#hanno vinto i cattivi
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spettriedemoni · 2 years ago
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Mondiali
Come detto non ho seguito questi mondiali di calcio. Il perché l'ho spiegato a suo tempo, ci aggiungo che una parte importante per l'assegnazione al Qatar di questi mondiali lo ha giocata la Francia che grazie a Platini, allora vice di Blatter in FIFA, organizzò una cena con l'allora premier francese Sarkosy e in cambio di alcuni accordi tra i due Paesi la Francia ha appoggiato la candidatura del Qatar anche al di fuori della FIFA. In più i qatarioti hanno preso il Paris Saint Germain che da allora è entrata nell'élite del calcio europeo grazie ad acquisti faraonici di giocatori che prendono tanto quanto una manovra finanziaria.
Con questo non voglio dire che la Francia sia arrivata in finale grazie a questi accordi, assolutamente. Oltralpe hanno uno squadrone molto forte e giovanissimo, c'è da scommetterci vinceranno ancora e tanto, ma certo non mi sono più simpatici alla luce di questi fatti.
Si è parlato tanto delle differenze tra Maradona e Messi, di quanto sia pesato sul secondo il paragone col primo. Personalmente non mi è mai interessato paragonarli, mi piace Messi per come gioca, forse non lo vedevo leader carismatico però c'è una cosa che mi è piaciuta molto di lui ossia il suo essere sempre misurato, di parlare poco, di non darmi mai l'impressione di essere arrogante - cosa che ho sempre pensato di Cristiano Ronaldo - però in questo mondiale l'ho visto più leader che in passato ma se proprio vogliamo paragonarlo a Maradona allora va detto che El Pibe de Oro quella palandrana non l'avrebbe mai indossata per andare a prendersi la coppa.
Maradona gliel'avrebbe tirata addosso perché il capitano della squadra campione del mondo è giusto vada a prendersi la coppa con la sua maglia addosso, sudata e sporca di fango ed erba e niente altro.
Quella veste è un simbolo dell'arroganza degli sceicchi qatarioti che hanno voluto dire "Il calcio è roba nostra perché ce lo siamo comprato".
Ditemi, come si può vedere serenamente questo mondiale?
No, non ce la faccio.
Che siano maledetti la FIFA è i loro giochi di potere.
Siano maledetti perché mi hanno fatto detestare la più bella manifestazione calcistica che esiste.
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alephsblog · 4 days ago
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Bene, e dal momento che se oggi esprimi anche solo scetticismo - non dico dolore, che pure sarebbe appropriato - ti saltano addosso, nemmeno fossi Capitol Hill, voglio cercare di essere, come si dice, "costruttiva". E quindi mi chiedo, mettendo da parte ogni pregiudiziale ideologica (o anche solo logica): cosa m'insegna la vittoria di Trump? Vediamo.
La vittoria di Donald Trump m'insegna che anche gli imputati (4 processi penali) e i condannati (due cause civili, con pesanti pene pecuniarie) per cose abbastanza gravi possono vincere e comandare nazioni. Poi magari vedremo cosa sarà di tutti quei procedimenti, se si dissolveranno come lacrime nella pioggia. Beh, bellissima cosa, perché mai discriminare?
La vittoria di Donald Trump m'insegna che la verità di ciò che si dice non ha questo gran valore, anzi non ne ha affatto: in campagna elettorale gli abbiamo sentito dire praticamente qualsiasi cosa, in una gamma che va dall'esagerazione becera alla minchiata spettacolare. Cito soprattutto un grande cavallo di battaglia: le "elezioni rubate" del 2020, cosa ripetuta in infinite varianti, e malgrado ogni tipo di pronunciamento, controllo e verifica. Una cosa che forse avrebbe ripetuto pure stavolta, se avesse perso, anzi che aveva cominciato a insinuare il giorno stesso del voto, per Philadelphia e Detroit (sarebbe stato divertente, se il suo sfidante fosse stato un altro Trump: invece di riconoscere la sconfitta e fare la famosa telefonata di cortesia oggi, magari, sarebbe col megafono a ululare "brogli!" e aizzare la folla...). E poi, gli immigrati che "portano geni cattivi", e si mangiano pure cani e gatti; i dem che sono per l'aborto oltre il nono mese (e qui siamo fuori pure dalla biologia, ma tant'è); l’inflazione “quasi al 50 per cento” sotto Biden; il "milione di posti di lavoro di nativi americani” dati agli immigrati; i fondi sottratti alla protezione civile - questa dopo le devastazioni dell'uragano Helene - "per darli ai clandestini"; il “cambiamento climatico” che è una bufala (“sentite che freddo?”).
E non considero nemmeno le fanfaronate semplici, tipo: "Ci fossi stato io, Putin non avrebbe invaso l'Ucraina" (che fa il paio con: “Farò cessare tutte le guerre”. E viene in mente, per esempio per la Palestina, Tacito: “Hanno fatto il deserto, e lo chiamano pace”...). Una cosa per cui nel mio dialetto esiste una deliziosa definizione: "bummacaro". La vittoria di Trump m'insegna che il bummacaro piace, e vince. E quindi non solo è legittimato a esserlo, ma ha ragione e fa bene.
La vittoria di Trump m'insegna che ostentare rabbia, deridere, insultare (dell'avversaria ha più che altro detto cose come: "è cattiva, è stupida", "ha un basso QI", "ha problemi mentali") è bello e viene premiato.
La vittoria di Trump m'insegna che lo sberleffo in luogo della dialettica, la smorfia e il balletto in luogo del discorso stesso sono buoni e giusti.
La vittoria di Trump m'insegna che l'intolleranza è un valore e merita rispetto, anzi diventa base della costruzione politica (li sentite, i cori da qui, dai sostenitori del diritto all'odio?)(certo molti di loro, magari, nei prossimi anni avranno belle sorprese, e saranno dazi loro...).
La vittoria di Trump m'insegna che la chiusura verso l'esterno, il muro difeso con la forza sono le risposte a tutto (anche ai problemi che hai causato tu stesso, in quanto élite finanziaria che i tuoi sostenitori pure odiano, con un doppio salto mortale della logica). E che nel tuo fienile non devi lasciare entrare nessuno, perché chiunque altro ha "i geni cattivi".
Certo, ci fosse stato sempre un Trump, da quelle parti, a sigillare le frontiere, oggi il presidente si chiamerebbe Toro Seduto, e i Trump farebbero ancora i barbieri in Renania, ma poco importa. Il Paese così fiero del suo sogno collettivo, forgiato da innumerevoli mani di innumerevoli provenienze (e, ricordiamolo sempre, su territori e con risorse sottratti ai nativi, con schiavi razziati in altri continenti), ha una memoria spaventosamente corta (ma le dimensioni, si sa, non contano).
Insomma, tutte quelle cose nelle quali mi è sempre stato detto che bisogna credere e che si dovrebbero premiare - ovvero coerenza, onestà, correttezza, logica, competenza, preparazione, memoria del passato, compassione, empatia, solidarietà e tanta altra roba desueta - non solo non servono, ma sono persino sbagliate e condannabili.
Quindi anch'io dovrei unirmi al coro: grazie, presidente Trump, delle tantissime cose che ci ha insegnato. Ne faremo tesoro, nello spaventoso mondo che verrà.
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lalacrimafacile · 2 months ago
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La Metamorfosi di un uomo comune: Breaking Bad e il viaggio dell’anti-eroe.
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La nascita della storia e la figura di Vince Gilligan
“Breaking Bad” è una delle serie televisive più acclamate degli ultimi anni, frutto della mente creativa di Vince Gilligan. Nel corso degli anni ha vinto fino a 16 Emmy Awards sia per quanto riguarda gli attori che per coloro che stavano dietro alla macchina da presa.
Infatti l’ideatore di questo show è diventato sinonimo di genialità e di complessità narrativa. Prima di questa serie, Vince Gilligan era già noto per il suo lavoro in “The X-Files” (un altro pilastro della narrazione seriale), dove aveva affinato le sue capacità di narrazione e costruzione di personaggi complessi.
L’idea di “Breaking Bad” è nata dal desiderio di raccontare la trasformazione radicale di un uomo comune in un criminale senza scrupoli. Gilligan voleva esplorare la metamorfosi di un individuo che da bravo cittadino si trasforma in un anti-eroe, ponendo la domanda: “Cosa succede quando una persona fondamentalmente buona decide di diventare cattiva?”
Il viaggio dell’anti-eroe interpretato da Bryan Cranston
Il protagonista di “Breaking Bad”, Walter White, è magnificamente interpretato da Bryan Cranston.
All’inizio della serie, Walter è un mite insegnante di chimica delle superiori che, dopo una diagnosi di cancro ai polmoni, decide di intraprendere la produzione di metanfetamine per garantire un futuro economico alla sua famiglia. La performance di Cranston è stata lodata per la sua capacità di passare da un uomo ordinario e sottomesso a un astuto e spietato signore della droga, mostrando ogni sfumatura del suo personaggio in modo convincente e avvincente.
I coprotagonisti
Accanto a Bryan Cranston, troviamo una serie di coprotagonisti che hanno dato vita a personaggi indimenticabili. Aaron Paul, nel ruolo di Jesse Pinkman, un ex studente di Walter e suo partner nel crimine, offre una rappresentazione toccante di un giovane che lotta con i suoi demoni personali.
Anna Gunn interpreta Skyler White, la moglie di Walter, la cui evoluzione da moglie ignara a figura sempre più consapevole e combattiva è centrale per la trama.
Altri personaggi notevoli includono Hank Schrader (Dean Norris), il cognato di Walter e agente della DEA, e Saul Goodman (Bob Odenkirk), l’avvocato senza scrupoli che fornisce assistenza legale al duo.
Gli antagonisti
“Breaking Bad” è noto anche per i suoi memorabili antagonisti, che aggiungono tensione e complessità alla serie. Anche se la distinzione tra buoni e cattivi, in questa serie televisiva è effettivamente restrittiva, questi sono alcuni dei personaggi che ostacolano il percorso del protagonista, Walter White.
Gustavo “Gus” Fring, interpretato da Giancarlo Esposito, è uno dei villain più raffinati e pericolosi, con la sua facciata da rispettabile imprenditore che nasconde un freddo e calcolatore signore della droga.
Altri antagonisti degni di nota includono Tuco Salamanca (Raymond Cruz), un violento spacciatore di droga, e i gemelli Salamanca, Leonel e Marco, che portano un livello di minaccia quasi implacabile alla storia.
La particolarità dello storytelling organizzato dagli autori
Il successo di “Breaking Bad” risiede anche nel suo storytelling unico e meticolosamente organizzato.
Gli autori, guidati da Vince Gilligan, hanno saputo creare una narrazione che si evolve lentamente, con attenzione ai dettagli e alla coerenza interna. La serie è nota per i suoi colpi di scena sorprendenti e per la capacità di tenere il pubblico costantemente sulle spine.
Ogni episodio è studiato per contribuire allo sviluppo dei personaggi e all’intensificazione della trama, rendendo la visione un’esperienza avvincente e coinvolgente.
La teoria dei colori
Una delle caratteristiche più intriganti di “Breaking Bad” è l‘uso simbolico dei colori. Gilligan e il suo team hanno utilizzato una tavolozza di colori specifica per rappresentare lo stato emotivo e l’evoluzione dei personaggi.
Ad esempio, Walter White indossa spesso colori che riflettono il suo passaggio da innocente a colpevole, con tonalità che vanno dal beige al nero. Skyler, d’altra parte, è spesso vista in abiti blu, simbolo di lealtà e calma, ma che gradualmente cambiano man mano che la sua consapevolezza e coinvolgimento nelle attività di Walter aumentano.
La risposta dei fan
La risposta dei fan a “Breaking Bad” è stata straordinaria.
La serie ha accumulato una base di fan devoti e ha generato un vasto seguito sui social media e nei forum online. Le discussioni e le teorie dei fan hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse per la serie anche dopo la sua conclusione. “Breaking Bad” ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare. Il suo successo ha portato anche alla creazione di uno spin-off, “Better Call Saul”, che esplora ulteriormente l’universo creato da Gilligan.
“Breaking Bad” non è solo una serie televisiva, ma un fenomeno culturale che ha ridefinito il concetto di anti-eroe e ha alzato l’asticella per la narrazione televisiva.
Questa serie televisiva ha un profondo significato per me dato che è stato l’oggetto della mia tesi di magistrale. In particolare il rapporto tra la sua temporalità e quella della storyline di Better Call Saul.
Se anche voi avete apprezzato questa serie, fatemi sapere che ne pensate. Per altri post visitate la pagina degli articoli, e mi raccomando restate nei paraggi se volete leggere anche del più colorato degli avvocati del mondo della seriatlià.
La vostra EasyTears!
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dilebe06 · 2 years ago
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@ili91-efp
Lista drama visti 2022 = 58
anche te ne hai visti un sacco di drama.
erano 4 eccellenze: Reset, Tomorrow, Love Like the Galaxy e Go Ahead.E alla fine, come potete vedere, il vincitore è stato… Go Ahead.
Come ho scritto anche io, Go Ahaed era uno dei papabili vincitori che non ha vinto solo perché Alchemy è riuscito a prendermi di più. Ma questo drama è stupendo. Quoto parola per parola quello che hai scritto: non è una trama innovativa come Alchemy appunto ma nella sua semplicità e intimità familiare, ti prende il cuore. Assolutamente un drama da vedere!
A me Park Hae Soo piace proprio tanto. E' il terzo drama che vedo con lui come protagonista (o almeno tra i ruoli principali) e sono sempre performance fantastiche.
Questo mi fa venire in mente Prison Playbook - che toglieranno da Netflix a breve - e il fatto che se ti manca il suo cast puoi vederti Racket Boys: praticamente, se guardi il cast, pare uno spin off di Prison Playbook. XD
8) Miglior villain: Weak Hero Class 1
La particolarità di questa scelta è che il villain non parte come tale.
Questo mi incuriosisce parecchio. Come avevo scritto anche nel mio quiz trovare cattivi interessanti, sfaccettati e non messi lì solo perché serve il villain di turno, è difficile.
22) Miglior colpo di scena: Mezzanotte a Istanbul
Sappi che probabilmente questo sarà uno dei miei prossimi drama. mi hai incuriosito troppo. XD
(SPOILER) Infermierina e Rambo si incontrano a causa di questa legge. In tempo zero iniziano a provare qualcosa, copulano e poi lei, dopo circa una settimana, scopre che lui non le ha mai detto di avere un figlio, quindi lo molla. Poco tempo dopo, scopre di essere incinta, ma non gli dice nulla prima di un anno perché evidentemente non sa cosa significhi ipocrisia. A peggiorare le situazione, glielo dice per messaggio di avere avuto un figlio da lui. Lui, contento della cosa (???), corre da lei, le chiede di sposarlo e lei accetta. Così, completamente a caso.
Se rileggi bene la trama di questa storia d'amore potresti benissimo farlo vincere per il "momento WTF". ahahaha
5) Sei nei guai. Chi chiameresti per tirarti fuori dai casini? Reset.
Immagino che dipenda anche dal tipo di guaio, ma sicuramente il poliziotto di Reset sarebbe un'ottima risposta per tutto, essendo il più efficiente di tutti.
Bella risposta. Io non ci avevo pensato ma hai perfettamente ragione: non basta avere l'eroe di turno che salva la damigella in pericolo...c'è bisogno anche di persone che ti ascoltino e credano a quello che dici.
9) Una serie che tutti hanno osannato ma che a te non è piaciuta: Extraordinary You
Accidenti! mi dispiace per questo perché avevo messo in lista questa serie secoli fa pensando che potesse essere carina. Visto anche che ne parlavano tutti bene.
42) Un must see che ancora ti manca? My Love From The Star
Ila, vogliamo vedercelo assieme?! manca pure a me e lo puntavo da un po' ma sono sempre stata frenata da non so cosa. Magari se lo vediamo in due ci facciamo forza a vicenda. XD
Allora... mi sono segnata 2/3 titoli che vorrei vedere, come Galaxy e Mezzanotte a Instambul, titoli che non avevo nemmeno calcolato ma che adesso, grazie a te, voglio assolutamente vedere partendo dall'ultimo.
Nel tuo quiz poi ci sono anche titoli che ho in lista anche io, come Under The queen umbrella e Weak Hero che conterei di vedere quest'anno. Farò un pensierino per Maid revenge e Extraordinary You...le tue parole non mi fanno stare proprio serenissima. XD
Ti ringrazio per aver partecipato al quiz! ;-)
Drama Quiz 2022
Grazie come sempre a @dilebe06 per questo magico appuntamento di fine anno.
Come non concludere un'altra annata piena di drama se non con il quizzone?
Allacciate le cinture... si parte!
Lista drama visti 2022 = 58
Corea del Sud (20): Beyond Evil, Extra-Ordinary You, Doom At Your Service, Graceful Family, Semantic Error, Cherry Blossoms After Winter, Crazy Love, Blue Birthday, A Business Proposal, The Sound of Magic, Shadow Beauty, La Casa di Carta Corea (parte 1 e 2), Strange Lawyer Woo Young Woo, Tomorrow, Juvenile Justice, Big Mouse, Blueming, Weak Hero Class 1, Under the Queen’s Umbrella, Alchemy of Souls
Tawain (1): Plus & Minus
Cina (11): Reset, Under The Skin, Go Ahead, Fall In Love, The Eternal Love 3, My Dear Brothers, The Murder in Kaitoutei, Maid’s Revenge, Love Like The Galaxy, A Dream of Splendor, You are my Glory
Giappone (5): My Beautiful Man, Mystery to lunakare, Choosing Spouse By Lottery, Oh My Boss! Love Not Included, Alice in Borderland 2
Thailandia (19): Bad Buddy, Rarng Ruk Prang Jai, F4 Thailand, Cutie Pie, KinnPorsche, Check Out, Cupid Last Wish, My Mate Match, Unforgotten Night, Love Mechanics, Even Sun, En of Love: Love Mechanics, War of Y, Love in The Air, My Secret Love The Series, Big Dragon, Game Payabeth, Ai Long Nhai, My Only 12%
Turchia (1): Mezzanotte a Istanbul
Filippine (1): Like in The Movies
DROPPATI: Detective Chinatown (9 di 12 visti), Nirvana in Fire (2 di 54 visti)
REWATCH: (Udite, udite, io che aborro i rewatch, ne ho fatto uno) Alice in Borderland (season 1)
1) Miglior drama: Go Ahead
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Quest’anno non è stato difficile… di più! Alla fine di quest’anno, ho selezionato quelle che per me erano 4 eccellenze: Reset, Tomorrow, Love Like the Galaxy e Go Ahead.E alla fine, come potete vedere, il vincitore è stato… Go Ahead. Ho adorato questo drama. Me l'hanno consigliato ed è stato amore. Go Ahead è un drama familiare, che tratta di una famiglia allargata nel vero senso della parola. Parla di due padri che, rimasti senza moglie (chi per un motivo, chi per un altro), si rimboccano le maniche per crescere i nostri tre protagonisti come una grande unica famiglia, anche se entrambi hanno solo un figlio a testa biologicamente parlando. E poi questo drama parla del rapporto strettissimo di questi tre fratelli che tanto fratelli non sono, della loro separazione, della loro riunione, della loro crescita e maturità. Questo drama mi ha scaldato il cuore con le sue vicende, per i personaggi che non puoi fare a meno di amare (no, madre del fratello maggiore, tu non fai parte di questa categoria). Le vicende sono realistiche e trattate benissimo, il drama non stanca mai nonostante la lunghezza e il fatto di trattare di cose di tutti i giorni. Go Ahead è una piccola perla che vi consiglio un sacco se non l'avete visto.
2) Peggior drama: Game Payabeth
Che disagio. Game Payabeth è un lakorn sulla vendetta. E okay, forse questo già potrebbe spiegare tutto a chi se ne intende di lakorn su questo genere. La verità è che, sotto sotto, io sto ancora cercando un drama simile che sia all'altezza di Kleun Cheewit (che no, non era perfetto, ma mi ha tenuto incollata), ma purtroppo anche questa volta mi è andata male. Molto, molto male. La trama spiccia è la seguente: il protagonista vuole vendicare la sorella suicida, convinto che la responsabilità ricada sul suo ragazzo (ora, sposato forzatamente con un'altra), e quindi decide di rapire la sorella di lui e portarla sulla sua isola privata. Poi, tra ostacoli vari, salterà fuori il vero colpevole del suicidio e nascerà l'"AMORE" (eww). Tra i problemi di questo povero drama, ci sono soprattutto i personaggi. Mi hanno dato il nervoso. Sono tutti idioti. Fanno ragionamenti assurdi, scelte ancora peggio e si rendono conto delle cose con la velocità di un bradipo (vedi la famigliola sull'isola del lead, suoi lavoratori, che ci mette non so più quante puntate a rendersi conto che forse la lead era lì contro la sua volontà. Era così difficile da capire... <- sarcasmo). Oppure sono insopportabili, vedi la madre della lead che avrebbero fatto meglio a rinchiudere da qualche parte. O la cattiva della storia che era totalmente incapace di fingere di essere una persona decente (anche solo per fare scena e ottenere quello che voleva). La coppia secondaria (l'ex della sorella morta e l'amica del lead) meritava molto di più di essere la coppia protagonista perché almeno aveva un rapporto decente (cioè... bugie a parte di lei perché stava indagando sotto copertura), soprattutto se confrontato con quello dei protagonisti (non fatemi ricordare). Detta in parole povere: STATE. ALLA. LARGA.
3) Miglior attore e miglior attrice: Casa di carta Corea (lui), Juvenile Justice/Under The Queen's Umbrella (lei)
Miglior attore: Park Hae Soo A me Park Hae Soo piace proprio tanto. E' il terzo drama che vedo con lui come protagonista (o almeno tra i ruoli principali) e sono sempre performance fantastiche. L'ho scoperto con Squid Game e nonostante Prison Playbook l'abbia visto cronologicamente solo un mese dopo ci ho messo un sacco a riconoscerlo perché il ruolo era totalmente diverso e come tale era interpretato. Quest'anno di nuovo, l'ho visto con un ruolo diverso dai precedenti, come Berlino in La Casa di Carta: Corea (mi attirerò degli insulti, ma trovo il remake superiore all'originale), sia prima sia seconda parte, e anche in questo caso ho apprezzato moltissimo la sua interpretazione.
Miglior attrice: Kim Hye Soo Ho visto due drama con Kim Hye Soo quest'anno. Il primo, Juvenile Justice, un drama legal in cui interpreta una giudice tutta d'un pezzo, mentre in Under The Queen's Umbrella una regina intelligente che cerca di proteggere i suoi figli. Ottimi ruoli entrambi interpretati alla perfezione, in particolare il secondo, che essendo meno spinoso, era più facilmente apprezzabile.
(Mi fa ridere che ho scelti due attori con nomi propri simili).
4) Il drama che hai fatto terribilmente fatica a finire: Check Out e Unforgotten Night.
Su più di 50 drama, anche se ci sono parecchie eccellenze, salta sempre fuori anche la ciofeca di turno. E’ stata dura scegliere quale "premiare", ma alla fine ho scelto due titoli (per entrambi è stata dura arrivare alla fine). Mi è spiaciuto dover indicare 2 BL, ma quest’anno in particolare ne ho visti parecchi, e non tutti si sono rivelati una sorpresa (o comunque una visione decente). Check Out e Unforgotten Night, in particolare, hanno svolto un lavoro pessimo. So benissimo che non tutti possono avere chissà che budget, ma Unforgotten Night deve averlo sprecato tutto per la tigre, letteralmente l’unica cosa bella da vedere. Il drama è stato noioso, la chimica inesistente, la recitazione pessima e i dialoghi fuori dal mondo. Ricordo ancora con orrore il primo episodio in cui un innocente rubinetto resta aperto per cinque minuti di fila. Per nessuna ragione. Anziché concentrarmi sui dialoghi, imploravo che uno dei due personaggi lo chiudesse. Perché non l’ho mollato? Perché sono idiota.
Check Out… aveva palesemente più soldi, ma era scritto con i piedi. La visual non era male, anche se non mi piaceva nessuno dei due attori. Però su quello ci sarei passata sopra se la trama avesse avuto senso! Dopo un episodio speciale pre-serie decente (anche se un pelo noiosetto), la serie è andata al catafascio. Corna, decisioni insensate, tira e molla, stupidità di gruppo… tutto questo per dodici lunghi episodi. Tra l’altro, erano pure lunghi di per sé, dato che superavano i 60 minuti. Beh, sembravano almeno il doppio. Anche questo seguito on-air, il che rende il continuare un drama più facile, soprattutto se lo vedi a velocità aumentata.
Bonus: Altre cose che sono state un meh e che non vedevo l'ora di concludere? Extra-ordinary You (che prometteva bene, ma era una continua ripetizione della stessa situazione), Cutie Pie e The Eternal Love 3 (evidentemente era meglio fermarsi al 2).
5) Il finale più bello: Under The Queen's Umbrella
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Questo drama ha un ottimo finale che chiude tutte le sue storyline e si prende pure la briga di chiudere il cerchio con una scena che fa da rimando al titolo e che coinvolge i due personaggi principali (la regina e suo figlio). E' un finale che ho apprezzato molto. Non è esageratamente eclatante, si limita a chiudere le cose com'è giusto che sia, senza voler per forza scioccare o buttare tutto in tragedia (piuttosto tipico nei drama storici coreani). Anzi, direi anche che è un finale rilassante e che ti lascia soddisfatto della visione.
6) Peggior Villain: Game Payabeth
Un po' mi scoccia doverlo nominare di nuovo, ma è inevitabile, non mi viene in mente un villain peggiore della cognata della lead (nuova moglie di suo fratello). Questa donna è un arrogante che fa di tutto (ma proprio tutto) per cercare di ottenere quello che vuole, ma appena questo succede, non cerca nemmeno di tenerselo.
(SPOILER)
Non contenta di aver provocato il suicidio della sorella del lead (e di tutte le cose che le sono capitate), riesce a portarsi a letto forzatamente il suo futuro marito (mi pare lo droghi) per farlo diventare tale (perché lo ricatta) e poi si stupisce che lui non la voglia. E' riuscita a sposarsi a forza l'uomo che voleva, quindi ora che potrebbe fare? Comportarsi in maniera decente in modo che lui magari si addolcisca un po' e cerchi di costruire almeno un buon rapporto matrimoniale, magari rispettando pure il fatto che lui sia in lutto? Ovviamente no! Continua a comportarsi malissimo con lui, sperpera una valanga di soldi, fa scenate di gelosia e poi si dà pure al gioco di azzardo (ah, e quasi ammazza il suocero, e sicuramente fa un sacco di altre brutte cose che manco mi ricordo). Va bene essere cattivi, ma almeno siate furbi. A che serve aver mosso mari e monti per ottenere quello che volevate, se non fate almeno uno sforzo per tenervelo?
7) Il finale peggiore: Maid's Revenge
Ho visto questo drama a causa (grazie/per colpa di) dei social. Continuavano a comparirmi video a riguardo e allora ci ho dato un'occhiata. Mi sento un po' in colpa a nominarlo perché è proprio un dramettino trash, composto da 30 episodi di 10 minuti (a volte meno). Gli episodi duravano così poco che non facevi in tempo a premere play che già partivano i titoli di coda (eh sì, perché essendo cinese, non mancavano né l'opening, né l'ending). Però... ha proprio un finale del cavolo.
(SPOILER) Vado un po' a memoria, comunque ricordo che dopo aver atterrato il cattivo, i protagonisti, anziché legarlo, si scambiano parole dolci, permettendo a suddetto personaggio di recuperare un'arma e sparare al lead. Presumibilmente uccidendolo. Perché presumibilmente? Eh sì, perché questo finale va anche a interpretazione. Da quello che ho capito io, il lead è morto. Cinque anni dopo, la lead è diventata governatrice (praticamente seguendo le orme del lead, anche se non si capisce come visto che lei era un'ameba) e si spaccia per sua moglie (non hanno fatto in tempo a sposarsi). Un giorno, la sfortunata vedova, esce in giardino e le si approccia una guardia (o un soldato) interpretato dallo stesso autore del lead, ma con un carattere praticamente opposto, messo apposta per insinuare il dubbio che il lead sia vivo (e magari senza memoria). Io penso solo che sia un sosia e che serva alla lead per ricordare il marito (oltre che flirtare un po' con il bel ragazzo, visto che è vedova, mica morta). Tra l'altro, questo finale incontra il mio disprezzo perché ha punti in comune con quello di Make Your Days Count, che non ho mai superato.
8) Miglior villain: Weak Hero Class 1
La particolarità di questa scelta è che il villain non parte come tale. Facciamo un passo indietro. Weak Hero Class 1 è tratto da un webtoon e questa prima stagione racconta eventi pre-webtoon (che, se ho capito bene, vengono poi raccontati in capitoli futuri come flashback). Narra la storia di un ragazzo delle superiori con voti altissimi che stringe amicizia con due compagni di classe e si ritrova a doversi scontrare insieme a loro contro dei bulli, arrivando a ricorrere alla violenza usando anche il cervello (visto che è alto un metro e un tappo). Chi è il villain in questione? Uno dei suoi due nuovi amici, che lo diventa nel corso della serie, a causa di fraintendimenti e il pessimo rapporto con il padre. Penso sia questo il bello. Nella prima metà della serie, ci si affeziona all'amicizia di questi tre ragazzi, anche se fin dall'inizio lo senti che c'è qualcosa che non va, una sorta di muro tra due di loro e il terzo. Mentre i primi due hanno stretto un'amicizia molto profonda (sì, un po' li shippavo anche), il terzo è sempre stato un passo indietro. Questo problema, a lungo andare, a causa di fattori esterni, si è ingigantito, andando a distruggere l'amicizia fragile che si era creata fra i tre, arrivando a portare il nostro fresco villain a volersi addirittura vendicare dei suoi vecchi amici (di uno dei due, in realtà). E' una storia tragica, ma ho trovato questo passare al lato oscuro di questo personaggio molto interessante e ben costruito.
9) Miglior storia d'amore secondaria: F4 Thailand
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Ogni volta che viene fatto un remake su Hana Yori Dango, qualsiasi sia la nazionalità, una delle cose che aspetto sempre è la rappresentazione che daranno alla ship formata dall'amica della lead e da uno degli F4. In questo caso specifico, Kaning e Kavin. Nemmeno questa volta mi hanno delusa, ho apprezzato l'interpretazione che la Thailandia ha dato a questa storia (ed evidentemente non sono l'unica visto che i due attori faranno un nuovo drama insieme l'anno prossimo...), anche se avrei preferito che avessero più spazio, visto che puntualmente, con le serie thailandesi, alla coppia secondaria si danno tipo 30 minuti di orologio.
Bonus: Love in The Air. Questo drama ha le sue lacune e la coppia che secondo me si potrebbe ritenere principale - anche se in un certo senso lo sono entrambe - praticamente non ha una trama, però Sky e Prapai insieme mi hanno colpito un sacco e meritavano una menzione. Mi sono proprio piaciuti.
10) Personaggio maschile preferito: Fall In Love
E come potrebbe essere altrimenti? Tan Xuan Lin è il protagonista indimenticabile per eccellenza. Se una persona giocasse a scacchi contro questo personaggio, non farebbe in tempo a muovere il primo pedone che lui avrebbe già pensato a diecimila modi possibili per farle scacco matto. In Fall in Love l'abbiamo visto mettere in moto un sacco di piani, essere sempre un passo avanti a tutti, con l'unica persona in grado di stargli dietro che è la lead. Tan Xuan Lin ha un sacco di carisma e un cervello fino, sono queste due qualità il suo fascino maggiore, che mi hanno colpito al cuore per 36 episodi. L'ho adorato tantissimo, pure quando a un certo punto si è convinto che il suo piano (che più che un piano era un'azione suicida) finale lo avrebbe portato alla morte e si è fatto prendere dallo sconforto, perché avrebbe abbandonato la lead.
11) Personaggio femminile preferito: Under The Queen's Umbrella
Dopo averla votata come miglior attrice per questa interpretazione, penso sia giusto premiare anche il personaggio in sé, vale a dire la Regina di Under The Queen's Umbrella, drama storico coreano. Ho adorato la forza di questo personaggio, il suo rapporto con i figli, l'energia che ci metteva nel destreggiarsi tra i complotti della Regina Vedova che odiava lei e i principi. Mi è piaciuto come personaggio anche perché atipico di uno storico coreano. Era molto energica, correva di qua e di là per risolvere i vari problemi della corte e dei suoi complotti. Era bello il suo rapporto con i figli, molto profondo, ma allo stesso tempo doveva spesso sgridarli perché erano degli scapestrati. Interessante come sia stato reso anche il suo rapporto con le concubine del re (suo marito) e, soprattutto con i figli di quest'ultime. Credo che una delle mie scene preferite sia il modo in cui sia stata più madre lei in cinque minuti del Principe SimSo che quella vera. Una delle madri migliori dei drama del 2022, l'ho adorata in questo ruolo. Non dimentichiamoci del Re, che nonostante le molte concubine e il fatto che tra loro non ci fosse amore, lui e la Regina si rispettavano l'un l'altra e si volevano anche bene. Quello che voglio dire è che la Regina era consapevole del suo ruolo e di tutti i problemi e preoccupazioni che comporta, ma che sia sempre riuscita a mostrarsene degna senza per forza provare rancore o lagnandosi. Era sempre all'altezza della situazione. E' stato bellissimo seguire il percorso di questa regina per sedici episodi.
12) Un drama in arrivo che non vedi l'ora di vedere: Immortality
Il problema è... che potrebbe non essere nemmeno in arrivo, nel senso che potrebbe non uscire mai. Immortality è tratto da una novel danmei e, in quanto tale, la Cina al momento lo tiene ben sigillato senza farlo uscire. Riuscirò mai a vederlo? Chissà! E' più probabile che legga prima la novel pubblicata in Italia (visto che di recente ne è stato annunciato l'acquisto da parte di una casa editrice).
13) La morte di un personaggio che non hai ancora superato: Alice in Borderland
(SPOILER ANCHE DELLA SECONDA PARTE) Inizialmente avevo pensato di mettere un personaggio che muore nella seconda stagione, ma dato che alla fine non è che me ne sia fregato più di tanto (senza offesa, Tatta), ho pensato di rimembrare una morte della prima stagione (che ho rewatchato) che invece è veramente impossibile da superare. Tutt'al più che il drama ci tiene un sacco a farti continuare a soffrire anche nella seconda stagione proponendo nuove scene del personaggio (e addirittura una nuova versione della sua morte). Di chi sto parlando? Ma ovviamente di Karube, l'amico biondo di Arisu (sì, mi dispiace anche per Chota, ma per Karube cento volte di più). Anche se si è vista per un battito di ciglia, l'amicizia a tre di Arisu, Karube e Chota mi ha conquistata, quindi vedere il nostro lead perdere entrambi i suoi amici in un colpo solo ha fatto veramente male. Inoltre, Karube era un personaggio che mi sarebbe piaciuto vedere esplorato di più, i soli flashback misti a illusioni di Arisu non mi sono mai bastati. Il finale di serie che spiega tutta la verità dietro quello che hanno vissuto i personaggi (beh, più o meno, il manga lo spiega meglio), non ha fatto altro che rendere ancora più reale e amara questa morte.
14) Il personaggio più amato: La Casa di Carta Corea
Ho pensato di mettere il lead di Fall in Love, ma non volevo ripetermi, quindi ho pensato di puntare su altro, cioè Tokyo di La Casa di Carta. La cosa buffa è che io ho odiato ogni minuto in cui è comparsa della Tokyo della versione spagnala di La Casa di Carta. Era insopportabile. Ma qui, nella versione coreana, in particolare nella seconda parte, dove secondo me spicca anche di più, ogni tre per due dicevo: Tokyo, hai il mio rispetto. E ce l'aveva sul serio. La Tokyo coreana era veramente forte, non stava sempre a piangersi addosso o fare scelte deficienti (che nella maggior parte dei casi coinvolgevano Rio, un altro idiota). Gli autori coreani hanno messo mano a questo personaggio e ne hanno tirato fuori qualcosa di bello. Intanto, già il suo background è molto più interessante (vedi il fatto che proviene dalla Corea del Nord), ma anche il cancellare con l'accetta la sua relazione con Rio è stata un'ottima scelta (c'è lo slow burn e c'è il feeling, ma nessuno dei due arriva a darti sui nervi e lei soprattutto mantiene intatti i suoi neuroni).
15) Il miglior momento WTF: Alice in Borderland 2
A me Alice in Borderland è piaciuto un sacco, sia la prima sia la seconda stagione. Mi piacciono i personaggi, mi sono piaciuti i giochi (chi più, chi meno) e mi va anche bene come sia andata a finire, lo trovo assolutamente sensato. Però... (SPOILER) mi fa ridere come nella prima stagione cadevano come mosche, di come Tatta sia morto dissanguato in 3 minuti, però quando si è trattato di scontrarsi con il Re di Picche i personaggi principali siano diventati praticamente immortali. Li volevo morti? No, assolutamente no, però... Aguni, come diavolo fai a essere ancora vivo? Sei fatto di acciaio? E Niragi? Si era ustionato pesantemente, continuava a tossire sangue, gli hanno sparato di nuovo (con un fucile, se ricordo bene) e si è preso anche parecchi pugni in faccia (da Arisu, okay, ma non erano certo buffetti). Come cavolo fa a essere ancora vivo? E mi limito a questi due, perché in linea generale dovrei nominare almeno tutti quelli che si sono scontrati con il Re di Picche. Re di Picche compreso, un altro fatto di acciaio come Aguni che con tutti i colpi che si è preso dovrebbe essere morto qualcosa come mille volte.
16) Peggiore attore e attrice: War of Y (lui), Game Payabeth (lei)
War of Y, visto che è un drama formato da 4 storie diverse e, di conseguenza, una multitudine di personaggi, aveva una recitazione altalenante. C'erano attori decisamente in parte, ma altri decisamente di meno. Uno di quelli di cui proprio non ho apprezzato l'interpretazione è senz'altro Milk (Peek nella serie), che era al suo primo ruolo e si vedeva. Per quanto riguarda l'attrice peggiore, mi tocca chiamare di nuovo in causa Game Payabeth e, più precisamente, l'attrice che interpreta Ket (Omyim), cioè la nuova moglie del fratello della lead e villain della storia. Il suo personaggio era terribile, ma era anche interpretato male e sopra le righe, il che non ha fatto altro che peggiorare le cose.
17) La singola canzone più bella: KinnPorsche
Ho seguito KinnPorsche on-air, in sub eng, di settimana in settimana, e ricordo quanto mi piacesse moltissimo l'opening che mi dava la carica e mi galvanizzava mentre l'episodio cominciava.
18) Miglior momento comico: Graceful Family
Penso che sia indimenticabile nella sua comica follia la scena in cui viene fatto un super mega funerale per il pesce della famiglia tragicamente morto (LOL) e la lead si presenta vestita di rosso per gettare un fiore anche lei in onore del pesce e dirgli addio. Da sganasciarsi.
19) Ora come ora... di quale drama faresti un rewatch?: La Casa di Carta Corea
Lo dico sempre, io non rewatcho, la prima stagione di Alice In Borderland è stata decisamente un'eccezione, però ammetto che in questi giorni, dopo aver visto la seconda parte della versione coreana di La Casa di Carta, mi è venuta voglia di rivederlo. E' stata una bella visione e mi sono divertita. Tra l'altro, anche se so di essere una mosca bianca, io l'ho decisamente preferito alla versione originale spagnola - di cui ho visto solo la prima stagione... e mi è bastato (anche perché praticamente hanno tolto tutti gli elementi che non sopportavo).
20) La storia d'amore più bella: You Are My Glory
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Questa domanda ogni anno è un tormento perché mi creo infinite ship, comunque... questa volta voglio dare lo scettro a Yu Tu e Qiao Jing Jing di Your Are My Glory. Non sono una coppia tormentata, né predestinata e nemmeno una power couple (ish), quello che mi è piaciuto è il fatto che abbiano una storia d'amore semplice rappresentata in maniera reale. Yu Tu e Qiao Jing Jing sono due ex compagni di scuola, lei si era dichiarata e lui l'aveva rifiutata. Dieci anni dopo si rivedono, passano del tempo insieme perché lei lo assume per un breve periodo e i sentimenti nascono di nuovo e si approfondiscono. Quando dopo qualche piccolo conflitto (perché sto pur sempre guardando un drama e non un documentario) si mettono insieme, anche il loro stare insieme è quello di una coppia normale, sia intimamente sia non. Quindi abbiamo abbracci, baci, prese in giro, piccoli battibecchi, a volte distacchi per questioni lavorative di entrambi affrontati da persone adulte mature... e nel mentre la storia d'amore cresce con loro, passando di fase in fase, mentre il tempo trascorre come è giusto che sia (tranquilli, non arriviamo a vederli in pensione XD). You Are My Glory non è un drama perfetto (tutto il lavoro di lui è, purtroppo, una noia mortale, e il drama ci ha perso su troppo tempo), e se lo chiedete a me, Mydramalist ha un po' sovrastimato il suo valore, ma è un bel drama, con una delle coppie meglio rappresentate che abbia mai visto (grande chimica di coppia anche per i due attori).
21) Una serie che merita più riconoscenza: Under The Queen's Umbrella
Ho pensato di mettere questo drama perché effettivamente a me non ispirava e non pensavo l'avrei visto. Anche in questo caso, sono stati complici i social. Ho visto qualche scena che ha attirato la mia attenzione e ho iniziato a vederlo. E mi è piaciuto moltissimo, quindi mi sento di consigliarlo e di ritenere che meriti di essere conosciuto maggiormente. Essendo un drama coreano storico che ha anche una componente amorosa molto ridotta passa un po' in sordina, ma in realtà merita di essere recuperato.
22) Miglior colpo di scena: Mezzanotte a Istanbul
Decisamente Mezzanotte a Istanbul fa delle scelte sconvolgenti, in particolare verso la fine.
(SPOILER) Per esempio, non mi sarei mai aspettata che Esra, la nostra protagonista, non fosse affatto nata negli anni '90, ma in un'epoca passata e che si sia ritrovata nel presente da neonata, dopo aver viaggiato nel tempo, finendo quindi a essere cresciuta in un orfanotrofio. Tra l'altro, questa è anche la trama per cui vorrei vedere la seconda stagione.
23) La storia d'amore peggiore: Choosing Spouse By Lottery
Ovviamente... la seconda coppia, composta da Infermierina e Rambo (di lei non ho imparato il nome, mentre quello di lui era obiettivamente facile da ricordare). Hanno una storia che dire scritta con i piedi è essere gentili. Il drama parte da una base in cui, per una nuova leggere, la gente è costretta a fare degli incontri pre-matrimoniali ed è possibile rifiutare un possibile partner solo due volte, alla terza sei obbligato ad accettare. Finite le chance, o ti sposi l'ultimo che ti capita, oppure vieni arruolato nell'esercito per due anni. (SPOILER) Infermierina e Rambo si incontrano a causa di questa legge. In tempo zero iniziano a provare qualcosa, copulano e poi lei, dopo circa una settimana, scopre che lui non le ha mai detto di avere un figlio, quindi lo molla. Poco tempo dopo, scopre di essere incinta, ma non gli dice nulla prima di un anno perché evidentemente non sa cosa significhi ipocrisia. A peggiorare le situazione, glielo dice per messaggio di avere avuto un figlio da lui. Lui, contento della cosa (???), corre da lei, le chiede di sposarlo e lei accetta. Così, completamente a caso. Come affossare un bel drama. La coppia principale invece era meravigliosa.
24) La serie che meriterebbe uno spin-off: Alice in Borderland 1 e 2
Penso sarebbe interessante vedere il "dopo" della gente che ha accettato di rimanere a Borderland, tipo i due sopravvissuti al gioco del Fante di Cuori. Oppure seguire le vicende di qualche altro nuovo personaggio che non abbiamo mai visto.
25) Sei nei guai. Chi chiameresti per tirarti fuori dai casini? Reset.
Immagino che dipenda anche dal tipo di guaio, ma sicuramente il poliziotto di Reset sarebbe un'ottima risposta per tutto, essendo il più efficiente di tutti. E poi è assolutamente indimenticabile il fatto che è il tipo di persona che darebbe ascolto anche alla richiesta di aiuto più fasulla perché preferisce correre comunque in aiuto di chi l'ha chiamato, piuttosto che pentirsi dopo di non averlo fatto se il problema fosse reale. E sì, infatti i nostri lead di Reset non sembravano proprio le persone più sincere del mondo (non per colpa loro), ma pure trovandosi davanti allo scenario più assurdo, il nostro poliziotto del cuore ha salvato la situazione. E chi non vorrebbe chiedere aiuto a una persona così affidabile?
26) Miglior scena d'azione: Reset
Penso che il salvataggio del bus sia veramente una scena d'azione incredibile. Tutti i passeggeri del bus che collaborano per impedire alla colpevole di far saltare in aria la bomba, la polizia che intanto cerca di far fermare il bus e poi la bomba che finalmente viene lanciata lontano, dove non può nuocere a nessuno. E' una scena adrenalinica, che fa trattenere il fiato.
27) Il bacio peggiore: My Dear Brothers
Il titolo giusto: i baci peggiori. Perché non è solo un bacio a far schifo in questo drama, ma tutti! I lead si saranno baciati 7-8 volte e ogni bacio era peggiore dell'altro. Uno in particolare, vede i protagonisti labbra contro labbra che si impegnano a stare perfettamente immobili mentre intanto hanno le palpebre sollevate e gli occhi che guardano di qua e di là. In generale, i drama cinesi hanno questo problema di fondo, cioè che vede gli attori costretti a stare come mummie labbra contro labbra, però ultimamente di attori che si salvano e baciano bene ce ne sono anche parecchi, ma non questa volta. My Dear Brothers che è solo del 2021 fa sfortunatamente cringiare di brutto nelle scene di baci dei poveri protagonisti.
28) Un personaggio che hai odiato: Go Ahead
Non c’era partita. Non c’è personaggio, di tutto il 2022 (e probabilmente non solo), che io abbia odiato quanto la mamma del fratello maggiore di Go Ahead. Ogni volta che compariva in scena, mi faceva infuriare. Quando non c’era, temevo il suo ritorno. Era un ciclo infinito di timore e rabbia. La madre del fratello maggiore era una manipolatrice di prima categoria. Bugiarda. Infingarda. Egoista. Egocentrica. Psicopatica. Per carità, personaggio fantastico, scritto benissimo, ma se l’avessi avuta davanti, le avrei urlato in faccia fino a perdere la voce. Per quanto mi riguarda, i suoi figli stanno meglio lontani da lei, in particolare il maggiore, visto che per tutta la serie non ha fatto altro che procurargli un trauma dopo l’altro. Non era possibile sistemare il loro rapporto, in alcun modo. Anche se lei si fosse redenta (e non l’ha mai fatto, anche nell’ultimo episodio ha compiuto delle scelte sbagliate e una sola giusta, aka andarsene), il suo rapporto con il figlio maggiore è stato talmente rovinato da anni di soprusi e traumi vari, che la cosa migliore che potrebbe fare per lui è sparire per sempre dalla sua vita. Non sempre i rapporti si possono aggiustare e il loro è uno di questi. Ma sto divagando. Non dimenticherò mai come non si sia mai preoccupata o resa conto di quanto lui stesse male in sua presenza, a causa della sua pretesa di tenerlo lontano dalle uniche persone che avevano a cuore il suo interesse, troppo preoccupata di un’unica cosa: sé stessa.
29) Miglior bacio: Bad Buddy
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E' un anno che penso di dare il premio del miglior bacio a Bad Buddy (l'ho visto a gennaio), perché la scena del quinto episodio, in cui finalmente Pat e Pran cedono alla tensione che li accompagna da tempo, è una scena meravigliosa. Non è solo il bacio a essere ben girato, è tutta la scena in sé a colpire e coinvolgere il telespettatore. Dopo aver finalmente messo le carte in tavola ed essersi baciati, i nostri due Romeo thailandesi hanno due reazioni completamente diverse: abbiamo Pat che sorride dolcemente perché ha finalmente trovato il tassello del puzzle che gli mancava (cioè che Pran, molto semplicemente, gli piace come ragazzo) e Pran che invece è travolto dallo sconforto. Lui sa da secoli di amare Pat, ma ora che ha finalmente assaporato il frutto proibito, è convinto che dovrà comunque separarsene perché per loro non c'è futuro visto che i rispettivi genitori si odiano. E' una scena molto intensa e merita che questo premio non le venga portato via. Bonus: Mi è toccato scartare Semantic Error e You Are My Glory, ma anche una marea di altri drama... sapete quanti baci ci sono in 58 drama? Eh, tanti!
30) L'ambientazione migliore: The Sound of Magic
Complice un po' di magia, moltissimi degli scenari proposti nel drama The Sound of Magic erano una gioia per gli occhi. In particolare, il lunapark e le sue attrazioni, soprattutto di notte, grazie a giochi di luci e ai colori erano veramente bellissimi.
31) Il personaggio più stupido: KinnPorsche
Io voglio tanto, tanto bene a Porsche, è anche uno dei miei personaggi preferiti della serie nonostante tutto. Ci tengo un sacco a lui e voglio che sia felice e che la sua storia con Kinn vada sempre alla grande, ma... dannazione, di quante prove hai avuto bisogno, benedetto ragazzo, per renderti conto che forse non era il caso di fidarti di Vegas? E, pure quando te ne sei reso conto, hai lo stesso continuato a concedergli fin troppa fiducia. C'è un limite alla stupidità e tu l'hai ampiamente sfondato.
32) Il personaggio più intelligente: Love Like The Galaxy
Premettendo che è vergognoso che Love Like The Galaxy compaia così poco in questo quizzone (guardatelo, è bellissimo, io l'ho adorato), Niao Niao (interpretata da Zhao Lusi), protagonista di questo drama, mi ha decisamente colpito in modo favorevole. Niao Niao è una ragazza che, per cause esterne, è stata "cresciuta" dalla zia e dalla nonna ed è stata praticamente abbandonata dai suoi genitori che si sono presentati solo dopo quindici anni. Di conseguenza, Niao Niao è una persona con problemi di abbandono e che, lasciata allo sbando e maltrattata dalla famiglia paterna, è cresciuta illetterata e vendicativa, ma anche dannatamente intelligente. Ed è questa la prima cosa che mi ha colpito di lei, fin dai primi episodi. Nota dettagli che altre persone non notano e molto spesso se la cava anche grazia alla sua intelligenza, senza farsi problemi a sfruttare la situazione e tutte le armi in suo possesso.
33) Miglior bromance: Weak Hero Class 1
(SPOILER) Raga, che sofferenza questa bromance. I due personaggi principali di Weak Hero Class e la loro amicizia mi hanno veramente spezzato il cuore. Sono partiti come due compagni di classe che probabilmente non si erano mai rivolti prima la parola (per forza, uno è il primo della classe, l'altro quello che dormiva durante le lezioni), per arrivare a una profonda amicizia. Così profonda che uno dei due non ci ha pensato due volte a vendicare l'amico, anche se questo ha significato farsi espellere e finire in una scuola di livello inferiore (l'unica che lo accettasse). Tra l'altro adoro che, per vendicarsi, Yeon Shi Eun abbia utilizzato le tecniche di lotta che gli aveva insegnato il suo amico.
34) Quale drama meriterebbe un sequel: Mezzanotte a Istanbul
Questo drama è il mio primo e finora unico drama turco. Non ne avevo mai visto prima uno, ma questo ha proprio lasciato il segno. Onestamente, non solo Mezzanotte a Istanbul meriterebbe un sequel, dovrebbero proprio farne uno, perché hanno lasciato aperto un po' di porte alla fine della stagione e di misteri ancora da svelare non ne mancano, anzi! Inoltre, i protagonisti mi sono piaciuti tutti e mi piacerebbe un sacco continuare a seguire le loro avventure in chissà quale anno del secolo scorso. Continuo a incrociare le dita che Netflix ci faccia un pensierino.
35) Una serie per piangere, una per divertirsi e una per rilassarsi: Tomorrow, Crazy Love e Strange Lawyer Woo Young Woo
La scelta per le prime due opzioni è stata un po' obbligata, soprattutto per la serie per piangere, perché guardando la mia lista mi sono accorta che l'unica serie fatta apposta per farti versare lacrime che ho guardato quest'anno è Tomorrow. Drama che te ne fa anche versare in più di un'occasione perché trattando il tema dei suicidi, ha tirato fuori storie da magone unico. Una, in particolare, era incentrata sulla storia di un cane che mi ha distrutto psicologicamente, penso di aver pianto per almeno metà puntata.
Invece, penso che la serie per divertirsi sia decisamente Crazy Love che, anche se non è stata una visione eccelsa, ha sicuramente moltissimi momenti da risata sicura, complice anche l'interpretazione esilarante dei due protagonisti.
Infine, ho trovato Strange Lawyer Woo Young Woo, drama incentrato sulla vita lavorativa di un'avvocatessa autistica, molto rilassante. Nonostante si concentri su dei casi da portare in tribunale, qualcuno con tematiche serie altri meno, la narrazione non era mai eccessivamente pesante e questo ha reso la visione sempre piacevole, portandomi addirittura a rilassarmi nel vedere un episodio. Penso che sia l'unico drama a tema legale che abbia mai visto che mi abbia fatto questo effetto, visto che di solito sono molto seri o fatti per far lavorare il cervello. E' stata una novità piacevole.
36) Una ship fittizia che tu però shippi: Mystery To Iunakare
In questo drama giapponese che parla di un ragazzo dalla folta chioma (interpretato da Masaki Suda) che risolve casi suo malgrado, non ho potuto fare a meno di shippare il protagonista con Inudo Garo, un personaggio che sostanzialmente era pure una guest star. A onor del vero, compare in circa la metà degli episodi, ma è comunque un ruolo piccolo. Nonostante tutto, penso che i due avessero una dinamica fantastica (da una parte un ragazzo qualunque che risolve casi e dall'altra uno che vorrebbe vendicarsi per la morte della sorella) e mi è bastato pochissimo per desiderare che Inudo Garo avesse un ruolo ancora più grande e che quella sorta di amicizia sfociasse in altro. <3 In generale, comunque, anche se il drama ha peccato un po' sulla parte finale (un po' noiosa), ha avuto anche dei casi molto interessanti e il protagonista era una ventata di aria fresca.
37) La vendetta più bella: Big Mouse
(SPOILER)
Un momento in cui ho provato grande soddisfazione è senz'altro sul finale di Big Mouse, quando Park Chang Ho rende radioattiva la piscina del villain principale e lo fa morire così, durante il suo hobby preferito. Big Mouse ha un finale un po' controverso, perché tutta la storyline finale sulla moglie era piuttosto non necessaria e crudele da parte degli autori, ma questa svolta finale ha decisamente addolcito la cosa, così come vedere il lead abbracciare il suo nuovo ruolo come Big Mouse (in generale, comunque, il nuovo drama di Lee Jong Suk è stato decisamente deludente. Peccato).
38) Il finale che vorresti riscrivere. E come? My Dear Brothers
Allora... il fatto è che questo è un drama in cui personaggio x finisce in un altro mondo (di solito wuxia), affronta mille peripezie e poi ritorna nel mondo reale. E dato che molto spesso si vuole dare il contentino, la lead di turno finisce per incontrare nel mondo reale e all'ultimo secondo un personaggio identico al lead che ha dovuto abbandonare. Completamente a caso, e senza una spiegazione. A me questo genere di finale ha rotto le scatole. In generale, preferisco che i personaggi non riescano a tornare a casa (come nel manga Anatolia Story, per fare un esempio. Se ci pensate, ha un che di agrodolce, perché non si può più rivedere la propria famiglia), oppure la cosa si accetta se entrambi sono finiti nel passato (Romance of Tiger and Rose), ma così... Io avrei lasciato che i due fratelli non riuscissero a tornare a casa e rimanessero lì, con tutte le conseguenze del caso, oppure che ritornasse solo uno dei due.
39) Una serie che tutti hanno osannato ma che a te non è piaciuta: Extraordinary You
Okay, non sarà chissà che super serie, però ha un punteggio alto su mydramalist e mi chiedo: perché? E' uno dei drama più ripetitivi che abbia mai visto. Le stesse situazioni continuavano a ripetersi a ciclo continuo, rendendo la visione sempre più stancante e lunga. Di solito, un drama coreano di 16 episodi spezzati in due, sono effettivamente 16 episodi nonostante la divisione, che è solo fittizia. Ecco, qui non lo era affatto. Qui gli episodi sono effettivamente 32, lo stacco si sente da una mezz'ora all'altra, rendendo la visione stancante per il continuo ripetersi di situazioni e dialoghi nonostante la brevità. Il drama era partito anche bene per l'originalità della storia, un personaggio extra di un webtoon che si rende conto di essere tale e cerca di combattere il suo fato, ma a conti fa Extraordinary You si è perso piuttosto presto.
40) Drama droppati?: Detective Chinatown (9 di 12 visti), Nirvana in Fire (2 di 54 visti)
In un certo senso... pochi quest'anno. Il problema di Detective Chinatown è che è divisa in 3 storie per niente bilanciate. Se le prime due sono almeno collegate, la terza ha addirittura personaggi diversi, e sembra anche una serie diversa, perché non ci azzecca un tubo con le prime due storie. La prima storia di Detective Chinatown mi è piaciuta un sacco, la seconda l'ho trovata un po' mediocre e la terza ho dovuto mollarla subito perché noiosissima. Un vero peccato.
Per quanto riguarda Nirvana in Fire, mi è spiaciuto perché sono sicura che sia un ottimo drama, ma non faceva per me. Non ho problemi né con i drama cinesi, né con i drama lunghi, solo che, arrivata al secondo episodio, mi sono resa conto che non c'era niente che mi spingesse ad andare avanti e quindi era meglio mollare.
41) Un momento o una frase che ancora adesso ti è rimasta impressa? Go Ahead
Go Ahead ha un sacco di momenti importanti che restano impressi, ma una scena che voglio assolutamente citare è il fratello maggiore che si addormenta sulla spalla del padre, che finalmente si lascia andare e torna ad essere figlio anziché essere la persona adulta e matura che è dovuta essere per anni per stare dietro all'egoismo intrinseco di sua madre. Il povero Ling Xiao che per anni ha dormito aiutato dai farmaci perché lo stress a cui era sottoposto quotidianamente lo aveva cambiato, in quel momento è solo un ragazzo che si addormenta su un auto in compagnia del padre e che finalmente si permette di essere vulnerabile. Penso sia proprio un bel momento.
42) Un must see che ancora ti manca? My Love From The Star
Un classico dei kdrama del 2013, ma che io ancora non ho mai visto. Non l'ho ancora eliminato nemmeno dai "plan to watch" di mydramalist, perché penso di vederlo prima o poi. Penso che sia il fatto che il lead è un alieno a trattenermi, perché non mi ispira granché come cosa.
Domanda bonus: L'anno scorso la sfida era di vedere un drama On Air e commentarlo. Ci siete riuscite? Come è stata l'esperienza?
Sìììì! Ho portato a termine la sfida! Al pelo... Inizialmente avevo pensato di commentare KinnPorsche guardandolo on air. L'ho effettivamente guardato on air, ma mi capitava in un giorno sbagliato e ho perso il treno (metaforicamente parlando) per iniziare a commentarlo. Quindi alla fine ho scelto War of Y che, destino voleva, si concludeva a metà dicembre, giusto prima della fine dell'anno. Non è stato facile perché ho visto il drama con sub brutti, però è stata un'esperienza interessante. Praticamente uno sfogo settimanale.
42bis) Questa volta la sfida è di vedere entro il 2023:
Un cdrama storico o wuxia
Un drama tratto da un libro/novel/manga/webcomic
Un drama che ha vinto almeno un premio
I'm super ready! Per le prime due, in particolare, non penso avrò problemi
E anche per quest'anno siamo arrivati alla fine!
16 notes · View notes
flatsc · 2 years ago
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Valerio Minella su tweeter.
“Chattavo” con un’amica e lei mi chiede “Sei Convinto?”
“Sì. Convintissimo.”
Di cosa parlavamo? Delle scelte del PD di questi anni, culminate nella campagna elettorale e nelle elezioni concluse ieri.
Un thread di mie opinioni personali, anzi politiche.
Continuo a leggere commenti che indicano Letta e c. come "incapaci che hanno consegnato l’Italia alla destra".
Il prof. Pizzimenti, ad esempio, dice che il PD ha “perso" tutte le ultime elezioni, perché sono “nati perdenti”.
Una questione d'incapacità, quindi.
Possibile che quello che è stato per anni il primo partito sia gestito da incapaci?
IMHO, non è vero. Non sono affatto incapaci.
Hanno scelto, scientemente e volutamente, di perdere queste elezioni e hanno raggiunto perfettamente il loro scopo.
Spiace per tutti quelli che speravano nel contrario.
Per chi ha votato convintamente PD, sperando così di arginare la Meloni.
Per chi l’ha sperato votando Conte.
Per chi (come me) ci ha provato con il “voto cinico” (UP alla Camera, M5S al Senato).
Ma non ci siamo riusciti, perché la repulsione per la gestione dello Stato, che il PD, gli altri partiti e i media sono riusciti a instillare nell’elettorato in questi anni, è stata insuperabile e questo ha portato a un’astensione record.
(Evito in questo thread di affrontare nel dettaglio le ragione di questa repulsione.)
L'astensione per "repulsione", diversa da quella storica di "opposizione", ha decretato il risultato.
Ma, ripeto, astensione indotta da precisi e consapevoli comportamenti politici e di comunicazione.
Tornando al punto, mi sento di affermare
che il PD (ovvero la DC) ha vinto le elezioni.
Cioè ha raggiunto il suo scopo di imposizione finale e duratura di una società liberista, basata sulla "dittatura mercantile".
(Finalmente è TINA anche in Italia, come già lo fu in UK per merito di Tatcher e ancor più di Blair.)
Il partito del “governismo” ha infatti raggiunto il suo definitivo obiettivo, quello avviato nel 1991 e che ha prodotto il sistema maggioritario e le varie leggi elettorali “porcellose” (mattarellum, porcellum, rosatellum).
Il risultato delle elezioni era previsto e scontato fin dal giorno in cui il PD ha detto No alla coalizione, che, con la legge elettorale che loro hanno scritto e voluto (non altri), non dava nessun'altra possibilità di risultato.
È stata una scelta precisa e voluta, non un deplorevole errore.
Il PD ha scelto di perdere queste elezioni, perché questa era l'unica maniera per imporre le politiche liberiste (richieste dai loro referenti politico-economici), che loro non potevano più attuare per opposizione interna all'area.
Adesso potranno incolpare la Meloni, il Berlusca, etc. della svolta finale fascio-liberista in Italia.
Loro, poverini, dobbiamo perdonarli, perché "non sono cattivi, sono solo un po' stupidelli".
No. Non riusciranno a farmi credere che sono stupidi.
Io son certo della loro malafede.
Non è necessario chiedere a Letta "Perché?".
Il perché è scritto nei fatti e nei comportamenti di questi anni e "leggibile" anche in quello degli ultimi decenni.
La destra in Italia è stabile da anni.
I loro elettori son tanti, lo son sempre stati, ma non sono sufficienti a prendersi le istituzioni, se non si ottiene la desistenza di chi non la voterebbe.
Non basta nemmeno l'opera del guastatore arabovivace, che fa saltare i governi e mette all'indice le alleanze, per far passare la totale sudditanza italiana alle regole imposte da altri.
Occorreva proprio mettere lo Stato in mano a chi da sempre si presta alle peggiori nefandezze a cuor leggero (convinto di essere l'uomo - pardon, la donna - forte che decide).
Non c'è stupidità, né innocenza, in tutto questo.
28 notes · View notes
corallorosso · 3 years ago
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Ucraina, mi schiero ma senza moralismi: la storia non è divisa tra ‘bene’ e ‘male’ Giudicare i fatti della storia con le categorie della morale (bene/male, giusto/sbagliato), sarebbe come pretendere di valutare i programmi e i personaggi televisivi in base al criterio della qualità. Nel caso della storia, infatti, a contare sono gli interessi e gli scopi dei singoli, oltre naturalmente ai rapporti di forza tra chi è titolare dei suddetti interessi. Allo stesso modo, nel caso della programmazione televisiva, non è più da un bel pezzo la qualità a decidere le sorti di una trasmissione, ma la sua capacità di fare audience. Se Cicerone ci ha spiegato che la storia è “maestra di vita”, soltanto Hegel è stato capace di svelarci il contenuto della lezione di tale maestra: e cioè che l’uomo non ha mai imparato niente dalle lezioni della storia. Per esempio non ha mai imparato che a scrivere la storia sono i più forti, i vincitori. Gli stessi che, oltre ad aver vinto, intendono anche dimostrare perché è stato giusto che abbiano vinto loro e che il “bene” abbia trionfato sul “male”. Del resto, non è un caso che si sia dovuta aspettare la seconda metà del Novecento (e l’ottimo libro di David Stannard, L’olocausto americano), per scoprire che i cattivi non erano i Pellerossa, malgrado tagliassero teste e stuprassero le donne bianche. O che gli italiani non sono mai stati “brava gente”, diversi dagli altri colonizzatori che hanno sfruttato, stuprato donne o usato armi chimiche contro etnie inermi (stavolta mi riferisco al bel libro di Angelo Del Boca, Italiani, brava gente?). Ma vogliamo parlare di Hitler, grande estimatore degli Usa (il primo “stato razziale” della storia, a cui il Führer si è ispirato per molteplici motivi)? O degli stessi Stati Uniti, i primi a internare in campi di concentramento persone di origine orientale, per di più marchiandole con la famigerata stella gialla (che poi Hitler avrebbe riutilizzato per bollare gli ebrei)? Oppure, ancora, vogliamo ricordare che se l’Unione Sovietica svelò al mondo le brutalità del comunismo realizzato, il Cile di Pinochet ci raccontò le tragedie immani a cui va incontro una politica che si sottomette alla finanza (ma in questo secondo caso la cosa fu messa a tacere per decenni)? Coloro che pensano di poter comprendere i fatti della storia e della politica attraverso le categorie di “bene” e “male” sono i capi degli stati aggressori in cerca di legittimazione; i politici in cerca di voti; gli opinionisti in cerca di like e, infine, gli ingenui che manifestano in vario modo per la “pace”. Questi ultimi in cerca non si sa bene di cosa, visto che non c’è nulla di più irrealistico della pace nel mondo degli uomini, lo stesso in cui si è combattuto un grande conflitto ogni dieci anni lungo tutto il corso della storia. Perfino Gandhi – eroe per eccellenza dei pacifisti – incoraggiava inglesi e francesi a colonizzare neri e africani, sostenendo che dovevano lasciare in pace gli indiani poiché questi appartenevano alla “razza ariana” (lo stesso Gandhi che fece il reclutatore di soldati indiani per l’Inghilterra durante la I guerra mondiale). Se a tutto questo aggiungiamo che a risultare vittime delle narrazioni moralistiche sono i più deboli, possiamo farci un quadro più chiaro della guerra fra Russia e Ucraina. Un popolo, quello ucraino, che già ai tempi di Hitler e Stalin vedeva il più alto tasso di mortalità al mondo, poiché sia Berlino che Mosca lo consideravano un bacino irrinunciabile di ricchezze naturali. Lo stesso popolo che oggi è vittima di due narrazioni ideologiche: quella di Putin, certo, che accampa una storicamente fallace identificazione fra Ucraina e Russia; ma anche quella della Nato, a cui il controllo dell’Ucraina fa comodo poiché le consente di portare le sue basi e cannoni fino al confine con la Russia. Aggiungiamo pure che per entrambe – cioè la Russia di Putin e la Nato – l’Ucraina è terra di ricchezze, gasdotti e sbocco sul mare nell’Europa centro-orientale, e possiamo avere un quadro completo. A bilancio di tutto questo, non dico che non ci si debba schierare. Sarebbe sciocco e pericoloso. Dico soltanto che l’unico motivo realistico per cui schierarsi contro Putin non riguarda il suo essere equiparabile a Hitler o a un dittatore folle (stupidaggini per folle instupidite), bensì il nostro scegliere di vivere in un mondo privilegiato e democratico come il nostro (se lo segnino, no-vax e complottisti vari). Non so chi mi legge, ma per quanto mi concerne preferisco vivere sotto l’egida degli Usa piuttosto che della Russia, anche se la prima perseguita Julian Assange perché ha svelato (fra le altre cose) le brutalità commesse nelle guerre dal Pentagono. Quindi sì, so con chi schierarmi, ma per favore senza moralismi, estremismi o pagliacciate di piazza. Con una preghiera laica per le vittime e con un’unica speranza: che questa folle e costante inclinazione dell’uomo a farsi la guerra stavolta non ci faccia piombare in un conflitto nucleare. Perché in questo caso perderemmo tutti, scoprendo che le nostre morali da quattro soldi sono stracci inutilizzabili per ripulire la parete della storia. Paolo Ercolani, Filosofo, Università di Urbino "Carlo Bo"
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hermioneblk · 3 years ago
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The Suicide Squad (2021) ☠️ commento incazzato
☠️
Una buon idea di base che viene di proposito sviluppata male per rendere il film demenziale splatter e la parodia di se stesso.
Harley Quinn brilla come sempre ed è affascinante ma se si butta un diamante in mezzo al fango si confonderà con esso ed era meglio che non ce la mettevano.
La trama a tratti interessante e variopinta diventa poi disgustosa detestabile e soprattutto inaccettabile.
Alcuni vecchi personaggi del film precedente (2016) vengono ripresi accompagnati da altri cattivi DC tutto in un mix di supereroi di serie Z.
Un film che per me non esiste non lo guarderò più o forse lo guarderò solo per ritrovare quei (pochi) punti interessanti che andrebbero valorizzati e tagliare tutti gli altri che invece lo penalizzano. Perché è proprio così alcune parti sono andate benissimo anche per la musica ma altre andavano a prendere in giro la stessa storia ridicolizzandola e rendendola anche spesso difficile da guardare.
Il nemico… Possiamo chiamarlo nemico? Starro: una gigantesca stella marina che fa pensare a vecchissimi film di Godzilla venuti male.
L’inizio poi? Pensavo di stare per guardare un film che mi avrebbe lasciato affascinata come il primo Suicide ed ero già ad occhi spalancati a forma di stelle, dico si inizia bene con Johnny Cash e poi neanche un minuto di film e il cattivo che sarebbe morto cinque minuti dopo uccide senza il minimo senso e necessità un fringuello! Inaccettabile di cattivo gusto e senza senso, perché questa scena? Poi sempre parlando di fringuelli il cattivo della situazione successiva da fuoco a un’intera voliera di pappagalli… Ma perché? Posso dedurre che il regista ha problemi con i volatili? Un’altra azione senza senso che fa star male chi vede le cose con un minimo di giudizio senso e sentimento.
Sempre dal punto di vista animale una ragazza ha il potere di chiamare i topi a sé … Alla fine tutti i topi della città (molti più di quanti ce ne sarebbero) attaccano questa stella marina gigante… inguardabile!
Poi Flag e Boomerang vengono introdotti nella storia solo per ucciderli? No grazie per me non è mai successo.
Una storia che va corretta sistemata, le buone idee vanno rivalutate e tolte tutte quelle scene ridicole e anche quelle demenziali. Va bene sorridere divertirsi ma non uscire dal tracciato di quello che dovrebbe essere un buon film di supereroi… Siamo sempre nell’epoca di Batman e sarebbe inaccettabile questo umorismo se ci fosse anche lui e potrebbe comparire…in teoria.
A proposito di Batman, che fine hanno fatto tutte le premesse presentate nel post credit del film precedente?
Batman è un film che sta uscendo proprio questo periodo con un ennesimo attore e dunque anche per questo motivo The Suicide Squad si è svincolato dal precedente post credit scene del primo Suicide: altro Batman altra storia.
Il fatto è che lo chiamano standalone sequel. Vorrebbe dire che è staccato dal primo ed è staccato da tutto il resto… tranne che da una serie spin-off.
Sembra che la DC faccia di tutto per dimostrare ormai che la Marvel ha vinto… La DC ha perso non è riuscita a creare un universo non è riuscita a fare le cose artisticamente e ora diventa una barzelletta parodia dei suoi supereroi.
E la storia d’amore di Flag?
Solo Viola Davis sembra fare le cose sul serio.
Che dire poi del titolo? Come il precedente ma con The davanti.
E questi altri super cattivi?
L'Acchiappatopi (Ratcatcher) è un criminale nemico ricorrente di Batman.
Bloodsport, Robert DuBois, è stato un nemico ricorrente di Superman.
Polka-Dot Man è un supercattivo nemico di Batman. Un tipo che è già ridicolo di suo ma così sembra anche più scemo, quando vede la madre ovunque è assurdo, in Starro poi…
Ah Starro! Starfish! Vogliamo paragonarlo a Thanos ?
Magari può anche andare bene per i fumetti degli anni 60 (Starro è comparso nei fumetti nel 1960) ma direi che non fa proprio una bella figura come cattivo! Rende sempre tutto più caricatura di tutto e non si riesce a capire come mai la DC abbia dei supereroi fantastici come Batman e Superman e cattivi come Joker ma questo… una stella marina gigante che vaga per lo spazio? La Marvel vince con il suo Cinematic Universe in cui è riuscita ad inglobare anche quei due film di Spider-Man e qui invece si sbriciola tutto senza senso… Disastro! Starro anche nel suo stesso nome esprime una certa ridicola espressione di sé.
E Capitan Boomerang?
Che senso ha avuto farlo partecipare a questo film solo per ucciderlo dopo cinque minuti? Non era meglio lasciarlo in cella come Deadshot?
È un film che ha delle buone idee ma dei pezzi che sono inguardabili e dunque andrebbe tagliato, tagliare le parti venute male come in un corretto editing, togliere tutta quella ridicolaggine e renderlo divertente ma non demenziale. Va bene ridere perché uno si diverte ma non va bene ridere perché qualcosa è ridicolo quando si parla dei supereroi… Sto rimpiangendo la serie animata di Batman degli anni 90 quelle si che erano cose fatte bene!
La cosa che più mi dispiace di questo film è che c’è Harley Quinn, se non ci fosse stata lei non avrei avuto problemi a buttarlo nel cesso, tirare l’acqua e dimenticarmelo per sempre ma lei, superlativa come sempre non posso dimenticarla nella sua nuova sfumatura rossa e nera… Peccato!
Mi viene in mente un altro film demenziale che è stato il nuovo seguito di un migliore film vecchio, che a questo punto non si meritava un tale seguito: The Predator (2018)!
The Suicide Squad è stato scritto e diretto da James Gunn. Mi sono stupita nel constatare che si è occupato dei guardiani della galassia che invece per me sono stati perfetti, certo un po’ fuori dalle righe, sempre divertente ma mai demenziale… Direi che qui ha calcato troppo la mano rovinando tutto e pasticciandolo fino all’inverosimile! Leggendo la sua wiki ho capito, è tutto più chiaro, questo Gunn era stato licenziato dalla Disney e dalla Marvel perché quello che aveva proposto per i Guardiani della Galassia 3 non è piaciuto. Allora ha riversato le stesse idee di cattivo gusto su questo film? Una “roba” del genere non si sarebbe mai vista in un film della Marvel che comunque mantiene sempre un certo stile, classe e dignità. E questo non vuol dire essere noiosi ma essere artistici.
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dilebe06 · 1 year ago
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@lisia81 Ok, scusa il ritardo nella risposta ma volevo finire la serie prima in modo da avere il quadro più chiaro.
W è una serie appassionante, ma a renderla appassionante è il ritmo incalzante. Chi ha visto Vincenzo, sa di che ritmo parlo. Un ritmo che non ti da respiro, ti impedisce di mettere in funzione il cervello. La differenza sostanziale è che in Vincenzo ci sono scene eclatanti, ma con un senso logico che in W dalla 9-10° puntata sparisce prima forse un pochino c'era.
Sono perfettamente d'accordo. La serie di W ha un buon ritmo che ti tiene incollata alla storia almeno fino al 10° - più o meno - episodio. Ho sofferto per non poter vedermi più episodi durante il giorno e attendevo con impazienza di sapere dove andasse a parare. Dal decimo episodio invece, credo che la storia si auto ingarbugli da sola tentando di essere complessa, aggiungendo mille nuove regole e poi non rispettandole la metà. L'ampissimo spazio dedicato alla storia d'amore, la ripetizione d'eventi - il lead è stato in carcere tre volte cioè! - sono per me altre due cose che hanno contribuito a farmi calare l'attenzione e la voglia di vedere questa serie.
Non so se hai letto o visto La via del grembiule - Lo yakuza casalingo.
Ho visto qualche puntata dell'anime e del drama. Ed ho capito quello che stai dicendo: le storie così si possono permettere di non sapere il finale perché appunto si possono chiudere quando vogliono. Il fumetto di W invece ha degli obbiettivi necessari da completare prima di essere finito: scoprire il colpevole e ottenere giustizia. Ma se nemmeno l'autore sa come arrivare a tutto questo, la storia diventa un casino.
Se non farmi pensare all'inizio, che lo sterminio lo avesse fatto quello che aveva vinto la medaglia d'argento.
ahahaha siamo in due ad aver pensato al tizio della medaglia d'argento come potenziale assassino. Almeno aveva un movente. Sarebbe stato più logico e sensato che del tizio che appare dal nulla e senza un perché compie la mattanza dando la colpa al lead.
E io, che ho finito la serie, sinceramente ho ancora da capire chi sia il cattivo finale. Il papà? Il politico? L’assassino creato, ma mai completato? Giuro alla puntata 16 ho avuto il dubbio che il cattivo fosse il fidato aiutante!
Il finale è un accozzaglia di roba che mi ha lasciato più domande che risposte. Se ho capito bene i due cattivi erano l'assassino e il politico. Il politico è morto per mano dell'assassino padre della lead e poiché ha cambiato il suo destino aiutando il lead ad uccidere il politico...è scomparso. Ti torna?
Poi volendo qui ci potresti mettere la domanda: ma se scompari una volta che ti allontani dal tuo destino...perché la second lead è ancora viva? Ho pensato che fosse perché ha trovato un nuovo scopo nella vita ma allora perché non hanno fatto così anche gli altri personaggi? Perché sono i protagonisti?
Da qui la mia empatia per il dottore Cane pazzo, posto come personaggio, non solo per fare la macchietta, ma per esprimere il parere del comune lettore.
Cane Pazzo voce della ragione! Aveva dei metodi terribili e certe volte l'avrei voluto pestare. Ma sul fumetto aveva ragione. XD
Su Kang Cheol hai ragione che è un personaggio perfetto. Ma è il protagonista di un Manhwa e tutto sommato per essere un personaggio predeterminato riesce ad avere molte sfaccettature.
Su Kang hai ragione. E' il protagonista di un manhwa quindi non dovrei essere troppo puntigliosa. Sai quanti drama hanno personaggi protagonisti peggio di lui, perfetti e piatti come tavole da surf?! Cioè, chiedo troppo mi rendo conto. XD
E da un punto di vista emotivo è molto sfaccettato: rabbia, angoscia, depressione, gioia, disperazione, speranza...io parlavo invece di un discorso più di costruzione del personaggio.
Mi aspettavo di più: siccome si parlava di diventare umani con tutte le debolezze ed errori del caso, credevo che questo avrei visto. Un lead che partendo dall'essere perfetto trova la sua umanità sia dal lato bello che da quello brutto. Egoismo, menzogne, sbagli. Un po' come il padre della lead che non è una cattiva persona ma che ho percepito in tutta la sua fragilità di essere umano e padre.
Kang invece rimane un personaggio perfetto, buono, onesto, romantico, fedele, gentile e tutti i casini che gli succedono è solo per colpa degli altri. Io invece volevo vederlo mettersi nei guai da solo per colpa del suo "carattere" da essere umano. Nel suo mostrare agli altri il suo vero "io" , anche dal lato peggiore. Un po' come un Pinocchio di Collodi, insomma. XD
Perché non mi basta il " per diventare umano devi ribellarti al tuo destino" visto che anche il padre della lead/assassino si è ribellato, aiutando Kang ad uccidere il politico. Gran parte dei personaggi hanno fatto un po' il caz...o che gli pareva - tanto che il fumetto si scriveva da solo - ma alla fine l'unico che è diventato umano è stato il lead.
Noi sappiamo perchè la protagonista si innamora. E' abbagliata dalla fantasia da ragazzina che aveva creato. Dallo Yuri della situazione.
Venendo alla storia d'amore, a me sin dall'inizio mi aveva lasciato perplessa. Non capivo manco io il "perché" i due protagonisti si fossero innamorati e non concepivo come già nel quarto episodio sembrassero imprescindibili uno dall'altro. Romeo e Giuletta della Korea.
Secondo me, hanno dato troppo spazio alla storia d'amore. Alla fine, il finale lieto fine non era far uscire il lead dal fumetto o finire W o un lieto fine generico. Ma che i due protagonisti avessero un lieto fine assieme. Qualsiasi altro finale che comportasse il loro addio, non sarebbe stato uno accettabile. E questo ha comportato che la serie si concentrasse tantissimo sulla coppia e sulla loro relazione piuttosto che sulla trama.
E qui ci aggiungo l'altra domanda: ma come è uscito esattamente il lead dal fumetto nel finale? la meccanica intendo. Diventando un "bambino vero" esce dal fumetto? Lo scopriremo solo vivendo. XD
Se non pensi e spegni il cervello ha molti fattori che possono piacere.
Concordo. Se ti godi la storia senza porti troppe domande e ti lasci trasportare dagli eventi è una serie godibile. Più romantica di quanto mi aspettassi, tra l'altro. XD
Ma sopratutto potrei arrivare ad amarlo in confronto a quel drammaccio Cinese da 9 episodi e con punteggio intorno al 7 che ho deciso di usare come sparti acquee e che assurdità potrebbe eguagliare quel famoso drama Thaiwanese.
ahahaha i dramacci spazzatura solo perfetti per farti salire la bile. XD Io invece come spartiacque con questo, mi sono vista My Dear Donovan e nonostante le brutte recensioni che ho letto, l'ho apprezzato. Non è un capolavoro e ci sarebbe da riscrivere tutto il finale... ma non è stato affatto male. Te lo consiglio come drama relax.
Il famoso drama taiwanese..aspetta, quale? Devil In Law? quello della suocera e sorella dello smidollato che molestavano la lead?! ti stai riferendo a quello? Non era thailandese?
Io voglio dire solo una cosa:
il fumetto di W - della serie W - è uno dei fumetti peggio scritti che io abbia mai letto.
Mentre guardo la serie, certe volte, mi chiedo come sia possibile che quest'opera abbia così tanto seguito tra il finto pubblico della serie.
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Prima di tutto il protagonista è stato creato da una tredicenne. Con tutte le caratteristiche che una adolescente troverebbe affascinanti che si riassumono quindi in un essere perfetto. Il protagonista di W infatti è un super uomo. Bello, ricco, intelligente, simpatico, gentile, amorevole, fedele. Non ha un caz...o di difetto manco se lo cerchi! Lo stereotipo perfetto!
E io qui mi domando: ma nella letteratura che crea protagonisti sfaccettati, umani, sbagliati, fallaci, complessi, pieni di dubbi ed errori, a tratti grigi...come può questo tizio senza macchia e senza paura piacermi? Ma soprattutto perché l'autore del fumetto non ha sfaccettato il protagonista ma a preso pari pari dall'idea della figlia adolescente?
In secondo luogo gli altri personaggi, oltre ad essere pochi per 33 volumi, sono piatti come tavole. Nessuno di loro ha una storia a sé stante ma vivono unicamente per il lead. Non sono interessanti e se al posto della guardia del corpo/migliore amico del protagonista ci mettevi un cartonato, non sarebbe cambiato nulla.
Bocciati tutti i personaggi del fumetto, veniamo alla trama.
La storia parla di questo adolescente figo come non mai che vince le Olimpiadi di tiro con la pistola risultando un vero e proprio fenomeno, l' orgoglio della nazione. Giustamente. L'impianto da tredicenne si sente potente. Tuttavia la gioia a vita breve quando poco dopo la vittoria, un tizio a volto coperto entra in casa del giovane atleta e ammazza TUTTA LA SUA FAMIGLIA. Fratellini compresi. Compiuta la mattanza, l'assassino butta la pistola in un vicolo. Pistola che si rivelerà essere quella dello stesso lead e che lo porterà ad essere accusato dello sterminio della sua famiglia. Mandato in carcere - senza prove sufficienti - viene scaglionato per mancanza di prove - ma dai!. Tuttavia la sua vita è ormai allo sbando: la sua famiglia è morta e viene visto come un reietto dalla comunità. Decide quindi di farla finita e ammazzarsi ... ma mentre sta per compiere l'insano gesto, ci ripensa e decide di dedicare la sua vita a cercare l'assassino della sua famiglia ed ottenere giustizia. Non si sa bene come, diventa ricco, compra un emittente televisiva che collabora con la polizia nel ricercare i criminali e si trasforma in un eroe cittadino. Un personaggio così in vista che viene invitato a cene di Stato, per dire.
Fine.
Dico fine perché a partire da questo momento la trama prende una piega più "umana", diciamo. XD
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Ora, questa trama ha una caterva di problemi per me:
Prima di tutto la storia copre 33 volumi. Trentatré volumi sono - più o meno - la saga dell'Est Blue, Arabasta e la Saga dell'Isola del Cielo di One Piece. Se confronti questi numeri con altri fumetti ti rendi conto che ad esempio con One Piece, copre tre saghe e più.
Mi riesce quindi difficile capire come l'autore abbia spalmato questa storia, fondalmentalmente basic, in 33 volumi rendendola così avvincente da essere un successo strepitoso. Soprattutto se consideri che il villain, dopo la mattanza, sparisce nel nulla.
Il secondo problema inizia a venire fuori quando la storia continua e si ci avvicina al finale ed i nodi vengono tutti al pettine:
Nei 10 anni che passano nel fumetto da quando la famiglia del lead è morta, al suo divenire l'eroe della città, l'assassino non si è mai fatto vedere. Mai. Sparito dalla circolazione. Non ha lasciato un indizio, una pista, una mollica di pane...nulla.
Ed è parlando con l'autore del fumetto che viene fuori il vero motivo del perché quest'opera è terribile per me:
Il cattivo non lascia tracce semplicemente perché non esiste. Lo scrittore infatti ha ammazzato la famiglia del lead per dare un trauma al protagonista.
E basta.
E per farlo ha scritto il delitto perfetto. Un uomo senza volto che appare quando deve apparire e scompare senza lasciare traccia rendendolo impossibile da catturare.
E se posso essere d'accordo con il trauma mi chiedo se è una scelta giusta trasformare il trauma nell'evento, nel punto centrale della storia, impossibile da superare.
Prendiamo le Nozze Rosse di GOT. Quelle sono state un trauma che è servito a tutti i ragazzi Stark ma non è stato mai il punto focale tramite cui si risolve tutta la storia.
Ma se dai al cambiamento emotivo il valore di risoluzione finale rischi in credibilità. Ed infatti, quando nel 9° episodio l'autore spiega come intende finire il fumetto, tira fuori un finale che - cito testuale dall'autore del fumetto: è pieno di buchi - e non ha senso.
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Il tizio che ammazza la famiglia del lead perché geloso del padre del protagonista ha un movente che cozza con il voler incastrare il lead a tutti i costi, usando la sua pistola appositamente. Da come è andata la vicenda si vede subito che il colpevole voleva che il protagonista fosse accusato. L' assassino che ha in casa tutte le prove del suo crimine - venisse mai la polizia a bussare non hanno manco bisogno di frugare tra la roba - dopo che ha compiuto il delitto perfetto, è una presa per il culo. Così come il politico cattivo che complotta per mettere nei casini il lead ma che viene convenientemente tradito dai suoi uomini ed incarcerato. Concludendo con la storia d'amore tra il lead e la segretaria che per 33 volumi non hanno mai dato segno di essere innamorati ma nel finale lui le fa intendere- cosi a caso - che gli piacerebbe tanto uscire con lei.
Ora, mi si potrebbe contestare che questo finale è stato scritto in fretta e furia dall'autore per via delle circostanza poco piacevoli che sta passando nella serie.
Ma dopo averci pensato bene, questo è l'unico finale possibile. Perché per come è stata scritta la morte della famiglia del lead -dando valore emotivo e non narrativo - non c'è modo che il protagonista risolva il crimine se non in questa maniera. D'altronde come catturi un tizio che è stato scritto per non esistere?!
E sapete qual è la cosa che lo rende ancora peggiore? Avere la certezza che lo scrittore non avesse idea di come finire il fumetto. Non ha mai avuto idea di come finirlo, scrivendo in base alla giornata o in base all'umore. Se è felice, il protagonista ha successo. Se è triste e depresso, il lead tenta il suicidio. Semplice.
Che ce frega della logica narrativa, della coerenza, del realismo e credibilità.
Tutto questo si evince ancora di più nella storia d'amore prevista per il fumetto: quella tra il lead e la sua segretaria.
MAI, per tutta la storia si è notato un qualche interesse da parte del lead per questa donna. Sono amici d'infanzia e lei è palesemente innamorata del protagonista. Amore chiaramente non ricambiato visto che non ci sono state parole, sguardi, momenti che facessero pensare a qualche interesse....
Però l'autore pensa di finire il fumetto con una scenetta di 5 secondi dove, una volta che il lead ha catturato il colpevole, s'incontra con la segretaria, si sorridono e si mettono insieme. Così. A membro de cane!
Mi rendo conto che sono cazzate... ma io ci penso di continuo ogni volta che vedo la puntata: come può piacere e avere tutto sto successo un fumetto così?!
Ma oh, il problema sono chiaramente io che mi faccio pippe mentali sulla cosa meno importante di tutta la serie. XD
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et3rnauta · 3 years ago
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No ma vi rendete conto? Abbiamo vinto un altro superlativo oro con Massimo Stano che è contemporaneamente:
- pugliese (chissà quanti cromosomi africani, oddio...)! :-)
- sposato con rito civile e non religioso (ateo!)! :-)
- convertito all'Islam! (terrorista!) :-)
- sposato con Fatima, atleta di origini marocchine! (mogli e buoi dei paesi tuoi!) :-)
Certo, se quasi la metà degli atleti che rappresentano l'Italia alle Olimpiadi ha origini non italiane, oppure appartiene a "religioni diverse dalla cattolica e zeppe di terroristi", oppure ha opinioni "anormali" per quanto riguarda la propria appartenenza sessuale, beh... se siete coerenti, cari politici razzisti, dovete intervenire e bloccare subito questa metà Italia pericolosissima, portatrice di problemi insormontabili e di nuova povertà. Restituite le medaglie, per esempio, subito!
Poi alle prossime Olimpiadi ci andremo in 50 e ne usciremo senza una medaglia, ma così la razza italica pura (e di certo non ariana) è salva.
Oppure, faccio io una proposta, ve ne andate voi all'estero e fondate un altro stato.
L'importante d essere coerenti.
E voi siete sempre coerenti, giusto?
Grazie a tutti coloro che sanno veramente cos'è e cosa è stata l'Italia, da oltre due millenni a questa parte...
P.S. visto che qualcuno non ha colto da subito l'ironia, spiego un particolare: quando scrivo "sposato con rito civile e non religioso (ateo!)! 🙂" uso chiaramente un paradosso, uno strumento retorico solitamente spiegato già nelle scuole medie inferiori (non tutti i leoni da tastiera le hanno terminate, capisco) che va a prendere per il didietro i ben pensanti che amano classificare banalmente in 2 squadre opposte i bianchi e i neri, i buoni e i cattivi, i religiosi e gli atei. Lo fanno per facilità, perchè il loro pensiero non arriva a comprendere che il mondo è fatto di sfumature.
Un abbraccio pieno d'amore e di frittelle alla crema
Davide Foschi
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veronica-nardi · 4 years ago
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Haikyuu Quarta Stagione
“Non è divertente non provare cose nuove se sai che esistono”.
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E anche questa stagione è andata. E io sono sopravvissuta. Perché ogni volta rischio la morte per arresto cardiaco, e ogni volta miracolosamente sopravvivo.
Sinceramente avevo dimenticato quanto sia bello Haikyuu, quante cose belle abbia.
Amo questo cartone, amo i suoi personaggi, le evoluzioni, l’adrenalina, le squadre, le strategie di gioco.
Sono due le cose che non ho amato di questa stagione, e le dico subito così da togliermi i sassolini dalle scarpe: le pause di metà puntata, e i disegni. Prima durante le pause avevamo i personaggi che tiravano la palla e facevano gli idioti, ora ci hanno dato questi animaletti che simboleggiano i vari personaggi e sono sì carini, ma, vi prego, ridateci i personaggi! #petizione. E poi ci sono i disegni, e ammetto di aver impiegato oltre metà stagione per accorgermene, ma a un certo punto ho visto un salto talmente disegnato male che non ho potuto non notarlo. Tornate a fare i vecchi disegni! #petizioneparte2
Ora passiamo alle cose belle.
Il ritmo come sempre è davvero ottimo. Anzi forse hanno spinto un po’ sull’acceleratore nella prima parte, ma è comprensibile visto che va bene il ritiro, la preparazione e gli allenamenti, ma quello che volevo vedere erano i nazionali, quindi capisco che non si siano soffermati troppo sulle cose precedenti.
A proposito di cose precedenti, il ritiro io non me lo aspettavo. Quando ho finito di vedere la terza stagione, con la Karasuno che riesce a qualificarsi per i nazionali vincendo contro la Shiratorizawa, io pensavo che la quarta stagione iniziasse subito con loro che approdano ai nazionali, non mi aspettavo un ritiro, anzi due, e addirittura un’amichevole.
Ma tutto questo ha il suo perché, e mi è piaciuto.
Kageyama viene invitato al Ritiro giovanile nazionale, dove quindi si ritrova circondato da giovani brillanti nella pallavolo, mentre Tsukkishima viene chiamato per un ritiro delle matricole promettenti della prefettura, dove può allenarsi e fare pratica.
Mi sono chiesta perché non avessero invitato anche Nishinoya a questo secondo ritiro, perché è obiettivamente uno dei giocatori più bravi e “epici” della Karasuno. Ma la serie mi ricorda che Nishinoya non possiede esattamente un tale livello di maturità per poter essere invitato a un ritiro del genere, è troppo coglione in pratica, quindi si attacca. #legit
Hinata chiede se c’è un invito anche per lui da qualche parte, e con tutta la delicatezza del mondo Tsukkishima gli fa notare che lui è troppo pippa per poter essere chiamato a un ritiro di qualsiasi tipo. Il Ritiro giovanile nazionale poi, è fantascienza per lui.
Grazie Tsukki per la tua onestà sempiterna.
Tra l’altro Tsukki si fa notare anche per la sua profonda empatia e per il suo commovente senso di amicizia, visto che per tutto il ritiro non caga Hinata di pezza. Hinata che, siccome non è stato invitato, ha deciso di autoinvitarsi. Giustamente.
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Parliamo un attimo di questo.
Non sono dispiaciuta o infastidita che Hinata non sia stato chiamato, perché Hinata è ancora un giocatore molto scarso e poco versatile, ma trovo immaturo ed infantile che il vecchio allenatore della Shoratorizawa che l’abbia invitato non tanto per le sue capacità ancora scarse, ma, sostanzialmente, perché invidioso.
È da quando ha iniziato a giocare a pallavolo che a Hinata viene ripetuto che è scarso, che è troppo basso, che è una pippa, e a quanto pare non conosce nemmeno le basi fondamentali della pallavolo (Karasuno, magari una lezioncina fategliela), e che sa sì saltare ed è velocissimo, ma che senza Kageyama non ha utilità. E vedere che nonostante tutto Hinata non si arrende, non perde l’entusiasmo, e continua a pretendere di stare sul campo, di giocare, e di toccare anche lui la palla, deve riempire di non poca invidia il vecchio allenatore Tanji Washijō (mai saputo che si chiamava così, son dovuta andare a cercarlo lol), che da giovane si trovava nella stessa situazione di Hinata, perché anche lui basso, ma che al contrario del nostro piccoletto si è dato per vinto. Quindi per lui è inaccettabile che Hinata possa dimostrare che invece si può fare.
Un atteggiamento di questo tipo lo potrei accettare molto meglio da un coetaneo di Hinata, da un quindicenne, non da un uomo adulto di oltre settant’anni (sì, ho cercato anche l’età), e da cui ci si aspetterebbe una certa maturità e magari anche saggezza. Il problema non è la gelosia, perché quello è un sentimento umano, il problema è che quest’uomo dovrebbe avere la forza d’animo di passare oltre, riconoscere la determinazione di Hinata e incoraggiarlo.
La cosa bella è che, anche se l’allenatore lo fa rimanere solo come raccattapalle, Hinata non si scoraggia, rimane al ritiro, e osserva. E osservando, impara. Perché finora è sempre stato sul campo a esercitarsi, mentre adesso ha la possibilità di vedere come si muovono gli altri giocatori, e di vedere l’andamento di una partita da prospettive diverse.
Hinata è un personaggio semplicemente fantastico e ha tutta la mia stima. In continua evoluzione, dinamico, determinato, simpatico, scemo, ma pieno di sfumature geniali e sorprendenti (lo stesso Daichi afferma che a volte Hinata è ancora un vero e proprio mistero anche per loro). Per me rappresenta un raggio di sole in questa serie, che mi diverte e mi dà calore. Non è solo un personaggio che ti piace o che ami, ma a cui vuoi proprio bene.
In realtà questo vale per tutti i giocatori della Karasuno. Voglio bene a tutti, perché ognuno di loro impara a farsi voler bene.
Anche quello stronzo di Kageyama, che rimane sempre un po’ egocentrico e scontroso, come dimostra durante l’amichevole con la Dateko quando dice senza tanti complimenti a Nishinoya di essere tra i piedi.
Che momento trigghered è stato.
Trigghered per tutti (me compresa, perché Nishinoya non si tocca), ma non per lo stesso Nishinoya, che invece di infastidirsi e mandare Kageyama a quel paese, capisce subito cosa intende dire e agisce di conseguenza.
Ma il peggio esplode quando Kageyama si lascia andare a uno scoppio d’ira con Asahi perché non schiaccia le sue alzate, facendo riemergere per un momento quel Re Dispotico che era alle medie.
Kageyama è un personaggio estremamente umano, e lo amo per questo. Mentre Hinata si evolve più dal punto di vista del gioco ma rimanendo sempre la stessa persona, l’evoluzione di Kageyama, già un alzatore formidabile, è più psicologica e introspettiva. Ed è un percorso fatto di alti e bassi il suo, ci sono momenti in cui la vecchia personalità riemerge, perché si può sì cambiare, ma il suo carattere rimane quello, e la trovo una cosa molto realistica.
Uno dei momenti più belli di questa quarta stagione è quando Hinata incorona Kageyama Re del campo mettendogli un asciugamano piegato a mo’ di corona sulla testa. Asciugamano che Kageyama gli tira in faccia, perché questi due hanno un modo di dimostrarsi affetto tutto loro.
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Ma vediamo di arrivare alla ciccia, e parliamo dei nazionali.
Due partite hanno giocato in questa stagione. DUE. Se andiamo avanti così, io viva al finale di Hakyuu non ci arrivo, non credo che il mio cuore potrà reggere.
Vado di spoiler cattivi perché voglio finire in fretta questo commento. Denunciatemi.
Una buona parte di me sospettava che avrebbero vinto contro l’Inarizaki, perché mi sembrava strano che giocassero solamente due partite in questi nazionali dopo che hanno sudato tanto per arrivarci.
MA QUESTO NON MI HA IMPEDITO DI MANGIARMI LE DITA E PREGARE TUTTI I SANTI DURANTE TUTTA LA PARTITA.
Una delle cose bellissime di Haikyuu è che riesce sempre a mettere in campo personaggi nuovi e interessanti, senza mai risultare ripetitivo. E non è che a questi nuovi personaggi viene data più importanza e prendono il sopravvento, no, anche quelli che conosciamo già continuano ad essere esplorati e gli viene dedicato spazio.
E su questi ultimi Haikyuu mi ha regalato delle vere e proprie perle in questa quarta stagione.
Ma prima i personaggi nuovi, e ce ne sono quattro che mi sono piaciuti.
Abbiamo Kōrai Hoshiumi (nome che ho dovuto chiedere a @dilebe06 perché non sapevo dove e come cercarlo), da me soprannominato “Il Targaryen” perché ha i capelli platinati ed è mezzo pazzo: non poteva esserci soprannome migliore.
Un giocatore piccolo come Hinata, un ragazzo orgoglioso che se la lega al dito quando le altre persone rimangono scioccate di fronte alle sue abilità perché non sembra possibile che un piccoletto come lui possa essere così bravo. Hoshiumi rappresenta la rabbia contro i pregiudizi, e ha ragione.
Abbiamo poi i due gemelli Osamu e Atsumu Miya detti Amamiya, una coppia vincente e talentuosa che prova e mette in atto la veloce di Hinata e Kageyama perché... quale momento migliore di provare a fare una cosa del genere se non durante i nazionali? Tanto noi siamo i super brothers, possiamo fare tutto. Copioni!
Beh però, tanto di cappello a loro perché ci provano... e ci riescono.
Mi sono piaciuti molto entrambi (Atsumu mi ha dato feels di Oikawa, quindi capirai...), ma ho nel cuore Osamu perché deve sopportare quello stronzetto di suo fratello.
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Poi c’è il capitano della squadra, Shinsuke Kita, detto anche Shin, di cui mi sono subito innamorata perché se ti chiami Shin il mio cuore vola: un ragazzo freddo e logico nel dare le sue opinioni e per questo temuto dai suoi compagni di squadra, un giocatore non straordinario e non uno dei più bravi, ma è il cervello della squadra e ha fede nelle sue abilità, non in un modo arrogante, ma perché è sicuro di non sbagliare mai. Nonostante l’apparenza fredda tiene molto ai suoi compagni (la scena di Atsumu col raffreddore... awwww), è molto metodico e ripetitivo, e non va mai nel panico perché non c’è motivo di agitarsi per qualcosa che fai quotidianamente. Sei forse nervoso quando devi mangiare? Ecco, per lui vale lo stesso discorso con la pallavolo.
È uno di quei giocatori che non spicca durante una partita e che non rimane impresso per il suo talento, ma è uno di quelli grazie ai quali la squadra è unita, va avanti e vince.
E ora i vecchi personaggi, partendo dai membri della Karasuno.
Avrei davvero voluto abbracciare Tanaka in questa stagione. Sono molto contenta e grata che gli abbiano riservato uno spazio serio e introspettivo, e non abbiano continuato a dipingerlo sempre e solo come un idiota della squadra.
È vero che ce l'hanno sempre mostrato come un bravo giocatore sul campo, ma una cosa del genere ci voleva proprio.
Mi è dispiaciuto per lui nel sentirgli dire che si sente un mediocre in mezzo ai talenti della sua squadra: Asahi è l'asso ed è una bomba a schiacciare, Kageyama è un formidabile alzatore e con Hinata fanno la loro veloce, Nishinoya spacca nel ricevere, Tsukishima è ottimo nel murare ed è anche molto intelligente... lui in cosa è bravo?
La sua insicurezza e il suo senso di inadeguatezza li ho trovati molto umani e credibili.
Uno dei punti di forza della Karasuno è che non vieni mai lasciato da solo. In questo frangente Tanaka può contare sulle alzate incredibili di Kageyama, che anche se continua ad avere un carattere un po' di merda non è più il re dispotico di una volta e capisce di doversi adeguare ad ogni schiacciatore della squadra.
La schiacciata parallela di Tanaka è semplicemente incredibile, e mi ha fatta morire come tutti i compagni di squadra corrono verso di lui per festeggiare, e poi c'è quell'asociale annoiato di Tsukishima che si congratula a modo suo.
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Ma se ho amato Tanaka, come posso descrivere quello che ho provato per Nishinoya?
Non so se l’ho mai detto prima, ma io ho un debole per Nishinoya. È un bravo coglione, e io adoro i personaggi così. Mi piace un sacco il fatto che nella vita di tutti i giorni sia il più grande cretino sulla faccia della terra, per poi prendere molto seriamente la pallavolo nel momento in cui entra sul campo da gioco.
Capisco il discorso di non averlo invitato al ritiro perché non sembra avere una certa maturità - “l’incidente sexy” rimarrà per sempre uno dei momenti più esilaranti di Haikyuu - ma durante la partita contro l’Inarizaki Nishinoya si è completamente riscattato: ho adorato il suo approfondimento, la sua nostalgia, il suo racconto dell’infanzia, la sua serietà, il suo silenzio, i suoi palpabili nervi tesi per l’essere preso di mira, la sua ammissione di avere avuto paura. È sembrato quasi saggio.
E voi non lo avete invitato al ritiro perché dite che non è abbastanza maturo?
#giustiziapernishinoya
Nishinoya è quello che salva la palla con i salvataggi dell’ultimo secondo - salvataggi epici - e lo adoro per questo. Mi fa venire dei colpi tremendi, ma lo adoro. Ed è quello a cui piace provare cose nuove perché è questo il vero divertimento: ecco perché riceve la palla con un palleggio sulle dita piuttosto che con il solito bagher. Bello anche Kinoshita che lo incita a muoversi perché “se sei spaventato, fatti aiutare”.
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E io qui mi sono commossa.
Nishinoya ha rotto il ghiaccio, e da quel momento in poi sono stata con la lacrima facile.
Mi sono mangiata gli ultimi episodi perché Haikyuu è così: quando cominci una partita la devi finire, non esiste interromperla e continuare la visione il giorno dopo. Se aspettassi, non arriverei al giorno seguente.
Se Nishinoya mi ha commossa, Hinata ha proprio rotto la diga delle mie ghiandole lacrimali.
VOGLIAMO PARLARE DELLA SUA PRIMA RICEZIONE IN PARTITA???
Nishinoya è il mio eroe personale, ma il vero eroe di questa storia è Hinata, e questa quarta stagione è sulla sua evoluzione, sul suo riscatto, su come stia scoppiando come giocatore.
Adoro l’amore di Hinata per la pallavolo, fa venire voglia di giocare pure a me. Il suo entusiasmo è contagioso, e lo dimostra quando incoraggia quel ragazzo alto al ritiro facendogli capire che l’essere così alti è una vera fortuna. La cosa bella di quella scena è che Hinata lo incoraggia senza volerlo: l’ho detto che questo è uno scemo e un genio allo stesso tempo.
Ma sto tergiversando.
La sua prima ricezione in partita è bellissima: è il frutto della sua attenta osservazione, della sua voglia di provare qualcosa di diverso perché lui non è solo quello che fa la veloce, è il suo coraggio di mettersi in gioco. 
La sua buona riuscita lascia tutti di stucco, perché nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa simile da Hinata - ora la finirete di sottovalutarlo?? - e volevo mandarli tutti a cagare quando perdono il punto e si buttano giù di morale. Immagino quanto possa essere frustrante, ma avete perso un punto, non la partita, e avete visto cosa ha fatto Hinata??? Vogliamo parlarne?!
Hinata non sta nella pelle dalla contentezza, ma siccome Kageyama è un grandissimo pezzo di stronzo - ma gli vogliamo bene per questo - afferma di non aver visto la ricezione, e io rido tantissimo.
Ma il mio momento preferito di questa partita, di questa quarta stagione, e in generale uno dei miei preferiti di tutta Haikyuu, è il punto finale.
Mentre guardavo la partita, siccome immaginavo la loro vittoria, mi sono chiesta come avrebbero vinto, chi e in che modo avrebbe segnato il punto decisivo, e speravo davvero che non si sarebbe conclusa con la classica alzata di Kageyama e conseguente schiacciata di Hinata, perché sarebbe stato troppo banale e anche ripetitivo.
Il modo in cui è finita è andata oltre le mie aspettative.
Hinata e Kageyama che murano la loro stessa veloce messa in atto dai fratelli Miya è qualcosa di poetico, bello, giusto e romantico tutto insieme.
I due hanno visto con i loro occhi come la loro specialità non sia poi così speciale, e che non è invincibile, quindi, invece che chiudersi nella rabbia e nella frustrazione come avrebbero potuto fare, hanno fatto tesoro di questa lezione e agito di conseguenza.
(Questi adolescenti sono più maturi di Tanji Washijō lol)
Come commenta Tsukishima, solo loro potevano murare quella veloce: questa è poesia.
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E sì, è anche romantica. Perché questi due scemi non si sono mica messi d’accordo, sono saltati per murare nello stesso momento, senza dirsi niente, con lo stesso obiettivo: scusate ma qui li devo proclamare anime gemelle.
Ho guardato tre stagioni di Haikyuu sapendo della ship di Hinata e Kageyama ma senza mai shipparli perché non ci sono mai riuscita, ma guardando quella scena e al suo significato, beh, il mio cuore vola.
Hinata e Kageyama si completano a vicenda: uno è solare e scarso, l’altro non sa socializzare in modo adeguato ed è formidabile; uno schiaccia e l’altro alza. Poco importa se passano l’80% del tempo ad insultarsi, tutti noi sappiamo che sono fatti l’uno per l’altro.
MI È PARTITA LA SHIP.
Ma andiamo avanti con le considerazioni veloci.
Mi sono piaciute molto alcune cose: come Asahi che cerca nella sua timidezza di incoraggiare Nishinoya come il compagno ha fatto con lui decine di volte in passato (Asahi sei sempre il mio cucciolone), o come Tsukishima che sa di potersi fidare di Hinata quando capisce di non riuscire a murare gli avversari.
Mi piace molto il personaggio di Sugawara, che non evolve e non è interessante, ma proprio per questo dà equilibrio alla serie, e si fa comunque notare per la sua arguzia e le sue capacità strategiche.
Carinissimi, e in un certo modo anche commoventi, i tre ragazzi del terzo anno: Sugawara, Asahi e Daichi. I più grandi, i più saggi, i più tranquilli. Le radici della squadra, il motivo per cui la Karasuno esiste ancora. Spesso mi dimentico che nel momento in cui dovessero perdere una partita, sarebbe la loro ultima con quella squadra, quindi immagino quanto ci debbano tenere e comunque non voglio pensare ai pianti che si faranno e che mi farò quando tutto sarà comunque finito.
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Apprezzo molto tutti quei personaggi di contorno, come l’allenatore o gli spettatori, che commentano le partite in diretta: i loro commenti sono sempre molti utili per seguire meglio l’andamento e per capire le azioni svolte.
Ci sono mille scene e momenti che mi hanno fatta piegare dalle risate, come i commenti dei ragazzi, il rapporto intriso di odio tra Tsukishima e Kageyama, Hinata che si dimentica di schiacciare perché troppo contento per il salto, Tanaka che “fraintende il fatto di aver frainteso” (lol tutta la vita), o il povero Tsukki che viene incastrato a fare da baby sitter per Hinata e Kageyama.
Haikyuu è un incredibile e ottimo mix tra risate e lacrime, perché a fine partita non puoi fare altro che piangere di gioia, e liberarti di tutta la tensione accumulata durante il match.
Ed è sempre bellissimo come questo anime riesca a farti amare anche le squadre avversarie, rendendole sfaccettate e tridimensionali invece che dipingerli come dei cattivi antipatici da sconfiggere. La trovo una cosa molto matura e un bel passo avanti rispetto ad altri cartoni.
Ultimissime cose.
Kenma, sei intelligente, machiavellico e hai un cervello incredibile, eppure non hai entusiasmo e voglia di giocare. Non sai quanta rabbia mi fai. Tsukkishima uguale (o dovrei dire, Fiaccoshima?)
Come faccia un coglione strambo, lunatico, esibizionista, eccentrico come Bokuto ad essere uno dei tre migliori giocatori del Giappone, Dio solo lo sa.
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Hinata, Kageyama, Nishinoya... tutti bellissimi, ma il vero re di Haikyuu per me rimarrà per sempre Oikawa, il cui cameo vale oro.
Voto: 8.4
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silvie76 · 4 years ago
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Wind of Hope
Va bene provo a pubblicare questa mia follia su Falcon and Winter Soldier, per ora inizio da questa, l’altro, che è su Sam e Bucky, vedremo, questo è su Ayo e Bucky.
Buona lettura.
Ah possibili spoiler sui prossimi episodi...
Memoriale dei morti di Sokovia.
Il Barone Zemo era chinato a  guardare il mausoleo e nemmeno si accorse della presenza silenziosa alle sue spalle che lo stava fissando da diverso tempo.
Il giovane uomo, vestito con un giubbotto in pelle e dei semplici jeans scuri, lo fissava senza riuscire a capire cosa provasse.
Rabbia? Odio? Risentimento?
Non ne era sicuro.
Qualche anno prima quell’uomo lo aveva fatto ripiombare nell’incubo del controllo mentale.
Era terribile essere chiuso in un involucro che non rispondeva ai suoi comandi perché qualcuno gli aveva manomesso il cervello.
Aveva temuto che sarebbe stato così per sempre.
Poi si era affidato al Wakanda, alla loro tecnologia, sapienza e saggezza ed era rinato.
Per tutta la vita non avrebbe mai dimenticato quella notte in cui Ayo aveva pronunciato il vecchio codice del soldato d’inverno e lui non si era attivato, scoppiando in un pianto liberatorio.
Era ora di sdebitarsi.
Come una pantera, anche se era un lupo bianco, rubò la pistola a Zemo che, sentendo quel fruscio si girò di scatto con le mani alzate.
“Bucky…”
“Non chiamarmi così!” fece in tono glaciale.
“James… cosa ci fai qui?”
Il giovane Barnes fece un sospiro puntandogli la pistola alla fronte.
“Lo so cosa ti aspetti da me. Come vi aspettate tutti. Vuoi che ti uccida vero, Zemo?”
“Beh ecco non saprei… ci terrei a rimanere vivo. Tuttavia ammetto che la cosa sarebbe divertente.”
Bucky fece un altro lungo sospiro, poi con la stessa calma svuotò il caricatore per terra, prese le manette che teneva in tasca e iniziò a legargli i polsi.
“Sai Zemo tu non mi conosci. Credi di farlo perché tempo fa hai usato un maledetto codice per farmi diventare il soldato d’inverno. Tuttavia… tuttavia ora so che Steve aveva ragione. Io non sono il soldato d’inverno. Non lo sono mai stato.” disse a voce molto bassa facendolo girare, dopo averlo ammanettato, per guardarlo bene negli occhi con una calma impressionante.
Il barone deglutì a vuoto, poi fissò i proiettili per terra per un lungo istante e infine guardò gli occhi azzurro cielo di Bucky calmi come non mai.
“Sì, hai ragione.Ora lo so. Come so di essermi sbagliato su un’altra cosa.”
“Sentiamo.”
“Steve Rogers non era un’eccezione. Nonostante tutto quello che ti hanno fatto il siero non ti ha cambiato. Me ne accorgo ora, guardandoti negli occhi. Hai vinto James.”
Bucky sorrise tristemente e lo portò via in silenzio, verso una via laterale della città, che conduceva al luogo dove, diversi giorni prima aveva incontrato una cara amica, che temeva di aver offeso.
“So che sei qui. Ho mantenuto la promessa. Ho un regalo per te.”
Zemo divenne bianco come un lenzuolo.
“Non puoi darmi a loro.”
Bucky sorrise ancora:
“E perché no?”
“Pensavo mi volessi perdonare.”
“Ti ho già perdonato, mio malgrado ma non posso lasciarti andare. Devi pagare i tuoi crimini. Non tanto per me quanto per l’orrore compiuto contro il generoso popolo del Wakanda, che mi ha ridato la vita e credo che sia giusto che io li ripaghi.”
Ayo spuntò da un’altra via laterale, comparendo come dal nulla, sorridendo e andandogli incontro commossa.
“James io…”
“Non dire nulla…”
“Mi spiace per l’altro giorno. So che non avevi scelta.”
“Credimi avrei tanto voluto lasciarvi fare.”
La donna annuì, prendendo in consegna Zemo.
“Accusi gli altri di sentirsi superiore e tu? Tu che hai attivato un codice per usare un uomo, come tuo schiavo, cercando di farlo accusare di un crimine che tu hai commesso, cosa sei? Anche tu ti credi Dio, signor Barone.”
Zemo chinò la testa, senza saper cosa dire.
“Ci vediamo Ayo.” disse Bucky allontanandosi.
Zemo provò a chiamarlo:
“Sì, James hai vinto.” fece quasi felice.
Bucky raggiunse Sam che si stava occupando di caricare le ultime cose dei profughi.
“Andiamo allora?”
“Sì, amico. Il nostro lavoro qui è finito. E’ ora che manteniamo una promessa.”
Il giovane Barnes annuì guardando sereno i bambini.
Ventiquattro ore più tardi stavano salendo sulla barca di Sarah e Sam, insieme a diversi rifugiati.
“Ciao, io sono Sarah.”
“Ciao, io son Bucky! Scusa se ti stiamo invadendo.”
Sarah sorrise osservando i piccoli:
“E’ una bella invasione questa.”
Il giovane Barnes annuì prendendo in braccio alcuni bambini che gli sorridevano.
“Come fai a tenerci tutti in braccio?”
“E’ un segreto” disse lui divertito mentre Sam rideva, tenendo stretto lo scudo di Steve.
“Quell’uomo diceva che eravate cattivi ma non è vero. Siete due angeli.”
Sam e Bucky arrossirono mentre stavolta fu Sarah a scoppiare a ridere:
“In effetti se vogliono sì.”
Il giovane Wilson si avvicinò all’amico.
“Sei proprio sicuro di volerlo fare?”
“Assolutamente.”
“Non ti mancheranno gli Stati Uniti?”
James fece un sospiro.
“Verrò spesso a trovarvi, non lascerò gli Avengers. E non solo per Steve. E’ solo che…”
Sam gli mise una mano sulla spalla.
“Non devi dire nulla. Capisco. E’ una donna fortunata.”
Bucky divenne viola dall’imbarazzo.
“Cosa intendi?”
“Se… se… se”
“Non so di cosa stai parlando.”
“Certo. Certo.”
Bucky scoppiò a ridere. Era bello che Sam lo capisse così bene. Era come se Steve fosse lì con loro e gli sorridesse felice.
Tornò verso il timone e diede il cambio a Sarah, che si mise a ridere e scherzare con Sam.
Il viaggio sarebbe stato molto lungo ma nessuno di loro aveva fretta per il momento.
L’oceano stava prendendo le sfumature del tramonto, passando dall’azzurro al blu notte e al viola, mettendogli addosso una pace interiore che solo in un posto aveva sentito prima di allora.
Si lasciò guidare dal vento e dall’istinto, deciso a cancellare quel periodo orrendo della sua vita.
Era tornato in sé, ora lo sapeva.
Arrivarono in Wakanda 10 giorni più tardi mentre un’alba multi colore invadeva il panorama, rendendolo ancora più bello.
Sarah fu la prima a scendere insieme ad alcuni bambini, poi Sam e Bucky con altri mentre le Dora Milaje lo attendevano con altri dignitari del Wakanda.
“Scusate l’invasione” fu Sarah stavolta a dirlo.
“E’ una bella invasione” disse Shuri prendendo in braccio uno dei piccoli mentre il resto dei wakandiani presenti accoglievano gli altri rifugiati.
Bucky, dopo aver baciato sulla fronte tutti i bambini, abbracciò Sam:
“Grazie per tutto.”
“No, grazie a te. Avevi ragione. Non dovevo cederlo.”
“Io ho sempre ragione.”
Il giovane Wilson scoppiò a ridere imitato subito dalla sorella che abbracciò di slancio Bucky.
“Accidenti a Ayo che…”
“E basta con questa storia magari nemmeno mi vuole.”
“Tu sei fuori di testa. Non vedi che ti sta aspettando?” disse Sam indicando con il viso la giovane donna, in attesa, vicino ad una capanna.
Bucky li abbracciò di nuovo stretti e poi piano piano raggiunse la capanna, dove sei anni prima aveva ritrovato se stesso.
Ayo vi entrò insieme a lui.
“Mi spiace sul serio se ti sei sentita tradita” esordì lui.
La donna gli mise due dita sulle labbra.
“Ho esagerato. Forse anche perché…”
“Perché?” domandò lui incredulo.
“Perché ho temuto che non ti importasse nulla di me.” rispose lei con aria quasi timida.
“Una dora milaje che vuole un ex schiavo…”
“Oh smettila James! Non dirlo mai più!”
“Ma è ciò che sono stato!”
Ayo gli accarezzò il viso con gli occhi velati di lacrime.
“Sono stata così contenta di averti liberato, James.”
Bucky la fissava ammaliato dalla sua bellezza così regale, senza riuscire a fare nulla così fu lei che catturò le labbra dell’uomo con dolcezza e passione.
Lo voleva da così tanto tempo.
“Per quello che mi riguarda tu sei un re. Un re bellissimo e forte che ha vinto la sua guerra più grande.”
Gli occhi blu dell’uomo si riempirono di lacrime mentre la baciava piano sulle labbra, assaporandone il gusto.
“Sei sicura di poter sopportare questo vecchietto?”
“E che vecchietto!” fece lei dandogli un pizzicotto sul sedere. “Su datti una mossa, che so che hai gli arretrati!”
Il giovane Barnes le baciò piano piano il collo fino ad arrivare alla maglia, sfilandogliela lentamente nel frattempo la guerriera gli levava la maglietta, accarezzandogli con passione il torace e la schiena.
“Ti voglio da così tanto, James. E temevo che non mi avresti mai voluto.” mormorò la donna continuando a baciarlo sulle labbra.
Le loro lingue si intrecciarono, travolte dal desiderio mentre i due giovani finivano di spogliarsi e sdraiarsi sul letto, dove la fiera guerriera si mise a cavalcioni sopra di lui.
L’uomo la guardò.
Era una regina. Deliziosa, elegante, forte, fragile.
Quella pelle dolce e nera lo faceva diventare matto.
Con la punta delle dita gli sfiorò i piccoli seni, facendola gemere.
James sorrise entrando dentro di lei, cercando di essere il più delicato possibile.
Poi con le mani la fece sdraiare sopra di sé, iniziando a danzare con lei.
La donna gli baciò il collo e le labbra poi il torace, in piena estasi.
Stavano vibrando insieme, come un unico strumento, come un’arpa che suona una dolce melodia di amore.
La loro passione era travolgente, come se non potessero riuscire a staccarsi, come se volessero unire insieme le loro anime nello stesso momento in cui univano i loro corpi.
Persa negli occhi blu di James, Ayo si sentiva volare sopra l’oceano mentre il ragazzo, inebriato dallo sguardo scuro di lei, si sentiva in pace e nel contempo vivo come in mezzo ad una brughiera in piena primavera.
Era a casa finalmente.
Aveva davvero vinto.
“James… grazie di avermi scelto come casa.” mormorò lei quando finirono di fare l’amore mentre poggiava la testa sul torace liscio e morbido dell’uomo.
“Non poteva essere altrimenti. Mi hai fatto ritornare chi ero. Mi hai liberato. Non mi hai mai trattato da schiavo né mi hai compatito.” disse Bucky baciandole la testa nuda.
“Avresti tanto bisogno di piangere ancora, lo so.” fece la donna dandogli un piccolo tenero bacio sul capezzolo sinistro.
“Sì, è vero ma ora ho voglia di sorridere. Ed è merito tuo.” mormorò il giovane Barnes. “Ti amo mia dolce indomita guerriera.”
La donna gli sorrise, baciandolo di nuovo sul petto, dolcemente, facendogli venire la pelle d’oca. “Ti amo anche io, mio coraggioso lupo bianco. Sarò sempre la tua casa e il tuo rifugio.”
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ziskaqueen · 5 years ago
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Alla fine hanno vinto. Triste a dirlo, a pensarlo, soprattutto io dopo anni che continuavo ad affermare il contrario. Ma alla fine hanno vinto, i cattivi. Ce l’hanno fatta. Ho sempre pensato fosse impossibile eppure è successo adesso. Hanno strappato anche l’ultimo pezzettino di buono che c’era in me. L’hanno macellato, fatto a brandelli, senza un briciolo di ritegno. Hanno preso una cosa così tanto fragile e l’hanno soppressa. Hanno vinto. Ormai questo mondo è per i cattivi.
(via ziskaqueen)
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spettriedemoni · 5 years ago
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Un gran mal di testa
Sono andato a cena fuori ieri sera. Uno dei miei due cognati da parte della Mia Regina fa fatto il compleanno ieri.
Ho scoperto che gli arrosticini mi piacciono ancora ma non ho più il fisico di un tempo specie se devo rincorrere Tigrotto tra una portata e l'altra. Stamattina gli arrosticini mi tornano su che è una meraviglia. Se dovessi rimettere credo tirerei fuori l'equivalente di un gregge di pecore più il pastore e il cane del pastore.
Tutto ciò mi ha però permesso di riflettere stanotte su alcune vicende della politica italiana.
C'è questa polemica sui vice premier. A parte il fatto che tutte le volte che si usa "premier" per indicare il Presidente del Consiglio italiano un manuale di diritto pubblico prende fuoco, secondo Di Maio il Presidente del Consiglio è stato votato da 11 milioni di persone. Frase testuale sua quando gli chiesero se non si sentisse a disagio a mettere come Presidente del Consiglio un uomo "non votato dal popolo". Perché sapete che c'è sempre questa fregnaccia proposta dai sovranisti e dai grillini del Presidente del Consiglio non eletto dal popolo, vero?
Comunque, ora hanno riproposto Conte come capo dell'esecutivo ma, poiché non è iscritto ai 5 Stelle, vogliono un "vice premier" indicato nella figura di Di Maio e il PD gli ha detto no perché il vice lo dovrebbe fare uno di loro visto che sono minoranza. Insomma le beghe di condominio sono più serie. Comunque è tornato a parlare Grillo. Non ha detto granché ma ora per molta gente all'interno del PD pare sia un fine oratore. Sarà ma a me sembra abbia parlato di culi e merda, ma forse non ho seguito con attenzione. In effetti mi resta sempre difficile seguirlo con attenzione. Pare che il succo sia "Di Maio, fatti da parte che hai già fatto troppi casini".
È ricominciato il campionato di Serie A, molti matrimoni in pericolo sopravviveranno grazie a quelle due ore a settimana che moglie e marito non si vedono. Ieri c'è stato il derby di Roma finito in parità ma la partita passa in secondo piano perché i laziali hanno dedicato una coreografia a un loro capo ultrà ucciso da un colpo di pistola alla nuca. Si sospetta un regolamento di conti con la mafia albanese perché questo tizio era anche spacciatore di droga. Non molti giornali hanno ricordato i suoi precedenti penali ma lo hanno piuttosto esaltato per l'amore per la sua squadra.
La cosa curiosa è che questo delinquente conclamato ha potuto avere la sua coreografia in curva, Federico Aldrovandi invece non può avere uno striscione o una scritta. Aldrovandi è stato ucciso da dei poliziotti condannati e poi reintegrati. Avrebbe dovuto spacciare anche lui, probabilmente, per avere diritto a uno striscione.
A Cagliari, invece, hanno insultato Lukaku, centravanti belga dell'Inter, per il colore della sua pelle. Non è la prima volta che accade, in passato era successo con Muntari e Moise Kean. Che nel 2019 in Italia si debba offendere qualcuno perché nero fa tanta rabbia. Almeno a me.
A Roma, mi è parso di capire non molto lontano dallo spazio fiere dove fanno il Romics ogni anno, c'è un centro dove vengono messi extracomunitari. Secondo la legge italiana molti di loro non dovrebbero rimanere lì per più di 30 giorni ma si sa che la burocrazia, invece, è più lenta. Alcuni non si sa se hanno diritto all'asilo politico, altri sono in attesa di espulsione e il centro ha molti più individui di quanti ne potrebbe contenere.
Non lo ha voluto 5alvini, c'è da prima da Minniti e da ancora prima. Stiamo parlando di un campo di concentramento, perché questo è.
Ne ho appreso l'esistenza grazie a un post su Facebook di Roberto Recchioni. Alla fine lui fa una riflessione amara. Dice che da un po' di tempo non vota perché non saprebbe per chi votare visto che anche il PD non è molto diverso da certi partiti destroidi.
Perché votare dunque? Per arginare l'avanzata dei fascisti? Per non far vincere i cattivi? I cattivi hanno già vinto. Da un pezzo, anche.
Non mi riesce di obiettare nulla a questa argomentazione, purtroppo.
Alle 4:56 sono andato a dormire, in TV davano Camera Caffè, non ricordo cosa stavo vedendo prima.
Stamattina ho un forte mal di testa. Tipicamente mi viene quando ho dormito troppo poco.
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goodbearblind · 6 years ago
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-25 gennaio ore 14 presidio di protesta davanti al Comune di Gallarate-
Tra auto e sovradeterminazione del "diverso"
Siamo tutti diversi direi per cominciare. La teoria dell'uguaglianza, pur nel cercare una risposta alle varie forme d’intolleranza sistemica, è finita per rafforzare l'idea e la pratica a cui si opponeva. L'universalismo ha prodotto nei suoi slanci di pace, tra le varie sconfitte storiche, convinzioni quali il concetto di multiculturalismo all'occidentale. La politica volta a riconoscere, all'interno di uno stesso paese, l'identità culturale e linguistica di ciascuna delle componenti etniche “ospitate”, ha provato a rendere sostenibili nuove articolazioni di un insieme in mutamento, esercitando la forza di un ideale che, una volta caduto, ha lasciato a terra i suoi cocci. Calpestati dai più i diritti delle minoranze, in alcuni oggi ci si chiede come abbiamo potuto arrivare fin qui. (https://www.youtube.com/watch?v=PpOEQCMKCQo) Eppure l'aspirazione all'integrazione dell'altro non sopisce le proprie ambizioni pacificatrici, perché per restare integro il corpo del proprio Stato, popolo di appartenenza, apparato tradizionale e relative abitudini relazionali, produce schemi di convivenza assimilativi. Finora i ‘politically correct’ hanno lavorato sulle parole, traducendo ad esempio il “processo assimilativo" in “percorso inclusivo", eppure questo certo non basta a cambiare i presupposti di tipo (neo)coloniale che rimangono attivi. Il pensiero meticcio richiede piuttosto la ricerca del superamento dei valori egemonici di identità, stabilità e anteriorità. Le sfide poste dalle ibridazioni delle diverse genti presentano una terza via, tra la fusione totalizzante dell’omogeneo e la frammentazione differenzialista dell’eterogeneo. Il meticciato è una composizione le cui parti mantengono reciprocamente la propria integrità nell’intreccio. Le contro-categorie di libera mescolanza, nel contrastare le mire separatiste, passano dal rifiutare la gestione dell'altro quand'essa sia pure di tipo umanitario, di soccorso emergenziale o aderente ad un progetto politico meno circostanziato. Si tratta di mettere in discussione una certa concezione dell’universalismo quindi, spesso cattolica e di sinistra riformista, fatta di standardizzazione, di livellamento e di uniformità, che conduce ad una banalizzazione dell’esistenza. Non repulsioni e al contempo non esclusivamente congiunzioni: la convivialità è nutrita anche da possibili disgiunzioni e alternanze. Se l'obiettivo di emancipazione non è più dunque una coesione osmotica, ciò che possiamo coltivare è il confronto e il dialogo. L'abolizione delle differenze, tanto quanto la loro esaltazione, fanno capo alla violenza del purismo che spinge verso unità omologanti. Vinto il molteplice si ferma l'evoluzione dei rapporti reali fra i diversi. Crescendo in stabilità e sicurezza, la comunità incoraggia ogni tentativo di classificazione, pur convinta a volte della bontà del moto per l'altro. Walter Baroni nel suo libro "Contro l'intercultura" ammonisce chi intende spendersi in alcuna anticipazione e previsione che condiziona il divenire. E' bene tener presente che ciò che nascerà dall’incontro rimane sconosciuto. Ciò che possiamo fare è liberare le relazioni dalle sovrastrutture che le determinano, riconoscendo la natura disincantata delle prospettive di aiuto cresciute in seno alle società capitaliste. L'incanto è la scoperta di nuove dinamiche di reciproca conoscenza, di cui non spaventarsi interpretando. Quando lo straniero non è sottoposto a giudizio, di norma lo si vuole educare o render testimonianza colorata delle bandiere arcobaleno. Dispositivi di infantilizzazione infarciti di tendenze esoticizzanti. Il nostro bisogno di aiutare può invece ambire a diventare un’arte del sapersi porre un limite, perché si esclude anche nel combattere una battaglia propria all'emarginazione diffusa. Far dipendere da sé, dall’organizzazione a cui si aderisce, è il punto massimo di ogni conquista. L'antirazzismo dei buoni ha troppo a che fare con il figurare come altra faccia del razzismo dei cattivi; se non prendiamo coscienza dell'abitare dirimpettai al palazzo del privilegio, non cambieremo quartiere ma, anzi, lo abbelliremo perpetrando nell’illusione il declino di un mondo morente. Quando subiamo l'immaginario dominante che stabilisce cosa corrisponde al giusto ed al benessere rassicurante, stiamo parlando per "loro", disinteressati alla sete di autodeterminazione di chi speriamo -magari- di avere al fianco (ma non c'è). Gandhi diceva "Chi è per me senza di me, è contro di me". Sovradeterminare è il rischio più concreto degli operatori sociali e degli antagonisti politici. Ricordiamoci che i paradigmi su cui si fonda la razionalità 'nostrana' hanno inscenato progressivamente, e compatibilmente al funzionamento dell'intera macchina dell'assoggettamento, lo stile di vita opulento che alcuni degli stessi ricchi soffrono e di certo patiscono tutti coloro che si sentono chiamare poveri. Sono i modelli di vita a ritrovarsi al confronto, perché realmente misero è chi fa corrispondere la validità duratura della leadership all’inquietudine passeggera della vicinanza. Quando incontro un cane (non è un paragone svilente dato che mi occupo di liberazione animale come specifico mio fronte di lotta) non chiedo a me stesso di provare a leggerlo, né chiedo a lui di dirmi chi è, che fa, in cosa crede, se posso immediatamente del tutto fidarmi. Non penso di avere da insegnargli e non suggerisco cosa dovrebbe imparare di conseguenza. Vediamo per lo più di constatare la situazione in cui ci troviamo e, se ci va, di prendere confidenza. Le competenze agitano bastoni rigidi che, per orientare, colpiscono persino duramente. Un cieco giunge a sentire chi ha davanti quando col tatto si concorda sia giunto il momento di portare a sé le mani sul volto, l'uno all'altro, per approfondire i nostri tratti. Nel mio lungo percorso di ricerca di vicinanze scopro che l'agognato contatto è un momento di liberazione imprescindibile per chi sa di non vedere facilmente il "diverso". E ci si muove sull'onda delle distanze occasionali. Così mi piace, così tutto -fra noi- diventa più che giusto: diventa bello… ;> Dav
Campi rom/sinti si, o campi no? Case, scuola, lavoro?
Resistenza animale è liberazione di tutt* !!
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parolesincope · 3 years ago
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"A noi ci hanno insegnato tutto gli americani
Se non c'erano gli americani, a quest'ora noi eravamo europei
Vecchi, pesanti, sempre pensierosi
Con gli abiti grigi e i taxi ancora neri...
Non c'è popolo che sia pieno di spunti nuovi come gli americani, e generosi
Gli americani non prendono mai, dànno, dànno
Non c'è popolo più buono degli americani [...]
Per loro le guerre sono una missione
Non le hanno mai fatte per prendere, per dare
C'è sempre un premio per chi perde la guerra
Quasi, quasi conviene:
"Congratulazioni, lei ha perso ancora!..." E giù camion di caffè
A loro gli basta regalare
Una volta gli invasori si prendevano tutto del popolo vinto
Donne, religione, scienza, cultura
Loro, no
Non sono capaci
Uno vince la guerra, conquista l'Europa e trova lì una lampada Liberty
Civilizzano loro, è una passione
E te ne mettono lì una al quarzo: tutto bianco
E l'Europa, con le sue lucine colorate
I suoi fiumi, le sue tradizioni, i violini, i valzer...
E poi luce, e neon, e colori, e vita
E poi ponti, autostrade, grattacieli, aerei, chewin gum...
Non c'è popolo più stupido degli americani
La cultura non li ha mai intaccati
Volutamente. Sì
Perché hanno ragione di diffidare della nostra cultura
Vecchia, elaborata, contorta
Certo, più semplicità, più immediatezza
Loro creano così. Come cagare...
Non c'è popolo più creativo degli americani
Ogni anno ti buttano lì un film, bello, bellissimo
Ma guai se manca un po' di superficialità necessaria
Sotto sotto c'è sempre un po' il western
Anche nei manicomi riescono a metterci gli Indiani
E questa è coerenza
Gli americani hanno le idee chiare sui buoni e sui cattivi
Chiarissime, non per teoria, per esperienza
I buoni sono loro
E ti regalano scatole di sigari, cassette di whisky
Navi, sapone, libertà, computer, abiti usati squali
A me l'America non mi fa niente bene
Troppa libertà, bisogna che glielo dica al dottore
A me l'America mi fa venir voglia di un dittatore
Sì, di un dittatore. Almeno si vede, si riconosce
Non ho mai visto qualcosa che sgretola l'individuo come quella libertà lì
Nemmeno una malattia ti mangia così bene dal di dentro
Come sono geniali gli americani
Te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra
Ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà"
L’ America ~ G. Gaber
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corallorosso · 4 years ago
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Scudetto dell’Inter e assembramenti: adesso basta con le ipocrisie! Domenica 2 Maggio 2021 l’Inter ha vinto il suo diciannovesimo scudetto e i suoi tifosi hanno potuto finalmente festeggiare l’agognato traguardo dopo undici anni. La comprensibile voglia di festeggiare (chi vi scrive, per esempio, è interista) ha presto prodotto un focolaio di polemiche (e speriamo solo di quelle), a causa dei mega assembramenti di tifosi che hanno letteralmente invaso le strade e le piazze di Milano, in particolare in Piazza Duomo. Assembramenti davvero importanti, tra canti, cori e abbracci e tante mascherine abbassate, le cui immagini hanno presto fatto il giro dei media e del web, suscitando preoccupazione e indignazione. Preoccupazione per ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni in termini di contagi. Indignazione (a nostro avviso più che motivata) soprattutto da parte di quelle categorie lavorative che più di tutte stanno subendo le conseguenze di questa pandemia. Parliamo di ristoratori, ma anche di altre categorie lavoratori che sono ferme da più di un anno, la cui rabbia è pienamente comprensibile di fronte a episodi di questo tipo e al fatto che non sia la prima volta che, tutto sommato, vengono tollerati per poi finire presto nel dimenticatoio, mentre la politica e i media tornano a puntare il dito sulla cosiddetta “movida”, che per l’opinione pubblica è universalmente riconosciuta come la causa di tutti i mali del mondo, quando è ragionevole ipotizzare che possa essere una delle cause, ma certamente non l’unica. Questa breve riflessione non sia interpretata come un atto di accusa contro i tifosi interisti, tant’è che nel corso della pandemia abbiamo assistito a scene simili anche in occasione di altri eventi, festosi o luttuosi, che hanno coinvolto altre tifoserie, ma che abbiamo potuto osservare anche in occasione di manifestazioni di altro genere, che nulla hanno a che fare col calcio. Certo è che è incredibile dover constatare quanto certi singoli episodi tendano periodicamente a ripetersi, e ogni volta tendiamo a minimizzare o stigmatizzare un assembramento in base a ciò che ci conviene. Non esistono assembramenti “buoni” e “cattivi”: il virus non ha l’intelligenza per capirlo. Noi, invece, dovremmo avere l’intelligenza per capire che il virus non è in grado di fare certe distinzioni. In questa sorta di festival dell’ipocrisia, trovano un terreno molto fertile i negazionisti, che sanno bene come sfruttare ipocrisie, contraddizioni e l’altrui sofferenza, e che stanno già strumentalizzando alla grande quest’ultima grande ed ennesima occasione per diffondere il loro verbo e per far proselitismo. di Starlight - Bufale.net
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