#giorni nuovi
Explore tagged Tumblr posts
Text
March 30notebook
LifePod
E così, quando è finita, ti trovi al bancone di una specie di Virgin Megastore e un’eterea commessa ti mette in mano un LifePod. E’ praticamente uguale a un iPod, ma non contiene musica, contiene giorni. Non diecimila, sette soltanto.
Ai dannati lo consegnano nero e precompilato. Archiviano il peggio della vita e gliela fanno rivivere come una settimana eterna, all’infinito.
Le persone medie rivivono una sequenza di giornate trascurabili: pioggia durante una vacanza al mare, un sabato in famiglia, uno 0 a 0 allo stadio.
E’ ai migliori, soltanto a loro, che viene concesso di scegliere, possono scaricarsi la playlist della vita dal calendario della loro esistenza. Devi solo scegliere le date, i giorni perfetti. Puoi anche chiedere di collegare il tuo LifePod all’altro programma, al LifeTunes che scarica giorni nuovi, mai vissuti. Perché il paradiso, vedi, è solo qualcosa di mai provato prima.
Gabriele Romagnoli - Solo i treni hanno la strada segnata
0 notes
Text
Cotta ma soddisfatta
40 notes
·
View notes
Text
Kesangìketemmuort......
0 notes
Text
Ch-ch-changes
🌟 Novità
I reblog con contenuti di testo corrispondenti possono ora apparire nei risultati di ricerca. Se vuoi rimuoverli, seleziona “Solo post originali” tra le opzioni del filtro.
È ora disponibile una nuova durata di 3 giorni per i nuovi sondaggi.
I moderatori e gli amministratori della Community hanno ora accesso a un registro di controllo che mostra la cronologia di tutte le azioni di moderazione, compresi i motivi, i tempi e i contenuti specifici coinvolti.
Per ridurre il disordine, le schede Moderatori e Amministratori della Community sono state rimosse e sostituite dalla visualizzazione di moderatori e amministratori nella parte superiore della scheda Membri.
🛠 Correzioni
Abbiamo risolto un problema che rendeva impossibile bloccare un richiedente anonimo quando lo si segnalava. Il blocco dei richiedenti anonimi blocca comunque il loro indirizzo IP dall'invio di altre richieste anonime.
Abbiamo risolto un problema che causava la scomparsa di alcune risposte non appena venivano pubblicate.
🚧 In corso
Siamo consapevoli del fatto che alcuni utenti vedono le opzioni del filtro attività sbagliate nell'ultima versione dell'app per iOS; stiamo lavorando per risolvere il problema!
🌱 In arrivo
Non ci sono lanci imminenti da annunciare oggi.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile!
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un’occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
Vuoi supportare Tumblr con una donazione diretta? Scopri il nuovo badge Sostenitore in TumblrMart!
33 notes
·
View notes
Text
Buongiorno...
Sopra il libro del tempo
L'autunno sta scrivendo
i nuovi giorni a venire
Dove profumi e colori
riempiranno il silenzio di musica.
Quando
anche il rumore della pioggia
intonerà
la sua nuova poesia.
22 notes
·
View notes
Text
Lavoro in questo ospedale da due anni, tutti i giorni, 6 giorni su 7. Da due anni per entrare o uscire dal parcheggio devo chiamare la portineria perché sono una partita iva di merda (cit.) e non posso avere il badge del parcheggio. Da due anni mi dicono che mi faranno il contratto e alla fine sto contratto ancora non s’è visto. Se sono rimasta finora è solo per i colleghi che sono diventati amici ed è una cosa strana e raramente si trova un così grande affiatamento che avevo paura di perderlo. Detto questo oggi per l’ennesima volta mi sono cadute le palle (sì quelle c’ho ormai), da questo mese si utilizza un nuovo programma per organizzare i turni mensili, sui nuovi turni noi, 3 stronzi a partita iva, non abbiamo manco più nome e cognome ma siamo chiamati Libero professionista 1-2-3. A me sta cosa m’avvilisce un sacco.
87 notes
·
View notes
Text
Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
Zygmunt Bauman, Amore liquido
23 notes
·
View notes
Text
Doveroso oggi condividere un capitolo così doloroso della mia vita. Che questa sia una testimonianza, senza pretesa di verità. Se deciderà di prendere il mare agitato dei social va più che bene l’anonimato. Mia sorella è morta per il covid a 53 anni, si controllava regolarmente e l’ospedale per una banalità lo aveva visto una volta sola nella vita. E’ entrata in ospedale il 15 gennaio, ne è uscita dentro una bara chiara il 16 febbraio. Io e lei non abbiamo mai pensato fosse un’influenza più forte del normale, del resto, se lo fosse stata, non si sarebbe trovata con un tubo in gola, in coma farmacologico, con questo “serpente” che ritmicamente si gonfia e si sgonfia per tenerti attaccato alla vita. Non si sarebbe sfiancata in cicli di pronazione a testa in giù sperando di tornare alla vita e ai sorrisi. Noi parlavamo e cercavamo di agire con responsabilità, lei che mi ha detto “Non ci vediamo nemmeno a Natale, scusami, dobbiamo tutelare noi e gli altri”. Lei che l’ultima volta che ha potuto dirmi qualcosa mi ha detto “Grazie, ringrazia tutti”. Le ho lasciato il vestito che preferiva, le scarpe del ballo che tanto amava, gli orecchini, la collana prediletta e lo scialle rosso per lei essenziale per questo corredo funebre, e ci scherzava nei primi giorni di ricovero, dandomi indicazioni, in un esorcismo laico mai riuscito. E allora penso ai quasi 94.000 che ad oggi hanno dovuto pensare a uno scialle, a riprendere i sacchi sigillati dall’ospedale con i vestiti dentro, con il nome scritto sopra con un pennarello, come dei caduti di una guerra che trova sempre nuovi motivi di divisione. E’ per questo che non è importante che questa sia la mia storia, è la storia di tantissimi. Tantissimi che chiedono solo l’uso della delicatezza, del rispetto, della gentilezza. Non vorrebbero leggere le opinioni non richieste, i complotti, l’iperbole definitiva di un autore sconosciuto. Nel momento più doloroso, quello dell’astio per la troppa superficialità di chi usa questo mezzo che ci sta avvelenando l’anima ben oltre il percepito, riesco comunque a dare un segnale diverso. A non accodarmi. Non ho niente da dire nemmeno sul covid. Chiedo solo gentilezza, per mia sorella che era la mia roccia e il mio pilastro, da sempre. Chiedo gentilezza per tutti gli altri, lei e’ un numero, insieme agli altri quasi 94.000. Ma se ci si impegna, si può avere rispetto anche dei numeri. Solo questo chiedo. - Paolo Di Sabatino, fb
39 notes
·
View notes
Text
Dialogo con un (nemmen tanto) piccolo imprenditore delle costruzioni:
"Non troviamo più gente che lavora. Gli italiani, sempre più rari, chiedono quanti giorni di smartworking gli dai, a noi che lavoriamo in cantiere.
I migranti? I nuovi arrivati si licenziano entro pochi mesi per non dover dichiarare redditi: meglio lavoretti in nero, 780 euri a gratis a testa più pronti soccorsi e pensione sociale per i loro vecchi ricongiunti; senza oneri di tasse, contributi e manco d'affitto se non gli va: quando mai puoi mandar via, dopo minimo quattro anni, una famiglia numerosa e disoccupata?".
Stiamo facendo selezione all'incontrario. Stato CRIMINOGENO.
Speriamo nella resipiscienza, sia pur tardiva ma non è mai troppo tardi, degli im-prenditori del decotto arretrato - ci vuole pure quello - e degli affitta ruderi, quei miopi che fino a ieri: "i migranti fanno i lavori che i nostri non vogliono più fare e ci pagheranno le pensioni".
14 notes
·
View notes
Text
Non ho ancora visto i nuovi episodi di Bridgerton ma negli ultimi giorni ho comunque vissuto dei momenti Bridgerton nella vita reale, per esempio quando crush con i capelli rossi è salita sull'autobus e le nostre braccia si sono sfiorate oppure quando la mia mano e quella di crush dell'ufficio servizi sociali si sono toccate per scambiarci la chiave del bagno. Che romantico.
24 notes
·
View notes
Text
Tu mi chiami vuoi le coccole e poi finisce in altro.......
#mood#me#pensieri#la settimana scorsa#nuovi giorni#compagnia#uomoxdonna#italia#love#life#good#self love
0 notes
Text
Vorrei incontrarti ancora per la prima volta e per la prima volta vorrei averti ora ad un passo di labbra alla distanza di un bacio separati solo da una frenesia di carezze nell’ingombro delle vesti. Nuovi di tutto per avere di nuovo tutto: dal tremore alla prima certezza. Senza i giorni per arrivare qui.
17 notes
·
View notes
Text
Buongiorno...
Ai nuovi giorni
Che verranno...
20 notes
·
View notes
Text
PARI SONO
Quando sento dire "w la democrazia", una parte governa e l'altra fa opposizione, mi viene l'orticaria. Di fatto, dal 1945, abbiamo due governi che si alternano, entrambi al servizio dei potenti e della finanza. Nei tempi di quiete o quando c'e' da mietere soldi (oggi sono i 200miliardi del PNRR) si mette il governo nelle mani del cdx (maggioranza nel nostro Paese da 100 anni), forza che garantisce meglio il profitto e il ladrocinio fiscale. Quando poi ci sono momenti di crisi e si capisce che il malessere potrebbe portare il Paese verso un baratro incontrollabile, ecco allora che si chiama il csx a governare. Quando servono misure impopolari le masse deboli e povere devono essere controllate. Servono parole buone, servono i sindacati per narcotizzare le proteste, insomma, serve qualcuno in grado di raggirare le masse popolari. Gestire i licenziamenti, la disoccupazione, i prepensionamenti, le chiusure di scuole ed ospedali per accorparli in nuovi agglomerati, per fare tagli sulle pensioni. L'importante e' che potenti, finanza e ricca borghesia non siano mai chiamati a contribuire al sostentamento del Paese mettendogli le mani in tasca. Il resto delle chiacchiere che ascoltiamo tutti i giorni su governi e opposizioni sono solo "parole buone per i polli"..
@ilpianistasultetto
63 notes
·
View notes
Text
Ci sono amicizie che, per un tempo, sembrano l’universo intero. Persone che entrano nella nostra vita con un impatto devastante, come stelle cadenti che illuminano ogni angolo della nostra esistenza. Con loro, condividiamo segreti, pensieri, speranze e dolori, intrecciando le nostre vite come se nulla potesse mai scioglierle. Ci convinciamo che quei legami, così profondi e preziosi, dureranno per sempre. E poi, un giorno, senza un motivo chiaro, senza un segnale evidente, le strade iniziano a divergere. Passano giorni, mesi, anni, e quella presenza fondamentale si allontana, fino a diventare solo un’ombra lontana.
All'inizio, fa male. Un dolore acuto, come una ferita aperta che non sembra voler guarire. Ogni luogo sembra risuonare della loro assenza, ogni oggetto un richiamo ai momenti passati insieme. Era come vivere in una casa piena di fotografie di un tempo che non esiste più, ma da cui è impossibile distogliere lo sguardo. Tutto sembrava richiamare quella persona, ogni piccolo dettaglio, anche quelli che un tempo sembravano insignificanti. Ogni sorriso, ogni risata, ogni segreto condiviso diventava un nodo in gola, un peso nel cuore. Era come camminare in una casa dove le pareti sono ricoperte di ricordi che non vuoi dimenticare, ma che fanno male ogni volta che li osservi.
Col tempo, però, il dolore si smussa. Non scompare, ma diventa una presenza silenziosa, una sorta di eco lontano che non lacera più, ma che fa parte di noi. È strano, quasi spaventoso, rendersi conto di come il cuore impari a convivere con il vuoto, di come l’assenza si fonda con la nostra normalità. E ci si sorprende nel ritrovare una parvenza di serenità anche senza quella persona che, un tempo, sembrava indispensabile.
Ma forse la cosa più dolorosa, quella che ci spaventa di più, è proprio la facilità con cui il cuore si abitua. Guardarsi allo specchio e rendersi conto che quel legame, un tempo così intenso, ora è diventato una presenza sfocata, un ricordo che non riesce più a suscitare le stesse emozioni di una volta. È un pensiero che ci fa sentire fragili, vulnerabili. Come se la nostra stessa capacità di amare, di creare legami profondi, fosse in realtà limitata, destinata a consumarsi con il tempo.
È spaventoso pensare a quanto tutto sia effimero, a come le persone che hanno significato tutto possano diventare niente. È come vivere in un mondo fatto di sabbia, dove ogni passo che lasciamo dietro di noi viene lentamente cancellato dal vento. Ci spaventa la consapevolezza che anche i legami più forti possano svanire, che l’affetto e l’amore possano trasformarsi in ricordi sempre più vaghi, fino a dissolversi completamente.
E così, impariamo a convivere con questo vuoto. Impariamo ad abitare una casa spoglia, a riempire le nostre giornate di gesti nuovi, di volti nuovi. Eppure, ogni tanto, quando meno ce lo aspettiamo, il passato torna a bussare alla porta. Basta un profumo, una canzone, un luogo particolare, e tutto quel dolore che sembrava addormentato si risveglia, ricordandoci di quanto abbiamo amato e perso. È un dolore che non ci travolge più, ma che si insinua piano, come un’ombra che non possiamo scacciare del tutto.
A volte mi domando se sia giusto così, se sia giusto accettare che anche le persone più importanti possano svanire come nebbia al sole. Mi domando se sia possibile costruire qualcosa di eterno, o se siamo destinati a perdere, a dimenticare, a trasformare tutto in ricordi. Ma forse, il senso di tutto questo sta proprio qui: nell’accettare che ogni incontro, ogni legame, è una parte del nostro cammino, una tappa preziosa che ci arricchisce e ci cambia, anche se non sarà per sempre.
E così, continuiamo a camminare. Portiamo con noi i frammenti di quelle persone, di quei momenti, anche se ormai sono solo ombre nel nostro passato. Forse, alla fine, ciò che conta non è quanto dura un legame, ma quanto ci ha fatto sentire vivi, quanto ci ha permesso di scoprire parti di noi che non conoscevamo. Forse è questo il dono che ci lasciano le amicizie passate: la consapevolezza di essere stati amati, di aver vissuto qualcosa di unico, anche se solo per un breve istante.
E in questo silenzio, in questo vuoto che a volte sembra pesare troppo, continuiamo a camminare
8 notes
·
View notes
Text
In questi giorni sto cucinando un sacco. Cioè, cucino abbastanza spesso anche di solito, ma sto provando delle cose nuove o dei nuovi modi di fare la stessa cosa.
Un po' è la voglia di sperimentare delle ricette, anche perché per Natale e compleanno mi hanno regalato dei bellisimi ricettari illustrati dopo avermi chiesto "cosa vuoi?" e quindi c'è l'euforia mista al senso del dovere di giustificare gli acquisti (altrui, ok, ma sempre spese sono u_u).
Un po' sicuramente è anche l'intenzione di procrastinare altre cose da fare, che stanno lì nell'angolino della mia mente da diverso tempo e con diversa urgenza. Vabbè dai, prima o poi ci arriviamo, abbiate pazienza, mi dico. Dirlo con la pancia piena di cose fatte da me è più convincente, ecco. E tra una teglia di verdure al forno e l'altra, fare delle cose più strane o nuove mi fa sentire meno in colpa.
Il problema più grosso è che quando comincio o ricomincio una cosa che mi piace, mi viene voglia di comprare l'impossibile e passo ore a pensare a quello che potrebbe servirmi. Eppure ormai dovrei sapere che è una trappola micidiale e che non devo cedere, perché rischio di riempire casa di roba che userei una volta all'anno (tipo la macchina per stendere la pasta ce l'ho da 10 anni, inaugurata l'altra sera >_<).
Ora sto cercando di capire quali siano le misure massime che i miei mobili consentono per un tagliere di legno più grande per stendere meglio la pasta col mattarello, perché comunque è più pratico per certe cose, e stasera sono stata molto brava a fare solo giri esplorativi senza comprare nulla (complice il fatto che uscita dall'ufficio i negozi mi stavano chiudendo in faccia - anzi in uno una commessa mi ha proprio bloccato l'ingresso XD). Devo però stare molto attenta agli acquisti online u_u
Tra i miei buoni propositi classici ci sono sempre "cucinare di più" e "comprare meno roba inutile", e sono classici proprio perché per come sono fatta ogni anno vale il proposito per il successivo XD
La verità è che ho già un sacco di roba da usare e da provare. E sempre mi ritrovo comunque impreparata. E allora bisognerà improvvisare e trovare soddisfazione nell'imperfezione, giusto?
Stasera ho sperimentato dei muffin alla banana con gli stampini di ceramica, però solo mezza dose perché avevo un uovo solo.
Dal profumo sembrano buoni, vedremo dopo cena ^_^
#cose mie#food#in questi giorni#buoni propositi#chissà se hanno lievitato bene a 160 gradi?#l'altro giorno ho fatto il banana bread nella slow cooker e non mi aspettavo che diventasse così alto e invece è cresciuto tantissimo *_*
34 notes
·
View notes