#giudizi altrui
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La forza interiore: Come Julia Roberts ci ricorda il valore della resilienza
Julia Roberts e l’importanza di proteggere la propria autostima: un’analisi delle parole che ispirano a superare il giudizio altrui.
Julia Roberts e l’importanza di proteggere la propria autostima: un’analisi delle parole che ispirano a superare il giudizio altrui. L’articolo, pubblicato su Quora da Al Rajhi, riporta una riflessione di Julia Roberts sulla resilienza e la salvaguardia della propria autostima in un mondo in cui le critiche possono farsi strada nelle nostre fragilità. Roberts sottolinea l’importanza di restare…
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un-mei-no-akai-ito · 5 months ago
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Flusso di pensieri.
Vorrei solo dare una svolta alla mia vita.
Vorrei riuscire a capire cosa fare, come proseguire in questa vita.
Mi piacerebbe avere le giornate super piene.
Avere la possibilità di uscire fuori regione, ed esplorare posti nuovi.
Non avere paura del giudizio e di sguardi altrui, ma essere serena fuori casa, dopo tanto tempo.
Vorrei imparare a fare cose nuove, vivere emozioni nuove, conoscere gente nuova, senza aver paura dei giudizi.
Vorrei essere una persona diversa, andare in un posto dove nessuno mi conosce, dove nessuno mi trova diversa, perché alla fine poi, non sono così tanto.
Vorrei perdermi dentro le viuzze di una città sconosciuta, fino ad arrivare davanti ad una libreria.
Vorrei prendere la metro come tutti gli altri e viaggiare, senza una destinazione ben precisa.
Vorrei esplorare senza fermarmi mai.
Vorrei sconvolgere totalmente la mia vita. Ma non posso farlo. Psicologicamente, mentalmente e fisicamente.
@un-mei-no-akai-ito // (Gio 15.08.24 h 00:21)// @un-mei-no-akai-ito
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clarissasworld · 1 month ago
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Amarsi ogni giorno significa guardarsi allo specchio e sorridere dei propri difetti.
Amarsi ogni giorno significa non rimproverarsi, non farsi assalire dai sensi di colpa, non lasciarsi abbattere dalle sconfitte.
Amarsi ogni giorno significa avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, avere un’alta autostima, sentirsi belli senza desiderare di essere migliori, non lasciarsi distruggere dalle critiche e dai giudizi altrui.
Amarsi significa essere anche un pò egoisti e narcisisti perché non si può pretendere di amare il prossimo senza prima amare pienamente se stessi.
Perciò amati ogni giorno di più e quando sentirai l’odio montare dentro di te, fermati, respira, sorridi. Non dimenticare che quel che l’odio vuole distruggere, l’amore lo crea.
Sempre.
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-Sabrina Ferri
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ma-pi-ma · 1 year ago
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Siamo fatti di solitudini
pensieri affollati,
se,
ma,
piccoli sogni,
desideri,
bugie di pace,
intime passioni.
Siamo cartoline nel cassetto,
origami appesi ad una finestra,
acchiappasogni consumati dal tempo.
Siamo ragnatele di memoria
senza fissa dimora,
impauriti dal dolore
e dai giudizi altrui.
Siamo carta,
inchiostro, fuoco.
Poco, tanto,
niente, qualcosa.
Ci accontentiamo,
stiamo comodi in scarpe troppo
strette per paura dell' inverno.
Segretamente amiamo,
disperatamente,
inutilmente,
vigliaccamente.
Siamo infelici,
ma ridiamo.
Ci ignoriamo
ma vorremmo baciarci.
Siamo vivi,
ma non viviamo.
Noi, piccole isole
in mari di inquietudini,
inermi, soli, tremuli.
Carla Casolari
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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Siamo fatti di solitudini pensieri affollati, se, ma, piccoli sogni, desideri, bugie di pace, intime passioni. Siamo cartoline nel cassetto, origami appesi ad una finestra, acchiappasogni consumati dal tempo. Siamo ragnatele di memoria senza fissa dimora, impauriti dal dolore e dai giudizi altrui. Siamo carta, inchiostro, fuoco. Poco, tanto, niente, qualcosa. Ci accontentiamo, stiamo comodi in scarpe troppo strette per paura dell’ inverno. Segretamente amiamo, disperatamente, inutilmente, vigliaccamente. Siamo infelici, ma ridiamo. Ci ignoriamo ma vorremmo baciarci. Siamo vivi, ma non viviamo. Noi, piccole isole in mari di inquietudini, inermi, soli, tremuli.
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Carla Casolari
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angelap3 · 10 months ago
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Cinque cose da non dimenticare... ❤
1° Fregatene dei giudizi altrui.
2° Sii sempre te stessa.
3° Esprimi ciò che pensi e senti.
4° Frequenta chi ti stima.
5° Ama i tuoi "difetti".
Debora Vinci
Buona serata 🥂
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cuoreenero · 1 year ago
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Se potessi dire qualcosa alla me bambina sarebbe, senza dubbio, di non dare troppo peso ai giudizi altrui. “La descrizione di te stessa non sono le parole degli altri”.
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unfilodaria · 6 days ago
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Scrivo e intanto vi leggo E leggo e capisco che questa è terra di nessuno dove pochi ci fanno domande e noi riusciamo ad esprimere davvero quello che ci muove dentro, fottendocene se quel che appare fuori di noi a qualcuno potrà far storcere il naso o pensare "ecco la solita lagna". Questo luogo è ancora il luogo libero dei nostri pensieri, dei nostri moti d'animo e delle nostre emozioni. Scriviamo quel che siamo e ce ne sbatte poco dei giudizi altrui. Scriviamo, ridiamo, cazzeggiamo e piangiamo. Ed io ringrazio tutti per essere ancora questo. Perché ci deve pur essere un luogo dove urlare e far risuonare i nostri sentimenti: e fin tanto dura questo luogo da oltre dieci anni (ma sospetto che siano quasi quindici) per me è Tumblr
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stronger31 · 10 days ago
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2024
L'anno che mi ha devastata, mi ha fatto dubitare di me stessa. L'anno che mi ha fatto toccare veramente il fondo, ma che mi ha permesso di darmi la spinta per cercare di risalire.
È stato l'anno della scoperta di me stessa, l'anno in cui ho deciso di non voler più crollare, in cui ho riacceso la mia luce.
L'anno in cui ho finalmente capito che essere me stessa è l'unico modo che ho per vivere serenamente la mia vita. In cui ho scoperto che forse in fondo non me ne frega niente del pensiero altrui, che i giudizi possono scivolarmi addosso e che i pregiudizi nei confronti degli altri non fanno bene a nessuno.
L'anno della consapevolezza, della spensieratezza e della riscoperta. L'anno in cui ho capito che valgo molto di più di tutto il resto e in cui ho deciso di essere felice.
Grazie 2024, perché mi hai fatto riscoprire il bello di essere me.
Benvenuto 2025, che tu posso essere l'anno della rivalsa.
-stronger31
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roxan-world · 12 days ago
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Bilancio dell'anno che sta per finire
UN PO' DI ME:
È l'ora di tirare le somme. Come ogni anno io scelgo di farlo con una lettera dell'alfabeto.
Il 2024 è stato per me l'anno della lettera "P".
"P" COME PAZIENZA. Pazienza avuta per i ritardi di un progetto importante e per la raccolta dei frutti di immenso lavoro. Pazienza verso gli intoppi, verso l'ingratitudine, verso gli altri, verso le delusioni.
"P" COME PAURA. Di sbagliare. Di deludere. Di essere delusa. Di ferire. Di essere ferita. Di fallire. Di morire.
"P" COME PROVA. Alla prova la mia salute. Alla prova la mia fiducia ancora troppo spesso malriposta. Alla prova perfino il mio buonsenso!
"P" COME POCHEZZA. Quella di alcune persone. Non lo accetterò mai.
"P" COME PARACULAGGINE. Quella di altre. Mi inorridiscono sempre.
"P" COME POVERTÀ D'ANIMO. Quella di molte. Ma sanno che tutti dobbiamo morire?
"P" COME PRETESTO. Quello subito e anche usato per giustificare l'ingiustificabile.
Ma anche "P" COME POTERE grande di superare ogni ostacolo, il potere dell'ottimismo, il potere delle costanti eterne della mia vita....figlio, famiglia, amicizie vere e lavoro, il potere dell' accettazione e dell'amore per me stessa.
"P" COME PRECEDENZA. Quella data a chi amo e a ciò che mi fa stare bene.
"P" COME IL PIACERE. Quello di gustare e apprezzare le cose belle della giornata, di vivere momenti preziosi con le persone che amo, di vivere la mia vita!....e non quella che gli altri pensano sia!
Ecco....benché io sia consapevole che l'anno sia solo una convenzione umana e che sia la vita intera, non l'anno calendario, fatta di alti e bassi, gioie e dolori....arrivederci 2019 e Benvenuto 2020 . Cosa ti chiedo? Nulla di speciale. Paziente aspetterò di ricevere il solito cocktail misto di positività e negatività che, anche tu, fedele al tuo compito, vorrai donarmi.
Dal canto mio, prometto che anche quest'anno....farò una marea di cazzate...mi fidero' giusto un po' meno....piangero'....urlero'....mi arrabbiero' con gli altri e soprattutto con me stessa....sarò polemica....e sarcastica....sarò sempre intollerante al vittimismo, all'ignoranza e alla nullafacenza, sorridero' di fronte alle competizioni sterili e farò sempre una fatica titanica a trattenere la lingua e dirò anche qualche parolaccia....e tanti chissenefrega!....ma prometto solennemmente anche che continuerò a mettere al primo posto l'amore per mio figlio, per i miei cari, ad amare me stessa senza se e senza ma....continuerò ad essere me stessa con tutta la mia miriade di pregi e di difetti, incurante dei giudizi altrui....continuerò anche a vedere tutto bianco o tutto nero ( niente....le mezze misure proprio non fanno per me!), continuerò a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto....e continuerò, inoltre, con la passione di sempre, a leggere, a scrivere, a fare sport, a studiare e a studiarmi soprattutto (mica mi conosco fino in fondo? 😎😉😃 pensare che c'è chi è convinto di conoscermi bene invece! ).... a correre, a lavorare, a fotografare tramonti, a sorridere, ad ironizzare e ad amare maledettamente questa vita e tutte le meraviglie che regala !!!!
Perché, come mi suggerisce sempre il mio immutato ottimismo, io credo che la vita abbia sempre dei meravigliosi colori in serbo per noi!
E allora.....perché non dovrebbe averne anche l'anno che verrà????
Quindi... Buon 2025 a tutti e soprattutto a me....😊
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animapienadiodio · 7 months ago
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Quasi paradossalmente, tendiamo a denotare una particolare propensione nell'avanzare giudizi e asserzioni critiche nei confronti altrui, senza essere in possesso di tutti quegli elementi che consentirebbero di avere una visione più ampia e con tutte le varie sfaccettature; mentre, di contro, non siamo altrettanto propensi a tenere una medesima attitudine nei nostri confronti, pur essendo, teoricamente e idealmente, coloro che meglio conoscono ciascuno il proprio sè.
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pezzidiuncuoreancoravivo · 2 months ago
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L’idea che la gente possa chiamarmi “troia” per via di OF mi fa stare davvero male. Da piccola, usavo anch’io quel termine in modo superficiale, rivolgendolo a chiunque si facesse un selfie con la scollatura. Ero cresciuta con una mentalità bigotta, secondo cui il corpo delle donne dovesse essere sempre “tutelato,” mentre quello maschile... beh, sti cazzi. Fino a qualche anno fa, probabilmente la pensavo ancora così.
Poi qualcosa è cambiato, ma non perché ho iniziato a spogliarmi o a mettere in mostra me stessa. Ho semplicemente imparato a usare parole come “zoccola” solo per esprimere rabbia o antipatia, e non per giudicare il corpo o le scelte altrui.
Su Tumblr ho scoperto che ci si può mostrare senza essere volgari, ma essendo sensuali e, perché no, anche erotiche. Così ho voluto provare. Ricevere complimenti – non troppo spinti – mi faceva stare meglio con me stessa, anche solo per un po’. Però, alla fine, se non ti vedi bella da sola, nessun complimento altrui potrà mai cambiarti davvero.
Ci sono stati momenti in cui ho accettato il mio corpo e ho iniziato a postare foto come se fossero semplici selfie, perché mi piacevo in quegli scatti. Le attenzioni maschili, alla fine, sono sempre state secondarie (se non proprio irrilevanti). Peccato, però, che qui sia più conosciuta come “quella di OF” piuttosto che per la ragazza triste che sono. Forse è meglio così? Non lo so.
Ammiro chi riesce a fregarsene degli insulti e si spoglia senza problemi. Perché, diciamocelo, è bello essere apprezzate anche da nude, ed è bello fare soldi con il minimo sforzo. Capisco che molti abbiano dei valori, e anche io ne ho, ma ho smesso di giudicare le persone che non fanno male a nessuno con le loro scelte. E, a dirla tutta, chi mi dà della “troia” sta facendo peggio di me: io, spogliandomi, non ferisco nessuno. Peccato che non tutti lo capiscano.
Siamo talmente abituati a consumare contenuti erotici o pornografici che, appena una ragazza comune si mette su OF, scatta subito il giudizio: “troia.” Come se la cosa riguardasse voi. Come se non sapessimo a cosa andiamo incontro (ok, forse le più giovani no, ma comunque). E se un giorno ce ne pentiremo? Sarà un problema nostro, non vostro. Non avrete comunque il diritto di dirci: “Te l’avevamo detto.”
Detto ciò, se solo avessi più autostima, mi vedessi più bella e attraente, non perderei tempo. Sì, cazzo, mostrerei con orgoglio un bel culo sodo o un seno tonico. Vorrei davvero avere la forza di fare quello che voglio con il mio corpo, senza preoccuparmi dei giudizi altrui. Ma, vabbè, ormai.
E poi sono incostante, odio pure messaggiare troppo e solo di sesso, che noiaaaaa.
(per sto post mi sono aiutata con chatgpt, i più attenti capiranno che non è il mio modo di scrivere 👀)
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ilgiardinodivagante · 4 months ago
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Quante volte, nel corso di una conversazione, ci siamo ritrovati a interpretare le parole degli altri attraverso la lente delle nostre esperienze e delle nostre aspettative? Attribuiamo ai loro discorsi intenti che potrebbero non esserci, generando malintesi e incomprensioni. Questo fenomeno è particolarmente evidente quando si affrontano temi delicati, come quelli legati alla crescita personale, alla spiritualità o alle convinzioni politiche. Spesso tendiamo a valutare le idee altrui in base a quanto si allineano con le nostre, piuttosto che cercare di comprenderne le ragioni profonde. Ci chiediamo se ciò che l'altro dice sia "giusto" o "sbagliato", trascurando il fatto che ogni individuo ha un proprio percorso e una propria visione del mondo.
Proiettare le nostre convinzioni sugli altri spesso innesca dibattiti infruttuosi e ci impedisce di cogliere le opportunità di crescita che nascono dal confronto. Immaginiamo, ad esempio, che un amico ci racconti di aver deciso di intraprendere un lungo viaggio zaino in spalla. Potremmo essere tentati di giudicare la sua scelta in base alle nostre esperienze: se amiamo i viaggi avventurosi, potremmo incoraggiarlo e condividere le nostre emozioni; se, al contrario, preferiamo vacanze più tranquille, potremmo esprimere perplessità o preoccupazione.
Invece di focalizzarci sulla nostra personale reazione, dovremmo cercare di comprendere le motivazioni che hanno spinto il nostro amico a prendere questa decisione. Forse desidera uscire dalla sua zona di comfort, alla ricerca di nuove esperienze e di una maggiore consapevolezza di sé. Forse sente il bisogno di staccare dalla routine quotidiana e di connettersi con altre culture.
Ogni individuo ha un percorso unico e ha il diritto di sbagliare, di cambiare idea e di crescere a modo suo. Quando giudichiamo gli altri, stiamo in realtà cercando di controllare il loro percorso, di plasmarlo secondo i nostri desideri. Imponiamo così un limite alle loro possibilità, costringendole a muoversi all'interno di un perimetro prestabilito da noi. È un’azione pericolosa che può minacciare la loro autonomia e la loro integrità.
È fondamentale fermarsi un momento e riflettere sulle conseguenze dei nostri giudizi. Quando etichettiamo le scelte degli altri, stiamo in realtà esercitando un potere sottile, spesso incosciente, che può avere un impatto profondo sulla vita delle persone. I nostri giudizi affrettati possono spegnere entusiasmi, soffocare la creatività e spingere gli altri a conformarsi alle nostre aspettative, rinunciando ai propri sogni e desideri.
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Pertanto, è fondamentale coltivare una maggiore consapevolezza dei nostri giudizi e delle loro potenziali conseguenze. Prima di esprimere un'opinione, dovremmo fermarci a riflettere: stiamo davvero cercando di comprendere l'altro o stiamo semplicemente cercando di affermare la nostra superiorità? Le nostre parole stanno costruendo o distruggendo?
Quando ci troviamo di fronte a scelte diverse dalle nostre, è fondamentale sospendere il giudizio e cercare di metterci nei panni dell'altro. Solo in questo modo possiamo apprezzare la ricchezza e la diversità delle esperienze umane e costruire relazioni più profonde e significative. Questo approccio non significa rinunciare alle proprie convinzioni o fingere di essere d'accordo con tutto ciò che gli altri dicono. Significa semplicemente riconoscere che esistono molteplici prospettive valide e che ciascuna di esse ha il diritto di essere ascoltata e rispettata. Quando riusciamo a superare le nostre proiezioni e a comprendere le ragioni profonde che motivano le azioni degli altri, apriamo le porte a un dialogo autentico e costruttivo. Un dialogo che ci permette di crescere insieme, imparando gli uni dagli altri e arricchendo la nostra visione del mondo.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare
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susieporta · 1 year ago
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Le cose rotte il tempo non le aggiusta, semmai le copre di indifferenza, polvere, parole, malinconia ma non le aggiusta. Per aggiustare le cose, le persone rotte, c'è bisogno di mani che toccano, stringono, rialzano e bocche che parlano, urlano. C'è bisogno di occhi che guardano, aspettano e orecchie che sappiano ascoltare e non solo sentire.
Quando con le parole provo ad esprimere i miei pensieri, spesso, non è così semplice e immediato tirarle fuori. A volte, c'è bisogno di tempo, di uno stimolo esterno, delle parole di un'altra persona o di un piccolo trauma.
Del parere e del giudizio altrui ci importa poco o questo è ciò che vogliamo credere e far credere. Ma esistiamo proprio perché sono gli altri ad esistere e viceversa. Che si accetti o meno, siamo molto più vicini, gli uni agli altri, di quanto vogliamo credere.
Molti ci daranno supporto, attenzioni e pareri, altri, giudizi, minacce e malinconica disattenzione. E sarà complicato ingurgitare giudizi che non vorremmo sentire, parole che sembrano lame, pareri che vogliono apparir consigli ma che in effetti sono giudizi affrettati. E, tanti, verranno frenati ed affranti proprio da quelle inattese e indesiderate parole. Ma è innegabile il fatto che siamo fatti di consigli accettati e giudizi indesiderati.
Ma meritiamo la cattiveria che abbiamo dovuto sopportare? Ho un parere a riguardo ma preferisco tacerlo. La cosa, però, che tengo a dire, é che quella cattiveria sono riuscito a sopportarla ed è grazie ad essa che, immagino, abbia imparato cosa sia la gentilezza. Ed è grazie ad essa che, immagino, abbia imparato che la cattiveria suscita in ogni individuo un misto di fascinazione e sgradevole imbarazzo.
Abbiamo bisogno di buone storie da cui prendere esempio; storie in cui ci si possa ritrovare. Ma abbiamo necessariamente bisogno di storie di cui vergognarsi e da cui prendere le distanze per poter ricordare a noi stessi di essere, comunque, fragili, emotivamente ricattabili, malleabili come argilla e inclini a soddisfare ripugnanti bisogni che spesso si rivelano solo assopiti.
Luigi Mattiello
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a-dreamer95 · 1 year ago
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Cercare conforto nelle persone care e ricevere soltanto giudizi non richiesti. Ci sono persone senza preparazione né coscienza che dispensano consigli sulla vita altrui. Di solito c’è almeno un esemplare di questa specie in ogni famiglia o gruppo di amici. Dietro ad essi spesso si cela una strategia di manipolazione per gestire il nostro comportamento. I dispensatori di consigli sono un’altra categoria di persona tossica che, mostrando di avere buone intenzioni, ci suggerisce quello che dobbiamo e non dobbiamo fare della nostra vita, sempre basandosi sulla loro esperienza.
Facendo riferimento solo alle loro vicende, di solito le conclusioni a cui giungono non sono applicabili al nostro caso.  L’unico modo per dare un consiglio corretto è provando empatia verso il destinatario e cercando di vedere il problema dal suo punto di vista e non dal nostro, che è diverso.
“Nel tentativo di aiutare, possiamo fare del male a qualcuno obbligandolo a ricevere qualcosa che non ci ha chiesto. Inoltre, quando insistiamo a dare consigli a qualcuno che non ce li ha chiesti, in realtà li stiamo dando a noi stessi”.
I parenti non sono la famiglia; la famiglia è solo chi ti cerca, chi ti chiama, chi ti viene a trovare, chi ti sostiene.
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pensieri-liberi-nella-mente · 10 months ago
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Razzismo che brutta parola
In un mondo che giudica
Ciò che facciamo
Ciò che diciamo
Ciò che siamo
Siamo tutti razzisti
Nessuno escluso
Giudichiamo l'aspetto degli altri
Discrimiano chi ha la pelle diversa da noi
Discrimiamo chi pensa in modo differente
Discrimianiamo chi non si veste all'ultima moda
Discrimianiamo chi non ha l'ultimo modello
Di un cellulare, di un'automobile
Discrimianiamo chi è fragile
Discrimianiamo chi è diverso dai nostri standard
Chi di noi non giudica?
Chi di noi integra chi è diverso da noi?
Chi non ha mai insultato un all'altra persona?
Chi non rispetta il pensiero diverso?
Quando non ci saranno giudizi, Quando si accetteranno i pensieri altrui
Quando non ci saranno insulti
Allora il razzismo smetterà di esserci
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