#giunco
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lagard3nia · 2 years ago
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Ognuno di noi ha una propria no man's land, in cui è totale padrone di sé stesso. C'è una vita a tutti visibile, e ce n'è un'altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell'etica, una sia morale e l'altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l'una lecita e l'altra illecita. Semplicemente, l'uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un'ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un giorno) all'altra, e queste ore hanno una continuità.
Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell'uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la "linea generale" dell'esistenza.
In questa no man's land, dove l'uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere o capire un libro con particolare intensità,  o ascoltare musica in modo anch'esso inconsueto,  oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina o alla salvezza.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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"Il Giunco" di Gianfranco Isetta: Poesia tra natura e introspezione. Recensione di Alessandria today
Una riflessione poetica sull'interazione tra il mondo naturale e quello interiore, dove il giunco diventa simbolo di vita e mutamento.
Una riflessione poetica sull’interazione tra il mondo naturale e quello interiore, dove il giunco diventa simbolo di vita e mutamento. “Il Giunco”, una delle poesie più evocative di Gianfranco Isetta, ci porta in un paesaggio silenzioso, quasi sospeso, dove la natura diventa specchio di stati d’animo profondi. In pochi versi, Isetta riesce a creare un’atmosfera rarefatta e meditativa, giocando…
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momentidicri · 3 months ago
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Cagliari, Porto Giunco e incontri fra cagnolini.
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donaruz · 5 months ago
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Paesaggio” di Federico García Lorca
Il campo
di ulivi
si spiega e si richiude
come un ventaglio.
Sopra l’oliveto
sta un cielo sprofondato
e una buia pioggia
di fredde stelle.
Tremano giunco e penombra
sulla sponda del fiume.
L’aria grigia s’increspa.
Gli ulivi
sono carichi
di gridi.
Un branco
d’uccelli imprigionati
che sommuovono le loro così lunghe
code allo scuro.
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vengosicuro · 11 months ago
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C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ognuno di noi ha la propria “no man’s land” in cui è totale padrone di se stesso. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell’etica, una sia morale e l’altra immorale; l’una sia lecita l’altra illecita. Semplicemente l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un'ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese: vive di questa sua vita libera e segreta da una sera o da un giorno all'altro e queste ore hanno una loro continuità. Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell'uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo, possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la linea generale dell'esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s'è mai incontrato con se stesso, e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero.
Nina Nikolaevna Berberova - Il giunco mormorante
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polkadotmotmot · 2 years ago
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Elena Giunco - Pink Lake: Unreal Reality, 2023
#up
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alonewolfr · 1 month ago
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Cercate di essere fragili e forti allo stesso tempo. Non opponete resistenza ai temporali della vita, attraversateli, respirateli. Siate come il fragile giunco che ha la forza di piegarsi al vento, ma appena si calma la tempesta, torna dignitosamente dritto.
|| Agostino Degas
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kyda · 1 year ago
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mi ha fatto morire dalle risate oggi il professore di letteratura che fa: dovete sapere come si dice giunco in russo!!! GIUNCO? IO SONO SEDUTA DAVANTI AL COMPUTER A DECIFRARE VENTI PAGINE WORD DI GRAMMATICA DA SEI ORE, HO CENATO RIPETENDO I GRUPPI DI VERBI RIFLESSIVI TRANSITIVI INTRANSITIVI ATTIVI PASSIVI CON I PREFISSI I SUFFISSI I CONFISSI E I CASI N1-N6 E QUALE VA USATO QUANDO E CON QUALE VERBO E IN BASE A CHE COSA E DEVO SAPERE COME SI DICE G I U N C O IN RUSSO????
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scorcidipoesia · 9 months ago
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Casida IV
Della donna distesa
Vederti nuda è rievocare la terra.
La terra piana e priva di cavalli.
La terra senza un giunco, forma pura
chiusa al futuro: confine d'argento.
Vederti nuda è comprendere l'ansia
della pioggia che cerca fragili fianchi,
o la febbre del mare dal volto immenso
che non trova la luce della sua guancia.
Il sangue risuonerà nelle alcove
e verrà con spada di folgore,
ma tu non saprai dove si celano
il cuore di rospo o la violetta.
Il tuo ventre è uno scontro di radici,
le tue labbra un'alba senza profilo,
e sotto le tiepide rose del letto gemono
i morti, in attesa del loro turno.
Federico Garcia Lorca
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gregor-samsung · 11 months ago
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“ Il sabato, il mercato apre al pubblico alle nove. Questo vuol dire che i veri appassionati alle otto in punto sono già lì, in attesa. Ci si incontra in un bar proprio di fronte al mercato, tutti dotati di enormi zaini vuoti che si spera di riempire. Qualche saluto imbarazzato fra persone che si conoscono di vista da anni, di cui spesso si sanno nome e professione, ma con cui non si è mai davvero scambiato quattro chiacchiere. Si beve un caffè e ci si guarda sospettosi, soprattutto fra rivali con gli stessi gusti. È una specie di maledizione, qualunque sia l’argomento della tua ricerca ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere. Anch’io, naturalmente, ho il mio antagonista. È un signore anziano, alto e sottile come un giunco. Avvizzito e scuro di carnagione come se fosse stato a seccare per anni al sole del deserto, vestito sempre con quello che a me sembra essere lo stesso lungo impermeabile chiaro, estate o inverno che sia. Insensibile al clima come i migliori cercatori di libri: che piova, nevichi o tiri vento, che si ghiacci o ci sia un’afa irrespirabile, lui è sempre lì. Ogni sabato alle otto. Si aggira fra i banchi con una leggera zoppia che usa come un’arma per dissimulare la sua ferocia. Pensi possa essere lento nel muoversi e, invece, appena qualcosa attrae la sua attenzione è capace di scalare degli enormi mucchi di libri con la stessa agilità di un ragazzino. Io ormai lo so, ma tra i neofiti la sua apparente fragilità fa molte vittime. Fragilità? Non sa cosa sia. È duro come il legno stagionato di cui sembra essere fatto. È resistente anche, il maledetto! Non si stanca mai, controlla con pignoleria ogni mucchio e non c’è sabato che a fine giornata non vada via con il suo zaino stracolmo di pesanti tomi. Ho sentito un libraio una volta chiamarlo professeur e un altro Henri. Professor Henri era, quindi, tutto quello che conoscevo del mio avversario, oltre al fatto che era temibile, un vero osso duro, che adora la botanica e la Rivoluzione francese. E che mi sta antipatico. Sembra avere un sesto senso per i libri di botanica. Si tuffa nei mucchi come una donnola dentro la tana di un coniglio e ne emerge sempre con qualcosa fra le mani. Quando ci si incrocia fra i cumuli, sembra sempre che mi osservi con uno sguardo dove si mescolano in parti uguali sufficienza e divertimento. Ci teniamo d’occhio da lontano e normalmente a inizio giornata ci dirigiamo ai poli opposti del mercato alla ricerca di mucchi appena scaricati guardandoci in cagnesco, con la speranza di trovare per primi qualcosa che possa suscitare l’interesse dell’altro. Una vitaccia, ve lo garantisco. “
Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza (collana i Robinson / Letture), 2022⁷, pp. 19-20.
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sabinerondissime · 2 years ago
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La spiaggia di Porto Giunco è considerata tra le più belle spiagge d’ Italia si trova a pochi chilometri dal Comune di Villasimius a sud est della Sardegna.
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angela-miccioli · 1 year ago
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Vederti nuda rievoca la terra
la terra liscia, sgombra di cavalli. La terra senza un giunco, forma pura chiusa al futuro: limite d'argento.
Vederti nuda è capire l'ansia della pioggia che cerca esile vita la febbre del mare dall'immenso volto che non trova la luce della guancia.
(Federico Garcia Lorca)
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pataguja61 · 2 years ago
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Calati juncu cà passa la china ...piegati giunco che passa la piena..(proverbio siciliano)
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arttecair · 8 months ago
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Torre di Porto Giunco. Sardinia
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Croatia 🇭🇷
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donaruz · 1 year ago
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Viola al freddo.
La coperta bianca e tu dentro come una crisalide d'aria.
Da cosa devi rinascere Viola?
La treccia lunga che ti scende dal lato del cuore
è la fune dalla quale vuoi essere salvata dal gelo
che arriverà nelle notti d'inverno?
Parli chiedendo permesso al diavolo
con gli occhi grandi e perduti come i cieli dell'est.
Domani la Luna sarà enorme si dice
e tu non la guarderai neppure forse
per non lasciare il viso ai tagli bui della sera.
Viola dorme fuori dal portone dietro le macchine,
la casa l'ha dimenticata camminando.
Seduta come un giunco piegato,
sempre lì ad aspettare nessuno.
Mentre parli sola le stelle brillano Viola,
le prenderai un giorno vicino,
le riprenderai per portarle nei sogni di un letto
caldo come l'amore che hai ancora sulle mani.
Gilda Jocle
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fuoridalcloro · 10 months ago
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"Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man’s land, in cui è totale padrone di se stesso. C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell’etica, una sia morale e l’altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l’una lecita e l’altra illecita. Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un giorno) all’altra, e queste ore hanno una loro continuità.
Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell’uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la «linea generale» dell’esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso, e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero."
Nina Nikolaevna Berberova - Il giunco mormorante
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