fare)
Ci vediamo comunque dal 10 al 14 Agosto nell'area market del Locus festival di Locorotondo in Masseria Ferragnano, e poi il 19-20 Agosto a Bisceglie sul porto per il Festival Bicomix - Un mare di fumetti.
Circa la riapertura ci risentiamo qui, come sempre. Buona estate 👋
Franco, Sara, Elisabetta (in foto da sinistra verso destra) SPINE Bookstore
spinebookstore #Spine #Bari #associazioneculturale #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #smallpress #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere #stampe #graphicnovel #illustrazione #arte #poster #bookshop #booklovers #illustratedbooks #indipendente #independentbookshop #illustration #Europe #presentazioni
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gaetaniu · 7 months ago
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Il sangue caldo nei dinosauri teropodi e ornitischi si è evoluto nel primo Giurassico
Questa illustrazione artistica mostra un dromaeosauro, un tipo di teropode piumato, sulla neve. Una domanda fondamentale nell’evoluzione dei dinosauri è come si siano adattati ai cambiamenti climatici a lungo termine durante l’Era Mesozoica (l’era dei dinosauri che va da 230 a 66 milioni di anni fa) e quando abbiano sviluppato un’acclimatazione indipendente dall’ambiente, in stile aviario,…
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enkeynetwork · 2 years ago
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frabsmagazines · 2 years ago
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Gli Okiees alla conquista di Torino
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La nuova puntata di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine vede come protagonisti gli Okiees. Con loro parleremo della sua musica e del loro ultimo lavoro artistico dal titolo "Rageen". Gli Okiees, insieme a Pippo Delbono, presenteranno il Vol. 1 della trilogia “Rageen”, progetto transmediale (album, libro, film, illustrazioni, narrazione, performance) realizzato dal collettivo catanese con la collaborazione straordinaria proprio dell’artista ligure (in 12 reading e anche nel canto, in sei diverse tracce) in occasione della nona edizione del “Seeyousound” International Music Film Festival di Torino, evento che celebra l’unione di suono e immagine con film di finzione e documentari, cortometraggi, musica e videoclip. Il primo brano dell'album Con il primo volume della trilogia (edito da Edizioni Kappabit), uscito a dicembre del 2021, il collettivo dà vita ad un’inedita forma di concept album (la cui versione CD uscirà in primavera 2023 per Kappabit Music) che sposa l’idea dellanarrazione transmediale di Henry Jenkins: infatti, per la prima volta, la realizzazione di un album musicale vede coinvolti anche un libro e a un film sperimentale, (distribuito da Distribuzione Indipendente), tutti realizzati dal collettivo, che interagiscono fra loro, attraverso l’uso dei QR Code, per creare un progetto unitario; e a questi linguaggi si aggiunge l’interazione anche con poesia, videoarte, narrativa, illustrazione, performance, reading. https://www.youtube.com/watch?v=9kFLBwGplQY Ascolta il nostro podcast Gli ospiti di oggi Okiees Gli Okiees formati da Andrea Rabbito (voce, chitarra), Adriano Murania (violino), Fabrizio Motta (tastiere, elettronica) e Mauro Melis (grafica), propongo una nuova idea di fare e offrire musica, avvertendo la necessità di legare questa espressione artistica ad altri linguaggi, in una dimensione unitaria e complessa, e che vede coinvolto attivamente l’ascoltatore/spettatore/lettore nella costruzione dei vari pezzi del mosaico offerti (per questo motivo viene citato ad apertura del libro e del film la frase di Paul Valery “le compositeur propose, l’auditeur dispose”). Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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“Per sempre con me” è il nuovo singolo dei SICK TAMBURO
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“Per sempre con me” è il nuovo singolo dei SICK TAMBURO.   Link al pre-save del brano “Per sempre con me”: per-sempre-con-me Il brano anticipa il nuovo album di inediti della formazione guidata da Gian Maria Accusani, il sesto della discografia in arrivo in primavera e seguito da un tour che riporterà il gruppo nei club della penisola. Accompagnata dall’artwork di copertina realizzato dal fumettista e illustratore Alessandro Baronciani e in uscita in occasione della Giornata Internazionale della Donna, “Per sempre con me” parla dell'attenzione e dell'aiuto sistematico dato a una ragazza entrata in un periodo buio e apparentemente senza uscita, considerata dai più come persa ma da qualcuno come mente libera. Musicalmente la canzone è un mix tra l’inconfondibile cifra stilistica di Accusani e sonorità vicine all’elettronica anni 80, tipiche della new wave di quegli anni. Un “pop wave alternative” che segna il ritorno dei Sick Tamburo a nuova produzione musicale. Nati dall’esperienza Prozac+ da un’idea di Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio, in oltre dieci anni di storia musicale i Sick Tamburo si sono imposti tra i principali riferimenti del panorama alternativo italiano, rappresentando un’espressione unica in grado di coniugare la sensibilità e la poetica della scrittura di Accusani e le sonorità incalzanti più proprie dell’alternative rock. Ad accompagnare la release del brano, in arrivo nelle prossime settimane anche il videoclip ufficiale su YouTube.   CREDITI SINGOLO Testo e musica di Gian Maria Accusani Registrato da Gian Maria Accusani al GM STUDIO 24, a parte la voce di Roberta Sammarelli, registrata all'Edac Studio da Davide Lasala e Andrea Fognini Prodotto e mixato da Gian Maria Accusani e Christian Noochie Rigano Masterizzato da Ricky Carioti all’One Eyed Jack Studio Roberta Sammarelli appare per gentile concessione Capitol Records/Universal Music Italia. Cover: grafica e illustrazione di Alessandro Baronciani Etichetta: La Tempesta Dischi Distribuzione: Believe Ufficio Stampa e Promozione: Big Time – [email protected] Booking: La Tempesta Concerti   SICK TAMBURO - BIOGRAFIA I Sick Tamburo nascono da un’idea di Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, già precedentemente uniti nell’avventura Prozac+. Elisabetta e Gian Maria scelgono il nome Sick Tamburo, inizialmente pensato per il progetto di percussioni noise di Gian Maria ora conosciuto come Hardcore Tamburo. I Sick Tamburo iniziano pubblicando su MySpace alcuni brani (Intossicata, Finché tu sei qua, Topoallucinazione e Quel paese) e su YouTube il video di Tocca 24/7 dove appaiono con maschere bianche per celare i volti. Decidono di avvalersi di nicknames: Gian Maria sceglie Mr Man, mentre Elisabetta opta per Boom Girl. Vengono tuttavia riconosciuti ed abbandonano le maschere decidendo però di utilizzare dei passamontagna per motivi estetici. Si affidano fin da subito a La Tempesta Dischi, collettivo d’artisti indipendente capitanato da Tre allegri ragazzi morti, anch’essi pordenonesi. Il 10 aprile del 2009 viene pubblicato il primo album dei Sick Tamburo, dal titolo omonimo e contenente dodici pezzi, per una durata totale di circa 39 minuti. I brani, scritti e composti da Gian Maria, hanno ritmi ripetitivi accompagnati da testi minimalisti. La grafica è di Alessandro Baronciani. Il 20 aprile 2009 esce il primo singolo ufficiale Il mio cane con tre zampe e inizia la collaborazione con Stefano Poletti che cura la regia anche dei loro successivi videoclip. Vengono premiati al Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI) nella sua classifica indipendente. Iniziano un tour dal vivo anche in festival tra cui La Tempesta sotto le stelle, il Rivolution Fest e la Festa di Radio Onda d’Urto. Nel novembre del 2009 esce il secondo singolo Parlami per sempre, girato a Parma nella discarica della carta. Nell’ottobre del 2011 il singolo “E so che sai che un giorno” preannuncia l’uscita del secondo album “A.I.U.T.O.” che esce il 4 novembre 2011. I suoi temi sono riassunti nell’acronimo “Altamente Irritanti Umani Tecniche Ossessive”. L’album contiene 12 brani per una durata di circa 42 minuti, la grafica è di Jacopo Lietti per Legno. L’”A.I.U.T.O. Tour”, iniziato da Milano il 25 novembre, porta la band in giro per tutta l’Italia. Il 28 aprile 2014 esce in anteprima il video della canzone “Il fiore per te” che anticipa l’album annunciato “Senza vergogna”; nel video e nella canzone fa apparizione Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti, autore anche della copertina dell’album. “Senza vergogna” esce il 3 giugno del 2014, contiene dieci tracce e dura circa 36 minuti. Le dieci canzoni girano attorno a manie, stranezze e fissazioni che accadono quotidianamente a tutti noi. Cose che ci hanno insegnato a tenere nascoste, cose che però sono parte di noi e di cui quindi non si deve provare vergogna. Nel 2017 esce “Un giorno nuovo”, il quarto disco dei Sick Tamburo, per La Tempesta Dischi. Prodotto da Gian Maria Accusani nel suo studio per Discgust Music Production, contiene nove tracce originali e prosegue il discorso musicale intrapreso dalla band nel 2007 portandolo ad un nuovo livello grazie al rinnovato intreccio di chitarre elettriche e sintetizzatori, ritmi incalzanti e melodie wave. L’album è stato anticipato dalla title-track ‘Un giorno nuovo’. La canzone ‘Meno male’ che ci sei tu vede la partecipazione speciale di Motta (primo fan dei Sick Tamburo) alla voce e alla darabouka. Del brano La fine della chemio, contenuto nell’album “Un giorno nuovo”, è uscita una versione con ospiti le migliori voci della musica italiana: Jovanotti, Tre Allegri Ragazzi Morti, Manuel Agnelli, Samuel, Elisa, Meg, Lo Stato Sociale, Pierpaolo Capovilla e Prozac+. Gli artisti, infatti, hanno interpretato il brano insieme a Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani ex membri dei Prozac+ e tuttora parte dei Sick Tamburo, per un progetto charity, i cui proventi sono stati poi devoluti in parte all’A.N.D.O.S. di Pordenone, associazione donne operate al seno, un gruppo di volontarie molto attive sul campo; in parte alla squadra di canoa “Donne in Rosa Lago Burida”, donne operate che attraverso lo sport divulgano il loro motto: “Insieme si vince sempre”. Esce il 5 aprile 2019 “Paura e l’amore”, il nuovo disco di inediti pubblicato da La Tempesta dischi, seguito da un lungo tour di presentazione. Dal 2020 la formazione annuncia il progetto “Back to the roots” che culmina nell’album “Back to the roots (Forse è l’amore)” pubblicato nel 2022, che reinterpreta in chiave punk melodica i brani più significativi della produzione dei Sick Tamburo. L’album è stato seguito da un lungo tour durato tutto il 2022. Nel 2023 i Sick Tamburo annunciano l’uscita di un nuovo album di inediti, il sesto della discografia, in uscita in primavera per La Tempesta Dischi e anticipato dal singolo “Per sempre con me” che vede la partecipazione di Roberta Sammarelli dei Verdena. Discografia 2009 – Sick Tamburo 2011 – A.I.U.T.O. 2012 – La mia mano sola EP 2014 – Senza vergogna 2017 – Un giorno nuovo 2019 – Paura e l’amore 2022 – Back to the roots (Forse è l’amore)... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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carolinerecords · 5 years ago
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PATRICK ALEOTTI
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Patrick Aleotti, vive a Modena dove lavora come grafico. Parallelamente al suo lavoro porta avanti un progetto personale di illustrazione, disegno e pittura legato alla scena musicale indipendente (ma non solo). Potete vedere i suoi lavori su www.patrickaleotti.com.
Nel 2015 insieme all’amico Gianluigi Rivasi ha creato Nervi Cani, una piccolissima casa editrice ed etichetta musicale che pubblica Fanzines, Libri d’Arte e Cassette (www.nervicani.com). Sono appena usciti con una compilation contro lo sconforto da corona virus, Hidden sounds behind the window, che potete ascoltare su nervicani.bandcamp.com.
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Direi “Eastern Sounds” di Yusef Lateef. Riesco già ad immaginarmi mentre mi costruisco una capanna di palme sulla spiaggia con in sottofondo “The Plum Blossom”, la prima traccia del disco.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Ultimamente sono in fissa con la musica italiana d'annata, quindi direi “Sex Show” di Enzo Carella, “Ti piacerebbe” di Loredana Bertè e “Prendi fra le mani la testa” di Battisti.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
- Senz'altro tutto “Music For Airports” di Brian Eno in loop :)
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  La borsa di Sounds of the Universe, un negozio di Londra molto figo specializzato in jazz, funk, afro, cubana, reggae etc, legato ad una delle più importanti etichette di musica black, la Soul Jazz Records. 
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Guarda non mi vergogno di nulla, ascolto veramente di tutto, dai Discharge a Pino D'Angiò :)
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- 
“Un uomo da marciapiede” (Midnight Cowboy) è un film del 1969 diretto da John Schlesinger con Dustin Hoffman, ha una bellissima colonna sonora supervisionata da John Barry. Il disco usato si trova a pochi euro, oppure anche su Spotify, e si apre con Everybody's Talkin' di Harry Nilsson - che è un pezzone. 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- Nutro un odio viscerale per i Muse. Quando sento partire un loro pezzo per radio o alla televisione mi si accappona la pelle, mi innervosisco e mi si rovina la giornata. Trovo i loro dischi barocchi, eccessivi, cafoni, oggettivamente brutti. Maledetti Muse.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Nel 1999 avevo diciassette anni, ascoltavo principalmente punk, hardcore, ska. Abitando in provincia aspettavo con ansia la patente per girare finalmente per concerti. 
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- “Catarsi Aiwa Maxibon” di Pufuleti uscito per Legno Dischi e “Come La Notte” degli Wow stampato da Maple Death e My Own Private Records. 
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Per questioni temporali rimpiango di essermi perso il live di Franco Battiato al Festival Re Nudo a Milano nel 1973, c'è un video su Youtube, dev'essere stato un bel trip. I live migliori li ho visti al festival olandese Le Guess Who? - quattro giorni di concerti in giro per il centro con una proposta musicale molto curiosa e poliedrica. Mi piacerebbe tornarci tutti gli anni, ma visto il tragico andazzo del mondo dubito sarà possibile.
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Clicca qui sotto per ascoltare l’ultima compilation di Nervi Cani
> >> Hidden sounds behind the window
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magicnightfall · 6 years ago
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THE MARVEL-OUS MS. DANVERS (no spoiler)
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Quando sono andata a vedere The Lego Movie 2, qualche settimana fa, la sala si è riempita subito di un inutile manipolo di rompicoglioni - una perifrasi edulcorata per “bambini” - che hanno iniziato a correre, saltare e a esprimersi con l’eloquio di un camionista veneto bloccato in coda dentro al traforo del Frejus. Lo scenario che si dipanava davanti alle mie fosche pupille era quello che immagino accadrebbe se mai Jane Goodall decidesse di portare al cinema degli scimpanzé posseduti dal demonio.
Direte: che c’entra con Captain Marvel? C’entra. Perché in sala c’era anche una bambina - non facente parte della comitiva infernale - che è stata buona e zitta per tutto il tempo.
Direte ancora: sì, hocccapito, ma che c’entra con Captain Marvel?
C’entra.
Perché durante i trailer, mentre veniva proiettato proprio quello di Captain Marvel, il papà ha esclamato, più entusiasta che sorpreso: “Hai visto? È una supereroina!”.
Di fronte a quella frase non ho potuto fare a meno di sorridere, e per un po’ sono persino riuscita a dimenticare che in sala era in corso, autorizzata da alcuni genitori omertosi, l’invasione degli ultracorpi.  
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[illustrazione d’artista di come stavo gestendo la caciara nella mia testa]
È vero che, se prendiamo quella sala cinematografica come un insieme rappresentativo a fini statistici, scopriamo che la proporzione è ancora tutta sbilanciata in favore di quelli incapaci di inculcare qualsivoglia nozione di vivere civile nella loro immonda e molesta progenie, ma almeno so che c’è un genitore che sta crescendo la figlia in modo che sappia che non è la stanghetta in più o in meno su un cromosoma a fare di qualcuno un eroe.
O forse di genitori decenti ce ne sono anche più d’uno, perché al termine dei titoli di coda di Captain Marvel (attenzione: le scene bonus sono 2, quindi restate fino alla fine-fine-fine) un bambino ha gridato al padre: “ma questo film è bellissimo, avrebbe dovuto vederlo pure mamma!”.
Carol Danvers, la supereroina in questione, è una che prima ti mena e poi in caso ti fa le domande, ha un senso dell’umorismo irriverente, possiede feeeenomenali poteri cosmici, è in grado di cavarsela da sola praticamente sempre, e sa che non deve rendere conto a nessuno né di quello che è, né di quello che può fare. E quel che è bello è che i suoi superpoteri sono, in fin dei conti, soltanto un quid pluris. D’altronde, ancora prima che divenisse super, era già giusto un pilota collaudatore dell’aeronautica, sai, robetta...
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[sbem!]
Se ci fosse stata lei in Avengers: Infinity War, Thanos avrebbe forse fatto in tempo a vaporizzare giusto metà di San Vito Chietino, non certo metà del pianeta. Allora non posso che essere felice sapendo che la bambina di Lego Movie possa diventar grande aspirando a essere forte e indipendente come Carol Danvers. Dopotutto, i maschietti già vengono incoraggiati a essere Capitan America, Iron Man, Thor, Batman, Superman, Flash, Aquaman, Spiderman, Green Arrow, Wolverine, Daredevil, e di sicuro me ne dimentico altri due o tre... cento. Dov’è scritto che solo questi ultimi siano legittimati a sognare in grande?
Però è una riflessione amara quella che segue. Perché se i maschi sognano in grande, io sognavo e sogno cose normali ma che a me parevano (e purtroppo paiono ancora) straordinarie.
Ho iniziato a guardare Distretto di Polizia che ero una pischella di dodici anni, e il pensiero che i commissari del X Tuscolano potessero essere una Giovanna Scalise e una Giulia Corsi (e non Giovanni e Giulio) mi mandava in brodo di giuggiole. Adesso, a trent’anni, mi rendo conto che le cose non sono cambiate per niente, perché quando guardo Legends Of Tomorrow, mi prendo sempre un istante per bearmi del fatto che il capitano della Waverider sia Sara Lance, e lo stesso quando mi sparo un episodio di Supergirl, dove direttrice del D.E.O. è Alexandra Danvers (no, lei e Carol non sò parenti). 
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[Empowering little girls. Da in alto a sinistra, in senso orario: Melissa Benoist (Supergirl), Gal Gadot (Wonder Woman), Daisy Ridley (Rey), Brie Larson (Captain Marvel)]
Ora, Captain Marvel non è l’unica supereroina in circolazione. Insieme a Wonder Woman, Supergirl, Daisy “Quake” Johnson, Scarlet Witch e Natasha Romanoff è in buona (seppur ristretta) compagnia, ma fino a prova contraria è soltanto la seconda dopo Wonder Woman (ma la prima del MCU) a essere protagonista di un film (cioè di uno degli strumenti comunicativi più efficaci e d’impatto del secolo passato e di quello in corso), a fronte, ça va sans dire, di decine e decine di pellicole prettamente al maschile.  
Ho letto, su internet, di uomini mortalmente offesi dall’idea che il supereroe Marvel più potente di sempre sia una donna. O anche, semplicemente offesi dal fatto che un supereroe donna abbia un film tutto suo. Potranno esserci dieci, cento o mille omuncoli a pensarla così (e ci sono, mortacciloro se ci sono), ma finché ci sarà anche un papà a incoraggiare la figlia a essere come Carol Danvers, o ci sarà un bambino che esce dal cinema felice di aver visto una ragazza spaccar culi, allora posso dire di avere ancora fiducia nel mondo.
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lostaff · 6 years ago
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Nome: Maria Anotnietta Calabrese
Blog: @pasticciando
Primo post: gennaio 2015
Questo mese abbiamo preparato per voi un’intervista all’insegna dell’arte: Anto del blog @pasticciando vi accompagnerà, tra una pennellata e l’altra, nel suo universo di tele e colori. Buona lettura!
Ciao Antonietta! Raccontaci un po' di te: chi sei e com'è nata la tua passione per l'arte? Mi chiamo Maria Antonietta, vivo/lavoro a Forlì, impiegata full-time. Sogno intensamente la pensione. Eclettica, curiosa, nata con l'anima artistica, è anche di famiglia. Da piccola amavo tanto disegnare, colorare, creare qualsiasi cosa, inventare. Anni ‘80, esami di terza media, l’insegnante d’arte mi saluta: sei molto portata per l’arte, coltivala, mi raccomando, non la abbandonare mai! Figurati! A quei tempi l’arte? Percorso incerto per chi, come me, voleva essere presto indipendente. Diventai analista contabile, l’arte messa in una scatola infondo al cuore. Arrivò lavoro, matrimonio, una sola opera d’arte, i miei 2 figli, poi il divorzio. Mentre ripensavo spesso “avrei voluto” o “se avessi fatto” e credevo fosse ormai un ricordo, malinconia. Cresciuti i ragazzi è arrivato più tempo per me, ho scritto, poesie, frasi, pensieri, ritrovato me stessa ed anche quella scatola. L'ho aperta, come un vaso di Pandora ed ora faccio tutto quello che non ho mai fatto prima.
Dal tuo blog si deduce che usi diversi tipi di tecniche di disegno e pittura. Quali preferisci? Disegnare su iPad, la pittura ad olio. L'odore dell'essenza di trementina, del legno bruciacchiato dal pirografo. In cima a tutto c’è l’acrilico e uso tecniche miste. Inizio con un fondo di legante acrilico trasparente oppure misto a gesso, paste da struttura (spesso la faccio da sola, con sabbia o caffè o altro). Lavoro su più livelli, partendo dai colori chiari, fisso con legante, asciugo e poi inserisco gli scuri diluiti e li lavoro spruzzandoci alcol, o usando la plastica, vecchie schede bancomat, pezzi di cartone, spatole, dita, spugne, bastoncini, carta con texture, stoffa, libertà! Escono forme indefinite, le osservo a volte per giorni, sfogo l'immaginazione e faccio emergere figure andando avanti per trasparenze, ombre, luci. Tranne l'impostazione iniziale degli spazi, non ho assolutamente un'idea di quel che verrà fuori, né all'inizio né durante. Come un viaggio senza meta per il gusto di viaggiare, un tuffo verso l'ignoto.
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Sei molto attiva su Tumblr e molti utenti seguono i tuoi post. Cosa amano di più secondo te? Non so dire cosa amino, a volte mi dicono che ho fatto qualcosa di dolce, ecco, forse i fiori piacciono di più, spesso i miei fiori sono astratti per il motivo che qualsiasi fiore tu ti inventi di sicuro in natura esiste. La natura non la batte nessuno. Mi piace quando i lettori commentano scrivendo la loro personale interpretazione. Darei a tutti i lavori, soprattutto agli astratti, lo stesso titolo: un sogno ad occhi aperti. Il significato che ha per me sarebbe fuorviante, influenzerebbe l'utente che osserva. Potrei raccontargli il mio significato, dopo che mi ha raccontato la sua interpretazione.
Da dove trai ispirazione per le tue opere? A volte una immagine vista sul web o in giro o una mia stessa foto può darmi uno spunto o sia talmente bella da farmi sentire il bisogno di rappresentarla a modo mio. Quando ho iniziato disegnavo su iPad cercando di riprodurre fedelmente quello che vedevo in una bella foto e lo facevo con lo scopo di esercitarmi nel disegno, come sfida con me stessa di riuscire a rappresentare qualcosa in maniera più realistica possibile. Ma la soddisfazione finale era soltanto il dire a me stessa: bene brava. Ora preferisco dare sempre una mia interpretazione, meno realistica quindi. Amo il surreale o l’astratto, l'impressione, il sogno, lo sfogo della fantasia. Insomma di realtà c’è n’è già abbastanza nella vita.
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C'è un tuo quadro/disegno a cui sei particolarmente affezionata? Credo di essere affezionata a tutti i miei quadri o disegni perché fanno parte di me, questo però l’ho fatto con una vecchissima tela di mio nonno pittore, come me, autodidatta. Sono costruite interamente da lui e preparate con il fondo gesso abbandonate in una vecchia casa. Sono impolverate e le rimetto in sesto poi le uso. Praticamente hanno già di base l’effetto invecchiato. Cose di altri tempi fatte almeno 40 anni fa... ci tengo in modo particolare, questa è la prima che uso.
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Perché hai scelto di usare Tumblr? Scelto tra tanti per creare un blog personale e non mi sono mai pentita di averlo fatto. Avevo bisogno di scrivere, volevo un blog personalizzabile che fosse semplice. Ci si può sfogare scrivere pubblicamente ma restando in privacy “scrivo mi leggono possono commentare vedo le reazioni e finisce li”. Poi la dashboard mi ha sorpresa. Intuitivo, non macchinoso, fa tutto da solo. Creare un post è elementare, hai un blog che, se ti sforzi un minimo, diventa fantastico. Ho aperto pasticciando dopo due anni credo. Poi il modo di fare dello staff, amichevole, scherzoso a tratti demenziale, le frasi che si leggono quando si aggiorna l’app, gli avvisi? Tante risate mi faccio. Tumblr è stato ed è il top tra i social, per me, è quello che ti lascia più libertà, mi sento a mio agio. Se scomparissero gli altri e restasse soltanto Tumblr non sentirei la differenza.
Ci sono dei blog di Tumblr che vorresti consigliarci? Blog da consigliare, sicuramente. Se interessa l’acquerello vi consiglio @june-bm​ i suoi acquerelli sono meravigliosi. Se vi piace il ritrattista su digitale vi consiglio @saileshvaghellyeah​ bravissimo e simpaticissimo. Illustrazione, il simpatico e geniale @wintermanworld​. Se amate fiori, pesci, animali, ma soprattutto simpatici uccellini, solitamente in arte digitale, allora la mia amica Susi vi meraviglierà @marauderfan​. Per la fotografia: @remo-me, @gaetanopezzella​, @joembarcadero, @novice-at-play​ e tutti quelli che seguo.
Grazie Anto e buon proseguimento!
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turuin · 3 months ago
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Day 48
Giorno 48 - ieri.
Totale caffè bevuti: 2.
A pranzo: due pezzi di focaccia con melanzane e peperoni, e un dolcetto con caffè.
A cena: a grande richiesta della prole, spaghetti alla carbonara.
Il disegno l'ho recuperato; gli esercizi di chitarra, no. Conto nel weekend per iniziare, anche se oggi pomeriggio c'è un festival di fumetto e illustrazione indipendente a cui probabilmente andrò (non ne ho voglia, ma devo assolutamente evitare di languire in un angolo per tutto il giorno, e l'aria fresca mi farà bene).
Il fresco mi sta facendo tornare voglia di fare bagni caldi, quando viene sera. Potrebbe pure essere il giorno adatto, vedremo.
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spinebookstore · 2 years ago
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"Ciao Antonio, possiamo farti una domanda? Ma delle immagini stupende scartate, poi cosa ne fai? Questa è meravigliosa, non può finire nel cestino!" E' andata proprio così. Ed è così quindi, che adottandola dopo essercene subito innamorati, "GRANDI LETTURE" di Antonio Pronostico @antoniopronostico diventa l'immagine ufficiale di SPINE per il 2023-2024 ❤️ Amiamo da tempo i suoi lavori, che potete vedere da noi in sede con diverse case editrici, quindi siamo davvero felicissimi che sia sua l'immagine che ci accompagnerà sui social e sul materiale promozionale per tutto questo 2023 (e non solo) >Antonio Pronostico x SPINE Bookstore 2023-2024< #spinebookstore #antoniopronostico #2023 #coverart #Spine #Bari #associazioneculturale #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #smallpress #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere #stampe #graphicnovel #illustrazione #arte #poster #bookshop #booklovers #illustratedbooks #indipendente (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/CphswYEqjRE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ris8lifestyle · 3 years ago
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Paw Chew Go, Electra e Isabella Bersellini
#Electra Bike sostiene la creatività indipendente. Ha partecipato a #PawChewGo al fianco di #LaFilleBertha per la #Casadelle DonnediMilano. #electralove #pawchewgo #stainalive #pcg22 #illustrazione #bike #ris8 #ris8lifestyle #magazine #arte
Electra, il brand californiano di ebike e biciclette, ha confermato il proprio impegno a sostegno della creatività indipendente. Ha partecipato a Paw Chew Go, il festival di illustrazione che si è tenuto a BASE Milano il 7-8 maggio 2022. Lo ha fatto al fianco dell’illustratrice Isabella Bersellini. https://www.instagram.com/p/CdMEqg-leLQ/ Cento fra illustratori, creativi e editor, provenienti…
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pprojects · 5 years ago
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👆questa illustrazione che ho fatto per il concorso “storie di ordinaria follia” è ora in vendita presso la #bookowskigenova, una libreria indipendente genovese. Presto arriverà anche la versione taccuino! Pensata come un taccuino per scrivere o disegnare i sogni (della notte e del giorno). Per ordinare la stampa o il taccuino scrivete a info[at]bookowski.it o contattateli su fb. ♥️. •••👆this illustration I made for the contest “stories of ordinary madness” is now available for sale at #bookowskigenova an indipendent bookstore located in Genova. Coming soon there will be also a notebook featuring this illustration. To order a wall print or the notebook email the bookstore at info[@]bookowski.it or dm then on fb. ♥️ https://www.instagram.com/p/CBlPxMLnVXM/?igshid=1v469fufb153c
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