#giuseppe landini
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"Oro Sepolto": Lara Valentino e Gregorio Furnari in Mostra a Montiglio Monferrato
Due artisti contemporanei espongono le loro opere presso l'Officina del Cuore e della Mente, accompagnati da illustri ospiti e critici d'arte.
Due artisti contemporanei espongono le loro opere presso l’Officina del Cuore e della Mente, accompagnati da illustri ospiti e critici d’arte. Domenica 6 ottobre, a Montiglio Monferrato (AT) in via Asti n.1, si è tenuta l’esposizione “Oro Sepolto”, evento che ha visto protagonisti i due artisti Lara Valentino e Gregorio Furnari, i quali hanno consolidato il loro successo ottenuto alla recente…
#Alessandro Bosio#Arte astratta#Arte contemporanea#arte polimaterica#arte tridimensionale#artisti emergenti#Artisti Italiani#Biennale dei Violini#Cristina Boccella#critici d&039;arte#Elena Piccinini#Emozioni e arte#Esposizione d&039;arte#eventi artistici ottobre 2024#Giuliano Saba#Giuseppe Landini#Gregorio Furnari#innovazione artistica#Lara Valentino#Monica Crema#mostra arte Monferrato#mostra d&039;arte Montiglio Monferrato#Officina del Cuore e della Mente#Oro Sepolto#pittura e scultura#Prof. Marco Cagnolati#scultura contemporanea#Space Art Itinerari Artistici#tradizione e innovazione
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Itinerari artistici-VISIONI (Tutta l'arte possibile). omaggio al rock in immagini e istallazioni a Gualtieri (RE)
Con la curatela di Cristina Boccella e Giuseppe Landini, sabato 11 novembre alle 16 a Gualtieri di Reggio Emilia si apre la collettiva “Visioni”, un omaggio in immagini e installazioni ispirate alla musica rock. Ci sarà anche spazio per la poesia, con una scelta antologia ispirata alle opere degli artisti selezionata da Simonetta Sambiase. Vi aspettiamo.
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Landini-Conte prove d’intesa
https://www.lastampa.it/politica/2022/12/06/news/landini-conte_prove_dintesa-12396945/
2013 - Grillo: "Eliminiamo i sindacati, voglio uno Stato con le palle"
https://www.repubblica.it/politica/2013/01/18/news/grillo_eliminiamo_sindacati-50836458/
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Schlein e Conte in piazza a Roma contro l'Autonomia
La segretaria Pd Elly Schlein e il presidente del M5s Giuseppe Conte partecipano alla manifestazione contro la riforma delle Autonomie in corso al Pantheon a Roma. Schlein si è diretta alla manifestazione dopo aver partecipato a un evento della Fp Cgil a Roma, col segretario della Cgil Maurizio Landini. Anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha annunciato che avrebbe fatto un…
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Italia, record di miliardari: in aumento i patrimoni e le nuove entrate
Secondo la classifica di Forbes, aggiornata al 17 dicembre 2023, in Italia ci sono 70 miliardari, un nuovo record per il nostro Paese. Il totale dei patrimoni è di 230,1 miliardi, in aumento del 10% rispetto al 2022. La classifica è guidata da Giovanni Ferrero, erede dell'impero dolciario, con un patrimonio di 39,1 miliardi di dollari. Al secondo posto si trova Giorgio Armani, con 12,9 miliardi, seguito da Piero Ferrari, figlio di Enzo, con 7,6 miliardi. Tra le novità della classifica, spicca l'ingresso di 13 nuovi miliardari, di cui 8 sono eredi di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica, scomparso nel dicembre 2022. I settori più rappresentati I settori economici più rappresentati nella classifica sono: - Industria alimentare (22 miliardari) - Moda e lusso (17 miliardari) - Farmaceutica (11 miliardari) - Industria manifatturiera (5 miliardari) - Servizi finanziari (4 miliardari) L'industria alimentare è il settore che conta il maggior numero di miliardari, con 22 presenze. In testa troviamo Giovanni Ferrero, seguito da Francesco Calzolari (Gruppo Calzedonia) e Francesco Mutti (Mutti). Il settore della moda e del lusso è rappresentato da 17 miliardari, tra cui Giorgio Armani, Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, Renzo Rosso (Diesel) e Andrea Guerra (Armani). Il settore farmaceutico conta 11 miliardari, tra cui Massimiliana Landini Aleotti (Menarini) e Sergio Stevanato (Stevanato Group). La maggior parte dei miliardari in Italia risiede in Lombardia L'industria manifatturiera è rappresentata da 5 miliardari, tra cui Giuseppe De'Longhi e famiglia (De'Longhi) e Giuseppe Crippa e famiglia (Enel). I servizi finanziari sono rappresentati da 4 miliardari, tra cui Leonardo Ferragamo (Ferragamo) e Alessandro Benetton (Edizione). La maggior parte dei miliardari italiani risiede in Lombardia (28), seguita da Veneto (17), Lazio (10), Emilia-Romagna (9) e Piemonte (8). Un aumento del 10% Il totale dei patrimoni dei miliardari italiani è in aumento del 10% rispetto al 2022. Questo aumento è dovuto a una serie di fattori, tra cui la ripresa economica post-pandemia, l'aumento dei prezzi delle materie prime e il buon andamento dei mercati finanziari. Nuove entrate Tra le novità della classifica, spicca l'ingresso di 13 nuovi miliardari, di cui 8 sono eredi di Leonardo Del Vecchio. La scomparsa del fondatore di Luxottica ha portato alla distribuzione della sua fortuna tra i figli, i nipoti e altri familiari. Altri nuovi miliardari sono entrati in classifica grazie al successo delle loro aziende, come ad esempio: - Matteo Arpe, amministratore delegato di Generali - Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli - Andrea Guerra, amministratore delegato di Ferragamo - Giuseppe Crippa, amministratore delegato di Enel Le implicazioni sociali L'aumento del numero di miliardari in Italia ha implicazioni sociali rilevanti. Innanzitutto, evidenzia la crescente disuguaglianza economica nel nostro Paese. In secondo luogo, pone la questione di come la ricchezza dei miliardari possa essere utilizzata per promuovere lo sviluppo sociale ed economico. Alcuni esperti suggeriscono che i miliardari dovrebbero essere incentivati a investire in progetti di impatto sociale, come la lotta alla povertà, la tutela dell'ambiente e l'istruzione. Altri invece ritengono che la ricchezza dei miliardari dovrebbe essere tassata in modo più progressivo, per redistribuire la ricchezza in modo più equo. Foto di Kevin Schneider da Pixabay Read the full article
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Meloni, "Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee?”
Meloni, "Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee?” Le parole della Premier Meloni in merito alle tensioni svoltesi davanti alla sede dell’associazione Pro Vita e Famiglia. "Una sede devastata è inaccettabile sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise". "Io non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell'associazione Pro Vita e Famiglia", ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni riguardo alle tensioni registrate durante la manifestazione a Roma contro la violenza di genere, davanti alla sede di Pro Vita. È stata trovata, anche, una bottiglia con all'interno polvere pirica. "Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee? È questa la domanda sulla quale, da parte di certa sinistra, non abbiamo mai avuto una risposta chiara", prosegue scrivendo sui social la Premier Meloni, aggiungendo, "Spero stavolta arrivi, da Elly Schlein, da Giuseppe Conte, da Maurizio Landini e dalla Cgil ai quali tutti manifestammo la nostra solidarietà in occasione del vergognoso assalto alla sede del sindacato". Sono state registrate alcune scritte Individuate sulle pareti dell’edificio, quali ad esempio: "Salviamo l'aborto libero" e "Bruciamo i pro vita". Inoltre, è stato rotto il vetro della porta d'ingresso e trovata la bottiglia con la polvere da sparo. Sono in corso indagini per risalire ai responsabili. "Una sede devastata è inaccettabile sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise", ha dichiarato la Presidente del Consiglio Meloni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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TORINO. SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO DELLA "VERGOGNA"E I FEMMINICIDI. VIDEO E FOTOGALLERIA DELLA MANIFESTAZIONE).
Servizio e video Giuseppe Amato/Quotidiano On Line Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency Uno sciopero generale che ha coinvolto i lavoratori del nord Italia, cortei in tutto il Piemonte, a Torinosi sono dati appuntamento 10.000 lavoratori in marcia con il leader della CGIL Landini e della UIL Veronese. Le atre manifestazioni Piemontesi ad Asti, Cuneo, Novara e Novi ligure per contestare i…
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#Ivana Veronesi#manifestazione Torino CGIL UIL;Maurizio Landini#Manifestazione Torino sciopero generale#Sciopero genrale contro il governo Meloni#Torino#UIL
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La sanità in piazza, Landini: “Basta tagli, ci mobiliteremo”. Presenti anche Schlein e Conte
DIRETTA TV 24 Giugno 2023 “Siamo in piazza perché vogliono difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Basta tagli”: lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini alla manifestazione organizzata a Roma per difendere salute e sanità. Presenti anche Elly Schlein e Giuseppe Conte. 0 CONDIVISIONI In piazza per difendere la…
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Hellblazer #288 cover. 2012. Art by Simon Bisley.
#DC comics#DC Universe#vertigo#Vertigo Comics#Hellblazer#John Constantine#Simon Bisley#peter milligan#giuseppe camuncoli#stefano landini
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“Family Reunion”
Hellblazer #295 (November 2012)
Peter Milligan, Giuseppe Camuncoli, Stefano Landini and Brian Buccellato
Vertigo / DC Comics
#Hellblazer#John Constantine#Peter Milligan#Giuseppe Camuncoli#Stefano Landini#Brian Buccellato#Vertigo Comics#DC Comics#Great Comics#Great Comic Art#Dollar Bin Finds#Family Reunion
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This was fun!
Completely unnecessary and without any real purpose, since the Marvel Star Wars continuity (well, the first one, anyway) was wiped out a long, long time ago, but maybe that helps to make it just an enjoyable trip into the galaxy far, far away that once was, without any concerns about continuity and canon and all the rest of those things that people can get so hung up on. This is probably the closest to pure nostalgia I’ve seen in comics, and makes me feel more like I expect any great ‘return to the original concept of the character’ reboot is supposed to make me feel like than any of Marvel or DC’s continuity obsessed events ever have.
Sadly, there is no Cynthia Nixon art (which I grew to enjoy greatly when rereading the series. It was probably not my thing as a kid, but it definitely was something I grew up to like- the fight between Luke and Lumiya is one I remember as looking quite striking with her stylised, fluid art) or Jo Duffy script (she does contribute to the back matter, at least), but likely just about everything else you might want in a re-visitation of the old days is here- familiar characters, a lack of recent developments, and a sense of people enjoying themselves telling a story from a period they clearly remember fondly.
Jo Duffy’s plots were kind of bought to an abrupt halt when the series ended, but this new issue doesn’t pick up from that exact point, or make any attempts to resolve any of those threads, it just takes us back to that era, with lots of cameos and references to the extended cast: in this panel, I immediately recognised the other characters, although their names escaped me- Bug Guy and Green Rabbit were the best I could do at first (it’s one of the Hiromi, possibly Captain Hookyr, and Jaxxon, if you need actual names), but it was fun to recognise these people long since consigned to the overflowing dustbins of the Lucasfilm/Disney continuity police, without any of the unnecessary burden of explaining all the continuity to readers, or making a big deal of how it all fits together- the back matter just covers some background on some of the comics-only characters and everyone’s fond memories of the series, which is really all you need to enjoy this trip down memory lane.
It left me trying to remember when I would have read the UK equivalent of 107: the US comic stopped in 1986, and this seems to have been about the same time as Return of the Jedi 155 hit UK shops as the final issue, but according to Comicvine it featured the last half of the last issue of the Return of the Jedi adaptation, Power Pack 23 and Star Wars 72, which confused me. I knew there wasn’t any replacement title after this- Star Wars Weekly had a slight change to Star Wars Weekly: The Empire Strikes Back, although I never saw any of these at the time, and it had been relaunched as Return of the Jedi before I had started reading it, but there was no more Star Wars after that (I suspect my loyalties then moved on to either Transformers and/or Spider-Man and Zoids in the absence of any more Star Wars), yet I still remembered reading those final stories, so I checked some of the previous issues to see what was in them.
Sure enough, the strange Marvel UK approach to continuity was in full effect- issue 144- picked because I remember the cover with Plif leaping into action- contained parts of Star Wars 105 and 69, alongside the first part of Power Pack 21. The US issue 105 was wrapped up by issue 147 (along with Star Wars 70 and Power Pack 21), at which point the Return of the Jedi adaptation was brought in, and the US issues 71 and 72 were printed along with it over the next 8 issues. So it turns out that, as a result, neither 106 or 107 ever made it into print in the UK title. And if you need an example of the cavalier attitude to what they printed- as if the weirdness of running issues published 2-3 years apart wasn’t enough- it’s worth noting that the adaptation of Return of the Jedi was featured in the first 8 issues of the UK comic, and in the 1984 annual, before they printed it again in the last 8 issues. So they sold readers the same thing 3 times.... (At least the hardcover annual had a quality Sienkiewicz cover in a more durable format than the weekly floppy, not that I knew anything about the artist at that young age.)
Much later, Dark Horse packaged all the Marvel issues up in their A Long Time Ago books and I bought them all- I would say again, but the Marvel UK versions were bought for me, so I guess it was about time I paid my dues- and that would be when I finally got to read the last two issues. So that was probably about 15-20 years between reading issue 105 and then getting the last two issues, and another 10-15 years before issue 108 appeared. That’s a hell of a long time between issues, even for comics!
From Star Wars 108, by Matthew Rosenberg, Giuseppe Camuncoli, Cam Smith, Andrea Broccardo, Kerry Gammill, Ze Carlos, Jan Duursema, Stefano Landini, Luke Ross, Leonard Kirk, Chris Sotomayor & Clayton Cowles
#comics#marvel#star wars#matthew rosenberg#Giuseppe Camuncoli#Cam Smith#andrea broccardo#kerry gammill#ze carlos#jan duursema#stefano landini#luke ross#leonard kirk
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Hellblazer 299 #
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Panels Far, Far Away: A Week in Star Wars Comics 5/29/19
Marvel’s celebration of its 80th anniversary makes the jump to the Galaxy Far, Far Away this week in a supersized tribute.
Star Wars #108 written by Matthew Rosenberg and art by Giuseppe Camuncoli, Cam Smith, Andrea Broccardo, Kerry Gammill, Ze Carlos, Jan Duursema, Stefano Landini, Luke Ross, and Leonard Kirk
Marvel’s original Star Wars comic series was perhaps one of the longest running, most influential, and strangest additions to the Star Wars Expanded Universe (now Legends). While infamous for its green bunny bounty hunters and general goofiness, the original Marvel Star Wars comics brought to life many iconic characters and stories that would become essential to the saga. Marvel’s Star Wars line is often cited as keeping the company afloat when it was struggling to make ends meet in the late 70’s and early 80’s and remains an important part of both the company’s and the franchise’s histories. What better way to celebrate the long history of the House of Ideas with the Galaxy Far, Far Away than returning to the original series that started it all?
Matthew Rosenberg takes on the incredible task of continuing this Star Wars narrative after over thirty years of absence and in the process offering the highest profiled “Legends” continuity story since 2014. The result is an oddly successful and incredibly fun labor of love. Rosenberg’s script manages to capture the goofy pulp and sense of playful cool of 80’s Star Wars tales in a way that feels as close to being a real time capsule to this era as possible. Rosenberg crafts a story that manages to feel like a genuine continuation of this era while also paying tribute. Fan favorites and cult icons like cyborg bounty hunter Valance, the infamous Bucky O’Hare-lookalike Jaxxon, and even the weird telepathic puff ball Pliff all appear and contribute to a galaxy spanning story that is as pitch perfect as one could want. With an almost triple length page count it’s easy to feel like this is as complete an extension of this series as possible and its difficult to leave this unsatisfied even with the $5.99 price tag and semi-abrupt ending.
Visually this issue is solid as well. Of the many artists on board, Giuseppe Camuncoli, Jan Duursema, and Leonard Kirk are best able to adapt their styles to fit the “retro” script and artistic mandate and it’s easy to feel like you are reading a comic from that era. The only odd addition in the crew is Luke Ross, whose usual rather gritty approach feels out of place with the more colorful and outlandish pencils other artists employ to best bring Rosenberg’s story to life.
If you are a fan of the original Star Wars series this is an absolute must buy for its loving revitalization for its source material alone. Even then, if you never did take part in Marvel’s original stories with Luke, Han, and Leia, there is still plenty to love in this overstuffed book.
Score: A-
Star Wars Vader- Dark Visions #4 written by Dennis “Hopeless” Hallum and art by Stephen Mooney
For better and for worse, Dark Visions has been marked by bold and risky artistic and narrative decisions to help us examine the galaxy’s most famous Sith Lord under a new light. At its best, Dennis Hopeless and his rotating art team have created larger than life and creative reimaginings of Darth Vader such as in this series stellar debut issue. At its worst, Dark Visions has strayed into dicey gender politics and sadism such as in last issue’s ill advised dark romance. Regardless, each issue so far has been marked by a clear creative intent that often times pushed the boundaries of what we expect from a Star Wars comic. However, for the first time, Hopeless has turned out something rather pedestrian and expected.
That’s not to say that “Hotshot’s” story of a cocky pilot who is forced to face down Darth Vader in a one-sided dogfight isn’t well told. Hopeless does a strong job of helping us understand the protagonist from the start and his time hopping script makes maximum use of its page length for both exposition, action, and character development. The result just isn’t something that is all that new to our understanding of Darth Vader. We have seen hapless rebel pilots choke at seeing the Dark Lord in action since 1977 and the story here just isn’t enough to make us reevaluate either side of this dynamic. The result feels like a narrative subversion for the protagonist that feels done for the sake of upending a traditional story arc. As a single issue in a longer story, this may have actually been a smart plot twist and a humbling moment for an arrogant character, but we are unlikely to see this pilot again and the fiery end here just feels like an inevitability that was expected by almost all parties.
It feels as if with each issue we stray further from what made this series’ debut so refreshing. For three issues straight now, we have had artistically solid (Stephen Mooney’s pencils here are great and are suitably exciting in rendering space combat) stories that end in rather downbeat moments of violence. It reinforces our existing understandings of Vader and doesn’t recontextualize him in the way that seeing a primitive race watching him ride into a battle against a kaiju did back in March. It’s still a welcome experiment and I would gladly read more Star Wars books from Marvel that were allowed to play with the form in the way Hopeless and his collaborators have, but hopefully future projects would be executed with a bit more consistency. Regardless, next issue looks to promise psychedelic Darth Vader, which at the very least should be suitably trippy.
Score: C+
#Star Wars#Star Wars comics#review#reviews#Marvel#Darth Vader#vader: dark visions#Dennis Hopeless#Dennis Hopeless Hallam#Stephen Mooney#Matthew Rosenberg#Giuseppe Camuncoli#Cam Smith#Andrea Broccardo#Kerry Gammill#Ze Carlos#Jan Duursema#Stefano Landini#Luke Ross#Leonard Kirk
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Conte, Pd? Costruiamo alternativa ma federatori non servono
“Il Pd? In prospettiva, passo dopo passo, con prudenza e serietà stiamo costruendo un’alternativa di governo”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte ai microfoni di Rtl. Interpellato sulla figura di Maurizio Landini come possibile federatore, risponde: “Landini mi sembra che faccia il leader della Cgil, noi non abbiamo bisogno di federatori, siamo abbastanza grandi da elaborare una…
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Non solo Atreju, dai fischi di Craxi al Gabibbo di D'Alema: i leader a casa dell'avversario
(Adnkronos) - "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?". La domanda di Nanni Moretti in Ecce Bombo, i leader politici italiani se la sono posta eccome. Tutte quelle volte che hanno ricevuto un invito da un avversario. Come il caso di Elly Schlein che ha detto 'no, grazie' ad Atreju, la festa di FdI. O quando hanno avuto l'opportunità di ritrovarsi in un contesto particolare, non 'confortevole' politicamente. Berlinguer al Congresso Psi Nella primavera del 1984, per la politica un altro mondo, Enrico Berlinguer fa il suo ingresso al congresso del Psi di Verona. Lo accoglie una bordata di fischi. Impassibile, il segretario del Pci siede al suo posto. Poco dopo, dal podio, tra le lunghe pause che sempre riempivamo i suoi discorsi, Bettino Craxi spiega: "So bene che non ci si indirizzava a una persona ma ad una politica che noi giudichiamo profondamente sbagliata. E se i fischi erano un segnale politico che si manifestava contro quella politica, io non mi posso unire a questi fischi solo perché non so fischiare". Berlinguer, suo malgrado, è protagonista di un altro episodio rimasto nella storia. Alle esequie del leader comunista, nel giugno dell'84, si presenta Giorgio Almirante. "Sono venuto per salutare un uomo onesto", dice il leader Msi varcando la soglia di Botteghe oscure. Massimo Magliaro, ex braccio destro di Almirante, ha ricordato più volte: "All’uscita mi disse, telefona a donna Assunta. Dille che è andato tutto bene". Non molti anni dopo, nell'88, furono Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti a rendere omaggio alla salma di Almirante ai suoi funerali. Fini alla Festa dell'Unità Altri tempi, altri scenari. Ma la sostanza del leader che decide di varcare la soglia della 'tana' dell'avversario non cambia. Nel '95 Walter Veltroni invita Gianfranco Fini (che accetta) ad un faccia a faccia alla festa dell'Unità: "Il valore della festa è questo, confrontarsi tra schieramenti avversari con rispetto e nel comune obiettivo di lavorare per il bene del Paese", dice Veltroni. L'album dell'94 è invece pieno di foto di Indro Montanelli sotto il simbolo della Quercia: il giornalista è ospite d'onore alla festa dell'Unità di Modena, accolto con una standing ovation (Montanelli ha appena litigato con Berlusconi e lasciato il 'Giornale'): "Vi prego, basta applausi, ve lo chiedo per legittima difesa", implora il giornalista. Foto per foto, resta negli annali quella del '96 del Gabibbo con Massimo D'Alema, in visita agli studi Mediaset: "Un’azienda che è un patrimonio per l’Italia", dice il segretario del Pds. I faccia a faccia ad Atreju Poi, con il passare degli anni, la politica cambia. Aumenta la quota spettacolo. E i faccia a faccia insoliti tra i leader si moltiplicano. Atreju ne ha fatto un marchio di fabbrica. Alla festa di FdI si sono visti, negli anni, Silvio Berlusconi, Fausto Bertinotti, Rosy Bindi, Walter Veltroni, Luciano Violante, Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, per citarne alcuni. Tutti, spesso, vittime di scherzi e spietate goliardate dei giovani 'fratelli'. Memorabile l'ospitata dell'allora ministro dell'Interno Marco Minniti, nel 2017, accolto da qualche fischio ma uscito tra applausi scroscianti dopo aver deliziato la platea con un paio di aneddoti. Il primo, quando si ritrova nella storica stanza di Italo Balbo: "Era enorme!". Il secondo, particolarmente entusiasmante per la platea, quando da neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio finisce alla scrivania che era stata di Benito Mussolini. "Giuliano Ferrara scrisse, quella scrivania era in buone mani!". Giorgia Meloni al Congresso Cgil Non solo Atreju, però. Giorgia Meloni, nel marzo scorso, è intervenuta al Congresso della Cgil, invitata e poi accolta da Maurizio Landini con una storica stretta di mano. E sempre la premier, ai tempi 'solo' leader di Fdi, ha regalato una fulminante battuta al termine di uno degli innumerevoli faccia a faccia (tra convegni e presentazioni di libri) con l'allora segretario del Pd Enrico Letta: "Siamo i Sandra e Raimondo della politica italiana". [email protected] (Web Info) Read the full article
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Corteo Cgil, Schlein incontra Landini: "una battaglia che ci sta molto a cuore"
Corteo Cgil, Schlein incontra Landini: "una battaglia che ci sta molto a cuore" La testa del corteo per la manifestazione organizzata dalla Cgil e da una rete di associazioni, laiche e cattoliche, per la difesa della salute e il rilancio del Servizio sanitario nazionale, partito da piazza della Repubblica a Roma, arriva nel corso della giornata del 24 giungo in piazza del Popolo. Qui è allestito il palco da dove si sono alternati gli interventi, sotto lo slogan con il richiamo all'articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute. A chiudere è stato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Nei pressi del palco Elly Schlein, ha incontrato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. I due si sono salutati dandosi una stretta di mano e un abbraccio. "Siamo felici di partecipare a questa piazza a difesa della sanità pubblica universalistica. Una battaglia che ci sta molto a cuore su cui anche il Pd si sta mobilitando perché mancano le risorse, il governo sta scegliendo i tagliare i servizi alle persone. Le liste di attesa sono troppo lunghe, manca il personale, mancano medici di base, non vediamo l'attenzione che serve sulla cura delle persone. Accanto a esito anche una piazza che insiste sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. È una maggioranza che parla spesso di sicurezza ma non parla mai di sicurezza sul lavoro. Non si può continuare a morire di lavoro e di stage in Italia. Vogliamo più risorse sulla formazione, sulla prevenzione, l'uso di nuove tecnologie per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e le assunzioni degli idonei a essere ispettori del lavoro che hanno già fatto i concorsi e aspettano di essere assunti". "Siamo vicini ai cittadini, il diritto alla salute è fondamentale, siamo vicini al personale sanitario. Sembra che non abbiamo tratto alcuna lezione dalla pandemia, e lo stiamo vendendo con i fondi del pnrr che rischiano di non essere spesi. Non accetteremo che, come nella legge di bilancio, che la sanità continui a fare la Cenerentola, stiamo tornando ai momenti peggiori del passato". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a margine della manifestazione della Cgil, a Roma. Landini: 'Noi vera opposizione? No, noi stiamo facendo nostro mestiere' "La Cgil e un centinaio un di associazioni, giovani e pensionati, sono in piazza perché vogliono difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Basta tagli. Abbiamo bisogno di investire e di non perdere neanche un euro del Pnrr, di fare assunzioni e garantire i servizi sul territorio che sono decisivi". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione per la salute e la sanità. "Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché nn hanno i soldi. Non è accettabile. La situazione sta esplodendo. Sono gli stessi che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia", rimarca Landini. Sanita', Schlein: 'Governo vuole favorire privatizzazioni, cosi' si colpiscono cittadini' "La piazza è aperta a tutti quelli che pensano difendere la Costituzione e cambiare il Paese. Noi non rispondiamo a questo o a quel governo o partito, abbiamo le nostre proposte. È il governo che non sta discutendo con i sindacati, non siamo pregiudiziali, chi ha pregiudizi è questo governo. E noi non siamo ascoltati" ha aggiunto sottolineando che "gli scioperi non si minacciano, si proclamano quando è necessario, se non ci sono risposte, se il governo non ci ascolta. Vedremo ma non abbiamo alcuna intenzione di fermarci finché non avremo ottenuto risultati". Conte: 'Non accetteremo che la sanita' sia la Cenerentola' Il Mes? Se ci sono risorse vanno utilizzate "Il sindacato da tempi non sospetti ha sempre pensato che se ci sono risorse che l'Europa mette a disposizione per fare investimenti, vanno utilizzate tutte perché ne abbiamo bisogno. Quindi io certe discussioni non le capisco proprio". Così Landini risponde ad una domanda sull'utilizzo del Mes anche per la sanità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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