#giudizi altrui
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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La forza interiore: Come Julia Roberts ci ricorda il valore della resilienza
Julia Roberts e l’importanza di proteggere la propria autostima: un’analisi delle parole che ispirano a superare il giudizio altrui.
Julia Roberts e l’importanza di proteggere la propria autostima: un’analisi delle parole che ispirano a superare il giudizio altrui. L’articolo, pubblicato su Quora da Al Rajhi, riporta una riflessione di Julia Roberts sulla resilienza e la salvaguardia della propria autostima in un mondo in cui le critiche possono farsi strada nelle nostre fragilità. Roberts sottolinea l’importanza di restare…
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un-mei-no-akai-ito · 3 months ago
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Flusso di pensieri.
Vorrei solo dare una svolta alla mia vita.
Vorrei riuscire a capire cosa fare, come proseguire in questa vita.
Mi piacerebbe avere le giornate super piene.
Avere la possibilità di uscire fuori regione, ed esplorare posti nuovi.
Non avere paura del giudizio e di sguardi altrui, ma essere serena fuori casa, dopo tanto tempo.
Vorrei imparare a fare cose nuove, vivere emozioni nuove, conoscere gente nuova, senza aver paura dei giudizi.
Vorrei essere una persona diversa, andare in un posto dove nessuno mi conosce, dove nessuno mi trova diversa, perché alla fine poi, non sono così tanto.
Vorrei perdermi dentro le viuzze di una città sconosciuta, fino ad arrivare davanti ad una libreria.
Vorrei prendere la metro come tutti gli altri e viaggiare, senza una destinazione ben precisa.
Vorrei esplorare senza fermarmi mai.
Vorrei sconvolgere totalmente la mia vita. Ma non posso farlo. Psicologicamente, mentalmente e fisicamente.
@un-mei-no-akai-ito // (Gio 15.08.24 h 00:21)// @un-mei-no-akai-ito
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ma-pi-ma · 1 year ago
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Siamo fatti di solitudini
pensieri affollati,
se,
ma,
piccoli sogni,
desideri,
bugie di pace,
intime passioni.
Siamo cartoline nel cassetto,
origami appesi ad una finestra,
acchiappasogni consumati dal tempo.
Siamo ragnatele di memoria
senza fissa dimora,
impauriti dal dolore
e dai giudizi altrui.
Siamo carta,
inchiostro, fuoco.
Poco, tanto,
niente, qualcosa.
Ci accontentiamo,
stiamo comodi in scarpe troppo
strette per paura dell' inverno.
Segretamente amiamo,
disperatamente,
inutilmente,
vigliaccamente.
Siamo infelici,
ma ridiamo.
Ci ignoriamo
ma vorremmo baciarci.
Siamo vivi,
ma non viviamo.
Noi, piccole isole
in mari di inquietudini,
inermi, soli, tremuli.
Carla Casolari
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Siamo fatti di solitudini pensieri affollati, se, ma, piccoli sogni, desideri, bugie di pace, intime passioni. Siamo cartoline nel cassetto, origami appesi ad una finestra, acchiappasogni consumati dal tempo. Siamo ragnatele di memoria senza fissa dimora, impauriti dal dolore e dai giudizi altrui. Siamo carta, inchiostro, fuoco. Poco, tanto, niente, qualcosa. Ci accontentiamo, stiamo comodi in scarpe troppo strette per paura dell’ inverno. Segretamente amiamo, disperatamente, inutilmente, vigliaccamente. Siamo infelici, ma ridiamo. Ci ignoriamo ma vorremmo baciarci. Siamo vivi, ma non viviamo. Noi, piccole isole in mari di inquietudini, inermi, soli, tremuli.
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Carla Casolari
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angelap3 · 7 months ago
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Cinque cose da non dimenticare... ❤
1° Fregatene dei giudizi altrui.
2° Sii sempre te stessa.
3° Esprimi ciò che pensi e senti.
4° Frequenta chi ti stima.
5° Ama i tuoi "difetti".
Debora Vinci
Buona serata 🥂
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cuoreenero · 1 year ago
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Se potessi dire qualcosa alla me bambina sarebbe, senza dubbio, di non dare troppo peso ai giudizi altrui. “La descrizione di te stessa non sono le parole degli altri”.
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animapienadiodio · 5 months ago
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Quasi paradossalmente, tendiamo a denotare una particolare propensione nell'avanzare giudizi e asserzioni critiche nei confronti altrui, senza essere in possesso di tutti quegli elementi che consentirebbero di avere una visione più ampia e con tutte le varie sfaccettature; mentre, di contro, non siamo altrettanto propensi a tenere una medesima attitudine nei nostri confronti, pur essendo, teoricamente e idealmente, coloro che meglio conoscono ciascuno il proprio sè.
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ilgiardinodivagante · 2 months ago
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Quante volte, nel corso di una conversazione, ci siamo ritrovati a interpretare le parole degli altri attraverso la lente delle nostre esperienze e delle nostre aspettative? Attribuiamo ai loro discorsi intenti che potrebbero non esserci, generando malintesi e incomprensioni. Questo fenomeno è particolarmente evidente quando si affrontano temi delicati, come quelli legati alla crescita personale, alla spiritualità o alle convinzioni politiche. Spesso tendiamo a valutare le idee altrui in base a quanto si allineano con le nostre, piuttosto che cercare di comprenderne le ragioni profonde. Ci chiediamo se ciò che l'altro dice sia "giusto" o "sbagliato", trascurando il fatto che ogni individuo ha un proprio percorso e una propria visione del mondo.
Proiettare le nostre convinzioni sugli altri spesso innesca dibattiti infruttuosi e ci impedisce di cogliere le opportunità di crescita che nascono dal confronto. Immaginiamo, ad esempio, che un amico ci racconti di aver deciso di intraprendere un lungo viaggio zaino in spalla. Potremmo essere tentati di giudicare la sua scelta in base alle nostre esperienze: se amiamo i viaggi avventurosi, potremmo incoraggiarlo e condividere le nostre emozioni; se, al contrario, preferiamo vacanze più tranquille, potremmo esprimere perplessità o preoccupazione.
Invece di focalizzarci sulla nostra personale reazione, dovremmo cercare di comprendere le motivazioni che hanno spinto il nostro amico a prendere questa decisione. Forse desidera uscire dalla sua zona di comfort, alla ricerca di nuove esperienze e di una maggiore consapevolezza di sé. Forse sente il bisogno di staccare dalla routine quotidiana e di connettersi con altre culture.
Ogni individuo ha un percorso unico e ha il diritto di sbagliare, di cambiare idea e di crescere a modo suo. Quando giudichiamo gli altri, stiamo in realtà cercando di controllare il loro percorso, di plasmarlo secondo i nostri desideri. Imponiamo così un limite alle loro possibilità, costringendole a muoversi all'interno di un perimetro prestabilito da noi. È un’azione pericolosa che può minacciare la loro autonomia e la loro integrità.
È fondamentale fermarsi un momento e riflettere sulle conseguenze dei nostri giudizi. Quando etichettiamo le scelte degli altri, stiamo in realtà esercitando un potere sottile, spesso incosciente, che può avere un impatto profondo sulla vita delle persone. I nostri giudizi affrettati possono spegnere entusiasmi, soffocare la creatività e spingere gli altri a conformarsi alle nostre aspettative, rinunciando ai propri sogni e desideri.
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Pertanto, è fondamentale coltivare una maggiore consapevolezza dei nostri giudizi e delle loro potenziali conseguenze. Prima di esprimere un'opinione, dovremmo fermarci a riflettere: stiamo davvero cercando di comprendere l'altro o stiamo semplicemente cercando di affermare la nostra superiorità? Le nostre parole stanno costruendo o distruggendo?
Quando ci troviamo di fronte a scelte diverse dalle nostre, è fondamentale sospendere il giudizio e cercare di metterci nei panni dell'altro. Solo in questo modo possiamo apprezzare la ricchezza e la diversità delle esperienze umane e costruire relazioni più profonde e significative. Questo approccio non significa rinunciare alle proprie convinzioni o fingere di essere d'accordo con tutto ciò che gli altri dicono. Significa semplicemente riconoscere che esistono molteplici prospettive valide e che ciascuna di esse ha il diritto di essere ascoltata e rispettata. Quando riusciamo a superare le nostre proiezioni e a comprendere le ragioni profonde che motivano le azioni degli altri, apriamo le porte a un dialogo autentico e costruttivo. Un dialogo che ci permette di crescere insieme, imparando gli uni dagli altri e arricchendo la nostra visione del mondo.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare
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unfilodaria · 2 months ago
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a volte sono trattenuto dal rebloggare/pubblicare determinate foto o immagini perché mi lascio condizionare da un commento che mi fu fatto tempo fa da M., che sottolineava la tristezza delle stesse. La tristezza ma più la saudade è un sentimento che mi appartiene, che è legato ad un mio modo di essere empatico e se un certo tipo di foto mi colpiscono non è perché sono tristi o io sono triste ma perché mi stanno comunicando qualcosa. E' strano come alla lunga ci facciamo sempre condizionare dai giudizi altrui ed anche su uno spazio aperto e libero come questo (chissà fin quanto durerà): l'eco delle loro parole riesce a insinuare dubbi su quel che si fa
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susieporta · 1 year ago
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Le cose rotte il tempo non le aggiusta, semmai le copre di indifferenza, polvere, parole, malinconia ma non le aggiusta. Per aggiustare le cose, le persone rotte, c'è bisogno di mani che toccano, stringono, rialzano e bocche che parlano, urlano. C'è bisogno di occhi che guardano, aspettano e orecchie che sappiano ascoltare e non solo sentire.
Quando con le parole provo ad esprimere i miei pensieri, spesso, non è così semplice e immediato tirarle fuori. A volte, c'è bisogno di tempo, di uno stimolo esterno, delle parole di un'altra persona o di un piccolo trauma.
Del parere e del giudizio altrui ci importa poco o questo è ciò che vogliamo credere e far credere. Ma esistiamo proprio perché sono gli altri ad esistere e viceversa. Che si accetti o meno, siamo molto più vicini, gli uni agli altri, di quanto vogliamo credere.
Molti ci daranno supporto, attenzioni e pareri, altri, giudizi, minacce e malinconica disattenzione. E sarà complicato ingurgitare giudizi che non vorremmo sentire, parole che sembrano lame, pareri che vogliono apparir consigli ma che in effetti sono giudizi affrettati. E, tanti, verranno frenati ed affranti proprio da quelle inattese e indesiderate parole. Ma è innegabile il fatto che siamo fatti di consigli accettati e giudizi indesiderati.
Ma meritiamo la cattiveria che abbiamo dovuto sopportare? Ho un parere a riguardo ma preferisco tacerlo. La cosa, però, che tengo a dire, é che quella cattiveria sono riuscito a sopportarla ed è grazie ad essa che, immagino, abbia imparato cosa sia la gentilezza. Ed è grazie ad essa che, immagino, abbia imparato che la cattiveria suscita in ogni individuo un misto di fascinazione e sgradevole imbarazzo.
Abbiamo bisogno di buone storie da cui prendere esempio; storie in cui ci si possa ritrovare. Ma abbiamo necessariamente bisogno di storie di cui vergognarsi e da cui prendere le distanze per poter ricordare a noi stessi di essere, comunque, fragili, emotivamente ricattabili, malleabili come argilla e inclini a soddisfare ripugnanti bisogni che spesso si rivelano solo assopiti.
Luigi Mattiello
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a-dreamer95 · 1 year ago
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Cercare conforto nelle persone care e ricevere soltanto giudizi non richiesti. Ci sono persone senza preparazione né coscienza che dispensano consigli sulla vita altrui. Di solito c’è almeno un esemplare di questa specie in ogni famiglia o gruppo di amici. Dietro ad essi spesso si cela una strategia di manipolazione per gestire il nostro comportamento. I dispensatori di consigli sono un’altra categoria di persona tossica che, mostrando di avere buone intenzioni, ci suggerisce quello che dobbiamo e non dobbiamo fare della nostra vita, sempre basandosi sulla loro esperienza.
Facendo riferimento solo alle loro vicende, di solito le conclusioni a cui giungono non sono applicabili al nostro caso.  L’unico modo per dare un consiglio corretto è provando empatia verso il destinatario e cercando di vedere il problema dal suo punto di vista e non dal nostro, che è diverso.
“Nel tentativo di aiutare, possiamo fare del male a qualcuno obbligandolo a ricevere qualcosa che non ci ha chiesto. Inoltre, quando insistiamo a dare consigli a qualcuno che non ce li ha chiesti, in realtà li stiamo dando a noi stessi”.
I parenti non sono la famiglia; la famiglia è solo chi ti cerca, chi ti chiama, chi ti viene a trovare, chi ti sostiene.
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pensieri-liberi-nella-mente · 8 months ago
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Razzismo che brutta parola
In un mondo che giudica
Ciò che facciamo
Ciò che diciamo
Ciò che siamo
Siamo tutti razzisti
Nessuno escluso
Giudichiamo l'aspetto degli altri
Discrimiano chi ha la pelle diversa da noi
Discrimiamo chi pensa in modo differente
Discrimianiamo chi non si veste all'ultima moda
Discrimianiamo chi non ha l'ultimo modello
Di un cellulare, di un'automobile
Discrimianiamo chi è fragile
Discrimianiamo chi è diverso dai nostri standard
Chi di noi non giudica?
Chi di noi integra chi è diverso da noi?
Chi non ha mai insultato un all'altra persona?
Chi non rispetta il pensiero diverso?
Quando non ci saranno giudizi, Quando si accetteranno i pensieri altrui
Quando non ci saranno insulti
Allora il razzismo smetterà di esserci
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Quanto coraggio ci vuole per tener stretto l’amore, anche quando fa male?
Quanto coraggio ci vuole per rialzarsi dopo l’ennesima caduta?
Quanto coraggio ci vuole per stare al fianco di un amico mentre il mondo gli crolla addosso?
Quanto coraggio ci vuole per sedersi davanti a un tramonto, spingere lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte e capire che chiunque può superare i propri limiti, chiunque può essere infinito?
E per imparare ad amarsi, fregandosene dei giudizi altrui, saltando fuori dalla gabbia che hai intorno, quanto coraggio ci vuole?
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Roberto Emanuelli
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cuoreenero · 1 year ago
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Quante cose sarebbero state diverse se non mi fossi fatta influenzare dai giudizi altrui, quanto avrei vissuto diversamente la mia vita senza essere cosí schiava dei miei infiniti complessi e delle mie paranoie.
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ituoigraffisullamiapelle · 6 months ago
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Quanti anni hai?
Ho l'età in cui non credo più alle favole, ma credo molto nei miei sogni.
Quella in cui i giudizi negativi altrui, mi sfiorano, ma non mi scalfiscono.
L'età per cui la bellezza fisica mi attrae, ma é quella spirituale che mi fa andare fuori di testa, per non parlare poi dell'intelligenza, con quella ci farei l'amore ad oltranza.
Ho l'età in cui non devo più dimostrare il mio valore, e nemmeno competere con le altrui personalità, perché quello che ho e che sono, me lo sono ampiamente conquistato, e nessuno può metterlo in discussione.
Ho l'età in cui la qualità, é più importante della quantità, la sostanza ha più valore dell'apparenza, la fiducia non si baratta, e gli errori si pagano... ma sono le emozioni alla fine, che colorano la vita, e donano un senso più profondo, ad ogni singolo giorno.
Eh già, ho raggiunto l'età in cui finalmente, mi basto da sola, e sono più che autosufficiente, anche se confesso, il mio più intimo desiderio, resta sempre quello di amare, ed essere corrisposta, senza ma, perché né per come...
Senza riserve. Amata per sempre... indissolubilmente.
- Gabriella Sanfilippo
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#frasi #eta #amore
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tizianacerralovetrainer · 7 months ago
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youtube
4 buoni motivi per allenarsi a lasciare andare le critiche e i giudizi altrui
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