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Novi Ligure: Incidente nella notte, auto travolge cartelli e danneggia veicoli in piazza XX Settembre
Un rumore improvviso sveglia la città: Carabinieri e 118 in azione per un sinistro stradale. Accertamenti in corso sulle cause.
Un rumore improvviso sveglia la città: Carabinieri e 118 in azione per un sinistro stradale. Accertamenti in corso sulle cause. Erano le 3:30 di notte, quando un rumore assordante ha interrotto la quiete della piazza XX Settembre a Novi Ligure. Gli abitanti, preoccupati, hanno subito allertato il 112, e sul posto sono intervenuti i Carabinieri per gestire un incidente che ha coinvolto…
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Sono vecchio abbastanza per ricordare quando la Corte Penale Internazionale è stata istituita. Non mille anni fa, nel 2002.
Era finita la guerra dei Balcani. C'era da mettere al gabbio Karadzic e Milosevic e un po' di altri che se lo erano ampiamente meritato. Io ero allora radicale e ricordo il nostro entusiasmo, e l'impegno che, nel suo piccolo, il Partito Radicale aveva messo per arrivare a questo risultato. Sembrava l'alba di una nuova era, una in cui i conflitti si sarebbero decisi con delle sentenze e non delle guerre. Oggettivamente, con minima sensatezza, dovevamo già sapere che era un'idea fessa.
I processi si fanno dopo le guerre, a quelli che le hanno perse (specialmente se sono dei criminali). Ad ogni modo, era tutta una festa questa creazione liberal utopica, che fu rovinata soltanto da un dettaglio. Gli Stati Uniti non aderirono, non ci pensavano nemmeno. Ma come, caspio, pensavamo noi. Il grande paese-guida del mondo libero, la più grande democrazia del mondo, si mette contro un processo liberale e democratico così cristallino e limpido. Pannella era indignato. Io che sono sempre stato pannelliano, ma un filo più realista, avevo un 1% di sospetto che gli americani e Israele non fossero del tutto scemi. Forse i coglioni eravamo noi.
Una corte penale si regge sulla forza di far rispettare le sue sentenza. E ha un senso solo in uno stato democratico. Una corte iraniana, o comunista non fa nessuna giustizia. Oggi che la Corte Penale Internazionale è diventata come l'ONU, la sua casa madre. Oggi che il suo procuratore e il suo presidente sono due arnesi iraniani, oggi che ci stiamo arrovellando da un intero su un caso intero montato dall'Iran per interposto Sudafrica.
Oggi che chiamiamo processo una controffensiva ibrida-giudiziaria che ha il solo scopo di rispondere alla disfatta di Hamas, è evidente che gli Stati Uniti e Israele ci avevano visto più lontano. Pannella si era innamorato di una coglionata pericolosa. Proprio come l'adesione della Turchia e di Israele all'UE (due catastrofi assicurate, per ragioni differenti, che avevo capito persino io).
Sulla Bonino, che ancora oggi è amica di Karim Khan e lo difende, stendiamo un velo pietoso. È la manifestazione corporea di decenni di battaglie buttate e di piccole porcheriole che non erano quello che sembravano, camuffate sempre peggio.
La Corte Penale Internazionale, ormai strumentalizzata e diventata uno strumento di guerra con altri mezzi, ha ucciso il nostro sogno ma soprattutto ha ucciso se stessa. Che forse è l'unica buona notizia.
La corte penale internazionale, infettata e piegata, non è più una corte di giustizia. Nessuno ha più nulla da aspettarsi, se non qualche sgambetto politico. Qualche piccola offensiva non convenzionale dell' asse che la domina. Giustizia, no di sicuro. La ICC è finita, il cielo su di lei è molto nuvoloso.
Tra otto settimane è garantito che i suoi membri avranno modo di scoprire che, azzerato il bel sogno della giustizia mondiale, quello che resta è la forza. E loro, fuori da quel teatrino triste, non sono i più forti. Good luck with that. Era un sogno che poteva esistere perché tutti ci credevano. Non ci crede più nessuno. Meno di tutti quelli che l'hanno uccisa. È durata vent'anni. Un soffio, nemmeno troppo bello.
Toni Baruch, https://x.com/Tonibaruch/status/1859638225427628448
Applausi scroscianti, sipario.
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❓️A CHI GIOVA IL PROCESSO DI MOSTRIFICAZIONE DEL MASCHILE ? IL PATRIARCATO E' UNA FORMA DI CONTROLLO DI TUTTI, NON SOLO DELLE DONNE
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne proponiamo di uscire dalla narrativa che degli uomini sembra saper solo restituire un'immagine mostruosa e pericolosa.
Come siamo arrivati a vedere degli uomini solo sotto questo aspetto? Perchè le uniche parole che si spendono per descrivere la psicologia maschile sono più o meno sempre le stesse?
Assistiamo quotidianamente a profezie che si avverano, laddove gli uomini sembrano non avere strumenti alternativi alla violenza per manifestare la propria fragilità. Ed in effetti è così. A fronte di un sistema nervoso che alla nascita è più immaturo e sensibile nei maschi rispetto alle femmine, tale per cui i bambini maschi avrebbero bisogno di maggior accudimento e vicinanza perchè oggettivamente più bisognosi e meno autonomi, abbiamo sviluppato una cultura educativa che li spinge precocemente ad essere indipendenti, a negare i propri bisogni di vicinanza ed evolutivi in genere.
A questo scopo i modelli maschili a tutti i livelli insegnano che per produrre l'illusione del maschio adeguato alle aspettative culturali occorra imparare a sopprimere e a non ascoltare le proprie emozioni, in particolare quelle della paura e della tristezza, antidoti naturali alla rabbia e all'ira che sono alla base degli agiti sia auto ( i suicidari sono in larga maggioranza di sesso maschile) che eterolesionisti ( non solo violenza sulle donne, ma condotte pericolose come la guida ad alta velocità).
In pratica è come se per avere l'illusione di saper guidare una macchina altamente sofisticata si dicesse ai conduttori di disattivare delle spie e regolarsi unicamente su un paio: la rabbia e il disgusto.
In questo video provo a dimostrare come tutta questa ignoranza sul funzionamento psicologico degli uomini sia delle donne che degli uomini stessi favorisca una dimensione immatura delle relazioni che porta necessariamente a poter controllare più facilmente gli uni e gli altri attraverso l'influenza esterna come i modelli culturali che gli uomini forti e sicuri sarebbero più attraenti.
A pensarci bene l'indicazione che viene data ai maschi fin dalla tenera età è "Non essere te stesso. Fa di te una copia del modello dominante".
Ed è proprio questa distanza sempre più siderale tra l'immaturità interiore e l'immagine esteriore, di negazione del bisogno dell'altro, che porta gli uomini a rifugiarsi nelle dipendenze in generale, non solo dalle donne, ma anche da sostanze o da lavoro: gli uomini anestetizzati sono burattini, soldatini, schiavi che non possono che muoversi in copioni copia e incolla, fortemente influenzabili e controllabili che non reggono all'impatto di una realtà, come quella intima, che chiede loro di esistere, di esserci.
La deriva di tutto questo si manifesta nella solitudine profonda in cui vive la maggior parte degli uomini: privati della capacità di condividere la propria interiorità, resi totalmente muti, privi di parole per dire cosa stanno vivendo e incapaci di chiedere aiuto, perchè non legittimati a farlo per non sprofondare in una vergogna che annichilisce, non resta loro che obbedire al mondo esterno e reagire ad esso come sistemi ipersemplificati stimolo-reazione, incapaci di portare una mediazione personale che verrebbe dal mondo interiore.
Anche questo è un lato del patriarcato di cui non si parla.
La lotta alla violenza passa anche dal creare una #cultura che aiuti e supporti i maschi a fare una ormai sempre più necessaria rivoluzione.
Servono nuovi Ulissi, pronti a scoprire le terre del mondo interiore maschile e donne in grado di affrontare il maschile immaturo e a tenervi testa, proprio come fece Penelope con i proci.
Il nostro contributo alla creazione di questa cultura proviamo a darlo, come abbiamo già fatto in passato in altre occasioni pubbliche, organizzando insieme al Comune di Mozzo la presentazione del libro di Alberto Penna "Uomini che piangono poco" (Ed. Garzanti) mercoledi 4 dicembre ore 20.30 presso la Sala Civica della Biblioteca di Mozzo.
L'evento è gratuito e a prenotazione obbligatoria. Il contrasto alla cultura della Violenza parte dalla creazione di premesse culturali diverse.
Contaminiamoci con nuove idee. Allarghiamo gli orizzonti di senso.
🤗ecco il link per iscrivervi all'evento:
https://www.eventbrite.it/e/maschi-che-piangono-poco-tickets-1082914248669?aff=oddtdtcreator
Centro Divenire Bergamo
#uominisidiventa
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Il cuore del mondo non è a destra né a sinistra, il cuore del mondo è allo sbando. Il cuore del mondo è fatto della somma del cuore di tutti, ricchi e poveri dal punto di vista materiale, cosa facile da definire, ricchi e poveri sul piano spirituale, e qui la faccenda si complica. In America, da un certo punto di vista, le elezioni erano tra un mostro e un faro, ma la realtà ci ha detto che si trattava di un punto di vista che non è il più diffuso. E allora si tratta di capire chi risponde meglio all’insofferenza, perché è questa la vela che spinge gli umani nel mare della loro esistenza. E si tratta di una insofferenza che non va letta solo in termini politici, ma anche in termini culturali e direi anche teologici. Si è insofferenti per la nostra vita che è sempre la stessa. E se l’operaio è schiacciato da quello che fa, c’è chi è schiacciato dalle proprie fortune, nel senso che non gli bastano mai. Il capitalismo religioso in cui viviamo ha sacerdoti molto diversi tra loro, ma chi si è sfidato in America apparteneva alla stessa religione, la stessa di tutti i leader in campo sulla scena mondiale. È chiaro che poi ognuno nel presente rovescia un suo passato o quello del suo popolo, è chiaro che Putin e il capo coreano hanno una lettura diversa della storia: c’è chi si sente derubato e c’è chi pensa di aver fatto doni che non ha mai fatto. Trump ragiona come se l’America dovesse smettere di fare regali agli altri e ovviamente ignora che lui non guida nessun processo, ma è il risultato dello stato delirante degli umani.
Oggi non sono gli ideali e le utopie a governare il mondo, ma la paura, e vince chi meglio sa manipolare la paura. Però attenzione a pensare che ci sia solo questo filo, nel groviglio i fili sono tanti, compreso un certo esaurimento del buon senso e della ragionevolezza. Musk e Trump confinano in maniera sbagliata con esigenze giuste, l’esigenza di un mondo meno grigio e burocratico, più proteso verso la pura energia vitale che verso i cavilli di una democrazia sfinita. E tra l’altro loro sono sembrati combattenti di un sistema apparendo magicamente ignari che è proprio il sistema che gli ha assicurato grandi ricchezze.
Ogni prossima elezione, da un piccolo paese a una regione, all’intera nazione, deve tenere conto non solo di quello che hanno in tasca i cittadini, ma dei loro miti assai confusi, della bancarotta antropologica che mette assieme ricchissimi e poverissimi contro l’umanità dei colti, o di quelli che si dicono buoni ma alla fine descrivono la luce senza darla.
Per ottenere buoni risultati bisogna aiutare la vita degli altri, non pretendere che riconoscano il valore della nostra. Forse è arrivato il momento di considerare che tra le tante miserie presenti nel mondo c’è anche quella di un certo universo di sinistra che viene visto come poco autentico, vicino ai propri interessi che con arroganza si vuole far passare come gli interessi di tutti. In America non ha vinto il male e non ha perso il bene. Si è solo arrivati a un altro momento di questa pericolosa commedia in cui vince chi tuona meglio, ma i fiori crescono non grazie ai tuoni, ma grazie all’acqua e al sole.
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Drifting, cos’è e come imparare: l’importanza di un corso professionale
Drifting è una parola che non sentiamo spesso, o almeno: la conoscono bene gli appassionati di auto e i fan della saga cinematografica Fast & Furious. Questo termine inglese si può tradurre con “alla deriva”, ed è una manovra che si può imparare (una “sbandata controllata”), ma è molto importante iscriversi ai corsi professionali per faro in totale sicurezza. Prima di tutto, infatti, è fondamentale acquisire tecnica e sensibilità, poiché il drifting può diventare pericoloso se non si è totalmente esperti. Come diventarlo? Con i corsi drift: la scuola Drifting a Bologna, precisamente a Crespellano, dispone della Drift Arena, dove imparare con istruttori che praticano questa disciplina da più di 20 anni. Ovviamente, in modo sicuro.
Cos’è il drifting
Prima di approfondire i corsi nello specifico, vogliamo concentrarci su cos’è il drifting. Abbiamo visto che questo termine viene tradotto con “alla deriva”, e quindi cosa accade nello specifico? Semplice: la vettura perde il controllo, precisamente della parte posteriore, e viene quindi controllata mediante la parte anteriore. Le ruote posteriori perdono aderenza, e l’auto slitta, dunque, come previsto dal termine, va alla deriva. Ovviamente, bisogna saper tracciare la traiettoria da mantenere durante questa manovra, perché l’obiettivo è quello di evitare di finire fuori strada.
Spiegata con queste parole, può sembrare ovviamente una manovra pericolosa. Non vogliamo mentire: è una manovra che implica un alto autocontrollo e soprattutto una conoscenza approfondita della tecnica e dell’auto in sé. Per un pilota esperto, per esempio, fare drifting non è difficile, anzi. Come è nata questa tecnica? Come forma di competizione, ma non è la velocità il fattore di successo, bensì la precisione. Tra l’altro, è una delle manovre più utilizzate nel mondo del rally, dove c’è la necessità di mantenere la velocità di fronte a una curva stretta, ma senza perdere totalmente il controllo del veicolo.
Una manovra adrenalinica da professionisti
Questa manovra automobilistica, come abbiamo visto, è spettacolare e adrenalinica al contempo. Per eseguirla alla perfezione, però, è fondamentale studiare: per i veri professionisti, è “quasi” un gioco da ragazzi. Anche perché ci sono delle competizioni sportive vere e proprie per campioni di drifting. La disciplina sportiva è conosciuta in tutto il mondo, anche grazie alla saga Fast & Furious.
Come anticipato, fare un drifting nel modo corretto non è così semplice, oltre al fatto che esistono diverse tecniche, soprattutto durante la prima parte dell’esibizione, che è quella che innesca, di fatto, il drift. Una delle più semplici prevede l’uso del freno a mano, e una variante è chiamata con il nome di blocco del ponte. Quella professionale, invece, è il pendolo.
Una precisazione: non si può fare drifting in una strada trafficata o dove sono presenti ostacoli o pedoni. Lo ribadiamo: per quanto sia spettacolare, questa manovra va eseguita in sicurezza, in pista o comunque in luoghi molto ampi e deserti, dove, quindi, non si possono causare incidenti.
Dove imparare a fare drifting
Sono molte le scuole di drifting in Italia, come Scuola Drifting a Bologna, esattamente a Crespellano, dove vengono offerti periodicamente dei corsi di formazione per la guida di traverso. Ovviamente, è una zona sicura in cui imparare, non su una strada aperta al pubblico. Con la Drift Arena Academy, c’è la possibilità di imparare in sicurezza, evitando, quindi, che questa esibizione possa diventare pericolosa. C’è anche da dire che farlo alla presenza di istruttori che praticano la disciplina da più di 20 anni fa sentire più tranquilli e a proprio agio. Il costo di un corso Drift è a partire da 160 euro, auto comprese per un’ora. Tutti i dettagli si possono trovare su questo link.
Su scuoladriftingbologna.it, è possibile scoprire maggiori informazioni a riguardo: è presente un modulo di contatto dove richiedere tutti i dati, lasciando il proprio nome e cognome, l’e-mail, il numero di telefono e un messaggio. Molto importante da sottolineare è il fatto che si parte da zero: non è necessario avere già esperienza nel mondo del drifting. Le auto sono di eccellente qualità, gli istruttori insegnano la corretta posizione di guida, come lavorare sui pedali, ma anche sul volante e sul freno a mano. Tutti gli allievi saranno sempre seguiti dall’istruttore, presente all’interno del veicolo. Parola d’ordine: adrenalina in sicurezza.
#Drift#drift academy#drift school#drifting school#drifting#corso drift#corso drifting#scuola drift#scuola drifting#imparare il drift#imparare il drifting#drift arena#scuola drifting bologna
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Israele, più desideroso di conservare le proprie scorte che di evitare danni collaterali, ha fatto piovere bombe senza pilota su Gaza. Cosa succederebbe, però, se si potesse combinare precisione e abbondanza?
Per la prima volta nella storia della guerra, questa domanda sta trovando risposta sui campi di battaglia dell’Ucraina. Il nostro reportage di questa settimana mostra come i droni con visuale in prima persona (fpv) stiano crescendo a dismisura lungo le linee del fronte. Si tratta di velivoli piccoli, economici e carichi di esplosivo, adattati da modelli di consumo, che stanno rendendo la vita dei soldati ancora più pericolosa. Questi droni si infilano nelle torrette dei carri armati o nelle trincee. Si aggirano e inseguono la loro preda prima di ucciderla. Stanno infliggendo un pesante tributo alla fanteria e ai mezzi corazzati.
La guerra sta anche rendendo onnipresenti i droni fpv e i loro parenti marittimi. A gennaio si sono verificati 3.000 attacchi di droni fpv. Questa settimana Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha creato la Forza dei sistemi senza pilota, dedicata alla guerra con i droni. Nel 2024 l’Ucraina è pronta a costruire 1-2 milioni di droni. Sorprendentemente, ciò corrisponderà alla riduzione del consumo di proiettili da parte dell’Ucraina (che è in calo perché i repubblicani al Congresso stanno vergognosamente negando all’Ucraina le forniture di cui ha bisogno).
Il drone non è un’arma miracolosa, che non esiste. È importante perché incarna le grandi tendenze della guerra: lo spostamento verso armi piccole, economiche e usa e getta, l’uso crescente della tecnologia di consumo e la deriva verso l’autonomia in battaglia. Grazie a queste tendenze, la tecnologia dei droni si diffonderà rapidamente dagli eserciti alle milizie, ai terroristi e ai criminali. E migliorerà non al ritmo del ciclo di bilancio del complesso militare-industriale, ma con l’urgenza di rottura dell’elettronica di consumo.
I droni fpv di base sono rivoluzionariamente semplici. Discendenti dei quadricotteri da corsa, costruiti con componenti di serie, possono costare anche poche centinaia di dollari. I droni fpv tendono ad avere un raggio d’azione ridotto, a trasportare piccoli carichi utili e a fare fatica in caso di maltempo. Per questi motivi non sostituiranno (ancora) l’artiglieria.
Ma possono comunque fare molti danni. In una settimana, lo scorso autunno, i droni ucraini hanno contribuito a distruggere 75 carri armati russi e 101 grossi cannoni, oltre a molto altro. La Russia ha i suoi droni fpv, anche se tendono a colpire le trincee e i soldati. I droni aiutano a spiegare perché entrambe le parti trovano così difficile organizzare offensive.
La crescita esponenziale del numero di droni russi e ucraini indica una seconda tendenza. Sono ispirati e adattati alla tecnologia di consumo ampiamente disponibile. Non solo in Ucraina, ma anche in Myanmar, dove negli ultimi giorni i ribelli hanno messo in fuga le forze governative, i volontari possono utilizzare le stampanti 3D per produrre componenti chiave e assemblare le scocche in piccole officine. Purtroppo, è improbabile che i gruppi criminali e i terroristi siano molto lontani dalle milizie.
Questo riflette un’ampia democratizzazione delle armi di precisione. Nello Yemen, il gruppo ribelle Houthi ha utilizzato kit di guida iraniani a basso costo per costruire missili antinave che rappresentano una minaccia mortale per le navi commerciali nel Mar Rosso. L’Iran stesso ha dimostrato come un assortimento di droni e missili balistici d’attacco a lungo raggio possa avere un effetto geopolitico di gran lunga superiore al loro costo. Anche se il kit necessario per superare l’inceppamento dei droni aumenterà notevolmente il costo delle armi, come alcuni prevedono, esse saranno comunque considerate a basso costo.
Il motivo è da ricercare nell’elettronica di consumo, che spinge l’innovazione a un ritmo incalzante mentre le capacità si accumulano in ogni ciclo di prodotto. Questo pone problemi di etica e di obsolescenza. Non ci sarà sempre il tempo di sottoporre le nuove armi ai test che i Paesi occidentali si prefiggono in tempo di pace e che sono richiesti dalle Convenzioni di Ginevra.
L’innovazione porta anche all’ultima tendenza, l’autonomia. Oggi l’uso dei droni fpv è limitato dalla disponibilità di piloti qualificati e dagli effetti del jamming, che può interrompere la connessione tra un drone e il suo operatore. Per superare questi problemi, Russia e Ucraina stanno sperimentando la navigazione autonoma e il riconoscimento dei bersagli. L’intelligenza artificiale è disponibile da anni nei droni di consumo e sta migliorando rapidamente.
Un certo grado di autonomia esiste da anni nelle munizioni di alto livello e da decenni nei missili da crociera. La novità è che microchip e software a basso costo permetteranno all’intelligenza di stare all’interno di milioni di munizioni di basso livello che stanno saturando il campo di battaglia. La parte che per prima padroneggia l’autonomia su scala in Ucraina potrebbe godere di un vantaggio temporaneo ma decisivo in termini di potenza di fuoco, condizione necessaria per qualsiasi svolta.
I Paesi occidentali hanno tardato ad assimilare queste lezioni. Armi semplici ed economiche non sostituiranno le grandi piattaforme di fascia alta, ma le integreranno. Il Pentagono si sta imbarcando tardivamente in Replicator, un’iniziativa per costruire migliaia di droni e munizioni a basso costo in grado di affrontare le enormi forze cinesi.
L’Europa è ancora più indietro. I suoi ministri e generali sono sempre più convinti di poter affrontare un’altra grande guerra europea entro la fine del decennio. Se così fosse, gli investimenti in droni di fascia bassa devono crescere con urgenza. Inoltre, i droni onnipresenti richiederanno difese onnipresenti, non solo sui campi di battaglia ma anche nelle città in pace.
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The world knows that the west slander of China is not only worthless but a projection of the west behaviour, and it's nowhere truer than when talking about the "Chinese debt trap"
The postnis machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ PRESIDENTE ERITREO: "LE MENZOGNE DELLE «FORZE EGEMONICHE» SULLA "TRAPPOLA DEL DEBITO" SONO UN TENTATIVO DELIBERATO DI DIFFAMARE LE RELAZIONI TRA CINA E AFRICA ⚠️
🇪🇷 Isaias Afwerki, Presidente dello Stato d'Eritrea, ha rilasciato un'intervista a CCTV, in cui ha respinto le menzogne anti-Cinesi promosse dall'Occidente sulla fantomatica "Trappola del Debito", definendo tali accuse come un tentativo deliberato di diffamare le Relazioni tra Cina e Africa, da sempre molto solide:
💬 "Se esiste una «Trappola del Debito», è responsabilità di quelle Nazioni in Africa che hanno gestito male le loro economia. Non puoi incolpare la Cina per qualsiasi incidente. Se stai pianificando l'Economia, se hai risorse da mobilitare, se hai obiettivi da raggiungere in qualsiasi area e settore, devi avere politiche corrette e detenere un meccanismo istituzionale per attuarle" ⭐️
🇪🇷 Il Presidente Eritreo ha sottolineato che alcune «forze egemoniche», a guida Occidentale, i VERI detentori del Debito degli Stati Africani, vorrebbero dipingere falsamente le Relazioni Sino-Africane, definendo la Cina «sfruttatrice», invece di analizzarle secondo la corretta essenza del Principio della Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) 💕
🤡 I Paesi Occidentali, che hanno colonizzato - per secoli - l'Africa, si riscoprono ora "alfieri dell'Africa" in difesa della fasulla «colonizzazione Cinese», quanto è ridicolo e ipocrita tutto ciò? 🤹♂️
🤔 Un altro esempio di oscena ipocrisia? I Paesi Occidentali, a guida USA, hanno sanzionato, bombardato e rapinato diversi Paesi Musulmani, e hanno perpetrato la pericolosa idea del "Musulmano = terrorista", ma ora - in funzione anti-Cinese - si riscoprono "alfieri" dei diritti dei Musulmani nello Xinjiang? Quanto è ridicolo tutto ciò? 🤹♂️
🔺Master-Post sullo Xinjiang 🌺
💬 "Incolpare la Cina per la «Trappola del Debito» significa semplicemente diffamare i risultati e, probabilmente, cercare di creare una spaccatura tra il Contributo Africano e Cinese nella Solidarietà che ha permesso il raggiungimento dello Sviluppo Economico che vediamo oggi" 🇪🇷
"Ciò che preoccupa queste forze egemoni a livello globale è che la Cina stia lavorando con l'Africa per districarla dall'emarginazione che esisteva, e marciare in solidarietà con il Popolo Africano" ⭐️
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⚠️ ERITREAN PRESIDENT: "THE LIES OF «HEGEMONIC FORCES» ABOUT THE "DEBT TRAP" ARE A DELIBERATE ATTEMPT TO DEFAMATE RELATIONS BETWEEN CHINA AND AFRICA ⚠️
🇪🇷 Isaias Afwerki, President of the State of Eritrea, gave an interview to CCTV, in which he rejected the anti-Chinese lies promoted by the West about the phantom "Debt Trap", defining these accusations as a deliberate attempt to defame Relations between China and Africa, which have always been very solid:
💬 "If there is a «Debt Trap», it is the responsibility of those Nations in Africa that have mismanaged their economies. You cannot blame China for any incident. If you are planning the Economy, if you have resources to mobilize, if you have objectives to be achieved in any area and sector, you must have correct policies and have an institutional mechanism to implement them" ⭐️
🇪🇷 The Eritrean President underlined that some Western-led «hegemonic forces», the REAL debt holders of African States, would like to falsely portray Sino-African relations, calling China «exploiter», instead of analyzing them according to the correct essence of the Principle of Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) 💕
🤡 Western countries, which have colonized - for centuries - Africa, are now rediscovering themselves as "African bishops" in defense of the bogus "Chinese colonization", how ridiculous and hypocritical is all this? 🤹
🤔 Another example of obscene hypocrisy? Western countries, led by the USA, have sanctioned, bombed and robbed several Muslim countries, and have perpetrated the dangerous idea of "Muslim = terrorist", but now - in an anti-Chinese function - they rediscover themselves as "standard bearers" of Muslim rights in the Xinjiang? How ridiculous is all of this? 🤹
🔺Master-Post on Xinjiang 🌺
💬 "Blaming China for the «Debt Trap» is simply defaming the results and probably trying to create a rift between African and Chinese Contribution to Solidarity which has enabled the achievement of the Economic Development we see today" 🇪🇷
"What worries these global hegemonic forces is that China is working with Africa to extricate it from the marginalization that existed, and march in solidarity with the African people" ⭐️
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Le corsie ciclabili hanno un effetto calmante sul traffico automobilistico [Rutger University]
Immagine da Science Direct Creare una corsia ciclabile su una strada congestionata dal traffico automobilistico riduce la guida pericolosa, secondo uno studio della Rutgers University. Analizzando i flussi di traffico di un incrocio molto frequentato della città di Jersey Shore emerge che gli automobilisti tendono a rallentare quando guidano in prossimità di una corsia ciclabile lungo la loro…
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Rouge di Mona Awad: che meraviglia (spoiler!)
Occhio, ci sono leggeri spoiler.
Su Goodreads gli ho dato 5 stelline. 5 stelline date non con convinzione, di più. Non fatevi "ingannare" dai pitch commercialotti di quattro righe che dipingono questo libro solo come una critica alla cultura della bellezza irraggiungibile e sempre perfetta dei giorni nostri. Tirando in ballo anche temi randomici, come gli influencer, la make-up mania e la chirurgia plastica, giusto per fare sensazionalismo e solleticare la pancia dei potenziali lettori. Rouge è anche quello, a suo modo, ma è tanto, tantissimo altro.
Rouge parla di elaborazione del lutto. Parla di un rapporto crudo, complicato, vivo e vero tra madre e figlia. O meglio, Madre e Figlia. Parla di scoperta di sé, di ciò che ci rende davvero unici e irripetibili nelle nostre imperfezioni e nei nostri segreti oscuri. Parla della risoluzione di un trauma generazionale.
E il contesto in cui lo fa è il territorio di "caccia" prediletto di Awad: il gotico contemporaneo. Il grottesco. L'horror sussurrato. Il weird quasi onirico. Adoro come una storia tremendamente vera e vivida - l'elaborazione di un lutto, appunto - sia qui inserita in una trama pazzescamente occulta, al limite dell'esoterico e del demoniaco. I simbolismi qui si sprecano: la beauty routine dettagliatissima, sovrabbondante, ritualistica e quasi sacra a cui Belle si sottopone quotidianamente, che ha il sapore delle imbalsamazioni-mummificazioni che venivano fatte ai cadaveri nell'antico Egitto, per accompagnare le anime dal regno dei vivi a quello dei morti; Seth - Tom, i continui riferimenti a Tom Cruise mi hanno piegata in due -, questo demone attraversatore di specchi e realtà molto assimilabile al Seth egizio, Dio della violenza, del caos, delle tempeste e del disordine; il costante riferimento al mare, all'oceano, anche tramite la scelta di usare delle meduse come animali "guida" all'interno del libro, che ci rimanda a una dimensione più primordiale, misteriosa, avvolgente, pericolosa e mortale; bella anche la scelta della medusa, uno degli organismi più semplici sulla faccia della terra, che qui diventa però vascello di paure, desideri e sogni decisamente più profondi e complessi.
Quasi come se fossero delle grosse sacche cellulari da riempire di bellezza, disperazione, ricerca, amore, invidia, terrore, ambizione, in attesa che crescano e che tornino a chiederci il conto. O ci aiutino a uscire dalla nostra stessa oscurità. So bene che la parola in inglese per quello specifico animale - jellyfish - non si associa in modo diretto alla Medusa della mitologia, ma credo che non sia comunque casuale come scelta. Medusa - Μέδουσα - significa protettrice, guardiana, custode.
E Madre è proprio in forma di medusa, appunto, che appare per l'ultima volta a Belle, salvandola e liberandola dalla tossicità dei segreti che appesantivano il loro amore.
Lo stile di Awad è sempre, a mio avviso, azzeccatissimo. Diretto ma evocativo, pragmatico ma sognante, trasparente ma sibillino. Pazzesco il cambio di registro che avviene dalla seconda metà del libro circa in avanti: difficile da gestire e da esplorare fino in fondo, senza filtri, ma Awad ce la fa.
Bello. Bello, bello, bello. Ah, mi ha anche fatto scendere pesanti lacrimoni per tutte le ultime 20-30 pagine circa, il che non succede spesso. Super promosso.
#rouge#mona awad#horror#grotesque#grottesco#gothic#gotico#dark#beauty#belle#mirabelle#books#book#leggere#libro
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Dexter: Original Sin. Paramount+ annuncia il teaser e la data della première Paramount+ ha svelato il teaser e la da... #ChristianSlater #Dexter #DexterOriginalSin #MichaelLehmann #paramount #PatrickGibson #serialkiller https://agrpress.it/dexter-original-sin-paramount-annuncia-il-teaser-e-la-data-della-premiere/?feed_id=6832&_unique_id=66e2f57e811e5
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Val Rendena, impennate in moto: nove giovani motociclisti beccati dai Carabinieri Val Rendena, Trentino Alto Adige - Quasi tutti minorenni i motociclisti che sono stati beccati mentre guidavano in modo spericolato sulle strade tra Pinzolo e Madonna di Campiglio. Secondo quanto riportato dalle fonti i ragazzi guidavano senza rispettare i limiti di velocità, effettuando sorpassi pericolosi e impennando in condizioni assenti di sicurezza. Sono stete molte le segnalazioni ai Carabinieri, che sono intervenuti identificando il gruppo di 9 ragazzi coinvolti. Grazie ai filmati delle telecamere comunali e a controlli mirati sulla circolazione stradale nei punti più critici, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ai responsabili. In poco più di cinque giorni dall'inizio di agosto, tutti e nove i ragazzi sono stati identificati e sanzionati per violazione dell’articolo 141 del Codice della Strada (velocità non commisurata alle condizioni del traffico), articolo 148 (sorpasso in centro abitato) e articolo 170 (guida pericolosa), con multe complessive di quasi 1.000€. Per uno dei ragazzi, sorpreso a impennare lungo la strada principale di Pinzolo, è stata proposta al Commissariato del Governo di Trento l'applicazione della sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni.
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Polizia di Stato di Casale Monferrato intensifica i controlli stradali: sanzioni per guida senza patente
Due episodi di infrazione a Casale Monferrato evidenziano la necessità di responsabilità alla guida e dell'importanza di una vigilanza continua.
Due episodi di infrazione a Casale Monferrato evidenziano la necessità di responsabilità alla guida e dell’importanza di una vigilanza continua. La Polizia di Stato di Casale Monferrato ha recentemente intensificato i controlli stradali sul territorio, mettendo in evidenza situazioni di grave pericolo e mancanza di rispetto delle norme del Codice della Strada. Durante le operazioni di routine,…
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La lamentela è pericolosa,danneggia i neuroni.Percio' non mi lamento mai.Ne ho già pochi.Cosa faccio nella vita? Faccio quello che devo fare.Spesso faccio pure di più.E tendenzialmente lo faccio in silenzio.Faccio e taccio.Vivo e accetto di sentirmi volontariamente incompiuto.A volte esisto e basta.Vorrei non chiedermi più dove vanno le cose,chi le guida,pensare piccole le persone che fanno del male.Un uomo con cui condivido uno spiacevole segreto dice sempre che la gente che parla tanto lo fa per "non uscire ignorante".Io le parole le rispetto.Chi parla poco ha visto tanto.E francamente è di quelle persone che mi vorrei occupare.
#sepertehaunsenso #permecelha #saggio
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Catania, controlli dei Carabinieri sul lavoro nero, uso di stupefacenti e guida pericolosa: emesse diverse sanzioni
Catania, controlli dei Carabinieri sul lavoro nero, uso di stupefacenti e guida pericolosa: emesse diverse sanzioni Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha disposto un piano straordinario di controllo su tutto il territorio, per garantire sicurezza ai cittadini e turisti che, in questi mesi estivi, affollano il capoluogo etneo, con l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza reale e percepita.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Simone Valmori "Il figlio di Leonardo.Il segreto di Caterina Sforza torna a macchiarsi di sangue", Mursia Editore
Mursia Un thriller storico diviso in due filoni temporali distinti, presente e Rinascimento, che crescono in simbiosi alimentandosi entrambi di un mistero celato in un dipinto conservato a Forlì, la Dama dei Gelsomini. Un ingegnere dall’animo avventuroso e una guida museale con un passato nascosto si trovano ad affrontare una pericolosa organizzazione. Nel mentre, in pieno Rinascimento…
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#Mursia Editore#Simone Valmori "Il figlio di Leonardo. Il segreto di Caterina Sforza torna a macchiarsi di sangue"
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La polizia lo ferma per guida pericolosa: era al volante di un'auto rubata con patente revocata
FERMO Era passata da poco l’una di notte quando nei giorni scorsi la polizia ha notato una fiat Panda arrivare dalla Strada Comunale Calderano di Fermo. L’auto, ad alta velocità, prima non ha rispettato la precedenza in una rotatoria, poi si è immessa in via Roma, facendo manovre spericolate e pericolose. Alla vista dell’auto la polizia ha così deciso di fermare l’automobilista che, al vedere la…
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