#giornata mondiale dell'acqua
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caffeacolazione · 2 years ago
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acqua
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ilblogdellestorie · 2 years ago
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Solo lo 0,5 per cento dell'acqua sulla Terra è utilizzabile come acqua dolce, e il cambiamento climatico riduce l'accumulo di acqua terrestre di un centimetro ogni anno.
Sono dati dell'Agenzia dell'Onu per la meteorologia che avverte: nel 2050 cinque miliardi di persone avranno problemi di accesso a risorse idriche. Significa che, secondo le stime del Water Grabbing Observatory, nel 2030 il 47 per cento della popolazione mondiale vivrà in zone a elevato stress idrico, che si traduce in elevatissimo stress sociale.
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aitan · 2 years ago
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Siccità
pre-visioni aride (lo pubblico nella giornata mondiale dell'acqua, ma risale a qualche mese fa)
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meteoroby · 11 months ago
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Le crisi idriche minacciano la pace del mondo. L'Unesco rilancia: 2,2 miliardi di persone non hanno acqua potabile e 3,5 miliardi nemmeno servizi igienico sanitari sicuri
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gw-360 · 2 years ago
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WORLD WATER DAY - MARCH 22nd
March 22nd is World Water Day. A day to celebrate the most precious resource on the planet and fight the water crisis
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m2024a · 8 months ago
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Natisone, quei 15 minuti maledetti tra la prima chiamata al 112 e l'arrivo dei Vvf Ora che tutto (o quasi) si è compiuto: trovato il corpo del povero Cristian Molnar, sotto un sasso all'interno di una galleria del fiume che lo ha travolto assieme a Patrizia e Bianca, le campane suonano a morto ed è lutto cittadino a Premariacco, in Friuli, ma nel frattempo le carte vanno avanti, nella procura di Udine i dati segreti - ancora non divulgati - raccolti dal cellulare di Patrizia, incise, nella memoria dello smartphone, le quattro maledette chiamate al 112, mentre i tre ragazzi morti erano abbracciati cercando di resistere alla furia del fiume Natisone. Ci sono dei punti oscuri, ancora - forse - da unire, accertare se c'è stata una qualche responsabilità, nonostante i tentativi disperati di salvataggio tentati dai soccorritori, dalla fune sfuggita per un soffio dalle mani dei ragazzi, lanciata dai vvf, al vigile che cercava di raggiungerli nuotando - invano - contro la furia del fiume, e soprattutto: quei 15 minuti maledetti tra la prima chiamata al 112 e l'arrivo dei Vvf. Ieri il corpo di Cristian Molnar è stato ritrovato nel pomeriggio. E' stato il fratello, Radu Petru, a riconoscerlo. Petru, poco tempo dopo la tragedia dei tre ragazzi, si era trasferito lungo il Natisone per osservare da vicino l'andamento delle ricerche. Ricerche continuate senza sosta per 20 giorni, dal giorno cioè in cui Cristian (25 anni) è stato portato via dalla piena insieme alle due giovani amiche, Patrizia Cormos (20) e Bianca Doros (23). Il suo corpo è stato l'ultimo a essere ritrovato, in una zona più volte battuta. Ma fintanto che la massa d'acqua è rimasta imponente, è stato impossibile raggiungere la pozza in cui era rimasto incastrato. Il calo del livello dell'acqua lo ha fatto riemergere, coperto da un grande masso e da legname. Il corpo di Cristian Molnar era sott'acqua, in una zona che era stata battuta diverse volte in queste settimane. È quasi impossibile entrare in quei posti, in quelle forre, quando l'acqua ha certe portate, ha detto Michele De Sabata, sindaco di Premariacco (Udine) ai giornalisti, spiegando le modalità del ritrovamento, da parte del gruppo fluviale dei vigili del fuoco, del ragazzo, disperso dal 31 maggio nelle acque del fiume.   Era sotto un enorme sasso, all'interno di una galleria - ha aggiunto - coperto anche da legname: finalmente questi straordinari pompieri sono riusciti a notare qualcosa sott'acqua, dov'è sempre rimasto fino ad oggi. Il sindaco raccontato poi di aver fatto suonare le campane a morto e di aver fissato per domani il lutto cittadino a Premariacco: Vi comunico che deve essere ancora riconosciuto dal fratello, ma io ho potuto vedere alcune cose: è lui, ne è certo il primo cittadino del piccolo Comune di 4mila anime. ''Chiudiamo una delle pagine più  tristi della nostra piccola comunità. Il nostro compito era quello di  restituire un corpo ai familiari e oggi l'operazione è stata portata a termine. Mi dicono, tra l'altro, che oggi è la giornata mondiale degli abbracci''. Il progetto di una statua dei tre ragazzi abbracciati Quanto al progetto di una statua in omaggio ai tre ragazzi, il sindaco di Premariacco, De Sabata,  racconta di aver da poco ''terminato un colloquio con la  comunità romena del nostro comune che mi sostiene in questo progetto. Non mi interessa fare lapidi ai caduti ma vorrei che a chiunque passi  da qui arrivi il senso di quell'abbraccio tra i tre ragazzi, un  segnale straordinario che porta via il cuore, l'ultimo regalo che ci  fanno prima di sparire tra i flutti. Io quell'abbraccio lo voglio  cristallizzare''. L'inchiesta, ed il telefono ritrovato Intanto, l'inchiesta procede spedita. E' stata completato, a Udine, nel Laboratorio di informatica forense, l'accertamento tecnico non ripetibile disposto dalla PM, Letizia Puppa, sul cellulare di Patrizia Maria Cormos: si tratta dell'unico telefonino ritrovato finora sulle sponde del fiume Natisone. E' agli atti ormai una copia forense del dispositivo, incluse le schede SIM e le schede di memoria. Questo accertamento è necessario - a più di 3 settimane dalla tragedia - per evitare il possibile deperimento del cellulare e la sua inutilizzabilità in caso di processo. Il consulente nominato dagli avvocati delle famiglie Al lavoro anche il consulente tecnico congiunto nominato dai due avvocati delle famiglie, Gaetano Laghi del foro di Milano che rappresenta i Molnar, quindi il fratello di Cristian e i genitori, e i Doros, i genitori di Bianca e Maurizio Stefanizzi, del foro di Pistoia, a rappresentanza della famiglia Cormos, quella di Patrizia. Quando giorni fa il fratello diceva Sento che è vivo. La straziante testimonianza La cronologia della tragedia: minuto per minuto E' dal telefono che sarà possibile risalire, minuto dopo minuto, alla cronologia di quel venerdì 31 maggio, attraverso gli orari delle chiamate, i metadati di foto e video, l'aggancio alle celle telefoniche. Il fascicolo aperto in Procura rimane per omicidio colposo a carico di ignoti. Sul Natisone, le ricerche si sono interrotte dunque ieri, 23 giugno, dopo 24 giorni con un impegno titanico di volontari e vvf della zona, che si sono spesi con incredibile caparbietà: un esempio civico di impegno e generosità, per chiudere una pagina dolorosissima per le zone dove si trova il fiume Natisone. Giorni fa, il rischio di un altro Natisone: il salvataggio fortunoso sul fiume Brenta, l'elicottero Drago che salva un ragazzo nella piena del fiume
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appuntisulblog · 8 months ago
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giardinoweb · 8 months ago
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Giornata Mondiale contro la Desertificazione:
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Salviamo il nostro pianeta, insieme! Ciao a tutti! Sono Andrea, e come tanti di voi amo stare all'aria aperta, godermi il verde e la natura. Ma oggi voglio parlarvi di un problema serio che minaccia tutto questo: la desertificazione. Che cos'è la desertificazione? Immaginate un terreno fertile che piano piano si trasforma in un deserto arido e incolto. Questo è quello che succede quando il suolo si degrada, perdendo la sua fertilità e la sua capacità di trattenere l'acqua. Le cause sono diverse: agricoltura intensiva, deforestazione, cambiamenti climatici... e le conseguenze non sono per niente belle. Perché è importante? La desertificazione non è solo un problema ambientale, ma ha anche un impatto enorme sulla vita delle persone. Milioni di persone in tutto il mondo sono costrette ad abbandonare le loro terre perché non sono più in grado di coltivare cibo o allevare bestiame. Questo significa fame, povertà e migrazioni forzate. Cosa possiamo fare? La buona notizia è che possiamo fare qualcosa per contrastare la desertificazione. Non serve essere scienziati o esperti: anche piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza. Ecco alcuni consigli: - Pianta un albero: Gli alberi sono i polmoni del nostro pianeta. Assorbono CO2 e rilasciano ossigeno, aiutando a contrastare i cambiamenti climatici e a trattenere l'acqua nel terreno. - Risparmia l'acqua: Non sprecarla sotto la doccia o quando lavi i piatti. Chiudi il rubinetto quando non lo usi e installa sistemi di raccolta dell'acqua piovana per il tuo giardino. - Compra prodotti locali e stagionali: In questo modo sostieni l'agricoltura sostenibile e riduci l'inquinamento causato dai trasporti. - Scegli prodotti ecocompatibili: Evita detersivi e pesticidi chimici che possono danneggiare il suolo. - Informa e sensibilizza: Parla della desertificazione con i tuoi amici e familiari, incoraggiandoli ad adottare comportamenti sostenibili. Insieme possiamo fare la differenza! La Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione è un'occasione per riflettere su questo problema e per unirci in un impegno comune per salvare il nostro pianeta. Ognuno di noi può fare la sua parte, anche con piccoli gesti. Facciamolo per il nostro futuro e per quello delle generazioni a venire. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 8 months ago
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Lavoro minorile: i dati nella giornata mondiale
Nonostante gli impegni presi con le Convenzioni internazionali, secondo le ultime stime, nel mondo 160 milioni di bambini - 63 milioni bambine e 97 milioni bambini - sono ancora coinvolti nel lavoro minorile, quasi 1 su 10 di tutti i bambini del mondo, e di questi 79 milioni, quasi la metà, svolgono forme di lavoro pericolose. Lavoro minorile: i record negativi asiatici Il Bangladesh non fa eccezione: secondo il National Child Labour Survey 2022, i bambini fra i 5 e i 17 anni che lavorano sono oltre 1,7 milioni e di questi poco più di 1 milione è impiegato in lavori pericolosi. Quest'anno ricorre il 25° anniversario dell'adozione della Convenzione n. 182, la prima universalmente ratificata, che chiede la proibizione e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile. Non meno importante è la Convenzione del 1973 (n. 138), che stabilisce che l'età minima per l'ammissione al lavoro non debba essere inferiore a quella in cui cessa l'obbligo scolastico. Inoltre, con l’adozione dell’Agenda 2030, la comunità internazionale si è impegnata a porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025 (Obiettivo 8.7). In Bangladesh il Labour Act del 2006 proibisce l'impiego di bambini al di sotto dei quattordici anni e vieta le forme pericolose di lavoro per i minori di 18 anni. Tuttavia, resta ancora molto da fare. La povertà è il principale fattore che costringe i bambini a entrare precocemente nel mercato del lavoro, privandoli della loro infanzia e danneggiando il loro sviluppo fisico e mentale. In forme estreme, il lavoro minorile comporta schiavitù, traffico di esseri umani o servitù per debiti. Le ragazze sono particolarmente a rischio, un problema aggravato dal mancato accesso all'istruzione e da pratiche dannose come il matrimonio precoce o forzato.   L’intervento di ActionAid ActionAid lavora in Bangladesh dal 1982, focalizzandosi sui diritti delle donne e dei bambini. Le Happy Home, letteralmente "case felici", sono spazi sicuri che l’organizzazione ha creato per proteggere bambine e ragazze in situazioni di estrema fragilità, offrendo loro un luogo sicuro dove crescere e garantirsi un futuro. Noor, oggi 12enne, ha potuto riprendere i suoi studi. Dall’età di quattro anni ha vissuto e lavorato come domestica. “Prima di stare qui, nella Happy Home, vivevo con le mie zie materne che mi facevano lavare i loro vestiti. Se non facevo bene il lavoro, mi picchiavano e mi lasciavano senza cibo. Successivamente, mi hanno mandata a lavorare in un’altra casa come domestica e ho smesso di studiare. Un giorno, mentre facevo questi lavori, mi sono scottata con dell'acqua calda e il proprietario della casa mi ha picchiato. Dopo questo incidente, mi hanno licenziata. Non portando soldi, le mie zie mi hanno cacciata di casa. Sono stata un po’ a casa di mia madre, ma lei lavorava e non poteva tenermi e mi ha trovato un lavoro in una fabbrica di bambole durante il giorno, mentre la sera tornavo da lei. Poi un’altra zia mi ha portato nella Happy Home. Qui posso mangiare regolarmente e vado a scuola, in passato nessuno si prendeva cura di me in questo modo. Se non fossi venuta qui, avrei probabilmente dovuto lavorare anche io in una fabbrica per sempre, visto che non avevo completato gli studi”. Le storie di Noor e delle altre bambine accolte negli spazi sicuri gestiti da ActionAid sono tutte caratterizzate da un passato di abbandono e solitudine.“Ci sono così tanti bambini che non hanno l’opportunità di andare a scuola e nemmeno di giocare. Qui nelle Happy Home di ActionAid proviamo a dare uno spazio sicuro a tutte loro. La nostra missione è di non lasciare nessun bambino indietro. È inaccettabile che i bambini lavorino in queste condizioni, come se fossero delle macchine, solo per poter avere un po’ di soldi per comprare del cibo. È nostra responsabilità impegnarci per garantire loro una vita diversa” afferma Sanjida Afrin di ActionAid Bangladesh. La campagna con Progetto Happiness In occasione della Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, ActionAid e Progetto Happiness lanciano una nuova campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite il sostegno a distanza. Giuseppe Bertuccio D’Angelo, ideatore e mente di Progetto Happiness, collabora dal 2022 con ActionAid realizzando video reportage su temi sociali e diritti umani. Dopo aver documentato la quotidianità dei bambini in Kenya e la vita nelle favelas brasiliane, quest’anno ha documentato la realtà delle bambine e dei bambini lavoratori in Bangladesh incontrando fra gli altri anche Jui e Noor. La campagna è online sui Foto di Suvajit Roy da Pixabay Read the full article
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staipa · 11 months ago
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-mondiale-dellacqua/?feed_id=1421&_unique_id=65fd4ba6f2930 %TITLE% Il 22 Marzo è giornata mondiale dell'acqua, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Facile osservare la terra e rendersi conto di quanto sia azzurra, il 70% della superficie terrestre è ricoperta di acqua. Il che la fa sembrare virtualmente infinita, eppure non è così. Sul nostro pianeta il 97% dell’acqua è salata e si trova nei mari e negli oceani del restante 3%, quel 3% si trova per il 69,7% nei ghiacciai e nelle nevi perenni e per il 20% nelle falde sotterranee. L'acqua presente in superficie e quindi disponibile per l'uomo è circa lo 0,3% di quella sul nostro bel pianeta azzurro. E noi la inquiniamo quotidianamente. La perdiamo in acquedotti fallati. La usiamo per farci docce infinite e bagni nella vasca. La lasciamo aperta mentre ci laviamo i denti. La usiamo come scarico dei nostri scarti. Poi ci sono popolazioni del mondo che di acqua ne hanno sempre meno, per il riscaldamento globale causato dall'inquinamento e dall'uso delle energie fossili. Queste popolazioni hanno bisogno di acqua e così si spostano, e vengono qui, dove l'acqua per ora c'è ancora. E noi ci lamentiamo, poi li integriamo, poi insegniamo loro a sprecare l'acqua come noi e a inquinare come noi, così altre popolazioni avranno lo stesso problema, tanto noi saremo probabilmente gli ultimi a restare senza. In un ciclo continuo. Vorrei che il ciclo dell'acqua fosse spiegato così. Oltre che nel classico modo scientifico di evaporazione, pioggia e assorbimento.
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adrianomandato · 11 months ago
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22 Marzo Giornata Mondiale dell'Acqua
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agrpress-blog · 11 months ago
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Il MAXXI celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua col docufilm Nobilis Golden Moon: il 22 marzo, gratis Il 22 marzo il mondo celebra la Giornat... #docufilm #GiornataMondialedellAcqua #maxxi #NobilisGoldenMoon https://agrpress.it/il-maxxi-celebra-la-giornata-mondiale-dellacqua-col-docufilm-nobilis-golden-moon-il-22-marzo-gratis/?feed_id=4052&_unique_id=65fc724bd9c73
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danireef · 11 months ago
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Sconto 10% da AquariumLine per la giornata mondiale dell'acqua
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Sconto 10% da AquariumLine per la giornata mondiale dell'acqua AquariumLine propone uno sconto valido per il solo giorno di San Valentino del 15% su tutto il proprio catalogo Read the full article
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daniloronchi · 11 months ago
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Sconto 10% da AquariumLine per la giornata mondiale dell'acqua
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Sconto 10% da AquariumLine per la giornata mondiale dell'acqua AquariumLine propone uno sconto valido per il solo giorno di San Valentino del 15% su tutto il proprio catalogo Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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La bolletta dell'acqua sale nel 2023, 478 euro a famiglia
Non si ferma la corsa della bolletta dell’acqua: è stata di 478 euro la spesa media a famiglia nel 2023, in aumento del 4% rispetto al 2022 e del 17,7% negli ultimi 5 anni. E’ in sintesi quanto emerge dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che ricorre il 22…
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lamannafranco · 2 years ago
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inquinamento idrico in svizzera
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L'acqua del rubinetto è Più economica Ma è senza inquinanti ? https://www.rsi.ch/play/tv/popupvideoplayer?id=12079137&startTime=65.87 In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, la presidente dell'ACSI ci spiega perché è meglio consumare quella del rubinetto
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LUGANO - Sugli scaffali del supermercato si trova acqua minerale di tutte le marche e proveniente da ogni parte del mondo. Da quella che sgorga dalle nostre montagne a quella più “prestigiosa”, come la Evian dalla Francia, la Voss dalla Norvegia e la Fiji dall’omonima isola del Pacifico. «Ma l’acqua del rubinetto è la bevanda ideale, dato che è molto più economica ed ecologica» ricorda, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Evelyne Battaglia Richi, presidente dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI). L’acqua del rubinetto è inoltre, sempre secondo Battaglia Richi, più sicura di quella in bottiglia: «È più controllata» ci dice, ricordando il recente caso delle microplastiche riscontrate in tutte le acque in bottiglia di alcuni dei principali marchi. (Tratto da https://www.tio.ch/ticino/attualita) L'80% dell'acqua potabile consumata in Svizzera proviene dal sottosuolo. Le riserve idriche sono abbondanti, ma sono sempre più soggette a contaminazioni.
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In Svizzera, l’acqua potabile è ricavata da tre diverse risorse. Circa il 40% proviene dalle falde acquifere, un altro 40% dalle sorgenti e il restante 20% da acque di superficie, soprattutto da laghi e fiumi. Le acque sotterranee sono alimentate dalla pioggia, dallo scioglimento della neve e dei ghiacciai, così come dalle infiltrazioni dei corsi d'acqua. Le riserve nelle cavità del sottosuolo sono enormi: 150 miliardi metri cubi, ciò che corrisponde all'incirca al volume di tutti i laghi svizzeri. Di questi, soltanto poco più di un miliardo è prelevato per soddisfare il fabbisogno in acqua potabile. Nitrati e residui di pesticidi nell'acqua Teoricamente, sarebbe possibile estrarre una quantità oltre dieci volte superiore, senza ripercussioni permanenti sul livello della falda freatica e sull'ambiente, osserva Ronald Kozel, a capo della sezione 'Idrologia' presso l'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam). Il problema prosegue, è che oggigiorno è spesso impossibile realizzare nuovi punti di captazione dell'acqua, in particolare sull'altopiano elvetico. La crescente urbanizzazione, l'utilizzo intensivo del territorio da parte dell'agricoltura e i conseguenti conflitti di interesse limitano sempre più la quantità di acqua effettivamente sfruttabile, sottolinea Kozel. A inquietare l'Ufam non è però l'aspetto quantitativo.  "Le riserve idriche sotterranee sono sempre più soggette a contaminazioni, la maggior parte delle quali proviene dall'agricoltura", rileva il rapporto dell'Osservazione nazionale delle acque sotterranee (NAQUA) pubblicato dall'Ufam.
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La qualità dell'acqua è compromessa in particolare da nitrati, da residui di prodotti fitosanitari, da medicamenti e da micro-inquinanti provenienti dalle industrie, dall'artigianato e dalle economie domestiche, scrive l'Ufam.
Nuove sostanze
https://www.rsi.ch/play/tv/popupvideoplayer?id=12175369&startTime=17.015 In generale, in Svizzera la qualità delle acque è buona. Tuttavia Residui di fertilizzanti e prodotti fitosanitari o ingredienti di cosmetici, detergenti o farmaci, ad esempio, compromettono le acque sotterranee e superficiali. Questi cosiddetti micro-inquinanti possono avere effetti pregiudizievoli sulla qualità delle acque già in concentrazioni molto basse. In molti fiumi di medie e grandi dimensioni, la maggior parte dei micro-inquinanti proviene dagli impianti di depurazione delle acque di scarico (IDA). Circa 4800 dei 65 000 chilometri della rete idrografica svizzera sono inquinati dalle acque di scarico rilasciate da queste sorgenti puntuali. (FONTE) Società svizzera di idrologia e limnologia SSIL, CHy (ed.) 2011: Auswirkungen der Klimaänderung auf die Wasserkraftnutzung – Synthesebericht. Beiträge zur Hydrologie der Schweiz Nr. 38. Bern: 28 S. Micro e nano-plastiche nell'acqua del rubinetto
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Claudio Crivelli Barella interroga il Governo sulla presenza di micro e Nano-plastiche nelle reti di acqua potabile "Le micro-plastiche (dalla dimensione inferiore ai 5 mm) e le nano-plastiche (inferiori ai 0.1 µm) sono particelle inquinanti di materiale plastico. Introdotte nell'ambiente da fonti primarie (appositamente fabbricate quali componenti di cosmetici, detergenti per il viso o per la tecnologia di sabbiatura ad aria compressa) o da fonti secondarie (derivati dalla frammentazione di detriti di plastica di grandi dimensioni). Le micro- e nano-particelle di plastica sono ormai ovunque, nelle acque sia marine che dolci, nei suoli e nell'aria. Attraverso l'ingestione o la respirazione, le particelle di plastica possono essere integrate nei tessuti degli organismi. Rischi per la salute Successivamente accumulate lungo la catena alimentare e infine consumate dagli esseri umani, situati all'apice della catena alimentare. Conseguenze nocive delle micro e nano-plastiche nell'ambiente sono state rilevate nei molluschi, vermi, crostacei, pesci, uccelli, tartarughe e in altri organismi acquatici. I rischi per la salute di animali e dell’essere umano derivano dagli effetti tossici e cancerogeni delle sostanze utilizzate nella fabbricazione delle plastiche. Ftalati Bisfenolo e altri inquinanti tossici Come gli agenti plastificanti (p.es. gli ftalati), gli agenti usati per indurire la plastica (p. es il bisfenolo A) e i ritardanti di fiamma (p. es. il tetrabromobisfenolo), oppure dagli effetti derivati da inquinanti organici persistenti (p.es. il PCB), metalli pesanti o patogeni accumulati sulla superficie delle particelle durante la loro persistenza nell'ambiente Malgrado i rischi diretti per la salute umana delle micro e nano-plastiche non siano ancora sufficientemente studiati e “ciò che è noto è circondato da una notevole incertezza” Le prove presentate dal DEFRA(Dipartimento per l'ambiente Food & Rural Affairs) Hanno dimostrato che le particelle più piccole, conosciute come nano-plastiche, possono persino permeare le membrane cellulari, così come nei tessuti intestinali. Una volta all'interno dei tessuti, è teoricamente possibile che le micro-plastiche interagiscano con i tessuti biologici in modo tossico, ma questo non è ancora stato testato. Un fattore essenziale che determina se le micro-plastiche presentano una minaccia fisica e/o agiscono come vettore per il trasferimento di sostanze chimiche è la capacità di assorbimento di tali particelle. Visto che le micro e nano-plastiche sono in grado di bio-accumulare, presentano una fonte a lungo termine di sostanze chimiche che possono riversarsi nei tessuti e nei liquidi corporei. Ciò è preoccupante poiché alcuni additivi utilizzati per la produzione di micro-plastiche hanno effetti tossici sulla salute umana Sostanze pericolose le sostanze contenute o associate ad esse possono condurre allo sviluppo di tumori, a malattie cardiovascolari, obesità, infertilità, malformazioni congenite, disfunzioni del sistema endocrino, diabete, disfunzioni epatiche e danni alla cute. È risaputo che sono le particelle più piccole ad essere capaci di penetrare nelle cellule umane e di conseguenza a causare il maggior numero di danni. In un’intervista rilasciata al periodico francese Journal de l’environnement, la ricercatrice irlandese e esperta del soggetto Anne-Marie Mahon (del Galway-Mayo Institute of Technology), dichiara: "Non sappiamo ancora esattamente quale effetto le micro-plastiche hanno sulla salute umana. Ecco perché dovremmo applicare il principio di precauzione e aumentare la ricerca per scoprire i rischi reali". Nello stesso articolo, la professoressa di Chimica della New York State University Sherri Mason invece si interroga: "Abbiamo abbastanza dati sugli effetti della plastica sulla fauna selvatica. Se hanno un tale impatto su di essa, come possiamo pensare che non abbiano un impatto su di noi?" Secondo uno studio pubblicato in aprile del 2018 nel quale sono stati analizzati campioni d’acqua del rubinetto, l’83 % dei campioni di acqua potabile del mondo contengono micro-plastiche (72% dei campioni europei). In Svizzera, il 90% dei suoli delle pianure alluvionali sono contaminate da micro-plastiche. Il Dipartimento del territorio (DT) del Cantone Ticino ha recentemente pubblicato uno studio che rivela che la concentrazione di micro-plastiche nel Lago Ceresio (213'500 particelle per km2) e nel Lago Maggiore (220'000 particelle per km2) risulta essere pari al doppio rispetto alla media rilevata nelle acque elvetiche. Per ovviare alla problematica delle micro-plastiche nei laghi il DT prevede ulteriori approfondimenti e una campagna di sensibilizzazione. Incentrata sulla prevenzione dell’emissione nell'ambiente (evitare i prodotti con imballaggi monouso in plastica, evitare l'uso di saponi, cosmetici e prodotti abrasivi con plastiche primarie), sulla riduzione (evitare i prodotti “usa e getta” in e con plastica) e sulla chiusura del ciclo dei rifiuti promuovendo il riciclaggio. Poca attenzione verso le micro-plastiche In Svizzera la presenza di micro e nano-plastiche nell'acqua potabile non viene sistematicamente analizzata Perché l'Ufficio federale dell'ambiente (BAFU) ritiene che il rischio che queste raggiungano l’acqua potabile sia basso. Si presume infatti che le acque di falda siano in gran parte liberate dalle plastiche durante la filtrazione attraverso i vari strati di terreno, o che avvenga negli impianti trattamento dell'acqua potabile. Ammissione dell'inquinamento Tuttavia L’ufficio preposto all'approvvigionamento idrico della Città di Zurigo, ammette che, seppure le particelle più grandi di 300 μm siano trattenute durante il processo di filtrazione dell’acqua potabile, la rimozione delle particelle più piccole, in particolare delle nano-plastiche (ovvero le particelle più pericolose per la salute) risulti più difficile. Ultrafiltrazione rimedio valido Per rimuovere le nanoparticelle (che comprendono anche le nano-plastiche) dall'acqua potabile, la Città di Zurigo prevede l’istallazione di una fase di ultrafiltrazione nell'impianto di captazione a lago di Moos, a partire dal 2024, istallazione già operativa nei comuni di Horgen e Männedorf sul Lago di Zurigo. In Ticino, seppure alcune aziende dell’acqua potabile si preparino all'istallazione di nuove tecnologie comprendenti anche l’ultrafiltrazione nel trattamento delle acque captate a lago. Il rischio della presenza di micro e nano-plastiche nell'acqua potabile pare poco chiaro, alla luce del fatto che gli attuali filtri “a sabbia” non diano garanzie sul trattenimento delle micro e nano-particelle e in presenza di acque lacustri (nel Lago Ceresio e Lago Maggiore) con tenori in micro-plastiche doppi rispetto alla media Svizzera". Appello DELL'OMS: servono dati sulle micro-plastiche presenti nell'acqua che beviamo L'Organizzazione mondiale della Sanità lancia un appello sulle micro-plastiche contenute nell'acqua: presenti ovunque, anche nell'acqua del rubinetto, in quella acquistata in bottiglia e in quella di sorgente, le micro-plastiche sono ancora poco studiate e abbiamo «urgente bisogno di sapere di più sul loro impatto sulla salute». L'Oms ha pubblicato il rapporto «Microplastics in Drinking Water», in cui chiede un'ulteriore valutazione della presenza di queste sostanze nelle acque che beviamo e delle loro conseguenze sul nostro organismo. Potenziali Pericoli I potenziali pericoli associati alle microplastiche presenti nell'acqua potabile, osserva l' Oms, sono di tipo fisico (collegato al loro accumulo) e chimico (collegato alla loro tossicità), ma vi è anche la possibilità che possano essere veicolo per l'ingestione di microbi patogeni. Dall'esame della letteratura scientifica disponibile, sono stati identificati solo nove studi che hanno misurato le microplastiche nell'acqua potabile e, nei singoli campioni, sono stati riportate da 0 a 10.000 particelle/L. Degradazione dei rifiuti Le microplastiche provengono dalla degradazione di oggetti e tessuti sintetici che entrano nel ciclo dell'acqua potabile, ad esempio attraverso le acque reflue o scarichi industriali, ma «anche le stesse bottiglie di plastica e i tappi possono esserne fonte». Comprendono una vasta gamma di materiali, con diverse composizioni chimiche (come polietilentereftalato e polipropilene), diverse forme (fibre o frammenti) e diverse dimensioni (da 5mm a meno di 1 micrometro). Si ritiene che le microplastiche superiori a 150 micrometri vengano espulse dall'organismo con la digestione e che anche l'assorbimento di particelle più piccole sia limitato. Tuttavia, l'assorbimento di nanoparticelle, può essere più elevato, perché attraverso il sistema linfatico e il sangue possono raggiungere organi, come fegato e reni. Secondo L'OMS, è quindi urgente fermare l'aumento dell'inquinamento da plastica in tutto il mondo, diminuendone l'uso e migliorandone il riciclo. Read the full article
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