#il grado zero della scrittura
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Le Belle Lettere minacciano ogni linguaggio che non sia puramente fondato sulla Parola sociale. Rifuggendo sempre più da una sintassi del disordine, la disintegrazione del linguaggio conduce inevitabilmente al silenzio della scrittura. L’agrafia finale dei Rimbaud e di certi surrealisti (caduti per questo nell’oblio), questo sconvolgente autoannientamento della Letteratura, insegna che, per certi scrittori, il linguaggio, prima e ultima risorsa del mito letterario, finisce col ricomporre ciò che pretendeva di evitare, che non c’è scrittura capace di mantenersi rivoluzionaria, e che ogni silenzio della forma sfugge all’impostura solo col mutismo completo. Mallarmé, sorta di Ámleto della scrittura, esprime bene questo fragile momento della Storia, in cui il linguaggio letterario si regge soltanto per meglio cantare la sua necessità di morire. L'agrafia tipografica di Mallarmé vuol creare intorno alle parole rarefatte una zona di vuoto in cui la Parola, liberata dalle sue risonanze sociali e colpevoli, cessa felicemente di destare echi. Il vocabolo, liberato dalle scorie delle formule abituali, dei riflessi tecnici dello scrittore, è allora pienamente irresponsabile di tutti i possibili contesti; si avvicina con un gesto breve, isolato, la cui opacità attesta una solitudine, dunque un'innocenza. Quest'arte ha esattamente la struttura del suicidio: in essa il silenzio è un tempo poetico omogeneo che si incunea tra due strati e fa esplodere la parola, ancor piú del frammento di un crittogramma, come una luce, un vuoto, un omicidio, una libertà (si sa quanto questa ipotesi di un Mallarmé uccisore del linguaggio abbia influito su Maurice Blanchot). Questo linguaggio mal-larmeiano, è Orfeo che può salvare chi ama solo rinunciandovi e che tuttavia osa voltarsi un po' indietro; è la letteratura condotta alle porte della Terra Promessa, cioè alle porte di un mondo senza Letteratura, di cui tuttavia sarebbe ancora compito degli scrittori dare testimonianza.
Roland Barthes, Il grado zero della scrittura
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visto oppenheimer / barbie? che ne pensi?
Hey!premessa che aspettarsi una recensione tecnica da me è aspettarsi che io non cazzeggi, impossibile.
Allora,per barbie sono diviso tra due opinioni onestamente:
1) come film commedia, l'ho davvero apprezzato,ryan gosling è divino,ha buoni tempi comici e battute semplici ma che rendono anche come punzecchiatura verso di noi,abbastanza gestito bene nei ritmi.
2) come film serioso rivoluzionario che doveva essere per l'opinione pubblica,per me è no, perché mi è sembrato non avesse nulla da dire che non sia stato detto in dialoghi,battute o film interi precedenti sull'argomento onestamente.
Alterna buone critiche alla società,al ruolo subalterno delle donne(riuscita con il capovolgimento della cosa nei ken,che ha triggerato mezzo internet) alla stessa cosa che leggeresti in 292838 tweet sull'argomento (mi riferisco al monologo del personaggio umano verso fine film),che onestamente mi ha dato l'impressione di essere banalotto.
Poi il finale l'ho apprezzato visto che nella società è stato dato un buon ruolo anche ai ken,magari manco volutamente è stata una strizzata d'occhio al femminismo intersezionale.
Quello che mi ha urtato, è che la mattel che ha la classica storia da multinazionale di merda dietro si metta a scherzare e banalizzare sulla propria figura "eh si siamo cattivi ma il ceo è goffo ahahahah l'inventrice della Barbie ed ex ceo ha evaso le tasse ahahahahah il carcere ahahahah, però scordatevi tutto questa roba non è seria". La cosa mi infastidisce anche perché come tutte le battaglie,senza lotta sociale che si focalizzi sulle magagne e approfittarsi sistematico della holding/ricconi di turno valgono zero.
Ecco,se devo pensarci bene barbie mi ha dato l'impressione di essere un bellissimo e colorato post femminista della ferragni,che non è becero mezzo misandrico come freeda,non evirerebbe gli uomini come le radicali,ma non prende manco una posizione seria, ti dice "si la situazione nostra è questa,non è bella come sapete e bisogna far qualcosa" ma non ti dice cosa e piuttosto ti vende una bellissima felpa fatta in cina di plastica a 60 euro🫰.
Oppenheimer mi è piaciuto tanto,ma su nolan non mi sento di far recensioni perché dalla mole di critiche che gli piovono addosso per montaggi,scrittura e gestione delle storie mi sento un po' scemo io a non percepirle mai del tutto,a capire senza problemi il film,quindi non mi sento in grado.
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Prigionieri della scrittura
di Paolo Lago Vito Di Battista Secondo Roland Barthes, la scrittura è un compromesso tra un atto di libertà e un ricordo, “è quella libertà piena di ricordi che non è libertà se non nell’attimo della scelta, ma già non più nella sua durata” (R. Barthes, Il grado zero della scrittura, trad. it. di G. Bartolucci, Lerici, Milano, 1960, p. 29). E non si può neanche sviluppare una scrittura in una…
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Roland Barthes: il saggista rivoluzionario simbolo del Novecento
Roland Barthes, celebre intellettuale francese del XX secolo, è stato un saggista tra i più influenti e innovativi del suo tempo. Nato a Cherbourg nel 1915, Barthes ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, dove ha sviluppato una straordinaria carriera accademica e letteraria che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama culturale mondiale. Le letture giovanili del saggista Barthes A 19 anni, un forte attacco di emottisi lo costringe a letto per lungo tempo durante il quale legge autori quali Balzac, Mauriac, Giraudoux e numerosi Arsène Lupin. Durante il liceo aveva già avuto modo di apprezzare Mallarmé, Valéry, Jaurès, e soprattutto Proust che diventerà il suo autore di riferimento. Le sue numerose permanenze nel sanatorio saranno sempre occasione di studio fondamentali per la sua carriera. Dopo aver conseguito una laurea in letteratura e filosofia all'Università di Parigi, Barthes ha intrapreso una carriera accademica che lo ha portato a insegnare in diverse istituzioni prestigiose, tra cui l'École des hautes études en sciences sociales e il Collège de France. Durante la sua vita, ha anche lavorato come critico letterario, saggista e semiologo, contribuendo in modo significativo alla teoria letteraria e alla critica culturale. Barthes saggista: il "grado zero" Barthes è stato autore di importanti saggi critici sulla narrativa contemporanea. Ha indagato il rapporto esistente tra la lingua nella sua doppia manifestazione: patrimonio collettivo e veicolo del linguaggio individuale. Ha sviluppato un'importante teoria semiologica che supera le tesi accademiche per interrogare i testi. Celebre la sua teoria del "grado zero": il mondo del parlato che è la più importante specificità della narrativa del suo tempo. La semiologia, o lo studio dei segni e dei simboli e del loro significato nella comunicazione umana, occupa un posto importante nella sua produzione saggistica. Attraverso la sua analisi dei testi letterari, dei media di massa e della cultura visiva, Barthes ha indagato sulle strutture di significato sottostanti che influenzano la nostra comprensione del mondo. I saggi più famosi di Roland Barthes Il saggio più famoso di Barthes è senza dubbio "Il grado zero della scrittura" nel quale distingue la lingua in quanto strumento neutro dell'espressione e per questo involontario e la lingua formale attraverso la quale l'uomo compie delle scelte etiche. Un altro saggio iconico di Barthes è "La camera chiara. Nota sulla fotografia", pubblicato nel 1980. In questo lavoro, che è una riflessione sulla fotografia, Barthes esplora il potere evocativo e simbolico delle immagini fotografiche, analizzando il modo in cui esse catturano e trasmettono il senso di realtà e memoria. Barthes distingue tre elementi nella fotografia: l'autore della fotografia, il fruitore e il soggetto immortalato. In questo schema, il fruitore ha due modi di recepire le fotografie: il primo è razionale e si fonda sulle informazioni che la foto stessa può fornire; il secondo è emotivo e scaturisce da un dettaglio della foto che colpisce lo spettatore. Eredità di Roland Barthes Anche dopo la sua morte nel 1980, l'influenza di Roland Barthes ha continuato a essere rilevante nel campo della teoria letteraria, della critica culturale e della filosofia. Le sue idee radicali e la sua scrittura brillante hanno ispirato generazioni di studiosi e intellettuali, contribuendo a ridefinire il modo in cui pensiamo alla cultura, alla comunicazione e alla creatività. Attraverso i suoi saggi rivoluzionari, Barthes ha dimostrato il potere della parola scritta nel provocare la riflessione, la discussione e la trasformazione sociale. In copertina foto di Michal Jarmoluk da Pixabay Read the full article
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Immagina di svegliarti un giorno e poter dire:
‘’Posso non fare mai più la cosa o una delle cose per cui sono pagato per lavoro, perché da oggi c’è qualcosa che la fa per me, senza che compia il minimo sforzo’’.
Oppure: immagina di non saper scrivere e ogni volta che hai una tastiera davanti sono ore di sudore freddo. Immagina di avere un amico che ti passa sotto banco il lavoro che avresti dovuto fare tu. O come la vedo io: immagina di poterti prendere meriti che non hai.
Questo miracolo (per gli altri) si chiama Chat GPT, il programma di AI made in USA con cui con un semplice comando vengono generati testi di qualsiasi natura e lunghezza, su argomenti qualunque.
Quindi non importa (pi��) che tu sappia scrivere, non importa (più) che tu abbia studiato o letto molto per formarti, non importa più, detta nel modo più crudo possibile: che tu sia capace. Questo vuol dire che chi si occupa (anche o soltanto) di scrittura per lavoro ha oggi questa possibilità. O ancora, i peggiori di tutti a mio modesto parere, quelli che non saprebbero mettere due parole in croce e all’improvviso sembrano riuscire: dal ragazzino che deve fare il compito di storia per casa al tipo che deve lasciare la fidanzata e non sa cosa dirle, da zero argomenti al pronipote di Oscar Wilde con l'AI.
Con uno schiocco di dita ottengono un testo generato automaticamente con degli input di partenza.
Il gioco è (s)fatto.
Premetto già che la mia posizione è fermamente contraria. Ma andiamo per ordine.
Dopo una grande festa di tanti per questa grandiosa novità, in cui per un periodo si vedeva limpido un orizzonte talmente semplificato da essere disonesto, come per qualsiasi favola che sembra troppo bella (per loro) per essere vera, è scoccata la mezzanotte anche per Chat GPT, come fu per Cenerentola.
Cosa è successo in Italia?
Se Cenerentola è dovuta scappare via dal castello pena far trasformare il suo bel vestito in stracci, Chat GPT invece non ha saputo rendere conto al nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) che ha chiesto senza mezzi termini di mettersi in regola con le leggi italiane ed europee sulla privacy.
ChatGPT risponde buttando giù la saracinesca in Italia, pensando al da farsi e trascinando nello sconforto più totale chi aveva già pregustato il dolce sapore del copia&incolla senza dolori e pene. Tanto che non ha ritardato il triste, tristissimo appuntamento virtuale con gli insulti dei delusi sulle pagine social dell’ente italiano.
Il nostro Garante contesta alla società OpenAI principalmente 3 cose:
la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti
l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali degli utilizzatori, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.
l’assenza di un filtro qualunque per la verifica dell’età degli utenti, nonostante sia specificato negli stessi termini pubblicati da OpenAI che il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, esponendo i minori a informazioni potenzialmente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e consapevolezza.
Il GPDP aggiorna gli utenti italiani sul loro sito facendo noto che l’intento non è quello di censurare ChatGPT e che OpenAI intende collaborare. L’ultimo comunicato del 13 Aprile scorso parla del 30 Aprile 2023 come scadenza per mettersi in regola.
Copywriters, bloggers, scrittori: pende su di noi la spada di Damocle?
Personalmente ho assorbito la notizia di questa nuova funzionalità con un tristezza e disgusto. A lungo mi sono chiesta se questo nuovo tool potrà mettere a rischio il mondo lavorativo di alcuni settori e le notizie hanno dato triste conferma: molte persone hanno già perso il lavoro per questo. Potrebbe esserci un’evoluzione in negativo pesantissima con cui, come sempre, ci si ritrova a fare i conti a pasto concluso.
Quindi è la fine della creatività, dell’impegno, del talento? è la prima domanda che mi è balenata in testa la prima volta. Per un po’ mi ha preoccupato, ma oggi rispondo: assolutamente no.
Perchè è vero che ChatGPT è un nemico virtuale piuttosto forte, veloce e senza scrupoli ma non potente e illimitato come un cervello umano. Uno strumento che ci infastidisce ma non ci minaccia realmente anche perché ha degli enormi, giganteschi difetti...
I grossi limiti (e i flop) a cui devi essere preparato se usi ChatGPT.
E’ stato ampiamente dimostrato che il tool:
non sia affidabile: le informazioni che propina sono sbagliate e altre addirittura inesistenti. Ottima cosa per generare fake news, di cui siamo già abbastanza travolti e per fare delle figure barbine!
generi testi freddi e tutti uguali: se nello scorso articolo facevo riferimento all’importanza assoluta, anche nel mio lavoro, di generare testi emozionali che coinvolgano il lettore, questa mancanza ha il sapore di un fallimento di risultato preannunciato… Non credete?
manchi, ovviamente, di doti tutte naturali ed umane come l’empatia, la creatività e il carattere (e si vede): il vero timbro che ha un testo può essere solo generato dal suo autore, in carne ed ossa, con il suo stile narrativo che è la sua impronta intellettuale.
In altre parole, tutto il suo essere gelidamente automa viene fuori miseramente.
Cervello 1 – ChatGPT 0!
La mia posizione su ChatGPT: perché rifiutarmi di usarlo è la mia scelta etica e consapevole.
Io non ho avuto il minimo dubbio a riguardo e questa velocità di scelta la devo a tre ragioni:
1 - Io amo scrivere. Fra le mie poche ma buone sicurezze, so di saper scrivere. Scrivo sin da quando ero piccolissima e ho la fortuna di non essere mai a corto di parole né argomenti, quindi per me non è una tentazione. E poi credo che quando c’è una predisposizione naturale sarebbe un insulto al proprio ingegno e alla propria creatività. Ho dedicato molte ore della mia formazione allo studio del Copywriting e della scrittura per il web, affinando il mio stile, quindi... What else?
2 - Non mi sembra affatto onesto. Quando si parla di etica oggi le persone tendono a far prevalere la loro teoria su un comune senso di giustizia. Ma comunque la si pensi, il mio pensiero è che sia un utilizzo totalmente sleale e disonesto, soprattutto se usato da chi scrive per lavoro, senza se e senza ma. Che sia per fare il compito a scuola o per lavoro, trovo che sia una scorciatoia ridicola, penosa e triste che sputa addosso all’impegno di chi ce la mette tutta per creare qualcosa di bello e coinvolgente, spremendo le meningi. Senza contare che ChatGPT fa un bel dito medio alzato al talento naturale, permettendo a certe persone di prendersi meriti inesistenti. Come quando il compagno di scuola che non aveva aperto libro copiava dal secchione e prendeva 10, camminando pure tutto soddisfatto in mezzo ai banchi. Sono contro perché non sarei mai a posto con la mia coscienza.
3 - Detesto i mezzucci, i trucchetti e i compromessi, per carattere. Odio le vie traverse con cui si raggiungono le vette senza sforzo, non imparando niente lungo il cammino e rifiutandosi di spaccarsi le gambe scalando, per assaporare davvero un traguardo raggiunto con le proprie forze, ancora ansimanti ma felici. E su questo c’è poco da aggiungere.
Come difendersi da ChatGPT?
Saltiamo indietro di qualche anno e torniamo ai ricordi fra i banchi di scuola.
Come faceva la professoressa a verificare se lo studente con un voto alto sospetto avesse copiato o avesse studiato veramente? Con un’interrogazione a sorpresa, hic et nunc. Presto fatto.
Io potrò in qualsiasi momento dimostrare che non uso nessuna AI per i miei testi, per i miei copy e per il mio lavoro. Come? Datemi foglio, penna, un argomento e 30 minuti di tempo. Sopravviverò all’interrogazione!
E voi, utilizzatori di ChatGPT? Che voto prendereste al compito a sorpresa senza il compagno da cui copiare?
Alla prossima protesta!
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Un team di programmatori vince il Pawn2OWN per aver hackerato in 2 minuti una Tesla Model 3
Tesla è indiscutibilmente il Costruttore più impegnato nello sviluppo di programmi informatici, diventato croce e delizia per il Costruttore. Il software Tesla è così sofisticato da diventare il terreno di confronto degli hacker“buoni” che partecipano a una delle più note competizioni mondiali sulla cyber security: il Pawn2OWN. Un team di programmatori è riuscito ad introdursi in appena 2 minuti nel sistema della Tesla Model 3, dimostrando che è possibile sfruttare alcune falle per aprire le porte e il cofano mentre si guida l’auto, ma anche accedere ad altri sottosistemi Tesla. TESLA PROTAGONISTA ALLA GARA MONDIALE TRA HACKER Il Pawn2Own è l’evento annuale che si tiene a Vancouver (Canada) durante il CanSecWest, la conferenza sulla sicurezza informatica. La sfida prevede che i team di programmatori partecipanti siano in grado di trovare delle falle in specifici software delle aziende che partecipano al contest. Tesla è una presenza costante che diventa la cavia degli hacker e anche premio per chi riesce a mettere a segno più punti entro il tempo a disposizione. Questi eventi permettono anche ai colossi dell’IT, come Microsoft, Apple, Oracle, Chrome e altri, di scoprire falle sfuggite durante lo sviluppo dei software. Il numero di bug nelle auto basate su software è destinato ad aumentare secondo l’ADAC, a causa dei ridotti tempi di testing e sviluppo dei nuovi modelli rispetto al passato. TESLA MODEL 3 HACKERATA: GLI ATTACCHI IN SOLI 2 MINUTI Il team di programmatori Synacktiv è riuscito a mettere a segno due attacchi distinti su una Tesla Model 3 che per precauzione era stata isolata dalla rete ed esposta esclusivamente agli attacchi della competizione. I programmatori sono riusciti nel tempo limite di 2 minuti a: - entrare nel gateway Tesla, attraverso un attacco TOCTTOU (time-of-check-to-time-of-use), dimostrando che in modalità di guida potevano aprire uno sportello o il cofanoanteriore della Tesla Model 3; - sfruttare un errore di scrittura del chipset Bluetooth per entrare nel sistema infotainment della Tesla Model 3 e da lì passare ad altri sottosistemi principali dell’auto. Entrambe le prove sono state verificate anche da esperti Tesla presenti alla competizione e hanno fruttato al team 350 mila $ e una Tesla Model 3, come parte del premio complessivo di 530 mila $ ricevuto al termine dell’intera competizione. “Sono passati da quello che è essenzialmente un componente esterno, il chipset Bluetooth, a sistemi all’interno del veicolo” ha dichiarato Dustin Childs, responsabile cybersecurity presso la Zero Day Initiative (ZDI), che organizza il concorso annuale. “La più grande vulnerabilità dimostrata quest’anno è stata sicuramente di Tesla”. Tesla negli ultimi anni ha accelerato lo sviluppo del software al punto da finire sotto la lente dell’NHTSA. L’ente governativo per la sicurezza dei trasporti USA ha ammonito il Costruttore per aver rilasciato molti aggiornamenti per risolvere bug, talvolta senza un richiamo ufficiale. Anche sul fronte Full Selfdriving Beta, Tesla è stata richiamata dall’agenzia, per i bug della guida autonoma ai semafori e agli incroci che sarebbero stati risolti rilasciando l’ennesimo aggiornamento Tesla FSD ai clienti che partecipano ai collaudi su strada. Read the full article
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“Il diario,per come lo concepisco, è il grado zero della scrittura, la vita bevuta a collo, la verità annotata giorno per giorno, l’istante fugace fissato sulla carta minuto per minuto. Il romanzo, come la poesia, è la verità scelta, stilizzata. Il diario è le mele che Cézanne ha comprato al mercato; il romanzo è quelle stesse mele sulla tela in cui le ha dipinte.”
Gabriel Matzneff
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Ritorno alla Routine | Update 31/08-05/09
Buongiorno!
Secondo post sul blog e anche oggi sono qui per raccontarvi un pochino di me.
Questa mattina sono particolarmente stanca, mi pesano le braccia, ho la testa pesante e in generale non mi sento in grado di compiere azioni normali senza sentirmi spossata. Questa è una sensazione che provo spesso e con la quale convivo; ne ho parlato alla mia dottoressa, la sua risposta è stata "prendi del magnesio". Sì, tutto molto bello, io mi drogo di magnesio ogni giorno eppure l'effetto (ovviamente placebo, considerando tutto) che mi faceva sentire in forze e pronta a spaccare il mondo è durato meno di una settimana. Grandioso, ma perché devo essere così difettosa? Sono sicura che, se il mio corpo fosse appena più in grado di essere reattivo, farei duecentomila cosa in più. Ma devo convivere con la voglia di chiudere gli occhi anche mentre sto difitando queste parole e continuare a scriere a occhi chiusi. Sì, è quello che sto facendo e non cancellerò il risultato delle mie digitazioni disastrose alla cieca, per dimostrarvi che non sto mentendo.
Tornando a riaprire gli occhi. Beh, ho fatto meno errori di quel che credevo.
Sapete che questa è una specie di diario, quindi senza filtri parlo di tutto ciò che mi passa per la mente, in nessun ordine specifico e senza dare un senso al caos che ho dentro da sempre.
Si dice che la scrittura sia la miglior forma di terapia e io, ultimamente, sento un gran bisogno di sfogarmi e questo è il miglior modo per farlo.
In ogni caso, torniamo sulla retta via.
Questa è stata la settimana di ritorno alla routine, una routine logorante che accompagna la mia vita a braccetto da ben sei anni. A volte mi pesa, altre volte meno. Vorrei fare qualcosa di diverso? Assolutamente sì. Mi sto impegnando per cambiare il mio futuro? Solo se in quest'ultimo ci sono io che faccio la scrittrice a tempo pieno, perché la scrittura e la presenza online per farmi conoscere sempre di più sono le uniche cose nelle quali mi sto davvero impegnando. Eppure, la vita di tutti i giorni, la maledetta routine, si mette in mezzo e rallenta il mio percorso per raggiungere quel sogno ancora così distante.
Volete sapere come si svolge ogni santa giornata della mia vita? Immagino come quella di molti di noi che hanno, in questa società, la fortuna di avere un lavoro, ma non il lavoro che amano.
Mi sveglio ogni mattina alle 6:30 (se non sono troppo stanca), mi infilo una tuta, le scarpe da ginnastica e faccio un buon allenamento mattutino (i video su youtube sono la salvezza); da domani ricomincerò JuJitsu, quindi senz'altro dovrò modificare questa parte della routine, o rischio di morire per affaticamento, non essendo un'atleta professionista che può allenarsi per ore e ore al giorno, quindi credo che passerò alla cyclette con lettura (mi piace dedicare la mattina all'allenamento sia fisico che mentale); poi doccia, colazione, un po' di tv e passo subito al pc per scrivere/editare qualche mia storia; dalle 9.30 fino alle 13.00 sono in ufficio e, se riesco a staccare puntuale, arrivo a casa, mangio, lavo i piatti, un buon caffè necessario e riparto con il lavoro al pc (scrivere, editare, programmare, registrare video per YouTube etc...); dalle 15.30 fino alle 18.30 sono di nuovo al lavoro e poi casa, ancora lavoro al pc (per lo più online, tra Instagram, Wattpad, TikTok, EFP, FanFiction.net tutti siti di cui trovate i link nella home del Blog), cena, tv, ninne e si riparte con una giornata identica.
Sì, a rileggerlo è logorante.
Eppure, nel mio piccolo, sono fiera di me perché riesco a sfruttare ogni istante di libertà dal mio lavoro per dedicarmi a ciò che mi piace fare e seguire la strada verso il mio sogno.
La prima settimana è stata abbastanza traumatica. Non troppo a livello fisico (anche se, dopo che mi sono allenata tutti i giorni, venerdì ho avuto bisogno di riposo o rischiavo di crollare), ma molto a livello mentale. A parte che, al solito, le premesse il primo giorno in ufficio erano ottime, già giovedì colleghi che litigavano, gruppo sfatto, malumori generali e io sempre lì, sempre sola, l'unica a svolgere i suoi compiti. Badate bene, ho specificato suoi, nel senso di miei, perché come dicevo nel blog precedente non mi sobbarco più del lavoro altrui. Bado ai fatti miei, agli obiettivi miei, alle mansioni che spettano a me, punto. Però di certo l'umore che si respira non è dei migliori, quindi un rientro catastrofico e deludente, ma ormai ci sono abituata.
Dal punto di vista dei miei vari progetti, esplicati nel video che trovate nel primo post del Blog, la settimana è andata abbastanza bene, anche se per il momento sto trovando zero riscontri sia su EFP che su FanFiction.net. Mi domando se siano i siti a essere superati o le mie storie a non attirare attenzione, ma considerando i numeri ugualmente inesistenti che vedo sulle altre opere postate, sono più incline a credere alla prima ipotesi, per una volta tanto.
Correggere la mia prima FanFiction su Harry Potter si sta invece dimostrando molto più difficile del previsto, perché c'è da mettersi le mani nei capelli. In alcune parti per come è scritta, in altre per il contenuto che va decisamente revisionato. Quindi, sto facendo davvero un lavorone, ma finora sono soddisfatta del risultato. Forse, per questo, dovrò ritardare il ritorno della serie Tutto Tranne (un'altra storia che andrà NECESSARIAMENTE riscritta in molte parti, perché ad oggi che la sto rileggendo è TERRIBILE), ma preferisco concentrarmi solo su due progetti contemporaneamente, altrimenti rischio di fare solo una gran confusione e, considerando quanto poco tempo io abbia a disposizione, come avete potuto leggere qualche riga fa, dedicandomi a troppe cose insieme rischierei di metterci secoli per ogni singolo progetto. Invece sono dell'idea che sia meglio portare avanti e concludere meno cose ma in meno tempo!
Questa settimana ho anche lavorato al terzo editing di "Un Frammento Nel Cuore", il mio romanzo d'esordio in uscita per Le Mezzelane; abbiamo riflettuto con l'editor su diverse parti incongruenti e ho aggiunto dei pezzi che potessero andare a risolvere alcune problematiche lasciate in sospeso. Spero che ora fili tutto meglio, ma sono sicura che ne avremo ancora molto di lavoro da fare.
Quindi, in conclusione di questo altro post mega-galattico, dal punto di vista personale sono molto soddisfatta di me. Sto anche seguendo una nuova dieta e sto imparando a cucinare, io che ho sempre odiato stare dietro ai fornelli, quindi posso dire di essere molto soddisfatta di me!
Ci leggiamo la prossima settimana, con un nuovo resoconto!
Un bacio, vostra Giulia.
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Ecco, non si può dormire. Rimane il grado zero della scrittura, il lettore implicito: generica presenza, in un angolo della stanza, che guarda altrove. Come Clarice Lispector in Un soffio di vita, l’autore inventa un altro autore che inventa un personaggio, scatole cinesi della solitudine. Mi sono ricordato di quando pensavo che essere felice fosse il peggiore dei mali. Senza dubbio è facile essere cattivi, quando si è felici. Con il cuore ottuso di guardie bisogna difendere un fortino di sabbia dagli appestati, e l’ordine è di sparare a vista. La felicità è fragile, non tollera l’esistenza del dolore, e dunque si finisce per distogliere gli occhi dagli occhi di cane che guardano dal ciglio della strada. Vorrei che questa crudeltà avesse un prezzo, soltanto per sentimento di giustizia. Cosa vuoi fare da grande? Lo spettro shakespeariano. Domani nella battaglia pensa a me, e cada la tua spada senza filo. Ma dovrei morire un mucchio di volte per comparire in sogno a tutti quelli che sono stati ingiustamente crudeli con me, e già la prima morte è complicata. Siccome credo nei simboli, è simbolico che V. sia comparsa adesso. Ho tutto il rispetto del mondo per la sua scabra sofferenza, per le sue mani aperte senza armi e senza doni. V. ha il dolore che serve a non far male, e mi ricorda che alla luce del giudizio anch’io sono così. Orfani del futuro, tristi animali da congedo. Sono grato per tutte le promesse non fatte, perché ciascuna è una promessa non tradita. Per una volta, vedo il simbolo dell’innocenza inscritto nel foglio dell’aria.
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“ [Il passato remoto]Anche se usato nel più grigio realismo, esso rassicura, perché, grazie ad esso, il verbo esprime un atto chiuso, definito, sostantivato; il Racconto ha un nome, sfugge al pericolo di un linguaggio indeterminato: la realtà si assottiglia e si fa familiare, entra in uno stile, non esula dal linguaggio; la Letteratura resta il valore d’uso di una società resa consapevole del senso di ciò che essa consuma dalla forma stessa delle espressioni. Viceversa, quando il Racconto è messo da parte e gli sono preferiti altri generi letterari, oppure quando all’interno della narrazione il passato remoto è sostituito da forme meno esornative, più immediate, più dense e più vicine al linguaggio parlato (il presente o il passato prossimo) allora la Letteratura diventa depositaria dello spessore dell’esistenza e non del suo significato.”
(Il grado zero della scrittura, barthes)
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BTC e l'ambiente delle altre valute elettroniche
Previsioni prezzo BTC e altre cripto: la parola agli esperti
Jeet Singh, un direttore specializzato nella amministrazione delle cripto valute, ha asserito al Raduno sull'Economia Mondiale tenuto a Davos, che la volatilità è usuale nel momento che si opera nell'ambito delle monete elettroniche.
Il citato esperto ha evidenziato che è assolutamente consueto che le valute elettroniche varino dal 70 per cento all’ottanta %. Questa è 1na delle ragioni fondamentali sicchè la recente volatilità non lo preoccupa affatto. Stando a Cheung Andy, responsabile della piattaforma OKEx, il valore del BTC si spingerà oltre i 20000 $ e, a sostegno di tale tesi, sarà proprio il dimezzamneto preannunciato per il 20 05 duemilaventi.
Mettiamo a confronto il trend delle cripto valute con il trend dei titoli di una società autorevole della levatura di Micro-soft. Al principio, le loro obbligazioni erano anche alquanto volatili, ma quando hanno migliorato il loro prototipo di impresa, le azioni non sono solo aumentate, ma si sono consolidate. Molti investitori sono attualmente nervosi a causa dell’elevata instabilità del valore delle criptovalute, tuttavia nel lungo termine, non si può tassativamente preoccuparsi per le oscillazioni del costo degli asset.
Oggi 3 giugno duemiladiciannove, il valore del BTC/EUR ha toccato i 7688 € (ottomilacinquecentottantasei dollari americani), ma entro la chiusura del 2019 le valutazioni sono positive. Successivamente aver attraversato un periodo turbolento nel duemiladiciottio, immagino che il Bitcoin recupererà un prezzo racchiuso tra 10.000 e quindicimila dollari.
A supporto di una simile asserzione bisogna prendere in considerazione che l''Exchange Intercontinentale, l’operatore della Borsa di New York, sta preparando il lancio di Bakkt, un exchange disciplinato a livello federazionale che concederà agli enti e ai consumatori di comperare, archiviare e vendere cripto valute in una modalità facile e fidata.
Bakkt è sostenuto da organizzazioni del grado di Microsoft e porterà un mutamento allo scambio delle valute elettroniche. Dunque, immense trasformazioni che impatteranno favorevolmente sulla stima del BTC, disposto a superare i ventimila $ entro il termine del 2019.
l'interessamento di organizzazioni monetarie così significative condurrà ad un approvazione del valore dei BTC. Inoltre, una precisa regolamentazione, farà diventare il commercio delle valute elettroniche più garantito e ridurrà la presenza di cyber criminali.
BTC: costo moltiplicato dieci volte in soli ventiquattro mesi?
Il prezzo del BTCEUR potrebbe rapidamente oltrepassare la quota di 70000 $. Ragiona così quella fetta più ottimista della gente che sta già puntando allo smezzamento preannunciato nel 2020.
Tempo indietro codesto genere di sviluppo ha costantemente funzionato così come uno stimolo rialzista per il costo del btceur. In combinazione dello scorso halving, il prezzo ha decuplicato il proprio costo, ma continuiamo per ordine. Che cosa vuole significare codesto vocabolo?
Valore del Bitcoin spera nel dimezzamento, perciò che cos'è? La creazione di BTCUSD si completerà nel secondo che verranno solennemente prodotti ventun milioni di Bitcoin. Qualunque valuta vitruale nasce attraverso i miners che vengono a capo di complesse operazioni matematiche e ottengono, per questa ragione, una remunerazione in Bitcoin.
Nell'eventualità che tale ricompensa fosse stata continuamente la stessa, i ventun milioni di Bitcoin verrebbero prodotti nel decorso di pochi mesi. Per merito dell'halving, diversamente, la ricompensa spettante ai miner si riduce.
In ogni occasione che ciò è accaduto in tempo andato, il valore del Bitcoin ha percorso il cammino verso un'impennata di prezzo, cosa che ha lasciato ben sognare.
Fino a che punto salirà il valore posteriormente al dimezzamento? I precedenti procedimenti di halving avevano costantemente riscontrato un impatto assolutamente vantaggioso sul prezzo del Bitcoin che, nei giorni venturi alla manovra, ha conseguito molta strada segnando prestazioni sbalorditivi.
Nell’ultima occasione, semplicemente per fare un esempio, il valore della valutazione è stato moltiplicato dieci volte. Durante il duemilaquindici il BTC si portava intorno a 270 dollari. Poi nel duemilaesedici c’è stato lo smezzamento e durante il duemiladiciassette il costo è impennato a quasi 2.500 $.
Identica cosa per lo scorso halving sul BTC: 365 giorni più avanti il prezzo si è spinto sopra 1.000 $, da quote di circa 2,55 USD.
In base ai più speranzosi, pure le operazioni previste per il 2020 finiranno per codizionare favorevolmente la valutazione il quale, ripetendo quanto già accaduto nei mesi indietro, potrebbe salire al di sopra i 70000/80000 USD.
Una precisazione tuttavia è d’obbligo. Le tendenze passati non sono capaci di pronosticare in maniera sempre attendibile quelli futuri. Indubitabilmente l’halving dell'anno prossimo verrà attentamente monitorato dall'intero mercato, ma non è dato sapere se i prezzi opereranno così come accaduto precedentemente.
In base a gli analisti, se la richiesta di Bitcoin rimarrà pressoché invariata o in ogni caso se incrementerà allo stesso tempo con la diminuzione della richiesta, in tal caso il valore del Bitcoin decollerà nel corso del duemilaeventi. Fino adesso, comunque, codeste possono essere solamente delle previsioni.
Le cifre lo dicono alquanto chiaramente: nel corso del mese passato si è verificato un volume di trading sul Bitcoin pari a pressoché 400.000.000 di €.
A mostrare il dettaglio è stato l'affidabile Ponvang Bulus su zycrypto. L'esperto ha messo in rilievo il senso da conferire a codesto valore asserendo che l'innalzamento delle dimensioni di trading delinea il segnale che qualcosa sulle valute elettroniche è variato e che il movimento al ribasso che ha contraddistinto le quotazioni sino a marzo può veramente cedere il passo ad un andamento al rialzo.
A spostarsi sul Bitcoin sono innanzitutto i grossi risparmiatori o per meglio dire le persone i quali hanno nel portafoglio un totale notevolmente voluminoso di Bitcoin. Codesti grossi risparmiatori al lavoro con grosse azioni si definiscono...balenotteri che dormono. Secondo Bulus dietro le mosse delle grandi balene c'è un indizio, preciso, che il BTC si sia addentrato in una nuova fase.
Un esempio per meglio accertare in quale modo si muovono i balenotteri sopra BTC-USD. Grazie al sito web zycrypto si scopre una novità parecchio importante: negli scorsi giorni sono stati spostati nientemeno che quarantamila Bitcoin per un corrispettivo corrispondente a circa 211.000.000 di $. Tali Bitcoin sono movimentati da un vecchio portafoglio ad un fresco portamonete che all'inizio era equipollente a zero.
La congettura che gira appunto qualche ora fà è che questo trasferimento potrebbe essere il segnale di attivazione di wallet di balene dormienti. In quanto che, in passato, tale fenomeno ha fatto giungere istantaneamente ad una impennata della quotazione BTC, è ipotizzabile che ianche in questa circostanza, appresso le grosse operazioni delle balenottere addormentati, possa esserci un rally della quotazione del Bitcoin. Logicamente è interamente ipotizzabile perlomeno ad oggigiorno. Ciononostante gli avvisigiunti dalle balenottere dormienti non devono essere sottovalutati anche perchè ottengono approvazione dalla lettura specialistica.
Mentre è in atto la scrittura del post, il valore del Bitcoin mostra un avanzamento del .86per cento a indice cinquemilaquattrocento euro. appresso il tracollo di BTC/USD che è stato riportato a cavallo tra il giorno venticinque e il giorno 26 marzo, le quotazioni risulterebbero aver ritrovato la strada della salita. Il target di quest'oggi è riservato a 5.400 €. Essendo questo livello battuto, è possibile che BTCUSD possa ritentare il tentativo di attacco fino a seimila euro.
Anche molti analisti sono sicuri che il valore del BTC sia destinato a aumentare, contrariamente a quelle che potrebbero essere le pause temporanee. Ad esempio il popolare influencer ed esperto di cripto valute Tom Lee, ritiene che il prezzo del Bitcoin abbia abbandonato in modo definitivo l'inverno rigido. Per BTCUSD, perciò, è giunta la buona stagione la quale ha inoltre causato il risveglio dei cetacei addormentati.
Uno strumento economico che entra in modo inesorabile fra gli asset più volatili presenti nel panorama economico.
Si parla di criptovalute, monete elettroniche con cui è facile compiere transazioni e versamenti in maniera elettronica addirittura da una parte all’altra della terra.
I Bitcoin sono il punto di forza di tali mezzi: lanciati sul mercato da oltre dieci anni (era inizio 2009 quando i Bitcoin fecero la loro comparsa) da allora hanno vissuto di alti e bassi con picchi considerevoli e cadute verticali.
Proprio in questi momenti si sta segnando una innovativa propensione al rialzo con picchi di quotazione massima raggiunta per il duemiladiciannove. Il periodo comunque è estremamente contrastato viste le critiche a livello mondiale ragionando sia di affari pubblici che di finanza; ma anche restando concentrati solo sulle criptovalute, mai così nel mezzo del ciclone come nell'ultimo periodo.
D’altra parte questi mezzi finanziari avevano conseguito apici talmente alti che si è dovuto indispensabilmente adoperare contro misure per tentare di regolamentarle il più possibile e per ciò che si poteva fare (il vero punto di robustezza delle valute virtuali è certamente quello di sfuggire a una regolamentazione a monte di qualsivoglia organo istituzionale, da banche a governi centrali).
In sostanza e per fare ritorno al principio, si può presumere oggi di riuscire a guadagnare per mezzo dei i Bitcoin? Il treno, quello ricco per capirci, è con qualsiasi probabilità già passato da mesi. Chi ha giocato per intuizione, istinto o addirittura per banale colpo di culo, su tali mezzi economici un paio di anni fa, si è ritrovato in mezzo a le mani una ricchezza.
COMPRA BITCOIN
Chi volesse ancora quest'oggi cercare la sorte può iniziare con l'installazione di un portamonete elettronico per Bitcoin selezionandolo tra i tanti strumenti ottenibili sul mercato. Giacché acquistare Bitcoin, e più in generale monete virtuali, non è più unicamente un azione che nasce mediante la finalità iniziale di valorizzare lo il mezzo per acquisti in rete; vista proprio la crescita dei mesi passati si prova a far appello ai BTC addirittura per solo investimento, pertanto comperare l’asset, sistemarlo in un portamonete virtuale e lasciarlo lì per molto tempo unitamente alla fiducia di vederlo maturare e fiorire.
Per gli utenti più capaci in temi alquanto tecnici poi c’è incessantemente la facoltà di creare i Bitcoin in piena indipendenza: si chiacchera dunque di eseguire mining, come si esprime in gergo. Ossia il processo di far ricorso a software complessi per districare calcoli di matematica in cambio di Bitcoin. Un altro percorso, certamente per pochi, da capire se si vuole cercare di guadagnare con codesta moneta virtuale.
Una delle critiche che viene per adesso oggi dichiarata ai bitcoin, e alle altre cripto in specie, è che hanno scarsa circolazione nel mondo reale.
E un po’ è vero. A parte qualche eccezione, è complicato usarle per comprare nei negozi. addirittura il commercio elettronico, per sua costituzione innovativa, finora ha tenuto testa ai loro fischi. Le cose tuttavia potrebbero trasformarsi e in fretta. Qualche giorno fa Visa e Coinbas, uno dei più popolari cambiavalute del pianeta, hanno lanciato una carta di debito la quale consente alle persone di comprare beni, impiegando contante fiat convertito da cripto valute, praticamente in maniera istantanea.
La Coinbas Card per adesso opera solo nella Gran Bretagna ed è direttamente connessa alla quantità di cripto valute depositate nei portafoglio di Coinbas. L'arrivo in Europa è previsto entro l’anno. Le criptovalute ottenibili sono quelle disponibili sul sito web Coinbas, ossia, BTC, ETH, XRP, litecoin e ZEC, che vengono convertite in €, $ o GBP al cambio in atto.
La carta possiede una tecnologia contactless, tuttavia addirittura un microchip e il numero pin, in modo da poter essere usata per ritirare soldi anche dai bancomat. “I clienti – ha citato il responsabile portavoce di Coinbas nel Regno Unito, Zeeshan Feroze – potrebbero utilizzarla in milioni di negozi in tutto il mondo, facendo spese tramite contactless, chip e pin. E nel momento che usano la loro carta Coinbas, trasformeremo immediatamente la valuta crittografica in moneta fiat”.
Cambio di marcia. Per qualcuno non è che un'altra carta di credito sponsorizzata, tuttavia stavolta la diffusione potrebbe disporre indubbiamente qualcosa di nuovo. Visa può generare nella economia qualcosa che finora non è stato presente: un bacino di utenti molto vasto, il know how nella verifica delle truffe e qualche garanzia di tranquillità per gli utenti, che non guasta.
I pagamenti prevedono la prova in due passaggi e la capacità di precludere subito la carta di debito se smarrita o sottratta. Coinbas dal canto proprio ha realizzato un’app, la quale permette di accertare la moneta rimanente e andamento della carta in maniera istantanea e di decidere di quando in quando che cripto valuta erogare.
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[ARTICOLO] ‘Love Yourself: Tear’ dei BTS: Dentro al nuovo LP del fenomeno K-pop
Compositori e produttori spiegano il processo che sta dietro all’uscita dell’ultimo album del gruppo che ha già venduto un milione di copie
Il produttore Steve Aoki ha cari ricordi del suo primo incontro con i BTS, gruppo K-pop formato da sette ragazzi. “Abbiamo preso un vecchio e grande stereo Bluetooth, vi ci siamo radunati attorno e ci siamo scatenati” ricorda Aoki. “L’ultima volta che li ho visti a L.A. ho dato al rapper RM la mia felpa e lui mi ha dato la sua giacca. Stavamo facendo il ‘salto Aoki’ insieme. Mi sono sentito in sintonia con loro dall’inizio - la barriera linguistica non ci ha bloccati in alcun modo.”
Aoki ha un ruolo importante nella storia dei BTS: nel 2017 ha prodotto un remix ritmato ed elettrizzante del loro brano ‘MIC Drop’ che è diventato la loro prima hit a raggiungere la ‘Top 40’ negli USA. All’improvviso gli ascoltatori americani hanno realizzato che uno dei gruppi più popolari sul pianeta veniva dall’altra parte del globo. Anche l’industria musicale americana ne ha preso atto: dopo che Aoki ha lasciato l’appartamento dei BTS a Los Angeles, ha incontrato la cantante Halsey che stava proprio andando ad incontrarli. E tutto questo è accaduto ben prima dell’annuncio che le prevendite dell’ultimo album dei BTS ‘Love Yourself: Tear’ si aggirassero sulle 1.5 milioni di copie. Per fare un paragone, si può notare fatto che lo scorso anno Taylor Swift ha raggiunto un numero di prevendite di più di 400000 album negli USA
A causa del fervore della fanbase dei BTS - quando domenica ha annunciato il gruppo ai Billboard Music Awards, la presentatrice Kelly Clarkson si è dovuta sforzare per farsi sentire tra le urla di anticipazione del pubblico - l’agenzia del gruppo, la Big Hit Entertainment, mantiene un rigoroso silenzio stampa riguardo alle proprie attività. La Big Hit ha rifiutato una richiesta di intervista giustificandosi che vuole “proteggere la vita quotidiana dei membri del loro staff da un potenziale disturbo da parte dei fan”. Forse non è qualcosa di così irrazionale: “Ho lavorato con Beyoncé per due anni - ero il suo ingegnere, il suo tecnico del suono, ho viaggiato con lei attorno al mondo - e mai una volta ho visto un fandom del genere”, dice DJ Swivel, che ha prodotto il singolo dei BTS ‘Euphoria’ uscito ad aprile e ha collaborato alla composizione di un paio di canzoni di ‘Love Yourself: Tear’.
Con la crescita della visibilità dei BTS, questi sempre di più lavorano con persone come DJ Swivel, figure che stanno dietro le quinte del mondo del pop americano e inglese. Queste collaborazioni internazionali sono aumentate nell’album ‘Wings’ del 2016, che ha visto la partecipazione dei compositori Tricky Stewart (Beyoncé, Rihanna), Sam Klempner (Emeli Sande, Niall Horan) e Tony Esterley (Sia). ‘Love Yourself: Tear’ include la percentuale più alta di canzoni scritte insieme con compositori americani e inglesi - 7 su 11 - rispetto a qualunque altro progetto che i BTS hanno lanciato fino ad ora. “Penso che il fatto che loro siano venuti fin qua a lavorare con produttori, compositori e tecnici del suono dal mercato americano sia stata una parte della loro strategia implementata per far sì che avvenisse il loro cross-over” dice DJ Swivel.
Parlare con alcuni di questi compositori apre una finestra all’interno del processo seguito dai BTS nonostante ci sia un certo livello di riservatezza anche intorno a queste collaborazioni. Uno di essi ha commentato: “Penso che finirei in un mare di guai se vi dicessi troppo”. Mentre alcune agenzie del K-pop sono molto propense ad organizzare dei ritrovi di scrittura iper-produttiva con compositori eccellenti - Jonathan Yip degli Stereotypes, per esempio, ricorda che, durante i suoi viaggi in Corea del Sud,scriveva quattro canzoni al giorno per la SM Entertainment - le collaborazioni dei BTS sono portate avanti soprattutto a distanza. Qualche volta il gruppo riceve instrumental già pronti, tra cui il beat di Stewart per ‘BTS Cypher Pt. 4’ e ‘Euphoria’, che DJ Swivel ha scritto principalmente con Candace Sosa. I BTS hanno mantenuto quest’ultima traccia quasi del tutto intatta, a parte al’aggiunta di quello che lui descrive come “la voce che canta 'hey yay eh yay eh yay' subito dopo il ritornello”.
Per ‘Love Yourself: Tear’ i BTS hanno invece deciso di mandare a DJ Swivel delle tracce che sono state usate come base per melodie vocali. Questo processo è conosciuto come ‘toplining’. Una delle canzoni interessate è ‘Love Maze’, una perspicace distillazione del rap e dell’R&B degli anni novanta. L’altra è ‘Magic Shop’, con una parte sintetizzata che dà l’impressione di essere un palese omaggio ai Chainsmoker. Dal momento che DJ Swivel ha lavorato molto con i Chainsmoker in passato è stato considerato qualificato a dare il proprio contributo in questa traccia. Lo ha fatto connettendosi su Skype con Sosa e “buttando un po’ giù delle melodie”, mentre lei ha registrato una demo. Una parte in inglese del testo della canzone - "So show me/I'll show you" (n.b. “Quindi mostramelo/Te lo mostrerò”)- è stata scritta durante queste sessioni su Skype ed è apparsa nella versione finale della canzone. Molte altre parti del testo e il rap sono stati riscritti in Sud Corea.
Così come la Big Hit ha scelto di DJ Swivel per lavorare su una traccia alla Chainsmoker, l’agenzia ha anche contattato Ali Tamposi per realizzare il beat latineggiante di ‘Airplane pt. 2’ in quanto lei aveva già avuto successo in questo campo: Tamposi ha infatti collaborato nel comporre ‘Havana’ di Camila Cabello. Tamposi ha coinvolto suoi collaboratori storici quali Liza Owen e Roman Campolo. A loro sono state assegnate delle istruzioni specifiche. Stando a quanto dice Owen, “i BTS volevano qualcosa che parlasse del loro viaggio, ovvero iniziare da zero e ora volare da Paese a Paese”.
Campolo ha buttato giù le prime idee per la melodia di ‘Airplane pt. 2’. “I BTS sono una fusione di tutto ciò che sta accadendo nella musica pop americana, e manifestano lo stesso livello di entusiasmo in ogni sottogenere” dice. “Le possibilità come compositore sono infinite”. Alla fine, i tre compositori hanno realizzato una traccia che si muove con disinvoltura tra un canto potente e un rap schietto e staccato. “I BTS sono stati impeccabili riguardo a ciascuna delle nostre melodie” aggiunge Tamposi.
Mentre il gruppo spesso unisce insieme delle ‘topline’ a distanza, il processo di mixaggio richiede un maggiore botta e risposta, e il team dei BTS manda note dettagliate per essere sicuri che il suono segua perfettamente le loro specifiche. “Ricordo che ci sono state molte volte quando stavamo lavorando sulle registrazioni e pensavo, ‘ma questi ragazzi dormono mai?’” dice Sam Klempner, che mixa la musica del gruppo insieme con James Reynolds dal 2013. “Noi mandiamo un mix e loro sono già svegli dopo forse un’ora di sonno per dirci i punti da rivedere”.
Questa attenzione ai dettagli non sorprende: gli album dei BTS sono avventure intricate. “Stanno provando più di quanto normalmente fanno gli artisti pop - è qualcosa di abbastanza ambizioso dal punto di vista musicale” dice la cantautrice irlandese Orla Gartland, che ha aiutato con la base di ‘134340’. L’instrumental di questa canzone include passaggi con il flauto e bassi vivaci che suggeriscono un’avventurosa ispirazione al funk degli anni settanta. “Non senti basi come queste nel pop di quel livello” aggiunge Gartland. “I BTS fanno mosse coraggiose”.
Questa audacia può stimolare anche chi collabora BTS. Aoki, per esempio, è stato in grado di sperimentare un genere diverso con ‘The Truth Untold’ nel segmento di ‘Love Yourself: Tear’ che egli ha prodotto. “Ho fatto una canzone che è totalmente inaspettata” dice felice. “Quando le persone ascoltano ‘MIC Drop’ dicono ‘Okay, questo è un pezzo forte di Steve Aoki’. Questa è una ballata, il ‘drop’ si sente solo alla fine”.
Per un gruppo che spesso propende per il massimalismo, ‘The Truth Untold’ è una svolta inaspettata, un’occasione per ascoltare una voce pure e semplice in quella che è forse la canzone più sobria che il gruppo abbia mai registrato. “I BTS stanno diventando più forti dal punto di vista melodico ora” dice Tricky Stewart, che continua a produrre musica per il gruppo dal 2016, anche se non è presente su ‘Love Yourself: Tear’. “È più assimilabile per il mercato americano”.
Sicuramente gli ascoltatori americani sono sempre più disposti a dedicarsi ai BTS. Domenica, il gruppo ha vinto il riconoscimento come Top Social Artist ai Billboard Music Awards per il secondo anno consecutivo e si è esibito con il nuovo singolo ‘Fake Love’. È uno dei traguardi più notevoli dei BTS, raggiunto con una traccia che parrebbe essere capace di piacere a un grande numero di ascoltatori: i fan di ‘XO Tour Llif3’ di Lil Uzi Vert oppure i Dashboard Confessional di metà anni 2000, così come chiunque cerchi le ‘Top 40’ alla radio per sentire melodie dolci.
Negli USA l’MV di ‘Fake Love’ è risultato essere uno dei primi dieci video più popolari su YouTube e una delle 30 tracce più popolari su Spotify da venerdì. ‘Fake Love’ è stata scritta dal membro dei BTS RM insieme con il fondatore della Big Hit ‘Hitman’ Bang e con Pdogg, produttore di lunga data dei BTS: sembra che, dopotutto, questo gruppo potrebbe non aver bisogno di compositori americani per conquistare le scene pop degli USA.
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Cam) | ©Rolling Stone
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Le Degré Zero De L'Écriture Roland Barthes Il Grado Zero della Scrittura
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Riepilogo di gennaio
Gennaio è stato un altro mese duro dal punto di vista personale, ma per il momento sono riuscita a mantenere il mio primo proposito per il 2018, che è fare ogni giorno qualcosa legato alla scrittura, e di questo sono molto soddisfatta.
Parole scritte questo mese: 2726 parole (più tutte le annotazioni sulla prima stesura de La casa delle maschere che non sono in grado di quantificare)
Obiettivi di gennaio: cosa sono riuscita a fare
1) Leggere e annotare la prima stesura de La casa delle maschere
Ce l’ho fatta! Ho finito di annotare l’ultimo capitolo solo qualche ora fa. La maggior parte delle cose non le rileggevo da quando le ho scritte l’anno scorso e ho avuto l’impressione di essere cresciuta molto in questo anno come scrittrice. Ho scoperto molte cose sulla mia scrittura. Innanzitutto, l’anno scorso non avevo idea di come funzionasse lo stile indiretto libero. xD La maggior parte degli errori che ho trovato sono legati proprio al punto di vista.
A proposito di punto di vista... La seconda stesura potrebbe essere narrata dal pov di un solo personaggio: Eva. Dovrò rinunciare ad alcune delle mie scene preferite, ma ammetto che non sono davvero necessarie alla storia. Posso immaginare di togliere tutti gli altri punti di vista e il romanzo resta in piedi, mentre non riesco nemmeno a immaginare di togliere quello di Eva. Di conseguenza, penso di aver trovato la mia protagonista. Inoltre ho realizzato che quasi tutti gli altri personaggi in un modo o nell’altro sono narratori inaffidabili, il che può essere interessante, ma crea anche molta confusione. Per aiutarmi a decidere, nei prossimi mesi voglio leggere romanzi simili al mio per vedere come altri scrittori hanno risolto il problema: se avete consigli di lettura, fatemeli sapere. :)
2) Scrivere la prima stesura de L’ultimo fiammifero
Non ci sono riuscita. Un paio di volte ho provato ad aprire il documento Word per mettermi a scrivere, ma ho sempre avuto l’impressione che la storia non fosse ancora pronta. In effetti nel corso di questo mese ho avuto delle idee molto interessanti. Ho deciso che Fiammiferi (nuovo titolo provvisorio) sarà un racconto narrato in seconda persona. Amo i racconti perché permettono di sperimentare molto con la forma, e scrivere un racconto in seconda persona è sempre stato un mio piccolo sogno nel cassetto, ma non avevo ancora trovato l’idea giusta per farlo. Beh, credo di averla finalmente trovata e non vedo l’ora di provarci! Rimandato al mese prossimo.
Cose che non avevo previsto ma che ho fatto
1) Ho scritto la sceneggiatura di un videogioco in 48 ore
L’ultimo fine settimana il mio ragazzo mi ha convinto a partecipare alla Global Game Jam, una competizione internazionale in cui si hanno a disposizione 48 ore per creare un videogioco a partire da un tema. Il nostro gruppo ha realizzato Linea a Bazzotti, un platform a scorrimento orizzontale, e io ho scritto la storia!
Il gioco è ambientato in un mondo distopico in cui tutta la Terra è sotto il controllo di una dittatura imperialista che ha mandato dei coloni su un nuovo pianeta. Quando i coloni approfittano della lontananza dall’impero per dichiarare l’indipendenza, l’impero risponde inviando un contingente armato a sedare l’insurrezione. La guerra di riconquista viene documentata da Gino Bazzotti, inviato speciale dell’impero e protagonista del gioco. Il giocatore, nei panni di Bazzotti, può decidere se attenersi alle direttive della propaganda imperiale o se scendere più in profondità per denunciare i crimini dell’impero.
Non avevo mai scritto la sceneggiatura di un videogioco, perciò è stata un’esperienza molto interessante. Considerato il poco tempo che avevamo a disposizione, il risultato è stato notevole, ma la cosa più impressionante è stata rendersi conto di quante cose si possono realizzare in così poco tempo. Se volete vedere il trailer del gioco, lo trovate qui.
2) Ho provato a scrivere una canzone
Tra i miei propositi per il 2018 c’è anche quello di scrivere il testo (e forse anche la musica) di una canzone. In questo mese ci ho provato. Il risultato è stato pessimo e non so se continuerò a lavorarci o ripartirò da zero. Sicuramente ho imparato che scrivere una canzone è più difficile di quanto sembri. :P
Obiettivi per febbraio:
Lavorare a una revision map per La casa delle maschere
Scrivere la prima stesura di Fiammiferi
Scrivere una sinossi per Il giorno dopo
Scrivere il mio writer’s mission statement
Leggere almeno tre libri
#scrivere#scrittura#scrittori on tumblr#aggiornamento#gennaio 2018#sto scrivendo#progetti#obiettivi#febbraio 2018
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La progettazione di caratteri tipografici
Come si progetta un carattere tipografico
Creare i caratteri tipografici è molto più semplice, esistono dei programmi che aiutano nella fase di progettazione. Può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo e stampato dove si desidera. Il tutto viene realizzato in digitale e non più fisicamente come nei caratteri mobili.
Ci sono molti siti che offrono le più disparate tipologie di caratteri, suddivisi in categorie chiamate "Famiglie". Nota: Ma non tutti sono buoni per l'utilizzo professionale, per la realizzazione di testi in modo coretto. Infatti molti caratteri sono belli da vedere ma non sono realizzati con le tecniche che tengono presente le molte variabili che devono esserci per una corretta leggibilità e usabilità.
Per questo vengono in aiuto i font a pagamento, con licenza, che sono sempre sinonimo di garanzia e sono quei font che vengono più utilizzati dai graphic designer. In più i font con licenza hanno più varianti dello stesso font, da garantire il suo utilizzo in tutte le situazioni. Come si costruisce un font Le lettere alfabetiche sono costituiti fondamentalmente da due tipi di elementi: le aste e le grazie. Le ‘aste’ sono gli elementi essenziali nella struttura della lettera; possono essere rette, curve, spezzate, miste. Le ‘grazie’ sono i tratti terminali di abbellimento, molto utili ai fini della leggibilità, ma non essenziali ai fini dell’individuazione del segno, nei caratteri lineari non sono presenti.
I rapporti tra gli spazi racchiusi entro le quattro linee non sono fissi, ma cambiano a seconda dello stile del carattere. Ci sono caratteri che hanno le ascendenti e le discendenti più accentuate, a scapito dell’altezza mediana, e viceversa. La leggibilità, è un valore di avvicinamento che deve essere attentamente studiato dal disegnatore di caratteri. Corpo: è la grandezza verticale complessiva del carattere, cioè la distanza tra le due linee estreme entro le quali sono inscritte le lettere, più un piccolo spazio; questo piccolo spazio, detto anche spalla, è l’equivalente dell’avvicinamento tra le lettere. L’unità di misura del corpo è il punto tipografico. Parità di corpo non significa parità di grandezza visiva. Infatti un carattere può apparire più grande o più piccolo di un altro di pari corpo, a seconda dello sviluppo dell’altezza mediana o altezza delle ‘x’ rispetto alle ascendenti e discendenti. La variazione di corpo è un mezzo impiegato dal grafico per evidenziare e subordinare le parti del testo. Caratteri per il computer Nota: I caratteri tipografici che sono destinati all'utilizzo in digitale si chiamano font. Con l’evoluzione dell’uso dei computer, nel campo grafico e tipografico, è sorta la necessità di utilizzare dei font disegnate appositamente per essere utilizzate nel digitale. Questo comporta che il testo in realtà è un modello di punti costruiti su una griglia rettangolare molto fine formata da linee verticali e orizzontali. La forma della lettera viene ricreata da una serie di coordinate fissate dal reticolo e in seguito immagazzinate nella memoria del computer. Si utilizza l’informazione memorizzata per fare funzionare il dispositivo che genera immagini. Di conseguenza non esiste più nessuna matrice e fra lo stadio in cui viene tracciato e lo stadio in cui viene riprodotto. L’immagine computerizzata può essere formata da rette o da curve che collegano le coordinate per formare i contorni oppure da puntini o pixel. Tipologia dei font Caratteri Bitmap: È stato il primo formato di digitalizzazione dei caratteri per computer. Esso consiste in rappresentazioni su matrice di punti (modificabili e ingrandibili). Per ogni corpo della font utilizzabile necessitava un file, rendendo estremamente pesante l’utilizzo di diversi caratteri sullo stesso computer. Attualmente questo tipo di carattere viene utilizzato per la visione a video del carattere da stampa. Type 1: Attualmente questo formato rappresenta lo standard del settore, fornendo la più ampia compatibilità con computer, sistemi operativi, stampanti ed applicazioni rispetto a qualunque altro formato di caratteri. Esso si basa sul sistema vettoriale delle curve di Bézier, connesse fra di loro da dei punti. Le lettere sono definite come descrizione matematica o equazione. L’uso di queste equazioni permettono la scala virtuale degli ingrandimenti e delle riduzioni mantenendo proporzionale il disegno del carattere. Con i font Type 1 è possibile usare diversi tipi di computer e ridimensionare i caratteri a piacere. Affiancato al carattere per la stampante Type 1, viene utilizzato un carattere rastred bit-mapped per la visualizzazione a video. Questo sistema consiste sull’automatismo delle variabili del disegno del carattere. In pratica con la stessa matrice di font si possono ottenere tutte le variabili di peso, larghezza, stile e corpo. Type 3: Questo tipo di font era un prodotto originariamente da fonderie digitali. Questi caratteri non hanno dei settaggi che comunicano al programma la riduzione in scala. Essi massimizzano la qualità dei caratteri bi-mapped rinforzando certe regole di una buona grafica delle lettere: uguale peso dei tratti; grazie, se presenti, uniformi; controllo delle curvature, ecc. True Type: Un tipo di carattere che crea uno standard a basso costo che soddisfa i sistemi di Mac e di Windows™. Questo formato si è posto in alternativa al Type 1 per l’utilizzo con le stampanti laser ma è sconsigliato per l’utilizzo con fotounità, per ottenere le pellicole di stampa, dove può essere stampato come un bit-mapped (effetto seghettato) benché sia un font scalabile. OpenType: Si basa sulle qualità dei formati Type1 e TrueType, è il formato del futuro che presenta con notevoli migliorie qualitative e d'uso.Sono presenti un elevato numero di glifi permette la possibilità del supporto dei vari linguaggi (Est / Arabo ecc.), l'accorpamento degli elementi come: maiuscoletto, numeri alti-bassi, tutti i tipi di accentazione. Programmi per creare i font Esistono moltissimi programmi per la creazione di font, alcuni sono gratuiti e altri a pagamento. Qui sotto verranno elencati alcuni, i più conosciuti. BirdFont : è un editor di font gratuito che ti consente di creare grafica vettoriale ed esportare font TTF, OTF, EOT e SVG. L'editor ha un buon supporto sia per i formati di caratteri monocromatici che a colori. Adobe Illustrator (Windows/macOS): i tratta del celebre software professionale sviluppato da Adobe, che permette di realizzare vari lavori di tipo grafico, inclusa la creazione di nuovi font. Questo prodotto è a pagamento, si deve pagare una quota al mese per poter utilizzare tutto il pacchetto Adobe. FontStruct (Online): è un servizio online gratuito che permette di creare nuovi font direttamente nel browser. La sua interfaccia, molto “pulita” e ben organizzata, ne facilita l’utilizzo. YourFonts (Online) — è un servizio online che permette di realizzare font con la propria calligrafia. Non è gratuito: per utilizzare i font realizzati “a mano”, infatti, bisogna effettuare un acquisto. FontForge: un software che ti consente di modificare, convertire e creare caratteri con un linguaggio di scripting proprietario. Al suo interno troverai una vasta gamma di opzioni avanzate per fare tutte queste operazioni. Fra le altre cose, il programma supporta una valanga di formati di font: dal BMP all’Outline, passando per il famoso TrueType, per PostScript, per OpernType e via discorrendo. Naturalmente il programma ti offre diversi strumenti di disegno, e funziona su livelli e layer. TTFEdit: si conquista con le unghie e con i denti il secondo posto nel nostro elenco dei preferiti. Si parla di un font maker molto pratico e usabile: è in grado di aprire, modificare, salvare e creare font da zero, tramite il sistema TrueType. Open source, questo software è facilissimo da usare ed è dotato di una interfaccia molto user-friendly. Per poterlo usare, però, è necessario avere Java installato sul computer. A qualcuno la sua grafica potrebbe apparire stantia e datata, ma nel nostro caso è un vantaggio, perché la sua semplicità rende qualsiasi operazione all’acqua di rose. Una caratteristica interessante che appartiene a TTFEdit è la seguente: ti mostra sempre un’anteprima in tempo reale. Type Light: è un altro programma davvero intuitivo e comodo: possiede diverse funzionalità di disegno di base, e consente di creare o modificare svariate tipologie di font. Puoi anche convertirli, o creare un nuovo carattere partendo da un sistema di metriche molto precise, inserendo anche il copyright. Pur non essendo particolarmente ricco di opzioni avanzate, quelle basiche bastano e avanzano per fare di tutto e di più: in pratica, puoi partire da alcuni caratteri base per poi modificarli e creare così nuovi glifi. Puoi anche modificare le dimensioni della griglia, invertire i contorni e tanto altro ancora. Raster Font Editor: un software leggerissimo e spensierato, portatile e che non richiede installazione. Non è particolarmente professionale, però è utile per la presenza simultanea di più finestre, per lavorare a più glifi allo stesso tempo. Purtroppo non puoi creare i font da zero, perché è presente solo l’opzione di modifica dei glifi caricati in preset sul programma. Lettering e non font Tornato di moda la scrittura a mano, ma questa volta con l'aiuto della tecnologia. In questi ultimi tempi si è sviluppato questa nuova "moda" che nuova non è perchè tale lavoro lo creavano già gli ammanuensi.
Creare dei caratteri personali a mano libera offrendo dei testi con una forte carica artistica e personalizzata. Viene realizzato grazie a tavolette grafiche e tablet. Molte figure professionali si sono specializzate in questo ambito, spesso destinato per la decorazione di oggetti di design, creazioni logo. I programmi e app più utilizzate possono essere o vettoriali o raster, tra i più famosi sono Procreate, Ilustrator (presente sia in app che per pc), Photoshop. Spero che questo articolo ti sia piaciuto! Articoli che ti possono interessare: La videoscrittura |Campioni colore |La composizione tipografica Read the full article
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Roland Barthes […] parlando di linee di sviluppo della narrativa indica nel “grado zero” della scrittura, cioè nel modo parlato, la sua più importante peculiarità. Ha studiato il rapporto di incontro-scontro tra la lingua intesa come patrimonio collettivo e il linguaggio individuale e ha sviluppato una teoria semiologica che prende in considerazione le grandi unità di significato. Il criterio da lui proposto oltrepassa la tesi accademico-filologica e si pone come una continua e sollecita interrogazione del testo.
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