#giovani promesse sport
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Alessandria celebra Laurène Kimi Ossin: plauso civico alla campionessa di Taekwondo
Giovedì 21 novembre 2024, una cerimonia in onore della medaglia di bronzo ai World Taekwondo Junior Championships.
Giovedì 21 novembre 2024, una cerimonia in onore della medaglia di bronzo ai World Taekwondo Junior Championships. L’Amministrazione Comunale di Alessandria omaggia l’eccellenza sportiva locale con una cerimonia dedicata a Laurène Kimi Ossin, giovane campionessa di Taekwondo, che ha conquistato la medaglia di bronzo ai World Taekwondo Junior Championships tenutisi a Chuncheon, in Corea del Sud,…
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sbircialanotiziamagazine · 1 month ago
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Bologna. Tratta di essere umani e riduzione in schiavitù ai danni di giovani rumene. Eseguite due misure cautelari in carcere
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Bologna. Tratta di essere umani e riduzione in schiavitù ai danni di giovani rumene. Eseguite due misure cautelari in carcere. La Polizia di Stato di Bologna, nell'ambito di un'attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna D.D.A., ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini rumeni ritenuti responsabili di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù. L'attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Bologna scaturisce da una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene che, oramai esauste, riferivano di essere state reclutate nel 2019 da due loro connazionali in Romania, con la promessa di trasferirsi in Italia per svolgere il lavoro di domestiche. Una volta giunte a Bologna le due vittime si sono rese tuttavia conto delle false promesse di lavoro ricevute, in quanto sono state obbligate dai loro connazionali a svolgere attività di accattonaggio nelle strade prevalentemente del centro cittadino e a consegnare giornalmente il provento dell'intera attività. In varie occasioni, a causa di un guadagno ritenuto inadeguato, le giovani donne sono state violentemente malmenate e minacciate di ripercussioni nei confronti dei loro familiari residenti in Romania. Nel corso delle indagini gli investigatori della Squadra Mobile si sono imbattuti in una terza vittima rumena che in un'occasione è stata violentemente malmenata da uno dei due indagati, come emerge chiaramente dal video. La vittima ha riferito anche lei di essere giunta in Italia da alcuni anni con la speranza di un lavoro onesto, a causa il suo stato totale di indigenza, ma, una volta arrivata, di essere stata costretta dai due indagati a svolgere attività di accattonaggio, cedendo loro il denaro ricevuto. Preziosa ai fini dell'indagine è stata altresì la testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, ha avuto modo di vedere una delle vittime con inequivocabili segni visibili delle percosse subite.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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siciliatv · 1 year ago
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Calcio, giovane talentuoso scovato da Palermo FC: Alberto Sabella, promessa dell'Under 15 Regionale
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Il giovane attaccante saccense Alberto Sabella, classe 2009, ha attirato l'attenzione del Palermo FC durante la sua esperienza nel campionato under 15 regionale. Cresciuto nel settore giovanile Belice Sport di Partanna, sotto la guida del capo Nino Daì, Sabella ha mostrato il suo talento con 15 reti nel girone d'andata, nonostante aver saltato alcune partite a causa dell'interesse del club Palermo. Il talent scout Antonio Messinese, che segue attentamente il giovane calciatore, lo descrive come un vero goleador con un istinto naturale per il gol in area di rigore. Messinese è fiducioso nei notevoli margini di miglioramento di Sabella e scommette sul suo potenziale. Da anni impegnato nella scoperta di nuovi talenti, Messinese ha già individuato diversi giovani promettenti e continua a esplorare gli stadi alla ricerca di nuove promesse calcistiche. Read the full article
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Vernazza: "La Juve con la Next Gen è diventata produttrice di giovani promesse. Buona parte però è andata o andrà via"
Sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport", Sebastiano Vernazza si sofferma a parlare del movimento giovani in casa Juventus: "Con la Next Generation, l’Under 23 che gioca in Serie C, è diventata una produttrice seriale di …source
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piusolbiate · 3 years ago
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Solbiate Olona si riprende il suo Ciclocross
"E regala emozioni e normalità a tutti: le partenze e la gente che acclama, i circa 200 atleti con bici in spalla sulla mitica scalinata, una giornata speciale che ricarica tutti".
Complimenti alle giovani promesse solbiatesi del ciclocross: Giovanna Rogora e Paolo Favero. 
Paolo, oltre ad aver vinto la gara è già Campione Lombardo e vice Campione Italiano, Giovanna si è laureata Campionessa Provinciale
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 Giuseppe Leo, Vicesindaco e Assessore allo Sport: "Bravi Giovanna e Paolo e tutti i concorrenti, gli organizzatori e gli appassionati di ciclismo"
Pamela Bianchi, Consigliere Presidente Commissione Ecologia: "Bella iniziativa apprezzata dagli atleti e dagli spettatori. Grazie agli organizzatori e agli atleti"
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   Un appassionato di ciclocross : "Bravissimi a tutti, agli organizzatori e sopratutto ai concorrenti perché il percorso era molto impegnativo per dei ragazzi".
 FCI Federazione Ciclistica Italiana Comitato Lombardia: "Festa tricolore oggi alla gara di ciclocross di Solbiate Olona, ben otto neo campioni italiani hanno onorato le prove. Un ringraziamento agli atleti e agli organizzatori. Avanti così"  
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coachdonne · 2 years ago
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cinquecolonnemagazine · 3 years ago
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Calcio estivo, al bar dello sport...
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Siamo all'11 Luglio ed ormai tutte le squadre della serie A sono in ritiro estivo, per preparare al meglio la stagione calcistica. Due i fattori che quest’anno incideranno sul campionato l’inizio anticipato intorno a Ferragosto e la sosta invernale per il Mondiale in Qatar. Il calcio estivo delle 7 sorelle Non entriamo al momento nelle valutazioni delle squadre soprattutto delle 7 sorelle, perché ad oggi tutte si sono rinforzate e quindi tutte potenzialmente potrebbero essere vincitrici del titolo finale: lo scudetto. Ma ad oggi non si può negare che una su tutte si è rafforzata: la Vecchia Signora con l'arrivo di Di Maria ed il ritorno di Pogba. Certamente avrà anche perso calciatori dal calibro di Dybala, Bernardeschi e Chiellini ma va dato adito alla dirigenza che sta rinforzando la squadra. Le milanesi e le romane Altra squadra a strisce quella nerazzurra che con il ritorno di Lukaku in attacco si è certamente rinforzata nonostante l'addio di Perisic verso il Tottenham e la probabile cessione in difesa di Skriniar. Passiamo all’altra milanese, i rossoneri sono ancora un cantiere aperto anche se per il Milan vige il detto: "squadra che vince non si cambia". Le romane sono particolarmente attive sul calciomercato soprattutto i biancocelesti ma aspettiamo ancora qualche colpo prima di giudicare i due blocchi. Il Napoli Arriviamo poi alla squadra azzurra cioè il Napoli già passione e dolore dei tifosi partenopei. Anche qui partenze importanti come quella di Ghoulam, l'esterno sinistro come si dice ora oppure un terzino sinistro come si diceva ai tempi in cui il calcio si giocava solo la domenica e le partite tutte iniziavano alle 15. I tempi cambiano e gli sponsor ormai comandano su tutto e quindi ci dobbiamo sorbire lo spezzatino settimanale del campionato. Digressioni a parte, dicevamo delle partenze dolorose in casa Napoli dove oltre al terzino è partito il capitano Lorenzo Insigne detto "tir a gir" mentre Mertens alias Ciro non si sa se e cosa farà. Una cosa è certa: la cura economica dimagrante che vuole il presidente già è stata soddisfatta. Lato acquisti sono arrivati il georgiano Kvara e l’uruguagio Olivera. Insieme a loro la rosa azzurra accoglie alcune giovani promesse come Gaetano, Zerbin e Ambrosino che sono sotto l'attenta osservazione di Spalletti a Dimaro. Nonostante questa prima "girandola" di addii ed arrivi, la spina dorsale della squadra ad oggi è rimasta inalterata: Koulibaly, Anguissa e Oshimen. Bene ricordo un vecchio saggio del calcio, Vujadin Boskov, che diceva: "squadra che gioca vince" e lo scorso anno il Napoli spesso l’ha fatto anche se è venuto meno nella fase più importante. Anche qui sospendiamo il giudizio perché potremmo avere altre novità prima della fine del calciomercato. Si preannuncia una stagione dove sarà più difficile entrare in Champions League, figuriamoci conquistare il titolo finale . Un augurio di buon inizio di settimana Ci lasciamo con l'augurio di un buon inizio di settimana ma soprattutto con una massima della scuola di pensiero di Vujadin Boskov: "partita inizia e finisce quando arbitro fischia". Tutto il resto sono solo parole anzi chiacchiere da Bar dello Sport. Read the full article
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tarditardi · 3 years ago
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Il 17 giugno Vincenzo Spadafora presenta il suo libro Senza Riserve" assieme a Giovanni Ciacci, Carolyn Smith e Laura Sgrò al Domina Zagarella Sicily (Santa Flavia - Palermo)
Domina Zagarella Sicily, a Santa Flavia (Palermo) non è solo uno splendido resort sul mare in cui rilassarsi e oziare dal mattino a notte fonda, facendosi magari viziare dalla proposte degli chef.
Dall'estate 2022 è possibile regalarsi i nuovi dinner show di The Beach Luxury Club, spettacoli che mettono sul palco una decina di artisti internazionali (https://www.thebeachluxury.com) e pure, perché no, godersi la presentazione di un libro. 
E' quel che capita venerdì 17 giugno 2022 alle 21:30 quando Vincenzo Spadafora, politico di riferimento, già ministro per le politiche giovanili e lo sport nel 2021, presenta il suo "Senza Riserve, in politica e nella vita" (Solferino).  Spadafora dialogherà con Giovanni Ciacci, da sempre amico di Domina. Sarà un momento interessante, perché Ciacci, oltre che un notissimo stylist, è anche un affermato scrittore (il suo più recente libro è "La Contessa. La scandalosa vita di Giò Stajano", Soferino). Con loro sul palco, a interagire con gli ospiti di Domina. anche Carolyn Smith, coreografa e presidente della giuria di Ballando con le stelle e il celebre avvocato Laura Sgrò.
Ecco come l'editore Solferino presenta "Senza Riserve"
«La politica è una cosa bella, anche se oggi è difficile spiegarlo, soprattutto ai più giovani.» Vincenzo Spadafora ci crede e lo ha sperimentato in prima persona: dall'impegno giovanile nella terra dei fuochi all'incarico come presidente dell'Unicef, da Garante per l'infanzia a ministro della Repubblica, passando per una rivoluzione politica chiamata «Cinque Stelle» che ora ricostruisce in queste pagine dove si racconta senza riserve. E dove porta alla luce i retroscena degli anni che hanno visto il Movimento crescere, cambiare e arrivare al governo: un passaggio ricco di sfide e promesse ma non privo di contraddizioni. 
Vicino al leader Luigi Di Maio, e con un ruolo determinante nella costituzione dei Governi Conte prima con la Lega poi con il Pd, l'autore ha vissuto in prima linea la trasformazione del partito di Beppe Grillo. Da sottosegretario si è battuto sul fronte dei diritti e delle pari opportunità, da ministro durante i difficili mesi della pandemia si è scontrato con una parte del mondo dello sport contraria al cambiamento. Esperienze che emergono in una testimonianza autentica e inedita di successi e scenari drammatici, di protagonisti della scena pubblica e di lotte politiche, di scelte difficili e di equilibri da costruire. Ma anche di storie piene di umanità e di confessioni a cuore aperto.
Per saperne di più: Vincenzo Spadafora - "Senza Riserve"
https://www.solferinolibri.it/libri/senza-riserve/
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Domina Zagarella Sicily
https://www.domina.it/hotel/domina-zagarella-sicily/
Via Nazionale, 77 - 90017 Santa Flavia  (Palermo) - Italia
 +39 091 903077   [email protected]
Cos'è Domina
Da più di 30 anni, milioni di ospiti da tutto il mondo vivono emozioni uniche e indimenticabili negli hotel e nei resort Domina. La cultura italiana di tutte le realtà del gruppo è il segreto del successo di una marca che fa dell'innovazione il suo spirito guida. Tra le strutture gestite dal gruppo, Domina Coral Bay Hotel, Resort, Spa & Casino; Domina Zagarella Sicily; Domina Borgo degli Ulivi;  Domina Milano Hotel & Congress; Domina St. Petersburg; Domina Novosibirsk; Domina PK Parkhotel Kurhaus. Domina, happiness in your free time. www.domina.it
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Pesaro 2024 in festa per la Coppi e Bartali. Ricci, Della Dora, Vimini: «Un bellissimo spot per tutto il territorio»
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Pesaro 2024 in festa per la Coppi e Bartali. Ricci, Della Dora, Vimini: «Un bellissimo spot per tutto il territorio». «Ci tenevamo molto ad ospitare la Coppi e Bartali, una gara ciclistica di altissimo livello e di respiro internazionale, che arricchisce l’anno straordinario della Capitale italiana della cultura». Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’assessore alla Rapidità Mila Della Dora, il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini hanno salutato la carovana ai nastri di partenza e all’arrivo della prima tappa della Settimana Internazionale dedicata ai due campioni: «una vetrina per giovani promesse del mondo del ciclismo, è un grande evento di richiamo turistico per gli appassionati delle due ruote, che ben si sposa con Pesaro Città della Bicicletta e Città europea dello Sport». Per la città e per le Marche è stata una prima assoluta, «un grande spot e opportunità di promozione per tutto il territorio». Il via da piazza del Popolo per la Pesaro-Pesaro, poi la partenza ufficiale dalla Montelabbatese, la carovana ha toccato Montecchio, Borgo Massano, Gallo, Morciola, Tavullia, Gradara (per citarne alcune), arrivando alla Palla di Pomodoro, Pesaro. Come ha ricordato il sindaco Ricci: «In questi anni Pesaro ha fatto tanto per le due ruote, collaborando anche con il Giro d'Italia, che quest'anno vedrà protagonista la provincia con un bellissimo arrivo a Fano. Poi investendo sulle infrastrutture, come la nostra Bicipolitana che ha sfondato quota 100km, e il progetto della pista ciclorotellistica dove le società del territorio potranno allenarsi. Grazie agli organizzatori per aver scelto Pesaro e complimenti agli atleti che ci hanno fatto vivere una bella emozione. Viva la Coppi e Bartali, viva Pesaro Città della Bicicletta».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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paolocentofanti · 3 years ago
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La Svizzera accoglie atleti provenienti dall'Ucraina
La Svizzera accoglie atleti provenienti dall’Ucraina
La Confederazione svizzera accoglie atleti provenienti dall’Ucraina. Macolin, 02.03.2022 – Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport DDPS offre aiuto e sostegno a sportivi di punta provenienti dall’Ucraina. Il capo del DDPS Viola Amherd ha acconsentito ad ospitare presso l’Ufficio federale dello sport a Macolin 13 giovani promesse del ciclismo…
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Portogallo, il sogno sogno diventa incubo: lo scandalo per la tratta dei giovani calciatori
Ragazzi, spesso bambini, attirati con la prospettiva di diventare stelle del calcio e poi tenuti prigionieri, ricattati, costretti a fare i propri bisogni nei catini di plastica piazzati ai piedi dei letti nelle stanze dove erano chiusi a chiave. Una tratta delle giovani promesse dello sport più amato al mondo. Tratta di esseri umani, pescati nei paesi più poveri dell’Africa, del Centro e Sud…
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coachdonne · 2 years ago
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mm70skate · 4 years ago
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Questa mattina Roller Cross... Iniziamo con le prove percorso Giovani Promesse #mm70skate #savona #rollerskating #rollercoaster #rollercross #roller #rollerblade #rollerskates #pattinaggio #pattini #corsipattinaggio #sport #fitness #bambini #rollerskater #skate #skating #aics #goskate #riedel #moxieskate #skatelife #skatepark #rollerskatelife #sk #freeskate #patinar #skatedaily #training #skatelove #fitness @aicsfreestyle @leofficine_savona (presso Sant'Ambrogio di Valpolicella) https://www.instagram.com/p/CQ5au4cpuNZ/?utm_medium=tumblr
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giancarlonicoli · 5 years ago
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19 mag 2020 08:50
“GARELLA È IL MIGLIOR PORTIERE DEL MONDO. SENZA MANI, PERÒ” – GLI SFOTTO’ AI TEMPI DELLA LAZIO (“PAPERELLA”), I DUE SCUDETTI CON VERONA E NAPOLI, LE PARATE CON I PIEDI O CON IL 'LATO B': LA FAVOLA DI 'GARELLIK' (CHE COMPIE 65 ANNI) – “CAMORRA A NAPOLI? DOPING? NON SO NEANCHE COSA SIANO – LA ROTTURA CON BIANCHI, MARADONA, LA VOLTA CHE FECI ARRABBIARE BERLUSCONI E LA BATTUTA DELL’AVVOCATO – VIDEO
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Nino Materi per “il Giornale”
«Il» Verona (inteso come società Hellas Football Club) ha forse dimenticato Claudio Garella, ma «la» Verona (intesa come tifoseria) non ha mai smesso di sfogliare le gesta del suo portiere con la «k» finale: Garellik. Unico. Irripetibile. Come lo scudetto conquistato dalla città di Romeo e Giulietta nel 1985, pegno d' amore per collezionisti di emozioni. Figurine belle e brutte. Garella ne ha raccolte tante. Chissà se ha completato l' album dei sentimenti.
Garellik osserva il calendario. Non ha voglia di brindare. O forse sì. Ci sarebbero le occasioni addirittura per un triplice cin cin. Per lui, questo di maggio, è un mese da incorniciare: domenica 10 maggio, anniversario dello scudetto vinto con Napoli nel 1987; martedì 12 maggio, celebrazione dello scudetto conquistato col Verona 35 anni fa; sabato 16 maggio, il suo 65esimo compleanno.
Ricordi. Custoditi gelosamente, «ma che nulla hanno a che fare col calcio-business e senz' anima di oggi». Adesso meglio godersi la serenità degli affetti più cari. Nella tranquillità della provincia piemontese, dove ha scelto di trasferirsi da quando il suo vecchio mondo ha preso a orbitare in un universo estraneo. Per Garella un ritorno al passato: nato a Torino, il 16 maggio 1955, cresciuto col «giaguaro» Castellini a fargli da chioccia tra i granata. La prima occasione presa al volo: trasferimento nella Capitale, sponda Lazio. Ma ci arriveremo. Iniziamo dall' uomo.
«Preparato, onesto, fedele alla parola data - così ce lo descrive Leonardo Tortorelli, appassionato presidente della polisportiva «Barracuda» di Torino, club che Garella ha allenato per varie stagioni -. Grazie a lui abbiamo ottenuto una promozione e le sue conoscenze sono state fondamentale per richiamare sui nostri giovani l' attenzione di osservatori di serie A. Claudio ora conduce un' esistenza riservata, ma sono sicuro che sarebbe pronto a rimettersi in gioco». Il profumo dell' erba è inebriante per tutti. Figuriamoci per un portiere. Anche se c' è chi ti volta le spalle. È capitato a tanti. Capiterà ancora. Sensazione dura da metabolizzare. Garella è restio a parlarne. Così non resta che l' amarcord. C' era una volta, il calcio.
«Claudio era eccezionale - narra Osvaldo Bagnoli, il mister del gloria veronese -. Parava ogni pallone, con qualsiasi parte del corpo. I giornalisti ne esaltavano le imprese. Io una volta sbottai: Ma basta con questo Garella!. Ma lo feci non per mancare di rispetto a Claudio, ma per mettere tutta la squadra sul suo stesso piano».
Fatto sta che Garella interveniva perfino in rovesciata, o con il «lato b»: una specie di Higuita, ma scevro da profili clowneschi. Perché Claudio è sempre stato un tipo serio, dentro e fuori il campo. Con la schiena dritta.
«Oggi nei suoi discorsi c' è un velo di malinconia», testimoniano i pochi che lo frequentano. Ma basta un niente per risvegliare le zone di luce.
Come il bagliore esaltante di quel 12 maggio di 35 anni, fa quando il Verona venne incoronato sul trono della serie A e Claudio mostrò ai suoi critici (Gianni Brera in primis) quanto fossero infondati i loro giudizi.
Quell' anno Garella fu quasi imbattibile. Garellik si rivede nello specchietto retrovisore e il riflesso gli piace: «Ero un portiere controcorrente, diverso dai portieri belli da vedere, ma non meno efficace di loro. Usando i piedi ho interpretato il ruolo in maniera moderna». Vladimiro Caminiti scriveva che «sembrava un panettiere, un pasticciere». Invece Garella brillava nel campionato delle stelle: «I campioni più famosi erano tutti in Italia. Zico, Platini, Falcao, Junior, Rumenigge, Socrates... Ma il numero uno rimaneva lui, Maradona. Sognavo di giocare col più grande, e ci sono riuscito. Allenarsi con lui era uno show. A Genova, durante la seduta di rifinitura pre-partita lo sfidai, Diego non voleva più smettere di battere punizioni. Il resto della squadra era ormai sul pullman, ma lui continuava a stare in campo».
Garella, capace di fare autocritica e ammettere gli errori: «Il modo in cui ruppi col mister Ottavio Bianchi fu sbagliato, e sbagliai anche il 10 settembre '89, quando commisi un fallaccio su Borgonovo del Milan. Berlusconi si arrabbiò, aveva ragione».
Camorra a Napoli? Doping? «Non so neanche cosa siano. Se avessi visto qualcosa non l' avrei mai accettata». Eccolo, il Garella tutto d' un pezzo, il Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento dell' ipocrisia. Per questo ogni mattina può guardarsi allo specchio. A testa alta.
Garella conosce bene l' ambiente del football. Ha imparato, a proprie spese, che la correttezza non sempre è apprezzata. Forse per questo non è rimasto nel, cosiddetto, «giro che conta».
Dopo il corso federale a Coverciano, avrebbe le carte in regola per fare il direttore sportivo o l' allenatore.
Ma troppi presidenti preferiscono circondarsi di yes man con la testa girevole, pronti a voltarsi dall' altra parte fingendo di non vedere e non sentire. Insomma, l' opposto di Garella.
«Dopo scudetto e Coppa Italia, col Napoli avremmo potuto fare il bis l' anno successivo - dice il portiere -.Invece perdemmo il campionato sul filo di lana. Ma il Milan di Sacchi lo meritò». Garella capisce che deve fare le valigie. Un addio doloroso con negli occhi due fermo immagine di segno opposto: «La parata più bella, contro il Milan: palla smanacciata sul palo su colpo di testa di Hateley.
Il gol più amaro: quello di Butragueño nella gara di ritorno contro il Real Madrid che ci eliminò dalla Coppa dei Campioni. Nel primo tempo facemmo una partita strepitosa, il Real sembrava una squadretta».
Ma Garella non ha rimpianti. È stato infatti tra i protagonisti dell' apoteosi partenopea: «Un' atmosfera favolosa, ben simboleggiata dallo striscione dedicato ai defunti appeso dai tifosi sul muro del cimitero nel giorno dello scudetto: 'Uagliò, cosa vi siete perso!. Geniale. Idem per la risposta dei... defunti: 'Uagliò, ma chi ve l' ha detto che ce lo siamo perso?».
L' altra impresa memorabile Garella l' aveva compiuta due anni prima a Verona: «Bagnoli credeva in noi, l' intera squadra lo seguiva. Senza bisogno di tante parole. Eravamo un gruppo di amici. La sera si usciva insieme. Senza prime donne. Anche se a Pietro Fanna piaceva interpretare e questo ruolo. E noi glielo lasciavamo fare...». Di quella alchimia perfetta Garella fu un elemento essenziale. Alla faccia dei detrattori tanto al chilo: «Chi era a corto di argomenti tirava fuori la storia delle garellate (copyright, Beppe Viola) o di "paperella". La verità è che alla Lazio ero arrivato troppo giovane. Caratterialmente non ero ancora corazzato per pressioni di quel tipo». Senza contare il peso dell' eredità di Felice Pulici, portiere-icona e beniamino dei tifosi biancocelesti.
«Quando mi cedettero in B alla Sampdoria giurai al direttore sportivo della Lazio: tornerò in A e ci resterò a lungo». Promessa mantenuta.
Quattro stagioni alla grande difendendo la porta dei blucerchiati, poi il periodo d' oro di Verona. La convocazione in Nazionale sarebbe stato un giusto premio, ma Garella non aveva santi in paradiso.
Due fuoriclasse come Diego Maradona e Gianni Agnelli si accorsero però delle sue parate «sgraziate» (stesso aggettivo usato per il portiere dell' Olanda, Jan Jongbloed). Lui, intanto, è diventato Garellik: «Il soprannome me lo mise un giornalista del quotidiano L' Arena di Verona, ispirandosi ai colpi di clamorosi di Diabolik». Gianni Mura lo battezzò invece «Compare Orso», aggiungendo: «capace però di volare come Batman». «Ma il complimento più bello - ammette - lo ricevetti dall' Avvocato che, col suo umorismo, coniò una definizione passata agli annali: Garella è il miglior portiere del mondo. Senza mani, però. Si riferiva alla mia capacità di saper parare anche con i piedi. Aver meritato una battuta da Gianni Agnelli è importante, significa aver lasciato un segno nel mondo del calcio».
Ma anche Maradona ed Italo Allodi lo stimavano, tanto da caldeggiare il suo acquisto al Napoli di Ferlaino.
Era al top della forma, avrebbe meritato una convocazione in Nazionale.
Dopo Napoli per Garella iniziò il crepuscolo degli dei: due anni nell' Udinese (con una promozione dalla B alla A) e uno ad Avellino, con l' infortunio e l' addio al calcio a 35 anni.
Da allora promesse, delusioni. Inevitabili per gente come lui, non avvezza ai compromessi. Eppure il richiamo del campo è rimasto sempre suadente, come il canto delle sirene per Ulisse. A lui interessava allenare una squadra, e chi se ne frega se era solo una squadra di dilettanti.
Lo ricordano con affetto i ragazzi del Barracuda, società di prima categoria piemontese dal nome feroce ma dal cuore tenero; tanto diverso dagli squali del calcio professionistico. Predatori da cui Garella si è sempre tenuto alla larga. Continuerà a farlo. Guardandosi ogni mattina allo specchio. A testa alta.
Auguri, mitico Garellik.
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Torna Crossroads, un giro dell'Emilia-Romagna al ritmo del grande jazz con 60 concerti per oltre 400 musicisti
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Torna Crossroads, un giro dell'Emilia-Romagna al ritmo del grande jazz con 60 concerti per oltre 400 musicisti. Il festival Crossroads festeggia la sua 25^ edizione con un nuovo giro attorno al mondo delle musiche improvvisate (jazz e affini), con divagazioni etniche, cantautorali, sperimentali. E oltre a viaggiare simbolicamente da un continente all'altro grazie agli artisti ospiti, percorrerà invece assai concretamente tutta l'Emilia-Romagna: col suo dna di festival itinerante, dal 3 marzo al 13 luglio farà tappa in oltre venti comuni sull'intero territorio regionale con più di 60 concerti (per oltre 400 musicisti). Un programma talmente vasto da lasciare spazio alle grandi star italiane e internazionali (Enrico Rava, Paolo Fresu, Abdullah Ibrahim, Richard Galliano...), alle giovani promesse già in aria di celebrità (Matteo Mancuso, Frida Bollani Magoni), alle figure storiche (Don Moye, Uri Caine), ai nomi di più raro ascolto nel circuito festivaliero, ai talenti del territorio locale. "Uno straordinario calendario di appuntamenti distribuiti in tanti luoghi della regione, con nomi di primissimo piano e numerosi progetti e residenze- commenta l'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Al giro di boa del quarto di secolo, Crossroads si conferma una realtà solida nel panorama musicale dell'Emilia-Romagna, un appuntamento irrinunciabile che porta a vivere intensamente la magia dei concerti dal vivo, un'eccellenza della produzione culturale in regione. Il cartellone come al solito rispecchia la ricchezza e la varietà del jazz, proponendo un programma realmente di grande qualità e rappresentativo della musica creativa e improvvisata. Insomma, una vera festa per i tanti appassionati della nostra regione: complimenti e auguri". "Nel nome il destino. Crossroads non smette di indagare in ogni direzione gli incroci, i crocevia, i bivi delle musiche creative come del territorio regionale. Ne esce ogni volta una mappa intricata di viali, strade, vicoli che si intrecciano l'un l'altro in mille rivoli, conducendo in luoghi, reali e ideali, disparati, molteplici, vari e variegati...- dichiara Sandra Costantini, direttrice artistica di Crossroads-. Man mano vedo crescere il calendario sotto gli occhi e quando questo festival nomade prende finalmente forma, ecco ripetersi la magia: percorsi zigzaganti tra le meraviglie di un vasto territorio, musica da ogni dove, interpreti da ogni latitudine, echi di mille influenze, una vera comunità artistica multipolare e democratica in un mondo che non lo è. Una boccata di ossigeno". Crossroads 2024 è organizzato da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Crossroads fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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